Agevolazioni ed incentivi

Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Prestito fino al 50% per la promozione di investimenti in piccole, medie e grandi imprese.

AREA GEOGRAFICA: Italia/UE

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti  (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.

La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.   

Soggetti beneficiari      

Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).

Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano. 

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.

Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.

Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.

Agevolazione 

Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.

Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.

Procedura d'accesso alle agevolazioni 

Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.

MISE. Credito d'imposta fino al 40% promosso dal Ministero dello Sviluppo economico per sostenere la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Il bando sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata, comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli, dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Tipologia di attività ammissibile

Sono ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.

Tipologia di spesa ammissibile

Si considerano ammissibili al credito d’imposta le sole spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione.

Si considerano ammissibili al credito d’imposta anche le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta spetta in misura pari al 40% delle spese ammissibili sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario.

MISE. Credito d’imposta fino al 50% per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il bando definisce le modalità e i criteri di riconoscimento del credito d’imposta alle PMI per costi di consulenza sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’agevolazione di cui al presente decreto le PMI che:

  • sono costituite e regolarmente iscritte al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda;
  • operano nei settori economici rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento di esenzione, compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • sostengono, a decorrere dal 1° gennaio 2018, costi di consulenza allo scopo di ottenere, entro il 31 dicembre 2020, l’ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo;
  • presentano domanda di ammissione alla quotazione successivamente al 1° gennaio 2018;
  • ottengono l’ammissione alla quotazione con delibera adottata dal gestore del mercato entro la data del 31 dicembre 2020;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea;
  • sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento di esenzione.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammissibili al credito d’imposta i costi relativi alle seguenti attività di consulenza:

  • attività sostenute in vista dell’inizio del processo di quotazione e ad esso finalizzate, quali, tra gli altri, l’implementazione e l’adeguamento del sistema di controllo di gestione, l’assistenza dell’impresa nella redazione del piano industriale, il supporto all’impresa in tutte le fasi del percorso funzionale alla quotazione nel mercato di riferimento;
  • attività fornite durante la fase di ammissione alla quotazione e finalizzate ad attestare l’idoneità della società all’ammissione medesima e alla successiva permanenza sul mercato;
  • attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni oggetto di quotazione;
  • attività finalizzate a supportare la società emittente nella revisione delle informazioni finanziarie storiche o prospettiche e nella conseguente preparazione di un report, ivi incluse quelle relative allo svolgimento della due diligence finanziaria;
  • attività di assistenza della società emittente nella redazione del documento di ammissione e del prospetto o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per la produzione di ricerche;
  • attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla procedura di quotazione quali, tra gli altri, le attività relative alla definizione dell’offerta, la disamina del prospetto informativo o documento di ammissione o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati, la due diligence legale o fiscale e gli aspetti legati al governo dell’impresa;
  • attività di comunicazione necessarie a offrire la massima visibilità della Società, a divulgare l’investment case, tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500.000 euro, nella misura massima del 50% dei costi complessivamente sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e fino al 31 marzo dell’anno successivo.

MISE. Contributo a fondo perduto in favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell'ambito delle aree tecnologiche “Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita”.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Industria

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 562.700.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Al fine di dare attuazione alla Strategia nazionale di specializzazione intelligente e di sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione sull’intero territorio nazionale attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative di alto profilo, il bando disciplina le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente relativi a “Fabbrica intelligente”, “Agrifood” e “Scienze della vita”.

Soggetti beneficiari

I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria, e i centri di ricerca. Per i soli progetti congiunti (fino a tre, per la procedura a sportello e fino a cinque per quella negoziale), anche gli Organismi di ricerca e, per i progetti del settore applicativo “Agrifood”, anche le imprese agricole.

Tipologia di progetti ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi alle attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale.

Entità e forma dell'agevolazione

All'intervento sono assegnate risorse pari a 562.700.000,00:

  • euro 225.087.200,00 per il settore operativo “Fabbrica intelligente”;
  • euro 225.087.200,00 per il settore operativo “Agrifood”;
  • euro 112.543.600,00 per il settore operativo “Scienze della vita”.

L’intervento agevolativo verrà attuato secondo due differenti procedure:

  • valutativa a sportello per i progetti con costi ammissibili compresi tra € 800.000,00 e € 5.000.000,00
  • valutativa negoziale, prevista per gli Accordi per l’innovazione per i progetti con costi ammissibili compresi tra € 5.000.000,00 e € 40.000.000,00.

 

SPORT BONUS 2018. Credito di imposta fino al 50% per erogazioni liberali finalizzate alla ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2018, individua le disposizioni applicative del contributo, sotto forma di credito d'imposta, per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel corso dell'anno solare 2018 per interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici, ancorche' destinati ai soggetti concessionari.

Soggetti beneficiari

Il credito d’imposta è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica in cui queste siano organizzate:

  •  Imprese individuali,
  •  Imprese collettive,
  •  Stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti.

Tipologia di interventi ammissibili

Interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici.

Entità e forma dell'agevolazione

Lo Sport bonus e' riconosciuto, nel limite del tre per mille dei ricavi annui, nella misura del 50% delle erogazioni liberali in denaro fino a 40.000,00 euro effettuate nel corso dell'anno solare 2018 e finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo nonche' di ristrutturazione edilizia di impianti sportivi pubblici.

L'importo e' suddiviso in due tranche di € 5.000.000,00 e lo Sport bonus e' riconosciuto in due finestre temporali di centoventi giorni ciascuna, che si aprono rispettivamente il 1° aprile e il 20 agosto 2018.

Chiunque intenda usufruire dello sport bonus ne fa richiesta all'Ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri entro trenta giorni dall'apertura di ciascuna finestra.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 agosto 2018 e fino al 19 settembre 2018.

Fondo Nazionale per l'efficienza energetica. Finanziamento a tasso agevolato e garanzia per interventi di efficienza energetica.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il Fondo è finalizzato a favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni possono essere concesse:

- alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata;

- alle Pubbliche amministrazioni, in forma singola o in forma aggregata o associata.

Tipologia di interventi ammissibili

Le agevolazioni previste per le Imprese:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi, ivi inclusi gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica;
  • installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti;
  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione.

Le agevolazioni per la Pubblica Amministrazione:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare.

Tipologia di spesa ammissibile

a) consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;

b) le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;

c) interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;

d) infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).

Entità e forma dell'agevolazione

  • Forma dell'agevolazione per Imprese:

Per gli interventi sono concesse alle imprese le seguenti agevolazioni:

a) garanzia su singole operazioni di finanziamento;

b) finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25%.

  • Forma dell'agevolazione per la Pubblica Amministrazione: 

Le agevolazioni per gli interventi di cui al presente Capo, sono concesse alle Pubbliche amministrazioni sotto forma di finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso fisso pari a 0,25%.

I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di euro 150.000,00 e ad un massimo di euro 2.000.000,00.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro.

Scadenza

La gestione è affidata ad Invitalia, che entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (7 marzo 2018) definirà tempi e modalità per l’invio telematico delle domande.

Finanziamento a tasso agevolato promosso da Ismea per promuovere progetti di sviluppo delle imprese del settore agricolo e agroalimentare.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Sulla Gazzetta Ufficiale del 22.02.2018 è stato pubblicato il Decreto del Mipaad del 12.10.2017 recante i criteri e le modalita' degli interventi finanziari dell'ISMEA a favore del settore agricolo/agroalimentare.

Possono beneficiare degli interventi finanziari del presente decreto: 

a) le societa' di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli;

b) le societa' di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell'ambito delle relative attivita' agricole; 

c) le societa' di capitali partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualita' prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica, anche su piattaforma informatica, dei prodotti agricoli;

Tipologia di spese ammissibili

Gli interventi ammissibili alle agevolazioni possono riguardare una o piu' unita' produttive relative ad uno stesso soggetto beneficiario e comprendono le seguenti tipologie: 

a. investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle  aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria; 

b. investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli; 

c.investimenti concernenti beni prodotti nell'ambito delle relative attivita' agricole;

d. investimenti per la distribuzione e la logistica, anche su piattaforma informatica.

Entità e forma dell'agevolazione

Gli interventi finanziari a condizioni agevolate sono effettuati dall'ISMEA nella forma del finanziamento a tasso di interesse agevolato.

Il finanziamento agevolato puo' avere durata massima di quindici anni, di cui fino a un massimo di 5 anni di preammortamento e fino a un massimo di 10 anni di ammortamento, con rate semestrali posticipate a capitale costante. In ogni caso, il finanziamento agevolato non puo' essere erogato ad un tasso inferiore allo 0,50%.

Bonus pubblicità. Credito d'imposta fino al 90% per investimenti in campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, sulle emittenti televisive e radio locali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 62.500.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Le aziende che hanno investito in campagne pubblicitarie sui mezzi di informazione, nel 2018 potranno usufruire di un credito di imposta in compensazione. È quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2017, che ha introdotto degli incentivi fiscali rivolte alle imprese e ai lavoratori autonomi che hanno investito su quotidiani e periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali analogiche e digitali. Per poter accedere alle agevolazioni fiscali, il monte degli investimenti in pubblicità dovrà essere superiore dell’1%, rispetto agli investimenti effettuati dall’azienda o dal lavoratore autonomo nell’anno precedente.

In data 24.11.2017 il il Dipartimento per l’Informazione e l’editoria delle Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato alcuni importanti chiarimenti relativi agli incentivi fiscali sugli investimenti pubblicitari incrementalieffettuati sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali. 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d'imposta i soggetti titolari di reddito d'impresa o di lavoro autonomo che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, il cui valore superi di almeno l’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, ovvero nell’ambito della programmazione di emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

In sede di prima attuazione, il beneficio è applicabile anche agli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017 sempre con la stessa soglia incrementale riferita all’anno precedente.

L’estensione al secondo semestre del 2017 riguarda tuttavia i soli investimenti effettuati sulla stampa, ed in questo caso sono ammessi anche gli investimenti effettuati sui giornali on-line.

In ogni caso, gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta è pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative;

Lo stanziamento delle risorse finalizzate a questa misura: per il 2018 sono dedicati 62,5 milioni di euro, di cui: - 50 milioni per gli investimenti sulla stampa (20 per gli investimenti effettuati nel secondo semestre del 2017, più 30 per quelli da effettuare nel 2018); - 12,5 milioni per gli investimenti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radio-televisive.

Contributo a fondo perduto fino al 40% e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MIPAAF per lo sviluppo di contratti di filiera e di distretto.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 260.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il presente avviso si applica ai Contratti di filiera e ai Contratti di distretto.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari aono le PMI e le Grandi Imprese.

Devono possedere i seguenti requisiti:

a) avere una stabile organizzazione in Italia;

b) essere regolarmente costituiti ed iscritti nel Registro delle imprese.

Tipologia di interventi ammissibili

  • Investimenti nella produzione agricola primaria
  • Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
  • Partecipazione dei produttori ai regimi di qualità e misure promozionali
  • Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo

Tipologia di spese ammissibili

 
- Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria:
  • Costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili
  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature
  • Acquisizione o sviluppo di programmi informatici,e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali
  • Costi generali come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica brevetti, compresi gli studi di fattibilità
  • Acquisto di animali da riproduzione
- Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli:
  • Costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili
  • Acquisto o noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature
  • Costi generali collegati alle spese come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, onorari per consulenze sulla sostenibilità ambientale ed economica, compresi studi di fattibilità
  • Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d'autore e marchi commerciali.
- Aiuti per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli:
  • Costi per le ricerche di mercato, l’ideazione e la progettazione del prodotto nonché la preparazione delle domande di riconoscimento dei regimi di qualità
  • Organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere o mostre; spese di iscrizione; spese di viaggio e costi per il trasporto degli animali; spese per pubblicazioni e siti web che annunciano l’evento;affitto dei locali e degli stand e i costi del loro montaggio e smontaggio
  • Costi delle pubblicazioni su mezzi cartacei ed elettronici, siti web e annunci pubblicitari nei mezzi di comunicazione elettronici, radiofonici o televisivi, destinati a presentare informazioni fattuali sui produttori di una data regione o di un dato prodotto
  • Costi relativi alla divulgazione di conoscenze scientifiche e dati fattuali su i) regimi di qualità aperti a prodotti agricoli di altri Stati membri e di paesi terzi; ii) prodotti agricoli generici e i loro benefici nutrizionali, nonché sugli utilizzi proposti per essi
  • Costi delle campagne promozionali destinate ai consumatori e organizzate nei mezzi di comunicazione o presso i punti di vendita al dettaglio, nonché di tutto il materiale promozionale distribuito direttamente ai consumatori
- Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo:
  • Spese di personale relative a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto
  • Costi relativi a strumentazione e attrezzature
  • Costi relativi agli immobili e ai terreni. Per quanto riguarda gli immobili, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati. Per quanto riguarda i terreni, sono ammissibili i costi delle cessioni a condizioni commerciali o le spese di capitale effettivamente sostenute
  • Costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e i servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;.
  • Spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto

Entità e forma agevolazione

Sono ammessi alle agevolazioni i Contratti di filiera e Contratti di distretto il cui importo complessivo degli investimenti ammissibili sia compreso tra € 4.000.000,00 e € 50.000.000,00. 

L’importo del Progetto di ogni singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di € 400.000,00.

Per investimenti effettuati da PMI l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di € 100.000,00.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di Contributo in conto capitale e di Finanziamento agevolato.

Nell’ambito del Finanziamento, la quota di Finanziamento bancario è fissata in misura non inferiore al 50%.

Il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse dello 0,50%.

L'entità dell'agevolazione varia in base all'intervento, alla tipologia della spesa ammissibile, all' ammontare della spesa ammissibile e alla localizzazione e va da un minimo del 10% fino ad un massimo del 40%.

Scadenza

A partire dal 29/01/2018 è disponibile il servizio per il caricamento della documentazione necessaria ai fini della partecipazione al Bando.

Industria 4.0. IPER E SUPER AMMORTAMENTO. Agevolazioni promosse dal MISE per le imprese che investono in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Soggetti beneficiari

Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

Tipologia di vantaggi

- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing

- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).

Il beneficio è cumulabile con:

  • Nuova Sabatini
  • Credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

Come accedere:

Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione

Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 settembre 2018.

Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.

 

PON Imprese e Competitività 2014-2020. Asse IV. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per sostenere investimenti per la tutela ambientale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia  e Sicilia.

Soggetti beneficiari

È rivolto a tutte le imprese che:

  • vogliano realizzare programmi di sviluppo nei settori energivori

oppure

  • risultino qualificabili come a forte consumo di energia e siano presenti nell’elenco della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), alla data di presentazione della richiesta e fino alla concessione delle agevolazioni.

Entità e forma dell'agevolazione

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi.

Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.

L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.

Scadenza

E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017. 

MISE. Finanziamento a tasso agevolato per le imprese già confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.

Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.

Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:

  • la concessione alle imprese beneficiarie di garanzie dirette e controgaranzie a valere sulla Sezione del Fondo di garanzia
  • la concessione e l’erogazione alle imprese beneficiarie di finanziamenti agevolati a tasso zero a valere sulla Sezione del Fondo crescita

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:

  • imprese che sono state sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata
  • imprese che hanno acquistato o affittato imprese sequestrate o confiscate o loro rami di azienda
  • cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati
  • cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata affittuarie di beni aziendali confiscati

Tipologia di interventi ammissibili

Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:

  • investimenti produttivi
  • investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
  • interventi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale
  • tutela e incremento dei livelli occupazionali ed emersione del lavoro irregolare
  • fabbisogno finanziario aggiuntivo, determinato da un insufficiente accesso al credito bancario o dalla sua contrazione

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e  7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.

Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:

a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;

b) sono in possesso del rating di legalità

Scadenza

E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.

Finanziamenti a tassi agevolati per le PMI vittime di mancati pagamenti.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.

Soggetti beneficiari

Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.

In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.

I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).

Entità e forma dell'agevolazione

Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.

Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.

La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Scadenza

Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;

Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.


Contributo a fondo perduto promosso dal MISE per sostenere la valorizzazione dei marchi delle imprese la cui domanda di deposito sia antecedente al 1 gennaio 1967.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.

Tipologia di spese ammissibili

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.

FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.

FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).

Scadenza

E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.

Contributo a fondo perduto per sostegno al reddito degli allevatori.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 31.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l'utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall'ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali.

Soggetti beneficiari

Allevatori di bovini da latte in montagna, di suini e di ovini.

Entità e forma di agevolazione

La dotazione finanziaria totale è pari ad € 31.000.000,00.
- ALLEVAMENTI DI BOVINI DA LATTE IN MONTAGNA
14 milioni di euro vengono destinati alle aziende delle zone montane con un contributo per circa 500mila capi. Per gli allevamenti delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto l'aiuto è raddoppiato.

- SUINICOLTURA
Per il sostegno della suinicoltura vengono previsti 10 milioni di euro, focalizzando l'azione sul miglioramento del benessere animale e sui piccoli allevamenti. In particolare si prevede un aiuto sulle scrofe per aumentare il periodo di lattazione da 3 a 4 settimane. Per le aziende con meno di 1000 scrofe è previsto un incremento del 25% del premio. 

- OVINI
Attenzione anche per il settore degli ovini, con l'obiettivo di far crescere la qualità del latte con un aiuto riconosciuto a circa 10 milioni di litri, ovvero un quarto della produzione nazionale.

Scadenza

In fase di attivazione

I dettagli tecnici ed operativi delle misure verranno definiti entro novembre e nel primo trimestre del 2017 le aziende potranno accedere agli aiuti previsti.

Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per i territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.

La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.

Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.

Tipologia di spese ammissibili

Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.

I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,

a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;

b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;

c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;

d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;

e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;  

f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;

g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';

h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;  

i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro. 

Entità e forma dell'agevolazione

Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato

Industria 4.0. Fondo di garanzia PMI. Garanzia sul credito delle PMI italiane.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento operativo dal 2000.

La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali  portate dalle imprese.

Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.

INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO

L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).

Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA

Soggetti beneficiari

Nel dettaglio, per piccole e medie imprese editoriali si intendono, sulla base della Classificazione ATECO 2007, i soggetti che svolgono le seguenti attività:

  • Edizione di libri (J.58.11)
  • Edizione di quotidiani (J.58.13)
  • Edizione di riviste e periodici (J.58.14)
  • Trasmissioni radiofoniche (J.60.10)
  • Attività di programmazione e trasmissioni televisive (J.60.20)
  • Attività delle agenzie di stampa (J.63.91)

Tipologia di investimenti ammissibili

Nell'ambito della Sezione Speciale, garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia possono essere concesse per la copertura di operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica e digitale.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione iniziale è pari a € 7.418.394. Le risorse sono utilizzate per la copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, in compartecipazione al 50% con le risorse ordinarie del Fondo. Di conseguenza la Sezione Speciale può contare di fatto su una dotazione finanziaria complessiva di € 14.836.788,00.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ

A partire dal 10 novembre 2016,  a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'

La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.

Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.

Soggetti beneficiari

Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche

  1. società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
  2. società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
  3. imprese individuali gestite da donne.

Entità e forma dell'agevolazione

Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare

  1. possibilità di prenotare direttamente la garanzia
  2. priorità di istruttoria e di delibera
  3. esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
  4. copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni


FONDO LATTE. Finanziamento a tasso agevolato e garanzia fino all'80% per sostenere gli investimenti, il consolidamento delle passività e dei debiti commerciali nel settore lattiero-caseario.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede diverse opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare degli interventi le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.

Entità e forma dell'agevolazione

La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una Banca della delibera di finanziamento, per una o più delle seguenti finalità:

a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;

b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;

c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;

d) pagamento dei debiti commerciali a breve.

In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziarie di 20 milioni di euro.
Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.
Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.
Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.
Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.
Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.
Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
   1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
   2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.
Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.


Con decreto del 24 aprile 2017 è stato parzialmente modificato il precedente decreti, consentendo alle imprese operanti nel settore lattiero-caseario e nel settore suinicolo di accedere ad una ulteriore misura destinata alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati su mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Le imprese interessate possono presentare la relativa richiesta nel periodo che va dal 1° giugno 2017 al 30 giugno 2017.

Industria 4.0. Bonus Macchinari - Nuova Sabatini. Finanziamento a tasso agevolato per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti ed attrezzature.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Al via nuove norme in materia di agevolazioni per le piccole e medie imprese: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae il decreto del ministero dello Sviluppo economico con il quale viene data attuazione alle modifiche apportate alla “Nuova Sabatini” dal decreto-legge varato dal Governo l’anno scorso.

Le modifiche alla “Nuova Sabatini” prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.

Il decreto riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure.(data prevista 02/05/2016).

La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:

a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;

b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;

d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà

Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).

Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.

Tipologie di investimento ammissibili

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

Gli investimenti ammissibili sono destinati a:

a) creazione di un nuovo stabilimento;

b) ampliamento di uno stabilimento esistente;

c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;

d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;

e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:

1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;

2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;

3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Entità e forma dell'agevolazione

A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.

Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.

Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili. 

La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. 

A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

 

Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% promosso da ISMEA in favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2016 il decreto 18.1.2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze "Misure in favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale".

I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: 
a. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione; 
b. miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea; 
c. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura. 

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni previste si applicano:

a) alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attivita' agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

1) essere costituite da non piu' di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;

2) esercitare esclusivamente l'attivita' agricola;

3) essere amministrate e condotte da un giovane di eta' compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di societa', essere composte, per oltre la meta' numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;

4) essere gia' subentrate, anche a titolo successorio, da non piu' di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;

5) avere sede operativa nel territorio nazionale;

b) alle microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Tipologia di spese ammissibili

Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese: 

    a) studio di fattibilita', comprensivo dell'analisi di mercato; 
    b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; 
    c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento  di  beni immobili; 
    d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; 
    e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; 
    f) servizi di progettazione; 
    g) beni pluriennali. 

Entità e forma dell'agevolazione

I progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni

Le agevolazioni sono concedibili, in termini di ESL, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa dell'Unione europea. 
In particolare: 
a) 50% nelle regioni meno sviluppate; 
b) 40% nelle restanti zone. 

Le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono superare, in termini di ESL, l'importo di 500.000 euro per impresa e per progetto di investimento. 

Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di dieci anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni. 

Le domande potranno essere presentate a partire dal 16/05/2016.

Industria 4.0. Credito d'imposta R&S. Credito d'imposta fino al 50% a favore delle imprese che investono in attività di Ricerca e Sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.

Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare:

  • tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero

che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Tipologia di attività ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:

  • lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi;
  • acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:

  1. dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero
  2. in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa;

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;

d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) 

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.

Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:

  • si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati;
  • saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato';
  • salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario.
  • Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore.
  • Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021.

 


Fondo di garanzia. Garanzia fino all'80% in favore di imprese miste operanti in paesi in via di sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:

  • Paesi HIPC (Heavily indebted poor countries - Paesi poveri altamente indebitati) e PMA (Paesi meno avanzati);
  • Paesi individuati annualmente dalla Banca mondiale come "low and lower middle income" (Paesi a basso/medio reddito);
  • Paesi individuati come prioritari dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri.

Soggetti beneficiari

Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:

  • iscritte nel registro delle imprese, istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente sul territorio nazionale o al registro delle imprese di pesca;
  • che possiedono almeno il 20% del capitale sociale dell’impresa mista;
  • attive da almeno tre anni nello stesso settore di attività dell’impresa mista;
  • valutate economicamente e finanziariamente sane dal gestore del Fondo di garanzia.

Tipologie di interventi ammissibili

  • partecipazione di imprese italiane al capitale di rischio di nuove imprese miste;
  • aumento di capitale in imprese miste sottoscritto da imprese italiane e finalizzato alla riabilitazione e/o all'ampliamento di imprese preesistenti.

Entità e forma dell’agevolazione

Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.

I settori di investimento ammessi sono:

  • industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione dei loro prodotti;     
  • artigianato;
  • microfinanza, servizi di microimprenditorialità, commercio locale, commercio equo e solidale, turismo sostenibile;
  • tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali;
  • servizi locali di pubblico interesse nei settori dell’energia, delle comunicazioni, dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti;
  • formazione professionale ed educazione;
  • fornitura di servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali.

Scadenza

La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.

Contributo a fondo perduto promosso dall'INPS per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L’Inps fornisce le istruzioni per l’incentivo in caso di assunzione di giovani lavoratori agricoli.

Soggetti beneficiari

L’oggetto della circolare ministeriale prevede che a decorrere dal 1° luglio 2014 venga erogato un incentivo per i datori di lavoro agricoli che hanno assunto o assumono, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2015, giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (interpretato dall’Istituto “non abbiano ancora compiuto 35 anni”). I giovani si devono trovare in una delle seguenti condizioni:

a)    essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

b)    essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

L’incentivo spetta sia per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.

Il diritto all’incentivo è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, dei seguenti requisiti:

- Essere in possesso della regolarità prevista, inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;

- Essere in regola con l’applicazione dei principi :

  • a) gli incentivi non spettano se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva; gli incentivi sono esclusi anche nel caso in cui il lavoratore avente diritto all’assunzione viene utilizzato mediante contratto di somministrazione;
  • b) gli incentivi non spettano se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine; gli incentivi sono esclusi anche nel caso in cui, prima dell’utilizzo di un lavoratore mediante contratto di somministrazione, l’utilizzatore non abbia preventivamente offerto la riassunzione al lavoratore titolare di un diritto di precedenza per essere stato precedentemente licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine;
  • c) gli incentivi non spettano se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalita’ sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unita’ produttiva;
  • d) gli incentivi non spettano con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presenti assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume ovvero risulti con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo; in caso di somministrazione tale condizione si applica anche all’utilizzatore.

Tipologia di interventi ammissibili

Per le assunzioni a tempo determinato il contratto deve presentare i seguenti requisiti:

  1. Avere una durata almeno triennale;
  2. Garantire al lavoratore un periodo di occupazione minima di 102 giornate annue;
  3. Essere redatto in forma scritta.

Il beneficio può altresì essere riconosciuto in caso di proroga e trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto instaurato prima del primo luglio 2014. L’incentivo potrà essere riconosciuto nel solo caso in cui la proroga o trasformazione soddisfino, comunque, il requisito oggettivo dell’incremento occupazionale netto.

In caso di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione il beneficio spetta a favore dell’agenzia.

Ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, che devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione.

L’incentivo è comunque applicabile, qualora l’incremento non avvenga per:

  • dimissioni volontarie del lavoratore;
  • invalidità sopravvenuta o decesso del lavoratore;
  • pensionamento per raggiunti limiti di età;
  • riduzione volontaria dell’orario di lavoro;
  • licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

Entità e forma dell'agevolazione

L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi.

Nell’ipotesi di assunzione di OTI, l’incentivo viene corrisposto in un’unica soluzione decorsi diciotto mesi dalla data di assunzione.

Nell’ipotesi di assunzione di OTD, l’incentivo viene corrisposto con le seguenti modalità:

  • 6 mensilità dopo il primo anno di assunzione;
  • 6 mensilità dopo il secondo anno di assunzione;
  • 6 mensilità dopo il terzo anno di assunzione.

L’incentivo è riconosciuto dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

L’incentivo è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti.

Per accedere all’incentivo è necessario inoltrare all’Inps una istanza (visibile nella circolare); la domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 10 novembre 2014.

Garanzia per interventi a favore delle imprese femminili.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.

Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.

Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.

Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.

LEGGE 23 DICEMBRE 2000 N. 388. Detassazione del reddito di impresa per investimenti ambientali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”

La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:

  • Gli investimenti per essere definiti ambientali devono PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE DANNI CAUSATI all’AMBIENTE;
  • Beni materiali oggetto di acquisizione. Sono ammissibili, anche, beni acquistati in leasing: in tal caso si farà riferimento al costo di acquisto sostenuto dal concedente;
  • Si tengono in considerazione esclusivamente i beni materiali contabilizzati nel bilancio alla voce IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI;
  • Non sono ammissibili investimenti che rispondano ad adeguamenti previsti da obblighi di legge.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.

Tipologia di investimenti ammissibili

Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:

  • impianti fotovoltaici;
  • smaltimento ethernit;
  • impianti/macchinari che portino un risparmio energetico oltre che ad un miglioramento ambientale;
  • impianto aspirazione fumi;
  • impianti per abbattimento riduzione scarti inquinanti;
  • impianti per trattamento acque;
  • impianti depurazione;
  • cabine di verniciature;
  • impianti eolici;
  • biomasse;
  • cogenerazione;
  • rigenerazione;
  • geotermia;
  • solare termico;
  • altro in possesso dei requisiti precedenti.

Entità e forma dell'agevolazione

L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:

  • (+) Costo investimento
  • (-) Costo investimento confrontabile privo di impatto ambientale
  • (-/ +) Profitti operativi / Costi operativi
  • (+/-) Eventuali produzioni accessorie

    ___________________________________________________

  • COMPONENTE AMBIENTALE volta all’abbattimento della base imponibile

Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.

Legge 100/90. Incentivi per l’espansione internazionale delle imprese attraverso la partecipazione della Simest nelle aziende.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività / StartUp

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.

L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La  partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.

Soggetti beneficiari

SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.

L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.

Entità e forma dell'agevolazione

Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.

La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.

NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.

 

SACE. Garanzia fino al 70% per l'internazionalizzazione.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.

L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere società di capitali (requisito derogabile a particolari condizioni)
  • avere la sede legale, direzione e parte sostanziale delle attività produttive in Italia
  • realizzare almeno il 10% del fatturato complessivo tramite l'export
  • presentare un buon standing creditizio (non inferiore ad una soglia minima) precedentemente concordato da SACE con l'istituto bancario
  • operare in un settore produttivo o nei servizi a condizione che non realizzino una pura attività di Import-Export (lo strumento è finalizzato a favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese dalla semplice promozione sui mercati esteri sino a forme più complesse di joint-venture).

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:

  • costi di impianto e di ampliamento (acquisto di terreni - acquisto, riqualificazione o rinnovo di impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali - acquisto o ristrutturazione di beni immobili anche ad uso ufficio)
  • costi promozionali e pubblicitari (partecipazioni a fiere e mostre in Italia e all'estero)
  • costi di ricerca e sviluppo capitalizzati in bilancio
  • diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno
  • spese per tutelare il "Made in Italy" (marchi, brevetti, prodotti di origine controllata)
  • spese per acquisire partecipazioni non finanziarie in imprese estere
  • consulenze specialistiche per accordi di joint-venture con imprese estere
  • spese relative all'approntamento di beni e/o servizi o l'esecuzione di lavori commissionati da committenti esteri (capitale circolante), purché i contratti di fornitura di riferimento non siano presenti nel portafoglio dell'impresa alla data di erogazione del finanziamento.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.

CCIAA di Biella e Vercelli. Contributo a fondo perduto per l'attivazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2018

La Camera di Commercio intende assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per ottenere i contributi previsti dal bando le micro, piccole e medie imprese (MPMI), che, dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, rispondano ai seguenti requisiti:

  • abbiano la sede legale e/o un’unità operativa nella provincia di Biella o Vercelli;
  • siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro o provvedano a richiedere l’iscrizione d’ufficio tramite la compilazione del modulo allegato alla domanda di contributo relativa al bando;
  • abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali (DURC regolare);
  • non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati;
  • non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni del bando le attività previste dalle singole convenzioni stipulate fra impresa e struttura formativa per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di Biella o Vercelli.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria messa a disposizione dall’ente camerale per il presente bando è pari a € 60.000,00.

L’agevolazione disciplinata dal bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante, come di seguito quantificato:

  • € 400,00 per ciascuno studente ospitato in alternanza scuola-lavoro;
  • ulteriori € 200,00 per ciascuno studente diversamente abile certificato ospitato in alternanza scuola-lavoro con requisito specificato in convenzione;
  • limite di € 1.600,00 per singola impresa richiedente.

Ogni impresa può presentare una sola domanda a valere sul bando: in caso di presentazione di più domande verrà valutata solo quella pervenuta cronologicamente per prima e rigettate le successive.

Scadenza

31 dicembre 2018

PSR 2014/2020. Misura 16.8.1. Contributo a fondo perduto fino al 100% per il sostegno alla stesura e all'attuazione di piani forestali aziendali.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico, Servizi/No Profit

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.500.000

BANDO APERTO | Scadenza il 27/09/2018

Il bando prevede il sostegno alla stesura di piani forestali aziendali esclusivamente all'interno di una forma di gestione forestale associata che operi in modo stabile e con la direzione di un tecnico forestale, su una superficie minima di 100 ha.

I temi prioritari dell'operazione sono i seguenti, adattati allo specifico contesto forestale e della filiera del legno:

  • l'innovazione di prodotto, di processo, organizzativa e sociale;
  • la sostenibilità ambientale dei processi produttivi;
  • l'adattamento dei processi produttivi ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi naturali e del dissesto idrogeologico, la riduzione delle emissioni di gas serra e di ammoniaca, l'aumento del sequestro di carbonio e il miglioramento dell'efficienza dell'uso dell'acqua e del rendimento energetico.

Soggetti beneficiari

Il bando è riservato a forme di cooperazione costituite da almeno due soggetti sia pubblici che privati che sono interessati alla stesura di piani forestali aziendali.

Le categorie dei soggetti che possono far parte del gruppo di cooperazione sono esclusivamente:

  • Operatori del comparto forestale e della filiera del legno;
  • Enti locali;
  • Proprietari di superfici forestali;
  • Enti gestori.

Le forme di cooperazione devono avere una durata minima di 5 anni e per lo stesso periodo di tempo la gestione forestale deve essere diretta da un tecnico forestale.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi i seguenti interventi:

  • Costo per la stesura di piani forestali aziendali, eventualmente integrati con altri piani di gestione territoriale;
  • Costo dell'animazione della zona interessata al fine di rendere fattibile un progetto collettivo;
  • Costi di esercizio della cooperazione (personale, funzionalità ambientale e operativa);
  • Costi diretti di specifici progetti legati all'attuazione di un piano forestale aziendale;
  • Costi per certificazione di Gestione Forestale Sostenbile. 

Tipologia di spesa ammissibile

Saranno ammesse al finanziamento le seguenti tipologie di spese:

  • spese di personale;
  • consulenze e collaborazioni esterne;
  • viaggi e trasferte;
  • acquisizione di servizi e realizzazione di opere e lavori;
  • spese preliminari per la Gestione Forestale Sostenbile e di rilascio della certificazione da parte dell'organismo di certificazione.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari ad € 1.500.000,00.

L'agevolazione prevista è un contributo in conto capitale, l'intensità del sostegno è pari al 100% dei costi ammissibili.

L'importo massimo del contributo erogabile sarè pari a € 300.000,00.

L'importo minimo della spesa ammissibile riferito all'intero progetto è pari a € 50.000,00.

Scadenza

27 settembre 2018

L.R. 21/2016. Contributo a fondo perduto fino all'80% a sostegno delle Associazioni Fondiarie.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000

BANDO APERTO | Scadenza il 13/09/2018

La Regione Piemonte - al fine di favorire la costituzione delle associazioni fondiarie per contrastare il fenomeno della parcellizzazione fondiaria territoriale, per rispondere alle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica e prevenire i rischi idrogeologici e di incendio - intende riconoscere, attraverso un contributo finanziario, le spese sostenute per la costituzione delle associazioni, per la redazione dei piani di gestione dei terreni e per la realizzazione dei miglioramenti fondiari, ed
incentivare il conferimento dei terreni per almeno quindici anni da parte dei proprietari.

Saranno ammesse al finanziamento le iniziative di associazioni fondiarie volte alla conservazione del paesaggio ed al recupero produttivo delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni agricoli incolti o abbandonati.

L’azione sarà attuata su tutto il territorio regionale piemontese.

Soggetti beneficiari

L’adesione al presente bando è riservata alle Associazioni fondiarie legalmente costituite all’atto di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Tipologia di spesa ammissibile

Il contributo regionale riconoscerà le seguenti spese:

  • costituzione dell’associazione fondiaria fino all’80% delle spese sostenute (nella misura massima di € 500,00 di spesa ammissibile);
  • redazione del Piano di Gestione dei Terreni conferiti o suo aggiornamento per un importo massimo pari a 80,00 €/ettaro;
  • realizzazione dei miglioramenti fondiari necessari, l’importo complessivo potrà essere, per questa voce, al massimo di 500,00 € per ettaro di superficie lorda; dovrà inoltre derivare da prezziario regionale vigente al momento di presentazione della domanda; l’IVA sarà riconosciuta qualora non recuperabile dal soggetto beneficiario.
  • contributo una tantum per i proprietari che hanno aderito all’Associazione fondiaria conferendo i loro terreni per 15 anni (esclusi Enti Pubblici e gli assegnatari di terreni silenti o abbandonati), nella misura massima di 500,00 € a ettaro conferito (importo massimo erogabile € 30.000,00).

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria disponibile per l’anno 2018 è pari a € 150.000,00.

L’associazione fondiaria potrà presentare una sola domanda.

Il contributo riconosciuto ad ogni associazione fondiaria potrà raggiungere l’importo massimo di € 35.400,00.

Scadenza

13 settembre 2018

CCIAA di Asti. Contributo a fondo perduto per sostenere la promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 36.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/10/2018

La Camera di Commercio di Asti intende assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per ottenere i contributi le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che, dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, rispondano ai seguenti requisiti:

  • abbiano la sede legale e/o un’unità operativa nella provincia di Asti;
  • siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A di Asti, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro;
  • abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali (DURC regolare);
  • non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati;
  • non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio I.A.A. di Asti.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni del bando le attività previste dalle singole convenzioni stipulate fra impresa ed Istituto scolastico per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di Asti. I percorsi, avviati sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, con durata minima di 50 ore, dovranno iniziare a partire dall’01/01/2018 e concludersi entro il 31/12/2018; nel caso di percorsi svolti in periodi a cavallo d’anno (2017-2018 oppure 2018-2019), saranno ritenuti ammissibili quelli svolti per più del 50% delle ore previste dal percorso nell’anno 2018.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria messa a disposizione dall’Ente camerale per il bando è pari a € 36.000,00.

L’agevolazione disciplinata dal bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante, modulato come segue:

  • € 400,00 per ogni percorso individuale di alternanza scuola-lavoro fino ad un massimo di € 2.000,00 per impresa;
  • ulteriori € 200,00 per ogni percorso individuale, nel caso di inserimento in azienda di studente/i diversamente abile/i certificato fino ad un massimo di € 1.000,00 per impresa.

In caso di attivazione nel corso dell’anno di più percorsi con lo stesso studente sarà riconosciuto un solo contributo di € 400,00 e un solo contributo aggiuntivo per disabilità accertata. Ogni impresa può presentare più domande a valere sul presente bando fino al raggiungimento dei massimali di contributo fissati dal bando.

Scadenza

31 ottobre 2018

Piano Verde. Finanziamento a tasso agevolato per sostenere imprenditori agricoli singoli ed altre forme associate composte da almeno cinque imprenditori agricoli. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 800.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2018

E' stato pubblicato il bando a valere sul Piano Verde - Programma regionale per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti contratti da imprenditori agricoli singoli od associati e da cooperative agricole per esigenze di conduzione aziendale.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’aiuto le piccole e medie imprese aventi sede operativa in Regione Piemonte rappresentate da cooperative agricole e da altre forme associate composte da almeno di cinque imprenditori agricoli che risultino in possesso di Partita I.V.A. per il settore agricolo e che abbiano costituito il fascicolo aziendale.
Gli aiuti possono essere concessi solo ad imprese che non rientrano nella categoria delle imprese in difficoltà.

Tipologia di spesa ammissibile

Il prestito di conduzione, della durata massima di un anno, ha lo scopo di anticipare i capitali necessari per far fronte ai costi sostenuti nei cicli produttivi aziendali, in attesa dei conseguenti ricavi.

La spesa ammissibile a prestito di conduzione tiene conto sia dei costi di gestione sostenuti per l’attività svolta sia del tempo medio di esposizione del capitale anticipato stabilito in relazione alla durata del ciclo produttivo e di commercializzazione dei prodotti ottenuti.

Concorrono a costituire i costi di gestione ammissibili le seguenti voci di costo della produzione del conto economico dell’ultimo bilancio di esercizio depositato, che non siano già state oggetto di altri regimi di agevolazione pubblica:

  • per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (escluso acquisti di prodotti ceduti tal quale);
  • per servizi;
  • per godimento di beni di terzi;
  • per il personale: salari e stipendi e  oneri sociali.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari ad € 800.000,00.

La spesa massima ammissibile a prestito di conduzione è calcolata moltiplicando i costi di gestione ritenuti ammissibili per il tempo medio di esposizione dei capitali, variabile a seconda del comparto di appartenenza, diviso per dodici.

E' stato fissato il contributo regionale nell’1% per le imprese ubicate in zona di pianura o di collina e nell’1,5% per quelle ubicate in zona di montagna. Nel caso in cui almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia portata da Confidi il contributo è aumentato di 0,30 punti percentuali.

Scadenza

31 dicembre 2018

CCIAA di Alessandria. Contributo a fondo perduto fino al 40% per la formazione continua del personale delle imprese. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2018

Con il Bando la Camera di Commercio di Alessandria si propone di migliorare la qualificazione delle imprese della provincia di Alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento professionale.

Soggetti beneficiari

Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale e con gli obblighi contributivi assistenziali e previdenziali.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue straniere).

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari ad euro 40.000,00.

Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di € 150 (IVA esclusa).
Nel caso in cui la domanda si riferisca a due o più corsi, il costo del singolo corso può essere inferiore a € 150, purché sia riferibile a un “pacchetto formativo omogeneo” del costo (rendicontato) di almeno € 150.
I contributi sono concessi nella misura del:

  • A. 40% delle spese per corsi di formazione i cui partecipanti siano
  1. titolari e coadiuvanti di imprese individuali;
  2. soci delle società di persone, con esclusione dei soci accomandanti;
  3. amministratori delle società di capitale;
  4. personale dipendente.

con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 400;

  • B. 40% delle spese per corsi di formazione il cui partecipante sia un dipendente dell’impresa richiedente assunto a far tempo dal 1° gennaio 2017, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 500.

Scadenza

31 dicembre 2018

 

PSR 2014/2020. Misura 16.1.1. Azione 2. Contributo a fondo perduto per il sostegno alla gestione dei Gruppi Operativi e attuazione dei progetti.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Ente pubblico

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.011.200

BANDO APERTO | Scadenza il 27/07/2018

ll bando incentiva forme di cooperazione tra almeno due soggetti diversi finalizzata alla realizzazione di progetti di innovazione. Questi gruppi di cooperazione prendono il nome di Gruppi operativi (GO) e, come tali, fanno parte d’ufficio, una volta ammessa a finanziamento la proposta progettuale definitiva, del Partenariato europeo per l’innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (PEI-AGRI).

Il bando è riservato ai gruppi di cooperazione ammessi a finanziamento all’interno dell’Azione 1 dell’operazione, “Costituzione dei Gruppi Operativi del PEI e concretizzazione dell'idea progettuale in proposta progettuale”.

Soggetti beneficiari

Imprese agricole e/o forestali, organismi di ricerca, erogatori di servizi di base, organismi specializzati e/o di supporto tecnico, costruttori di macchine e attrezzature agricole e forestali, produttori di mezzi tecnici per l’agricoltura e per l’allevamento e di prodotti in legno, altri soggetti del settore agroalimentare e forestale e della filiera del legno, dei territori rurali e della società civile, enti locali.

Tipologia di spesa ammissibile

Spese di personale

Spese per macchine e attrezzature

Spese per consulenze e collaborazioni esterne

Spese per materiali di consumo

Spese di viaggio

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari ad euro 10.011.200,00.

Scadenza

27 luglio 2018

PSR 2014/2020. Misura 4.4.2. Contributo a fondo perduto fino al 100% per la difesa del bestiame dalla predazione da canidi nei pascoli.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 700.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/11/2018

L'operazione 4.4.2 Difesa del bestiame dalla predazione da canidi nei pascoli sostiene investimenti non produttivi (acquisto di reti antilupo per il ricovero notturno degli animali e acquisto di cani da guardiania) atti a contenere la predazione degli animali allevati da parte di canidi. Essa trova la sua giustificazione nel fatto che gli attacchi predatori nel corso degli ultimi anni sono in costante aumento, a causa della rinaturalizzazione di ampie parti del territorio rurale piemontese,
specialmente di montagna e di collina.

Soggetti beneficiari

Il presente bando è riservato ad allevatori singoli o associati che, in alternativa:

  • hanno presentato domanda di pagamento nel 2018 per l’operazione 10.1.6, cui avevano aderito per la prima volta nel 2016 o 2017, e intendano effettuare investimenti ulteriori rispetto a quanto già in dotazione oppure
  • hanno aderito per la prima volta nel 2018 all’operazione 10.1.6 e la cui domanda di sostegno risulti ammissibile a finanziamento.

Ogni richiedente può presentare una sola domanda riferita al presente bando.

Per poter ricevere il sostegno dell'operazione, gli investimenti devono soddisfare le seguenti condizioni di ammissibilità:

  • essere localizzati nel territorio regionale;
  • non potranno essere ammesse a contributo spese effettuate prima della presentazione (trasmissione) della domanda di sostegno;
  • non aver ottenuto o richiesto altre agevolazioni pubbliche per la loro realizzazione.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono finanziati uno o più investimenti non produttivi fra quelli di seguito indicati:

  • recinzioni plurifilo elettrificate a bassa intensità, per il ricovero notturno degli animali dimensionate in relazione al numero dei capi:
  1. reti elettrificabili di altezza minima di 120 cm, comprensive di paleria sintetica da collegare ad un elettrificatore alimentato a batteria con pannello fotovoltaico;
  2. l’elettrificatore e l’impianto di messa a terra dovranno essere adeguati alle caratteristiche dell’impianto e dovranno garantire impulsi di almeno 3,5 KV con un’energia di 300 mJ nel punto più lontano; tutto il materiale elettrico dovrà possedere la certificazione di conformità europea;
  3. la batteria dovrà essere dimensionata in modo da garantire l’accensione dell’elettrificatore per l’intero periodo di ricovero notturno della mandria/gregge;
  4. essere dotate di cartelli monitori a norma di legge.
  • acquisto di cani da guardiania appartenenti alle seguenti razze da difesa del bestiame: Pastore maremmano abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse finanziarie destinate all'attuazione del presente bando sono pari a 700.000 euro di spesa pubblica.

Il sostegno è un contributo in conto capitale pari al 100 % delle spese ammissibili effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi.

Scadenza

30 novembre 2018

PSR 2014/2020. Misura 3.1.1. Contributo a fondo perduto fino al 100% per la partecipazione a regimi di qualità. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.100.000

BANDO APERTO | Scadenza il 21/08/2018

La misura contribuisce a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità migliorando il loro posizionamento sui mercati, migliorando la competitività del settore agricolo, incrementando le opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo delle zone rurali.

Il sostegno è relativo ad attività riguardanti produzioni ottenute nel territorio della Regione Piemonte.

Soggetti beneficiari

Il presente bando è riservato agli agricoltori attivi singoli o loro associazioni nel caso di approccio collettivo che aderiscono ai regimi di qualità ammissibili dal bando, per la prima volta successivamente alla presentazione della domanda di sostegno per un massimo di cinque anni a partire da quello di prima partecipazione con iscrizione allo specifico sistema di controllo e liquidazione del contributo.

A decorrere dal 01/01/2018 è ammissibile a partire dal bando relativo all’anno 2018 anche la partecipazione da parte di agricoltori e associazioni di agricoltori che abbiano aderito a uno o più regimi di qualità nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno.

Nel caso di domanda presentata in approccio collettivo per associazioni di agricoltori si intendono forme associative che raggruppano, ancorché in forma non esclusiva, agricoltori in attività che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari:

- le organizzazioni di produttori agricoli e le loro associazioni;
- i gruppi, compresi i consorzi di tutela delle dop, igp e stg;
- i gruppi di produttori agricoli, compresi i consorzi di tutela riconosciuti;
- le associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale;
- le cooperative agricole e loro consorzi;
- le aggregazioni di produttori agricoltori costituite in reti di impresa, o ATI/ATS costituite con atto a evidenza pubblica.

Tipologia di interventi ammissibili

Possono presentare domanda di sostegno coloro che aderiscono per la prima volta ad uno o più regimi di qualità come di seguito elencati:

A) REGIMI DI QUALITA'

1. Protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni d'origine (DOP) dei prodotti agricoli e alimentari;

2 Metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari;

3 Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini a denominazione di origine protetta;

4 Protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose;

5 Protezione dei vini aromatizzati, delle bevande aromatizzate a base di vino e dei cocktail aromatizzati di prodotti vitivinicoli. 

B) REGIMI DI QUALITA’ AMMISSIBILI, COMPRESI I REGIMI DI CERTIFICAZIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE, DEI PRODOTTI AGRICOLI, DEL COTONE O DEI PRODOTTI ALIMENTARI:

1. sistema di qualità nazionale per la zootecnia (SQNZ);

2. sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI);

3. sistema di qualità regionale (a partire dalla sua attivazione).

C) REGIMI FACOLTATIVI DI CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI RICONOSCIUTI DALLO STATO ITALIANO IN QUANTO CONFORMI AGLI ORIENTAMENTI DELL'UNIONE.

I regimi facoltativi consistono nelle certificazione volontarie di prodotto.

L'organismo certificatore deve essere accreditto per la certificazione nel territorio italiano.

Tipologia di spese ammissibili

- spesa per l'iscrizione al sistema di controllo

- spesa per la quota annua fissa per l'attività di certificazione;

- spesa per la quota annua variabile per l'attività di certificazione;

- spesa per le analisi richieste previste dal disciplinare di produzione e dal piano dei controlli;

- spesa per le verifiche ispettive aggiuntive formalmente richieste dall'organismo di controllo;

- spesa per le verifiche del soggetto capofiliera;

- spesa per analisi in autocontrollo, svolte in laboratori riconosciuti, necessarie per la certificazione come previsto dai piani di controllo.

- spese propedeutiche al primo anno di adesione esclusivamente relative ai regimi facoltativi di certificazione.

Entità e forma agevolazione

E' ammissibile da parte del richiedente la presentazione di più domande (individuali o dalle associazioni a cui appartiene) che, in merito alla tipologia dei regimi di certificazione oggetto del sostegno, devono essere:

  • per la certificazione di prodotto: riferite a produzioni diverse;
  • per le certificazioni di processo: riferite a regimi diversi.

Il sostegno è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute, per un importo concedibile da un minimo di € 40,00 fino ad un massimo di € 3.000,00 all'anno solare per azienda.

La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione di questo bando è fissata in € 2.100.000,00.

Scadenza

Proroga termini al 21 agosto 2018

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere le reti d'impresa e i consorzi. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, al fine di potenziare la forza contrattuale delle imprese della provincia di Cuneo ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed internazionali ha deliberato l'apertura di un bando per favorire la costituzione e la promozione delle seguenti forme aggregative di imprese:

  • “Reti d'impresa” nella provincia di Cuneo;
  • Consorzi.

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda:

  • i raggruppamenti di imprese, con capofila e maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, costituiti in forma di contatto di rete;
  • i consorzi con esclusione di consorzi agricoli, turistici e centri commerciali naturali.

Tutte le imprese aderenti al “contratto di rete” ed i Consorzi dovranno essere regolarmente iscritti al Registro Imprese, in regola con il pagamento del diritto annuale ed essere attivi al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al presente bando le imprese/consorzi che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata della fornitura.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche amministrative.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.

Ciascuna impresa/consorzio può presentare una sola domanda di contributo.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammissibili sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018 sono relative a:

  • spese consulenziali e professionali finalizzati alla costituzione;
  • realizzazione o implementazione sito internet con la traduzione in almeno una lingua straniera;
  • campagne pubblicitarie (riviste, radio, televisione, web, social network) con esclusione delle sponsorizzazioni, ed eventuali traduzioni;
  • materiale pubblicitario della rete o del consorzio (realizzazione logo, brochure, pieghevoli, vestiario, cartellonistica, gadget promozionali) ed eventuali traduzioni;
  • organizzazione e partecipazione a eventi, fiere, mostre o rassegne di rilevanza nazionale o internazioanle in Italia o all'estero: affitto e allestimento area espositiva, spese di viaggio e soggiorno per ciascun evento (per un massimo di n. 2 persone incaricate dalla rete o dal consorzio per ciascun evento), interpretariato.

Entità e forma dell'agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute dalla rete d'impresa/consorzio non dovranno essere inferiori a € 1.500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva. Il contributo massimo erogabile per ciascuna rete/consorzio non potrà superare € 5.000,00.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 30.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere l'innovazione nella proprietà intellettuale. Marchi e brevetti. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando per l'innovazione della proprietà intellettuale marchi e brevetti anno 2017 (cod. 1703). Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura. Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria. Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammesse, che dovranno essere relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018, riguardano:

  • progettazione del marchio;
  • ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito;
  • assistenza per la concessione in licenza del marchio;
  • assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale;
  • analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design;
  • consulenza e assistenza per la brevettazione;
  • assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design;
  • tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari.

Entità e forma dell'agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018. Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 per i marchi ed € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.

I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per l'ottenimento delle certificazioni volontarie. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative alle certificazioni volontarie di prodotto e di processo.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando certificazioni volontarie 2017 (cod. 1701).
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo e devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.

A. REQUISITO BASE:
conseguimento o mantenimento delle certificazioni (documentati da fattura) mediante l’intervento di un Organismo Notificato, abilitato per Decreto dai Ministeri di competenza o accreditato da ACCREDIA o da altro Ente di accreditamento firmatario degli Accordi EA di Mutuo riconoscimento nello schema specifico.

B. CONSULENZE:
necessarie e preventive al superamento dell'audit di conformità sino a un massimo di € 2.000 di spesa
Le certificazioni volontarie ammesse sono:
1)certificazioni di sistemi di gestione qualità: certificazione seconda la norma UNI EN ISO 9001;
2)certificazioni ambientali: marchio EMAS o certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001;
3)certificazioni sistemi gestione salute e sicurezza: certificazione secondo la norma OHSAS 18001;
4)linee guida UNI-INAIL o modello organizzativo e gestionale secondo le procedure semplificate;
5)responsabilità sociale ed etica: certificazione secondo la norma SA8000;
6)certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) – PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes); gestione responsabile delle foreste e catena di custodia dei prodotti;
7)sicurezza alimentare: certificazioni UNI EN ISO 22000:2005, UNI EN ISO 22005/2008, schema di certificazione FSSC 22000, BRC e IFS, Standard Global-GAP, certificazioni volontarie carni CE 653/2014;
8)certificazioni Halal (islamici), certificazioni Kosher (ebrei);
9)sicurezza delle informazioni: certificazione secondo la norma UNI CEI ISO 27001:2006;
10)sistemi di gestione dell’energia – Energy Management System (EnMs): certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001/2011;
a) la consulenza per la redazione di diagnosi energetica condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRArelativamente allo schema volontario EMAS;
11)implementazione del sistema di valutazione (Due Diligence) sul legno e derivati;
12)certificazione norma EN1176 per attrezzature ludiche ad uso pubblico;
13)schemi di qualificazione del sistema camerale (TF Traceability & Fashion, Edilizia sostenibile, Affidabilità & Efficienza, GreenCare)

Entità e forma dell' agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.500,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 100.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

POR FSE 2014/2020. Contributo a fondo perduto sotto forma di Voucher per la partecipazione ai corsi inseriti nel Catalogo regionale dell'offerta formativa - Anno 2017-2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.232.479

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Con il presente Avviso la Regione Piemonte provvede a regolamentare l’utilizzo delle risorse destinate all’impresa o soggetto assimilabile, per le attività formative presenti sul Catalogo regionale dell’offerta formativa periodo 2017- 2018 per occupati e per imprese e soggetti assimilabili.

Il Catalogo è composto da attività formative a domanda aziendale attivabili grazie al contributo pubblico assegnato all’impresa per la formazione del proprio lavoratore e al cofinanziamento dell’impresa stessa.

Soggetti beneficiari

Hanno titolo a richiedere il voucher aziendale le imprese e, in generale, i soggetti ad esse assimilabili localizzati in Regione Piemonte (con l’esclusione del territorio della Città Metropolitana di Torino).

Sono compresi nella definizione di impresa e soggetti assimilabili tutte le imprese pubbliche e private, gli enti con natura giuridica privata, le associazioni, gli studi professionali, le fondazioni, le agenzie per il lavoro esclusivamente per la formazione dei lavoratori alle proprie rispettive dipendenze.

Sono destinatari degli interventi le seguenti categorie di lavoratori occupati presso imprese (e datori di lavoro assimilabili):

a. impiegati in ruoli esecutivi e/o privi di livelli di qualificazione di base in ambito privato;

b. impiegati in ruoli intermedi o in ruoli di responsabilità e/o funzioni specialistiche, compresi gli operatori delle agenzie formative, dei soggetti accreditati per i servizi al lavoro;

c. quadri e dirigenti privati;

d. agenti, lavoratori con contratto a tempo parziale, a tempo determinato o di collaborazione organizzato dal Committente nonché inseriti nelle altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia che configurino lo stato di lavoratore occupato;

e. titolari e amministratori1 di piccole e medie imprese, inclusi i coadiuvanti;

f. professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi;

g. i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

Entità e forma dell'agevolazione

Per ogni attività formativa il Voucher di partecipazione può coprire una quota percentuale che va dal 50 al 70% del costo complessivo della stessa.

Scadenza

Fino ad esaurimento fondi e comunque non oltre il 31.12.2018

Contributo a fondo perduto per supportare le Enoteche regionali.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Sono state approvate le disposizioni attuative per la concessione di contributi a favore delle Enoteche regionali.

Soggetti beneficiari

Possono fruire dei contributi regionali le Enoteche regionali riconosciute dalla Regione Piemonte.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili per l’annualità 2017 le spese sostenute per la gestione, il funzionamento e lo svolgimento dell’attività istituzionale, l’efficienza e la manutenzione delle sedi.

Sono ammissibili a contributo le spese relative a:

- affitto e riscaldamento locali;

- tutti gli oneri per il personale dipendente, nelle varie forme previste dalle leggi, consulenti, collaboratori, indennità e rimborsi spese per amministratori e soci;

- telefoni e reti telematiche, luce, gas altre utenze e servizi per uso locali e attività connesse;

- cancelleria, beni strumentali e d’uso necessari per lo svolgimento dell’attività;

- manutenzione ordinaria delle sedi e dei beni patrimoniali;

- istituzione di centri di informazione nei Distretti dei Vini e nelle Strade del Vino;

- realizzazione e gestione di strutture esterne alla propria sede;

- partecipazione ad Enti, Associazioni, Società, Consorzi e altri soggetti che non abbiano fini di lucro;

- organizzazione o compartecipazione alla organizzazione di iniziative e manifestazioni nella propria sede o in altri posti, rientranti tra le finalità;

- partecipazione a manifestazioni e iniziative promozionali, divulgative, informative da altri organizzate, rientranti tra le finalità;

- attivazione conti correnti, mutui, ratei

- realizzazione di materiale documentale, libri, riviste, opuscoli, pubblicizzazione dell’attività, attività editoriali e promopubblicitarie, sponsorizzazioni, spese per vini utilizzati per omaggi promozionali e degustazioni gratuite;

- consulenze e partecipazioni di carattere tecnico, legale, amministrativo, contabile, di ideazione, progettazione e realizzazione di cui ai punti precedenti;

- lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, messa a norma dei locali, strutture e aree pertinenti;

- rinnovo arredi e strumenti.

Risorse finanziarie

La dotazione finanziaria prevista è di euro 100.000,00.

Fondo Foncooper - Legge 49/1985. Finanziamento a tasso agevolato fino al 70% per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell'occupazione.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura

BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”. 

Soggetti beneficiari

Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:

  • divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
  • divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;
  • divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori;
  • obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. 

Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.

Tipologie di interventi ammissibili

L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:

  • all’aumento della produttività o dell’occupazione o di entrambe mediante incremento e/o ammodernamento di mezzi di produzione e/o dei servizi tecnici, commerciali e amministrativi dell’impresa; alla valorizzazione dei prodotti e razionalizzazione del settore distributivo;
  • alla ristrutturazione e riconversione degli impianti c) alla realizzazione ed all’ acquisto di impianti nel settore della produzione e della distribuzione del turismo e dei servizi
  • all'ammodernamento, potenziamento ed ampliamento dei progetti di cui alla lettera a).

Tipologie di spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:

  • Investimenti immobiliari e impianti fissi (l’acquisizione di aree e/fabbricati, l’esecuzione di opere murarie; la realizzazione di impianti fissi);
  • Investimenti produttivi (l’acquisto, ammodernamento e ristrutturazione di macchinari, attrezzature e impianti, ivi compresi automezzi targati e natanti).

Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.

Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.

Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:

  • essere utilizzati esclusivamente nell’impresa beneficiaria degli aiuti;
  • essere iscritti a libro cespite;
  • essere acquistati da terzi a condizioni di mercato, senza che il venditore abbia rapporti di cointeressenza con la società cooperativa beneficiaria, quali ad esempio rappresentante legale, amministratore unico e componenti del consiglio di amministrazione;
  • devono figurare all’attivo dell’impresa per la durata dell’ammortamento del medesimo. 

Entità e forma dell'agevolazione

L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.

L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.

La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.

L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:

  • il 20% dei costi ammissibili nel caso delle piccole imprese;
  • il 10% dei costi ammissibili nel caso delle medie imprese.

L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.

Scadenza

Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.

LEGGE 49/1987. Finanziamento agevolato fino al 70% per la promozione della cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.

Soggetti beneficiari

Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo. 

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:

  • acquisizioni di quote in imprese di nuova costituzione;
  • sottoscrizione di aumenti di capitale in imprese estere già costituite da parte di imprese italiane che non detengono una partecipazione.

In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.

Forma dell'agevolazione 

Finanziamento agevolato che copre:

  • fino al 70% della quota del partner italiano per un importo non superiore ai primi 5.164.569  Euro di partecipazione;
  • fino al 50% della quota eccedente il predetto limite (quest'ultima nel caso di iniziative di particolare rilievo ai fini degli obiettivi di sviluppo dei PVS) con un tetto massimo di 10.329.138 Euro per iniziativa.

Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.

Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali. 


 

 

 

 


Piano Giovani 2011/2013. Misura 1. Contributo a fondo perduto fino a € 30.000,00 per la deduzione IRAP per l'assunzione di giovani.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.

Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.

La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.

Soggetti beneficiari

Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.

Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.