Agevolazioni ed incentivi

Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Prestito fino al 50% per la promozione di investimenti in piccole, medie e grandi imprese.

AREA GEOGRAFICA: Italia/UE

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti  (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.

La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.   

Soggetti beneficiari      

Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).

Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano. 

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.

Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.

Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.

Agevolazione 

Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.

Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.

Procedura d'accesso alle agevolazioni 

Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.

MISE. Voucher Innovation Manager. Contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di innovazione.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il decreto finanzia un contributo a fondo perduto in forma di voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, e di processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del contributo a fondo perduto di cui al presente decreto le imprese che, sia alla data di presentazione della domanda sia alla data di comunicazione dell’ammissione al contributo, sono in possesso dei seguenti requisiti:

a) qualificarsi come micro, piccola o media impresa indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato, nonché dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali;

b) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;

c) non essere destinatarie di sanzioni interdittive e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;

d) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;

e) non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero.

Possono beneficiare del contributo anche le imprese aderenti a un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva e stabile e preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e/o lo sviluppo di processi innovativi in materia di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Tipologia di spese ammissibili

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:

a) big data e analisi dei dati;

b) cloud, fog e quantum computing;

c) cyber security;

d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;

e) simulazione e sistemi cyberfisici;

f) prototipazione rapida;

g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);

h) robotica avanzata e collaborativa;

i) interfaccia uomo-macchina;

l) manifattura additiva e stampa tridimensionale;

m) internet delle cose e delle macchine;

n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;

o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;

p) programmi di open innovation.

Sono inoltre ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

a) l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;

b) l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Il contenuto e le finalità delle prestazioni consulenziali rilevanti agli effetti dell’ammissione al contributo, nonché le modalità organizzative adottate per il loro concreto svolgimento nel corso del rapporto, devono risultare dal contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra l’impresa o la rete di imprese e la società di consulenza o il manager dell’innovazione. 

Entità e forma dell'agevolazione

Nei confronti delle imprese che rientrano nella definizione di micro e piccole imprese, il contributo è riconosciuto in misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo di 40.000 euro. Nei confronti delle imprese che alle stesse date rientrano nella definizione di medie imprese ai sensi della predetta Raccomandazione, il contributo è attribuito in misura pari al 30 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo di 25.000 euro. Nel caso in cui la domanda di ammissione al contributo sia presentata da una rete di imprese, il contributo è in ogni caso fissato in misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo complessivo di 80.000 euro.

Scadenza

Con un successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese da adottare entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto 7 maggio 2019 saranno definiti i termini e le modalità per la presentazione, da parte di PMI e reti d’ impresa, delle domande di ammissione al contributo.

Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% e contributo a fondo perduto fino al 35% promosso da ISMEA in favore dell'autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L'obiettivo della misura è quello di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l'ampliamento di aziende agricole esistenti.
ISMEA finanzia la realizzazione di progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al finanziamento: le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti, con i seguenti requisiti:

- subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;

- ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.

Tipologia di spese ammissibili

Sono finanziabili i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

- la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell'investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell'investimento da realizzare;

- le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;

- la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell'ammissibilità non deve superare il 40% dell'investimento da realizzare;

- per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l'acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell'intervento;

- la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell'azienda agricola oggetto dell'intervento.

Entità dell'agevolazione

L'agevolazione è concessa nelle seguenti modalità:

-mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili;

- nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, in alternativa ai mutui agevolati, è concesso, un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile nonché un mutuo agevolato, a tasso zero, di importo non superiore al 60 % della spesa ammissibile.

MISE. Credito d'imposta fino al 50% promosso dal Ministero dello Sviluppo economico per sostenere la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il bando sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata, comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli, dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Tipologia di attività ammissibile

Sono ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.

Tipologia di spesa ammissibile

Si considerano ammissibili al credito d’imposta le sole spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione.

Si considerano ammissibili al credito d’imposta anche le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

A partire dal 1° gennaio 2019, la percentuale del bonus sulle spese di formazione passa dal 40% al 50% per le piccole imprese, mentre resta fissata al 40% per le medie imprese.

L’importo dell’agevolazione e del credito d’imposta riconosciuto sarà inferiore per le grandi imprese in quanto il bonus formazione 4.0 scende al 30% e per un limite massimo di spese pari a 200.000 euro.

In sintesi

Bonus formazione 4.0 Percentuale credito d'imposta Limite massimo di spesa
Piccole imprese 50% € 300.000
Medie imprese 40% € 300.000 
Grandi imprese 30% € 200.000

 

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Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso dal MISE in favore dei progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito delle aree tecnologiche Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 562.700.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Con decreto del 12 giugno 2019 è disposta, a partire dal 13 giugno 2019, la sospensione dei termini di presentazione delle proposte progettuali per il settore applicativo “Fabbrica intelligente e Scienze della vita” nei territori delle regioni in transizione.

Al fine di dare attuazione alla Strategia nazionale di specializzazione intelligente e di sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione sull’intero territorio nazionale attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative di alto profilo, il bando disciplina le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente relativi a “Fabbrica intelligente”, “Agrifood” e “Scienze della vita”.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti:

- le imprese che esercitano un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, ivi comrpese le imprese artigiane di produzione di beni;

- le imprese che esercitano un'attività di trasporto per terra, o per acqua o per aria;

- le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;

- le imprese che svolgono prevalentemente attività ausliare in favore delle imprese indicate nei punti precendenti.

- i Centri di ricerca.

I soggetti sopra indicati possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti. In tale ultimo caso possono beneficiare delle agevolazioni anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti al settore applicativo “Agrifood”, anche le imprese agricole.

Tipologia di progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese e i costi ammissibili devono essere sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario e pagati dallo stesso e sono quelli relativi a:

a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto;

b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;

c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;

d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del venticinque per cento dei costi diretti ammissibili del progetto;

e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Entità e forma dell'agevolazione

All'intervento sono assegnate risorse pari a 562.700.000,00:

  • euro 225.087.200,00 per il settore operativo “Fabbrica intelligente”;
  • euro 225.087.200,00 per il settore operativo “Agrifood”;
  • euro 112.543.600,00 per il settore operativo “Scienze della vita”.

L’intervento agevolativo verrà attuato secondo due differenti procedure:

  • valutativa a sportello per i progetti con costi ammissibili compresi tra € 800.000,00 e € 5.000.000,00
  • valutativa negoziale, prevista per gli Accordi per l’innovazione per i progetti con costi ammissibili compresi tra € 5.000.000,00 e € 40.000.000,00.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa, eventualmente integrato dal finanziamento agevolato.
Il finanziamento agevolato non è assistito da forme di garanzia  ed ha una durata compresa tra uno e otto anni, oltre un periodo di preammortamento fino all’ultimazione del progetto e, comunque, nel limite massimo di tre anni decorrenti dalla data del decreto di concessione.
Il tasso agevolato di finanziamento è pari al venti per cento del tasso di riferimento, vigente alla data di concessione delle agevolazioni, fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione europea.
 

Scadenza

Il bando è stato chiuso in data 24 gennaio 2019 per esaurimento delle risorse disponibili.

Fondo Nazionale per l'efficienza energetica. Finanziamento a tasso agevolato e garanzia per interventi di efficienza energetica.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.

Il Fondo si articola in due sezioni che operano per:

  1. la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento, cui è destinato il 30% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo;
  2. l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato cui è destinato il 70% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo


Soggetti beneficiari

Le agevolazioni possono essere concesse:

- alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata;

- ESCO (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)

- alle Pubbliche amministrazioni, in forma singola o in forma aggregata o associata.

Tipologia di interventi ammissibili

Le agevolazioni previste per le Imprese:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi, ivi inclusi gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica;
  • installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti;
  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione.

Le agevolazioni per la Pubblica Amministrazione:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare.

Tipologia di spesa ammissibile

a) consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;

b) le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;

c) interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;

d) infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).

Entità e forma dell'agevolazione

  • Forma dell'agevolazione per Imprese e le Esco:

Per gli interventi sono concesse alle imprese le seguenti agevolazioni:

a) garanzia su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed interessi) e copre fino all’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro. Durata massima di 15 anni;

b) finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25%, per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni.

  • Forma dell'agevolazione per la Pubblica Amministrazione: 

per le PA a copertura di un massimo del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di interventi su infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica) per importi compresi tra 150.000 e 2.000.000 euro. Durata massima 15 anni.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro.

Scadenza

Domande a partire dal 20 maggio 2019

Finanziamento a tasso agevolato promosso da Ismea per promuovere progetti di sviluppo delle imprese del settore agricolo e agroalimentare.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Sulla Gazzetta Ufficiale del 22.02.2018 è stato pubblicato il Decreto del Mipaad del 12.10.2017 recante i criteri e le modalita' degli interventi finanziari dell'ISMEA a favore del settore agricolo/agroalimentare.

Possono beneficiare degli interventi finanziari del presente decreto: 

a) le societa' di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli;

b) le societa' di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell'ambito delle relative attivita' agricole; 

c) le societa' di capitali partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualita' prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica, dei prodotti agricoli;

Tipologia di spese ammissibili

Gli interventi ammissibili alle agevolazioni possono riguardare una o piu' unita' produttive relative ad uno stesso soggetto beneficiario e comprendono le seguenti tipologie: 

a. investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle  aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria; 

b. investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli; 

c.investimenti concernenti beni prodotti nell'ambito delle relative attivita' agricole;

d. investimenti per la distribuzione e la logistica, anche su piattaforma informatica.

Entità e forma dell'agevolazione

Gli interventi finanziari a condizioni agevolate sono effettuati dall'ISMEA nella forma del finanziamento a tasso di interesse agevolato.

Il finanziamento agevolato puo' avere durata massima di quindici anni, di cui fino a un massimo di 5 anni di preammortamento e fino a un massimo di 10 anni di ammortamento, con rate semestrali posticipate a capitale costante. In ogni caso, il finanziamento agevolato non puo' essere erogato ad un tasso inferiore allo 0,50%.

Legge 181/89. Restart Abruzzo. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per sostenere investimenti nell'area del cratere sismico.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 15.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il presente Avviso è adottato nell’ambito dell’attuazione del “Programma di sviluppo per l’area del cratere sismico della Regione Abruzzo, denominato RESTART”.

Il Programma è finalizzato ad assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di: valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene; ricadute occupazionali dirette e indirette; l’incremento dell’offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini e delle imprese.

L’Avviso promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nei territori dei seguenti Comuni:

Acciano, Arsita, Barete, Barisciano, Brittoli, Bugnara, Bussi sul Tirino, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel Castagna*. Castel del Monte, Castel di Ieri, Castelli, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Civitella Casanova, Cocullo, Collarmele, Colledara, Cugnoli, Fagnano Alto, Fano Adriano, Farindola*, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Isola del Gran Sasso*, L’Aquila, Lucoli, Montebello di Bertona, Montereale, Montorio al Vomano, Navelli, Ocre, Ofena, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Pizzoli, Poggio Picenze, Popoli, Prata d’Ansidonia, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Torre de’ Passeri, Tossicia, Villa Santa Lucia degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.

Le iniziative imprenditoriali devono:

a. prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;

b. comportare un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.

2. Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.500.000,00 (unmilionecinquecentomila).

3. Sono ammesse le iniziative imprenditoriali inerenti alle attività individuate come ammissibili dalla normativa di riferimento.

Soggetti beneficiari

Le sole società di capitali, incluse le società cooperative e consortili, già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazioni ed appartenenti ai seguenti settori:

a) manifatturiero;

b) estrattivo di minerali da cave e miniere;

c) produttivo di energia o di tutela ambientale;

d) dei servizi alle imprese;

e) dello sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.

Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili.

Il finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile. 

Accordi per l'innovazione. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso dal Mise in favore di progetti di Ricerca & Sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 206.600.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

In data 31.10.2017, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce le modalità e i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio.

Tipologia di progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni nell’ambito degli Accordi per l’innovazione devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)

- Nanotecnologie

- Materiali avanzati

- Biotecnologie

- Fabbricazione e trasformazione avanzate

- Spazio

- Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a:

a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;

b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui gli strumenti e le attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione del Soggetto gestore;

c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;

d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi diretti ammissibili del progetto, 

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni consistono in:

- un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20 per cento dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili)

- un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20 per cento dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

Scadenza

Fino ad esaurimento delle risorse disponibili

MISE. Microcredito. Finanziamento a tasso agevolato fino a € 25.000 per favorire lo sviluppo della microimprenditorialità.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 €), i ricavi lordi (fino a 200.000 €) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 €). Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 4/2013. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di €25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di €10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto.

E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 € o, nei casi previsti, di 35.000 €.

Scadenza

L'intervento del Fondo sulle operazioni di microcredito è disponibile fino ad esaurimento fondi.

Contributo a fondo perduto fino al 40% e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MIPAAF per lo sviluppo di contratti di filiera e di distretto.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 260.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il presente avviso si applica ai Contratti di filiera e ai Contratti di distretto.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari aono le PMI e le Grandi Imprese.

Devono possedere i seguenti requisiti:

a) avere una stabile organizzazione in Italia;

b) essere regolarmente costituiti ed iscritti nel Registro delle imprese.

Tipologia di interventi ammissibili

  • Investimenti nella produzione agricola primaria
  • Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  • Partecipazione dei produttori ai regimi di qualità e misure promozionali
  • Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo

Tipologia di spese ammissibili

 
- Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria:
  • Costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili
  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature
  • Acquisizione o sviluppo di programmi informatici,e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali
  • Costi generali come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica brevetti, compresi gli studi di fattibilità
  • Acquisto di animali da riproduzione
- Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli:
  • Costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili
  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature
  • Costi generali collegati alle spese come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica, compresi studi di fattibilità
  • Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.
- Aiuti per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli:
  • Costi per le ricerche di mercato, l’ideazione e la progettazione del prodotto nonché la preparazione delle domande di riconoscimento dei regimi di qualità
  • Organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere o mostre; spese di iscrizione; spese di viaggio e costi per il trasporto degli animali; spese per pubblicazioni e siti web che annunciano l’evento;affitto dei locali e degli stand e i costi del loro montaggio e smontaggio
  • Costi delle pubblicazioni su mezzi cartacei ed elettronici, siti web e annunci pubblicitari nei mezzi di comunicazione elettronici, radiofonici o televisivi, destinati a presentare informazioni fattuali sui produttori di una data regione o di un dato prodotto
  • Costi relativi alla divulgazione di conoscenze scientifiche e dati fattuali su i) regimi di qualità aperti a prodotti agricoli di altri Stati membri e di paesi terzi; ii) prodotti agricoli generici e i loro benefici nutrizionali, nonché sugli utilizzi proposti per essi
  • Costi delle campagne promozionali destinate ai consumatori e organizzate nei mezzi di comunicazione o presso i punti di vendita al dettaglio, nonché di tutto il materiale promozionale distribuito direttamente ai consumatori
- Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo:
  • Spese di personale relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto
  • Costi relativi a strumentazione e attrezzature
  • Costi relativi agli immobili e ai terreni. Per quanto riguarda gli immobili, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati. Per quanto riguarda i terreni, sono ammissibili i costi delle cessioni a condizioni commerciali o le spese di capitale effettivamente sostenute
  • Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e i servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;.
  • Spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto

Entità e forma agevolazione

Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera e Contratti di distretto il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra € 4.000.000,00 e € 50.000.000,00. 

L’importo del Progetto di ogni singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di € 400.000,00.

Per investimenti effettuati da PMI l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di € 100.000,00.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di Contributo in conto capitale e di Finanziamento agevolato.

Nell’ambito del Finanziamento, la quota di Finanziamento bancario è fissata in misura non inferiore al 50%.

Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse dello 0,50%.

L'entità dell'agevolazione varia in base all'intervento, alla tipologia della spesa ammissibile, all' ammontare della spesa ammissibile e alla localizzazione e va da un minimo del 10% fino ad un massimo del 40%.

Scadenza

A partire dal 29/01/2018 è disponibile il servizio per il caricamento della documentazione necessaria ai fini della partecipazione al Bando.

Finanziamento a tasso agevolato promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico a sostegno delle imprese sociali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 223.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento delle finalità di utilità sociale e degli interessi generali.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:

- imprese sociali costituite in forma di società;

- cooperative sociali e relativi consorzi;

- società cooperative aventi qualifica di ONLUS

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) suolo aziendale e sue sistemazioni;

b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;

c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

e) brevetti, licenze e marchi;

f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;

g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;

h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;

i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;

l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:

a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato, è pari almeno allo 0,50 per cento annuo;

b) la durata del finanziamento non può essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento;

c) il finanziamento agevolato può essere assistito da idonea garanzia;

d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 novembre 2017.

Industria 4.0. IPER E SUPER AMMORTAMENTO. Agevolazioni promosse dal MISE per le imprese che investono in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Soggetti beneficiari

Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

Tipologia di vantaggi

- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing

- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).

Il beneficio è cumulabile con:

  • Nuova Sabatini
  • Credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

Come accedere:

Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione

Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 settembre 2018.

Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.

 

PON Imprese e Competitività 2014-2020. Asse IV. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per sostenere investimenti per la tutela ambientale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia  e Sicilia.

Soggetti beneficiari

È rivolto a tutte le imprese che:

  • vogliano realizzare programmi di sviluppo nei settori energivori

oppure

  • risultino qualificabili come a forte consumo di energia e siano presenti nell’elenco della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), alla data di presentazione della richiesta e fino alla concessione delle agevolazioni.

Entità e forma dell'agevolazione

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi.

Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.

L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.

Scadenza

E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017. 

MISE. Finanziamento a tasso agevolato per le imprese già confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.

Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.

Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:

  • la concessione alle imprese beneficiarie di garanzie dirette e controgaranzie a valere sulla Sezione del Fondo di garanzia
  • la concessione e l’erogazione alle imprese beneficiarie di finanziamenti agevolati a tasso zero a valere sulla Sezione del Fondo crescita

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:

  • imprese che sono state sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata
  • imprese che hanno acquistato o affittato imprese sequestrate o confiscate o loro rami di azienda
  • cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati
  • cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata affittuarie di beni aziendali confiscati

Tipologia di interventi ammissibili

Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:

  • investimenti produttivi
  • investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
  • interventi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale
  • tutela e incremento dei livelli occupazionali ed emersione del lavoro irregolare
  • fabbisogno finanziario aggiuntivo, determinato da un insufficiente accesso al credito bancario o dalla sua contrazione

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e  7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.

Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:

a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;

b) sono in possesso del rating di legalità

Scadenza

E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.

Finanziamenti a tassi agevolati per le PMI vittime di mancati pagamenti.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.

Soggetti beneficiari

Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.

In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.

I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).

Entità e forma dell'agevolazione

Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.

Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.

La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Scadenza

Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;

Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.


Contributo a fondo perduto promosso dal MISE per sostenere la valorizzazione dei marchi delle imprese la cui domanda di deposito sia antecedente al 1 gennaio 1967.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.

Tipologia di spese ammissibili

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.

FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.

FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).

Scadenza

E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.

Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per i territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.

La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.

Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.

Tipologia di spese ammissibili

Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.

I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,

a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;

b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;

c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;

d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;

e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;  

f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;

g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';

h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;  

i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro. 

Entità e forma dell'agevolazione

Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato

Industria 4.0. Fondo di garanzia PMI. Garanzia sul credito delle PMI italiane.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento operativo dal 2000.

La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali  portate dalle imprese.

Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.

INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO

L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).

Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA

Soggetti beneficiari

Nel dettaglio, per piccole e medie imprese editoriali si intendono, sulla base della Classificazione ATECO 2007, i soggetti che svolgono le seguenti attività:

  • Edizione di libri (J.58.11)
  • Edizione di quotidiani (J.58.13)
  • Edizione di riviste e periodici (J.58.14)
  • Trasmissioni radiofoniche (J.60.10)
  • Attività di programmazione e trasmissioni televisive (J.60.20)
  • Attività delle agenzie di stampa (J.63.91)

Tipologia di investimenti ammissibili

Nell'ambito della Sezione Speciale, garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia possono essere concesse per la copertura di operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica e digitale.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione iniziale è pari a € 7.418.394. Le risorse sono utilizzate per la copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, in compartecipazione al 50% con le risorse ordinarie del Fondo. Di conseguenza la Sezione Speciale può contare di fatto su una dotazione finanziaria complessiva di € 14.836.788,00.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ

A partire dal 10 novembre 2016,  a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'

La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.

Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.

Soggetti beneficiari

Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche

  1. società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
  2. società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
  3. imprese individuali gestite da donne.

Entità e forma dell'agevolazione

Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare

  1. possibilità di prenotare direttamente la garanzia
  2. priorità di istruttoria e di delibera
  3. esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
  4. copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni


PON “Imprese e competitività” 2014/2020. Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2019

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento che approva il modello attraverso il quale le imprese potranno richiedere l’accesso agli sconti di imposta previsti dall’ultima manovra per i beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. 

La manovra, per la precisione, ha stanziato 617 milioni all’anno, a decorrere dal primo gennaio del 2016 e per tre anni, fino al 31 dicembre del 2019.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità relativi a:

  • ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro)
  • esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione
  • riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente

L'agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L'agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà'.

Tipologia di investimenti ammissibili

  • Sistemi produttivi (comprensivi delle eventuali attrezzature strettamente connesse agli impianti/macchinari costituenti il sistema) gestiti tramite dispositivi digitali in grado di realizzare una o più fasi del ciclo prodotti.
  • Sistemi di automazione della produzione che prevedono l’utilizzo di robot, sensori e componenti per aumentare il livello di flessibilità e efficienza delle linee produttive.
  • Hardware e software, anche basati su piattaforme cloud computing, dedicati a: organizzazione ed elaborazione di ingenti quantità di dati; gestione di interfacce anche multimediali; utilizzazione di sensoristica avanzata per elaborare informazioni complesse; ottimizzazione delle elaborazioni dal punto di vista energetico e della privacy; assistenza in remoto per apparecchiature specialistiche.
  • Strumenti di prototipazione elettronica e/o produzione avanzata diretti alla realizzazione di lavorazioni digitali, quali, ad esempio, la stampa 3d, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico.
  • Beni e apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi avanzati ovvero per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo.

Entità e forma dell'agevolazione

Per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna la misura massima del finanziamento è pari: per le grandi imprese al 25%, per le medie al 35% e per le piccole al 45%. Percentuali più basse per alcune località di Molise e Abruzzo: 10% le grandi; 20% le medie e 30% le piccole.

Scadenza

31.12.2019

FONDO LATTE. Finanziamento a tasso agevolato e garanzia fino all'80% per sostenere gli investimenti, il consolidamento delle passività e dei debiti commerciali nel settore lattiero-caseario.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede diverse opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare degli interventi le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.

Entità e forma dell'agevolazione

La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una Banca della delibera di finanziamento, per una o più delle seguenti finalità:

a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;

b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;

c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;

d) pagamento dei debiti commerciali a breve.

In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziarie di 20 milioni di euro.
Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.
Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.
Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.
Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.
Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.
Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
   1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
   2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.
Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.


Con decreto del 24 aprile 2017 è stato parzialmente modificato il precedente decreti, consentendo alle imprese operanti nel settore lattiero-caseario e nel settore suinicolo di accedere ad una ulteriore misura destinata alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati su mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Le imprese interessate possono presentare la relativa richiesta nel periodo che va dal 1° giugno 2017 al 30 giugno 2017.

Industria 4.0. Bonus Macchinari - Nuova Sabatini. Finanziamento a tasso agevolato per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 480.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:

a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;

b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà

Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).

Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.

Tipologie di investimento ammissibili

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

Gli investimenti ammissibili sono destinati a:

a) creazione di un nuovo stabilimento;

b) ampliamento di uno stabilimento esistente;

c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;

d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;

e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;

2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;

3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Entità e forma dell'agevolazione

A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.

Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.

Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili. 

La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. 

A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

 

Nuove Imprese a tasso zero. Misura Autoimprenditorialità. Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% promosso da Invitalia per la creazione di imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 236.526.753

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto  previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e  le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere  nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale,  attraverso la creazione di micro e piccole  imprese  competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile,  e  a  sostenerne  lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:

  1.  costituite  in  forma  societaria,  ivi  incluse  le  società cooperative;
  2.  la cui compagine societaria è composta, per  oltre  la  metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti  di  età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
  3. costituite  da  non  più  di  dodici  mesi  alla   data   di presentazione della domanda di agevolazione;
    di micro e  piccola  dimensione,  secondo  la  classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:

  1. essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei  propri  diritti,  non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. non  rientrare  tra  le  imprese  che   hanno   ricevuto   e, successivamente, non rimborsato o depositato in  un  conto  bloccato, gli  aiuti  individuati  quali   illegali   o   incompatibili dalla Commissione europea.

Il possesso dei requisiti deve  essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di  agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure  entro 45 giorni  dalla  data  della comunicazione nel caso in cui la domanda  sia  presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.

Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano  cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della  richiesta, un’attività  analoga  a  quella  cui  si  riferisce  la  domanda  di agevolazione.

Tipologia di spese ammissibili

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le spese  necessarie  alle  finalità del programma di investimento  sostenute dall’impresa a decorrere  dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di  costituzione  della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.

Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto  di  beni materiali  e  immateriali  e  servizi   rientranti   nelle   seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione  e  della  comunicazione  (TIC)  commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione  specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.

Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria,  senza  interessi,  secondo  un  piano  di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate  scadenti  il  31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla  prima  delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.

 


Industria 4.0. Legge 190/2014. Credito d'imposta R&S. Credito d'imposta fino al 50% a favore delle imprese che investono in attività di Ricerca e Sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2021

Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.

Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare:

  • tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero

che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Tipologia di attività ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:

  • lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi;
  • acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:

  1. dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero
  2. in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa;

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;

d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) 

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.

Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:

  • si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati;
  • saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato';
  • salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario.
  • Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore.
  • Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021.

 


Contratto di Sviluppo. Contributo a fondo perduto fino all'80% e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Industria, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere.

Soggetti beneficiari

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, italiane ed estere.

In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:

  • l’impresa “proponente”, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo
  • le eventuali imprese “aderenti”, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo
  • i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, e sviluppo e innovazione.

L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.

Tipologia di investimenti ammissibili

Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale.

È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.

Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

In particolare il Contratto di Sviluppo INDUSTRIALE finanzia progetti di investimento:

  • nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative UE)
  • in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.

Relativamente ai settori del carbone, della costruzione navale, dei trasporti e della produzione e distribuzione di energia,  risulteranno ammissibili esclusivamente progetti presentati da PMI. Eventuali progetti presentati da Grandi Imprese saranno soggetti ad obbligo di notifica alla Commissione Europea

Il Contratto di Sviluppo TURISTICO finanzia progetti di investimento:

  • nel settore ricettività e nelle eventuali attività integrative e/o nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico. Sono ammissibili anche le correlate attività commerciali complementari (nel limite del 20% degli investimenti da realizzare.

Nel settore turistico non sono ammissibili  progetti di ricerca e sviluppo ma solo progetti di innovazione.

Il Contratto di Sviluppo per la TUTELA AMBIENTALE finanzia progetti:

  • per innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria
  • per anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale
  • per consentire maggiore efficienza energetica
  • per realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento
  • per realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).

Entità e forma dell'agevolazione

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi.
L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80% dei costi ammissibili.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del giorno 10 giugno 2015.

Contributo a fondo perduto promosso dall'INPS per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L’Inps fornisce le istruzioni per l’incentivo in caso di assunzione di giovani lavoratori agricoli.

Soggetti beneficiari

L’oggetto della circolare ministeriale prevede che a decorrere dal 1° luglio 2014 venga erogato un incentivo per i datori di lavoro agricoli che hanno assunto o assumono, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2015, giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (interpretato dall’Istituto “non abbiano ancora compiuto 35 anni”). I giovani si devono trovare in una delle seguenti condizioni:

a)    essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

b)    essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

L’incentivo spetta sia per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.

Il diritto all’incentivo è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, dei seguenti requisiti:

- Essere in possesso della regolarità prevista, inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;

- Essere in regola con l’applicazione dei principi :

  • a) gli incentivi non spettano se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva; gli incentivi sono esclusi anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all’assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione;
  • b) gli incentivi non spettano se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; gli incentivi sono esclusi anche nel caso in cui, prima dell’utilizzo di un lavoratore mediante contratto di somministrazione, l’utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine;
  • c) gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalita’ sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unita’ produttiva;
  • d) gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenti assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume ovvero risulti con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo; in caso di somministrazione tale condizione si applica anche all’utilizzatore.

Tipologia di interventi ammissibili

Per le assunzioni a tempo determinato il contratto deve presentare i seguenti requisiti:

  1. Avere una durata almeno triennale;
  2. Garantire al lavoratore un periodo di occupazione minima di 102 giornate annue;
  3. Essere redatto in forma scritta.

Il beneficio può altresì essere riconosciuto in caso di proroga e trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto instaurato prima del primo luglio 2014. L’incentivo potrà essere riconosciuto nel solo caso in cui la proroga o trasformazione soddisfino, comunque, il requisito oggettivo dell’incremento occupazionale netto.

In caso di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione il beneficio spetta a favore dell’agenzia.

Ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, che devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione.

L’incentivo è comunque applicabile, qualora l’incremento non avvenga per:

  • dimissioni volontarie del lavoratore;
  • invalidità sopravvenuta o decesso del lavoratore;
  • pensionamento per raggiunti limiti di età;
  • riduzione volontaria dell’orario di lavoro;
  • licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

Entità e forma dell'agevolazione

L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi.

Nell’ipotesi di assunzione di OTI, l’incentivo viene corrisposto in un’unica soluzione decorsi diciotto mesi dalla data di assunzione.

Nell’ipotesi di assunzione di OTD, l’incentivo viene corrisposto con le seguenti modalità:

  • 6 mensilità dopo il primo anno di assunzione;
  • 6 mensilità dopo il secondo anno di assunzione;
  • 6 mensilità dopo il terzo anno di assunzione.

L’incentivo è riconosciuto dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

L’incentivo è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti.

Per accedere all’incentivo è necessario inoltrare all’Inps una istanza (visibile nella circolare); la domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 10 novembre 2014.

Garanzia per interventi a favore delle imprese femminili.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.

Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.

Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.

Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.

LEGGE 23 DICEMBRE 2000 N. 388. Detassazione del reddito di impresa per investimenti ambientali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”

La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:

  • Gli investimenti per essere definiti ambientali devono PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE DANNI CAUSATI all’AMBIENTE;
  • Beni materiali oggetto di acquisizione. Sono ammissibili, anche, beni acquistati in leasing: in tal caso si farà riferimento al costo di acquisto sostenuto dal concedente;
  • Si tengono in considerazione esclusivamente i beni materiali contabilizzati nel bilancio alla voce IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI;
  • Non sono ammissibili investimenti che rispondano ad adeguamenti previsti da obblighi di legge.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.

Tipologia di investimenti ammissibili

Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:

  • impianti fotovoltaici;
  • smaltimento ethernit;
  • impianti/macchinari che portino un risparmio energetico oltre che ad un miglioramento ambientale;
  • impianto aspirazione fumi;
  • impianti per abbattimento riduzione scarti inquinanti;
  • impianti per trattamento acque;
  • impianti depurazione;
  • cabine di verniciature;
  • impianti eolici;
  • biomasse;
  • cogenerazione;
  • rigenerazione;
  • geotermia;
  • solare termico;
  • altro in possesso dei requisiti precedenti.

Entità e forma dell'agevolazione

L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:

  • (+) Costo investimento
  • (-) Costo investimento confrontabile privo di impatto ambientale
  • (-/ +) Profitti operativi / Costi operativi
  • (+/-) Eventuali produzioni accessorie

    ___________________________________________________

  • COMPONENTE AMBIENTALE volta all’abbattimento della base imponibile

Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.

Legge 295/73. Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% promosso dalla Simest per operazioni di credito all'esportazione a favore di banche ed esportatori.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La presente Circolare, approvata presso la SIMEST S.p.A. , definisce le soglie minime di ammissibilità, nonché i criteri, le condizioni e le procedure relative all'intervento agevolativo sulle operazioni di credito all'esportazione effettuato a valere sul Fondo contributi agli interessi legge 295/73.

L’intervento agevolativo della SIMEST si esplica nella forma del contributo agli interessi su finanziamenti concessi in relazione a contratti di esportazione conclusi dagli operatori nazionali e copre la differenza tra il tasso di finanziamento ammissibile e il tasso agevolato a carico del debitore.

Soggetti beneficiari

Ai sensi della normativa vigente, possono richiedere l’intervento agevolativo della SIMEST:

  • le banche nazionali o estere, nel caso di finanziamenti;
  • le banche nazionali, nel caso di smobilizzi a tasso fisso o variabile sul mercato interno o di smobilizzi a tasso variabile sul mercato estero di titoli di credito ovvero di crediti assistiti da lettere di credito irrevocabili, da lettere di garanzia irrevocabili e autonome e da lettere di credito stand by irrevocabili;
  • gli esportatori o le banche nazionali, nel caso di smobilizzi a tasso fisso sul mercato estero di titoli di credito ovvero di crediti assistiti da lettere di credito irrevocabili, da lettere di garanzia irrevocabili e autonome e da lettere di credito stand by irrevocabili.

Tipologia di spese ammissibili

Operazioni di finanziamento di crediti all’esportazione (crediti fornitori o crediti acquirenti) riguardanti forniture di origine italiana, comunitaria e extracomunitaria, nei limiti previsti dalla disciplina vigente, di macchinari, impianti, studi, progettazioni e lavori, servizi o attività ad esse collegate.

Non sono ammissibili operazioni relative a forniture di beni di consumo, di beni di consumo durevole nonché di semilavorati e/o beni intermedi non inseriti in contratti di fornitura italiana di beni di investimento.

Sono ammissibili all’intervento agevolativo le operazioni con durata della dilazione di pagamento accordata alla controparte estera pari o superiore a 24 mesi dal punto di partenza del credito.

Entità e forma dell'agevolazione

Finanziamento fino ad un massimo dell’85% dell’importo della fornitura ammissibile ma comunque non oltre il 100% del valore di beni e servizi di origine italiana. Pertanto:

  • una quota almeno pari al 15% dell’importo della fornitura deve essere regolata dall’acquirente per contanti entro il punto di partenza del credito;
  • eventuali esborsi all’estero devono essere contenuti nei limiti della quota contanti. In caso di eccedenza degli esborsi all’estero rispetto alla quota contanti, l’importo del finanziamento ammissibile è limitato a massimo il 100% del valore dei beni e servizi di origine italiana, fatto salvo quanto di seguito previsto.

Se inclusi nell’importo della fornitura, sono assimilati a merce di origine italiana:

  • nella misura massima del 5% della fornitura, i compensi di mediazione o agenzia, attestati da apposita dichiarazione, ancorché diano luogo ad esborsi all’estero da parte dell’esportatore; la parte eventualmente eccedente il 5% è conteggiata tra gli esborsi all’estero;
  • nella misura massima del 5% della fornitura, i compensi debitamente documentati corrisposti a società di commercializzazione per la realizzazione di operazioni di contro acquisto (buyback e countertrade) destinate a garantire l’obbligazione del debitore estero derivante dal contratto di esportazione; la parte eventualmente eccedente il 5% è conteggiata tra gli esborsi all’estero;
  • le subforniture di merci e servizi di origine comunitaria (sempreché si tratti di prodotti diversi da materie prime e da semilavorati e costituiscano un complemento necessario alla fornitura).

DLGS 143/98 (ex legge 277/77 "Legge Ossola"). Contributo in c/interessi fino all'85% promosso da SIMEST per sostenere i crediti all'esportazione.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il credito all'esportazione, nella duplice forma del credito acquirente e del credito fornitore, è uno strumento destinato a favorire le esportazioni di beni di investimento (macchinari, impianti, relativi studi, parti di ricambio, lavori e servizi) in tutti i paesi del mondo.

La finalità della legge consiste nel consentire alle imprese esportatrici italiane di offrire agli acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi in linea con quelli offerti da concorrenti dei paesi OCSE. 

Soggetti beneficiari

Piccole, medie e grandi imprese italiane, consorzi e cooperative, banche nazionali e estere, acquirenti esteri.

Tipologia di iniziative ammissibili

I beni forniti devono essere beni di investimento italiani: macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi, nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento. Possono essere ammessi all'intervento anche le forniture di semilavorati o beni intermedi purché destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento.

Se inclusi nel prezzo della fornitura, sono ammissibili all'intervento:

- i compensi di mediazione e/o di agenzia nella misura massima del 5% del valore della fornitura;
- le subforniture di merci e servizi di origine comunitaria, sempreché diversi da materie prime e da semilavorati e nei limiti previsti dalla normativa UE

Entità e forma dell'agevolazione

Si differenziano a seconda che le operazioni di credito all'esportazione siano di tipo “credito acquirente” o “credito fornitore".

Nel primo caso la banca, o consorzio di banche italiane/estere, stipula una convenzione finanziaria con l'acquirente estero, al quale concede un prestito a tasso fisso.

Nel caso “credito fornitore" , nel contratto commerciale il fornitore italiano concede all'acquirente estero una dilazione di pagamento a medio/lungo termine per l'85% del valore contrattuale; il 15% deve essere pagato dall’acquirente per contanti. Eventuali esborsi all'estero devonoe ssere contenuti nei limiti della quota contanti: in caso di eccedenza, l'importo del finanziamento ammissibile all'agevolazione è è limitato al 100% del valore dei beni e servizi di origine italiana, inclusi nell'importo della fornitura, sono assimilabili a merce di origine italiana:

- i compensi di mediazione o di agenzia, nella misura massima del 5% della fornitura

- i compensi corrisposti a società di commercializzazione in relazione ad operazioni di contro acquisto, nella misura massima del 5% della fornitura

La dilazione deve essere pari o superiore ai 24 mesi dal punto di partenza del credito (spedizione/consegna o,, nel caso di impianti chiavi in mano, collaudo preliminare). I tassi di interesse minimi sono stabiliti mensilmente in sede OCSE in relazione alle differenti valute di denominazione del credito all'esportazione, vengono fissati in fase di negoziazione dell'operazione o al momento della stipula del contartto con la controparte estera o resta fisso per tutta la durata del credito all'esportazione.

La domanda di contributo agli interessi deve essere presentata su apposito modulo, da parte delle banche finanziatrici o intermediarie, ovvero dall’esportatore medesimo, nel caso di smobilizzazione diretta dei titoli di credito.

Legge 100/90. Incentivi per l’espansione internazionale delle imprese attraverso la partecipazione della Simest nelle aziende.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività / StartUp

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.

L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La  partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.

Soggetti beneficiari

SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.

L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.

Entità e forma dell'agevolazione

Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.

La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.

NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.

 

SACE. Garanzia fino al 70% per l'internazionalizzazione.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.

L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere società di capitali (requisito derogabile a particolari condizioni)
  • avere la sede legale, direzione e parte sostanziale delle attività produttive in Italia
  • realizzare almeno il 10% del fatturato complessivo tramite l'export
  • presentare un buon standing creditizio (non inferiore ad una soglia minima) precedentemente concordato da SACE con l'istituto bancario
  • operare in un settore produttivo o nei servizi a condizione che non realizzino una pura attività di Import-Export (lo strumento è finalizzato a favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese dalla semplice promozione sui mercati esteri sino a forme più complesse di joint-venture).

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:

  • costi di impianto e di ampliamento (acquisto di terreni - acquisto, riqualificazione o rinnovo di impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali - acquisto o ristrutturazione di beni immobili anche ad uso ufficio)
  • costi promozionali e pubblicitari (partecipazioni a fiere e mostre in Italia e all'estero)
  • costi di ricerca e sviluppo capitalizzati in bilancio
  • diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
  • spese per tutelare il "Made in Italy" (marchi, brevetti, prodotti di origine controllata)
  • spese per acquisire partecipazioni non finanziarie in imprese estere
  • consulenze specialistiche per accordi di joint-venture con imprese estere
  • spese relative all'approntamento di beni e/o servizi o l'esecuzione di lavori commissionati da committenti esteri (capitale circolante), purché i contratti di fornitura di riferimento non siano presenti nel portafoglio dell'impresa alla data di erogazione del finanziamento.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.

Voucher VIR. Contributo a fondo perduto sotto forma di Voucher per l’acquisizione di servizi qualificati e specialistici per la ricerca e innovazione presso Infrastrutture di Ricerca pubbliche e private (IR).

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 19.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il bando si propone, attraverso l’erogazione di voucher alle imprese per l’acquisizione di servizi specialistici e qualificati per la ricerca e innovazione, di stimolare la domanda di ricerca e innovazione delle imprese piemontesi, sostenendo le attività di innovazione e di trasferimento delle conoscenze e i processi di progettazione e sperimentazione delle soluzioni innovative.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di accesso all’agevolazione le piccole e medie imprese (PMI), in forma singola, in possesso dei seguenti requisiti:

a) essere regolarmente costituite, iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio, essere in attività ed in possesso di almeno un bilancio chiuso e approvato al momento della presentazione della domanda;

b) avere un’unità operativa attiva in Piemonte al momento dell’erogazione del contributo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento le proposte di acquisizione di servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle PMI, coerenti alle aree prioritarie e alle traiettorie tecnologiche definite dalla Strategia di specializzazione intelligente regionale.

I servizi per la ricerca e innovazione devono rientrare in una delle seguenti tipologie:

A - Servizi tecnici di sperimentazione di prodotti e processi migliorativi e/o innovativi

- Servizi di supporto alle fasi successive della progettazione dettagliata quali, ad esempio, prove e test di laboratorio, utilizzo di laboratori, definizione e studio rendimenti, prestazioni e tolleranze, la prototipazione, anche rapida. Sono compresi i servizi tecnici di progettazione strettamente correlati ai servizi oggetto della prestazione.

B – Servizi di supporto alla certificazione avanzata (test e prove di laboratorio finalizzati al percorso certificativo).

- Servizi di supporto tecnico all’implementazione di sistemi di gestione e alla certificazione di sistema secondo schemi di enti normativi e regolamentari di rilevanza internazionale.

- Servizi di supporto all’adozione di schemi di certificazione avanzati capaci di contribuire in modo significativo all’innalzamento delle capacità competitive delle imprese.

- Supporto tecnico alla certificazione di prodotto. Sono comprese solo le consulenze strettamente propedeutiche ai test e prove di laboratorio finalizzati al percorso certificativo.

C - Messa a disposizione di attrezzature

- Servizi finalizzati al supporto dell’innovazione attraverso l’utilizzo di attrezzature scientifiche, quali, ad esempio, laboratori e banche dati.

D - Servizi qualificati specifici a domanda collettiva. Si tratta di servizi specializzati a domanda collettiva finalizzati allo sviluppo di processi di innovazione diffusa nelle filiere e nei sistemi produttivi (certificazione di filiera) e comprendono ad esempio:

- analisi e mappatura della filiera;

- stesura e validazione dei protocolli;

- elaborazione specifiche e dati utili alla stesura di manuali operativi;

- spese di certificazione. 

Sono considerate ammissibili le spese relative all’acquisizione del servizio prestato dall’infrastruttura di ricerca prescelta.

Entità e forma dell'agevolazione 

L’agevolazione sarà concessa sotto forma di contributo a fondo perduto da un minimo di 20.000,00 euro a un massimo di 200.000,00 euro a copertura massima del 70% delle spese ammissibili.

Scadenza

Domande dalle ore 09:00 del 29 luglio 2019 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

L.R. 21/2016. Contributo a fondo perduto per le iniziative di associazioni fondiarie volte alla conservazione del paesaggio.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 132.000

BANDO APERTO | Scadenza il 15/10/2019

La Regione Piemonte, al fine di favorire la costituzione delle associazioni fondiarie per contrastare il fenomeno della parcellizzazione fondiaria territoriale, per rispondere alle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica e per prevenire i rischi idrogeologici e di incendio intende riconoscere, attraverso un contributo finanziario, le spese sostenute per la costituzione delle associazioni, per la redazione dei piani di gestione dei terreni e per la realizzazione dei miglioramenti fondiari, ed incentivare il conferimento dei terreni per almeno quindici anni da parte dei proprietari.

Soggetti beneficiari

Saranno ammesse al finanziamento le iniziative di associazioni fondiarie volte alla conservazione del paesaggio ed al recupero produttivo delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati.

L’adesione al bando è riservata alle associazioni fondiarie legalmente costituite alla data di presentazione della domanda.

Tipologia di spese ammissibili

Saranno concessi contributi per le seguenti finalità:

- copertura delle spese sostenute per la costituzione dell'associazione fondiaria;

- redazione del piano di gestione dei terreni conferiti all’associazione e realizzazione di opere di miglioramento fondiario;

- conferimento dei terreni all’associazione fondiaria da parte dei proprietari o degli aventi titolo.

Entità e forma dell'agevolazione

Il contributo riconosciuto ad ogni associazione potrà raggiungere l’importo massimo complessivo di € 35.400,00.

Scadenza

15 ottobre 2019

PSR 2014/2020. Misura 4.4.1. Contributo a fondo perduto fino al 100% per gli elementi naturaliformi dell’agroecosistema. Annualità 2019.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 876.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/07/2019

L'operazione sostiene investimenti non produttivi che comprendono l'introduzione, il ripristino o l'ampliamento di formazioni arbustive e arboree, di aree umide e altri elementi atti a favorire la biodiversità, il miglioramento della qualità del paesaggio agrario e in generale il conseguimento di obiettivi agro-climatico-ambientali, anche nella prospettiva di una fruizione pubblica del territorio secondo modalità compatibili con la tutela dell'ambiente.

Soggetti beneficiari

Il presente bando è riservato a: 

 - agricoltori e associazioni di agricoltori;

- associazioni miste di agricoltori e altri gestori del territorio;

- consorzi irrigui;

- altri gestori del territorio o gruppi di altri gestori del territorio quali enti pubblici; fondazioni, onlus (aventi tra i propri scopi/finalità  la gestione del territorio).

Gli Enti pubblici ammissibili sono Province, Unioni di Comuni, Comuni, Enti di gestione di parchi nazionali, soggetti gestori di aree protette, soggetti delegati alla gestione di aree della rete Natura 2000, Autorità di bacino regionali ed interregionali.

Tipologia di spese ammissibili

È ammissibile al sostegno la realizzazione di:

 

  • formazioni arbustive e/o arboree;
  • zone umide;
  • strutture per la fauna selvatica;
  • strutture per la fruizione ecocompatibile di aree di pregio ambientale o paesaggistico.

 

Sono inoltre ammissibili a finanziamento:

 

  • le spese generali e gli oneri per la sicurezza del cantiere e per l’occupazione temporanea di suolo
  • le spese inerenti l’obbligo di informare e sensibilizzare il pubblico sul finanziamento degli interventi, mediante la realizzazione e la posa di targhe o cartelli informativi.

Entità e forma dell'agevolazione

Viene concesso un contributo in conto capitale con il riconoscimento fino al 100% delle spese ammissibili.

Scadenza

31 luglio 2019

Contributo a fondo perduto fino a € 10.000 per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel settore delle micro, piccole e medie imprese attraverso il rinnovo dei veicoli aziendali M1, M2, N1, N2, N3.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 6.500.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/09/2019

L’intervento è finalizzato a supportare le micro, piccole e medie imprese aventi unità locale operativa in Piemonte in un percorso di innovazione con lo scopo di incentivare la rottamazione di un veicolo aziendale (M1, M2, N1, N2, N3) con conseguente acquisto di un nuovo veicolo aziendale a basso impatto ambientale, ai fini del miglioramento delle emissioni in atmosfera e quindi della qualità dell’aria. Allo stesso fine si incentiva la conversione di veicoli aziendali in veicoli dotati di sistemi di trazione che utilizzano esclusivamente combustibili diversi dal gasolio; non sono ammesse le conversioni di tipo dual fuel (uso contemporaneo di due combustibili).

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari di tale intervento sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (denominate nel seguito MPMI) aventi unità locale operativa attiva in Piemonte. Questo requisito deve essere posseduto dal momento della domanda fino a quello di liquidazione del contributo.

Sono escluse dalla partecipazione al Bando:

- le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli facenti parte della sezione A: AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;

- le imprese di trasporto in conto terzi, secondo quanto previsto all’art. 3 del Regolamento UE 1407/2013, iscritti al relativo albo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli aziendali, utilizzati per il trasporto in conto proprio, elettrico puro, ibrido (benzina/elettrico solo Full Hybrid o Hybrid Plug In), metano esclusivo e GPL esclusivo, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/gpl), previa rottamazione di un veicolo aziendale per il trasporto in conto proprio benzina fino ad euro 1/I incluso, ibridi benzina (benzina/metano o benzina/GPL) fino a euro 1/I incluso e diesel fino ad euro 4/IV incluso.

Sono inoltre ammesse le spese di conversione di veicoli aziendali (M1, M2, N1, N2, N3) in veicoli dotati di sistemi di trazione che utilizzano esclusivamente combustibili diversi dal gasolio quali:

- elettrico

- metano

- GNL

- GPL

- bifuel benzina (benzina/metano e benzina/GPL). 

Ciascuna impresa può presentare fino a dieci domande di contributo a valere sul Bando, a fronte di dieci veicoli commerciali rottamati o convertiti. I mezzi acquistati o convertiti devono essere tenuti dall’azienda almeno per 3 anni dalla data di concessione del contributo.

Sono ammesse a contributo le spese al netto dell’IVA. Nel caso di leasing finanziario, sono ammesse le spese fatturate e quietanzate dal fornitore dei beni alla società di leasing. 

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto proporzionale alla massa, intesa a pieno carico, e all’alimentazione del veicolo e limitatamente alla gamma di veicoli M1, M2, N1, N2, N3 secondo la tabella seguente:

  <1,5 t 1,5 - 2,5 t >2,5 - < 4 t 4 - 7 t >7 t
ELETTRICO PURO € 6.000 € 7.000 € 8.000 € 9.000 € 10.000
IBRIDO (Full Hybrid o Hybrid Plug In) METANO (MONO E BIFUEL) GPL (MONO E BIFUEL) € 4.000 € 5.000 € 6.000 € 7.000 € 8.000
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI BIFUEL (BENZINA/METANO O BENZINA/GPL) € 1.000 € 1.000 € 1.000 € 1.000 € 1.000
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI METANO ESCLUSIVO, GPL ESCLUSIVO, GNL ESCLUSIVO, ELETTRICO) € 3.000 € 3.000 € 3.000 € 3.000 € 3.000

Scadenza

30/11/2019

GAL Terre Astigiane. PSL 2014/2020. Operazione 4.1.1 e 4.2.1. Contributo a fondo perduto fino al 40% a sostegno di progetti integrati di filiera.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 700.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/09/2019

Il bando è finalizzato a sostenere la realizzazione di PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA (PIF).

Con il presente Bando di Filiera il GAL attiva le seguenti operazioni:

? 4.1.1:“MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO GLOBALE E DELLA SOSTENIBILITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE”: l’operazione ha lo scopo di migliorare il rendimento globale delle aziende agricole sostenendo la costruzione, la ristrutturazione, l'ampliamento e la modernizzazione dei fabbricati e dei relativi impianti nonché la dotazione di attrezzature e macchinari.

? 4.2.1: “TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI”: l’operazione ha lo scopo di accrescere la competitività del settore agricolo e artigianale locale, sostenendo investimenti di carattere innovativo sia sotto il profilo del prodotto che delle tecnologie e dell’organizzazione.

Soggetti beneficiari

In riferimento all'operazione 4.1.1., i soggetti beneficiari sono gli operatori agricoli in possesso di qualifica di imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati che siano inoltre in possesso delle caratteristiche di agricoltore attivo. È necessario il possesso di partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e l’iscrizione al Registro delle imprese presso la Cciaa.  Il prodotto primario avviato a trasformazione deve essere maggiore del 66% della produzione aziendale

In riferimento all'operazione 4.2.1, i soggetti beneficiari sono le micro e piccole imprese attive nel settore della trasformazione e commercializzazione, che sostengono l’onere finanziario degli investimenti.Per accedere agli aiuti, almeno il 66% della materia prima trasformata e commercializzata dall’impresa deve essere di provenienza extra aziendale.

Secondo quanto previsto dal PSL, il presente bando prevede la presentazione di domande di sostegno mediante “Progetti Integrati di Filiera” (PIF) nell’ambito delle seguenti filiere individuate nella strategia del PSL:

- lattiero caseario;

- carne e salumi;

- erbe officinali;

- miele;

- cereali;

- ortofrutta (compresa la frutta a guscio);

- vitivinicolo;

- zafferano;

- canapa.

Tipologia di spese ammissibili

Tipologia 4.1.1.

1. INVESTIMENTI MATERIALI – EDILIZI – FONDIARI:

a) Investimenti di tipo fondiario;

b) Investimenti di tipo edilizio: costruzione, ampliamento, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali, compresi gli investimenti finalizzati alla vendita diretta;

c) Acquisto o acquisizione, di macchine e/o attrezzature, comprese quelle informatiche (es. hardware) nuovi, compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi;

d) Acquisto di veicoli stradali;

e) Realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili;

f) Contributi in natura sotto forma di opere, beni, servizi, senza pagamento in denaro;

g) Interventi di ripristino degli agroecosistemi e del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione;

2. INVESTIMENTI IMMATERIALI;

h) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web esclusivamente finalizzati all’implementazione di sistemi automatizzati di prenotazione con possibilità di e-commerce;

i) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di licenze.

Tipologia 4.2.1.

1. INVESTIMENTI MATERIALI – EDILIZI:

a) Investimenti di tipo edilizio destinati alla trasformazione immagazzinamento e commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali:

- ampliamento, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali;

b) Acquisto di macchine e/o attrezzature, comprese quelle informatiche (es. hardware) nuovi, compreso il costo di installazione, per la trasformazione immagazzinamento e commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali;

c) Acquisto, di veicoli stradali;

d) Realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili;

e) Investimenti per la tutela e il miglioramento dell’ambiente, per la riduzione dei consumi idrici e per la prevenzione degli inquinamenti;

f) Investimenti per l’efficientamento energetico;

g) Interventi di ripristino del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione;

2. INVESTIMENTI IMMATERIALI:

h) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web esclusivamente finalizzati all’implementazione di sistemi automatizzati di prenotazione con possibilità di e-commerce.

i) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di licenze.

Entità e forma dell'agevolazione

Tipologia 4.1.1

L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 40% dei costi ammissibili.

Le risorse disponibili ammontano ad € 350.000,00.

Tipologia 4.2.1

L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 40% dei costi ammissibili.

Le risorse disponibili ammontano ad € 350.000,00.

Scadenza

Prorogata dal 31 agosto 2019 fino al 30 settembre 2019 ore 12:00.

PSR 2014/2020. Misura 4.2.1. Contributo a fondo perduto fino al 40% per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

L’operazione sostiene investimenti che riguardano la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, ad eccezione dei prodotti della pesca.

Soggetti beneficiari

Imprese agroindustriali attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, esclusi i prodotti della pesca, che sostengono l’onere finanziario degli investimenti.

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono ammessi i seguenti investimenti:

  • investimenti rivolti all'introduzione di nuovi prodotti, di nuovi processi, di tecnologie innovative, a rispondere a nuove opportunità di mercato, alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità, alla tutela ambientale (per il risparmio idrico e per il trattamento delle acque reflue), all’aumento di sicurezza del lavoro;
  • investimenti per rendere più efficiente l’uso dell’energia (investimenti per il risparmio energetico);
  • investimenti per l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari nelle industrie di trasformazione dei prodotti agricoli food e no food a fini di autoconsumo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili all'aiuto i seguenti costi per investimenti materiali:

  • acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature nuovi;

Sono ammissibili all'aiutoi seguenti costi fatturati per investimenti immateriali, connessi agli investimenti di cui al punto precedente:

  • spese generali, come onorari di tecnici e consulenti;
  • acquisto di brevetti e licenze;
  • sviluppo ed acquisizione di programmi informatici.

Le presenti voci di spesa sono ammissibili in quota parte rispetto agli investimenti materiali complessivi.

Entità e forma dell'agevolazione

Contributo pari al 40% della spesa ammissibile.

 

L.R. 34/2004. Contratto di insediamento. Contributo a fondo perduto per lo sviluppo di investimenti da parte di imprese, con nuovi insediamenti o espansioni di stabilimenti produttivi, centri di ricerca e centri servizi che generino nuova occupazione qualificata diretta o indiretta.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.545.943

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Obiettivo della misura è quello di favorire l’atterraggio e lo sviluppo di investimenti da parte di imprese, con nuovi insediamenti o espansioni di stabilimenti produttivi, centri di ricerca e centri servizi che generino nuova occupazione qualificata diretta o indiretta.

Soggetti beneficiari

Grandi imprese che intendono investire in Piemonte generando una significativa ricaduta occupazionale.

Le Grandi imprese possono sviluppare progetti di ricerca e attività di sviluppo sperimentale, anche in collaborazione effettiva con organismi di ricerca e/o una o più PMI, ottenendo una maggiorazione dell’intensità di aiuto. Sono altresì ammissibili all’agevolazione le PMI e gli Organismi di Ricerca che svolgono attività di ricerca collaborativa con l’impresa proponente.

Tipologia di spese ammissibili

Progetti di R&S preordinati o connessi all’insediamento o all’ampliamento di un centro ricerche, di uno stabilimento o di un centro servizi, che generano una ricaduta occupazionale, diretta o indiretta, complessiva di almeno 15 addetti, in termini di nuove assunzioni o di reintegro di lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali.

Sono ammissibili le spese per:

A. PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO

Sono ammissibili i seguenti costi di Ricerca e sviluppo sperimentale, sostenuti dall’impresa proponente e dagli eventuali soggetti collaboratori (Organismi di ricerca e PMI) per un importo complessivo non inferiore a € 1.000.000, da sostenere entro 36 mesi dalla data di concessione dell’aiuto:

  • costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel progetto o attività interessati;
  • il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature (nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per il progetto) in proporzione al loro costo di noleggio, locazione, o ammortamento (calcolato secondo i principi della prassi fiscale), nella misura massima del 10% dei costi del personale e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, nella misura massima del 10% dei costi del personale;
  •  costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima del 10% dei costi del personale.

Costi ammissibili per l’Organismo di Ricerca.

Per un importo minimo pari al 10% delle spese del progetto complessivo realizzato in collaborazione effettiva con l'impresa proponente, i costi ammissibili per l’Organismo di ricerca che collabora al progetto sono: 

a) costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui esso sia impiegato nel progetto di ricerca e sviluppo; 

b) spese generali e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto, nella misura massima del 15% dei costi del personale sostenuti dall'Organismo di ricerca.

L’organismo di ricerca ha il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

Costi ammissibili per le PMI.

Per un importo complessivo minimo pari al 30% delle spese del progetto complessivo realizzato in collaborazione effettiva con l'impresa proponente, i costi ammissibili per le  PMI che collaborano al progetto sono: 

  • costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel  progetto o attività interessati;
  • il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature dedicate alla ricerca nella misura massima del 15% dei costi del personale sostenuti dalla PMI e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, nella misura massima del 15% dei costi del personale sostenuti dalla PMI;
  • costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima 15% dei costi del personale sostenuti dalla PMI.
  • spese generali e altri costi di esercizio, nella misura massima del 15% dei costi del personale sostenuti dalla PMI

B. CREAZIONE OCCUPAZIONE 

Per tutte le imprese coinvolte (impresa proponente e/o imprese collaboratrici) sono ammissibili i costi lordi del lavoro sostenuti dalle stesse per nuovi addetti assunti o lavoratori reintegrati dalla Cassa integrazione Straordinaria, dopo la presentazione della domanda di contributo e non oltre 36 mesi dalla data di concessione. Il numero minimo di addetti che i soggetti devono generare complessivamente è pari a 15.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto su attività di sviluppo sperimentale

calcolati sul totale delle spese ritenute ammissibili per ciascuna categoria:

Beneficiario

Modalità

Contributo a fondo perduto (ESL)

Limite massimo di contributo

Grande Impresa proponente

Senza collaborazione

25%

€ 800.000

Grande Impresa proponente

Collaborazione con OdR

30%

€ 800.000

Grande Impresa proponente

Collaborazione

40%

€ 1.000.000

Organismo di ricerca (che non svolge attività economica)

Collaborazione

60%

€ 400.000

Piccola impresa

Collaborazione

60%

€ 700.000

Media Impresa

Collaborazione

50%

€ 700.000

2) CREAZIONE OCCUPAZIONE

 L’agevolazione è concessa alle imprese che effettuano le nuove assunzioni o i reintegri dalla Cassa Integrazione Straordinaria, nella forma di contributo a fondo perduto, nel rispetto dei seguenti massimali di aiuto per singolo addetto e complessivamente per ciascuna impresa: 

CATEGORIA

Contributo a fondo perdut0

Contributo massimo per ciascun addetto

Contributo massimo totale per ciascuna impresa

Nuovi addetti

100%

20.000

 

200.000

Reintegri da Cassa Integrazione

100%

10.000

Scadenza

Bando in fase di attivazione

 

L.R. 34/04. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l'ammodernamento dei processi produttivi.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 90.300.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

La Regione Piemonte, con ha costituito il fondo di finanza agevolata e approvato le schede tecniche “Finanziamento agevolato” e “Contributo a fondo perduto” della Misura “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi”.

SEZIONE FINANZIAMENTO AGEVOLATO

Obiettivo: Supportare gli investimenti e sostenere l’accesso al credito delle imprese piemontesi.

La presente sezione della Misura prevede la costituzione di un Fondo di finanza agevolata pari a € 80.070.000,00, così suddivisi:

  • € 15.570.000 per le MPMI del settore Commercio;
  • € 22.500.000 per le MPMI del settore Artigianato;
  • € 18.000.000 per le restanti MPMI in settori ammissibili;
  • € 24.000.000 per le grandi imprese

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono MPMI (Linea A) e grandi imprese (Linea B):

- iscritte al Registro Imprese della CCIAA;

- con almeno un’unità locale operativa attiva in Piemonte;

- che non siano in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria vigente;

- operanti nei settori di attività, come risultanti dal codice ATECO 2007 prevalente indicato in visura camerale, con eventuali limitazioni indicate dal bando

Tipologia di spese ammissibili

Sono finanziabili gli interventi per la realizzazione di progetti di investimento, sviluppo, consolidamento e per le connesse necessità di scorte. Sono previste due linee di intervento

– Linea A per le MPMI e Linea B per le grandi imprese

Entità e forma dell'agevolazione

Gli interventi finanziabili devono essere di importo minimo pari a € 25.000,00 per micro e piccole imprese, € 250.000,00 per le medie imprese e € 500.000,00 per le grandi imprese.

L’agevolazione consiste in un finanziamento con il concorso di risorse regionali a tasso zero e di risorse messe a disposizione da banche e confidi a tassi di mercato convenzionati.

finanziamenti hanno le seguenti caratteristiche:

Linea A:

- copertura: fino al 100% delle spese ritenute ammissibili;

- investimento minimo:

  • € 25.000 per le micro e piccole imprese;
  • € 250.000 per le medie imprese;

- quota massima di intervento con risorse regionali:

  • € 500.000 per le micro imprese;
  • € 1.000.000 per le piccole imprese;
  • € 1.500.000 per le medie imprese;

- percentuale massima di intervento con risorse regionali: 70%;

- tasso applicabile ai fondi regionali: zero.

Linea B:

- copertura: fino al 100% delle spese ritenute ammissibili;

- investimento minimo: € 500.000,00;

- quota massima di intervento con risorse regionali: € 4.000.000,00;

- percentuale massima di intervento con risorse regionali: 70%;

- tasso applicabile ai fondi regionali: zero.

SEZIONE CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

Obiettivo: Supportare gli investimenti e sostenere l’accesso al credito delle imprese piemontesi mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto in abbinamento ai finanziamenti agevolati già concessi a valere sulla Misura “Sostegno agli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi” – Sezione finanziamento agevolato e sulla Misura POR FESR 2014/2020 – Asse III – Azione III.3c.1.1 – “Fondo agevolazioni per le PMI”.

La dotazione iniziale complessiva è pari a € 10.230.000,00, così suddivisi:

  • € 1.730.000 per le MPMI del settore Commercio;
  • € 2.500.000 per le MPMI del settore Artigianato;
  • € 6.000.000 per le imprese dei restanti settori ammissibili.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono MPMI

I soggetti beneficiari sono imprese:

iscritte al Registro Imprese della CCIAA;

  • con almeno un’unità locale operativa attiva in Piemonte;
  • che non siano in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria vigente;
  • operanti nei settori di attività, come risultanti dal codice ATECO 2007 prevalente indicato in visura camerale, con le eventuali limitazioni indicate nel Bando.

POR FESR 2014/2020. Azione I.1B.2.2. Contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti complessi di ricerca e sviluppo su poche aree tematiche di rilievo e all'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali alla realizzazione delle strategie di S3. Piattaforme tecnologiche di filiera.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 16.062.879

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Approvata la scheda di misura che intende sostenere “Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale” (Piattaforme Tecnologiche) che consentano l’acquisizione e la sperimentazione di nuove conoscenze nonché l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire allo sviluppo delle imprese (in specie piccole e medie) che operano in aree scientifiche e tecnologiche individuate in conformità a quanto indicato negli atti di indirizzo e programmazione della Regione Piemonte.

La presente misura è rivolta al finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o progetti di sviluppo sperimentale con i seguenti obiettivi prioritari:

- sostenere la ricerca industriale e l’innovazione nelle tecnologie funzionali alla realizzazione delle strategie nei settori/ambiti individuati nel documento regionale di programmazione strategica S3 quale perimetro entro cui indirizzare le future politiche della Regione Piemonte per la ricerca e l’innovazione;

- favorire la collaborazione tra imprese e il sistema della ricerca per l'elaborazione di progetti fortemente finalizzati all’implementazione nei processi produttivi reali e/o alla prima industrializzazione di soluzioni tecnologiche e di processo ad alto potenziale innovativo;

- agevolare lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese e organismi di ricerca, incentivando il trasferimento di tecnologie da parte di Grandi imprese e OdR a favore di imprese appartenenti a filiere produttive coerenti o facenti parte di una catena di sub fornitura;

- favorire le ricadute sul territorio in termini di impatto sull'occupazione e sulla competitività del sistema produttivo piemontese;

- rivolgersi a imprese e soggetti di qualsiasi settore merceologico, purché il progetto, percorra in modo multidisciplinare e possibilmente multisettoriale una delle tre traiettorie strategiche (smart e resource efficiency) fissate per il successo dell’innovazione nelle tecnologie e rispetti la coerenza settoriale con la S3 che individua, nei settori dell’aerospazio, automotive, chimica verde, meccatronica, made in, ossia agroalimentare e tessile, e innovazione per la salute,;

- generare ricadute potenziali in termini di (i) rilevanza della ricerca industriale o dell’innovazione proposta, (ii) potenziale diffusione e replicabilità dell’applicazione della stessa, (iii) internazionalizzazione, ed infine di (iv) crescita di competitività del sistema manifatturiero regionale

Soggetti beneficiari

Raggruppamenti/Aggregazioni, anche temporanei, costituiti o costituendi, di almeno 2 soggetti e massimo 10, indipendenti tra loro, che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:

- PMI La soglia di partecipazione di ciascun soggetto dovrà essere ricompresa tra un minimo del 10% ed un massimo del 70% del costo complessivo di progetto, e comunque cumulativamente non costituire meno del 40% del costo complessivo di progetto;

- ODR (organismi di ricerca). Questi ultimi dovranno sostenere cumulativamente non più del 30% dei costi complessivi ammissibili, qualora presenti nel partenariato con ruolo “istituzionale”. Vista la finalità della di Piattaforma, volta a privilegiare iniziative di disseminazione e trasferimento tecnologico, l’orientamento è di favorire tale partecipazione secondo un profilo di fornitura di servizi (ricerca contrattuale) e non di partner;

- Grandi imprese. Queste ultime dovranno sostenere cumulativamente non più del 40% dei costi complessivi ammissibili, dando dimostrazione che la loro partecipazione riguardi l’adozione di soluzioni innovative orientate a favorire l’intefacciamento e l’interoperabilità dei propri sistemi di produzione con quelli delle imprese appartenenti alla medesima filiera/dominio produttivo/catena del valore.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili all’agevolazione i programmi intrapresi da imprese e organismi di ricerca i cui settori di attività rientrino negli ambiti di innovazione industriale individuati alla S3 regionale (automotive, aerospazio, chimica verde, meccatronica, made in, ossia agroalimentare e tessile, e innovazione per la salute). Sono altresì ammissibili quei soggetti appartenenti ad altri settori merceologici che, in collaborazione con l’impresa capofila del progetto, percorrano in modo multidisciplinare e multisettoriale una delle due traiettorie strategiche (smart e resource efficiency), e, più in generale, ulteriori ambiti tecnologici funzionali al progetto stesso.

Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto all’ingresso sul mercato, nonché dotate di prospettive di vita utile significativa (final market adaptation, progetti pilota, prototipazione, dimostrazione, validazione precoce dei risultati, linee pilota, etc.) I progetti dovranno, comunque, presentare spese prevalenti riconducibili all’intervento di sviluppo sperimentale (inclusa la parte dimostrativa).

Entità e forma dell'agevolazione

 

Gli interventi ammissibili dovranno rispettare le seguenti soglie dimensionali:

 

a) DIMENSIONE MINIMA DEI PROGETTI (IN TERMINI DI INVESTIMENTO TOTALE (riferito all’intera compagine) > 3.000.000€ e < 10.000.000€

 

b) SOGLIA MINIMA DI INVESTIMENTO PER SINGOLO SOGGETTO > 300.000€

Tiplogia di beneficiario Tipo di attività ESL MAX Misura ESL MAX Misura
Piccola impresa Ricerca industriale 50% 55%  
Sviluppo sperimentale/dimostratore
Media impresa Ricerca industriale 40% 45%  
Sviluppo sperimentale/dimostratore
Grande impresa Ricerca industriale 30% 35%  
Sviluppo sperimentale/dimostratore
Organismi di ricerca

Ricerca industriale,

Sviluppo sperimentale/dimostratore

60%  

L.r. 63/78. Contributo negli interessi sui prestiti per la conduzione aziendale contratti da cooperative agricole ed altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori agricoli.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2019

Approvato il bando 2019 per la concessione di contributi negli interessi su prestiti per la conduzione aziendale contratti da cooperative agricole ed altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) aventi sede operativa in Piemonte rappresentate da cooperative agricole e da altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori agricolei 

Tipologia di spese ammissibili

Il prestito di conduzione, della durata massima di un anno, ha lo scopo di anticipare i capitali necessari per far fronte ai costi dei mezzi tecnici utilizzati nei cicli produttivi aziendali, in attesa del ricavo futuro a seguito della vendita dei prodotti agricoli e zootecnici ottenuti.

Entità e forma dell'agevolazione

E' stato fissato il contributo regionale nell’1% per le imprese ubicate in zona di pianura o di collina e nell’1,5% per quelle ubicate in zona di montagna.

Inoltre è stato stabilito che nel caso in cui almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia prestata da confidi il contributo sia aumentato di 0,30 punti percentuali.

Scadenza

31 dicembre 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto per l'attivazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. Annualità 2019.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/11/2019

La Camera di commercio intende assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per ottenere i contributi previsti dal presente bando le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, rispondano ai seguenti requisiti:

- abbiano la sede legale e/o un’unità operativa in cui si sono svolti i tirocini nella provincia di Cuneo;

- siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A di Cuneo, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale;

- siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuolalavoro: http://scuolalavoro.registroimprese.it e mantengano l’iscrizione per almeno un triennio;

- abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali (DURC regolare);

- non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati;

- non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beniservizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio I.A.A. di Cuneo,;

- non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni le attività di realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di Cuneo. I percorsi dovranno essere realizzati a partire dal 01/01/2019 e fino al 30/10/2019, intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante con durata di almeno 80 ore lavorative.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione disciplinata dal bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante, modulato come segue:

-€ 400,00 per la realizzazione di ogni percorso di alternanza scuola-lavoro;

- € 200,00 ulteriori per ogni inserimento in azienda di studente diversamente abile.

Il contributo massimo erogabile ad ogni azienda non può superare l’importo di € 1.200,00 oltre alle premialità sopra descritte. Ciascuna impresa potrà presentare una unica domanda di contributo.

Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna impresa è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 2.000,00.

Scadenza

Le domande possono essere presentate fino al 30 novembre 2019, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi. 

 

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere le reti d'impresa e i consorzi. Anno 2019.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020

La Camera di commercio di Cuneo ha deliberato l'apertura di un bando per favorire la costituzione e la promozione delle seguenti forme aggregative di imprese:

- Reti d'impresa nella provincia di Cuneo;

- Consorzi.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del sostegno:

- i raggruppamenti di imprese, con capofila e maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, costituiti in forma di contatto di rete;

- i consorzi con maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, con l’esclusione di consorzi agricoli, turistici e centri commerciali naturali beneficiari dei bandi specifici finalizzati alla valorizzazione e promozione dei settori agricolo e zootecnico, turismo e commercio.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1/01/2019 e il 31/12/2019, relative a:

1) spese consulenziali e professionali finalizzati alla costituzione;

2) realizzazione o implementazione sito internet con la traduzione in almeno una lingua straniera;

3) campagne pubblicitarie (riviste, radio, televisione, web, social network) con esclusione delle sponsorizzazioni, ed eventuali traduzioni;

4) materiale pubblicitario della rete o del consorzio (realizzazione logo, brochure, pieghevoli, vestiario, cartellonistica, gadget promozionali) ed eventuali traduzioni;

5) organizzazione e partecipazione a eventi, fiere, mostre o rassegne di rilevanza nazionale o internazioanle in Italia o all'estero: affitto e allestimento area espositiva, spese di viaggio e soggiorno per ciascun evento (per un massimo di n. 2 persone incaricate dalla rete o dal consorzio per ciascun evento), interpretariato. Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.

Entità e forma dell'agevolazione

Per l'ottenimento del contributo da parte delle reti di nuova costituzione è necessario:

- la sottoscrizione del contratto di rete entro il 31/12/2019;

- l'effettiva registrazione del contratto di rete al Registro imprese sulle posizioni di tutte le imprese partecipanti al contratto entro il 31/12/2019. Le spese al netto di Iva complessivamente sostenute, non devono essere inferiori a € 1.500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.

Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna rete/consorzio è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 5.000,00.

Scadenza

Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1/04/2019 fino al 31/01/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

Contributo a fondo perduto fino al 30% promosso dalla CCIAA di Cuneo per sostenere l'innovazione nella proprietà intellettuale. Marchi e brevetti. Anno 2019.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti. I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo ovvero nel caso di conferimento l’impresa subentrante deve risultare in attività.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Non possono partecipare al bando:

• le imprese beneficiarie del bando per l’innovazione intellettuale marchi e brevetti anno 2018;

• le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura;

• le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria;

• i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative (REA).

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2019 e il 31/12/2019, nelle tipologie di seguito riportate:

• progettazione del marchio;

• ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito;

• assistenza per la concessione in licenza del marchio;

• assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale;

• analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design;

• consulenza e assistenza per la brevettazione;

• assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design;

• tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari. Le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non devono essere inferiori a € 700,00 per i marchi e € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.

Entità e forma dell'agevolazione

Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna impresa è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.

Scadenza

Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1/04/2019 fino al 31/01/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

Contributo a fondo perduto fino al 30% promosso dalla CCIAA di Cuneo per l'ottenimento delle certificazioni volontarie di prodotto e di processo. Anno 2019.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative alle certificazioni volontarie di prodotto e di processo. I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 100.000,00.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo ovvero nel caso di conferimento l’impresa subentrante deve risultare in attività. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Non possono partecipare al bando:

• le imprese beneficiarie del bando certificazioni volontarie 2018 (cod. 1803);

• le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura;

• le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria;

• i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative (REA).

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2019 e il 31/12/2019. Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo. Le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non devono essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.

I requisiti che devono avere le spese sono i seguenti:

A. REQUISITO BASE: conseguimento o mantenimento delle certificazioni (documentati da fattura) mediante l’intervento di un Organismo Notificato, abilitato per Decreto dai Ministeri di competenza o accreditato da ACCREDIA o da altro Ente di accreditamento firmatario degli Accordi EA di Mutuo riconoscimento nello schema specifico.

Tale requisito non è richiesto per le spese relative ai punti 4-8-13-20-21, non essendo schemi certificabili.

B. CONSULENZE: necessarie e preventive al superamento dell'audit di conformità sino a un massimo di € 2.000 di spesa.

Le certificazioni volontarie ammesse sono:

1) certificazioni di sistemi di gestione qualità: certificazione seconda la norma UNI EN ISO 9001;

2) certificazioni ambientali: marchio EMAS o certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001;

3) certificazioni sistemi gestione salute e sicurezza: certificazione secondo la norma OHSAS 18001;

4) linee guida UNI-INAIL o modello organizzativo e gestionale secondo le procedure semplificate.

5) responsabilità sociale ed etica: certificazione secondo la norma SA8000;

6) certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) – PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes); gestione responsabile delle foreste e catena di custodia dei prodotti;

7) sicurezza alimentare: certificazioni UNI EN ISO 22000:2005, UNI EN ISO 22005/2008, schema di certificazione FSSC 22000, BRC e IFS, Standard Global-GAP, certificazioni volontarie carni CE 653/2014

8) certificazioni Halal (islamici), certificazioni Kosher (ebrei);

9) sicurezza delle informazioni: certificazione secondo la norma UNI CEI ISO 27001:2006;

10) sistemi di gestione dell’energia – Energy Management System (EnMs): certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001/2011;

a) la consulenza per la redazione di diagnosi energetica condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS;

11) implementazione del sistema di valutazione (Due Diligence) sul legno e derivati;

12) certificazione norma EN1176 per attrezzature ludiche ad uso pubblico;

13) schemi di qualificazione del sistema camerale (TF Traceability & Fashion, Edilizia sostenibile, Affidabilità & Efficienza, GreenCare);

14) certificazione del sistema gestione per la salute e sicurezza sul lavoro in conformità alla ISO 45001:2018;

15) convalida dell'asserzione ambientale autodichiarata secondo la norma UNI EN ISO 14021, su diversi aspetti ambientali di prodotto come il contenuto di materiale riciclato;

16) marchio di qualità ecologica Ecolabel per prodotti con un ridotto impatto ambientale durante l'intero ciclo di vita, con particolare riferimento ai prodotti edilizi per coperture e rivestimenti, vernici e pitture (2010/18/CE30,2009/607/CE31, 2009/967/CE32;

17) Certificazione Ambientale di Prodotto ReMade in Italy per materiali e manufatti a base di materiale riciclato, con riferimento alle percentuali di riciclato secondo la norma UNI EN ISO 14021;

18) Certificazione Ambientale di Prodotto PSV (Plastica Seconda Vita) per materiali e manufatti a base di plastica riciclata, con riferimento alle percentuali di riciclato secondo la norma UNI EN ISO 14021;

19) Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD conforme alle norme UNI EN ISO 14025 e UNI EN 15804, analizza e quantifica le prestazioni ambientali di prodotto sulla base dell'Analisi del Ciclo di Vita (LCA-ISO 14040) del processo produttivo;

20) Certificazione UCI – Unione ciclistica internazionale;

21) Modelli organizzativi e di gestione.

Entità e forma dell' agevolazione

Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna impresa è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 2.500,00.

Scadenza

Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1/04/2019 fino al 31/01/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

POR FSE 2014/2020. Misura 1.8iv.3.2.4. Contributo a fondo perduto per la progettazione e attivazione di interventi di welfare aziendale.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.500.000

BANDO APERTO | Scadenza il 29/11/2019

Obiettivo della Misura è favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale di secondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro familiari nonché della cittadinanza in generale.

Le proposte progettuali dovranno documentare:

1) l'avvio di una rete territoriale istituzionale che coinvolga tutti i soggetti funzionali al raggiungimento dell'obiettivo della Misura ossia lo sviluppo di sistemi di welfare aziendale e territoriale (es. fornitori diretti di servizi di welfare, enti del terzo settore, associazioni di rappresentanza sindacale e datoriale, ecc.);
2) nel caso di coinvolgimento di più aziende, la formalizzazione di una rete operativa, gestita in ATI che includa le imprese del territorio coinvolte nell'adozione dei Piani di welfare.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per i contributi di cui al presente Bando:

- Piccole e medie imprese - PMI, singole o raggruppate in Associazioni Temporanee di Imprese - ATI, costituende o già costituite;
- Grandi imprese, a condizione che venga adottato un nuovo Piano di welfare territoriale oppure che un Piano di welfare aziendale esistente venga ampliato e messo a disposizione del territorio di riferimento. In entrambi i casi dovrà avere una forte condivisione con Enti o altri soggetti locali, anche in continuità con gli Ambiti territoriali individuati per la sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), titolari delle sperimentazioni di azioni innovative di welfare territoriale e/o si dovrà configurare come forma di integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità già esistenti o fase di definizione.

I soggetti che presentano domanda di contributi, sia in forma singola che associata, devono avere la sede legale o unità operativa in Piemonte. I raggruppamenti, inoltre, individuano un soggetto con funzione di capofila, unico referente nei confronti della Regione Piemonte.:

Sono soggetti destinatari della Misura:
- lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiarie dell’intervento;
- altri lavoratori e lavoratrici.

Tipologia di spese ammissibili

Verranno finanziate le attività inerenti la definizione e l’avvio dei Piani di welfare finalizzati all’erogazione di servizi nelle macro-aree “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, “politiche per le pari opportunità” e “sostegno alla cultura di benessere globale delle lavoratrici e dei lavoratori”, nonché azioni di volontariato aziendale e attività organizzative e di raccordo delle reti territoriali.

Entità e forma dell'agevolazione

Il valore di ciascun progetto deve essere compreso tra un minimo di € 60.000,00 e un massimo di € 200.000,00.
Potranno essere finanziati progetti fino al concorso delle risorse disponibili.
E’ previsto l’obbligo di un cofinanziamento, pari ad almeno il 20% delle spese di progetto, da parte dei soggetti beneficiari, esprimibile anche con attività di lavoro del proprio personale.

Scadenza

A seguito della proroga, sarà possibile presentare domanda fino alle ore 12:00 del 29 novembre 2019.

POR FESR 2014/2020. Azione III.3b.4.1. Misura a) Finanziamento a tasso agevolato per empowerment internazionale delle PMI.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La Regione Piemonte promuove politiche di internazionalizzazione del sistema economico, con azioni di stimolo e di incoraggiamento del sistema stesso delle singole PMI ad andare incontro alla domanda estera di prodotti e servizi al fine di rafforzare sempre più il ruolo dell’export come componente trainante dell’economia piemontese.

A questo scopo sono state attivare due misure tra loro complementari:a) la prima denominata “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi” riguardante uno strumento finanziario finalizzato a supportare le spese e gli investimenti rivolti a migliorare in modo strutturale e duraturo il livello di internazionalizzazione delle imprese piemontesi mediante l’erogazione di un finanziamento a tasso zero. La seconda denominata “Contributo a fondo perduto a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi” rivolta a concedere una premialità commisurata all’incremento occupazionale permanente realizzato mediante i progetti finanziati con la precedente Misura, mediante un contributo a fondo perduto.

Soggetti beneficiari

Per l'Azione a) Possono beneficiare del sostegno le PMI con almeno una sede operativa in Piemonte.

Per l'Azione b) Possono beneficiare del sostegno le PMI con almeno una sede operativa in Piemonte e che siano state finanziate con la precedente Azione a) Misura “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi”.

Tipologia di spese ammissibili

Per l'Azione a) "Progetti di promozione dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale" sono ammissibili i progetti di investimento destinati ad avviare, qualificare e consolidare la presenza delle imprese piemontesi sui mercati internazionali.

In particolare, sono finanziabili le iniziative che permettano all’impresa di proporsi sui mercati esteri con un offerta ed una presenza più competitiva, di conferire maggior valore aggiunto ai prodotti e servizi proposti, di strutturarsi ed acquisire esperienza sui mercati esteri.

Per l'Azione b) Creazione di nuova occupazione in Piemonte, a condizione che sia riferita ad investimenti:

- già ammessi alla Misura “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi”;

- coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Piemonte.

Entità e forma dell'agevolazione

Per l'Azione a) Linea A (Dotazione finanziaria €7.000.000): finanziamento agevolato pari al 100% della spesa ammissibile, fino al 70% erogato con fondi regionali, e 30% con finanziamento bancario a tassi di mercato.

Importo minimo progettuale: € 50.000;

Importo minimo di intervento del fondo a tasso zero: € 35.000;

Importo massimo di intervento del fondo a tasso zero: € 700.000.

Per l'Azione b) Linea B (Dotazione finanziaria €2.000.000): contributo a fondo perduto fino a 15.000,00 euro per nuovo addetto, fino a un massimo di 150.000 euro complessivi, e per un importo non superiore al 50% dell’importo del progetto ammesso sulla Linea A.

 Scadenza

Le domande di sostegno possono essere presentate a partire dal 27 dicembre 2018.

Contributo a fondo perduto per la rottamazione e sostituzione dei veicoli commerciali con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 16/12/2019

L’intervento è finalizzato a supportare le micro, piccole e medie imprese1 aventi unità locale operativa in Piemonte in un percorso di innovazione con lo scopo di incentivare la rottamazione di un veicolo commerciale (N1 o N22 ) con conseguente acquisto di un nuovo veicolo commerciale (N1 o N2) a basso impatto ambientale, ai fini del miglioramento delle emissioni in atmosfera e quindi della qualità dell’aria.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari di tale intervento sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (denominate nel seguito MPMI) aventi unità locale operativa attiva in Piemonte. Questo requisito deve essere posseduto dal momento della domanda fino a quello di liquidazione del contributo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli commerciali N1 o N2, utilizzati per il trasporto in conto proprio, elettrico puro, ibrido (benzina/elettrico solo Full Hybrid o Hybrid Plug In3 ), metano esclusivo e GPL esclusivo, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/gpl), previa rottamazione di un veicolo commerciale N1 o N2 per il trasporto in conto proprio benzina fino ad euro 1/I incluso, ibridi benzina (benzina/metano o benzina/GPL) fino a euro 1/I incluso e diesel fino ad euro 4/IV incluso.

Sono inoltre ammesse le spese di conversione di veicoli commerciali per trasporti specifici e a uso speciale4 N1 e N2 in veicoli dotati di sistemi di trazione che utilizzano esclusivamente combustibili diversi dal gasolio quali:

- elettrico

- metano

- GNL

- GPL

- bifuel benzina (benzina/metano e benzina/GPL).

La data di acquisto rilevabile dalla fattura e la data di immatricolazione devono essere successive al 20 ottobre 2017.

Ciascuna impresa può presentare fino a due domande di contributo a valere sul Bando, a fronte di due veicoli commerciali rottamati o convertiti.

Entità dell'agevolazione

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto proporzionale alla massa e all’alimentazione del veicolo e limitatamente alla gamma di veicoli N1 e N2 secondo la tabella seguente:

L'entità del sostegno varierà tra i €1.000 e i €10.000.

 

  1 -  <1,5 t 1,5 - 2,5 t >2,5 - < 4 t 4 - 7 t  >7t-      <12t
ELETTRICO PURO € 6.000 € 7.000 € 8.000 €9.000 € 10.000
IBRIDO (Full Hybrid o Hybrid Plug In) METANO (MONO E BIFUEL) GPL (MONO E BIFUEL) € 4.000 € 5.000 € 6.000 €7.000 € 8.000
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI BIFUEL (BENZINA/METANO O BENZINA/GPL) € 1.000 € 1.000 € 1.000 €1.000 € 1.000
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI METANO ESCLUSIVO, GPL ESCLUSIVO, GNL ESCLUSIVO, ELETTRICO) € 3.000 € 3.000 € 3.000 €3.000 € 3.000

 

Scadenza

Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 16:00 del 16 dicembre 2019.

POR FSE 2014/2020. Misura 3.10IV.12.02.01. Contributo a fondo perduto per la formazione dei lavoratori occupati presso le imprese localizzate in Piemonte.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 10/09/2019

La Regione Piemonte con il presente bando intende promuovere la realizzazione di piani formativi promossi da imprese di grandi o medie dimensioni.

I piani formativi di impresa (P.F.I) sono costituiti da uno o più interventi formativi finalizzati a sostenere le scelte aziendali di investimento attraverso l’aggiornamento, la riqualificazione o la riconversione del proprio personale, con riguardo sia allo sviluppo dell’innovazione e della ricerca, sia al mantenimento e/o all’incremento dei livelli occupazionali.

Soggetti beneficiari

Possono realizzare le attività di cui al presente Bando e beneficiare dei relativi contributi le imprese, anche a totale o parziale (minoritaria o maggioritaria) partecipazione pubblica, che siano:

- di medie o grandi dimensioni,

- localizzate in Piemonte per la formazione di lavoratori in esse occupati.

L’attività di impresa deve essere svolta nelle forme giuridiche previste dalla legge e in particolare dal Codice civile (società di persone, società di capitali, società cooperative, consorzi in forma societaria, ecc.).

I soggetti destinatari sono i lavoratori occupati presso l’impresa beneficiaria, e nello specifico:

a) impiegati in ruoli esecutivi e/o privi di livelli di qualificazione di base;

b) impiegati in ruoli intermedi o in ruoli di responsabilità e/o funzioni specialistiche;

c) quadri e dirigenti;

d) agenti, lavoratori con contratto a tempo parziale, a tempo determinato o di collaborazione organizzata dal committente  nonché inseriti nelle altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia che configurino lo stato di lavoratore occupato;

e) titolari e amministratori di medie imprese, inclusi i coadiuvanti.

Tipologia di spese ammissibili

Ciascun P.F.I. comprende più interventi che assumono la forma di corsi di formazione diretta comprensivi di progetto didattico ed operativo, indicazione di strutture e strumenti utilizzati e preventivo di spesa.

Gli interventi che compongono il piano devono avere i seguenti oggetti:

1. formazione organizzativo–gestionale, finalizzata allo sviluppo delle tecniche di gestione e/o organizzazione aziendale (o dei servizi) e delle procedure interne nonché all’acquisizione di competenze digitali e linguistiche;

2. formazione tecnica/tecnologico-produttiva, finalizzata allo sviluppo di tecniche/tecnologie di produzione in senso lato, alla conduzione di impianti, attrezzature, macchinari, o alla sperimentazione di materiali o prodotti innovativi.

Sono finanziabili le attività formative di durata compresa tra un massimo di 200 ore ed un minimo di 30 ore.

Entità e forma dell'agevolazione

In termini economici la dimensione di un singolo P.F.I (con l’esclusione dei costi relativi alla retribuzione dei partecipanti) si intende compresa tra un minimo di 200.000 Euro e un massimo di € 500.000 Euro.

L’importo delle spese connesse alla formazione per ogni intervento risulta dal prodotto di un parametro pari a Euro 13,30 espresso in euro per ora per allievo che rappresenta l’importo predeterminato in sede di analisi dei costi per la copertura delle spese, per il numero di ore del corso e per il numero complessivo dei lavoratori che durante l’attuazione del piano parteciperanno alle diverse edizioni.

In applicazione delle norme dell’Unione Europea per gli aiuti di stato, qualsiasi impresa che benefici di un’azione formativa rivolta ai propri dipendenti, indipendentemente dalla titolarità con la quale detta azione viene realizzata, è tenuta a garantire la compartecipazione alle relative spese, garantendo le quote di cofinanziamento pari al 50% per le Grandi Imprese e 40% per le medie imprese.

Scadenza

Domande dal 10/09/2018 al 10/09/2019

Contributo a fondo perduto per supportare le Enoteche regionali.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Sono state approvate le disposizioni attuative per la concessione di contributi a favore delle Enoteche regionali.

Soggetti beneficiari

Possono fruire dei contributi regionali le Enoteche regionali, le Botteghe del vino o Cantine comunali ed i Musei etnografico-enologici riconosciuti dalla Regione Piemonte.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili per l’annualità 2017 le spese sostenute per la gestione, il funzionamento e lo svolgimento dell’attività istituzionale, l’efficienza e la manutenzione delle sedi.

Sono ammissibili a contributo le spese relative a:

- affitto e riscaldamento locali;

- tutti gli oneri per il personale dipendente, nelle varie forme previste dalle leggi, consulenti, collaboratori, indennità e rimborsi spese per amministratori e soci;

- telefoni e reti telematiche, luce, gas altre utenze e servizi per uso locali e attività connesse;

- cancelleria, beni strumentali e d’uso necessari per lo svolgimento dell’attività;

- manutenzione ordinaria delle sedi e dei beni patrimoniali;

- istituzione di centri di informazione nei Distretti dei Vini e nelle Strade del Vino;

- realizzazione e gestione di strutture esterne alla propria sede;

- partecipazione ad Enti, Associazioni, Società, Consorzi e altri soggetti che non abbiano fini di lucro;

- organizzazione o compartecipazione alla organizzazione di iniziative e manifestazioni nella propria sede o in altri posti, rientranti tra le finalità;

- partecipazione a manifestazioni e iniziative promozionali, divulgative, informative da altri organizzate, rientranti tra le finalità;

- attivazione conti correnti, mutui, ratei

- realizzazione di materiale documentale, libri, riviste, opuscoli, pubblicizzazione dell’attività, attività editoriali e promopubblicitarie, sponsorizzazioni, spese per vini utilizzati per omaggi promozionali e degustazioni gratuite;

- consulenze e partecipazioni di carattere tecnico, legale, amministrativo, contabile, di ideazione, progettazione e realizzazione di cui ai punti precedenti;

- lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, messa a norma dei locali, strutture e aree pertinenti;

- rinnovo arredi e strumenti.

Entità e forma dell'agevolazione

Può essere concesso un contributo sino al 50% della spesa massima ammissibile; tale spesa non può comunque superare i 150.000,00 Euro nel caso delle Enoteche, ed i 50.000,00 Euro nel caso di Botteghe del vino o Cantine comunali e Musei etnografico-enologici.

Finanziamento a tasso agevolato fino al 70% promosso da Finpiemonte per favorire l'accesso al credito da parte delle grandi imprese.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Mediante il presente strumento, consistente in finanziamenti agevolati in concorso con il sistema bancario, Finpiemonte S.p.A., società strumentale della Regione Piemonte, intende sostenere le grandi imprese, attive e produttive in Piemonte, nella realizzazione di progetti di investimento, consolidamento e sviluppo che prevedano una maggiore qualificazione della presenza di tali imprese sul territorio regionale, preferibilmente accompagnata da una positiva ricaduta occupazionale.

Lo strumento è finalizzato, nello specifico, alla copertura del fabbisogno finanziario per la realizzazione di progetti di investimento, comprensivi di spese in beni materiali e in immobilizzazioni immateriali.

La dotazione finanziaria iniziale è pari a € 25.000.000.

Soggetti beneficiari

I beneficiari si distinguono in:

- Grandi imprese con meno di 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento;

- Grandi imprese con un organico pari o superiore a 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento;

- Cooperative classificabili come grandi imprese, con meno di 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i progetti di importo minimo pari a € 1.500.000 e di importo non superiore a € 25.000.000, finalizzati all’avviamento, ampliamento, diversificazione di un’unità locale operativa e/o all’innovazione dei processi/prodotti delle imprese richiedenti.

Sono previste n. 3 linee di intervento con le seguenti spese finanziabili.

Linea A – Grandi imprese con meno di 3.000 dipendenti

  • acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione di immobili da destinare all’attività primaria svolta dall’azienda richiedente;
  • acquisto suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche);
  • acquisto e/o revamping di macchinari, impianti, linee di produzione, attrezzature, automezzi allestiti con le attrezzature specifiche;
  • immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti;
  • rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci).

Linea B – Grandi imprese con un organico pari o superiore a 3.000 dipendenti

  • acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione di immobili da destinare all’attività primaria svolta dall’azienda richiedente;
  • acquisto suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche);
  • acquisto e/o revamping di macchinari, impianti, linee di produzione, attrezzature, automezzi allestiti con le attrezzature specifiche;
  • immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti.

Linea C – Cooperative classificabili come grandi imprese

  • acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione di immobili da destinare all’attività primaria svolta dall’azienda richiedente; acquisto suolo aziendale, sue sistemazioni (escluse le bonifiche);
  • acquisto e/o revamping di macchinari, impianti, linee di produzione, attrezzature, automezzi allestiti con le attrezzature specifiche;
  •  immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti;
  • rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci).

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti concedibili devono essere di importo minimo pari a € 1.500.000 e di importo massimo pari a € 25.000.000. La quota massima di intervento di Finpiemonte nei finanziamenti è invece pari a € 5.000.000.

Il finanziamento è concesso fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e viene erogato da risorse di Finpiemonte a tassi agevolati e risorse bancarie a tassi di mercato.

La percentuale di intervento di Finpiemonte è la seguente:

- Linea A e C: fino al 70% del finanziamento concedibile;

- Linea B: pari al 50% del finanziamento concedibile.

Scadenza

Fino ad esaurimento delle risorse disponibili

POR FESR 2014/2020 Azione IV.4b.2.1. Contributo a fondo perduto fino al 20% e finanziamento a tasso agevolato fino all'80% per l'efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/07/2019

Attraverso il presente Bando, la Regione Piemonte agevola le imprese nella realizzazione, nelle proprie unità locali, di investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.

In attuazione dell’Asse IV del Programma Operativo FESR 2014-2020 è prevista l’attivazione di un’azione denominata IV.4b.2.1 “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”, finalizzata a promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli impianti produttivi delle imprese mediante la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la integrazione in situ della produzione di energia da fonti rinnovabili.

La Regione Piemonte rende disponibile una dotazione iniziale pari a € 50.000.000,00.

Soggetti beneficiari

I destinatari finali potranno rientrare in una delle seguenti categorie:

A. Piccole medie imprese (PMI) non energivore;

B. Grandi imprese (GI) e PMI energivore .

Possono richiedere l’agevolazione le imprese non identificabili come “imprese in difficoltà” , che al momento della presentazione della domanda o comunque prima dell’erogazione dell’agevolazione: 

  • abbiano la sede o un’unità locale interessata dall’intervento ubicata e operativa in Piemonte oppure si impegnino a averla entro il momento del primo pagamento relativo all'aiuto concesso; 
  • non siano in liquidazione volontaria e non siano sottoposte a procedure concorsuali; 
  • siano in regola rispetto agli obblighi previsti dalle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali; 
  • siano iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio.

Possono presentare domanda anche:

imprese neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati; 

cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di impresa; 

consorzi di produzione, società consortili (aventi dimensione di impresa e in quanto destinatari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi.

Tipologia di interventi ammissibili

Per le PMI non energivore sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 50.000,00 € e massimo di 3.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per le PMI energivore e le GI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 100.000,00 € e massimo di 5.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di stato applicata. Il termine per realizzazione degli interventi è di 24 mesi dalla data di concessione4 dell’agevolazione.

Sono ammissibili i seguenti interventi:

Linea 1- Interventi di efficienza energetica:

a) installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento ;

b) interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia utile;

c) interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;

d) sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;

e) installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza.

Linea 2 - Interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili: la cui energia prodotta sia interamente destinata all’autoconsumo nell’unità locale.

Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera a) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,5 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera b) devono comportare un miglioramento dell’efficienza energetica quantificabile – in termini di energia utile risparmiata – in un valore uguale o superiore a 1,00 kWh per euro investito, parametrato alla capacità produttiva preesistente. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera c) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,02 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettere b) e d) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1 - lettera e) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione teorica di incremento della produzione con linee standard, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito. Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 2 dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,2 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica e che si sostanziano nelle seguenti voci di costo (al netto dell’I.V.A.):

a) fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza;

b) installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi;

c) opere murarie ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento, nel limite del 20% degli investimenti di cui alla Linea 1 – lettera a), fatto salvo il caso di interventi di cui alla Linea 1 – lettera c);

d) sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione (ad esempio certificazione energetica dell’edificio, degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse nel limite del 10% del totale delle spese inserite in domanda e comunque di importo non superiore a € 50.000,00.

Entità e forma dell'agevolazione

L'incentivazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell'investimento e risulta così suddivisa:

1. finanziamento pari almeno all’80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 75% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 25%) da fondi bancari;

2. contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, con il limite di € 500.000,00 nel caso di interventi proposti da G.I. e P.M.I. energivore e di € 300.000,00 euro per le restanti tipologie di impresa.

Scadenza

Le domande devono essere inviate a partire dalle ore 9.00 del 20.06.2016.

In data 30/07/2019 sarà temporaneamente sospeso l'invio delle domande.

Fondo Foncooper - Legge 49/1985. Finanziamento a tasso agevolato fino al 70% per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell'occupazione.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”. 

Soggetti beneficiari

Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:

  • divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
  • divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;
  • divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori;
  • obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. 

Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.

Tipologie di interventi ammissibili

L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:

  • all’aumento della produttività o dell’occupazione o di entrambe mediante incremento e/o ammodernamento di mezzi di produzione e/o dei servizi tecnici, commerciali e amministrativi dell’impresa; alla valorizzazione dei prodotti e razionalizzazione del settore distributivo;
  • alla ristrutturazione e riconversione degli impianti c) alla realizzazione ed all’ acquisto di impianti nel settore della produzione e della distribuzione del turismo e dei servizi
  • all'ammodernamento, potenziamento ed ampliamento dei progetti di cui alla lettera a).

Tipologie di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:

  • Investimenti immobiliari e impianti fissi (l’acquisizione di aree e/fabbricati, l’esecuzione di opere murarie; la realizzazione di impianti fissi);
  • Investimenti produttivi (l’acquisto, ammodernamento e ristrutturazione di macchinari, attrezzature e impianti, ivi compresi automezzi targati e natanti).

Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.

Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:

  • essere utilizzati esclusivamente nell’impresa beneficiaria degli aiuti;
  • essere iscritti a libro cespite;
  • essere acquistati da terzi a condizioni di mercato, senza che il venditore abbia rapporti di cointeressenza con la società cooperativa beneficiaria, quali ad esempio rappresentante legale, amministratore unico e componenti del consiglio di amministrazione;
  • devono figurare all’attivo dell’impresa per la durata dell’ammortamento del medesimo. 

Entità e forma dell'agevolazione

L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.

L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.

La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.

L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:

  • il 20% dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
  • il 10% dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.

L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.

Scadenza

Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.

LEGGE 49/1987. Finanziamento agevolato fino al 70% per la promozione della cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.

Soggetti beneficiari

Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo. 

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:

  • acquisizioni di quote in imprese di nuova costituzione;
  • sottoscrizione di aumenti di capitale in imprese estere già costituite da parte di imprese italiane che non detengono una partecipazione.

In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.

Forma dell'agevolazione 

Finanziamento agevolato che copre:

  • fino al 70% della quota del partner italiano per un importo non superiore ai primi 5.164.569  Euro di partecipazione;
  • fino al 50% della quota eccedente il predetto limite (quest'ultima nel caso di iniziative di particolare rilievo ai fini degli obiettivi di sviluppo dei PVS) con un tetto massimo di 10.329.138 Euro per iniziativa.

Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.

Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali. 


 

 

 

 


Piano Giovani 2011/2013. Misura 1. Contributo a fondo perduto fino a € 30.000,00 per la deduzione IRAP per l'assunzione di giovani.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.

Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.

La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.

Soggetti beneficiari

Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.

Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.