AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 550.000
BANDO APERTO | Scadenza il 01/03/2017
CORE Organic (Coordination of EuropeanTransnationalResearch in OrganicFood and Farming Systems), nell'ambito di Horizon 2020, ha lanciato il bando transnazionale 2016, cofinanziato dall'Unione Europea, per proposte di progetti di ricerca su sistemi agroalimentari e agricoltura biologica.
I progetti finanziati, consistenti in soluzioni nuove e innovative per l’agricoltura ecocompatibile, si auspica possano contribuire al miglioramento generale della competitività dell’agricoltura europea.
Istituzioni, pubbliche e private, coinvolte in ricerca e innovazione. CORE OrganicCofund punta su una partecipazione multi-attore. I consorzi di ricerca devono comprendere un minimo di cinque soggetti giuridici indipendenti di diversi paesi partner di CORE Organic COFUND.
Sono quattro i topic del bando:
Euro 550.000 (budget italiano messo a disposizione dal MIUR).
1 marzo 2017 (pre-proposta) – 3 luglio 2017 (proposta completa)
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 12/06/2017
La Commissione europea ha lanciato il premio Engine retrofit for clean air con un budget pari a 1.5 milioni di euro. Il premio si propone di stimolare lo sviluppo di nuove tecnologie da applicare ai motori diesel e ai propulsori esistenti per ridurre al livello più basso possibile le emissioni di sostanze inquinanti in condizioni reali di guida.
Il premio mira quindi a ridurre l'inquinamento prodotto dalle auto esistenti, promuovendo lo sviluppo di una tecnologia integrabile nei motori esistenti. L'implementazione della tecnologia dovrebbe di conseguenza estendere la durata dei veicoli attualmente esistenti, riducendo notevolmente l'impatto sull'ambiente urbano e potrebbe consentire alle autorità cittadine di prendere in considerazione misure volte a promuovere il loro uso per risolvere i problemi di qualità dell'aria.
La tecnologia sviluppata non dovrà incidere sulle capacità operative dei veicoli, ad esempio non dovrà aumentare significativamente il consumo di carburante e allo stesso tempo dovrà permettere al motore di fornire prestazioni dinamiche sufficienti per la normale marcia del veicolo.
Il concorso è stato lanciato il 20 aprile 2016 con scadenza il 12 settembre 2017. I potenziali partecipanti sono invitati a registrarsi entro il 12 giugno 2017. Il premio sarà assegnato nei primi mesi del 2018.
Il concorso è aperto a qualsiasi soggetto giuridico (incluse le persone fisiche) o gruppi di persone giuridiche.
I partecipanti che sono già stati assegnati uno Stato dell'UE o premio Euratom non possono ricevere un secondo premio per le stesse attività.
12.06.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 08/03/2017
Lo scopo del presente bando è di contribuire alla protezione e al sostegno delle vittime di violenza di genere e l’applicazione della legislazione a sostegno di tali vittime, così come al trattamento degli autori di tale violenza.
Enti pubblici e organizzazioni private oppure organizzazioni internazionali. Le organizzazioni a scopo di lucro possono partecipare ai progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro.
1. Sviluppare la capacità e formazione dei professionisti, in particolare il personale che fornisce supporto specialistico alle vittime di violenza di genere o fornire il trattamento per gli autori;
2. Sviluppare la formazione dei professionisti a cui le vittime si rivolgono per la segnalazione della violenza;
3. Sviluppare programmi di sostegno per le vittime più vulnerabili
4. Attività di sensibilizzazione sulla protezione e il supporto disponibile.
Dotazione finanziaria: € 4.000.000
Il contributo richiesto non potrà superare il 80% dei costi totali ammissibili per sovvenzioni non inferiori a 75.000 euro.
8.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 450.000
BANDO APERTO | Scadenza il 04/04/2017
Lo scopo del bando è contribuire allo sviluppo di una cultura della privacy e protezione dei dati nel settore dei velivoli senza piloti (droni) nell’Unione Europea. L’azione riguarderà solo le attività professionali svolte dagli Stati membri dell’UE e le esigenze delle PMI, start-up e imprenditori attivi nel campo dell’UA (Unmanned Aircraft).
Consorzi formati da persone giuridiche pubbliche o private formati da almeno due soggetti giuridici stabiliti in due Stati membri dell’UE.
1. Corso online costituito da diversi moduli di e-learning;
2. Strumenti orientati al business a sostegno del lavoro quotidiano;
3. Tre sessioni minime di formazione on-site.
Il materiale di formazione finale deve essere sviluppato in lingua inglese e minimo altre due lingue ufficiali dell’UE.
Dotazione finanziaria: € 450.000
Il contributo non potrà superare il 90% dei costi totali ammissibili.
Si finanziarà una sola proposta.
04.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 14.240.000
BANDO APERTO | Scadenza il 17/03/2017
L’azione nell’ambito del bando si propone di offrire opportunità di lavoro retribuito, in linea con i valori del Corpo europeo di solidarietà, per i giovani cittadini all’interno della fascia di età 18 – 30 anni nei paesi dell’UE diversi dal loro paese di residenza.
Consorzi composti da minimo 5 organizzazioni di 5 diversi paesi europei.
1.Effettuare attività di sensibilizzazione e di informazione verso organizzazioni delle parti interessate e datori di lavoro.
2.Fornire informazioni sulle opportunità sotto il filone occupazionale del Corpo Europeo di solidarietà per i giovani.
3.Fornire guida e supporto con la selezione dei partecipanti.
4.Gestire un sostegno finanziario diretto per i partecipanti e le organizzazioni per facilitare il collocamento e i suoi risultati.
5. Accompagnare i partecipanti e i datori di lavoro durante il collocamento, offrendo sostegno di mentoring ai partecipanti.
Dotazione finanziaria: € 14.240.000
Il contributo richiesto non potrà superare il 95% dei costi totali ammissibili.
Si potrà finanziare un solo progetto.
17.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 25/04/2017
Questo bando vuole da un lato aiutare le start-up a stabilizzarsi e dall'altro aumentare la consapevolezza del potenziale di innovazione presente in Europa, attraverso azioni mirate.
Start up, PMI e gruppi di ricerca
Azioni di innovazione:
- Rafforzamento di ecosistemi ICT per le start up tecnologiche ad alto potenziale di crescita attraverso l'interconnessione e la creazione di nuove sinergie tra 3-4 diversi hub di start up in tutta Europa per progetto;
- Agevolare il finanziamento e migliorare la liquidità per gli investimenti europei nelle start up del settore ICT in rapida crescita, aumentando così le possibilità di successo;
Azioni di coordinamento e supporto:
- Trasformare i risultati della ricerca in prodotti commerciabili;
- Creare una vasta rete europea dei nodi di supporto alle esigenze degli innovatori attraverso workshop.
Per le Azioni di Innovazione, la Commisione considera appropriate proposte per 1.5 Milioni di €, per le Azioni di Coordinamento e Supporto l'ammontare appropriato è pari a 1 Milione di €.
25.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Turismo
BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 15/03/2017
Nel quadro del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca la Commissione – DG MARE ha lanciato un bando dal titolo Rotte marittime per l’Europa, volto a supportare lo sviluppo di prodotti turistici nei settori del turismo marittimo e del turismo riguardante gli sport acquatici al mare e la loro promozione attraverso la creazione di rotte turistiche tematiche transnazionali fra regioni costiere.
Sono ammissibili a presentare una proposta progettuale persone giuridiche pubbliche o private legalmente costituite che operano nel settore del turismo o del mare riunite in un partenariato comprendente soggetti ammissibili di almeno 2 diversi Stati ammissibili (dei quali almeno uno deve essere membro dell’UE). Oltre agli Stati membri dell’UE sono ammissibili al programma gli stati extraUE che partecipano a quadri di cooperazione consolidati quali: il Piano d’Azione per la strategia marittima dell’Atlantico, la strategia UE per la regione del Mar Baltico, la Strategia Adriatico Ionica, la Sinergia per il Mare Nero e BLUEMED, ad eccezione di alcuni Stati/regioni critiche (segnatamente: Crimea, Abkazia, Transnistria, Libia e Siria).
Il bando finanzia progetti di ideazione, sviluppo, avviamento e promozione di una rotta turistica, comprendenti almeno le seguenti attività:
- la progettazione e creazione di una nuova rotta marittima transnazionale che collega le attrazioni turistiche nelle zone costiere di due paesi ammissibili, offrendo almeno un prodotto turistico transnazionale su misura per tale rotta;
- lo sviluppo di una strategia a lungo termine per la creazione e la valorizzazione della rotta, compresa una strategia di comunicazione e marketing della rotta e dei prodotti ad essa associati;
- la consultazione degli stakeholder relativamente alla nuova rotta, alla sua valorizzazione e alla sostenibilità della stessa e dei prodotti turistici associati;
- lo sviluppo degli strumenti e dei materiali necessari per promuovere la nuova rotta marittima e i prodotti turistici associati, in linea con la strategia di comunicazione e marketing sviluppate;
- la creazione di un meccanismo per sostenere una collaborazione solida e sostenibile tra i diversi attori della catena del valore del turismo.
Il bando ha un budget di 1.500.000 euro e il contributo finanziario per progetto potrà coprire fino all’80% dei costi ammissibili; il contributo indicativo per progetto sarà di 250.000-300.000 euro e saranno finanziati 5-6 progetti.
15.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Commercio
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.391.319
BANDO APERTO | Scadenza il 20/04/2017
Il presente avviso di invito a presentare proposte si rivolge alle società di produzione audiovisiva indipendenti che sono stati legalmente costituiti da almeno 12 mesi prima della data di presentazione e che può dare prova di una recente successo.
I candidati devono essere distributori cinematografici e teatrali europei che svolgono attività commerciali intese a portare all'attenzione del vasto pubblico film ai fini della loro fruizione nei cinema e le cui attività contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di cui sopra.
Le attività di sviluppo per le seguenti opere audiovisive:
- Lungometraggi, animazioni e documentari creativi di una lunghezza minima di 60 minuti destinati
in primo luogo per il rilascio cinematografico;
- Progetti di fiction (una tantum o serie) di una durata totale di almeno 90 minuti, animazione (una tantum o una serie) di una durata totale di almeno 24 minuti e documentari creativi (una tantum o serie) di una durata totale di almeno 50 minuti destinati in primo luogo ai fini della televisione;
- Progetti di fiction di durata o di user experience totale di almeno 90 minuti, l'animazione di una durata complessiva o l'esperienza degli utenti di almeno 24 minuti.
La dotazione finanziaria ammonta ad € 5.391.319.
Il massimo contributo per i singoli progetti ammonta a :
- Euro 60.000 per progetti di animazione;
- Euro 25.000 per documentari;
- Euro 50.000 per fiction;
- Euro 1.500 M
- Euro 30.000 se il budget della fiction è inferiore ad euro 1.500.
I termini per la presentazione delle candidature sono il 17/11/2016 e il 20/04/2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 12.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 25/05/2017
Nell'ambito dell'obiettivo specifico di rafforzare le capacità del settore audiovisivo di operare a livello transnazionale e internazionale, una delle priorità del sottoprogramma MEDIA è:
- aumentare la capacità degli operatori del settore audiovisivo di sviluppare opere audiovisive europee che abbiano le potenzialità per circolare nell'UE e nel mondo, e agevolare le coproduzioni europee e internazionali, anche con emittenti televisive.
Il sottoprogramma MEDIA fornisce sostegno alle seguenti misure:
- lo sviluppo di opere audiovisive europee, in particolare film e opere per la televisione quali fiction, documentari, film di animazione e per bambini, nonché opere interattive quali videogiochi e multimediali con maggiori potenzialità di circolazione transfrontaliera;
attività volte a sostenere le società di produzione audiovisiva europee, in particolare quelle indipendenti, al fine di facilitare le coproduzioni europee e internazionali di opere audiovisive comprese quelle per la televisione.
I candidati devono essere società europee indipendenti di produzione audiovisiva produttrici di maggioranza dell'opera.
Le domande di soggetti giuridici con sede in uno dei seguenti paesi sono ammissibili purché siano soddisfatte tutte le condizioni di cui all'articolo 8 del regolamento che istituisce il programma Europa creativa e la Commissione abbia avviato negoziati con il paese:
- gli Stati membri dell’Unione europea e i paesi e territori d’oltremare ammessi a partecipare al programma;
- paesi aderenti e paesi candidati effettivi e potenziali che beneficiano di una strategia di preadesione, conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione istituiti a norma dei rispettivi accordi quadro, decisioni dei consigli di associazione o accordi analoghi;
- paesi EFTA membri del SEE, a norma delle disposizioni dell'accordo SEE;
la Confederazione svizzera, in forza di un accordo bilaterale da concludere con tale paese;
I paesi interessati dalla politica europea di vicinato, conformemente alle procedure stabilite con tali paesi in base agli accordi quadro che prevedono la loro partecipazione ai programmi dell’Unione.
- Dei filmati (edizione unica o a puntate) della durata complessiva di almeno 90 minuti creati essenzialmente per la televisione. Sono ammessi seguiti o seconde e terze stagioni di serie di filmati.
- Animazioni (edizione unica o a puntate) della durata complessiva di almeno 24 minuti creati essenzialmente per la televisione. Non sono ammessi seguiti o seconde e terze stagioni di serie di animazioni.
- Documentari creativi (edizione unica o a puntate) della durata complessiva di almeno 50 minuti creati essenzialmente per la televisione. Non sono ammessi seguiti o seconde e terze stagioni di serie di documentari.
La dotazione complessiva disponibile è 12,5 milioni di EUR.
Per le opere drammatiche e di animazione il contributo finanziario non può essere superiore a 500.000 EUR o al 12,50% dei costi totali ammissibili, se quest'ultima cifra è più bassa.
Solo per le prime stagioni di serie di filmati (coprodotti da società di produzione cinematografica provenienti da paesi diversi che partecipano al sottoprogramma MEDIA e consistenti di almeno 6 episodi e con un bilancio complessivo ammissibile di produzione di almeno 10 milioni di EUR), può essere richiesto un importo massimo di 1 milione di EUR oppure il 10% delle spese complessive ammissibili, qualunque sia il più basso.
Per i documentari creativi il contributo finanziario non può essere superiore a 300 000 EUR o al 20% dei costi totali ammissibili, se quest'ultima cifra è più bassa.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.750.000
BANDO APERTO | Scadenza il 14/06/2017
Il presente invito a proposte si basa sul regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Europa creativa (2014-2020).
Nell'ambito dell'obiettivo specifico di promuovere la circolazione non-nazionale dei film europei, una delle priorità del sottoprogramma MEDIA è la seguente:
Il sottoprogramma MEDIA fornisce sostegno alle seguenti misure:
I candidati devono essere distributori cinematografici e teatrali europei che svolgono attività commerciali intese a portare all'attenzione del vasto pubblico film ai fini della loro fruizione nei cinema e le cui attività contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di cui sopra.
Le attività da finanziare sono campagne di distribuzione di film europei ammissibili, presentate come parte di un gruppo di minimo 7 distributori coordinati dall'agente di vendita del film.
Il film deve essere stato prodotto per la maggior parte da uno o più produttori con sede in paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA e realizzato con una significativa partecipazione di operatori professionali provenienti da tali paesi. Il film deve essere un'opera recente di fiction, di animazione o documentaristica di durata non inferiore a 60 minuti e proveniente da un paese diverso da quello di distribuzione.
Esso non deve consistere di contenuti alternativi (opere liriche, concerti, spettacoli, ecc.) o di pubblicità.
I film provenienti da DE, ES, FR, IT e UK devono avere un bilancio di produzione non superiore a 10 milioni di EUR.
Ai fini dell'ammissibilità il primo copyright non dev'essere anteriore al 2014.
La dotazione complessiva disponibile è pari a Euro 9.750.000.
Il contributo finanziario è concesso come somma forfettaria, compresa tra 2 800 e 150 000 EUR, in base al numero di schermi raggiunto nella prima settimana di uscita.
I termini per la presentazione delle candidature sono il 1/12/2016 e il 14/06/2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Nell’ambito del programma Horizon 2020 sarà lanciato il prossimo autunno il primo bando del progetto ERA-NET Cofund MarTERA, che nasce dalla collaborazione tra l’iniziativa europea congiunta JPI Oceans e il progettoMARTEC ERA-NET, concluso nel 2014.
ERA-NET Cofund MarTERA si concentra sull'innovazione e sullo sviluppo tecnologico verso una vasta gamma diapplicazioni marittime e marine. All’iniziativa aderiscono vari partner: Argentina, Biellorussia, Belgio (Fiandre), Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Turchia.
La firma del grant agreement tra i partner di ERA-NET Cofund MarTERA e la Commissione Ue è prevista per il prossimo 24 settembre. Successivamente, tra ottobre e novembre, sarà lanciato il primo invito a presentare proposte del progetto, che verterà su una serie di temi:
Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 30 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro provenienti dai Paesi aderenti e 10 milioni di euro dalla Commissione Ue.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 371.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Commissione europea ha annunciato che il secondo bando per “Azioni Urbane Innovative” verrà lanciato a novembre 2016 e ha anticipato i temi su cui dovranno focalizzarsi i progetti da candidare:
- mobilità urbana sostenibile,
- economia circolare,
- integrazione dei migranti e dei rifugiati.
Le “Urban Innovative Actions - UIA” sono state istituite dalla Commissione europea con l’obiettivo di aiutare le città a identificare e testare soluzioni innovative per rispondere alle crescenti sfide che interesseranno le aree urbane nei prossimi anni. Queste azioni, sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rappresentano un’opportunità unica per le città europee, per vedere come potenziali soluzioni a problematiche emergenti di sviluppo urbano aventi rilevanza a livello di Unione possano essere applicate in pratica e rispondere alla complessità della vita reale. Le “Azioni Urbane” finanzieranno pertanto progetti pilota diretti a trovare o sperimentare risposte efficaci a tali sfide. Le risorse stanziate per queste azioni per il periodo 2015-2020 ammontano a 371 milioni di euro, che verranno ripartiti su inviti a presentare proposte, pubblicati annualmente, rivolti ad autorità urbane di città dell’UE con più di 50.000 abitanti.
Il primo bando per "Azioni Urbane Innovative" (budget da 80 milioni di euro) si è chiuso lo scorso 31 marzo e ha visto la presentazione di ben 378 progetti volti a identificare o sperimentare idee inedite e innovative per affrontare problematiche urbane quali: la transizione energetica; la povertà urbana; l’integrazione di migranti e rifugiati; lavoro e competenze nell’economia locale. Sull’integrazione dei migranti e dei rifugiati, tema focus anche della seconda call in arrivo, sono stati presentati 50 progetti sui 378 totali.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 330.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sarà pubblicato a breve il nono invito a presentare proposte di Innovative Medicine Initiative 2.
Lanciato nel 2014, IMI2 è un partenariato pubblico-privato (PPP) che coinvolge l'Ue e la Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche (EFPIA) al fine di migliorare i sistemi sanitari europei. In linea con il PPP Innovative Medicines Initiative (IMI), avviato nel 2008, IMI2 intende sviluppare vaccini, medicinali e terapie di nuova generazione, tra cui nuovi antibiotici.
Le risorse a disposizione ammontano a 3,3 miliardi di euro, di cui oltre 1,6 miliardi di euro messi a disposizione dall'Ue tramite il programma Horizon 2020, mentre le restanti risorse provengono dall'EFPIA.
In base alle anticipazioni del partenariato pubblico privato dell’Ue nel settore della medicina innovativa, per la call 9 saranno presi in considerazione sei argomenti:
I temi sono al momento solo indicativi e potrebbero essere modificati. Le informazioni definitive saranno comunicate in seguito all’approvazione del bando da parte del Consiglio di Amministrazione di IMI.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 239.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Commissione europea – DG Ambiente, ha reso noto il calendario 2016 del programma LIFE. Il programma sostituisce il precedente LIFE+, in vigore fino al 2013, ampliandone la portata alle misure per l`azione per il clima.
Il budget indicativo complessivamente per i progetti tradizionali ammonta a 239 milioni di euro.
Gli obiettivi sono:
a) contribuire al passaggio a un`economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell`ambiente e all`interruzione e all`inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
b) migliorare lo sviluppo, l`attuazione e l`applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell`UE e catalizzare e promuovere l`integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell`UE e nella pratica nei settori pubblico e privato, anche attraverso l`aumento della loro capacità;
c) sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
d) sostenere l`attuazione del Settimo programma d`azione per l`ambiente
Enti pubblici e privati dei Paesi UE e delle seguenti categorie di Paesi:
- EFTA/SEE
- Candidati, potenziali candidati e Paesi in via di adesione
- Paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato
- Paesi membri dell`Agenzia europea per l`ambiente.
Gli obiettivi generali di LIFE sono perseguiti attraverso i seguenti sottoprogrammi:
I. AMBIENTE
Settori di azione prioritari:
1) Ambiente e uso efficiente delle risorse
Obiettivi specifici
- sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni alle sfide ambientali (compresi lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative) adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati, anche in relazione al legame tra ambiente e salute, e a sostegno delle politiche e della legislazione in materia di efficienza delle risorse;
- sostenere l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l`attuazione dei piani e dei programmi in conformità alla politica e alla legislazione dell`UE in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell`aria;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto ambientale all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
Attività per la realizzazione degli obiettivi specifici fissati nella Tabella di marcia verso un`Europa efficiente nell`impiego delle risorse e nel 7° EAP e nei seguenti settori :
a) acqua e l`ambiente marino:
attività per garantire un uso sicuro ed efficiente delle risorse idriche, migliorando la gestione quantitativa dell`acqua, preservando un elevato livello di qualità dell`acqua ed evitando l`uso improprio e il deterioramento delle risorse idriche.
b) rifiuti:
i) approcci integrati per l`attuazione dei piani e programmi in materia di rifiuti;
ii) attività per l`attuazione e lo sviluppo della legislazione dell`UE in materia di rifiuti, accordando particolare attenzione alle prime fasi della gerarchia dei rifiuti dell`UE (prevenzione, riutilizzo e riciclaggio);
iii) attività in materia di efficienza delle risorse e impatto del ciclo di vita dei prodotti, modelli di consumo e dematerializzazione dell`economia.
c) efficienza nell`uso delle risorse -compresi suolo e foreste- e economia verde e circolare:
i) attività per la simbiosi industriale e il trasferimento delle conoscenze e sviluppo di nuovi modelli per il passaggio a un`economia circolare e verde;
ii) attività nel quadro della strategia tematica in materia di suolo, con particolare attenzione alla mitigazione e alla compensazione dell`impermeabilizzazione del suolo nonché a un migliore uso del medesimo;
iii) attività per sistemi di monitoraggio e informazione forestale e per la prevenzione degli incendi boschivi.
d) ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore:
i) attività di sostegno per garantire un uso più sicuro, più sostenibile o più economico delle sostanze chimiche (compresi i nanomateriali);
ii) attività di sostegno per raggiungere livelli di rumore che non comportino effetti negativi rilevanti o rischi per la salute umana;
iii) attività di sostegno per evitare incidenti gravi.
e) qualità dell`aria ed emissioni, compreso l`ambiente urbano:
i) approcci integrati per l`attuazione della legislazione sulla qualità dell`aria;
ii) attività di sostegno per facilitare il rispetto delle norme dell`UE in materia di qualità dell`aria e delle relative emissioni atmosferiche;
iii) attività di sostegno con particolare attenzione al miglioramento del processo di definizione e attuazione delle migliori tecniche disponibili, garantendo la facilità dell`accesso del pubblico alle informazioni e rafforzando il contributo all`innovazione della direttiva sulle emissioni industriali.
2) Natura e biodiversità
Obiettivi specifici
- contribuire allo sviluppo e all`attuazione della politica e della legislazione dell`UE in materia di natura e di biodiversità, in particolare attraverso l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni;
- sostenere l`ulteriore sviluppo, l`attuazione e la gestione della rete Natura 2000 , con particolare riguardo all`applicazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l`attuazione del quadro di azione prioritaria elaborati a norma di detta direttiva;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE in materia di natura e biodiversità, e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto sulla natura e sulla biodiversità all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
a) Natura
i) attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, compresi gli habitat e le specie marini e le specie di uccelli, di interesse per l`UE;
ii) attività di sostegno dei seminari biogeografici della rete Natura 2000;
iii) approcci integrati per l`attuazione dei quadri di azioni prioritarie.
b) Biodiversità: attività per l`attuazione della Strategia dell`UE sulla biodiversità fino al 2020, in particolare:
i) attività volte a contribuire al conseguimento dell`obiettivo 2;
ii) attività volte a contribuire al conseguimento degli obiettivi 3, 4 e 5.
3) Governance e informazione in materia ambientale
Obiettivi specifici
- promuovere la sensibilizzazione in materia ambientale, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche ambientali UE e divulgare conoscenze in materia di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di consumo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore dell`ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance ambientale allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
Priorità tematiche
a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7° EAP;
b) attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all`attuazione della legislazione ambientale UE.
II. AZIONE PER IL CLIMA
Settori prioritari:
1) Mitigazione dei cambiamenti climatici al fine contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione UE in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
b) Adattamento ai cambiamenti climatici al fine di contribuire agli sforzi finalizzati ad accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per l`adattamento ai cambiamenti climatici, compresi gli approcci ecosistemici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di adattamento ai cambiamenti climatici efficaci, con priorità per quelle che applicano un approccio ecosistemico, e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e i piani di azione a livello locale, regionale o nazionale, con priorità per gli approcci ecosistemici;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
c) Governance e informazione in materia di clima
Obiettivi specifici:
- promuovere la sensibilizzazione in sul clima, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche dell’UE in materia , e promuovere le conoscenze sullo sviluppo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni sul clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione dell’UE sul clima, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance in materia di clima allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
L’acquisto di terreni è considerato ammissibile solo a condizione che l`acquisto contribuisca a mantenere/ripristinare l`integrità della rete Natura 2000, l`acquisto rappresenti l`unico o il più efficace mezzo per garantire il risultato desiderato in materia di conservazione, i terreni acquistati siano riservati nel lungo periodo ad usi compatibili con gli obiettivi del programma e lo Stato interessato garantisca la destinazione di tali terreni nel lungo termine a scopi di conservazione della natura.
In linea di principio il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto per il periodo 2014-2017 e del 55% dei costi ammissibili per il triennio 2018-2020, ad eccezione dei progetti di buone pratiche.
Eccezioni:
- progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti preparatori: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma;
- progetti Ambiente-Natura e biodiversità: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma (nel caso di habitat o specie prioritarieil contributo può arrivare al 75%)
- progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili.
Scadenze
Pei i progetti tradizionali (che riuniscono: progetti pilota, progetti dimostrativi, progetti di buone pratiche e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) le scadenze cadranno fra il 7 e il 15 settembre e precisamente:
- progetti tradizionali nel sottoprogramma Azione per il clima (tutte le azioni): 7 settembre
- progetti tradizionali relativi all’azione Ambiente e uso efficiente delle risorse nel sottoprogramma Ambiente: 12 settembre
- progetti tradizionali nelle azioni Natura e biodiversità e Governance e informazione nel sottoprogramma Ambiente: 15 settembre.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Tale iniziativa intende sostenere, nelle Regioni dell'Unione che abbiano registrato un tasso di disoccupazione giovanile del 25% nel 2012, quei giovani senza lavoro che non siano attualmente impegnati in percorsi di istruzione o formazione.
L'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile, programmata assieme al Fondo sociale europeo nel periodo 2014-20, è destinato ad azioni rivolte ai giovani di meno di 25 anni (o se, uno Stato membro decide così, fino a 29 anni), essenzialmente quelli che non sono più scolarizzati, che non stanno effettuando un tirocinio e che non hanno un impiego (i cosiddetti NEET), nelle regioni in cui la disoccupazione giovanile superava nel 2012 il 25%.
Il bando finanzia l'erogazione diretta di posti di lavoro, apprendistati, tirocini o proseguimento dell'istruzione per l'occupazione giovanile.
La spesa è ammissibile a partire dal 1° settembre 2013, il che significa che i finanziamenti possono essere retroattivi.
Il finanziamento dell'IOG comprende 3 miliardi di euro a valere su una nuova linea di bilancio specifica dell'UE consacrata all'occupazione giovanile (anticipata al 2014-15) cui si aggiungono almeno 3 miliardi di euro a valere sugli stanziamenti del Fondo sociale europeo per gli Stati membri.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Dopo la fase pilota in Spagna, nel 2014 i voucher europei per l’innovazione IT saranno a disposizione di tutte le Regioni nella UE: la Commissione ha reso disponibili per gli enti locali una serie di strumenti per attivare questi finanziamenti.
Si tratta di voucher fino a 10mila euro a disposizione di microimprese e PMI, sostanzialmente una piccola linea di credito da utilizzarsi per implementare l’innovazione sul fronte delle nuove tecnologie, da fruire attraverso fornitori ICT accreditati o erogati direttamente alla PMI.
Toccherà alle singole Regioni predisporre i bandi, sulla base dello schema tipo redatto dalla Commissione Europea. Il modello standard fornito dalla UE riporta i progetti e gli investimenti finanziabili, le imprese beneficiarie, le modalità di inoltro della domanda e le istruzioni per l’attivazione del finanziamento. Le PMI devono dunque aspettare che la propria Regione emani il bando, predisponendo specifiche norme operative sul proprio territorio. La cifra di 10mila euro è quella massima erogabile tramite voucher, che potrà anche essere di importo inferiore. L’entità delle risorse totali sarà stabilità dalle Regioni in base alle regole sull’accesso ai fondi strutturali europei.
Queste le linee di investimento previste:
Le linee guida UE propongono: ICT design and development (progettazione e sviluppo ICT), e-Commerce, e-skills (competenze digitali), business solutions services (soluzione di business informatizzate), evaluation of processes or product design (analisi per la progettazione di prodotti o di processo), product testing, validating, prototyping (test e prototipi), certifying and R&D demonstration (ricerca e sviluppo), new ICT-based business models (nuovi modelli di bsuiness basati sull’ICT).
Il voucher sarà concesso nella misura del 50% del totale delle spese ammissibili.
Attenzione: in data 19 novembre 2014 il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha adottato il decreto attuativo del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 (cd. decreto Destinazione Italia).
Per poter procedere, con provvedimento direttoriale, all’apertura dei termini per la presentazione delle domande, oltreché alla fornitura delle informazioni di dettaglio e della modulistica, bisogna tuttavia attendere l’adozione del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze che, come previsto dalla norma istitutiva del contributo, stabilisca l'ammontare dell’intervento nella misura massima di 100 milioni di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 10/05/2017
Il decreto disciplina le procedure e le modalità di accesso al cofinanziamento di interventi per la realizzazione di strutture residenziali universitarie.
I soggetti che possono presentare richieste di cofinanziamento sono:
1. Sono ammissibili al cofinanziamento:
2. Sono cofinanziabili:
i) le spese per l'acquisto delle aree e/o degli immobili oggetto dell'intervento, per l'esecuzione dei lavori necessarie alla realizzazione dell'intervento, nonché le spese per l'acquisto di arredi e di attrezzature finalizzate all'erogazione dei servizi offerti dalle residenze universitarie;
ii) le spese per l'esecuzione dei lavori e relative forniture;
iii) le spese per l'acquisto dell'immobile oggetto dell'intervento, nonché le spese per l'acquisto di arredi e di attrezzature finalizzate all'erogazione dei servizi offerti dalle residenze universitarie.
3. Le spese tecniche (progettazione, progettazione e coordinamento per la sicurezza, direzione dei lavori, collaudo, validazione, ecc.) nonché altri oneri (oneri di urbanizzazione, etc.) sono escluse dal cofinanziamento. Le spese per gli imprevisti inserite nel quadro economico non possono eccedere il 10% del costo totale dei lavori e forniture di cui è richiesto il cofinanziamento e i relativi importi sono utilizzabili, entro il suddetto limite, solo in caso di varianti approvate con perizia suppletiva in aumento rispetto all'importo contrattuale.
Lo Stato cofinanzia gli interventi mediante contributi di importo pari a quello richiesto dal soggetto proponente, entro il limite massimo del 50% del costo complessivo di ciascun intervento.
Il cofinanziamento per arredi e attrezzature non può essere superiore a euro 2.400 a posto alloggio.
10.05.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 05/04/2017
Con il presente Bando la Fondazione propone alle organizzazioni del terzo settore di sviluppare interventi integrati e finalizzati a prevenire e a contrastare la violenza, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo la parità tra i sessi, anche superando gli stereotipi di genere.
Saranno sostenuti interventi ‘esemplari’ tesi a:
- favorire l’emersione del fenomeno e la tutela delle vittime di violenza, anche potenziali;
- favorire processi di autonomia e autodeterminazione delle vittime di violenza;
- mettere in rete i servizi pubblici e del privato sociale che si occupano di protezione e assistenza a favore di tutte le vittime di violenza;
- favorire lo sviluppo delle competenze affettive già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza.
I soggetti beneficiari sono:
organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di:
- associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
- cooperativa sociale o loro consorzi;
- ente ecclesiastico;
- fondazione;
- impresa sociale.
Alla data di pubblicazione del Bando, il soggetto responsabile deve, inoltre:
a. svolgere attività coerenti con la missione della Fondazione;
b. essere costituito da almeno 5 anni:
- in forma di atto pubblico oppure di scrittura privata autenticata o registrata;
- in prevalenza da persone fisiche e/o da associazioni, cooperative sociali o loro consorzi, imprese sociali, enti ecclesiastici e/o fondazioni;
c. avere la sede legale e/o operativa nella regione in cui saranno realizzati gli interventi previsti dal progetto;
d. avere come finalità prioritaria, all’interno del proprio Statuto, la promozione di attività di contrasto alla violenza di genere e di sostegno, protezione e assistenza alle donne vittime di violenza;
e. aver presentato una sola proposta. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto responsabile, queste verranno tutte considerate inammissibili;
f. non avere progetti finanziati dalla Fondazione in corso, in qualità di soggetto responsabile.
Costituiscono destinatari naturali degli interventi le vittime, o potenziali vittime, di violenza di ogni nazionalità.
Parallelamente, le azioni di contrasto al fenomeno della violenza alle donne, potranno essere rivolte alla collettività e a diversi gruppi target (ad es. minori che hanno assistito alla violenza, studenti, famiglie, operatori, etc.).
Le proposte dovranno prevedere interventi integrati, nell’ottica di una presa in carico globale della problematica, in almeno due dei seguenti ambiti:
- rafforzamento dei servizi tesi a favorire l’emersione e il contrasto della violenza a danno delle donne;
- reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza (al fine di evitare il protrarsi della violenza economica);
- implementazione e/o rafforzamento di percorsi di educazione alle relazioni e all’affettività a partire dall’età scolare.
Le proposte potranno prevedere, in aggiunta agli ambiti sopra elencati, anche interventi di sostegno per i minori che hanno assistito ai maltrattamenti e/o di educazione, informazione e formazione della collettività (insegnanti, cittadini, operatori) rispetto al fenomeno della violenza di genere. Tali interventi dovranno comunque essere ricompresi all’interno di una progettualità più ampia e integrata ed essere coerenti e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di progetto, senza avere carattere prevalente nella proposta.
La dotazione finanziaria è pari ad € 2.000.000,00.
Il contributo non sarà superiore ad € 300.000,00 e sarà pari all'80% massimo del costo del progetto.
Prima Fase: Presentazione delle idee progettuali entro, e non oltre, le ore 13:00 di mercoledì 5 aprile 2017.
Seconda Fase: Sviluppo in progetti esecutivi delle idee progettuali selezionate, entro 60 giorni dalla data di comunicazione dell’esito della prima fase.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 291.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2017
La sottomisura ha come obiettivo quello di rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti che migliorino la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui. Le operazioni finanziate con la sottomisura 4.3, tipologia di operazione 4.3.1, pertanto, in conformità al fabbisogno “F.08 Ristrutturazione, ammodernamento e realizzazione di nuovi sistemi di adduzione e distribuzione, e di invasi artificiali” del PSRN ed in linea con la Priorità P5 “Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio” connessi con gli obiettivi della Focus area 5A “Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura“ individuati nell’Accordo di Partenariato, devono essere finalizzate all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), o alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo. Tali operazioni contribuiranno alla competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere produttive ad esse connesse.
Il sostegno è diretto agli Enti irrigui che svolgono, per proprio statuto, attività a servizio, direttamente e indirettamente, di una pluralità di utenti e/o aziende, in forma collettiva. Resta escluso l’accesso al sostegno, anche in forma associata, per le singole aziende agricole le quali possono avvalersi del sostegno previsto dai PSR regionali.
Per avere diritto alla concessione ed al pagamento del contributo pubblico per la sottomisura 4.3 i proponenti devono rispettare le condizioni di ammissibilità, alla data di presentazione della domanda di sostegno e per tutta la durata dell’operazione.
La titolarità della concessione di derivazione deve essere posseduta e quindi dimostrata, a pena di inammissibilità della domanda di sostegno, entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria provvisoria e comunque non oltre l’approvazione della graduatoria definitiva.
Non è prevista la partecipazione ai benefici della sottomisura ad altri soggetti che non possiedano tali requisiti.
I progetti devono riferirsi a una o più delle seguenti azioni sovvenzionabili:
a) recupero dell’efficienza di bacini per l’approvvigionamento idrico, di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
b) realizzazione di bacini interaziendali a gestione consortile di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
c) completamento funzionale di schemi irrigui esistenti e nuove infrastrutture irrigue;
d) miglioramento dei sistemi di adduzione e di reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (rifacimento dei tratti di canali/condotte deteriorati, installazione di misuratori);
e) adeguamento delle reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (conversione, finalizzata al risparmio idrico, di canali a pelo libero in reti tubate per ridurre le perdite di evaporazione, sostituzione di canalette in cemento-amianto);
f) investimenti relativi a sistemi irrigui aventi finalità di bonifica e irrigazione, che possono riguardare opere di sistemazioni e regolazione idrauliche nei territori in cui operano i Consorzi;
g) investimenti per la produzione energetica da mini idroelettrico utilizzata per il sollevamento delle acque, come parte di un intervento per l’irrigazione;
h) investimenti in sistemi di telecontrollo;
i) investimenti per l’uso irriguo di acque reflue depurate in sostituzione di prelievi da corpi idrici superficiali o sotterranei.
La dotazione finanziaria è pari ad € 291.000.000,00.
Il contributo è concesso in conto capitale sulle spese ammissibili. La misura del contributo pubblico è pari al 100% della spesa ammessa.
L’operazione dovrà avere un valore massimo complessivo non superiore ai 20 milioni di euro e un valore minimo di 2 milioni, importi questi da intendersi comprensivi di IVA, ove dovuta.
30 giugno 2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 30/03/2017
Il bando prevede il sostegno alla progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto.
Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN).
Il finanziamento copre integralmente o parzialmente i costi di progettazione preliminare e definitiva degli interventi. Per progettazione preliminare e definitiva degli interventi si intendono i livelli di progettazione inferiori al progetto esecutivo e comunque finalizzati e necessari alla redazione dello stesso.
I costi dovranno riguardare: lavori di rimozione dell'amianto e dei manufatti in cemento-amianto da edifici e strutture pubbliche e successivo smaltimento, anche previo trattamento, in impianti autorizzati, effettuati nel rispetto delle normative.
Il finanziamento è destinato a coprire fino ad un massimo di € 15.000,00.
30.03.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 28/04/2017
Gli obiettivi del bando sono:
-Promuovere l’innovazione e il cambiamento a partire dalla dimensione digitale mirando a stringere collaborazioni o partnership con le realtà più dinamiche del Paese;
-Promuovere nuove funzionalità e modalità di uso grazie all’interconnessione dei dispositivi;
-Favorire soluzioni per rispondere in modo innovativo a bisogni sociali attraverso un modello economico basato sulla condivisione e lo scambio di informazioni dati attraverso piattaforme partecipate;
Quest’anno, attraverso una categoria speciale, Edison intende inoltre stimolare la ripresa e lo sviluppo di attività imprenditoriali nelle aree terremotate, con particolare riferimento alla valorizzazione delle peculiarità locali e ad innovazioni per la gestione delle problematiche connesse agli eventi sismici. Con la partecipazione al Bando, ciascun partecipante accetta e si impegna ad attenersi alle regole di partecipazione di seguito illustrate.
Il Bando si rivolge a:
-Start up
-Team informali composti da almeno tre persone fisiche, maggiorenni, in possesso almeno di un diploma di maturità (sarà necessario allegare copia della certificazione attestante il titolo di studio conseguito – diploma di maturità, diploma di laurea, di laurea specialistica, master ecc..).
-Imprese sociali (queste ultime sono ammesse unicamente per la categoria speciale “Ricostruzione sisma”).
Non sarà consentita la partecipazione al Bando da parte di dipendenti di Edison o di società dalla stessa controllate o partecipate.
Il bando Edison Pulse accoglierà esclusivamente proposte e progetti nelle seguenti categorie:
a) Energia
-Soluzioni innovative nell’ambito della produzione, stoccaggio e consumo ottimizzato di energia elettrica e dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile, sia a livello centralizzato sia decentralizzato, anche in ottica locale attraverso energy communities
-Progetti innovativi nell’ambito della smart city (es. soluzioni energetiche intelligenti, ottimizzazione della mobilità, efficientamento delle infrastrutture ed interoperabilità, digitalizzazione)
-Piattaforme che utilizzano la filosofia open source nel settore energia
b) Smart Home
-Soluzioni innovative per la gestione intelligente delle funzionalità ed esigenze legate all’ambiente domestico (consumi energetici, sicurezza, comfort benessere generale della casa)
-Soluzioni che integrano diversi dispositivi e/o sensori nell’ambiente domestico (es. manutenzione predittiva elettrodomestici, segnalazione intelligente tipologia di guasto)
-Soluzioni innovative nell’ambito dell’Internet of Things
c) Consumer
-Soluzioni innovative negli ambiti: vendita, post vendita, digital/social, customer care, comunicazione, customer & data analytics e coinvolgimento dei consumatori B2B e/o B2C
-Soluzioni avanzate di e-commerce, pagamenti online (es. Peer-to-peer e Instant Payment) e soluzioni di scambio peer-to-peer basate sulla tecnologia Blockchain
Categoria speciale: “Ricostruzione sisma”
Idee e progetti imprenditoriali che riguardino:
-la dimensione culturale e turistica delle aree terremotate (si comprendono anche gli ambiti dell’enogastronomia e dell’artigianato e della ricezione alberghiera),
-la valorizzazione delle filiere produttive locali di eccellenza;
-soluzioni innovative per la gestione delle problematiche connesse agli eventi sismici, al ripristino delle condizioni ed alla ricostruzione degli edifici in ottica integrata con il soddisfacimento efficiente dei fabbisogni energetici e con la predisposizione ad accogliere nuove utenze elettriche smart (es. Electric Vehicle).
Sono ammissibili i costi riguardanti:
-personale strutturato e non;
-consulenze esterne;
-strutture e strumentazioni (acquisto, affitto, leasing, ristrutturazione);
-forniture varie di beni e servizi;
-marketing e comunicazione;
-spese per trasferte e ospitalità in misura massima pari al 10% del totale dell’importo erogato da Edison.
Sono ammissibili soltanto i costi effettivamente sostenuti in relazione allo sviluppo della proposta vincitrice. Tutti i costi dovranno essere adeguatamente documentati in fase di rendicontazione.
I vincitori avranno diritto ai seguenti premi:
-Un premio monetario pari a 50.000 euro (cinquantamila euro);
-Un periodo di incubazione di quattro settimane da svolgersi presso un primario incubatore partner di Edison Pulse in forma non continuativa (incontri periodici). Si specifica che tale parte del premio non verrà erogata sotto forma monetaria ai vincitori ma sotto forma di servizi di formazione legati all’incubazione e gestiti da Edison. La presenza durante il periodo di incubazione è obbligatoria per almeno uno dei fondatori della startup per un massimo di 3 partecipanti (è essenziale garantire una partecipazione ad almeno il 70% delle giornate di incubazione previste);
-Per il soggetto vincitore nella categoria speciale “Ricostruzione sisma” il periodo di incubazione verrà valutato dal Team di Esperti in relazione alle specifiche esigenze del progetto; sarà altresì valutata l’opportunità di erogare altri servizi di supporto se di maggior utilità quali, a titolo esemplificativo, competenze interne ad Edison, supporto in loco attraverso Unindustria, ecc..
-Una campagna di comunicazione a cura di Edison finalizzata a dare visibilità ai vincitori sulla stampa nazionale.
28.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 11/05/2017
Il bando è finalizzato a disciplinare gli interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione degli immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016, nonché le misure di compensazione dei danni a scorte, beni mobili strumentali e prodotti di attività economiche e produttive determinati dai medesimi eventi al fine di assicurare la ripresa delle attività produttive interrotte in conseguenza degli eventi sismici suindicati.
Possono beneficiare dei contributi previsti dalla presente ordinanza le imprese appartenenti a tutti i settori (industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche) attive alla data del sisma ed ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravi. Possono beneficiare dei contributi anche le imprese che optano per la delocalizzazione definitiva mediante l’acquisto di edifici esistenti agibili nello stesso comune.
Possono beneficiare del contributo i proprietari o conduttori di unità immobiliari a uso produttivo, nonché i soggetti che abbiano acquisito tramite leasing le predette unità immobiliari. Possono infine beneficiare del contributo i proprietari ovvero i locatari o coloro che, per legge o per contratto o in base ad altro titolo giuridico, siano obbligati a sostenere le spese per la manutenzione straordinaria di unità immobiliari ad uso abitativo che si trovino all’interno di un edificio principale a destinazione industriale o produttiva, limitatamente agli interventi sulle parti comuni dell’edificio.
I contributi di cui alla presente ordinanza possono essere concessi per gli interventi di cui ai commi successivi, a condizione che questi siano finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali e al recupero a fini produttivi degli immobili danneggiati o distrutti.
Per le finalità di cui al comma 1 sono concessi contributi per: a) il ripristino con miglioramento sismico di interi edifici gravemente danneggiati e la ricostruzione di edifici distrutti, al fine di ristabilirne la piena funzionalità per l’attività delle imprese in essi stabilite; b) la riparazione e l’acquisto dei beni mobili strumentali danneggiati o distrutti, compresi impianti e macchinari; c) il ristoro dei danni economici subiti da scorte e prodotti giacenti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio d) l’acquisto di interi immobili ove delocalizzare definitivamente l’attività produttiva.
Per gli interventi sugli immobili è concesso un contributo pari al 100% del costo ammissibile.
Per gli interventi sui beni mobili strumentali è concesso un contributo pari all’80% del costo riconosciuto ammissibile.
Per gli interventi relativi al ripristino delle scorte, è concesso un contributo pari al 60% del costo riconosciuto ammissibile.
11.05.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.
Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.
Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e 7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.
Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:
a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
b) sono in possesso del rating di legalità
E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 28/02/2017
I contributi sono finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali realizzate dai Consorzi per l’internazionalizzazione, per sostenere le PMI nei mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi, nonché incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari.
I soggetti destinatari della misura di sostegno sono i Consorzi per l’internazionalizzazione, i quali devono:
- essere costituiti in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale purché in misura non prevalente rispetto alle altre. E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici. In tale ipotesi la nomina della maggioranza degli amministratori dei consorzi per l’internazionalizzazione spetta comunque alle PMI consorziate, a favore delle quali i consorzi svolgono, in via prevalente, la loro attività;
- avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese, nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
- essere senza scopo di lucro e non distribuire avanzi e utili di esercizio, di ogni genere e sotto qualsiasi forma, alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
- avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a € 1.250,00 e non superiori al 20% del fondo stesso;
- essere iscritti nel registro delle imprese al momento della presentazione della domanda e in stato di attività;
- non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali.
I Consorzi dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del contributo; la perdita di anche uno solo di essi comporta la revoca dell’ammissione a contributo.
Sono finanziabili le seguenti iniziative, presentate sotto forma di progetto:
Il Progetto articolato in iniziative:
L’agevolazione, concessa a fondo perduto, non potrà superare il 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili. Nell’ipotesi in cui la dotazione finanziaria non sia sufficiente a garantire l’erogazione nella percentuale massima del 50% delle spese rendicontate ammissibili, si procederà alla determinazione dei contributi stessi attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili.
28 febbraio 2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.
Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.
In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.
I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).
Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.
Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.
La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;
Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.
FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.
FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).
E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 244.507.756
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Avviso pubblico vuole incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si finanzieranno progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto e progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.
Destinatarie del finanziamento sono le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ad esclusione delle micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli e delle imprese che abbiano ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per uno degli avvisi pubblici ISI 2013, 2014 e 2015 o per il bando FIPIT 2014.
Le micro e le piccole imprese, comprese quelle individuali, che svolgono attività classificate con codici ATECO 2007 56.1, 56.2, 56.3, 47.11.40, 47.29.90 partecipano esclusivamente per l'asse loro dedicato.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto:
1. Progetti di investimento;
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.
Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva per una sola tipologia di progetto tra quelle sopra indicate.
1. Progetti di investimento: interventi mirati alla riduzione di specifici fattori di rischio individuati sia per la loro particolare severità che per la loro diffusione. Con tale punteggio si privilegiano progetti riguardanti le lavorazioni a rischio più elevato.
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale:
- Adozione SGSL certificato;
- Adozione SGSL anche di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali;
- Modelli organizzativi e gestionali conformi all'art. 30 del D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni, anche asseverati in conformità alla prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 e UNI/PdR 22:2016 rispettivamente per il settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile e per il settore dei servizi ambientali territoriali.
- Adozione di un modello SA 8000 certificato o rendicontazione sociale asseverata.
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto:
- Rimozione di piastrelle e pavimentazioni in vinile amianto;
- Rimozione di coperture in cemento amianto;
- Rimozione di cassoni, canne fumarie, comignoli, pareti, condutture o manufatti in genere costituiti da cemento amianto;
- Rimozione di materiali contenenti amianto da impianti, attrezature o mezzi di trasporto (cordami, coibentazioni, isolamenti di condotte di vapore, condotte di fumi, ecc.);
- Rimozione da componenti edilizie o da mezzi di trasporto di intonaci o coibentazioni in amianto applicati a spruzzo o a cazzuola.
Sono esclusi gli interventi di bonifica mediante incapsulamento o cofinanziamento.
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività: riduzione di specifici fattori di rischio. Con tale punteggio si sostengono i progetti riguardanti le lavorazioni che comportano rischi di rumore, taglio e cesoiamento, ustione, cadute dall'alto/in piano. Punteggio riferito alla differente rischiosità attribuita secondo la classificazione dell'attività ATECO 2007.
Il finanziamento, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse. Il finanziamento è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA.
Per i progetti di investimento, i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di finanziamento.
Per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000,00 Euro.
La dotazione finanziaria è pari ad € 244.507.756 ed è così suddivisa:
Per i progetti di cui al numero 1 e 2: € 157.155.429,00
Per i progetti di cui al numero 3: € 67.352.327,00
Per i progetti di cui al numero 4: € 20.000.000,00
E' possibile presentare domanda dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18.00 del 5 giugno 2017.
Le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità e salvare la domanda inserita. Ai fini del raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati individuati diversi parametri , associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la soglia minima di ammissibilità pari 120 punti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 165.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Pubblicato in Gazzetta il decreto del Ministro dello sviluppo economico che stanzia oltre 165 milioni di euro - di cui 80 dal Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 - per gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva per le aree interessate da situazioni di crisi industriale.
In particolare le risorse del PON saranno destinate al sostegno di programmi di investimento produttivo, di tutela ambientale e di innovazione dell’organizzazione nelle zone in difficoltà economica delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il Decreto MISE stabilisce che una quota pari a 85 milioni di euro a valere sul FCS è destinata agli interventi di cui alla L. 181/89 (http://www.contributieuropa.com/v3/store/dettagliobando.asp?id=3181&affid=0) per la riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali disciplinati da appositi accordi di programma, mentre 80 milioni di euro a valere sul PON Imprese 2014-2020 sono assegnati alla stessa tipologia, purché relativi ad aree localizzate nelle regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), di questi però, 30 milioni sono già riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
Le agevolazioni sono previste per programmi di investimento produttivo, per progetti di innovazione organizzativa, per la tutela ambientale e per il turismo e sono concesse in forma di contributo in conto impianti e finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento generale di esenzione per categoria.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
E' riconosciuto un contributo di 5.000 euro a coloro che, nell'anno 2016, acquistano ed immatricolano ad uso proprio in Italia, anche in locazione finanziaria, un autocaravan nuovo, conforme alle norme sulle emissioni inquinanti corrispondenti alla classe «euro 5» o a classi successive, in sostituzione di un autocaravan conforme alle norme sulle emissioni «euro 0», «euro 1» o «euro 2», mediante demolizione.
1. Il contributo e' concesso a condizione che:
a) che gli autocaravan siano stati acquistati nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2016 e immatricolati non oltre il 31 marzo 2017;
b) nell'atto di acquisto e' chiaramente indicato il contributo statale.
c) il veicolo acquistato non e' stato gia' immatricolato in precedenza, neanche temporaneamente, sia in Italia che all'estero;
d) contestualmente all'acquisto del veicolo nuovo deve essere consegnato al venditore un autocaravan che risulti gia' immatricolato in Italia alla data del 31 dicembre 2015 e che sia appartenente ad una delle seguenti classi di emissioni: «euro 0», «euro 1» o «euro2;
e) il veicolo consegnato per la rottamazione deve essere intestato, da almeno un anno dalla data di immatricolazione del veicolo nuovo, allo stesso soggetto intestatario di quest'ultimo o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, deve essere intestato, da almeno un anno, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari;
f) nell'atto di acquisto deve essere espressamente dichiarato che il veicolo consegnato e' destinato alla rottamazione.
2. Il contributo e' anticipato dal venditore mediante sconto sul prezzo di vendita del veicolo nuovo, come risultante dall'atto di vendita, al lordo delle imposte.
I venditori degli autocaravan nuovi che hanno concluso con esito positivo le operazioni del presente decreto, secondo le modalita' ed alle condizioni ivi previste, recuperano il contributo concesso sotto forma di credito d'imposta di pari importo.
Un avviso pubblicato sul sito del Mit comunicherà l’avvio delle prenotazioni e la loro conclusione per esaurimento delle somme stanziate.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 400.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo economico ha promosso due interventi del Fondo per la crescita sostenibile, per la promozione di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche (ICT), coerenti con l'Agenda digitale italiana, e nel settore della cosiddetta industria sostenibile.
La dotazione finanziaria, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, inizialmente di 150 milioni di euro per il bando ICT-Agenda digitale e di 250 milioni di euro per il bando Industria sostenibile, è stata incrementata di 26 milioni di euro il bando ICT Agenda digitale, la cui dotazione finanziaria complessiva è conseguentemente rideterminata in 176 milioni di euro, e di 48 milioni di euro il bando Industria sostenibile, la cui dotazione finanziaria complessiva è conseguentemente rideterminata in 298 milioni di euro.
I bandi dei due interventi denominati Agenda digitale e Industria sostenibile, riguardano progetti finalizzati a perseguire un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva, che, utilizzando le Tecnologie Abilitanti Fondamentali, anch’esse definite nel Programma “Orizzonte 2020”, si sviluppano nell’ambito di specifiche Tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali.
a) le imprese che esercitano un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, un'attività di trasporto per terra, o per acqua o per aria, ivi comprese le imprese artigiane
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie alle precedenti;
d) i Centri di ricerca con personalità giuridica.
Limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti, possono beneficiare delle agevolazioni anche:
a) i Liberi professionisti;
b) gli Spin-off;
c) imprese start-up innovative.
I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di cinque co-proponenti, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi se grande impresa o il 5% negli altri casi; ai progetti congiunti possono aggregarsispin-off, liberi professionisti (novità) e start-up innovative.
I progetti di ricerca e sviluppo oggetto degli interventi devono, infatti, prevedere spese ammissibili comprese tra i 5 milioni di euro e i 40 milioni di euro e devono essere relativi a specifici ambiti di intervento
Le domande potranno essere presentate a partire dal 29 Novembre 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 32.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Le finalità del bando sono favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese. L'intervento è finalizzato a sostenere tramite Voucher del valore massimo di 10.000 Euro, l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano:
- il miglioramento dell'efficienza aziendale;
- la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce
- la connetività a banda larga e ultralarga
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.
Micro impresa e PMI indipendentemente dalla forma giuridica e dal principio contabile adottato.
Le imprese devono avere sede legale e/o unità attiva in Italia (per ora solo nelle 8 Regioni del Mezzogiorno, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ad essere iscritte al Registro delle Imprese.
- Acquisto di Hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali;
- L'acquisto di hardware, software e di servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all'utilizzzo di strumenti tecnologici e all'introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- L'acquisto di hardware, software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni e-commerce;
- Le spese per realizzazione delle opere infrastruttrali tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività e banda larga e ultralarga;
- Le spese realtive all'acquisto e all'attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- Le spese per la partecipazione a corsi e l'acquisizione di servizi di formazione qualificata.
L'importo del voucher viene erogato direttamete del Ministero in un'unica soluzione, in base alla somma richiesta dall'impresa in sede di presentazione dell'istanza concessa e approvata.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 17.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2017
Il presente bando indivudua le disposizioni applicative per l'attribuzione del credito d'imposta per interventi di bonifica dell'amianto.
Possono beneficiare del credito d'imposta i soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, che effettuano interventi di bonifica dall'amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016.
Sono ammissibili al credito d'imposta gli interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell'amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l'ammontare di 10.000,00 euro per ciascun progetto di bonifica unitariamente considerato. Sono considerate eleggibili le spese per la rimozione e lo smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, di:
a) lastre di amianto piane o ondulate, coperture in eternit;
b) tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale in amianto;
c) sistemi di coibentazione industriale in amianto.
Il Finanziamento messo a disposizione dallo Stato è pari a 17 Milioni di €. Il credito d'imposta e' riconosciuto nella misura del 50% delle spese sostenute per gli interventi. Il credito d'imposta spetta a condizione che la spesa complessiva sostenuta in relazione a ciascun progetto di bonifica, unitariamente considerato, sia almeno pari a 20.000 euro. L'ammontare totale dei costi eleggibili e', in ogni caso, limitato all'importo di 400.000 euro per ciascuna impresa.
Le imprese potranno presentare le domande a partire dal 16 novembre 2016, tramite il portale web accessibile dalla home page del Ministero dell’Ambiente, registrandosi a partire dal 27 ottobre 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.347.868
BANDO APERTO | Scadenza il 15/04/2017
Sulla Gazzetta Ufficiale del 15.09.2016 sono state pubblicate le modalità di erogazione delle risorse investimenti a favore delle imprese di autotrasporto, per l'annualità 2016, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Le risorse, per € 25.000.000, sono destinati ad incentivi, a beneficio delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, regolarmente iscritte al registro elettronico nazionale e all'Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, per il rinnovo e l'adeguamento tecnologico del parco veicolare, per l'acquisizione di beni strumentali per il trasporto intermodale, nonche' per favorire iniziative di collaborazione e di aggregazione fra le imprese del settore, nei limiti e secondo le modalita' di cui al presente decreto.
Ad ogni tipologia dei seguenti investimenti sono destinati gli importi di seguito specificati, corrispondenti ad una quota parte delle risorse globalmente disponibili, pari a € 25.000.000:
a) 7 milioni di euro per acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG e elettrica (Full Electric);
b) 6,5 milioni di euro per radiazione per rottamazione o per esportazione al di fuori del territorio dell'Unione europea, di veicoli pesanti di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica conformi alla normativa euro VI di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate;
c) 9 milioni di euro per acquisizione anche mediante locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi, nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza e di efficienza energetica;
d) 2,5 milioni di euro per l'acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse, cosi' da facilitare l'utilizzazione di differentimodalita' di trasporto in combinazione fra loro, senza alcuna rottura di carico.
Possono proporre domanda le imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi, nonche' le strutture societarie, risultanti dall'aggregazione di dette imprese.
Ogni impresa, anche se associata ad un consorzio o a una cooperativa, può presentare una sola domanda di contributo.
a) Acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli, nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG e elettrica (Full Electric);
b) Radiazione per rottamazione o per esportazione al di fuori del territorio dell'Unione europea, di veicoli pesanti di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica conformi alla normativa euro VI di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 tonnellate;
c) Acquisizione anche mediante locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi, nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza e di efficienza energetica;
d) Acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse, cosi' da facilitare l'utilizzazione di differenti modalita' di trasporto in combinazione fra loro, senza alcuna rottura di carico.
Le domande potranno essere presentate dal 20.10.2016 al 15.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 107.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
“Cultura Crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese (Asse Prioritario II - PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a circa 107 milioni di euro, così suddivisi:
Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a) risultano costituite da non oltre trentasei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative;
b) sono iscritte, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
c) risultano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
d) si trovano in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
e) possiedono una situazione di regolarità contributiva;
f) hanno titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal Regolamento de minimis;
g) hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;
h) non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Possono altresì richiedere le agevolazioni sul presente titolo le persone fisiche che intendono costituire una impresa.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Titolo esclusivamente i programmi di investimento:
a) di importo non superiore a € 400.000,00;
b) realizzati dalle nuove imprese presso una unità produttiva ubicata nel territorio delle Regioni;
c) relativi alle attività economiche elencate;
d) che prevedono l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, in una delle seguenti aree:
a) modalità e strumenti innovativi di offerta di beni e sistemi di beni in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio;
b) piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione, estendibili anche a specifiche categorie della domanda;
c) dispositivi ed applicazioni a supporto e assistenza di specifici target di domanda e fruizione;
d) attività legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico culturale;
Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:
a) macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione.
b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa; la perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie per poter valutare la congruità del prezzo.
Alle nuove imprese possono essere concessi congiuntamente:
a) un finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa e della durata massima di otto anni di ammortamento, oltre ad un preammortamento di un anno per il periodo di realizzazione dell’intervento; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti;
b) un contributo a fondo perduto, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti.
La somma del finanziamento agevolato a tasso zero e del contributo a fondo perduto è pari all’80% della spesa ammissibile. L’importo massimo è incrementato al 90% in caso l’impresa richiedente abbia le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità.
Fino ad esaurimento fondi
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.
La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.
Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.
I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro.
Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 102.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Iniziativa PMI rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.
Iniziativa PMI è basata sulla tecnica della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all’intervento di BEI e FEI, circa 1,2 miliardi di nuovi prestiti a tassi favorevoli sarà erogato a PMI operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nel dettaglio, l’Iniziativa PMI (SME Initiative) adottata dall’Italia si basa sullo strumento finanziario della cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.
PMI
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.347.868
BANDO APERTO | Scadenza il 15/04/2017
Con il Decreto del 19 luglio 2016, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in data 15.09.2016, sono stati disciplinate le modalità di contributo a favore delle aziende di autotrasporto.
Le risorse di cui al comma 1, per € 25.000.000, sono destinati ad incentivi, a beneficio delle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, regolarmente iscritte al registro elettronico nazionale e all'Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi
L'importo massimo ammissibile per gli investimenti di cui al comma 4 per singola impresa non puo' superare € 600.000,00.
Il contributo varia a seconda del veicolo acquistato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
A partire dal 10 novembre 2016, a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.
Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2019
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento che approva il modello attraverso il quale le imprese potranno richiedere l’accesso agli sconti di imposta previsti dall’ultima manovra per i beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
La manovra, per la precisione, ha stanziato 617 milioni all’anno, a decorrere dal primo gennaio del 2016 e per tre anni, fino al 31 dicembre del 2019.
Il credito d’imposta, nello specifico, sarà fruibile da parte dei soggetti titolari di reddito d’impresa e potrà essere utilizzato con riferimento agli investimenti legati all’acquisto, anche mediante contratti di leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio
Sono esclusi dal beneficio:
Il credito d’imposta spetta per gli investimenti relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, per le grandi imprese localizzate in determonate aree, quelli a favore di una nuova attività economica.
Il credito d’imposta spetta per gli investimenti relativi alle seguenti categorie di beni:
- macchinari, impianti, diversi da quelli infissi al suolo, e attrezzature varie, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle aree territoriali interessate;
- programmi informatici per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa, limitatamente alle piccole e medie imprese;
- brevetti relativi a nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva. Per le grandi imprese, gli investimenti in questi beni sono agevolabili nel limite del 50% del complesso degli investimenti agevolati per il medesimo periodo d’imposta.
Gli investimenti sono agevolabili se il bene presenta il requisito della novità.
Restano, pertanto, esclusi gli investimenti per beni a qualunque titolo già utilizzati.
Sono inoltre esclusi dall’agevolazione:
i beni classificabili in voci di bilancio diverse da quelle indicate in precedenza, compresi gli immobili e gli autoveicoli.
Anche per le imprese che effettuano trasporto per conto terzi, sono sempre escluse dall’agevolazione le acquisizioni dei mezzi di trasporto le spese e gli oneri pluriennali deducili dal reddito d’impresa (articolo 108 del Tuir) gli investimenti di pura sostituzione.
Per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna la misura massima del finanziamento è pari: per le grandi imprese al 25%, per le medie al 35% e per le piccole al 45%. Percentuali più basse per alcune località di Molise e Abruzzo: 10% le grandi; 20% le medie e 30% le piccole.
31.12.2019
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 247.093.955
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2017
E' stato pubblicato il bando per l’accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo “Kyoto”, mettendo così a disposizione circa 250 milioni di euro per interventi di efficienza energetica nelle scuole.
Le risorse disponibili ammontano ad 247.093.955,15 euro.
Possono beneficiare dei finanziamenti disciplinati dal presente decreto i soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati all'istruzione scolastica, ivi inclusi gli asili nido, e all'istruzione universitaria, nonche' di edifici pubblici dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
I progetti presentati da soggetti pubblici devono:
Relativamente alla seconda linea di intervento, il decreto prevede che la struttura del patrimonio immobiliare dei fondi possa essere costituita, alternativamente, da:
Per quanto riguarda i progetti presentati da soggetti pubblici il decreto prevede:
A seguito della proroga, è possibile presentare domanda fino alle ore 17.00 del 30 giugno 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al via nuove norme in materia di agevolazioni per le piccole e medie imprese: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae il decreto del ministero dello Sviluppo economico con il quale viene data attuazione alle modifiche apportate alla “Nuova Sabatini” dal decreto-legge varato dal Governo l’anno scorso.
Le modifiche alla “Nuova Sabatini” prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.
Il decreto riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure.(data prevista 02/05/2016).
La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;
b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.
Gli investimenti ammissibili sono destinati a:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.
A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.
Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.
Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili.
La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese saranno definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per usufruire del predetto contributo maggiorato.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 80.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La FIGC ha recentemente stipulato una Convenzione triennale con l’Istituto per il Credito Sportivo, che permetterà l’introduzione di un programma di finanziamento specifico erogato da ICS per gli interventi di riqualificazione degli impianti calcistici italiani. Tale programma sarà finalizzato al miglioramento della categoria UEFA degli stadi di calcio (con l’aumento del numero di impianti che potranno ospitare le partite delle Nazionali o di coppe europee per club) e ad altre tipologie aggiuntive di interventi infrastrutturali, comprendendo anche l’investimento per la realizzazione e l’ammodernamento dei centri sportivi federali.
L’obiettivo è la creazione di un programma di finanziamento dell’ammontare complessivo di 80 milioni di euro (messi a disposizione direttamente da ICS), destinato a interventi infrastrutturali sugli stadi di calcio italiani e sugli impianti sportivi, mediante l’utilizzo di tassi di interesse agevolati (fino ad arrivare al totale abbattimento degli interessi).
Tale somma complessiva potrà essere utilizzata a favore delle società sportive affiliate alla FIGC, della FIGC stessa, dei Comuni proprietari degli impianti utilizzati dalle società sportive affiliate alla FIGC o di altri soggetti privati proprietari o concessionari dell’impianto, di intesa con le società sportive che utilizzano lo stadio.
Il finanziamento riguarderà:
Per le varie domande di finanziamento è previsto il ricorso al Fondo di Garanzia di ICS, che può arrivare a coprire fino al 60% del finanziamento richiesto (in caso di finanziamenti relativi ad impianti in partenariato pubblico-privato, tale percentuale può essere elevata fino all’80%). Per ciascun soggetto beneficiario l’importo massimo garantito non può essere complessivamente superiore a 1,5 milioni di euro. I finanziamenti ammessi debbono avere la durata minima di 18 mesi e massima di 15 anni.
È previsto anche il ruolo della FIGC di soggetto certificatore; prima dell’erogazione del finanziamento, la FIGC sarà tenuta a certificare che effettivamente lo stadio si trovi nelle condizioni segnalate dalla società in sede di iscrizione ai campionati professionistici, e che effettivamente con i lavori proposti lo stadio sarà in grado di migliorare la propria categoria UEFA.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 124.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Modificato l'Avviso Pubblico SELFIEmployment del 19 febbraio 2016 con un incremento della dotazione PON IOG di 13,6 milioni di euro, a seguito dei conferimenti delle Regioni Lombardia, Campania, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo e della riduzione del conferimento da parte della Regione Siciliana.
Le risorse aggiuntive saranno destinate a finanziare i giovani NEET residenti nelle quattro nuove Regioni conferenti. Non sono previste variazioni per le direttive di attuazione e per la modulistica di presentazione delle domande.
Il Fondo SELFIEmployment, il cui sportello è attivo dal 1° marzo 2016 alle 12.00, sostiene l'avvio di nuove piccole iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo promosse da NEET, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati senza interessi e non assistiti da alcuna forma di garanzia reale e/o di firma.
Pubblicato il bando Selfiemployment, il Fondo rotativo istituito dal Ministero del Lavoro riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani che intraprendono iniziative di lavoro autonomo e attività di impresa.
Sostenere l’avvio di nuove iniziative di autoimpiego e autoimprenditorialità: microimpresa, lavoro autonomo e società di professionisti. È questo l’obiettivo del fondo di rotazione SELFIEmployment, il nuovo strumento del Ministero del Lavoro gestito da Invitalia, riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani. Il fondo prevede prestiti a tasso zero, di importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro e di durata massima di 7 anni.
Il nuovo strumento sarà gestito dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa (Invitalia), che provvederà, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla predisposizione dei dispositivi attuativi, all’istruttoria dei business plan, all’erogazione del credito agevolato, alla gestione, controllo e monitoraggio della misura. L’Agenzia renderà inoltre disponibili servizi di tutoraggio per le nuove iniziative ammesse al finanziamento.
Il Fondo avrà una dotazione finanziaria iniziale di 124 milioni di euro, di cui:
- 50 milioni conferiti dal Ministero del Lavoro;
- 74 milioni dalle Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Potranno richiedere le agevolazione i giovani iscritti al Programma Garanzia Giovani che hanno completato con successo i percorsi di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start-up.
Possono aderire a Garanzia Giovani i giovani residenti in Italia che, al momento della registrazione al portale nazionale o regionale, abbiano un’età compresa tra i 15 e i 29 anni che non siano impegnati in un'attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo (giovani NEET).
I giovani potranno presentare domanda di finanziamento al Fondo per la concessione di prestiti, finalizzati all’avvio di nuove iniziative di lavoro autonomo o attività di impresa o microimpresa o franchising, comprese le associazioni e società di professionisti.
Le iniziative in forma societaria dovranno essere presentate da compagini composte totalmente o prevalentemente (soci e capitale) da NEET, che dovranno avere la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione.
I prestiti saranno concessi a tasso zero, di importo variabile da un minimo di 5.000 a un massimo di 50.000 euro e della durata massima di 7 anni. I finanziamenti saranno erogati senza garanzie personali.
La domanda ed il relativo Business plan possono essere presentati a partire dalle ore 12.00 del 1° Marzo 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Con il presente decreto sono definiti i criteri e le modalita' degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitivita' del sistema produttivo del settore.
Possono beneficiare degli interventi di cui al presente decreto le imprese che svolgono prevalentemente attivita' industriale nel settore aerospaziale.
Sono considerate in possesso del requisito le imprese che nei due esercizi antecedenti la presentazione della domanda abbiano avuto un fatturato medio di almeno il 50% per le grandi imprese ovvero di almeno il 25% per le PMI, da attivita' di costruzione, trasformazione e manutenzione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici.
Le imprese devono inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) avere una stabile organizzazione in Italia;
b) essere regolarmente costituiti ed iscritti nel registro delle imprese;
c) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
d) non rientrare fra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non restituito gli aiuti individuati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
e) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
f) non trovarsi in condizioni da risultare impresa in difficolta'.
Sono ammissibili ai finanziamenti i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore aerospaziale, caratterizzati da sostanziali innovazioni di prodotto o di processo.
Nell'ambito dei progetti sono ammissibili ai finanziamenti anche gli eventuali studi di fattibilita' tecnica preliminari alle attivita' di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Sono ammissibili ai finanziamenti le seguenti tipologie di costi e spese sostenuti per la loro realizzazione:
a) costi di personale, limitatamente a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attivita' del progetto di ricerca e sviluppo;
b) costi degli strumenti e delle attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo; se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto di ricerca e sviluppo;
c) costi dei servizi di consulenza utilizzati esclusivamente ai fini del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l'acquisizione o l'ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, nell'ambito di un'operazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
d) i costi dei materiali utilizzati per la realizzazione del progetto.
Non sono ammessi ai finanziamenti progetti comportanti costi, riconosciuti ammissibili, inferiori a 1 milione di euro se presentati da singole imprese o a 2 milioni di euro se presentati da imprese associate.
Gli interventi di cui al presente decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensita' massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione. I finanziamenti agevolati sono concessi nella misura massima del 75% delle spese/costi del progetto. Nel caso di progetti realizzati da piu' imprese in forma associata, tali percentuali possono essere aumentate del 5% per le grandi imprese e del 10% per le PMI, a condizione che nessuna impresa sostenga da sola piu' dell'70% dei costi del progetto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2015 è stato pubblicato il Decreto 3 luglio 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico, che si occupa di “Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale”.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell'economia sociale, il presente decreto istituisce un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalita' di utilita' sociale.
Il regime di aiuto istituito dal presente decreto e' destinato ad agevolare le seguenti tipologie di imprese:
a) imprese sociali, costituite in forma di societa';
b) cooperative sociali, anche non aventi qualifica di imprese sociali, e relativi consorzi;
c) societa' cooperative aventi qualifica di ONLUS.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i programmi di investimento finalizzati alla creazione o allo sviluppo delle imprese :
a) compatibili con le rispettive finalita' statutarie;
b) organici e funzionali all'attivita' esercitata;
c) avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per avvio del programma si intende la data di inizio dei lavori relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
d) che presentino spese ammissibili, al netto dell'IVA, non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila/00) e non superiori a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00).
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese necessarie alle finalita' del programma di investimento, sostenute dall'impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell'impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilita' economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l'ottenimento di certificazioni ambientali o di qualita';
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell'attivita' d'impresa.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse, a fronte della realizzazione dei programmi di investimento nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:
a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato e' pari almeno allo 0,50 per cento annuo;
b) la durata del finanziamento non puo' essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento; c
c) il finanziamento agevolato puo' essere assistito da idonea garanzia;
d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
La domanda di agevolazione e' presentata al Ministero, a decorrere dalla data di apertura dei termini e con le modalita' determinate con successivo provvedimento a firma del direttore generale della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Con la legge di stabilità 2015 e con il successivo decreto “investment compact” è stata prevista l’introduzione di un regime opzionale di detassazione dei redditi derivanti dalle opere di ingegno (brevetti, marchi, design e know-how). E’ stato firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il decreto di attuazione del cosiddetto ‘Patent Box’.
L’obiettivo di questa norma è:
trattenere nel nostro Paese le aziende italiane che fanno innovazione sistematica
stimolare gli investimenti in ricerca e sviluppo
bloccare la fuga dei gruppi multinazionali all’estero.
Ne possono beneficiare tutti i soggetti titolari di reddito di impresa (società, imprenditori individuali, stabili organizzazioni di soggetti esteri residenti in Paesi in cui sono in vigore accordi contro la doppia imposizione e scambio effettivo di informazioni) che svolgano attività di ricerca e sviluppo mediante un’opzione irrevocabile della durata di 5 anni con possibilità di rinnovo.
Il patent box prevede, già a partire dall’esercizio 2015:
una detassazione parziale ai fini IRES e IRAP del reddito derivante dall’utilizzo di beni immateriali;
una detassazione totale ai fini IRES e IRAP delle plusvalenze derivanti dalla cessione di beni immateriali in caso di reinvestimento di almeno il 90% del corrispettivo nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali.
Per beni immateriali si intendono brevetti, marchi, disegni e modelli, opere dell'ingegno, nonché processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
Il provvedimento prevede una deduzione dal reddito pari:
al 30% nel 2015
al 40% nel 2016
al 50% nel 2017
Il decreto attuativo del "Patent Box" è stato firmato, rimaniamo in attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:
Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.
I settori di investimento ammessi sono:
La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Gli Organi statutari di Fondirigenti hanno deliberato di promuovere, su tutto il territorio nazionale, due nuovi Avvisi impegnando complessivamente 5 milioni di Euro, di cui 4,5 milioni per l'Avviso 1 e 0,5 milioni per l'Avviso 2.
AVVISO 1/2015
Gli obiettivi strategici del presente Avviso si indirizzano verso la seguente priorità: supportare lo sviluppo della managerialità e della competitività delle imprese.
I Proponenti sono i rappresentanti legali o loro delegati di Confindustria e Federmanager ai diversi livelli di rappresentanza, attraverso la Condivisione dichiarata e sottoscritta all'interno del Piano formativo. La Condivisione può essere espressa a livello aziendale solo qualora sia presente all'interno dell'azienda una rappresentanza sindacale dei dirigenti riconosciuta da Federmanager.
I destinatari degli interventi formativi sono i dirigenti occupati presso le aziende.
I Piani formativi aziendali, presentati in forma singola, dovranno indirizzarsi in modo esclusivo o prioritario ai seguenti asset di intervento:
Finanziamento massimo ammissibile per Piano: 15.000 euro.
Numero di Piani ammissibili per ciascuna azienda: 1 all’interno del presente Avviso.
AVVISO 2/2015
Gli obiettivi strategici del presente Avviso si indirizzano verso la seguente priorità: favorire l'occupazione dei dirigenti involontariamente disoccupati, anche attraverso forme innovative di collaborazione.
I Proponenti sono i rappresentanti legali o loro delegati di Confindustria e Federmanager ai livelli di rappresentanza territoriale, attraverso la Condivisione espressa e sottoscritta all'interno del Piano formativo.
I beneficiari degli interventi sono i dirigenti involontariamente disoccupati iscritti all’Agenzia del lavoro di Fondirigenti la cui ultima occupazione, come dirigente, è stata svolta presso aziende aderenti al Fondo di qualunque dimensione.
I Piani formativi individuali, presentati in forma singola, dovranno riguardare la realizzazione di interventi finalizzati a una prospettiva occupazionale e professionale dettagliatamente descritta.
Finanziamento massimo ammissibile per Piano: 5.000 euro.
Parametro costo medio orario: massimo 100 euro.
Numero di Piani ammissibili per ciascun dirigente: 1 all’interno del presente Avviso.
L'invio on line è consentito a partire dalle ore 9.00 del 7 aprile 2015 e fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte, anche d’intesa con il Comune di Torino, ha realizzato azioni specifiche finalizzate a rendere il Piemonte un polo di riferimento a livello nazionale per le produzioni cinematografiche. Tale politica si è in particolare concretizzata attraverso la costituzione della Fondazione ‘Film Commission Torino Piemonte’, la cui finalità è quella di attrarre produzioni cinematografiche sul territorio regionale e attuare interventi istituzionali di sostegno alla realizzazione di opere audiovisive.
Il sostegno della Fondazione Film Commission Torino Piemonte è rivolto a:
L’attività della Film Commission Torino Piemonte di cui al presente provvedimento è destinata al sostegno della fase di pre-produzione, produzione e distribuzione di:
Sono esclusi i progetti relativi alla realizzazione di documentari e di cortometraggi, il cui sostegno rientra nel regime di aiuti cd. “de minimis”.
Sono ammissibili i seguenti costi:
In particolare sono considerate spese ammissibili
Il sostegno accordato al progetto non può superare il 50% del budget di spesa preventivato sul territorio. Il sostegno è calcolato sulla base della ricaduta economica sul territorio che deve considerare principalmente l’impatto occupazionale e l’utilizzo di fornitori locali.
La richiesta è a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Persona fisica, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il fondo ha la finalità di finanziare lavoratori autonomi o microimprese rientranti nelle cosiddette fasce deboli ovvero non in condizione di rivolgersi al sistema creditizio tradizionale per assenza di idonee garanzie.
Avvio o sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa.
La concessione di finanziamenti e' finalizzata, anche alternativamente:
I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Il limite può essere aumentato di euro 10.000, qualora il contratto di finanziamento preveda l'erogazione frazionata subordinando i versamenti successivi al verificarsi delle seguenti condizioni:
L'operatore di microcredito può concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo, non superi il limite di 25.000 euro o di 35.000 euro.
La dotazione finanziaria è composta come segue :
Quindi lo stanziamento totale disponibile per il 2015 è di euro 40.000.000, le dotazioni per gli anni successivi saranno costituite dalla reintegra delle rate restituite dai beneficiari, dallo stanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico e da future ed eventuali erogazioni liberali come quelle fatte dal MoVimento 5 stelle.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 107 dell’11 maggio 2015 il decreto ministeriale 18 marzo 2015 relativo agli interventi del Fondo di garanzia per le PMI in favore di operazioni di microcredito destinate alla microimprenditorialità.
Le disposizioni operative si applicano, come previsto dal decreto, a decorrere dal giorno successivo alla data di emanazione della circolare del Gestore del Fondo, che dovrà essere adottata entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto.
Dal 27 maggio 2015 è operativo l’intervento del Fondo sulle operazioni di microcredito.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 260.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
I principali obiettivi del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 260 milioni di euro e il cui decreto di attuazione è stato appena firmato dal Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi sono :
A. Iniziative di supporto alle PMI
B. Attrazione degli investimenti esteri ed assistenza agli investitori
Nel triennio 2015 – 2017 le attività saranno concentrate nei seguenti Paesi focus, verso cui s’indirizzeranno prevalentemente le missioni istituzionali ed imprenditoriali:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo fornisce garanzia per i mutui relativi alla costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l’acquisizione delle relative aree, richiesti da società o associazioni sportive, nonché da ogni altro soggetto pubblico e privato che persegua anche indirettamente finalità sportive.
Sono soggetti beneficiari:
1. le società sportive e ogni altro soggetto che persegua anche indirettamente finalità sportive che non si trovino in condizioni di difficoltà finanziaria e rientrino nella definizione di PMI;
2. gli Enti del settore pubblico che perseguano anche indirettamente finalità sportive;
3. le associazioni, le fondazioni e gli enti morali senza scopo di lucro che perseguano, anche indirettamente, finalità sportive.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i mutui a medio-lungo termine, di durata non superiore a 15 anni, a fronte della costruzione, dell’ampliamento, dell’attrezzatura, del miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l’acquisizione delle relative aree.
La Garanzia diretta può essere concessa in misura non superiore al 60% dell’ammontare del finanziamento ammesso ai benefici del Fondo.
2. Nel caso di finanziamenti relativi a interventi su impianti e/o aree in concessione di costruzione e gestione (impianti in partenariato pubblico-privato) la Garanzia diretta può essere concessa sino all’80% dell’ammontare dell’operazione ammessa ai benefici del Fondo.
3. I Soggetti beneficiari possono essere ammessi all’intervento del Fondo per un importo massimo garantito complessivo per soggetto che non sia superiore a un milione e cinquecentomila euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 513.475
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Tale bando ha come scopo quello di avviare una procedura pubblica per la selezione di progetti di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti.
Potranno parteciparvi tutte le Università statali nazionali che hanno in essere progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare, con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione. Ciascun soggetto può presentare una sola richiesta di contributo.
Progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare,con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione.
I costi ammissibili devono essere coerenti e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi specifici indicato neòò'azione, progetto o programma.
Tutti i contributi saranno destinati alla copertura delle spese ammissibili dell'azione, progetto o programma le quali non potranno essere superiori all'importo complessivo di 513.475,22 Euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Invitalia sostiene il rilancio delle aree colpite da crisi industriali e di settore.
L’obiettivo è creare nuovi posti di lavoro attraverso l'ampliamento, la ristrutturazione e la delocalizzazione degli stabilimenti produttivi.
Con un'azione congiunta tra Amministrazioni centrali e Regioni, gli obiettivi sono:
Aree di crisi industriale complessa
È in corso di elaborazione il PRRI per le aree di crisi di Gela e Taranto. Di prossima attivazione l’iter per gli interventi relativi alle nuove aree di crisi decretate nei mesi di settembre e ottobre 2016:
Altre aree di intervento
b) estrattivo di minerali da cave e miniere;
c) produttivo di energia o di tutela ambientale;
d) dei servizi alle imprese;
e) dello sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.
La legge 181/89 finanzia programmi di investimento produttivo o programmi per la tutela ambientale, completati eventualmente da progetti per innovare l’organizzazione, nello specifico:
a) nuove unità produttive che adottino soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative;
b) l’ampliamento e/o la riqualificazione di stabilimenti esistenti attraverso la diversificazione della produzione con nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento radicale del processo produttivo;
c) la realizzazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di quelle esistenti che forniscano servizi turistici;
d) l’acquisizione uno stabilimento o di alcune sue parti (macchinari, attrezzature, ecc.).
a) un finanziamento agevolato per il 50% degli investimenti ammissibili. La restituzione deve avvenire in massimo 10 anni, a cui si aggiunge un periodo di preammortamento massimo di 3 anni;
b) un finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile. L’ammontare del contributo dipende dalla localizzazione e dalla dimensione dell’impresa, oltre che dalla tipologia del regime di aiuto richiesto
c) un’eventuale partecipazione al capitale su richiesta dell’impresa.
Le tre tipologie di agevolazioni non possono comunque superare il 75% dell’investimento complessivo.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.800.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2015, il Decreto 4 dicembre 2014 che istituisce un nuovo regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione.
Possono beneficiare delle agevolazioni le società cooperative:
a) regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
b) che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse al fine di sostenere:
a) sull'intero territorio nazionale, la nascita di societa' cooperative costituite, in misura prevalente, da lavoratori provenienti da aziende in crisi, di societa' cooperative sociali e modificazioni e di societa' cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalita' organizzata;
b) nei territori delle Regioni del Mezzogiorno, oltre a quanto previsto alla lettera a), lo sviluppo o la ristrutturazione di societa' cooperative esistenti.
Nel caso di finanziamento agevolato concesso alla societa' cooperativa a fronte della realizzazione di un programma di investimento sono ammissibili esclusivamente le spese relative all'acquisizione degli attivi materiali e immateriali.
A valere sulle risorse finanziarie le societa' finanziarie sono autorizzate a concedere alle societa' cooperative finanziamenti a tasso agevolato a fronte della realizzazione delle iniziative.
I finanziamenti:
a) hanno una durata massima, comprensiva dell'eventuale periodo di preammortamento, di 10 anni;
b) sono rimborsati secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30
novembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze;
c) sono regolati a un tasso di interesse pari al 20 percento del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle
agevolazioni, fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione Europea e pubblicato sul sito Internet. In ogni caso, il tasso agevolato non potra' essere inferiore a 0,8 percento;
d) sono concessi per un importo non superiore a 4 volte il valore della partecipazione detenuta dalla societa' finanziaria nella societa' cooperativa beneficiaria e, in ogni caso, per un importo non superiore a euro 1.000.000,00 (un milione);
e) nel caso vengano concessi a fronte di investimenti, possono coprire fino al 100 percento dell'importo del programma di investimento.
La richiesta di finanziamento agevolato e la relativa documentazione devono essere presentate alle Società finanziarie, esclusivamente attraverso posta elettronica certificata, a partire dal 20 luglio 2015.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con l’entrata in vigore dello Sblocca Italia sono diventate operative le agevolazioni concesse per realizzare reti a Banda Larga: incentivi che consistono nella concessione di un credito di imposta a valere su IRES e IRAP. Si tratta di una grossa opportunità per operatori grandi e piccoli, spinti a investire soprattutto laddove il Digital Divide (aree bianche) incombe, a spese delle PMI locali. In pratica, un volano per stimolare la digitalizzazione del Paese portando sul mercato nuovi servizi digitali.
Imprese che realizzano interventi infrastrutturali per i quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto. Sono escluse quelle che operano nei territori in cui già esistono infrastrutture idonee ad assicurare il servizio di Banda Larga o vi sia già un fornitore di servizi di rete a Banda Ultralarga con caratteristiche eguali o superiori a quelle dell’intervento per il quale è richiesto il contributo.
Interventi nuovi e aggiunti non già previsti per i piani industriali o finanziari o in altri idonei, che assicurano il servizio a Banda Larga per tutti i soggetti potenzialmente interessati insistenti nell’area considerata; obbiettivo di pubblico interesse previsto dall’Agenda Digitale Europea; completamento dell’investimento entro 2 anni o 3 se l’importo supera i 50 milioni di euroSono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
Gli investimenti vengono così suddivisi:
Il contributo prevede un credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese fino al 31 dicembre 2015.
Per accedere al credito di imposta è necessaria la prenotazione online sul sito del MiSE.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Avvio attività, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, è stato riordinato il regime di aiuto denominato Smart&Start, che è ora finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ed è applicabile sull’intero territorio nazionale.
Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:
Possono beneficiare delle agevolazioni :
Nell’ambito dei piani di impresa sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di :
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000).
Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani e/o donne o se tra i soci è presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max 1.200.000).
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale, ossia servizi specialistici erogati anche con modalità innovative, che possono includere scambi con realtà internazionali.
Il valore dei servizi di tutoring è pari a € 15.000 per le regioni del Mezzogiorno e a € 7.500 per il centro Nord.
Con circolare del Ministro dello sviluppo economico del 10 dicembre 2014 sono stati definiti aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative.
Le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 16 febbraio 2015 alle ore 12 secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal Soggetto gestore in un’apposita sezione del sito sopra indicato almeno 10 giorni prima dell’apertura dello sportello.
Le risorse finanziarie per le regioni del centro nord assegnate a "Smart & Start" non sono sufficienti a coprire il fabbisogno potenziale delle domande presentate.
Pertanto Invitalia, in data 15/03/2016, sospende l’attività di valutazione delle richieste risultate potenzialmente eccedenti, come da indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese.
Gli interessati riceveranno una comunicazione via PEC.
Con la disponibilità di ulteriori risorse finanziarie, Invitalia riavvierà la valutazione delle domande sospese secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Tale sospensione non comporta la chiusura dello sportello.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, di seguito Ministero, promuove tirocini formativi e di orientamento per 150 giovani fino a ventinove anni di eta', che saranno utilizzati per la realizzazione di progetti specifici, finalizzati a sostenere attivita' di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Possono partecipare ai tirocini i giovani in possesso di diploma di laurea specialistica o magistrale, ottenuto con votazione di almeno 105/110 in una delle seguenti discipline o in discipline ad esse equipollenti in base alla normativ vigente:
a) per i 50 tirocini presso la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia e l'Unita' «Grande Pompei»:
b) per i 20 tirocini presso la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della citta' di Napoli e della Reggia di Caserta:
c) per i 30 tirocini presso la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Abruzzo e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna:
d) per i 50 tirocini presso l'Archivio centrale dello Stato, le soprintendenze archivistiche, gli archivi di Stato e le biblioteche nazionali:
E' altresi' consentita la partecipazione ai possessori di titoli di studio conseguiti all'estero o di titoli esteri conseguiti in Italia con votazione corrispondente ad almeno 105/110, riconosciuti equipollenti, secondo la vigente normativa, a uno dei titoli sopraindicati ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi.
Il presente bando permette ai giovani laureati di svolgere tirocini per una durata massima di sei mesi.
I tirocini formativi potranno eessere svolti presso:
Ai tirocinanti e' corrisposta, per la partecipazione al tirocinio, una indennita' mensile di importo pari a 1.000 euro lordi, comprensivi della quota relativa alla copertura assicurativa.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Pubblicato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico il decreto attuativo che regolamenta l’accesso prioritario delle start up innovative al Fondo di Garanzia per le PMI.
La legge che istituisce le start up innovative – decreto Sviluppo bis, Dl 179/2012 – prevede che l’intervento del Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese in favore delle start up innovative e degli incubatori certificati sia concesso gratuitamente e secondo criteri e modalità semplificate, da fissare con apposito decreto ministeriale di natura non regolamentare.
La garanzia del fondo è pari all’80%, stessa percentuale per la controgaranzia di un importo garantito, nella misura massima dell’80%. dal Confidi o da altro fondo. L’importo massimo garantibile è pari a 2,5 milioni di euro.
Per la concessione della garanzia, le nuove imprese o gli incubatori devono presentare apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta secondo lo schema predisposto dal Soggetto gestore del Fondo, che attesta l’iscrizione nella apposita sezione speciale del Registro delle Imprese (istituita sempre con il decreto crescita bis, articolo 25, comma 8). La dichiarazione è conservata dal soggetto richiedente e prodotta in caso di insolvenza dell’impresa start-up innovativa o dell’incubatore certificato o su semplice richiesta del Soggetto gestore del Fondo.
La legge, lo ricordiamo, prevede anche l’istituzione di un apposito Registro delle Camere di Commercio sia per le start up innovative che per gli incubatori certificati.
La differenza tra gli incubatori di start up innovative e gli altri incubatori d’impresa è stata stabilita per legge. I requisiti riguardano:
La domanda va presentata in forma telematica, con firma digitale, utilizzando il modello S5 (lo stesso delle start up innovative). Le informazioni fornite vanno aggiornate ogni sei mesi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La presente Circolare, approvata presso la SIMEST S.p.A. , definisce le soglie minime di ammissibilità, nonché i criteri, le condizioni e le procedure relative all'intervento agevolativo sulle operazioni di credito all'esportazione effettuato a valere sul Fondo contributi agli interessi legge 295/73.
L’intervento agevolativo della SIMEST si esplica nella forma del contributo agli interessi su finanziamenti concessi in relazione a contratti di esportazione conclusi dagli operatori nazionali e copre la differenza tra il tasso di finanziamento ammissibile e il tasso agevolato a carico del debitore.
Ai sensi della normativa vigente, possono richiedere l’intervento agevolativo della SIMEST:
Operazioni di finanziamento di crediti all’esportazione (crediti fornitori o crediti acquirenti) riguardanti forniture di origine italiana, comunitaria e extracomunitaria, nei limiti previsti dalla disciplina vigente, di macchinari, impianti, studi, progettazioni e lavori, servizi o attività ad esse collegate.
Non sono ammissibili operazioni relative a forniture di beni di consumo, di beni di consumo durevole nonché di semilavorati e/o beni intermedi non inseriti in contratti di fornitura italiana di beni di investimento.
Sono ammissibili all’intervento agevolativo le operazioni con durata della dilazione di pagamento accordata alla controparte estera pari o superiore a 24 mesi dal punto di partenza del credito.
Finanziamento fino ad un massimo dell’85% dell’importo della fornitura ammissibile ma comunque non oltre il 100% del valore di beni e servizi di origine italiana. Pertanto:
Se inclusi nell’importo della fornitura, sono assimilati a merce di origine italiana:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’obiettivo della Misura consiste nel favorire l'attrazione e lo sviluppo, in Piemonte, di attività e investimenti di piccole dimensioni provenienti dall'esterno della Regione, in coerenza con le linee strategiche della programmazione regionale e con le vocazioni dei territori, volti a migliorare la competitività e la diversificazione del tessuto imprenditoriale e produttivo regionale nonché a creare nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.
La Misura si propone altresì di valorizzare gli investimenti, favorendo l'assunzione di risorse umane presenti sul territorio, con efficaci ricadute in termini socio economici.
Sono ammissibili le Piccole, Medie e Grandi Imprese costituite sotto forma di società di capitale o di persone, italiane (non piemontesi) o estere che non siano già presenti in Piemonte al momento di presentazione della domanda.
Per impresa non presente in Piemonte si intende un'impresa che non abbia filiali, sedi secondarie, unità locali proprie o di società collegate in Piemonte.
Per impresa italiana (non piemontese) si intende un'impresa il cui controllo finale, diretto o indiretto, non sia riconducibile ad una impresa con sede in Piemonte. Per impresa estera si intende un'impresa il cui controllo finale, diretto o indiretto, sia esercitato da una azienda che non ha sede in Italia.
Sono ammissibili all’agevolazione le imprese che operano in settori ed attività economiche dirette alla produzione di beni e di servizi alla produzione.
E’ ammissibile l'apertura di una nuova unità locale o la costituzione di una nuova società in Piemonte, contestuale alla realizzazione di un investimento produttivo di beni o servizi, in qualsiasi area della Regione ed in qualsiasi contesto socio-economico, con particolare riguardo alle iniziative che comportino l’assunzione di lavoratori appartenenti a categorie sensibili quali giovani e donne o lavoratori in mobilità e cassa integrazione pari ad almeno un terzo delle assunzioni totali.
Le spese ammissibili sono quelle strettamente connesse all’insediamento dell’attività produttiva di beni o di servizi relative agli immobilizzi ed alle spese di avvio, ed in particolare:
Le spese di cui al punto a) possono essere sostenute anche tramite locazione finanziaria, contenente esplicita clausola di riscatto.
La dotazione finanziaria iniziale della Misura è pari ad €. 2.500.000,00.
L'agevolazione è prevista nella forma esclusiva di contributo a fondo perduto, in regime de minimis , nelle entità riportate nella tabella seguente, in modo proporzionale alle peculiarità dell'insediamento:
IMPORTO INVESTIMENTO |
OCCUPAZIONE GENERATA A REGIME |
CONTRIBUTO SPETTANTE | ASSUNTI DA CATEGORIE SVANTAGGIATE | PREMILIATA' AGGIUNTIVA |
120.000 € | 3 addetti | 60.000 € | 1 su 3 | 20.000 € |
240.000 € | 5 addetti | 120.000 € | 2 su 5 | 20.000 € |
360.000 € | 7 addetti | 180.000 € | 3 su 7 | 20.000 € |
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Mediante la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.c, SIMEST mette a disposizione un Finanziamento volto a stimolare, migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici per accrescere la loro capacità di competere sui mercati esteri. Per usufruire del finanziamento agevolato, le imprese debbono presentare il loro piano di sviluppo sui mercati esteri.
I beneficiari sono le piccole e medie imprese - PMI , aventi sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali, che abbiano realizzato in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti a quello di presentazione della domanda di finanziamento alla SIMEST, un fatturato estero, la cui media sia pari ad almeno il 35% del fatturato aziendale totale.
Il finanziamento è deliberato dal Comitato nel limite del 25% del patrimonio netto del richiedente, risultante dall’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento da parte dello stesso Comitato.
Il finanziamento non può comunque superare l’importo di 300.000,00 euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il credito all'esportazione, nella duplice forma del credito acquirente e del credito fornitore, è uno strumento destinato a favorire le esportazioni di beni di investimento (macchinari, impianti, relativi studi, parti di ricambio, lavori e servizi) in tutti i paesi del mondo.
La finalità della legge consiste nel consentire alle imprese esportatrici italiane di offrire agli acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi in linea con quelli offerti da concorrenti dei paesi OCSE.
Piccole, medie e grandi imprese italiane, consorzi e cooperative, banche nazionali e estere, acquirenti esteri.
I beni forniti devono essere beni di investimento italiani: macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi, nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento. Possono essere ammessi all'intervento anche le forniture di semilavorati o beni intermedi purché destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento.
Se inclusi nel prezzo della fornitura, sono ammissibili all'intervento:
- i compensi di mediazione e/o di agenzia nella misura massima del 5% del valore della fornitura;
- le subforniture di merci e servizi di origine comunitaria, sempreché diversi da materie prime e da semilavorati e nei limiti previsti dalla normativa UE
Si differenziano a seconda che le operazioni di credito all'esportazione siano di tipo “credito acquirente” o “credito fornitore".
Nel primo caso la banca, o consorzio di banche italiane/estere, stipula una convenzione finanziaria con l'acquirente estero, al quale concede un prestito a tasso fisso.
Nel caso “credito fornitore" , nel contratto commerciale il fornitore italiano concede all'acquirente estero una dilazione di pagamento a medio/lungo termine per l'85% del valore contrattuale; il 15% deve essere pagato dall’acquirente per contanti. Eventuali esborsi all'estero devonoe ssere contenuti nei limiti della quota contanti: in caso di eccedenza, l'importo del finanziamento ammissibile all'agevolazione è è limitato al 100% del valore dei beni e servizi di origine italiana, inclusi nell'importo della fornitura, sono assimilabili a merce di origine italiana:
- i compensi di mediazione o di agenzia, nella misura massima del 5% della fornitura
- i compensi corrisposti a società di commercializzazione in relazione ad operazioni di contro acquisto, nella misura massima del 5% della fornitura
La dilazione deve essere pari o superiore ai 24 mesi dal punto di partenza del credito (spedizione/consegna o,, nel caso di impianti chiavi in mano, collaudo preliminare). I tassi di interesse minimi sono stabiliti mensilmente in sede OCSE in relazione alle differenti valute di denominazione del credito all'esportazione, vengono fissati in fase di negoziazione dell'operazione o al momento della stipula del contartto con la controparte estera o resta fisso per tutta la durata del credito all'esportazione.
La domanda di contributo agli interessi deve essere presentata su apposito modulo, da parte delle banche finanziatrici o intermediarie, ovvero dall’esportatore medesimo, nel caso di smobilizzazione diretta dei titoli di credito.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La SIMEST (Società Italiana per le Imprese all'Estero) finanzia, tramite la legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.a, programmi finalizzati al lancio ed alla diffusione di nuovi prodotti e servizi, ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento extra UE.
Imprese, loro consorzi o raggruppamenti con sede legale in Italia. Le PMI sono ammesse con priorità nel caso di carenza di risorse.
Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute nel periodo di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda di intervento e termina 24 mesi dopo la data della stipula del contratto di finanziamento.
Le spese ammissibili devono riguardare:
Finanziamento fino all’85% delle spese ritenute ammissibili al tasso agevolato pari al 15% del tasso di riferimento comunitario vigente alla data di delibera del contratto di finanziamento.
Tale agevolazione segue il Regime de minimis di cui al Regolamento CE n. 1998/2006, il quale prevede che l’importo complessivo di aiuti pubblici assegnati ad un’impresa non possa superare 200.000,00 € nell’arco di 3 esercizi finanziari.
Il finanziamento non può essere superiore al 25% del fatturato medio dell’azienda richiedente risultante dagli ultimi tre bilanci approvati.
Il rimborso del finanziamento avviene in un periodo di 5 anni a partire dal termine del periodo di preammortamento (della durata massima di 24 mesi), mediante rate semestrali posticipate costanti.
A garanzia del rimborso l’impresa beneficiaria del finanziamento deve presentare alla SIMEST SpA una o più delle seguenti tipologie di garanzia deliberate dal Comitato: fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa, fideiussione di confidi convenzionati con Simest, fideiussione di intermediari finanziari convenzionati con Simest e pegno su titoli di Stato.
Le domande sono presentabili dai richiedenti beneficiari alla SIMEST, mentre una copia deve essere inviata al Ministero dello sviluppo economico per le valutazioni di competenza.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Avvio attività, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Al fine di rafforzare la competitivita’ tecnologica dei settori produttivi e di accrescere la quota di produzione e di occupazione di alta qualificazione, la presente misura disciplina gli interventi di sostegno alla ricerca industriale, alla connessa formazione e alla diffusione delle tecnologie derivanti dalle medesime attivita’.
Sono soggetti ammissibili agli interventi di cui al presente titolo:
Le spese ammissibili sono:
Sono strumenti di intervento:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Tramite la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.b, SIMEST intende sostenere con finanziamenti agevolati le imprese italiane che predispongono studi di fattibilità o realizzano programmi di assistenza tecnica in paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Possono beneficiare di tale agevolazione tutte le imprese ad eccezione di quelle attive nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento CE n. 1998/2006.
l'intervento deve essere localizzato in uno dei Paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Per gli studi di fattibilità, sono ammesse le retribuzioni a personale interno incaricato, emolumenti dovuti a consulenti o ad esperti, viaggi, che risultino strettamente collegati allo studio da effettuare.
Per l’assistenza tecnica, quelle derivanti dall’attività di addestramento, formazione, viaggi e altre spese, connesse all’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza.
Le spese per consulenze specialistiche, sostenute da personale esterno, non possono superare quelle per personale interno all’impresa richiedente; inoltre devono riguardare tematiche specifiche afferenti lo studio o l’assistenza tecnica ed essere oggetto di apposito contratto.
L’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza tecnica, deve essere stato effettuato non più di sei mesi prima della data di presentazione della domanda di finanziamento.
Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese globali previste dal preventivo di spesa e può essere concesso, nei limiti consentiti dall’applicazione della norma comunitaria “de minimis”, per un importo comunque non superiore a:
Il tasso d'interesse deve essere isso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del tasso di riferimento. In ogni caso tale tasso non può essere inferiore allo 0,50% annuo.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' stato pubblicato un bando a valere sul Fondo L. 394/81 promosso dalla SIMEST.
L'obiettivo è quello di incentivare la prima partecipazione ad una fiera/mostra sui mercati extra UE. Al momento della presentazione della domanda l’impresa dovrà fornire a SIMEST un’autodichiarazione attestante che si tratta della prima partecipazione ad una specifica fiera/mostra. Il finanziamento può essere concesso per la prima partecipazione a più fiere/mostre diverse, anche nello stesso Paese, ma non per più partecipazioni alla stessa fiera/mostra.
Tutte le PMI aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. Nel caso di imprese aggregate la domanda è presentata dalla società capofila corredata dal mandato con rappresentanza sottoscritto dai partner. Tutte le obbligazioni sono assunte dai partner solidalmente.
Realizzazione di iniziative promozionali per la PRIMA PARTECIPAZIONE A FIERE/MOSTRE in Paesi che non sono membri dell’Unione Europea.
Sono finanziabili anche le spese per la partecipazione a business meeting, convegni, workshop e similari, purché riconducibili alle relative fiere/mostre.
L'iniziativa è valida per tutti i Paesi extra UE. Fermo restando che l’impresa può presentare più domande di finanziamento, ogni singola domanda deve riguardare una o più fiere/mostre da realizzarsi al massimo in tre Paesi di destinazione. La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio della fiera/mostra.
Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST. Le spese sono ammissibili se direttamente collegate alla fiera/mostra e sostenute nel periodo di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda stessa e termina 18 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento.
Sono concessi nella misura massima dell’85% delle spese ammesse e di importo non superiore a € 100.000.
La durata massima del finanziamento è di 4 anni di cui 2 di preammortamento ed il tasso di interesse applicato è pari al 15% del tasso europeo di riferimento, e comunque non inferiore allo 0,5%.
Le garanzie rilasciate dalle PMI, che superino i criteri valutativi individuati ed approvati dal Comitato Agevolazioni, devono coprire almeno il 40% del finanziamento.
L'impresa presenta la richiesta di finanziamento a SIMEST, allegando al modulo di domanda la documentazione in esso indicata. La richiesta di finanziamento è sottoposta al Comitato Agevolazioni, sulla base di un criterio cronologico, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.
L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.
Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:
Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:
I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 07/03/2017
L'obiettivo generale dell’invito consiste nel favorire l'incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali. In particolare mira a consolidare la presenza competitiva e la proiezione internazionale in otto filiere produttive piemontesi di eccellenza (Aerospazio, Automotive, Meccatronica, Chimica Verde/Clean Tech, Salute e Benessere, Tessile, Agrifood e Abbigliamento/Alta Gamma/Design), favorendone la penetrazione organizzata nei mercati esteri e, al tempo stesso, la capacità di presidio da parte delle singole imprese.
Il tipo di internazionalizzazione ricercato è strutturato e coordinato su un territorio estero, regionale o multiregionale, scelto appropriatamente anche con analisi sul campo della domanda internazionale potenziale, in particolare in relazione alle potenzialità che la filiera piemontese, il portfolio Piemonte nel suo complesso, presenta.
Tale obiettivo è realizzato attraverso l’implementazione di un Progetto Integrato per ogni Filiera sopraindicata ( di seguito PIF). Il PIF, attraverso la collaborazione tra aziende di dimensioni e grado di internazionalizzazione differenti, rappresenta, soprattutto per le imprese meno internazionalizzate che necessitano di supporto conoscitivo e logistico ( imprese partner ), la possibilità di raggiungere e conquistare maggiori spazi di mercato.
Possono presentare domanda di ammissione le Piccole e medie imprese (PMI) individuate su base settoriale che possiedano i seguenti requisiti:
1. abbiano la sede o l’unità locale sita e operativa in Piemonte e provvista di carattere attivo e produttivo;
2. siano iscritte da almeno un anno al Registro Imprese/REA delle Camere di Commercio competenti per territorio e possiedano almeno un bilancio chiuso e approvato;
3. la cui attività prevalente sia coerente con la/le filiera/e a cui si intende partecipare, fermi restando in ogni caso i settori di attività esclusi dal regolamento de minimis e le limitazioni previste dalle singole schede di filiera allegate al presente avviso;
4. non siano classificabili come “imprese in difficoltà”;
I requisiti sopra descritti devono essere posseduti tutti al momento di presentazione della domanda.
Sono comunque escluse le imprese:
a. operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura
b. operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Il presente Avviso permette alle imprese ammesse di accedere alle attività promosse e realizzate dalla Regione Piemonte, attraverso il Soggetto esecutore.
Le attività sono riconducibili alle seguenti principali tipologie di azioni:
1) Azioni di animazione/sistema
- Percorsi collettivi volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali. Attività quali incontri su focus Paese e/o problematiche settoriali quali normative internazionali, contrattualistica commerciale ecc.;
- Percorsi di supporto all’aggregazione attraverso tavoli tecnici per analizzare la domanda internazionale, adeguare il prodotto, presentare offerte aggregate anche attraverso la predisposizione di materiali promozionali comuni.
2) Azioni di investimento
- Percorsi individuali volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali, con attività di preparazione all'internazionalizzazione anche attraverso consulenze specifiche e/o inserimento in azienda di risorse umane dedicate;
- Partecipazione in forma collettiva a fiere internazionali, eventi espositivi, business convention ecc., anche con la predisposizione di materiali promozionali comuni;
- Organizzazione di eventi con incontri B2B fra aziende piemontesi e straniere realizzati sia all’estero sia attraverso missioni di incoming di buyer stranieri o di gruppi multinazionali;
- Assistenza continuativa individuale alle imprese, accompagnamento e follow up su mercati prioritari o verso key player di riferimento, monitoraggio tematiche specifiche nell’ottica dello sviluppo di business, anche con la fornitura di servizi sui mercati stranieri. Tale assistenza sarà fornita dal soggetto esecutore anche ricorrendo a strutture istituzionali del Sistema Italia in loco (Uffici ICE, Camere di Commercio italiane all'estero) o strutture locali (es.
Camere di commercio del mercato di interesse) per analisi di mercato, studi di fattibilità, ricerca partner.
L’agevolazione consiste in una riduzione sui costi di partecipazione alle azioni di investimento nell’ambito di ogni progetto . Il valore massimo dell’agevolazione per il 2017 è stabilito in 15.000 € ad impresa per ogni PIF cui partecipi.
E' possibile presentare domanda entro le ore 17,00 del 07.03.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 16.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L'obiettivo del bando consiste nel promuovere la riqualificazione energetica di edifici e strutture appartenenti al patrimonio delle ASR piemontesi, attribuendo una priorità ai presidi ospedalieri.
Possono richiedere l'agevolazione le Aziende Sanitarie Regionali (su invito o su manifestazione di interesse).
- IV.4c.1.1 Promozione dell’eco?efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture
pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi
intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e
delle emissioni anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici.
- IV.4c.1.2 Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo
associati a interventi di efficientamento energetico dando priorità a tecnologie ad alta efficienza.
Dotazione finanziaria: € 16.000.000,00.
L’intervento è ammissibile se comporta costi massimi ammissibili compresi tra € 1.000.000 e € 4.000.000.
L’agevolazione si compone obbligatoriamente di:
- Sovvenzione/Contributo in conto capitale pari al 40% dei costi ammissibili;
- Prestito agevolato (Assistenza rimborsabile) pari al 60 % dei costi ammissibili.
Una quota non superiore al 20% del prestito agevolato può essere trasformata in contributo in conto capitale, come premialità in relazione alla riduzione dei tempi di realizzazione dell’intervento.
L’agevolazione è cumulabile con gli incentivi del “cd Conto Termico”, o con altre forme di agevolazione non concesse dalla Regione Piemonte o da enti in house della medesima, nei limiti del 100% dei costi ammissibili.
In fase di attivazione
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 17/03/2017
L'iniziativa prevede l’attivazione di bandi transnazionali congiunti nel quadro della rete MANUNET III a sostegno di attività collaborative di R&S nel settore manifatturiero promossi da micro, piccole e medie imprese (MPMI), ed organismi di ricerca (ODR) in partenariato con altri soggetti delle regioni europee partecipanti alla rete MANUNET III.
L’iniziativa è rivolta a raggruppamenti di almeno due soggetti composti da Micro e piccole medie imprese (MPMI), Organismi di ricerca con unità locale produttiva attiva in Piemonte al momento dell’erogazione del contributo e almeno un soggetto ubicato nelle Regioni o Paesi stranieri partner della rete MANUNET che, intendano sviluppare, in forma collaborativa, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito manifatturiero.
Progetti di ricerca industriale e/o progetti di sviluppo sperimentale coerenti, in quanto ad applicazioni e ricadute, con le 6 aree di innovazione identificate nella S3 strategia di specializzazione intelligente regionale (aerospazio, automotive, chimica verde e clean technology, made in Piemonte – Agroalimentare e tessile, meccatronica e scienze della vita) e con le traiettorie trasversali resources efficiency e smart, ed in particolare nei seguenti ambiti di attuazione:
a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca);
b) spese per apporti in natura, da intendersi come prestazioni rese da soci, titolari e amministratori per le quali non è possibile esibire documentazione dei costi sostenuti per personale; queste sono assimilabili alle prestazioni volontarie non retribuite (che non comportino quindi il riconoscimento di compensi diretti). Sono considerate spese ammissibili a condizione che il sostegno pubblico dell’operazione non superi la spesa totale ammissibile, al netto del valore del contributo in natura, al termine del progetto. Tali spese sono di conseguenza rendicontabili unicamente a valere sul co-finanziamento privato;
c) spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di ricerca, che di norma comprendono le spese per cui è difficile determinare esattamente l'importo attribuibile a un'attività specifica. Si tratta di solito di spese di struttura e funzionamento come: costi gestionali, spese di assunzione del personale, costi per contabilità o il personale di pulizia, bollette telefoniche, dell'acqua o dell'elettricità, etc. Tali costi devono essere rendicontati su base forfettaria e sono ammissibili nella misura massima del 15% dei costi diretti per il personale, di cui alla precedente lettera a);
d) spese per strumenti e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature in questione non sono utilizzati per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell'ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; inoltre, nell’ambito temporale di durata del progetto, il costo da addebitare al progetto deve tenere conto della percentuale di utilizzazione delle apparecchiature per il progetto;
e) spese per servizi di consulenza, ivi incluse le spese per servizi di ricerca contrattuale affidati a ODR, e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, le competenze tecniche ed i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, nel limite massimo del 30% dei costi totali ammessi per ciascun beneficiario. Con specifico riferimento agli ODR quali fornitori di servizi, quando la realizzazione di progetti di ricerca è loro affidata per conto di un'impresa, al fine di evitare la trasmissione indiretta di aiuti all’impresa attraverso l’Organismo di Ricerca, quest’ultimo fornirà il servizio al prezzo di mercato oppure, in assenza di prezzo di mercato, a un prezzo che rispecchia integralmente i costi sostenuti, maggiorati di un margine di utile ragionevole;
f) spese di viaggio e altre spese strettamente legate alla partecipazione al progetto congiunto; tali costi sono ammissibili nel limite massimo del 10% delle spese ammesse di cui alla precedente lettera a)
g) spese per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all'attività di ricerca nel limite massimo del 20% dei costi ammissibili del singolo beneficiario;
h) esclusivamente per le MPMI, i costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali.
Il bando MANUNET III 2017 dispone di una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro.
L’agevolazione è concessa nella forma di un contributo alla spesa calcolato sui costi ammessi a finanziamento e con le seguenti intensità massime:
La quota di progetto di ricerca transnazionale realizzata complessivamente dai partecipanti piemontesi non può essere inferiore al 20% e dovra essere di importo pari o superiore a 200.000 euro (da calcolarsi con riferimento alle spese ammissibili).
Qualora le suddette soglie minime non vengano rispettate, la domanda di agevolazione non potrà essere considerata ammissibile.
La componente piemontese non potrà sostenere complessivamente più del 70% dei costi ammissibili del progetto transnazionale. Nel caso in cui venisse superata questa soglia, l’eventuale importo di progetto verrà ricalcolato d’ufficio nel rispetto del suddetto massimale.
Il contributo alla spesa non potrà in ogni caso superare 300.000 euro per progetto. Nell'ipotesi di presenza di più soggetti piemontesi nel medesimo progetto, tale massimale deve intendersi con riferimento alla parte piemontese del progetto nel suo complesso e non al singolo partner piemontese. Pertanto, se i partecipanti piemontesi coinvolti nello stesso progetto sono più di uno, la somma dei contributi che potranno essere concessi cumulativamente non potrà essere superiore a € 300.000,00.
Sono due le fasi di risposta al bando:
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.170.000
BANDO APERTO | Scadenza il 15/03/2017
L'Operazione sostiene la stesura e l'aggiornamento di piani di gestione per i siti della Rete Natura 2000 e di strumenti di pianificazione naturalistica per le aree naturali protette della Regione Piemonte.
Soggetti gestori dei siti della Rete Natura 2000 e Enti gestori delle Aree naturali protette regionali.
Stesura di piani di gestione per i siti Natura 2000, di piani forestali aziendali aventi valenza di stralcio di piani di gestione di Siti della Rete Natura 2000 e di strumenti di pianificazione naturalistica delle aree naturali protette regionali, comprese le spese relative alle attività conoscitive e di approfondimento dell’ambiente e del territorio propedeutiche alla redazione dei piani (studi, analisi, elaborazione dati, cartografie) e alla pubblicazione dei medesimi.
E’ concesso un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili pari al 100%. Tale contributo è erogato in base ai costi ammissibili effettivamente sostenuti.
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione dell’operazione 7.1.2 è fissata in Euro 1.170.000,00 di spesa pubblica.
15.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La misura garantisce sostegno finanziario alle imprese di nuova costituzione e ai neo imprenditori autonomi che operano in tutti i settori dell’economia piemontese, ad eccezione di quello agricolo. Insieme alle iniziative per favorire la creazione di start up innovative, spin off della ricerca pubblica e al bando per l’attivazione degli sportelli per la creazione d’impresa, la delibera si inserisce in un ampio quadro di interventi a sostegno dell’imprenditoria e del lavoro autonomo, con particolare attenzione alle imprese guidate da donne”.
Società individuali, di persone, di capitali e a responsabilità limitata semplificata che nella loro composizione abbiano soggetti appartenenti ad almeno una di queste categorie: inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione; occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue o a rischio di disoccupazione; persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale; soggetti che intendono intraprendere un'attività di autoimpiego.
Il finanziamento andrà da un minimo di 10.000 ad un massimo di 120.000 euro per le imprese e da un minimo di 5.000 ad un massimo di 60.000 euro per i lavoratori autonomi, coprirà fino al 100 per cento degli investimenti e delle spese ritenute ammissibili ed sarà composto al 60 per cento da fondi regionali a tasso zero (e al 40 da fondi bancari a tasso convenzionato) se a beneficiarne sono imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile o lavoratrici autonome. In tutti gli altri casi il finanziamento sarà composto al 50 per cento da fondi regionali a tasso zero e al 50 da fondi bancari a tasso convenzionato. La delibera prevede inoltre la possibilità di accesso ad un fondo di garanzia per facilitare l’accesso ai fondi bancari.
E' possibile presentare domanda a partire dall’inizio di aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 20/03/2017
Il bando vuole sostenere le iniziative per la realizzazione/potenziamento e miglioramento dei rifugi alpini ed escursionistici.
Possono presentare istanza di contributo gli:
· Enti Pubblici;
· Enti no profit.
· Le spese sostenute dai beneficiari saranno ritenute ammissibili, solo se successive alla data di presentazione dell’istanza di contributo.
· Le spese di progettazione finalizzate alla predisposizione degli elaborati relativi al progetto (spese tecniche) sono ammissibili a contributo nel limite massimo del 10% dell’importo a base d’asta e soltanto se sostenute per l’affidamento dell’incarico all’esterno dell’ente beneficiario.
· Lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici, termoidraulici, elettrici e tecnologici (con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e finalizzati al risparmio energetico).
· Acquisto di attrezzature, strutture mobili, arredi, dotazioni informatiche funzionali alla realizzazione del progetto finanziato.
· Spese connesse ad interventi di miglioramento dell’accessibilità, della messa in sicurezza e, più in generale, della fruizione “priva di rischi” di strutture o infrastrutture.
Dotazione finanziaria: € 1.500.000,00
Con il bando si finanzia fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile e, comunque, entro il limite di contribuzione massimo di € 70.000,00. Non sono finanziabili progetti la cui spesa ammissibile risulti inferiore ad € 30.000,00 IVA
inclusa.
20.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 80.000
BANDO APERTO | Scadenza il 01/03/2017
La Regione Piemonte intende promuovere la diffusione e lo sviluppo del software libero in considerazione delle sue positive ricadute sullo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica.
La Regione Piemonte bandisce la predisposizione e l’attuazione di un progetto finalizzato alla realizzazione di una nuova edizione di un master di I livello, su temi economici, organizzativi, giuridici e tecnologici del software libero.
Possono partecipare al bando gli Atenei piemontesi aventi sede legale in Piemonte, sia in forma associata che in forma individuale.
Il bando finanzia la predisposizione e l’attuazione di un progetto finalizzato all’organizzazione di master di primo livello sui temi economici, organizzativi, giuridici e tecnologici del software libero.
Verranno pertanto valutati i progetti redatti dagli Atenei piemontesi, nell’ambito delle proprie attività istituzionali, titolari delle competenze metodologiche e didattiche specialistiche negli ambiti economici, organizzativi, giuridici e tecnologici del software libero.
Le spese ammissibili riguardano i costi per il personale docente, per i consulenti, per il materiale didattico, per la promozione dell'intervento, per le spese generali.
La dotazione finanziaria è pari ad € 80.000,00.
01/03/2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 15.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/03/2017
Il Bando supporta progetti realizzati, anche in modalità cooperativa, tra le imprese che non siano mai state associate ai Poli di Innovazione piemontesi, con l’obiettivo di favorire la generazione e la condivisione di conoscenza, unitamente alla ricerca industriale e allo sviluppo precompetitivo e sperimentale di nuove tecnologie, prodotti e servizi.
I beneficiari, che alla data di apertura del presente Bando non devono mai essere stati associati ai Poli di Innovazione piemontesi come in precedenza elencati, devono rientrare in una delle seguenti categorie di soggetti:
- Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI);
- Grandi Imprese (GI).
Sono ammissibili soggetti aventi ruolo di “end user” (a condizione che svolgano attività in una delle aree di specializzazione individuate dalla Strategia di specializzazione intelligente regionale e il cui ruolo e apporto al progetto sia debitamente motivato nella descrizione dello stesso e positivamente valutato dall’esperto incaricato della valutazione di merito e dal Comitato di Valutazione e Monitoraggio dei Poli di Innovazione istituito in seno alla Regione Piemonte – Direzione Competitività del Sistema Regionale, da ora in avanti: “CVM”). Sono escluse le aziende agricole singole o associate iscritte all’Anagrafe Agricola del Piemonte.
I progetti dovranno essere coerenti, in termini di ricadute e impatti dei risultati, con i settori individuati dalla strategia di specializzazione intelligente (S3) regionale, nonché con il dominio tecnologico del polo di riferimento relativamente alle Aree tematiche e relative articolazioni di seguito indicate:
- AREA TEMATICA AGRIFOOD
- AREA TEMATICA ICT
- AREA TEMATICA GREEN CHEMISTRY AND ADVANCED MATERIALS
- AREA TEMATICA SMART PRODUCTS AND MANUFACTURING
- AREA TEMATICA TEXTILE
- AREA TEMATICA ENERGY AND CLEAN TECHNOLOGIES
- AREA TEMATICA LIFE SCIENCES
a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca); per i soli soggetti Capofila possono rientrare tra le spese di personale le spese sostenute per attività di management di progetto;
b) spese per apporti in natura, da intendersi come prestazioni rese da soci, titolari e amministratori per le quali non è possibile esibire documentazione dei costi sostenuti per personale; queste sono assimilabili alle prestazioni volontarie non retribuite (che non comportino quindi il riconoscimento di compensi diretti). Sono considerate spese ammissibili a condizione che il sostegno pubblico dell’operazione non superi la spesa totale ammissibile, al netto del valore del contributo in natura, al termine del progetto. Tali spese sono di conseguenza rendicontabili unicamente a valere sul co-finanziamento privato;
c) spese generali supplementari, che di norma comprendono le spese per cui è difficile determinare esattamente l'importo attribuibile ad un'attività specifica (a titolo esemplificativo: spese di struttura e funzionamento, costi gestionali, spese di assunzione, costi per contabilità o il personale di pulizia, bollette telefoniche, dell'acqua o dell'elettricità, etc.).
Tali costi devono essere rendicontati su base forfettaria nella misura del 15% dei costi diretti per il personale;
d) spese per strumenti e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca. Se gli strumenti e le attrezzature in questione non sono utilizzati per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell'ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; inoltre, nell’ambito temporale di durata del progetto, il costo da addebitare al progetto deve tenere conto della percentuale di utilizzazione delle apparecchiature per il progetto;
e) spese per servizi di consulenza, ivi incluse le spese per servizi di ricerca contrattuale affidati a ODR, e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, le competenze tecniche ed i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, nel limite massimo del 40% dei costi totali ammessi per ciascun beneficiario. Nel caso in cui le spese per servizi di ricerca contrattuale siano affidati a ODR, tali costi devono corrispondere almeno al 20% dei costi totali del progetto. Nel caso di servizi di consulenza forniti da Soggetti Gestori tali costi non possono superare il 30% dei costi totali del progetto.
f) spese per materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili all'attività di ricerca;
g) spese di viaggio strettamente legate alla partecipazione al progetto congiunto.
La dotazione finanziaria di € 15.000.000 è così ripartita tra le seguenti AREE TEMATICHE su ciascuna delle quali potrà essere presentata una ed una sola Agenda Strategica di Ricerca:
- Agrifood: € 2.000.000
- Ict: € 2.250.000
- Green Chemistry and Advanced Materials: € 2.250.000
- Smart products and manufacturing: € 2.250.000
- Textile: € 2.000.000
- Energy and Clean Technologies: € 2.250.000
- Life Sciences: € 2.000.000
Intensità massima degli aiuti:
- Micro e Piccola e impresa: 60%
- Media Impresa: 50%
- Grande Impresa: 40%
E' possibile presentare domanda fino alle ore 17.00 del giorno 30/03/2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 380.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/03/2017
La misura si propone di sostenere e promuovere l'attività di recupero, caratterizzazione e conservazione ex situ delle risorse vegetali locali del Piemonte.
Il bando è riservato alle seguenti categorie di Soggetti:
• Organismi di ricerca
• Enti dell'UE che (a) hanno la conservazione ex situ di risorse fitogenetiche tra gli obiettivi indicati nel loro statuto e (b) hanno sia competenze che esperienza in materia di conservazione ex situ di risorse fitogenetiche
• Scuole agrarie e istituti superiori agrari
• Orti botanici
• Organizzazioni non governative che: (a) hanno la conservazione ex situ di risorse fitogenetiche tra gli obiettivi indicati nel loro statuto e (b) hanno sia competenze che esperienza e capacità in materia di conservazione ex situ di risorse fitogenetiche
• Altri soggetti che riportino, tra gli scopi statutari, la conservazione ex situ o che abbiano maturato esperienza nella conservazione ex situ.
• spese per investimenti: attrezzature per banche del germoplasma vegetali (celle frigorifere, congelatori, ecc.), attrezzature per i campi collezione (seminatrici e trebbiatrici parcellari, macchine vagliatrici, selezionatrice ottica, isolatori per la produzione in purezza dei semi, ecc.). Tra gli investimenti possibili in tal senso, e quindi mirati alla valorizzazione della biodiversità agraria, sono compresi anche quelli riconducibili al pre-breeding, la cui finalità è quella di migliorare le varietà autoctone valorizzando e arricchendo il patrimonio delle risorse genetiche a livello regionale.
• spese per personale: personale dei soggetti realizzatori impiegato nelle azioni mirate, concertate e di accompagnamento di cui sopra;
• costi di gestione/funzionamento del soggetto attuatore direttamente imputabili alle azioni mirate, concertate e di accompagnamento di cui sopra;
• costi direttamente collegabili alle azioni di informazione, diffusione e consulenza sostenuti dal soggetto attuatore all’interno delle azioni di accompagnamento;
• altri costi direttamene legati alla proposta progettuale presentata: materiale di consumo, consulenze e collaborazioni esterne.
La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione del bando (Operazione 10.2.1) è fissata in € 380.000,00 di euro di spesa pubblica.
La spesa massima ammissibile è pari a € 150.000,00.
Il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti ed è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute.
30.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L'obiettivo del bando consiste nel promuovere la riqualificazione energetica di edifici o gruppi di edifici, esistenti di proprietà pubblica, aventi destinazione d’uso coerente con lo svolgimento di attività di pubblico interesse (istituzionali, sociali, scolastiche, formative, ricreative, culturali e sportive), ad esclusione di quelli a destinazione d’uso residenziale e assimilabili.
Possono richiedere l'agevolazione le Province, la Città Metropolitana di Torino, i Comuni, o Unioni di Comuni, con popolazione superiore a 5.000 abitanti, in qualità di proprietari o titolari di altro diritto reale o personale di godimento rispetto all’immobile o agli immobili di proprietà pubblica oggetto dell’intervento.
Sono previste 2 linee di intervento:
Linea A (Azione IV.4c.1.1):
Interventi di riduzione della domanda di energia dell’edificio (ad es. isolamento di strutture opache e trasparenti, installazione di schermature solari e sistemi bioclimatici).
Revisione degli impianti a fonti fossili, con incremento dell’efficienza, anche mediante l’impiego di mix tecnologici e loro asservimento ai sistemi di telegestione e telecontrollo.
Linea B (Azione IV.4c.1.2), ammissibile solo se associata all’Azione IV.4c.1.1 o su edifici già efficienti. Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo.
Gli interventi di entrambe le linee di intervento dovranno essere preceduti da diagnosi energetica degli edifici interessati.
Dotazione finanziaria: € 30.000.000,00.
L'intervento è ammissibile se comporta costi ammissibili compresi tra € 1.000.000 e € 3.000.000 I.V.A. compresa.
L’agevolazione si compone obbligatoriamente di:
- Sovvenzione/Contributo in conto capitale pari al 40% dei costi ammissibili;
- Prestito agevolato (Assistenza rimborsabile) pari al 50 % dei costi ammissibili.
In fase di attivazione
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 120.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Camera di Commercio di Novara, allo scopo di promuovere il miglioramento dell’efficienza e della competitività delle imprese.
Imprese che operano in tutti i settori ad eccezione dei settori della pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli e che:
• realizzino per la prima volta un sistema di gestione della qualità, ambientale, della sicurezza in campo alimentare, della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro o un sistema per la responsabilità etica e sociale;
• conseguano per la prima volta una certificazione, un marchio o un sistema di etichettatura dei prodotti e servizi idonei ad assicurarne la conformità ai requisiti stabiliti esclusivamente da norme tecniche (certificazione volontaria).
Sono ammissibili ai fini del presente bando le spese relative a:
A. certificazione;
B. consulenze, servizi esterni e prestazioni tecnico/specialistiche (es. analisi di laboratorio, servizi di taratura)
Sono ammissibili al contributo gli interventi finalizzati alla prima realizzazione o primo conseguimento di:
A. sistemi di gestione della qualità per la certificazione aziendale, secondo la norma UNI EN ISO 9001;
B. sistemi di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001 o registrazione dell’organizzazione;
C. sistemi di gestione dell’autocontrollo in campo alimentare secondo la norma ISO 22000 o gli standard BRC, IFS equivalenti;
D. sistemi di Gestione per la Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro secondo la norma OHSAS 18001;
E. sistemi per la responsabilità etica e sociale secondo lo standard internazionale SA 8000;
F. sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni secondo la norma ISO 27001;
G. ulteriori certificazioni di sistema, purchè volontarie;
H. certificazioni di prodotto/servizio, marchi o sistemi di etichettatura di prodotti/servizi, di carattere esclusivamente volontario, che ne assicurino la conformità ai requisiti stabiliti da norme tecniche.
La Camera di Commercio concede un contributo pari al 50% del valore dell’intervento, determinato in percentuale sul valore delle spese ammesse, con un massimo di euro 5.000,00. La dotazione finanziaria è pari ad € 120.000,00.
30.6.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.400.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La presente misura intende sostenere “Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale” (Piattaforme Tecnologiche) che consentano l’acquisizione e la sperimentazione di nuove conoscenze nonché l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire allo sviluppo delle imprese (in specie piccole e medie) che operano in aree scientifiche e tecnologiche individuate in conformità a quanto indicato negli atti di indirizzo e programmazione della Regione Piemonte richiamati in premessa.
Le Piattaforme Tecnologiche sono concepite come un insieme integrato, coordinato e organico di azioni di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di attività di dimostrazione, che, alimentandosi reciprocamente, siano finalizzate al perseguimento di obiettivi industriali di breve?medio periodo. In tale ottica, i programmi strategici devono comprendere azioni che prevedano la partecipazione congiunta e sistematica di una pluralità di soggetti diversi attivi nella ricerca e nell’innovazione. I progetti strategici si caratterizzano dunque per la previsione di operazioni e azioni integrate, anche di carattere intersettoriale e individuate sulla base di un’ampia condivisione, strettamente coerenti e collegate tra di loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo della competitività e dell’innovazione del sistema economico regionale e richiedono, per
la loro complessità, un approccio attuativo coordinato.
Raggruppamenti/Aggregazioni, anche temporanei, costituiti o costituendi, di soggetti che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
- imprese di qualunque dimensione fermo restando una partecipazione minima di PMI in una percentuale variabile, a seconda della natura dei settori, tra il 25% e 35% dei costi complessivi ammissibili;
- organismi di ricerca che devono sostenere cumulativamente almeno il 15% ma non più del 30% dei costi complessivi ammissibili.
Potranno prevedersi altresì soggetti al di fuori del territorio piemontese purché tali partecipazioni risultino strategiche per l'intervento e a condizione di non poter reperire, fornendone dimostrazione, le specifiche
competenze in ambito regionale. La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% dei costi complessivi ammissibili.
Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale. Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dei Regolamenti comunitari, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto all’ingresso sul mercato, nonché dotate di prospettive di vita utile significativa (final market adaptation, progetti pilota, prototipazione, dimostrazione, validazione precoce dei risultati, linee pilota, etc.)
Con riferimento al livello di maturità della tecnologia (Technology Readiness Level – TRL) utilizzata dalla Commissione UE nell’ambito del Programma Horizon 2020, i progetti dovranno in ogni caso prevedere di raggiungere indicativamente almeno il livello TRL 7 al termine del progetto. A titolo puramente indicativo, le attività classificabili come TRL 4 sono da considerarsi come pura ricerca industriale, quelle riferite a TRL 5 e successivi come attività di sviluppo sperimentale. Potranno tuttavia essere individuate metriche differenti in caso di ambiti di ricerca (es. life sciences) in cui gli aspetti regolatori e normativi influenzino in modo rilevante il percorso che porta dal laboratorio al mercato.
BENEFICIARIO | TIPO DI ATTIVITA' | % MASSIMA DI CONTRIBUTO DELLE SPESE AMMISSIBILI | |
PICCOLA IMPRESA | Ricerca industriale, Sviluppo sperimentale/dimostratore |
50% | |
MEDIA IMPRESA |
|
40% | |
GRANDE IMPRESA |
|
30% | |
ORGANIZZAZIONI DI RICERCA |
|
60% |
In fase di attivazione
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 250.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2017
Con questa bando la Camera di Commercio intende rafforzare la competitività, l’ammodernamento e la riorganizzazione delle strutture produttive artigiane, agricole, industriali, commerciali della provincia di Alessandria, tramite la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese che nel corso del 2016 abbiano ottenuto una o più nuove linee di credito attraverso la garanzia consortile di un Confidi.
Potranno beneficiare dell’agevolazione le piccole e medie imprese (PMI), regolarmente iscritte come attive al Registro delle Imprese di Alessandria, in regola con il versamento del diritto annuale camerale ed aventi sede legale o unità locale in provincia di Alessandria, presso le quali sia svolta un’attività economica (a titolo esemplificativo negozio, stabilimento, laboratorio, bar, ristorante, ecc.).
La dotazione finanziaria totale è pari ad € 250.000,00. I contributi saranno concessi per finanziamenti non inferiori a 10.000 Euro e fino a 50.000 euro (anche per quelli eccedenti tale importo).
31.03.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 12.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L'obiettivo generale dell'azione consiste nel favorire l'incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali.
La misura mira in particolare a consolidare la presenza competitiva e la proiezione internazionale di alcune filiere produttive piemontesi di eccellenza favorendone la penetrazione organizzata nei mercati esteri e, al tempo stesso, la capacità di presidio da parte delle singole imprese.
Saranno elaborati progetti integrati di filiera (PIF) di durata triennale e con articolazione annuale delle attività comprese nel PIF.
Le filiere interessate dai progetti sono:
Automotive, Aerospazio, Chimica Verde/Clean Tech, Made in Piemonte (Tessile?Abbigliamento e Agroalimentare), Meccatronica, Salute e Benessere, rispetto alle quali l’azione dei PIF sarà operata in sinergia con i Poli di Innovazione piemontesi e altri soggetti aggregati, formalmente riconosciuti e vocati al sostegno del sistema imprenditoriale piemontese relativi alle sopraccitate filiere. Ulteriori filiere produttive su cui attivare i relativi PIF potranno essere individuate a seguito di analisi sulla consistenza economica e propensione all’internazionalizzazione di tali filiere, nonché nell’ambito di consultazioni con il partenariato.
Il beneficiario per le azioni di animazione/sistema è la Regione Piemonte
Il beneficiario per le azioni di investimento è Ceipiemonte s.c.p.a.
I soggetti destinatari sono le PMI e i sistemi territoriali in cui esse si collocano.
Le azioni di ogni singolo PIF si articolano in azioni di animazione/sistema e azioni di investimento.
Azioni di animazione/sistema
Oltre alla progettazione e al coordinamento generale del PIF sono previste le seguenti azioni:
? Percorsi collettivi volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali.
- Attività quali incontri su focus Paese e/o problematiche settoriali quali normative internazionali, contrattualistica commerciale ecc.
- Organizzazione di eventi con incontri B2B fra aziende piemontesi e straniere realizzati sia all’estero sia attraverso missioni di incoming di buyer stranieri o di gruppi multinazionali
- Percorsi di supporto all’aggregazione attraverso tavoli tecnici per analizzare la domanda internazionale, adeguare il prodotto, presentare offerte aggregate anche attraverso la predisposizione di materiali promozionali
Azioni di investimento:
- Percorsi individuali volti alla crescita culturale e competitiva per le imprese/aggregazioni che intendono proporsi ed operare sui mercati internazionali, con attività di preparazione all'internazionalizzazione anche attraverso consulenze specifiche e/o inserimento in azienda di risorse umane dedicate.
- Partecipazione in forma collettiva a fiere internazionali, eventi espositivi, business convention ecc., anche con la predisposizione di materiali promozionali comuni
- Assistenza continuativa individuale alle imprese/aggregazioni, accompagnamento e follow up su mercati prioritari o verso key player di riferimento, monitoraggio tematiche specifiche nell’ottica dello sviluppo di business, anche con la fornitura di servizi sui mercati stranieri, e ricorrendo a strutture istituzionali del Sistema Italia in loco (Uffici ICE , Camere di Commercio italiane all'estero) o stru
Nell'ambito delle azioni di investimento ogni impresa potrà complessivamente beneficiare di un aiuto di Stato fino a 15,000 € per anno e per PIF concesso.
E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 9,00 del 16.12.2016.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.800.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
la legge regionale 22/10/1996, n. 75 e s.m.i. “Organizzazione dell’attività di promozione, accoglienza e informazione turistica in Piemonte” prevede che la Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 9, promuova la costituzione delle Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale (ATL) allo scopo di valorizzare le risorse turistiche locali, favorire la loro conoscenza mediante l’attività di informazione, migliorare il sistema di accoglienza e assistenza per i turisti
Agenzie di accoglienza e promozione turistica locale (ATL).
Sono state individuate nove ATL:
- ATL Turismo Torino e Provincia (consorzio)
- ATL del Biellese (s.c.ar.l.)
- ATL della Valsesia e del Vercellese (s.c.a r.l.)
- ATL Distretto turistico dei Laghi (s.c.a r.l.)
- ATL Turismo Provincia Novara (consorzio)
-ATL Ente turismo Alba Bra Langhe e Roero (s.c.a r.l.)
- ATL del Cuneese (s.c.a r.l.)
- ATL Alexala (consorzio);
- ATL Asti turismo (consorzio)
La dotazione finanziaria ammonta ad € 4.800.000.
Per l’anno 2016 la predetta somma di € 4.800.000,00 venga suddivisa tra le nove ATL, nel rispetto dei criteri approvati con le stesse quote già erogate alle ATL per l’anno 2015.
Il contributo è assegnato ad ogni ATL sulla base del bilancio preventivo per l’anno 2016 e del programma di attività 2016 approvati dall’assemblea, ed erogato mediante acconto e saldo.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 17/03/2017
L'operazione sostiene la realizzazione di interventi volti a:
Gruppi di cooperazione tra proprietari di terreni agricoli e forestali, operatori del comparto agroalimentare o forestale e della filiera del legno, enti locali, Regione Piemonte, poli e reti di imprese.
I costi indiretti (spese generali) sono ammissibili nella misura forfettaria pari al 15% dei costi diretti del personale. I costi sono ammissibili unicamente se sostenuti dopo la presentazione della domanda di sostegno.
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale la cui intensità è fissata nella misura dell’80% della spesa ammissibile. In considerazione del costo stimato per i progetti, del budget disponibile e dell’efficienza del procedimento amministrativo (rapporto fra l’impegno istruttorio e il valore della pratica) le spese ammissibili massime e minime sono così definite:
- l’ importo minimo della spesa ammissibile è pari a 50.000,00 €.
- l’importo massimo della spesa ammissibile è pari a 250.000,00 €.
La dotazione finanziaria è pari ad € 1.500.000,00.
E' possibile presentare domanda fino alle ore 12,30 del 17.03.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Sono state pubblicate, a valere sul fondo di garanzia per il microcredito, le nuove modalita' e procedure per la concessione delle garanzie.
L’iniziativa prevede l’utilizzo del Fondo di garanzia per il Microcredito, finalizzato a favorire l’accesso al credito a soggetti che non dispongono di capacità di garanzia propria e non sono comunque in grado di far ricorso autonomamente al credito bancario ordinario che intendono realizzare un’idea imprenditoriale di importo non inferiore a Euro 3.000,00 e non superiore a Euro 25.000,00, IVA esclusa.
Possono accedere ai benefici del predetto Fondo di garanzia le imprese di nuova costituzione in forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali e ditte individuali.
Le imprese devono essere iscritte al Registro Imprese e devono avere sede legale ed operativa nel territorio della Regione Piemonte. Le imprese devono essere interamente formate da “soggetti non bancabili”.
I soggetti beneficiari devono presentare domanda di agevolazione entro 36 mesi dalla data di costituzione dell’impresa (per l’impresa individuale dalla data di iscrizione al Registro imprese).
Sono ammissibili:
- le domande presentate da soggetti beneficiari attivi alla data di presentazione della domanda,
- le domande presentate da soggetti beneficiari inattivi qualora si rilevi che gli investimenti oggetto della domanda siano propedeutici al conseguimento dei requisiti minimi per l’avvio dell’attività.
Sono considerate ammissibili le spese sostenute nel corso dei sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, ma successive alla data di costituzione (per le imprese individuali alla data di iscrizione al Registro imprese) fino a 24 mesi dall’erogazione del finanziamento sottostante la garanzia che si sostanziano in:
a) spese in conto gestione relative a:
- parcella notarile riguardante la costituzione o la cessione dell’azienda,
- materie prime,
- semilavorati,
- prodotti finiti (merci destinate alla rivendita),
- spese per locazione (immobili e azienda in sede fissa),
- spese per formazione e qualificazione dell’imprenditore, dei soci e del personale.
- spese per prestazione di servizi, tenuta contabilità sono escluse le spese per oneri e diritti collegati ad obblighi di legge,
- registrazione di brevetti, realizzazione di sistemi di qualità, certificazione di qualità;
b) opere murarie e assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile e per la ristrutturazione dei locali. Non è finanziabile l’acquisto dell’immobile;
c) impianti, macchinari e attrezzature, arredi funzionali all’attività d’impresa; mezzi di trasporto, limitatamente ai casi in cui risultino indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa e con destinazione d’uso esclusiva rispetto a quest’ultima (è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di soggetti beneficiari che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi);
d) acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa; per la realizzazione siti internet e del logo è ammissibile la spesa fino ad un tetto massimo di Euro 3.000,00, IVA esclusa;
e) introduzione di investimenti atti a consentire che l’impresa realizzi migliori condizioni di sicurezza, accessibilità e ambiente nei luoghi di lavoro nonché nei confronti del consumatore;
f) spese generali (utenze, cancelleria, pubblicità ect.) supplementari nel limite del 20% della spesa complessiva ritenuta ammissibile.
L’agevolazione regionale prevede la concessione di una garanzia, a costo zero, sui finanziamenti concessi dagli istituti di credito convenzionati con Finpiemonte S.p.A., soggetto gestore del predetto Fondo, pari all’80% dell’ esposizione sottostante il finanziamento erogato.
Al finanziamento viene applicato un tasso di interesse annuo fisso, non superiore all’Eurirs di periodo maggiorato di uno spread annuo massimo determinato dai singoli Istituti di credito, di cui verrà data adeguata pubblicità. Il Fondo opera come garanzia “sostitutiva”, per cui l’istituto di credito non potrà richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il limite massimo di finanziamento sarà pari a Euro 25.000,00, il limite minimo a Euro 3.000,00 (IVA esclusa).
Il finanziamento deve essere rimborsato, a rate mensili, all’Istituto di credito:
- nel termine massimo di 48 mesi (di cui 3 mesi di preammortamento) per i finanziamenti di importo pari od inferiore a 10.000,00 Euro,
- nel termine massimo di 72 mesi (di cui 6 mesi di preammortamento) per i finanziamenti di importo superiore e comunque entro il limite massimo di 25.000,00 Euro.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 63.278.200
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente Bando disciplina l’accesso alla misura “Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e delle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca”.
Il Bando viene attivato al fine di supportare progetti che connettano la ricerca e i relativi risultati con l’industrializzazione e valorizzazione economica, favorendo la concretizzazione delle conoscenze generate, riducendo il tempo di introduzione sul mercato e incoraggiando il trasferimento di idee innovative in nuovi prodotti e processi capaci di generare rilevanti ricadute per le imprese e/o per il territorio.
La dotazione finanziaria regionale a valere sui Fondi POR-FESR 2014-2020 è stabilita programmaticamente in € 63.278.200.
Possono accedere al Bando e richiedere l’agevolazione i seguenti beneficiari:
- imprese di qualunque dimensione (PMI e GI), in forma sia di soggetto titolare del progetto sia di coproponente (qualora il progetto sia proposto congiuntamente da più soggetti);
- organismi di ricerca (OR), esclusivamente nella forma di co-proponenti nell’ambito di progetti proposti congiuntamente da più soggetti.
I progetti possono essere presentati:
1) nell’ambito di progetti imprenditoriali individuali;
2) nell’ambito di progetti imprenditoriali proposti congiuntamente da più soggetti.
Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto alla messa in produzione e all’ingresso sul mercato.
Le imprese proponenti, in fase di presentazione della domanda di cui alla Fase 2, assumono l’impegno ad attivare un numero di assunzioni minime, contestualmente all’avvio delle attività, corrispondenti alle seguenti fasce di investimento:
1) tra 5 e 7 milioni di euro - 5 assunzioni;
2) tra 7 e 10 milioni di euro - 8 assunzioni;
3) tra 10 e 15 milioni di euro - 10 assunzioni;
4) oltre i 15 milioni di euro - 12 assunzioni.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
A) PERSONALE: Spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca). Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
B) STRUMENTI E ATTREZZATURE: Strumenti e attrezzature utilizzati per il progetto di ricerca e per la durata di questo. Se gli strumenti e le attrezzature in questione non sono utilizzati per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell'ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; inoltre, nell’ambito temporale di durata del progetto, il costo da addebitare al progetto deve tenere conto della percentuale di utilizzazione delle apparecchiature per il progetto.
C) SERVIZI DI CONSULENZA: Servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, compresi i servizi di ricerca contrattuale e le competenze tecniche acquisite da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione.
D) SPESE GENERALI: Spese generali supplementari nel limite massimo del 15% delle spese di personale di cui al precedente punto A).
E) MATERIALI: Costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all'attività di ricerca.
F) COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI
G) DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE (esclusivamente nel caso di beneficiario configurabile come PMI)
Le agevolazioni del presente Bando sono previste entro il limite massimo di € 10 milioni per singolo progetto. Gli aiuti di cui al presente Bando sono concessi in forma di:
a) aiuto non rimborsabile (c.d. contributo alla spesa)
oppure
b) agevolazione mista attraverso la possibile integrazione di contributo alla spesa e di aiuto rimborsabile (c.d. credito agevolato).
La procedura di presentazione della domanda è articolata in due Fasi.
Fase 1. Manifestazione di interesse, prenotazione dei fondi e autorizzazione regionale alla presentazione della domanda: dovrà essere inviata a partire dalle ore 9:00 del 5 Settembre 2016.
Fase 2. Presentazione della domanda e negoziazione con il Comitato di valutazione: In caso di esito positivo della Fase 1, l’impresa proponente (nonchè gli eventuali co-proponenti in caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti) procedono – entro il termine di 60 gg lavorativi dalla data di notifica del provvedimento regionale di cui alla Fase 1 – all’invio telematico della domanda.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 185.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Legge Regionale 16 giugno 2008, n. 14, “Norme per la valorizzazione del paesaggio” indirizza le azioni e gli interventi della Regione verso politiche di valorizzazione e di riqualificazione del paesaggio, riconoscendolo quale componente essenziale del contesto di vita della popolazione.
Tale misura stabilisce che la valorizzazione del paesaggio si attua attraverso:
a) la predisposizione di strumenti di pianificazione del paesaggio secondo le indicazioni contenute nella normativa in materia di governo del territorio;
b) l'avvio di attività di comunicazione e di sensibilizzazione della società civile e degli operatori pubblici e privati in merito al valore del paesaggio;
c) la promozione di attività di formazione e di educazione nel settore della conoscenza e delle trasformazioni del paesaggio;
d) l'elaborazione di studi, analisi e ricerche per l'individuazione, la conoscenza e la valutazione dei paesaggi e per la predisposizione di atti di indirizzo e di recepimento della normativa nazionale e comunitaria;
e) l'incentivazione alla ricerca della qualità nel progetto di paesaggio attraverso il ricorso al concorso di idee o di progettazione;
f) la promozione ed il finanziamento di progetti per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della qualità paesaggistica e per la realizzazione di elementi paesaggistici coerenti ed integrati con il contesto.
Province, comuni, comunità montane, comunità collinari e altre forme di associazionismo comunale con altri soggetti pubblici o privati.
Per l’anno 2016 la Regione intende promuovere e finanziare le seguenti azioni e iniziative:
a) predisposizione di strumenti di pianificazione del paesaggio
b) attività di comunicazione, sensibilizzazione, formazione ed educazione
c) elaborazione di studi, analisi, ricerche
d) concorsi di idee e di progettazione
e) progetti per la qualità paesaggistica
La Regione prevede un finanziamento regionale complessivo per la somma di € 150.000,00 per le spese di investimento e di € 35.000 per le spese correnti.
A seguito dell'emanazione del bando verrà definita la percentuale di contribuzione riconsocibile.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Attraverso il presente Bando, la Regione Piemonte agevola le imprese nella realizzazione, nelle proprie unità locali, di investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
In attuazione dell’Asse IV del Programma Operativo FESR 2014-2020 è prevista l’attivazione di un’azione denominata IV.4b.2.1 “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”, finalizzata a promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli impianti produttivi delle imprese mediante la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la integrazione in situ della produzione di energia da fonti rinnovabili.
La Regione Piemonte rende disponibile una dotazione iniziale pari a € 50.000.000,00.
I destinatari finali potranno rientrare in una delle seguenti categorie:
A. Piccole medie imprese (PMI) non energivore;
B. Grandi imprese (GI) e PMI energivore .
Possono richiedere l’agevolazione le imprese non identificabili come “imprese in difficoltà” , che al momento della presentazione della domanda o comunque prima dell’erogazione dell’agevolazione:
Possono presentare domanda anche:
Per le PMI non energivore sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 50.000,00 € e massimo di 3.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.
Per le PMI energivore e le GI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 100.000,00 € e massimo di 5.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di stato applicata. Il termine per realizzazione degli interventi è di 24 mesi dalla data di concessione4 dell’agevolazione.
Sono ammissibili i seguenti interventi:
Linea 1- Interventi di efficienza energetica:
a) installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento ;
b) interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia utile;
c) interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;
d) sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
e) installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza.
Linea 2 - Interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili: la cui energia prodotta sia interamente destinata all’autoconsumo nell’unità locale.
Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera a) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,5 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera b) devono comportare un miglioramento dell’efficienza energetica quantificabile – in termini di energia utile risparmiata – in un valore uguale o superiore a 1,00 kWh per euro investito, parametrato alla capacità produttiva preesistente. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera c) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,02 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettere b) e d) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera e) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione teorica di incremento della produzione con linee standard, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 2 dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,2 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.
Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica e che si sostanziano nelle seguenti voci di costo (al netto dell’I.V.A.):
a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza;
b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi;
c) opere murarie ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento, nel limite del 20% degli investimenti di cui alla Linea 1 – lettera a), fatto salvo il caso di interventi di cui alla Linea 1 – lettera c);
d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione (ad esempio certificazione energetica dell’edificio, degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse nel limite del 10% del totale delle spese inserite in domanda e comunque di importo non superiore a € 50.000,00.
L'incentivazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell'investimento e risulta così suddivisa:
1. finanziamento pari almeno all’80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 75% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 25%) da fondi bancari;
2. contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, con il limite di € 500.000,00 nel caso di interventi proposti da G.I. e P.M.I. energivore e di € 300.000,00 euro per le restanti tipologie di impresa.
Le domande devono essere inviate a partire dalle ore 9.00 del 20.06.2016.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 68.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sono stati pubblicati i criteri relativi alla misra "Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l'adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e delle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell'industrializzazione dei risultati della ricerca".
L’obiettivo generale dell’azione è quindi quello di sostenere l’attivazione del processo che connette la ricerca e i relativi risultati con la rispettiva valorizzazione economica e industrializzazione, concretizzando le conoscenze generate, riducendo il time to market e favorendo il trasferimento delle idee innovative in nuovi prodotti e processi capaci di generare rilevanti ricadute per le imprese e/o per il territorio.
La misura mira in particolare a sostenere:
a) progetti complessi di R&D per la sperimentazione e l’avvio di nuove produzioni e/o di nuovi sistemi di produzione, di rilevanza strategica per le imprese beneficiarie e/o per il territorio regionale;
b) attività di R&D avanzata (prossime all’avvio della produzione e all’introduzione sul mercato) di significativa rilevanza industriale ed economica, anche nell’ambito di fondamentali processi di riorganizzazione produttiva e aziendale.
beneficiari sono:
- imprese di qualunque dimensione;
- gli OR e le ulteriori imprese configurabili come co?proponenti su richiesta dell’impresa titolare del progetto.
Potranno prevedersi altresì soggetti al di fuori del territorio piemontese (unità produttive del proponente principale e/o altri proponenti in partenariato e/o organismi di ricerca) purché tali partecipazioni risultino strategiche per l'intervento e a condizione di non poter reperire, fornendone dimostrazione, le specifiche competenze in ambito regionale. La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% delle spese totali ammissibili.
Sono ammissibili all’agevolazione i programmi finalizzati all’industrializzazione intrapresi da imprese i cui settori di attività rientrino negli ambiti di innovazione industriale individuati alla S3 regionale (automotive, chimica verde, meccatronica, made in, ossia agroalimentare e tessile, e salute e benessere).
Gli interventi ammissibili potranno in particolare riguardare:
a) grandi programmi di ricerca e sviluppo miranti a sperimentare ed avviare nuove produzioni e/o nuovi sistemi di produzione, in grado di realizzare nuovi risultati di rilevanza tecnologica, industriale ed economica di interesse per il territorio regionale (i predetti interventi dovranno pertanto configurarsi di rilevanza strategica, oltre che per le aziende proponenti, anche per il sistema territoriale regionale, ad esempio attraverso la realizzazione di significativi avanzamenti tecnologici e industriali in grado di valorizzare le filiere produttive regionali, l’attrazione sul territorio di investimenti significativi e/o la presenza di obiettivi rilevanti di incremento/salvaguardia dei livelli occupazionali);
b) attività di ricerca e sviluppo avanzata, di significativa rilevanza industriale ed economica e miranti a favorire il passaggio dalla R&D alla produzione pilota e su scala industriale, la valorizzazione economica dei risultati della ricerca e ad ottenere una validazione in condizioni industriali e sistemi qualificati di fabbricazione che abbreviano i tempi di entrata nel mercato (i predetti interventi dovranno pertanto configurarsi come di rilevanza strategica, tecnologica e/o industriale per l’azienda proponente, ovvero essere sviluppati nell’ambito di importanti processi di riorganizzazione produttiva e aziendale).
Gli interventi ammissibili dovranno rispettare le seguenti soglie dimensionali:
a) soglia minima degli investimenti attivati: 5 milioni per progetto;
b) l’agevolazione non potrà superare la soglia massima di 10 milioni per progetto
La percentuale di contributo ESL è variabile a seconda della dimensione aziendale e della tipologia di intervento.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Obiettivi di tale provvedimento sono:
- promuovere e stimolare le attività di prevenzione e mitigazione del rischio attraverso l’organizzazione e l’addestramento degli operatori del Sistema di Protezione Civile;
- sostenere e incentivare gli aspetti della sicurezza dei Volontari dei Gruppi Comunali, rispetto alla vigente normativa, con l’obiettivo di migliorarne le dotazioni individuali (D.P.I) nonché l’operatività per la tutela della integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o dal pericolo incombente derivanti da calamità naturali, catastrofi o altri eventi calamitosi;
Comuni singoli o Aggregazioni unicamente costituite in forme associative.
I Comuni Singoli sprovvisti di Piano Comunale di Protezione Civile, non saranno ammessi ad alcun tipo di finanziamento.
Le Aggregazioni di cui sopra, al cui interno sono presenti Comuni sprovvisti di Piano Comunale di protezione civile, saranno penalizzate in sede di attribuzione di punteggio e riceveranno il saldo del progetto attuato subordinatamente all’invio, al Settore di Protezione Civile Regionale, del Piano Comunale di protezione civile dei Comuni inadempienti.
Le richieste di contributo presentate sia dai singoli Comuni che dalle Aggregazioni devono riguardare, esclusivamente, uno dei due Assi d’intervento A), B).
A) ACQUISTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.)
Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) per i Gruppi Comunali e/o intercomunali di nuova costituzione
ovvero ad integrazione delle dotazioni esistenti, secondo i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza.
B) ESERCITAZIONI DI MANUTENZIONE IDRAULICA PER IL CONTROLLO DELLA VEGETAZIONE IN
ALVEO
Attuazione interventi di manutenzione del territorio, funzionali alla difesa dal dissesto idrogeologico, mediante l’effettuazione di azioni di manutenzione ordinaria lungo i corsi d’acqua, secondo le disposizioni normative e regolamentari, nonché Linee Guida Nazionali e Regionali vigenti in materia.
Saranno ammesse a contributo le operazioni svolte dai Beneficiari, esclusivamente con l’ausilio delle forze
del Volontariato di Protezione Civile.
La concessione dei contributi, nei limiti della disponibilità del pertinente capitolo di bilancio, coprirà il 70% del fabbisogno risultante dai preventivi di spesa presentati e comunque per un importo non superiore ai limiti di contributo erogabili risultanti dal seguente prospetto.
Limite di contributo erogabile:
A) ACQUISTO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D.P.I.)
contributo erogabile stabilito nel 70% del preventivo di spesa e comunque per un importo massimo non superiore a:
COMUNI SINGOLI
- € 2.000,00 per le richieste presentate dai singoli Comuni;
AGGREGAZIONI
- € 2.000,00 per ogni singolo Comune per Aggregazioni comprendenti da uno a cinque Comuni;
- € 10.000,00 complessive per le richieste presentate dalle Aggregazioni con più di cinque Comuni;
B) ESERCITAZIONI DI MANUTENZIONE DEL TERRITORIO
contributo erogabile stabilito nel 70% del preventivo di spesa e comunque per un importo massimo non
superiore a:
COMUNI SINGOLI
- € 2.000,00 per ogni singolo Comune per Aggregazioni comprendenti da uno a cinque Comuni;
- € 10.000,00 complessive per le richieste presentate dalle Aggregazioni con più di cinque Comuni;
AGGREGAZIONI
- € 2.000,00 per ogni singolo Comune per Aggregazioni comprendenti da uno a cinque Comuni;
- € 10.000,00 complessive per le richieste presentate dalle Aggregazioni con più di cinque Comuni;
Si ricorda che, con riferimento a tutti gli Assi d’Intervento, in caso di riduzione dell’importo di progetto in sede di variante o di rendicontazione finale, sarà conseguentemente ridefinito l’importo di contributo concesso, secondo la percentuale di contribuzione applicata in sede di assegnazione.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.546.553
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2017
Al fine di contrastare i processi di deindustrializzazione in atto, recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione e salvaguardare il patrimonio di conoscenze e di specifiche competenze professionali presente nei centri di ricerca e sviluppo del territorio, nonché per favorire il mantenimento, il miglioramento e/o il recupero dei livelli occupazionali, il Bando intende agevolare l’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, sia materiali che immateriali, direttamente connessi all’attività) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda, oppure di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.
Può agevolare, inoltre, l’affitto, esclusivamente se finalizzato alla successiva acquisizione e, altresì, le acquisizioni di singoli lotti funzionali relativi alle fattispecie sopra indicate, proposte, eventualmente, da diversi soggetti imprenditoriali beneficiari.
L’ ammontare iniziale di risorse assegnate al Bando è pari a:
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le imprese:
Con questo Bando la Regione promuove il sostegno a progetti di investimento iniziale finalizzati a:
a) rilevare aziende localizzate in Piemonte in situazione di crisi conclamata, con i relativi impianti e stabilimenti produttivi ed i connessi attivi materiali ed immateriali;
b) rilevare impianti, stabilimenti produttivi o centri di ricerca localizzati in Piemonte, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa;
c) interventi che prevedano di rilevare rami d’azienda (aventi le caratteristiche sopra indicate) o singoli lotti funzionali di uno stesso impianto/stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte da parte di diverse realtà imprenditoriali;
d) interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda con le caratteristiche sopra indicate.
Sono considerate “aziende in crisi” le imprese che hanno formalmente avviato una procedura di licenziamento collettivo o di cassa integrazione straordinaria per crisi, oppure una procedura concorsuale (concordato, liquidazione, fallimento, amministrazione straordinaria).
Per essere ammesso a beneficiare dell’agevolazione, l’intervento:
- almeno il 40% del livello occupazionale presente nell’azienda o nella parte di azienda in situazione di crisi conclamata, oggetto di acquisizione;
- almeno il 40% del livello occupazionale presente nell’impianto, nello stabilimento, nel centro di ricerca o nella parte di centro di ricerca chiusi o che stanno per essere chiusi.
Rientrano tra le azioni ammissibili le seguenti tipologie di intervento:
La misura prevede la concessione di agevolazioni per gli investimenti realizzati da imprese che intendano rilevare un impianto, uno stabilimento produttivo o un centro di ricerca localizzati in Piemonte, nel caso in cui l’impianto, lo stabilimento o il centro di ricerca sia stato chiuso, o ne sia prevista la chiusura per cessazione dell’attività o per cessazione dell’impresa (conseguenti o meno a situazione di crisi dell’impresa cedente) qualora non venga acquisito; l’agevolazione è subordinata all’impegno dell’impresa beneficiaria a mantenere o ripristinare almeno il 40 % del livello occupazionale presente nell’azienda acquisita.
Costituisce investimento ammissibile all’agevolazione anche la costruzione di un nuovo impianto, stabilimento o centro di ricerca in Piemonte purché destinato a proseguire le attività e/o ad impiegare il personale dell’impianto, dello stabilimento o del centro di ricerca prossimo alla chiusura o che sia stato chiuso.
Il contributo è calcolato nel limite di percentuale sui costi ammissibili indicato nella tabella di seguito riportata, con un ammontare massimo concedibile per singolo beneficiario pari a euro 2.000.000,00.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto così definito:
1. Investimenti
Il contributo è calcolato nel limite di percentuale sui costi ammissibili così definito:
2. Incentivi all’occupazione:
Il contributo è pari ad un massimo di euro 6.300,00 per ogni assunzione/acquisizione di contratto, con un ammontare massimo concedibile per singolo beneficiario pari a euro 400.000,00 .
Le domande possono essere inviate a partire dalle ore 9.00 del 01/02/2016 e non oltre le ore 17.00 del 30/06/2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente Bando disciplina l’accesso al Fondo rotativo di finanza agevolata denominato “Fondo Pmi”.
In attuazione dell’ASSE 3 del POR FESR 2014?2020 obiettivo specifico III.3c.1 della priorità d’investimento III.3c, il Fondo ha come obiettivo quello di sostenere programmi organici di investimento delle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) finalizzati ad introdurre innovazioni nel processo produttivo1 per trasformarlo radicalmente al fine di adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti, diversificare la produzione o per rendere il processo comunque più efficiente dal punto di vista energetico, ambientale, dell’uso di acqua e materie prime, produttivo e della sicurezza.
La dotazione finanziaria del Fondo è pari a complessivi € 60.000.000,00.
Possono accedere al Fondo e richiedere l’agevolazione di cui al presente Bando le Micro, Piccole e medie imprese.
Possono presentare domanda anche:
Linea A - progetti di importo minimo pari a € 50.000 – Linea riservata alle Micro e Piccole imprese
Sono ammissibili gli investimenti sostenuti esclusivamente da Micro e Piccole imprese, di importo minimo pari a € 50.000 e di durata massima pari a 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.
Linea B –progetti di importo minimo pari a € 250.000
Sono ammissibili gli investimenti sostenuti da Micro, Piccole e Medie imprese di importo minimo pari a € 250.000 e di durata massima 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.
L’investimento deve riguardare l’acquisizione di attivi materiali e/o immateriali finalizzata alla diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica, che si sostanziano in:
L’agevolazione consiste in un prestito agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche:
Le domande devono essere inviate a partire dalle ore 9.00 del 01/02/2016.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 156.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
I finanziamenti oggetto del presente provvedimento sono finalizzati all’implementazione di alcuni degli interventi già finanziati tramite il bando di cui alla DGR 18 novembre 2014, n. 18-585. In specifico le azioni oggetto di finanziamento previste, sono finalizzate a:
1. promuovere e sostenere la realizzazione di attività di informazione e sensibilizzazione volte alla prevenzione ed emersione del fenomeno della violenza sulle donne
2. favorire la realizzazione di attività formative di aggiornamento per gli/le operatori/trici1 anche in relazione ai profili standard presenti nel Repertorio regionale degli Standard Formativi, quali l’Operatrice servizi antiviolenza, al fine di garantire un’offerta formativa omogenea e certificabile2 su tutto il territorio regionale
3. sostenere e potenziare la sperimentazione e diffusione degli interventi per il sostegno e la presa in carico degli autori della violenza.
Gli interventi, della durata di almeno 12 mesi, devono essere realizzati dai soggetti titolari dei centri antiviolenza, già ammessi a finanziamento in esito al bando per l’accesso ai finanziamenti di cui alla n. 18-585 del 18 novembre 2014, allo scopo di dare continuità e completezza a quanto già avviato e in corso di realizzazione nell’ambito delle attività a favore delle donne vittime di violenza.
I finanziamenti sono destinati alla copertura delle seguenti spese:
A. Spese di personale
B. Spese per la formazione/l’aggiornamento degli operatori
C. Spese per sostenere iniziative ed attività di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza sul fenomeno
D. Spese per sostenere iniziative ed attività finalizzate alla prevenzione ed all’emersione del fenomeno
E. Spese per sostenere iniziative ed attività finalizzate alla sperimentazione di interventi di presa in carico degli autori della violenza.
Concorrono all’attuazione del presente provvedimento le seguenti risorse: € 156.000,00-fondi regionali.
Al fine di attuare un’allocazione equa delle risorse ed un tendenziale equilibrio territoriale dell’offerta dei servizi, gli importi stanziati sono ripartiti in via preliminare tra gli otto ambiti territoriali provinciali piemontesi sulla base dei seguenti criteri:
a) 50 per cento da suddividere in quota uguale per ciascuna provincia;
b) 50 per cento da suddividere in base alla popolazione femminile residente, in età oltre 14 anni.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La finalità è quella di incentivare i Centri di consulenza tecnica (di seguito denominati CCT) già accreditati per progetti finalizzati a sostenere i processi di sviluppo, il consolidamento, la riqualificazione e la riconversione delle società cooperative e dei loro Consorzi.
Il bando si rivolge ai CCT in possesso dell’accreditamento regionale. I CCT accreditati devono dimostrare il permanere dei requisiti soggettivi ed oggettivi, sottostanti il rilascio dell’accreditamento.
Sono considerate ammissibili le spese relative a:
- spese per personale; il personale deve essere alle dipendenze del CCT o alle dipendenze della società che fa parte della compagine societaria del CCT o della cooperativa aderente al soggetto costituente del CCT, identificate come sportello. Se il CCT usufruisce di personale di società non direttamente alle proprie dipendenze, il rapporto di lavoro deve identificarsi con un contratto di distacco, che deve essere comunicato al Centro per l’Impiego territorialmente competente. Il personale non deve necessariamente essere vincolato ad una provincia specifica;
- spese per la formazione professionale degli operatori che devono essere specialistiche
relativamente ai servizi forniti dal CCT;
- spese per pubblicità, spesa riconosciuta nel limite del 10% della spesa complessiva ritenuta ammissibile;
- spese per consulenze esterne che non devono essere riferite all’assistenza alle società cooperative nella presentazione delle richieste delle agevolazioni (spesa riconosciuta nel limite del 30% della spesa complessiva ritenuta ammissibile e devono riferirsi strettamente ai progetti oggetto di incentivazione).
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammesse (IVA esclusa).
Dal 01.01.2017 le società cooperative ed i loro consorzi potranno presentare domanda solo ed esclusivamente per le seguenti spese:
a) per spese di avvio,
b) per spese e/o consulenze (introduzione e sviluppo sistemi di gestione per la qualità, creazione di reti commerciali, certificazioni di prodotto e di controllo della produzione, introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale),
c) costi esterni di formazione professionale e manageriale dei soci.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Cultura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 500.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il presente bando reca le indicazioni per la predisposizione delle domande di finanziamento inerenti le attività di tipo “B” – Attività integrative” disciplinate dalla “Direttiva relativa alle attività di sostegno e promozione della mobilità transnazionale finalizzata alla formazione delle persone, all’occupazione e allo scambio di esperienze - periodo 2015 – 2017”: B1- integrazione tirocini curricolari all’estero e B3 – integrazione mobilità Garanzia Giovani.
Il presente provvedimento intende offrire a titolo sperimentale ai beneficiari di tirocini autorizzati ai sensi di specifiche Direttive e Atti di Indirizzo, l’opportunità di effettuare tali esperienze all’estero, nei paesi europei, con l’obiettivo di incrementarne le competenze professionali e le opportunità occupazionali.
Possono realizzare le attività di cui al presente Bando e beneficiare dei relativi contributi:
- Le Agenzie formative accreditate anche in RT, e tutti gli altri soggetti titolari di azioni approvate e finanziate ai sensi delle Direttive Formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione - Mercato del Lavoro 2015-2016 e 2016-2017;
- Soggetti accreditati per il servizi al lavoro titolari di azioni approvate e finanziate ai sensi della Direttiva pluriennale
per l'attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani - Youth Employment Initiative – PON IOG.
Il Bando disciplina la presentazione delle domande per accedere al finanziamento di servizi aggiuntivi derivanti dalla realizzazione all’estero di tirocini già approvati e finanziati attraverso Direttive e Atti di Indirizzo regionali o nazionali. Le tipologie di intervento ammesse sono le seguenti:
B1 – Integrazione dei tirocini curriculari autorizzati nell’ambito della Direttiva Mercato del Lavoro e degli atti di indirizzo per la programmazione integrata del sistema formativo tecnico -professionale.
B3 – Integrazione mobilità giovani autorizzata nell’ambito della Direttiva Garanzia Giovani.
I tirocini di cui al Bando devono essere svolti esclusivamente nel territorio dei paesi facenti parte dell’Unione Europea, inclusi quelli che hanno in corso la domanda di adesione (Paesi aderenti al programma Erasmus+).
Devono essere altresì svolti nel rispetto delle specifiche norme di riferimento vigenti nei Paesi in cui vengono rispettivamente realizzati.
Trattandosi di attività integrative di progetti già autorizzati ai sensi di altri specifici provvedimenti regionali, gli interventi
sono realizzati attraverso il finanziamento dei soli servizi di seguito indicati:
Sostegno individuale alla mobilità transnazionale: soggiorno dei destinatari durante l’attività, vitto e alloggio, assicurazioni, trasporti locali.
Sostegno individuale alla mobilità transnazionale: soggiorno degli accompagnatori durante l’attività, vitto e alloggio, assicurazioni, trasporti locali.
Viaggio: viaggi dei partecipanti, compresi i tutor e gli (eventuali) accompagnatori, dal luogo di origine alla sede dell’attività e ritorno.
Sono attribuite al presente bando risorse pubbliche per complessivi € 500.000,00.
In fase di proposta iniziale, il preventivo di ogni intervento è composto dall’importo complessivo dei servizi erogabili, calcolati con le modalità di seguito indicate; per destinatari si intendono i soli fruitori delle attività, con l’esclusione dei
tutor e degli eventuali accompagnatori.
– Sostegno individuale alla mobilità transnazionale
L’importo del servizio 5 è calcolato moltiplicando la durata in giorni dell’intervento x i parametri Erasmus+ di riferimento x il numero complessivo di destinatari. La durata può includere fino a un massimo di 2 giorni di viaggio; la quota giornaliera per i destinatari della azioni B1 e B3 si riduce in relazione alla durata complessiva.
II sostegno individuale è riconosciuto esclusivamente per i giorni di attività realizzata all’estero.
L’eventuale preparazione personale/culturale, rientra tra le attività propedeutiche al tirocinio e, come tale, si considera
inclusa nel periodo complessivo dell’intervento. La durata delle eventuali attività propedeutiche deve essere adeguatamente proporzionata alla durata complessiva dell’intevento.
- Sostegno individuale alla mobilità transnazionale (per accompagnatori)
L’importo del servizio 6 è calcolato per il numero complessivo degli eventuali accompagnatori, con le medesime modalità del sostegno precedente.
- Viaggio
L’importo è calcolato moltiplicando il numero complessivo dei partecipanti all’intervento (destinatari + tutor + eventuali accompagnatori) x il parametro Erasmus+.
La somma degli importi suddetti costituisce l’importo massimo del contributo di cui l’intervento potrà usufruire.
E' possibile presentare domanda dal 29 marzo 2016 fino all’esaurimento della dotazione finanziaria e comunque non oltre il 30 giugno 2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 6.040.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte ha definito i criteri, le modalità e i termini di concessione dei contributi a favore di agenzie formative che concorrono ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione nonché del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per lo sviluppo di progetti volti a migliorare la qualità e l’efficacia delle attività formative erogate.
Sono beneficiari dei contributi di cui al presente atto le agenzie formative che concorrono ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione nonché del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
Nello specifico potranno essere oggetto di contributi:
A. investimenti materiali e immateriali e altri costi non ammissibili integralmente o in parte per il Fondo Sociale Europeo concessi in de minimis;
B. investimenti materiali e immateriali concessi, sulla base del regime di aiuti di Stato che verrà notificato, nel rispetto dei contenuti della Decisione di approvazione del regime medesimo; la concessione si perfezionerà solo dopo la predetta approvazione da parte della Commissione europea.
C. interventi per l’aggiornamento e/o il potenziamento delle competenze del personale.
L’intensità di aiuto riconosciuta è pari al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Le domande dichiarate ricevibili, ammissibili e idonee nel merito sono approvate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 8.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Favorire l’atterraggio e lo sviluppo di investimenti da parte di imprese a controllo estero, con nuovi insediamenti
o espansioni di stabilimenti produttivi, centri di ricerca e centri servizi che generino nuova occupazione qualificata, sostenendo progetti di ricerca e sviluppo o investimenti iniziali da realizzarsi presso la sede oggetto di intervento.
Grandi imprese a controllo estero che intendono investire in Piemonte generando una significativa ricaduta occupazionale.
La misura sostiene l'insediamento o l'ampliamento, in Piemonte, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca o di un centro direzionale o di un centro servizi, in cui sia svolta un'attività che comporti una ricaduta occupazionale prevalentemente qualificata di almeno 15 addetti.
Nel caso di aziende estere già presenti in Piemonte, il calcolo della ricaduta occupazionale è effettuato con riferimento all'unità locale oggetto di investimento.
A. PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel progetto o attività interessati;
- il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature in proporzione al loro costo di noleggio, locazione, o ammortamento, nella misura massima del 10% dei costi del personale e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, nella misura massima del 10% dei costi del personale;
- costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima del 10% dei costi del personale.
Per un importo minimo pari al 10% delle spese del progetto complessivo realizzato in collaborazione con l'impresa Beneficiaria, i costi ammissibili per l’Organismo di ricerca che collabora al progetto sono:
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui esso sia impiegato nel progetto di ricerca e sviluppo;
- spese generali e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto, nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dall'Organismo di ricerca.
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel progetto o attività interessati;
- il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature dedicate alla ricerca nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI;
- costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI.
B. INVESTIMENTI INIZIALI A FAVORE DI UNA NUOVA ATTIVITA' ECONOMICA
Le spese ammissibili per investimenti iniziali, da realizzare entro 36 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto per un importo minimo pari a € 2.000.000 e massimo pari a € 50.000.000, sono relative a:
- acquisto di immobili già esistenti nel limite massimo del 20% del progetto ammesso, o di aree già previste in strumenti urbanistici con destinazione produttiva, nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo del progetto ammesso;
- opere murarie e assimilate finalizzate alla ristrutturazione dell'immobile acquistato, nel limite massimo del 30% dell'importo complessivo del progetto, o per la costruzione del nuovo immobile in area già prevista in strumenti urbanistici con destinazione industriale, nel limite massimo del 15% del progetto ammesso;
- macchinari, impianti generici e specifici, attrezzature destinati al progetto ammesso;
- software e programmi informatici specifici e dedicati alla attività produttiva, nel limite massimo del 10% dei costi complessivi del progetto ammesso.
La presente misura è finanziata con Fondi regionali per un importo iniziale pari a 8.000.000,00.
Beneficiario |
Modalità |
Contributo a fondo perduto (ESL) |
Limite massimo di contributo |
Grande Impresa, in qualsiasi area |
Senza collaborazione |
25% |
in base alle soglie occupazionali |
Grande Impresa, in qualsiasi area |
Collaborazione |
40% |
in base alle soglie occupazionali |
Organismo di ricerca (che non svolge attività economica) |
Collaborazione |
80% |
€400.000 |
Piccola impresa |
Collaborazione |
60 % |
€ 600.000 |
Media Impresa |
Collaborazione |
50% |
€ 700.000 |
La Misura opera con modalità a sportello, e la valutazione dei progetti viene effettuata secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
La presentazione delle domande può essere effettuata a partire dal 23 dicembre 2015.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Persona fisica, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Progetto Straordinario Garanzia Giovani Disabili - GGD intende aumentare l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro dei giovani NEET con disabilità e si basa sui seguenti principi:
I percorsi finanziati intendono favorire, attraverso esperienze in impresa, l’inclusione socio– lavorativa di giovani disabili mediante azioni di:
Il presente Atto di indirizzo si rivolge a giovani disabili che, al momento dell’adesione all’intervento, possiedono i seguenti requisiti:
Si definisce come target prioritario di intervento i giovani che si trovano in condizione di NEET ma possono accedere all’intervento anche coloro che svolgono un’attività lavorativa che non comporta la perdita dello stato di disoccupazione.
Si definiscono ai fini del presente Atto i seguenti Soggetti attuatori:
Gli Operatori accreditati per i servizi al lavoro (SAL) devono essere in possesso della capacità d’integrarsi e collaborare con il CPI e i servizi territoriali dedicati all’inserimento nel mercato del lavoro delle persone vulnerabili; devono garantire la presenza di referenti per l’erogazione dei servizi che siano in possesso di una comprovata esperienza nell’accompagnamento delle persone vulnerabili e nel loro inserimento al lavoro.
Le risorse sono destinate al rimborso dei servizi al lavoro e delle indennità di tirocinio.
La dotazione finanziaria complessiva del presente Atto è pari a € 3 milioni a valere sul Fondo Regionale Disabili per il periodo 2015-2017.
Le risorse sono destinate al rimborso dei servizi al lavoro e delle indennità di tirocinio.
Il contributo pubblico copre fino ad un massimo di € 600 mensili e per una spesa complessiva massima di €6.000 per l’intero periodo di tirocinio, comprese le proroghe. Il contributo pubblico sarà riconosciuto all’impresa a rimborso dell’indennità erogata a favore del giovane. Si specifica che per i tirocini che comportino l’assolvimento dell’obbligo previsto dalla L. 68/99, il contributo pubblico è ridotto del 50% ed è pari a massimo € 300 mensili e massimo € 3.000 complessivi; solo nel caso in cui via sia l’assunzione del giovane al termine del tirocinio all’impresa sarà riconosciuto l’intero contributo.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 51.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
E' stato pubblicato il programma regionale di cofinanziamento a favore dell'efficienza energetica nei cicli e delle strutture produttive in risposta all'Avviso pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l'adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell'energia conformi alle norme ISO 50001.
La misura fa riferrimento al bando Più Green edizione 2015 a valere sul POR FESR 2014/2020.
Specificamente si intende:
- agevolare le imprese con unità locale in Piemonte per le spese sostenute per la realizzazione di almeno due degli interventi di
efficientamento energetico identificate dalla diagnosi energetica o dall’ottenimento di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 corredati da diagnosi energetica, di cui almeno uno con tempo di ritorno inferiore o uguale ai 4 anni;
- agevolare le sole PMI con unità locale in Piemonte non soggette agli obblighi del d.lgs. 102/2014 al fine della realizzazione di diagnosi energetiche o l’ottenimento di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 corredati da diagnosi energetica;
- svolgere, a cura della Regione Piemonte, attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza della diagnosi energetica quale procedura volta a fornire un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico e a quantificare le opportunità di risparmio.
Piccole, medie e grandi imprese, consorzi e cooperative che esercitino attività diretta alla produzione di beni o servizi.
1. Interventi di efficienza energetica
2. Interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata al soddisfacimento, in tutto o in parte, del fabbisogno di energia dell’unità locale.
Diagnosi energetica:
Adozione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 comprensivo di diagnosi energetica:
Realizzazione di almeno due interventi ricompresi nella diagnosi energetica tali da garantire un investimento minimo di euro 50.000,00:
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”.
Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:
Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.
L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:
Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.
Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.
L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.
La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Il presente Avviso dà attuazione all’iniziativa del Ministero del Lavoro denominata Staffetta generazionale, finanziata con risorse assegnate alle Regioni nell’ambito del Progetto di Italia Lavoro Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di re-impiego 2012 – 2014.
Le azioni previste si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione giovanile, contribuendo, contemporaneamente, a prolungare la vita attiva dei lavoratori over 50 attraverso adeguate ed innovative formule di active ageing.
Sono beneficiari della misura:
2. Giovani inoccupati o disoccupati di età superiore a diciotto anni e fino a 32 anni compiuti, fermo restando i limiti previsti per l’assunzione in apprendistato.
I datori di lavoro destinatari della presente iniziativa sono quelli che, in regola con l’applicazione del CCNL, dei versamenti contributivi e assicurativi, con la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, alla data di pubblicazione del presente Avviso, abbiano sul territorio regionale, almeno una unità produttiva e/o una sede operativa.
È previsto il riconoscimento di un’integrazione contributiva, a titolo di contribuzione volontaria, ai lavoratori “over 50” in possesso dei requisiti sopra descritti, che accettino volontariamente la trasformazione del proprio contratto in part-time, orizzontale o verticale.
L’integrazione contributiva prevista per i lavoratori garantirà la copertura integrale del delta contributivo che si verrà a determinare per effetto della suddetta trasformazione del contratto di lavoro subordinato, da full-time in part-time, orizzontale o verticale.
La riduzione dell’orario di lavoro del singolo lavoratore maturo non potrà essere superiore al 50% del monte ore complesssivo.
Il numero massimo di mensilità d’integrazione contributiva riconoscibili – a titolo di contribuzione volontaria - non potrà essere superiore a 36 (da un minimo di 12 ad un massimo di 36, fatto salvo la possibilità di ulteriori fonti di finanziamento anche private, esplicitate nell’istanza di adesione, per la copertura delle mensilità superiori alla 36°); fermo restando l’impegno dell’impresa a individuare soluzioni a garanzia del lavoratore nel caso intervengano modifiche normative in materia di accesso alle prestazioni pensionistiche.
Le risorse assegnate alla Regione Piemonte per questo avviso sono pari ad 1.000.000,00 di euro.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 300.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sono stati approvati i criteri e le modalità per il sostegno di progetti di consegna di merci a domicilio e di progetti di trasporto di persone per il raggiungimento delle sedi mercatali, promossi in aree “a rischio di desertificazione commerciale”.
Le risorse stanziate a valere sul presente bando ammontano ad € 300.000,00.
Possono beneficiare delle agevolazioni i soggetti sotto individuati:
I Comuni così definiti sono consultabili all’elenco estratto dalla rilevazione annuale della rete distributiva del Piemonte, effettuata dall’Osservatorio al Commercio della Regione Piemonte e riferita ai dati vigenti alla data del 1/1/2013.
L’elenco è disponibile sul sito internet della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/commercio/areeCommercDeboli.htm ed è aggiornabile sulla base delle variazioni intervenute dopo il 1/1/2013.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando:
Sono esclusi:
In riferimento ad entrambe le tipologie dei progetti, sono ammissibili le spese sostenute per la predisposizione dell’ “Indagine sul grado di desertificazione territoriale”, nell’entità massima di Euro 1.500,00.
Le agevolazioni sono corrisposte tramite contributi in conto capitale nella misura del 90% della spesa ammessa.
E' necessario attendere l’approvazione del bando per comprendere i termini per la presentazione delle domande.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 960.499
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Il presente Bando ha per oggetto la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi per l’acquisizione del titolo di Laurea triennale e Laurea magistrale, in esercizio di apprendistato.
Possono candidarsi alla presentazione delle richieste di finanziamento per la realizzazione di percorsi di Laurea triennale e magistrale:
I percorsi sono rivolti a giovani e adulti, anche di nazionalità non italiana, con età inferiore ai 30 anni al momento dell’assunzione presso unità locali di imprese operanti sul territorio regionale.
Possono accedere ai percorsi di:
La durata massima della componente formativa del contratto in apprendistato per il conseguimento del titolo di Laurea non può essere superiore a 36 mesi, per i percorsi di Laurea triennale, e a 24 mesi per i percorsi di Laurea magistrale.
L’articolazione dei percorsi prevede:
Nello specifico sono previste le seguenti macrovoci di spese:
1) Preparazione
2) Realizzazione
3) Diffusione dei risultati
4) Direzione e controllo interno
5) Costi indiretti
Ai soli fini della preventivazione del costo dei progetti viene attribuito, a ciascun CFU da acquisire, il valore di 120,00 Euro. Il costo dei progetti è quindi determinato dal prodotto di detto valore per i massimali di seguito riportati distinti per tipologia di Laurea:
Laurea triennale: 120,00 Euro x max 80 CFU max 9.600,00 Euro
Laurea magistrale: 120,00 Euro x max 60 CFU max 7.200,00 Euro
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’obiettivo della misura è di promuovere programmi di investimento di cooperative a mutualità prevalente.
I beneficiari della L.r. 23/04 sono le cooperative a mutualità prevalente e i loro consorzi con sede legale ed operatività prevalente in Piemonte.
Sono considerate ammissibili a finanziamento agevolato le spese per:
Vengono considerate prioritarie le domande di finanziamento presentate dai seguenti soggetti:
Finanziamenti agevolati
Il piano di rientro prevede rate trimestrali posticipate.
Garanzie
E' possibile presentare domanda fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 285.730
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Provincia di Torino ha stanziato un contributo a fondo perduto a favore delle imprese del Canavese, per sostenere nuovi programmi di investimento e l’assunzione a tempo indeterminato di personale.
L’intervento interessa una settantina di Comuni compresi nel territorio di competenza del Centro per l’Impiego di Ivrea.
Le risorse sono destinate a imprese che investano in immobilizzazioni (opere murarie, macchinari, impianti, attrezzature e programmi informatici) e che assumano a tempo indeterminato (o stabilizzino) almeno due unità di personale.
Le iniziative agevolabili sono relative a programmi di investimento realizzati dalla data della domanda ed entro il 30 giugno 2015.
Le spese relative a macchinari, impianti, attrezzature e programmi informatici possono essere ammesse alle agevolazioni anche se sostenute con commesse interne di lavorazione, purché capitalizzate. Gli automezzi sono ammissibili a rendicontazione solo se connessi e strumentali all’attività e a condizione che siano immatricolati come autocarri. Non è agevolabile l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che operano tale trasporto per conto terzi.
Non sono ammissibili i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo imponibile dei beni agevolati sia inferiore a 500,00 Euro.
La provincia di Torino ha stanziato 285.730,78 € complessivi.
Il finanziamento va dal 10 al 14% dei costi sostenuti a seconda della tipologia di personale assunto: contributo del 14% per lavoratori ex Oliit e CMS, 12% per disoccupati da almeno 6 mesi, soggetti in mobilità o in cassa integrazione straordinaria, inoccupati, ultracinquantenni e disabili, 10% per tutti gli altri. Il personale deve essere assunto dopo la presentazione della domanda ed entro la conclusione dell’investimento e mantenuto almeno sino al 31 dicembre 2015.
Il presente bando ha validità fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.
Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo.
Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:
In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.
Finanziamento agevolato che copre:
Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.
Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’obiettivo della misura è quello di favorire lo sviluppo e la promozione della cooperazione sociale sul territorio regionale.
Cooperative sociali e consorzi iscritti all’albo regionale, con sede legale, amministrativa e prevalente in Piemonte.
Spese sostenute dopo la presentazione della domanda o, nel caso di nuove cooperative, entro i sei mesi precedenti:
Investimenti produttivi
- acquisto di macchinari e/o automezzi connessi esclusivamente all’attività aziendale;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere, impianti tecnici e spese di progettazione;
- acquisto di arredi strumentali;
- acquisto di attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi.
Investimenti immobiliari, Impianti Tecnici, Titolo Concessioni di servizio
- acquisto di immobili o costruzione in economia di immobili;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere, impianti tecnici nonché spese di progettazione.
Spese in conto gestione
- materie prime;
- semilavorati;
- prodotti finiti (merci destinate alla rivendita);
- spese per locazione immobili;
- spese per formazione e qualificazione del personale
Aumento di capitale - finanziamento per incremento del capitale sociale finalizzato alla realizzazione di investimenti collocati sul territorio regionale.
Sono ritenuti ammissibili anche i beni usati.
Non sono ritenuti ammissibili i beni acquisiti o da acquisire in leasing, l’avviamento commerciale e le spese relative a prestazioni effettuate dal personale dei soggetti beneficiari.
Vengono considerate prioritarie le domande di finanziamento presentate dai seguenti soggetti:
- giovani tra i 18 ed i 35 anni;
- lavoratori che si trovano in Cassa Integrazione;
- persone che si trovano in stato di disoccupazione;
- emigrati piemontesi;
- lavoratori posti in mobilità;
- donne;
- persone inserite in un programma di protezione sociale;
- persone accolte dai centri antiviolenza;
- persone con status di rifugiato o di protezione sussidiaria.
Finanziamenti agevolati
Il piano di rientro prevede rate trimestrali posticipate.
Apre il 20 gennaio la nuova edizione della Legge regionale 18/94 Cooperazione ed i fondi sono disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Decreto Ministeriale n.2230/2003 mette a disposizione delle piccole e medie imprese un contributo per la promozione dei sistemi di gestione ambientale. La misura agevolativa è mirata al finanziamento dell'acquisizione della:
Sono ammesse solo le domande corredate della certificazione rilasciata dall'organismo accreditato e sempre che tale rilascio sia avvenuto dopo il 6 ottobre 2003.
Sono ammesse alle richieste di contributo la piccole e medie imprese produttrici di beni e/o servizi appartenenti ai seguenti settori:
Le aziende possono essere dislocate su tutto il territorio nazionale.
Acquisizione della:
Sono ammesse solo le domande corredate della certificazione rilasciata dall'organismo accreditato purchè tale rilascio sia avvenuto dopo il 6 ottobre 2033.
Sono finanziabili i costi sostenuti a partire dall'esercizio finanziario 2002 relativi a:
Piccola Impresa | Media Impresa | |
Intervento 1 | 80% - max 15.000 euro | 75% - max 30.000 euro |
Intervento 2 | 40% - max 7.500 euro | 40% - max 16.000 euro |
Intervento 3 | 80% - max 7.500 euro | 75% - max 7.500 euro |
La domanda deve essere inviata con raccomandata A.R. al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, su supporto cartaceo e su supporto informatizzato.
Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Misura rientra nel Programma Straordinario per l'Occupazione (PSO) – L.R. 34/2004- MISURA II.5 Contratto di Insediamento ed è finalizzata a favorire:
Per beneficiare dell’agevolazione, le imprese devono svolgere attività diretta alla produzione di beni e servizi alla produzione e devono realizzare iniziative che comportino un significativo aumento dell’occupazione (50 nuovi addetti per uno stabilimento produttivo, 30 per un centro di ricerca realizzato da una grande impresa o 20 se realizzato da PMI).
1. Imprese:
2. Organismi di Ricerca: spese per il personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) impiegato nel progetto di ricerca.
Contributo a fondo perduto per un massimo di 7,5 milioni di euro, con intensità diversa, dipendente dalla dimensione dell’impresa, dalla sua localizzazione e dalla ricaduta occupazionale generata dall’investimento.
La domanda deve essere presentata a Finpiemonte SpA; la misura è attiva ed i fondi sono disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Avvio attività, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Tale Misura rientra nel Programma 2011/2015 per le attività produttive ed è nominata "Fondo di reindustrializzazione": il Fondo (con prevalente componente finanziaria pubblica) sarà destinato all’acquisto (totale o parziale) di asset patrimoniali di imprese produttive manifatturiere che intendano – da un lato – ridimensionare la propria capacità produttiva e dall’altro ( grazie alle risorse derivanti dalla cessione degli immobili) specializzare il proprio portafoglio e concentrare la propria attività in settori ritenuti più performanti. L’immobile acquisito dal Fondo viene rifunzionalizzato al fine di consentire l’insediamento di nuove imprese, preferibilmente operanti in settori ad alto contenuto d’innovazione o nei servizi avanzati.
Possono beneficiare della presente misura le piccole, medie e grandi imprese industriali o di servizi con sede operativa in Piemonte proprietarie di immobili e fabbricati non civili precedentemente adibiti ad attività produttiva o servizi ed inattivi per almeno il 40% della loro dimensione totale alla data di presentazione della domanda.
Sono ammessi i soggetti:
Il Fondo opererà a regime di mercato.
Le principali caratteristiche di utilizzo del Fondo (costituito anche dai proventi delle cessioni degli immobili rifunzionalizzati) consistono in:
Le spese ammissibili sono le seguenti:
L'importo complessivo del progetto non deve essere inferiore a 1.500.000,00 €.
Contestualmente alla verifica del punteggio, il Comitato procede al calcolo del corrispettivo di cessione (max. 4.000.000,00 €) da proporre all'impresa e all'assegnazione del Fondo, in ordine cronologico di presentazione e fino a disponibilità.
La dotazione finanziaria iniziale della presente misura è stabilita:in € 5.000.000,00.
L'iter di selezione si articola nelle seguenti fasi:
Le aziende interessate possono presentare domanda a partire dalle ore 9,00 del giorno 8 luglio e fino ad esaurimento delle risorse.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il nuovo contratto di insediamento varato dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano Straordinario per l’occupazione è già avviato ed è finalizzato a favorire l’atterraggio e lo sviluppo in Piemonte di investimenti produttivi dall’estero, il reinsediamento di imprese che hanno delocalizzato gli impianti e l’insediamento di aziende non ancora presenti nella regione. Sono stati stanziati 60.000.000 di euro per il biennio 2010/2011.
Tali beneficiari sono ammessi a condizione che realizzino investimenti con rilevante contenuto occupazionale. Nel caso di stabilimenti produttivi si intende per “rilevante contenuto occupazionale” l’assunzione di almeno 50 addetti, per gli organismi di ricerca si intende l’assunzione di almeno 30 addetti.
Sono previste due tipologie di iniziative ammissibili:
realizzazione di nuovi impianti di produzione di beni o servizi, centri direzionali, centri di ricerca e sviluppo.
L’intensità massima dell’agevolazione erogabile non deve superare i limiti previsti dal presente bando così come riassunti in seguito:
Il massimale dell’agevolazione ammonta a € 7,5 milioni.
L’agevolazione è prevista nella forma esclusiva di contributo a fondo perduto, nella misura del 70% dell’ESL massimo concedibile.
L’agevolazione è maggiorata fino alla concorrenza dell’ESL massimo concedibile, in maniera proporzionale in funzione dell’occupazione diretta generata come da dettaglio riportato sotto:
progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che comportino la creazione di nuova occupazione.
L’intensità dell’agevolazione è distinta a seconda che i richiedenti siano imprese o organismi di ricerca.
L’agevolazione è prevista nella forma di contributo a fondo perduto, come segue:
Soggetti Beneficiari | Ricerca Industriale | Sviluppo Sperimentale |
Grande Impresa | 50% | 25% |
Grande impresa per progetti collaborativi | 65% | 40% |
L’importo massimo del contributo non potrà superare € 5.000.000,00
L’agevolazione è prevista nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima di 300.000,00 €, con intensità variabile a seconda della natura giuridica dell’Organismo di ricerca, e secondo i massimali indicati di seguito:
Le domande per poter accedere alla misura dovranno essere presentate al Centro Estero per l’Internazionalizzazione, incaricato dalla Regione della regia e della gestione del contratto nelle sue attività dirette, strumentali e connesse. La procedura di valutazione delle domande è a sportello, l’iter istruttorio si conclude in 60 giorni lavorativi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Avvio attività, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Finpiemonte S.p.A. è stata autorizzata ad utilizzare il “Fondo di garanzia per l’accesso al credito a favore dell’imprenditoria femminile e giovanile” per prestare garanzie fideiussorie alle banche convenzionate sui finanziamenti erogati a favore delle piccole imprese formate da donne o da giovani di età tra i 18 ed i 35 anni, ivi comprese le imprese individuali.
Le piccole imprese che intendono usufruire del citato Fondo di garanzia devono:
Alle imprese a prevalente partecipazione femminile è assicurata priorità di valutazione e di destinazione delle risorse.
Sono ammissibili tutte le spese (IVA esclusa) sostenute dai sei mesi precedenti la data di
presentazione della domanda fino a 24 mesi dopo l’erogazione del prestito:
a) acquisto di Hardware e Software;
b) acquisto di macchinari, attrezzature, impianti e arredi;
c) acquisto di autonegozi e automezzi per trasporto di cose inerenti l’attività aziendale (è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di soggetti beneficiari che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi);
d) opere murarie, impianti elettrici, idraulici e ristrutturazioni murarie in genere;
e) spese in conto gestione (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci destinate alla rivendita, spese per locazione, formazione e qualificazione del personale, prestazione di servizi);
f) spese generali nel limite del 10% della spesa complessiva ritenuta ammissibile.
Non sono ritenute ammissibili i beni acquisiti o da acquisire mediante contratto di locazione finanziaria, le spese per l’utilizzo di un marchio in franchising, le spese di gestione relative al personale, i rimborsi ai soci e
le spese autofatturate.
Il limite massimo di finanziamento è pari ad Euro 40.000,00 ed il limite minimo è di Euro 5.000,00 e sarà garantito all’80% dal Fondo di garanzia predetto a costo zero. Il fondo opera come garanzia “sostitutiva”, per cui le banche non potranno richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il prestito deve essere rimborsato, a rate trimestrali, alla banca nel termine massimo di 48 mesi per i finanziamenti di importo pari od inferiore a euro 20.000,00 e nel termine massimo di 72 mesi per i finanziamenti di importo superiore a euro 20.000,00 sino al tetto massimo di euro 40.000,00.