AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 450.000
BANDO APERTO | Scadenza il 21/04/2017
Il bando mira a sostenere attività di supporto relative all’implementazione di applicazioni intelligenti nelle aziende agricole.
Organismi di ricerca; Enti locali e Pubblica Amministrazione; Grandi imprese; PMI.
Il bando mira a sostenere attività di supporto relative all’implementazione di applicazioni intelligenti nelle aziende agricole. In particolare, il bando prevede 3 topic:
1. Ricerca nel settore agricolo sull'uso dei dati sensori per il supporto alla decisione
2. Sviluppo delle applicazioni per l'agricoltura di precisione
3. Integrazione di applicazioni di terze parti con i sistemi di gestione delle aziende agricole
L’Italia partecipa all’ERA-NET attraverso il Ministero dell’Agricoltura. Il budget complessivo allocato è pari a 450.000€ e verranno finanziati esclusivamente i topic 1 e 2.
21.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 43.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 20/04/2017
L'obiettivo generale delle azioni di informazione e di promozione consiste nel rafforzare la competitività del settore agricolo dell'Unione.
Gli obiettivi specifici delle azioni di informazione e di promozione sono i seguenti:
a)migliorare il grado di conoscenza dei meriti dei prodotti agricoli dell'Unione e degli elevati standard applicabili ai metodi di produzione nell'Unione;
b)aumentare la competitività e il consumo dei prodotti agricoli e di determinati prodotti alimentari dell'Unione e ottimizzarne l'immagine tanto all'interno quanto all'esterno dell'Unione;
c) rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell'Unione;
d)aumentare la quota di mercato dei prodotti agricoli e di determinati prodotti alimentari dell'Unione, prestando particolare attenzione ai mercati di paesi terzi che presentano il maggior potenziale di crescita;
e)ripristinare condizioni normali di mercato in caso di turbative gravi del mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi specifici.
Le proposte possono essere presentate solo da persone giuridiche o da altre entità non aventi personalità giuridica a norma del rispettivo diritto nazionale, purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in nome dell'entità e offrano garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche.
Più in particolare, sono ammissibili le proposte presentate dalle seguenti organizzazioni o dai seguenti organismi:
i)organizzazioni professionali o interprofessionali, stabilite in uno Stato membro e rappresentative del settore o dei settori interessati in tale Stato membro, e in particolare le organizzazioni interprofessionali purché siano rappresentative di un nome protetto ai sensi di quest’ultimo regolamento che è oggetto di tale programma;
ii)organizzazioni professionali o interprofessionali dell’Unione rappresentative del settore interessato o dei settori interessati a livello di Unione;
iii)organizzazioni di produttori o associazioni di organizzazioni di produttori e che sono state riconosciute da uno Stato membro; o
iv)organismi del settore agroalimentare il cui obiettivo e la cui attività consistano nel promuovere i prodotti agricoli e nel fornire informazioni sugli stessi, e che siano stati investiti dallo Stato membro interessato di attribuzioni di servizio pubblico chiaramente definite in questo ambito; tali organismi devono essere legalmente stabiliti nello Stato membro in questione almeno due anni prima della data dell’invito a presentare proposte.
Le suddette organizzazioni proponenti possono presentare una proposta purché siano rappresentative del settore o del prodotto interessato vale a dire:
i)le organizzazioni professionali o interprofessionali stabilite in uno Stato membro o a livello dell'Unione sono considerate rappresentative del settore interessato dal programma:
— se rappresentano almeno il 50 % dei produttori o il 50 % del volume o del valore commercializzabile della produzione del prodotto/dei prodotti o del settore interessati, nello Stato membro interessato o a livello dell'Unione; oppure
—se sono organizzazioni interprofessionali;
ii)un gruppo è considerato rappresentativo del nome protetto e interessato dal programma se rappresenta almeno il 50 % del volume o valore di produzione del prodotto o dei prodotti commerciabili il cui nome è protetto;
iii)un'organizzazione di produttori o un'associazione di organizzazioni di produttori è considerata rappresentativa del prodotto/dei prodotti o del settore interessati dal programma se è riconosciuta dallo Stato membro;
iv)l'organismo del settore agroalimentare è considerato rappresentativo del settore/dei settori interessati dal programma se i suoi membri includono rappresentanti del prodotto/dei prodotti o del settore.
Le attività devono riguardare le seguenti tematiche:
Tema A- Programmi che rafforzano la consapevolezza del pubblico verso l’agricoltura sostenibile dell’Unione e il ruolo del settore agroalimentare per l’azione per il clima e per l’ambiente
Tema B- Programmi di informazione e di promozione destinati a rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione
Tema C- Programmi di informazione e di promozione destinati a mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricola nell’Unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari dell’UE e dei regimi di qualità
1.Gestione del progetto
2.Relazioni pubbliche
—Azioni di PR
—Eventi stampa
3.Sito web, media sociali
—Configurazione, manutenzione, aggiornamento del sito web
—Media sociali (configurazione degli account, interventi regolari)
—Altro (applicazioni per dispositivi mobili, piattaforme di e-learning, seminari online, ecc.)
4.Pubblicità
—Stampa
—TV
—Radio
—Servizi online
—Attività in ambienti esterni
—Cinema
5.Strumenti di comunicazione
—Pubblicazioni, kit mediatici, gadget promozionali
—Video promozionali
6.Eventi
—Stand in fiere
—Seminari, workshop, incontri tra imprese, formazioni per la vendita/corsi di cucina, attività nelle scuole
—Settimane dei ristoranti
—Sponsorizzazione di eventi
—Viaggi di studio in Europa
7.Promozione presso i punti vendita
—Giornate di degustazione
—Altro: promozione nelle pubblicazioni destinate ai dettaglianti, pubblicità presso i punti vendita
La sovvenzione dell'UE è limitata ai tassi di cofinanziamento massimo seguenti:
—per i programmi multipli nel mercato interno e nei paesi terzi: 80 % dei costi ammissibili del programma;
—per i richiedenti stabiliti in uno degli Stati membri che, al 1 gennaio 2014 o dopo tale data, beneficiano di assistenza finanziaria il tasso è pari all'85 %.
La dotazione finanziaria è pari ad € 43.000.000,00.
20.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 85.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 20/04/2017
L'obiettivo generale delle azioni di informazione e di promozione consiste nel rafforzare la competitività del settore agricolo dell'Unione.
Gli obiettivi specifici delle azioni di informazione e di promozione sono i seguenti:
a) migliorare il grado di conoscenza dei meriti dei prodotti agricoli dell'Unione e degli elevati standard applicabili ai metodi di produzione nell'Unione;
b) aumentare la competitività e il consumo dei prodotti agricoli e di determinati prodotti alimentari dell'Unione e ottimizzarne l'immagine tanto all'interno quanto all'esterno dell'Unione;
c) rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell'Unione;
d) aumentare la quota di mercato dei prodotti agricoli e di determinati prodotti alimentari dell'Unione, prestando particolare attenzione ai mercati di paesi terzi che presentano il maggior potenziale di crescita;
e) ripristinare condizioni normali di mercato in caso di turbative gravi del mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi specifici.
Le proposte di programmi semplici possono essere presentate solo da persone giuridiche o da altre entità non aventi personalità giuridica a norma del rispettivo diritto nazionale, purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in nome dell'entità e offrano garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche.
Più in particolare, sono ammissibili le proposte presentate dalle seguenti organizzazioni o dai seguenti organismi:
i) organizzazioni professionali o interprofessionali, stabilite in uno Stato membro e rappresentative del settore o dei settori interessati in tale Stato membro, e in particolare le organizzazioni interprofessionali, purché siano rappresentative di un nome protetto ai sensi di quest’ultimo regolamento che è oggetto di tale programma;
ii) organizzazioni di produttori o associazioni di organizzazioni di produttori e che sono state riconosciute da uno Stato membro;
iii) organismi del settore agroalimentare il cui obiettivo e la cui attività consistano nel promuovere i prodotti agricoli e nel fornire informazioni sugli stessi, e che siano stati investiti dallo Stato membro interessato di attribuzioni di servizio pubblico chiaramente definite in questo ambito; tali organismi devono essere legalmente stabiliti nello Stato membro in questione almeno due anni prima della data dell’invito a presentare proposte.
Le summenzionate organizzazioni proponenti possono presentare una proposta purché siano rappresentative del settore o del prodotto interessato dalla proposta vale a dire:
i) le organizzazioni professionali o interprofessionali stabilite in uno Stato membro o a livello dell'Unione sono considerate rappresentative del settore interessato dal programma:
— se rappresentano almeno il 50 % dei produttori o il 50 % del volume o del valore commercializzabile della produzione del prodotto/dei prodotti o del settore interessati, nello Stato membro interessato o a livello dell'Unione; oppure
— se sono organizzazioni interprofessionali riconosciute;
ii) un gruppo è considerato rappresentativo del nome protetto e interessato dal programma se rappresenta almeno il 50 % del volume o valore di produzione del prodotto o dei prodotti commerciabili il cui nome è protetto;
iii) un'organizzazione di produttori o un'associazione di organizzazioni di produttori è considerata rappresentativa del prodotto/dei prodotti o del settore interessati dal programma se è riconosciuta dallo Stato membro;
iv) l'organismo del settore agroalimentare è considerato rappresentativo del settore/dei settori interessati dal programma se i suoi membri includono rappresentanti del prodotto/dei prodotti o del settore.
Le attività devono riguardare le seguenti tematiche:
Tema 1: programmi di informazione e di promozione destinati a rafforzare la consapevolezza ed il riconoscimento dei regimi di qualità dell'Unione
Tema 2: programma di informazione e di promozione destinati a mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricoli nell'Unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei
Tema 3: programmi d'informazione e di promozione destinati a uno o più dei seguenti paesi: Cina (compresi Hong-Kong e Macao), Giappone, Corea del Sud, Taiwan, regione del sud-est asiatico o India
Tema 4: Programmi di informazione e di promozione destinati a uno o più dei seguenti paesi: Stati Uniti, Canada o Messico
Tema 5: Programmi di informazione e di promozione destinati a uno o più dei paesi dell'Africa, del Medio Oriente, dell’Iran o della Turchia
Tema 6: Programmi di informazione e di promozione destinati a zone geografiche diverse da quelle menzionate nei temi 3, 4 e 5
Tema 7: Programmi di informazione e di promozione dei prodotti lattiero-caseari, dei prodotti a base di carne suina o di una combinazione dei due destinati ad un paese terzo.
Tema 8:Programmi di informazione e di promozione dei prodotti a base di carni bovine destinati a qualsiasi paese terzo.
1.Gestione del progetto
2.Relazioni pubbliche
—Azioni di PR
—Eventi stampa
3.Sito web, media sociali
—Configurazione, manutenzione, aggiornamento del sito web
—Media sociali (configurazione degli account, interventi regolari)
—Altro (applicazioni per dispositivi mobili, piattaforme di e-learning, seminari online, ecc.)
4.Pubblicità
—Stampa
—TV
—Radio
—Servizi online
—Attività in ambienti esterni
—Cinema
5.Strumenti di comunicazione
—Pubblicazioni, kit mediatici, gadget promozionali
—Video promozionali
6.Eventi
—Stand in fiere
—Seminari, workshop, incontri tra imprese, formazioni per la vendita/corsi di cucina, attività nelle scuole
—Settimane dei ristoranti
—Sponsorizzazione di eventi
—Viaggi di studio in Europa
7.Promozione presso i punti vendita
—Giornate di degustazione
—Altro: promozione nelle pubblicazioni destinate ai dettaglianti, pubblicità presso i punti vendita
Importo massimo ammissibile richiesto
La sovvenzione dell'UE è limitata ai tassi di cofinanziamento massimo seguenti:
—per i programmi semplici nel mercato interno: 70 % dei costi ammissibili del programma;
—per i programmi semplici nei paesi terzi: 80 % dei costi ammissibili del programma
Il bilancio totale stanziato per il cofinanziamento di azioni a titolo del presente invito è pari a 85 500 000 EUR.
20.4.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 25/04/2017
Questo bando vuole da un lato aiutare le start-up a stabilizzarsi e dall'altro aumentare la consapevolezza del potenziale di innovazione presente in Europa, attraverso azioni mirate.
Start up, PMI e gruppi di ricerca
Azioni di innovazione:
- Rafforzamento di ecosistemi ICT per le start up tecnologiche ad alto potenziale di crescita attraverso l'interconnessione e la creazione di nuove sinergie tra 3-4 diversi hub di start up in tutta Europa per progetto;
- Agevolare il finanziamento e migliorare la liquidità per gli investimenti europei nelle start up del settore ICT in rapida crescita, aumentando così le possibilità di successo;
Azioni di coordinamento e supporto:
- Trasformare i risultati della ricerca in prodotti commerciabili;
- Creare una vasta rete europea dei nodi di supporto alle esigenze degli innovatori attraverso workshop.
Per le Azioni di Innovazione, la Commisione considera appropriate proposte per 1.5 Milioni di €, per le Azioni di Coordinamento e Supporto l'ammontare appropriato è pari a 1 Milione di €.
25.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 239.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Commissione europea – DG Ambiente, ha reso noto il calendario 2016 del programma LIFE. Il programma sostituisce il precedente LIFE+, in vigore fino al 2013, ampliandone la portata alle misure per l`azione per il clima.
Il budget indicativo complessivamente per i progetti tradizionali ammonta a 239 milioni di euro.
Gli obiettivi sono:
a) contribuire al passaggio a un`economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell`ambiente e all`interruzione e all`inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
b) migliorare lo sviluppo, l`attuazione e l`applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell`UE e catalizzare e promuovere l`integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell`UE e nella pratica nei settori pubblico e privato, anche attraverso l`aumento della loro capacità;
c) sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
d) sostenere l`attuazione del Settimo programma d`azione per l`ambiente
Enti pubblici e privati dei Paesi UE e delle seguenti categorie di Paesi:
- EFTA/SEE
- Candidati, potenziali candidati e Paesi in via di adesione
- Paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato
- Paesi membri dell`Agenzia europea per l`ambiente.
Gli obiettivi generali di LIFE sono perseguiti attraverso i seguenti sottoprogrammi:
I. AMBIENTE
Settori di azione prioritari:
1) Ambiente e uso efficiente delle risorse
Obiettivi specifici
- sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni alle sfide ambientali (compresi lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative) adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati, anche in relazione al legame tra ambiente e salute, e a sostegno delle politiche e della legislazione in materia di efficienza delle risorse;
- sostenere l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l`attuazione dei piani e dei programmi in conformità alla politica e alla legislazione dell`UE in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell`aria;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto ambientale all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
Attività per la realizzazione degli obiettivi specifici fissati nella Tabella di marcia verso un`Europa efficiente nell`impiego delle risorse e nel 7° EAP e nei seguenti settori :
a) acqua e l`ambiente marino:
attività per garantire un uso sicuro ed efficiente delle risorse idriche, migliorando la gestione quantitativa dell`acqua, preservando un elevato livello di qualità dell`acqua ed evitando l`uso improprio e il deterioramento delle risorse idriche.
b) rifiuti:
i) approcci integrati per l`attuazione dei piani e programmi in materia di rifiuti;
ii) attività per l`attuazione e lo sviluppo della legislazione dell`UE in materia di rifiuti, accordando particolare attenzione alle prime fasi della gerarchia dei rifiuti dell`UE (prevenzione, riutilizzo e riciclaggio);
iii) attività in materia di efficienza delle risorse e impatto del ciclo di vita dei prodotti, modelli di consumo e dematerializzazione dell`economia.
c) efficienza nell`uso delle risorse -compresi suolo e foreste- e economia verde e circolare:
i) attività per la simbiosi industriale e il trasferimento delle conoscenze e sviluppo di nuovi modelli per il passaggio a un`economia circolare e verde;
ii) attività nel quadro della strategia tematica in materia di suolo, con particolare attenzione alla mitigazione e alla compensazione dell`impermeabilizzazione del suolo nonché a un migliore uso del medesimo;
iii) attività per sistemi di monitoraggio e informazione forestale e per la prevenzione degli incendi boschivi.
d) ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore:
i) attività di sostegno per garantire un uso più sicuro, più sostenibile o più economico delle sostanze chimiche (compresi i nanomateriali);
ii) attività di sostegno per raggiungere livelli di rumore che non comportino effetti negativi rilevanti o rischi per la salute umana;
iii) attività di sostegno per evitare incidenti gravi.
e) qualità dell`aria ed emissioni, compreso l`ambiente urbano:
i) approcci integrati per l`attuazione della legislazione sulla qualità dell`aria;
ii) attività di sostegno per facilitare il rispetto delle norme dell`UE in materia di qualità dell`aria e delle relative emissioni atmosferiche;
iii) attività di sostegno con particolare attenzione al miglioramento del processo di definizione e attuazione delle migliori tecniche disponibili, garantendo la facilità dell`accesso del pubblico alle informazioni e rafforzando il contributo all`innovazione della direttiva sulle emissioni industriali.
2) Natura e biodiversità
Obiettivi specifici
- contribuire allo sviluppo e all`attuazione della politica e della legislazione dell`UE in materia di natura e di biodiversità, in particolare attraverso l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni;
- sostenere l`ulteriore sviluppo, l`attuazione e la gestione della rete Natura 2000 , con particolare riguardo all`applicazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l`attuazione del quadro di azione prioritaria elaborati a norma di detta direttiva;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE in materia di natura e biodiversità, e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto sulla natura e sulla biodiversità all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
a) Natura
i) attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, compresi gli habitat e le specie marini e le specie di uccelli, di interesse per l`UE;
ii) attività di sostegno dei seminari biogeografici della rete Natura 2000;
iii) approcci integrati per l`attuazione dei quadri di azioni prioritarie.
b) Biodiversità: attività per l`attuazione della Strategia dell`UE sulla biodiversità fino al 2020, in particolare:
i) attività volte a contribuire al conseguimento dell`obiettivo 2;
ii) attività volte a contribuire al conseguimento degli obiettivi 3, 4 e 5.
3) Governance e informazione in materia ambientale
Obiettivi specifici
- promuovere la sensibilizzazione in materia ambientale, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche ambientali UE e divulgare conoscenze in materia di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di consumo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore dell`ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance ambientale allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
Priorità tematiche
a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7° EAP;
b) attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all`attuazione della legislazione ambientale UE.
II. AZIONE PER IL CLIMA
Settori prioritari:
1) Mitigazione dei cambiamenti climatici al fine contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione UE in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
b) Adattamento ai cambiamenti climatici al fine di contribuire agli sforzi finalizzati ad accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per l`adattamento ai cambiamenti climatici, compresi gli approcci ecosistemici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di adattamento ai cambiamenti climatici efficaci, con priorità per quelle che applicano un approccio ecosistemico, e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e i piani di azione a livello locale, regionale o nazionale, con priorità per gli approcci ecosistemici;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
c) Governance e informazione in materia di clima
Obiettivi specifici:
- promuovere la sensibilizzazione in sul clima, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche dell’UE in materia , e promuovere le conoscenze sullo sviluppo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni sul clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione dell’UE sul clima, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance in materia di clima allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
L’acquisto di terreni è considerato ammissibile solo a condizione che l`acquisto contribuisca a mantenere/ripristinare l`integrità della rete Natura 2000, l`acquisto rappresenti l`unico o il più efficace mezzo per garantire il risultato desiderato in materia di conservazione, i terreni acquistati siano riservati nel lungo periodo ad usi compatibili con gli obiettivi del programma e lo Stato interessato garantisca la destinazione di tali terreni nel lungo termine a scopi di conservazione della natura.
In linea di principio il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto per il periodo 2014-2017 e del 55% dei costi ammissibili per il triennio 2018-2020, ad eccezione dei progetti di buone pratiche.
Eccezioni:
- progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti preparatori: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma;
- progetti Ambiente-Natura e biodiversità: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma (nel caso di habitat o specie prioritarieil contributo può arrivare al 75%)
- progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili.
Scadenze
Pei i progetti tradizionali (che riuniscono: progetti pilota, progetti dimostrativi, progetti di buone pratiche e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) le scadenze cadranno fra il 7 e il 15 settembre e precisamente:
- progetti tradizionali nel sottoprogramma Azione per il clima (tutte le azioni): 7 settembre
- progetti tradizionali relativi all’azione Ambiente e uso efficiente delle risorse nel sottoprogramma Ambiente: 12 settembre
- progetti tradizionali nelle azioni Natura e biodiversità e Governance e informazione nel sottoprogramma Ambiente: 15 settembre.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing
- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).
Il beneficio è cumulabile con:
Come accedere:
Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione
Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018.
Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 03/05/2017
Le iniziative da finanziare sono volte ad agevolare le reti di impresa, costituite nel settore olivicolo, per la realizzazione di investimenti coerenti con l'obiettivo del "Fondo per sostenere la realizzazione del piano di interventi nel settore olivicolo-oleario".
I soggetti beneficiari degli interventi del presene avviso sono le reti di imprese, costituende e/o costituite ai sensi della vigente normativa comunitaria e nazionale, promosse e composte da:
- agricoltori in attività;
- piccole e medie imprese.
I soggetti beneficiari devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere costituiti da almeno cinque imprese agricole singole o associate
- avere la maggioranza numerica delle imprese, costituenti la rete, rappresentata da aziende agricole
- non essere presenti in più reti partecipanti al presente avviso
- risultare autonome tra di loro
- miglioramento di beni immobili destinati alla commercializzazione del prodotto finito
- acquisto, noleggio di macchinari e attrezzature per il magazzinaggio e la commercializzazione del prodotto finito
- acquisizione e sviluppo di programmi informatici e l'acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.
La dotazione finanziaria è pari ad € 4.000.000,00.
L'intensità di aiuto non supera il:
- 50% dell'importo dei costi ammissibili nelle Regioni Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia;
- 40% dell'importo dei costi ammissibili nelle altre Regioni.
Il programma di intervento presentato deve avere un importo complessivo non inferiore ad € 200.000,00 e non superiore ad € 400.000,00.
E' possibile presentare domanda fino alle ore 17,00 del 3.5.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
È rivolto a tutte le imprese che:
oppure
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.
E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 07/04/2017
Le presenti istruzioni applicative disciplinano le modalità per l’accesso all’aiuto comunitario relativo alla misura OCM Vino Investimenti per la campagna 2016/2017.
Possono accedere all’aiuto:
1. le microimprese, le piccole e medie imprese.
2. le imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di Euro. Per tali imprese l’intensità massima degli aiuti è dimezzata;
la cui attività sia:
a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
c) l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.
Non rientrano nella categoria dei beneficiari del premio per gli investimenti, i soggetti che realizzano esclusivamente attività di commercializzazione del vino.
L’aiuto è riconosciuto per gli investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino, diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa.
I materiali, le attrezzature e apparecchiature varie, devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo di cinque anni dalla data di finanziamento.
L’investimento, oggetto del contributo, deve mantenere il vincolo di destinazione d'uso, la natura e le finalità specifiche per le quali è stato realizzato, con divieto di alienazione, cessione e trasferimento a qualsiasi titolo, salvo casi di cambi di conduzione e salvo cause di forza maggiore e circostanze eccezionali debitamente comprovate e riconosciute.
Il sostegno è erogato nel limite massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta. Nella Regioni classificate come Regioni meno sviluppate, il contributo alle spese non può superare il 50% dei relativi costi.
Il limite massimo è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta qualora l'investimento sia realizzato da una impresa classificabile come intermedia. Per le medesime imprese operanti in Regioni classificate come Regione di convergenza, il contributo massimo erogabile è pari al 25% delle spese effettivamente sostenute.
Qualora l'investimento sia realizzato da una impresa classificabile come grande impresa il livello di aiuto è fissato, al massimo, al 19% della spesa effettivamente sostenuta.
Il termine ultimo per la presentazione da parte del richiedente delle domande per la campagna 2016/2017 è fissato al 7 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 291.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2017
La sottomisura ha come obiettivo quello di rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti che migliorino la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui. Le operazioni finanziate con la sottomisura 4.3, tipologia di operazione 4.3.1, pertanto, in conformità al fabbisogno “F.08 Ristrutturazione, ammodernamento e realizzazione di nuovi sistemi di adduzione e distribuzione, e di invasi artificiali” del PSRN ed in linea con la Priorità P5 “Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio” connessi con gli obiettivi della Focus area 5A “Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura“ individuati nell’Accordo di Partenariato, devono essere finalizzate all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), o alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo. Tali operazioni contribuiranno alla competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere produttive ad esse connesse.
Il sostegno è diretto agli Enti irrigui che svolgono, per proprio statuto, attività a servizio, direttamente e indirettamente, di una pluralità di utenti e/o aziende, in forma collettiva. Resta escluso l’accesso al sostegno, anche in forma associata, per le singole aziende agricole le quali possono avvalersi del sostegno previsto dai PSR regionali.
Per avere diritto alla concessione ed al pagamento del contributo pubblico per la sottomisura 4.3 i proponenti devono rispettare le condizioni di ammissibilità, alla data di presentazione della domanda di sostegno e per tutta la durata dell’operazione.
La titolarità della concessione di derivazione deve essere posseduta e quindi dimostrata, a pena di inammissibilità della domanda di sostegno, entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria provvisoria e comunque non oltre l’approvazione della graduatoria definitiva.
Non è prevista la partecipazione ai benefici della sottomisura ad altri soggetti che non possiedano tali requisiti.
I progetti devono riferirsi a una o più delle seguenti azioni sovvenzionabili:
a) recupero dell’efficienza di bacini per l’approvvigionamento idrico, di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
b) realizzazione di bacini interaziendali a gestione consortile di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
c) completamento funzionale di schemi irrigui esistenti e nuove infrastrutture irrigue;
d) miglioramento dei sistemi di adduzione e di reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (rifacimento dei tratti di canali/condotte deteriorati, installazione di misuratori);
e) adeguamento delle reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (conversione, finalizzata al risparmio idrico, di canali a pelo libero in reti tubate per ridurre le perdite di evaporazione, sostituzione di canalette in cemento-amianto);
f) investimenti relativi a sistemi irrigui aventi finalità di bonifica e irrigazione, che possono riguardare opere di sistemazioni e regolazione idrauliche nei territori in cui operano i Consorzi;
g) investimenti per la produzione energetica da mini idroelettrico utilizzata per il sollevamento delle acque, come parte di un intervento per l’irrigazione;
h) investimenti in sistemi di telecontrollo;
i) investimenti per l’uso irriguo di acque reflue depurate in sostituzione di prelievi da corpi idrici superficiali o sotterranei.
La dotazione finanziaria è pari ad € 291.000.000,00.
Il contributo è concesso in conto capitale sulle spese ammissibili. La misura del contributo pubblico è pari al 100% della spesa ammessa.
L’operazione dovrà avere un valore massimo complessivo non superiore ai 20 milioni di euro e un valore minimo di 2 milioni, importi questi da intendersi comprensivi di IVA, ove dovuta.
30 giugno 2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 11/05/2017
Il bando è finalizzato a disciplinare gli interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione degli immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016, nonché le misure di compensazione dei danni a scorte, beni mobili strumentali e prodotti di attività economiche e produttive determinati dai medesimi eventi al fine di assicurare la ripresa delle attività produttive interrotte in conseguenza degli eventi sismici suindicati.
Possono beneficiare dei contributi previsti dalla presente ordinanza le imprese appartenenti a tutti i settori (industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche) attive alla data del sisma ed ubicate in edifici distrutti o che hanno subito danni gravi. Possono beneficiare dei contributi anche le imprese che optano per la delocalizzazione definitiva mediante l’acquisto di edifici esistenti agibili nello stesso comune.
Possono beneficiare del contributo i proprietari o conduttori di unità immobiliari a uso produttivo, nonché i soggetti che abbiano acquisito tramite leasing le predette unità immobiliari. Possono infine beneficiare del contributo i proprietari ovvero i locatari o coloro che, per legge o per contratto o in base ad altro titolo giuridico, siano obbligati a sostenere le spese per la manutenzione straordinaria di unità immobiliari ad uso abitativo che si trovino all’interno di un edificio principale a destinazione industriale o produttiva, limitatamente agli interventi sulle parti comuni dell’edificio.
I contributi di cui alla presente ordinanza possono essere concessi per gli interventi di cui ai commi successivi, a condizione che questi siano finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali e al recupero a fini produttivi degli immobili danneggiati o distrutti.
Per le finalità di cui al comma 1 sono concessi contributi per: a) il ripristino con miglioramento sismico di interi edifici gravemente danneggiati e la ricostruzione di edifici distrutti, al fine di ristabilirne la piena funzionalità per l’attività delle imprese in essi stabilite; b) la riparazione e l’acquisto dei beni mobili strumentali danneggiati o distrutti, compresi impianti e macchinari; c) il ristoro dei danni economici subiti da scorte e prodotti giacenti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio d) l’acquisto di interi immobili ove delocalizzare definitivamente l’attività produttiva.
Per gli interventi sugli immobili è concesso un contributo pari al 100% del costo ammissibile.
Per gli interventi sui beni mobili strumentali è concesso un contributo pari all’80% del costo riconosciuto ammissibile.
Per gli interventi relativi al ripristino delle scorte, è concesso un contributo pari al 60% del costo riconosciuto ammissibile.
11.05.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.
Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.
Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e 7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.
Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:
a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
b) sono in possesso del rating di legalità
E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.
Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.
In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.
I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).
Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.
Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.
La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;
Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.
FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.
FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).
E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 244.507.756
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Avviso pubblico vuole incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si finanzieranno progetti di investimento, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto e progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.
Destinatarie del finanziamento sono le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ad esclusione delle micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli e delle imprese che abbiano ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per uno degli avvisi pubblici ISI 2013, 2014 e 2015 o per il bando FIPIT 2014.
Le micro e le piccole imprese, comprese quelle individuali, che svolgono attività classificate con codici ATECO 2007 56.1, 56.2, 56.3, 47.11.40, 47.29.90 partecipano esclusivamente per l'asse loro dedicato.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto:
1. Progetti di investimento;
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.
Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva per una sola tipologia di progetto tra quelle sopra indicate.
1. Progetti di investimento: interventi mirati alla riduzione di specifici fattori di rischio individuati sia per la loro particolare severità che per la loro diffusione. Con tale punteggio si privilegiano progetti riguardanti le lavorazioni a rischio più elevato.
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale:
- Adozione SGSL certificato;
- Adozione SGSL anche di settore previsti da accordi INAIL-Parti Sociali;
- Modelli organizzativi e gestionali conformi all'art. 30 del D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni, anche asseverati in conformità alla prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 e UNI/PdR 22:2016 rispettivamente per il settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile e per il settore dei servizi ambientali territoriali.
- Adozione di un modello SA 8000 certificato o rendicontazione sociale asseverata.
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto:
- Rimozione di piastrelle e pavimentazioni in vinile amianto;
- Rimozione di coperture in cemento amianto;
- Rimozione di cassoni, canne fumarie, comignoli, pareti, condutture o manufatti in genere costituiti da cemento amianto;
- Rimozione di materiali contenenti amianto da impianti, attrezature o mezzi di trasporto (cordami, coibentazioni, isolamenti di condotte di vapore, condotte di fumi, ecc.);
- Rimozione da componenti edilizie o da mezzi di trasporto di intonaci o coibentazioni in amianto applicati a spruzzo o a cazzuola.
Sono esclusi gli interventi di bonifica mediante incapsulamento o cofinanziamento.
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività: riduzione di specifici fattori di rischio. Con tale punteggio si sostengono i progetti riguardanti le lavorazioni che comportano rischi di rumore, taglio e cesoiamento, ustione, cadute dall'alto/in piano. Punteggio riferito alla differente rischiosità attribuita secondo la classificazione dell'attività ATECO 2007.
Il finanziamento, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse. Il finanziamento è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA.
Per i progetti di investimento, i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di finanziamento.
Per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000,00 Euro.
La dotazione finanziaria è pari ad € 244.507.756 ed è così suddivisa:
Per i progetti di cui al numero 1 e 2: € 157.155.429,00
Per i progetti di cui al numero 3: € 67.352.327,00
Per i progetti di cui al numero 4: € 20.000.000,00
E' possibile presentare domanda dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18.00 del 5 giugno 2017.
Le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità e salvare la domanda inserita. Ai fini del raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati individuati diversi parametri , associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la soglia minima di ammissibilità pari 120 punti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 165.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Pubblicato in Gazzetta il decreto del Ministro dello sviluppo economico che stanzia oltre 165 milioni di euro - di cui 80 dal Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 - per gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva per le aree interessate da situazioni di crisi industriale.
In particolare le risorse del PON saranno destinate al sostegno di programmi di investimento produttivo, di tutela ambientale e di innovazione dell’organizzazione nelle zone in difficoltà economica delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il Decreto MISE stabilisce che una quota pari a 85 milioni di euro a valere sul FCS è destinata agli interventi di cui alla L. 181/89 (http://www.contributieuropa.com/v3/store/dettagliobando.asp?id=3181&affid=0) per la riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali disciplinati da appositi accordi di programma, mentre 80 milioni di euro a valere sul PON Imprese 2014-2020 sono assegnati alla stessa tipologia, purché relativi ad aree localizzate nelle regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), di questi però, 30 milioni sono già riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
Le agevolazioni sono previste per programmi di investimento produttivo, per progetti di innovazione organizzativa, per la tutela ambientale e per il turismo e sono concesse in forma di contributo in conto impianti e finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento generale di esenzione per categoria.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 31.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l'utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall'ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali.
Allevatori di bovini da latte in montagna, di suini e di ovini.
La dotazione finanziaria totale è pari ad € 31.000.000,00.
- ALLEVAMENTI DI BOVINI DA LATTE IN MONTAGNA
14 milioni di euro vengono destinati alle aziende delle zone montane con un contributo per circa 500mila capi. Per gli allevamenti delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto l'aiuto è raddoppiato.
- SUINICOLTURA
Per il sostegno della suinicoltura vengono previsti 10 milioni di euro, focalizzando l'azione sul miglioramento del benessere animale e sui piccoli allevamenti. In particolare si prevede un aiuto sulle scrofe per aumentare il periodo di lattazione da 3 a 4 settimane. Per le aziende con meno di 1000 scrofe è previsto un incremento del 25% del premio.
- OVINI
Attenzione anche per il settore degli ovini, con l'obiettivo di far crescere la qualità del latte con un aiuto riconosciuto a circa 10 milioni di litri, ovvero un quarto della produzione nazionale.
In fase di attivazione
I dettagli tecnici ed operativi delle misure verranno definiti entro novembre e nel primo trimestre del 2017 le aziende potranno accedere agli aiuti previsti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 32.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Le finalità del bando sono favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese. L'intervento è finalizzato a sostenere tramite Voucher del valore massimo di 10.000 Euro, l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano:
- il miglioramento dell'efficienza aziendale;
- la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce
- la connetività a banda larga e ultralarga
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.
Micro impresa e PMI indipendentemente dalla forma giuridica e dal principio contabile adottato.
Le imprese devono avere sede legale e/o unità attiva in Italia (per ora solo nelle 8 Regioni del Mezzogiorno, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ad essere iscritte al Registro delle Imprese.
- Acquisto di Hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali;
- L'acquisto di hardware, software e di servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all'utilizzzo di strumenti tecnologici e all'introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- L'acquisto di hardware, software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni e-commerce;
- Le spese per realizzazione delle opere infrastruttrali tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività e banda larga e ultralarga;
- Le spese realtive all'acquisto e all'attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- Le spese per la partecipazione a corsi e l'acquisizione di servizi di formazione qualificata.
L'importo del voucher viene erogato direttamete del Ministero in un'unica soluzione, in base alla somma richiesta dall'impresa in sede di presentazione dell'istanza concessa e approvata.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.
La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.
Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.
I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro.
Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 45.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 28/04/2017
L'Inail finanzia le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzati da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole.
Con l’Avviso pubblico Isi agricoltura 2016 Inail mette a disposizione euro 45.000.000,00 suddivisi in due assi di finanziamento differenziati in base ai destinatari:
Asse 1: riservato a giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria. La dotazione destinata a finanziare l’Asse 1 è pari a 5 milioni di euro;
Asse 2: per la generalità delle imprese agricole. La dotazione destinata a finanziare l’Asse 2 è pari a 40 milioni di euro.
I beneficiari dei finanziamenti sono le microimprese e le piccole imprese, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo di cui all’articolo 2135 del codice civile e titolari di partita IVA in campo agricolo, qualificate come:
Sono ammissibili a contributo i progetti di acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali e/o di macchine agricole o forestali. Il progetto può prevedere l’acquisto al massimo di due beni da associare secondo il seguente schema:
Sono ammissibili le spese, sostenute dall’impresa richiedente il contributo, direttamente necessarie alla realizzazione dell’intervento, nonché le spese di rimborso della perizia giurata.
Le spese ammissibili per l’acquisto dei trattori e delle macchine, anche nel caso di acquisto tramite noleggio con patto d’acquisto, devono essere calcolate, al netto dell’IVA, con riferimento al preventivo di importo inferiore tra i tre da presentare a corredo della domanda e, comunque, nei limiti dell’80% della somma dei prezzi di listino dei trattori agricoli o forestali e/o delle macchine agricole o forestali richiesti con pari allestimento. Per quanto concerne l’acquisto di trattori e di macchine tramite noleggio con patto d’acquisto, il contributo potrà essere riconosciuto solo successivamente al trasferimento della proprietà del bene; nelle spese considerate ammissibili, nei limiti fissati dal precedente articolo 8 e dal presente articolo, sono ricomprese l’eventuale caparra, i canoni del noleggio, nonché l’eventuale saldo.
Le spese ammissibili a contributo devono essere riferite a progetti avviati solo successivamente alla data di presentazione della documentazione a completamento della domanda.
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Il contributo, pari al 40% dell’investimento (50% per gli imprenditori giovani agricoltori), per un massimo di euro 60.000,00 ed un minimo di euro 1.000,00.
A seguito della proroga è possibile presentare domanda fino al 28/04/2017
Dal 5 maggio 2017 le imprese che avranno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato definitivamente la propria domanda, effettuandone la registrazione attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “INVIA”, potranno accedere all’interno della procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le identificherà in maniera univoca.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 102.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Iniziativa PMI rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.
Iniziativa PMI è basata sulla tecnica della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all’intervento di BEI e FEI, circa 1,2 miliardi di nuovi prestiti a tassi favorevoli sarà erogato a PMI operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nel dettaglio, l’Iniziativa PMI (SME Initiative) adottata dall’Italia si basa sullo strumento finanziario della cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.
PMI
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
A partire dal 10 novembre 2016, a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.
Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede diverse opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.
Possono beneficiare degli interventi le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.
La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una Banca della delibera di finanziamento, per una o più delle seguenti finalità:
a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;
c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;
d) pagamento dei debiti commerciali a breve.
In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziarie di 20 milioni di euro.
Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.
Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.
Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.
Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.
Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.
Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.
Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al via nuove norme in materia di agevolazioni per le piccole e medie imprese: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae il decreto del ministero dello Sviluppo economico con il quale viene data attuazione alle modifiche apportate alla “Nuova Sabatini” dal decreto-legge varato dal Governo l’anno scorso.
Le modifiche alla “Nuova Sabatini” prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.
Il decreto riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure.(data prevista 02/05/2016).
La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;
b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.
Gli investimenti ammissibili sono destinati a:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.
A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.
Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.
Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili.
La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2016 il decreto 18.1.2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze "Misure in favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale".
I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
a. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
b. miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;
c. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.
Le agevolazioni previste si applicano:
a) alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attivita' agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
1) essere costituite da non piu' di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
2) esercitare esclusivamente l'attivita' agricola;
3) essere amministrate e condotte da un giovane di eta' compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di societa', essere composte, per oltre la meta' numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
4) essere gia' subentrate, anche a titolo successorio, da non piu' di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;
5) avere sede operativa nel territorio nazionale;
b) alle microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilita', comprensivo dell'analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili; d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; f) servizi di progettazione; g) beni pluriennali.
I progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni
Le agevolazioni sono concedibili, in termini di ESL, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa dell'Unione europea.
In particolare:
a) 50% nelle regioni meno sviluppate;
b) 40% nelle restanti zone.
Le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono superare, in termini di ESL, l'importo di 500.000 euro per impresa e per progetto di investimento.
Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di dieci anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 16/05/2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.
Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:
Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:
a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.
Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d)
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.
Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:
si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati;
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:
Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.
I settori di investimento ammessi sono:
La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’Inps fornisce le istruzioni per l’incentivo in caso di assunzione di giovani lavoratori agricoli.
L’oggetto della circolare ministeriale prevede che a decorrere dal 1° luglio 2014 venga erogato un incentivo per i datori di lavoro agricoli che hanno assunto o assumono, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2015, giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (interpretato dall’Istituto “non abbiano ancora compiuto 35 anni”). I giovani si devono trovare in una delle seguenti condizioni:
a) essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
b) essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
L’incentivo spetta sia per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
Il diritto all’incentivo è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, dei seguenti requisiti:
- Essere in possesso della regolarità prevista, inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
- Essere in regola con l’applicazione dei principi :
Per le assunzioni a tempo determinato il contratto deve presentare i seguenti requisiti:
Il beneficio può altresì essere riconosciuto in caso di proroga e trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto instaurato prima del primo luglio 2014. L’incentivo potrà essere riconosciuto nel solo caso in cui la proroga o trasformazione soddisfino, comunque, il requisito oggettivo dell’incremento occupazionale netto.
In caso di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione il beneficio spetta a favore dell’agenzia.
Ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, che devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione.
L’incentivo è comunque applicabile, qualora l’incremento non avvenga per:
L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi.
Nell’ipotesi di assunzione di OTI, l’incentivo viene corrisposto in un’unica soluzione decorsi diciotto mesi dalla data di assunzione.
Nell’ipotesi di assunzione di OTD, l’incentivo viene corrisposto con le seguenti modalità:
L’incentivo è riconosciuto dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
L’incentivo è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti.
Per accedere all’incentivo è necessario inoltrare all’Inps una istanza (visibile nella circolare); la domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 10 novembre 2014.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Avvio attività, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato presentato il piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare che vale oltre 2 miliardi di euro per il triennio 2015-2017.
Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismeae Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L'Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e di distretto.
I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da:
Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto:
L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di euro.
Investimenti materiali
Conto capitale: fino al 25% dell'investimento
Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50%
Investimenti immateriali
Conto capitale: fino al 50% dell'investimento
Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento
Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 luglio 2013.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.
L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.
Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:
Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:
I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 07/04/2017
Detta misura concede un sostegno per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Tali investimenti sono diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa e il suo adeguamento alle richieste di mercato e ad aumentare la competitività e riguardano la produzione o la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza energetica globale nonché trattamenti sostenibili.
Possono accedere ai benefici della presente misura, in forma singola o associata, le persone fisiche o giuridiche cui compete l’onere finanziario degli investimenti.
Tali soggetti possono accedere agli aiuti qualora la loro attività sia:
- la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da essi stessi ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
- la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
c) l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione. Sono escluse dal contributo le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno;
d) la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori qualora la domanda sia rivolta a realizzare ex novo un impianto di trattamento o una infrastruttura vinicola, anche ai fini della commercializzazione.
Sono ammissibili spese:
- di natura edilizia (costruzione, acquisto per un valore massimo del 30% delle spese ammissibili, ristrutturazione, riattamento di fabbricati);
- acquisto di impianti, attrezzature fisse e macchinari per l’esposizione, la degustazione e la commercializzazione del prodotto;
- acquisto di elementi di arredo per i punti vendita aziendali purché non ubicati all’interno delle unità produttive, comprensivi di sale di degustazione;
- acquisto di strumentazioni di controllo e di apparecchiature informatiche (personal computer, stampanti, fax) e dei relativi programmi e piattaforme a servizio dei punti vendita extra-aziendali.
Il sostegno per gli investimenti realizzati da micro, piccole o medie imprese è concesso nel limite massimo del 40% della spesa effettivamente sostenuta. Tale limite è ridotto al 20% della spesa effettivamente sostenuta qualora l’investimento sia realizzato da una impresa classificabile come intermedia (o da un raggruppamento di imprese nel quale sia inclusa un’impresa classificabile come intermedia)
07.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/05/2017
L’ operazione concede un sostegno (Premio di insediamento) ai giovani agricoltori per l'avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende, allo scopo di migliorare la competitività delle aziende agricole favorendo il ricambio generazionale mediante l’insediamento iniziale dei giovani agricoltori. L'insediamento dei giovani agricoltori dovrà avvenire in qualità di capo di un’azienda agricola. I giovani richiedenti devono presentare un Piano Aziendale che descrive il progetto di sviluppo proposto per l’azienda agricola oggetto di insediamento, progetto di sviluppo comprendente sia investimenti materiali nell’azienda che attività di crescita personale e professionale del giovane. Tali Piani Aziendali saranno sottoposti a valutazione di merito da parte degli Uffici istruttori, tesa a verificare anche la congruità tecnica ed il corretto dimensionamento degli investimenti proposti, al fine di valutare l’ammissibilità delle domande di Premio. Potranno essere ammesse al Premio anche domande in riferimento alle quali non sia possibile dimostrare un miglioramento globale dei risultati economici, qualora tali domande prevedano prevalentemente investimenti a forte valenza ambientale, in considerazione del beneficio apportato alla collettività dalla realizzazione degli investimenti medesimi (investimenti per riduzione dei consumi idrici; per miglioramento del rendimento energetico e/o produzione di energia da fonti rinnovabili; per miglioramento dell’ambiente e/o del benessere animale).
Giovani agricoltori che al momento della presentazione della domanda hanno una età compresa tra 18 anni (compiuti) e 40 anni (non compiuti) e sono già titolari di una azienda agricola, da non più di 12 mesi (le domande di adesione al presente bando potranno essere presentate anche dai giovani di età compresa tra 40 e 41 anni non compiuti, ma la loro eventuale ammissione all’aiuto è condizionata all’avvenuta approvazione da parte della Commissione Europea della proposta presentata dalla Regione Piemonte di modifica in tale senso del PSR 2014-2020 del Piemonte). Il giovane richiedente deve avere costituito l’azienda prima della presentazione della domanda di Premio di insediamento, con apertura della partita IVA (o l’estensione dell’attività all’agricoltura in riferimento ad una partita IVA già attiva ma relativa ad attività non agricola) non oltre 12 mesi prima della presentazione della domanda di Premio medesima; in caso di insediamento in forma societaria, la stipulazione/modifica degli atti societari dovrà essere avvenuta non oltre 12 mesi prima della presentazione della domanda di Premio medesima.
Il giovane inoltre, al momento della presentazione della domanda, dovrà avere già provveduto alla iscrizione al registro delle imprese presso la Cciaa ed alla costituzione del fascicolo aziendale nella Anagrafe agricola del Piemonte presso un Centro autorizzato di assistenza in agricoltura (CAA), ed aver validato i dati nel 2016 o nel 2017. Nel fascicolo aziendale dovrà essere inserito l’indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) della azienda agricola, se non ancora presente. Il giovane dovrà risultare agricoltore in attività non oltre 18 mesi dopo la data di insediamento (intesa come data di apertura della partita IVA oppure in caso di insediamento in forma societaria, la data di stipulazione/ modifica degli atti societari). Entro la data di conclusione della realizzazione del Piano Aziendale l’attività agricola dovrà diventare l’attività principale del giovane, sia in termini di reddito da lavoro che di tempo di lavoro (cioè, indipendentemente dalla zona altimetrica, il reddito ricavato dalla attività nella azienda agricola dovrà rappresentare almeno il 50% del reddito da lavoro complessivo del giovane ed il tempo dedicato alla attività nella azienda agricola dovrà rappresentare almeno il 50% del tempo di lavoro complessivo del giovane).
Il premio di insediamento verrà erogato per i seguenti importi:
A) Domanda per insediamento di un solo giovane: 35.000 euro, con la maggiorazione di 10.000 euro se l’insediamento avviene in zona di montagna.
B) Domanda per insediamento congiunto di due giovani: 30.000 euro per ciascun giovane, con la maggiorazione di 7.000 euro per ciascun giovane se l’insediamento avviene in zona di montagna.
C) Domanda per insediamento congiunto di più di due giovani, fino a un massimo di cinque: 25.000,00 euro per ciascun giovane, con la maggiorazione di 5.000 euro per ciascun giovane se l’insediamento avviene in zona di montagna.
La dotazione finanziaria è pari ad € 4.000.000,00.
31.05.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 341.648
BANDO APERTO | Scadenza il 03/05/2017
La misura si propone di sostenere e promuovere investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici.
L’operazione 5.1.1 “Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico” prevede due tipologie di intervento: la n. 2, oggetto del presente bando, finanzia investimenti volti alla prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico quali reti anti-insetto, teli pacciamanti e altri tipi di investimenti necessari per la produzione sotto rete di materiale di moltiplicazione al fine di prevenire i danni da fitopatie o da organismi nocivi suscettibili di causare calamità.
Nel caso specifico, i finanziamenti sono rivolti alle aziende agricole vivaistiche per realizzare investimenti volti alla prevenzione ed al contenimento dell’insetto fitofago Popillia japonica Newman nelle aree infestate e tampone.
La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione di questo bando (Misura 5.1 Operazione 5.1.1) è fissata in 341.648,00 euro di spesa pubblica.
Il presente bando è riservato ad Agricoltori in possesso dei requisiti di agricoltore in attività, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati.
In particolare, l’Agricoltore che presenta la domanda sulla presente Operazione deve:
a. possedere un’autorizzazione all’attività vivaistica rilasciata dal Settore Fitosanitario e servizi tecnico scientifici;
b. avere sul fascicolo aziendale terreni destinati all’attività vivaistica ricadenti nell’area infestata e/o nell’area tampone.
Gli interventi possono essere realizzati soltanto nelle aree a rischio di gravi danni al potenziale produttivo agricolo causati da fitopatie e organismi nocivi. Il contributo finanziario viene accordato unicamente per interventi realizzati sui terreni e/o serre, presenti sul fascicolo aziendale del beneficiario, destinati all’attività vivaistica ed ubicati nell’area infestata e/o nell’area tampone.
Sono finanziati interventi per la realizzazione di strutture protette atte alla produzione di materiale vivaistico sano relativo a colture soggette a organismi nocivi e a fitopatie a rapida diffusione suscettibili di causare calamità.
Saranno ammesse al sostegno le seguenti spese:
1. acquisto di reti anti insetto;
2. acquisto di teli pacciamanti;
3. acquisto di materiale per realizzare altri investimenti necessari per la produzione sotto rete di materiale vivaistico (es. interventi a strutture già esistenti per la produzione sotto rete di materiale vivaistico, realizzazione di strutture atte a sostenere le reti anti insetto).
La spesa massima ammissibile è pari a € 30.000,00. La spesa minima ammissibile è pari a € 1.000,00.
Il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti ed è concesso per un importo pari a:
- 80% delle spese sostenute per gli agricoltori singoli;
- 100% delle spese sostenute per gli agricoltori in forma associata.
E' possibile presentare domanda entro le ore 18,00 del 03.05.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.369.790
BANDO APERTO | Scadenza il 13/04/2017
La misura contribuisce a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità migliorando il loro posizionamento sui mercati, migliorando la competitività del settore agricolo, incrementando le opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo delle zone rurali. La partecipazione degli agricoltori ai regimi di qualità, in un mercato sempre più complesso e globalizzato, può migliorare l'offerta ai consumatori e rafforzare la competitività delle imprese agricole e agroalimentari con ricadute di sviluppo sui territori di produzione.
La partecipazione ai regimi di qualità induce i produttori a integrarsi tra di loro e a dotarsi di regole comuni per garantire la qualità dei loro prodotti attraverso la condivisione di procedure produttive con standard qualitativi superiori e strutture organizzative aziendali maggiormente competitive ed efficienti.
Dato che la produzione di prodotti qualitativamente superiori comporta il rispetto di vincoli e il sostegno di costi aggiuntivi si rende opportuno incentivare le aziende agricole alla partecipazione ai regimi di qualità ma anche la realizzazione di campagne informative e promozionali che sensibilizzino il consumatore europeo all’acquisto di tali prodotti, dato che i consumatori europei conoscono in minima parte le caratteristiche delle produzioni di qualità, i vincoli e i costi che i produttori devono sostenere.
L'operazione sostiene le attività di Informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità svolte nel mercato interno della UE da associazioni di produttori riguardo ai prodotti e ai regimi di qualità per cui è stata attivata l'operazione 3.1.1.
Il presente bando è riservato alle associazioni di produttori coinvolte nei regimi di qualità e relativi prodotti di qualità per cui è stata attivata l'operazione 3.1.1 costituiti in qualsiasi forma giuridica, ed in particolare:
- le organizzazioni di produttori e le loro associazioni, riconosciute ai sensi della normativa UE, nazionale e regionale;
- le organizzazioni interprofessionali riconosciute ai sensi della normativa unionale, nazionale e regionale;
- i gruppi compresi i consorzi di tutela delle DOP, IGP e STG riconosciuti ai sensi della normativa nazionale;
- i gruppi di produttori compresi i consorzi di tutela;
- le associazioni di produttori biologici e loro raggruppamenti;
- le associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale;
- le cooperative agricole e loro consorzi;
- reti di imprese, gruppi o aggregazioni costituite in Associazioni Temporanee di Impresa o Associazioni Temporanee di Scopo o forme associative costituite con atto a evidenza pubblica.
Sono ammissibili le attività di informazione e promozione sul mercato interno comunitario che riguardano la valorizzazione e la promozione delle produzioni riferibili ai regimi di qualità per cui è stata attivata l'operazione 3.1.1.
I regimi di qualità ammissibili sono i seguenti:
A) regimi di qualità:
- Protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d’origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari.
Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere iscritte nello specifico registro comunitario.
- Metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari.
- Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini a denominazione di origine protetta.
Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere inserite nel registro comunitario.
- Protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose.
Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere iscritte nello specifico registro comunitario.
- Protezione dei vini aromatizzati, delle bevande aromatizzate a base di vino e dei cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli.
Le produzioni che possono usufruire dell’aiuto devono essere iscritte nello specifico registro comunitario.
B) regimi di qualità riconosciuti dallo Stato italiano, compresi i regimi di certificazione delle aziende agricole, dei prodotti agricoli, del cotone e dei prodotti alimentari, ossia:
- sistema di qualità nazionale per la zootecnia (SQNZ) in base ai disciplinari riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali;
- sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI);
- sistema di qualità regionale (a partire dalla sua attivazione).
C) regimi facoltativi di certificazione dei prodotti agricoli riconosciuti dallo Stato italiano in quanto conformi agli orientamenti dell’Unione sulle migliori pratiche riguardo ai regimi facoltativi di certificazione per i prodotti agricoli e alimentari; come disciplinato dall’operazione 3.1.1.: (ISO 9001; ISO 14001 – EMAS; SA 8000, OHSAS 18001; ISO
22000, ISO 22005; FSSC 22000; BRC; IFS; GLOBALGAP; VIVA; DAP; Certificazioni internazionali di qualità basate su norme Iso e HACCP (quali ad esempio HALAL; indicazione facoltativa “prodotto di montagna”, in caso di attivazione di un sistema di certificazione).
Gli interventi ammissibili sono quelli che prevedono le seguenti attività di informazione e promozione:
- fiere e manifestazioni di carattere intenazionale, nazionale, regionale o locale, ritenute, anche per il numero di visitatori, oggettivamente interessanti; sono escluse le manifestazioni fieristiche oggetto del Bando A “Azioni di informazione e promozione da svolgere nell’ambito di fiere e manifestazioni a carattere internazionale e strategiche”.
- tutte le attività di informazione e promozione dei prodotti di qualità da svolgersi sul territorio UE;
- realizzazione di seminari tecnici, degustazioni guidate, incontri B2B, azioni promozionali rivolte al circuito HORECA, nonché la predisposizione di materiale promopubblicitario, informativo, divulgativo e di iniziative promopubblicitarie con i mezzi di informazione e azioni di educazione alimentare;
- iniziative di accoglienza e promozione correlati ai temi del paesaggio agrario e in particolare quello di Langhe Roero e Monferrato riconosciuti dall'UNESCO e altre iniziative collaterali da svolgere presso e in collaborazione con soggetti come le Enoteche regionali e altre sedi istituzionali.
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione di questo bando è fissata in Euro 4.369.790.00.
In riferimento alla scheda di misura si specifica che per i bandi annualità 2017 la spesa massima ammissibile per beneficiari quali gruppi associati tra loro o gruppi riconosciuti associati tra loro, anche in modo non esclusivo, è di euro 2.000.000,00 e di euro 600.000,00 per le altre categorie di beneficiario singolo.
Domanda di preiscrizione al bando: dal 07.03.2017 al 21.03.2017
Domanda di sostegno: dal 24.03.2017 al 13.04.2017
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.400.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La presente misura intende sostenere “Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale” (Piattaforme Tecnologiche) che consentano l’acquisizione e la sperimentazione di nuove conoscenze nonché l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire allo sviluppo delle imprese (in specie piccole e medie) che operano in aree scientifiche e tecnologiche individuate in conformità a quanto indicato negli atti di indirizzo e programmazione della Regione Piemonte richiamati in premessa.
Le Piattaforme Tecnologiche sono concepite come un insieme integrato, coordinato e organico di azioni di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di attività di dimostrazione, che, alimentandosi reciprocamente, siano finalizzate al perseguimento di obiettivi industriali di breve?medio periodo. In tale ottica, i programmi strategici devono comprendere azioni che prevedano la partecipazione congiunta e sistematica di una pluralità di soggetti diversi attivi nella ricerca e nell’innovazione. I progetti strategici si caratterizzano dunque per la previsione di operazioni e azioni integrate, anche di carattere intersettoriale e individuate sulla base di un’ampia condivisione, strettamente coerenti e collegate tra di loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo della competitività e dell’innovazione del sistema economico regionale e richiedono, per
la loro complessità, un approccio attuativo coordinato.
Raggruppamenti/Aggregazioni, anche temporanei, costituiti o costituendi, di soggetti che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
- imprese di qualunque dimensione fermo restando una partecipazione minima di PMI in una percentuale variabile, a seconda della natura dei settori, tra il 25% e 35% dei costi complessivi ammissibili;
- organismi di ricerca che devono sostenere cumulativamente almeno il 15% ma non più del 30% dei costi complessivi ammissibili.
Potranno prevedersi altresì soggetti al di fuori del territorio piemontese purché tali partecipazioni risultino strategiche per l'intervento e a condizione di non poter reperire, fornendone dimostrazione, le specifiche
competenze in ambito regionale. La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% dei costi complessivi ammissibili.
Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale. Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dei Regolamenti comunitari, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto all’ingresso sul mercato, nonché dotate di prospettive di vita utile significativa (final market adaptation, progetti pilota, prototipazione, dimostrazione, validazione precoce dei risultati, linee pilota, etc.)
Con riferimento al livello di maturità della tecnologia (Technology Readiness Level – TRL) utilizzata dalla Commissione UE nell’ambito del Programma Horizon 2020, i progetti dovranno in ogni caso prevedere di raggiungere indicativamente almeno il livello TRL 7 al termine del progetto. A titolo puramente indicativo, le attività classificabili come TRL 4 sono da considerarsi come pura ricerca industriale, quelle riferite a TRL 5 e successivi come attività di sviluppo sperimentale. Potranno tuttavia essere individuate metriche differenti in caso di ambiti di ricerca (es. life sciences) in cui gli aspetti regolatori e normativi influenzino in modo rilevante il percorso che porta dal laboratorio al mercato.
BENEFICIARIO | TIPO DI ATTIVITA' | % MASSIMA DI CONTRIBUTO DELLE SPESE AMMISSIBILI | |
PICCOLA IMPRESA | Ricerca industriale, Sviluppo sperimentale/dimostratore |
50% | |
MEDIA IMPRESA |
|
40% | |
GRANDE IMPRESA |
|
30% | |
ORGANIZZAZIONI DI RICERCA |
|
60% |
In fase di attivazione
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 87.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sono stati approvati i criteri per l'assegnazione di contributi regionali a favore di microimprese, piccole e medie imprese (PMI) operanti nella produzione agricola primaria, per le perdite di produzione delle superfici a prato a seguito di interventi di controllo di infestazioni parassitarie da Popillia japonica N.
Il contributo regionale complessivamente concesso ammonta ad € 87.000,00.
I beneficiari, per presentare la domanda di contributo, devono:
1. essere microimprese, piccole e medie imprese (PMI) operanti nella produzione agricola primaria, destinatarie dell’ingiunzione notificata dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici, che conducono superfici a prato ricadenti nell’area infestata (l’intero territorio comunale dei comuni di Bellinzago Novarese, Cameri, Galliate, Marano Ticino, Mezzomerico, Oleggio, e Pombia);
2. aver correttamente eseguito tutti gli interventi ingiunti dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici;
3. essere precedentemente iscritte all’anagrafe delle aziende agricole del Piemonte.
Le aziende agricole destinatarie dell’ingiunzione notificata dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici, che abbiano correttamente eseguito gli interventi previsti, devono essere risarcite le perdite di produzione ed i costi aggiuntivi in base alla seguente quantificazione, al netto di tutti i costi che sarebbero stati comunque sostenuti dal beneficiario:
Il contributo viene erogato in base alla quantità di superficie a prato, ricadente nell’area infestata, interessata dagli interventi per la lotta alle larve di Popillia. Le perdite di produzione ed i costi aggiuntivi derivanti dalla corretta esecuzione degli interventi di lotta sono quantificate, come specificato in premessa, in €/ha 200. L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”.
Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:
Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.
L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:
Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.
Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.
L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.
La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L' operazione prevede un sostegno alla realizzazione nelle aziende agricole di investimenti finalizzati a consentire lo svolgimento di attività complementari a quella di produzione agricola, in modo da garantire una integrazione del reddito quale condizione essenziale per il mantenimento nel lungo periodo della attività agricola. L'operazione concorre come segue agli obiettivi trasversali:
- innovazione, sostenendo interventi di miglioramento che consentono all'azienda di adottare soluzioni tecnologiche avanzate di prodotto, di processo e organizzative;
- ambiente, finanziando interventi relativi all'agriturismo (che rappresenta una forma sostenibile di turismo) e alle fattorie didattiche (che contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dei problemi ambientali);
- cambiamento climatico, sostenendo interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Imprenditori agricoli professionali (come definiti dal D.lgs 99/2004) e coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- imprenditori agricoli in possesso dei requisiti di agricoltore in attività, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della operazione 6.1 e per i quali l’attività agricola diventa attività prevalente;
- agricoltori o coadiuvanti familiari dell’agricoltore che diversificano la loro attività avviando attività extra-agricole (Per “coadiuvante familiare” si intende un soggetto, che non riveste la qualifica di titolare, di imprenditorie, di socio o di contitolare dell'azienda e neppure di lavoratore dipendente, ma che è comunque stabilmente dedito alla attività agricola nella azienda agricola di cui è titolare un famigliare. Il “coadiuvante familiare” è iscritto come tale negli elenchi previdenziali);
- microimprese e piccole imprese.
- Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali).
- Acquisto o acquisizione, anche mediante leasing, di macchinari e/o attrezzature e/o di programmi informatici (compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi).
Sono ammessi inoltre gli investimenti immateriali (spese generali e tecniche, spese di progettazione, di predisposizione delle domande di aiuto, di elaborazione dei progetti di sviluppo aziendale, di elaborazione dei piani di gestione forestale e loro equivalenti, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, marchi di fabbrica o di processo, …) connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti materiali, nel limite massimo del 12% del costo dell'investimento.
Aliquota di sostegno applicata: 40% del costo dell'investimento ammissibile, elevata al 50% per:
- i giovani agricoltori o che si sono già insediati durante i cinque anni precedenti la domanda di sostegno;
- gli investimenti collettivi (domande di sostegno presentate congiuntamente da due o più aziende agricole per investimenti da effettuare in comune);
- le zone montane.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.
Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo.
Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:
In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.
Finanziamento agevolato che copre:
Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.
Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.