Bando a favore degli allevatori piemontesi per il risarcimento dei danni causati dai lupi - Aiuti anche agli apicoltori che operano nelle aree di presenza dell’orso

E’ aperto il bando 2021 della Regione Piemonte a favore degli allevatori di ovini, caprini, bovini, equini, con una dotazione finanziaria complessiva di 300 mila euro a sostegno dei costi per la difesa del bestiame e per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori selvatici al patrimonio zootecnico piemontese.

Il bando prevede inoltre aiuti agli apicoltori piemontesi censiti nella Banca dati nazionale e che non si sono avvalsi di copertura assicurativa, riconoscendo gli indennizzi e i contributi per i sistemi di prevenzione attivati da coloro che svolgono l’attività nelle aree di presenza dell’orso (presenza registrata nel 2020 nel Verbano Cusio Ossola).

Le domande per la richiesta di aiuti vanno presentate entro il 30 giugno 2021 per l’indennizzo dei capi predati nel periodo che intercorre dal 1 giugno 2020 al 31 maggio 2021.
Viene riconosciuto il risarcimento anche per i capi dispersi a seguito dell’evento predatorio se inseriti nel verbale Asl.

E’ previsto il rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato la predazione, pari al 100% del valore commerciale del capo. Vengono inoltre riconosciuti i danni indiretti da predazione per le spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali feriti; per la rimozione e smaltimento dei capi, per il risarcimento delle perdite di produzione.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte

“Con questo bando regionale diamo un rimborso diretto ai nostri allevatori per i danni subiti dalle predazioni del lupo - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – Si tratta di una prima azione, il prossimo passo sarà l’apertura del bando regionale per i contributi per i sistemi di prevenzione e di difesa dalle predazioni e al termine della stagione del pascolo, entro fine 2021 verrà pubblicato un ulteriore bando per gli indennizzi da predazione”.

 

Comunicato Stampa Regione Piemonte del 6 maggio 2021

 

Batteriosi dell'actinidia

La batteriosi dell’actinidia è una grave malattia delle piante e non esistono al momento mezzi curativi, motivo per cui la necessità è quella di contrastare al meglio il fenomeno di diffusione attraverso misure di emergenza. E’ stata approvata la determinazione dirigenziale n. 68 del 23 dicembre 2014 - Applicazione in Piemonte del decreto ministeriale 20 dicembre 2013“Misure per impedire l'introduzione e la diffusione di Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto nel territorio della Repubblica italiana".
(Pubblicata su B.U. n. 1 del 9/1/2015)
Il nuovo piano di emergenza contro la batteriosi dell'actinidia non prevede più la presentazione della dichiarazione di estirpo di impianti di actinidia per motivi fitosanitari né della dichiarazione di impianto di actinidia da parte dei soggetti non impegnati professionalmente in agricoltura hobbisti).
La compilazione delle dichiarazioni dei nuovi impianti da parte degli operatori professionali, come nelle precedenti campagne, dovrà invece essere effettuata telematicamente accedendo al portale Sistemapiemonte (Agricoltura -> Finanziamenti, contributi e certificazioni -> Altri aiuti di stato e contributi regionali).

Informativa:

DD. n. 68 del 23/12/2014

Applicazione in Piemonte del decreto ministeriale 20 dicembre 2013 "Misure per impedire l'introduzione e la diffusione di Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto nel territorio della Repubblica italiana"

(B.U. n. 1 del 9/1/2015)

 

 

Allegato n. 2: dichiarazione annuale dei vivai e dei campi di piante madri

Allegato n. 3: dichiarazione di impianto actinidia - Operatori professionali