Agevolazioni ed incentivi

Europa Creativa. Bando EACEA 05/2018. Contributo a fondo perduto fino al 60% per la distribuzione di film europei non nazionali.

AREA GEOGRAFICA: Italia/UE

SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Servizi/No Profit

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 19.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 12/09/2018

Il Bando si propone di agevolare gli investimenti nella distribuzione di film europei originati in un territorio differente da quello del distributore (film non nazionali).

Tipologia di azioni ammissibili

Il film deve essere stato prodotto per la maggior parte da uno o più produttori aventi sede in paesi partecipanti al Sottoprogramma MEDIA e realizzato con una significativa partecipazione di operatori professionali provenienti da tali Paesi. Il film deve essere un'opera recente di fiction, animazione o documentaristica di durata superiore a 60 minuti e realizzato in un Paese diverso da quello di distribuzione. Esso non deve consistere di contenuti alternativi (opere liriche, concerti, spettacoli, ecc.) o di pubblicità.
Perché il film sia ammissibile, il primo copyright non deve essere stato stabilito prima del 2014.

Lo schema si compone di due fasi:

  1. generazione di un fondo potenziale proporzionale al numero dei biglietti venduti per film europei non nazionali nei Paesi partecipanti al sottoprogramma MEDIA durante l’anno di riferimento, fino a un massimale prefissato per ogni film e adeguato per ciascun Paese.
  2. reinvestimento del fondo potenziale così generato da ogni società che deve essere reinvestito in:
  • coproduzione di film europei non nazionali eleggibili;
  • acquisizione di diritti di distribuzione (per es. minimo garantito) di film europei non nazionali eleggibili; e/o in
  • uscita di film europei non nazionali eleggibili.

Entità e forma dell'agevolazione

Il budget annuale complessivo disponibile è di € 19.000.000,00.

Il contributo finanziario dell'Unione non può essere superiore al 60% dei costi totali ammissibili.

Scadenza

12 settembre 2018

MISE. Credito d'imposta fino al 40% promosso dal Ministero dello Sviluppo economico per sostenere la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Il bando sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata, comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli, dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Tipologia di attività ammissibile

Sono ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.

Tipologia di spesa ammissibile

Si considerano ammissibili al credito d’imposta le sole spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione.

Si considerano ammissibili al credito d’imposta anche le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta spetta in misura pari al 40% delle spese ammissibili sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario.

MISE. Credito d’imposta fino al 50% per le spese di consulenza relative alla quotazione delle PMI.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il bando definisce le modalità e i criteri di riconoscimento del credito d’imposta alle PMI per costi di consulenza sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’agevolazione di cui al presente decreto le PMI che:

  • sono costituite e regolarmente iscritte al registro delle imprese alla data di presentazione della domanda;
  • operano nei settori economici rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento di esenzione, compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli;
  • sostengono, a decorrere dal 1° gennaio 2018, costi di consulenza allo scopo di ottenere, entro il 31 dicembre 2020, l’ammissione alla quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo;
  • presentano domanda di ammissione alla quotazione successivamente al 1° gennaio 2018;
  • ottengono l’ammissione alla quotazione con delibera adottata dal gestore del mercato entro la data del 31 dicembre 2020;
  • non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea;
  • sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento di esenzione.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammissibili al credito d’imposta i costi relativi alle seguenti attività di consulenza:

  • attività sostenute in vista dell’inizio del processo di quotazione e ad esso finalizzate, quali, tra gli altri, l’implementazione e l’adeguamento del sistema di controllo di gestione, l’assistenza dell’impresa nella redazione del piano industriale, il supporto all’impresa in tutte le fasi del percorso funzionale alla quotazione nel mercato di riferimento;
  • attività fornite durante la fase di ammissione alla quotazione e finalizzate ad attestare l’idoneità della società all’ammissione medesima e alla successiva permanenza sul mercato;
  • attività necessarie per collocare presso gli investitori le azioni oggetto di quotazione;
  • attività finalizzate a supportare la società emittente nella revisione delle informazioni finanziarie storiche o prospettiche e nella conseguente preparazione di un report, ivi incluse quelle relative allo svolgimento della due diligence finanziaria;
  • attività di assistenza della società emittente nella redazione del documento di ammissione e del prospetto o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati o per la produzione di ricerche;
  • attività riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti alla procedura di quotazione quali, tra gli altri, le attività relative alla definizione dell’offerta, la disamina del prospetto informativo o documento di ammissione o dei documenti utilizzati per il collocamento presso investitori qualificati, la due diligence legale o fiscale e gli aspetti legati al governo dell’impresa;
  • attività di comunicazione necessarie a offrire la massima visibilità della Società, a divulgare l’investment case, tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500.000 euro, nella misura massima del 50% dei costi complessivamente sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e fino al 31 marzo dell’anno successivo.

SPORT BONUS 2018. Credito di imposta fino al 50% per erogazioni liberali finalizzate alla ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2018, individua le disposizioni applicative del contributo, sotto forma di credito d'imposta, per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel corso dell'anno solare 2018 per interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici, ancorche' destinati ai soggetti concessionari.

Soggetti beneficiari

Il credito d’imposta è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica in cui queste siano organizzate:

  •  Imprese individuali,
  •  Imprese collettive,
  •  Stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti.

Tipologia di interventi ammissibili

Interventi di restauro o ristrutturazione degli impianti sportivi pubblici.

Entità e forma dell'agevolazione

Lo Sport bonus e' riconosciuto, nel limite del tre per mille dei ricavi annui, nella misura del 50% delle erogazioni liberali in denaro fino a 40.000,00 euro effettuate nel corso dell'anno solare 2018 e finalizzate alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo nonche' di ristrutturazione edilizia di impianti sportivi pubblici.

L'importo e' suddiviso in due tranche di € 5.000.000,00 e lo Sport bonus e' riconosciuto in due finestre temporali di centoventi giorni ciascuna, che si aprono rispettivamente il 1° aprile e il 20 agosto 2018.

Chiunque intenda usufruire dello sport bonus ne fa richiesta all'Ufficio per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri entro trenta giorni dall'apertura di ciascuna finestra.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 20 agosto 2018 e fino al 19 settembre 2018.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Tax credit Cinema. Credito d'imposta per il settore cinematografico e audiovisivo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Industria, Servizi/No Profit

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale del 25 maggio 2018 i decreti Mibact con le disposizioni applicative per ottenere i crediti d’imposta nel settore cinematografico e audiovisivo.

  • Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica ed audiovisiva.
  • Disposizioni applicative dei crediti di imposta nel settore cinematografico e audiovisivo.

CREDITO DI IMPOSTA PER LE IMPRESE DI PRODUZIONE

Il decreto del 15 marzo 2018, pubblicato il 25 maggio in Gazzetta ufficiale, stabilisce le disposizioni applicative del credito d’imposta a favore delle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva.

Soggetti beneficiari

Il bando è destinato ai produttori indipendenti che:

  • abbiano sede legale nello Spazio Economico Europeo;
  • al momento dell’utilizzo del beneficio, siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici;
  • abbiano capitale sociale minimo interamente versato ed un patrimonio netto non inferiori a 40mila euro (10mila euro per la produzione di cortometraggi o di opere destinate al pubblico prioritariamente per mezzo di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi);
  • siano diversi da associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro;
  • siano in possesso di classificazione ATECO J 59.1.

Tipologia di interventi ammissibili

L'incentivo è concesso in relazione alla produzione di tre categorie di opere:

  • opere cinematografiche o film;
  • opere audiovisive destinate al pubblico prioritariamente per mezzo di un’emittente televisiva nazionale;
  • opere audiovisive destinate al pubblico per mezzo di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi.

Entità e forma dell'agevolazione

  • sviluppo di film e opere televisive e web ai produttori indipendenti spetta un credito d’imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute fino a un massimo annuo di credito di 300mila euro per ciascuna impresa o gruppo di imprese. 
  • produzione di opere cinematografiche ai produttori indipendenti spetta un credito d’imposta in misura pari al 30% del costo eleggibile fino all’ammontare massimo annuo di 8 milioni di euro per impresa o per ciascun gruppo di imprese.
  • produzione di opere televisive e web l’aliquota varia tra il 15% e il 30% del costo eleggibile in base alle caratteristiche delle opere, fino all’ammontare massimo annuo di 10 milioni di euro per impresa o per ciascun gruppo di imprese.

CREDITO DI IMPOSTA PER IL SETTORE CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO

Il secondo decreto approvato il 15 marzo 2018 e pubblicato il 25 maggio in Gazzetta ufficiale stabilisce le procedure applicative dei crediti di imposta previsti dalla sezione II della legge Cinema, in particolare:

  • credito di imposta per le imprese di distribuzione;
  • credito di imposta per le imprese dell’esercizio cinematografico;
  • credito di imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica;
  • credito di imposta per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi;
  • credito di imposta per le imprese non appartenenti al settore cinematografico.

1. Credito di imposta per le imprese di distribuzione

Soggetti beneficiari

I beneficiari devono avere sede legale nello Spazio Economico Europeo, essere soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici, ed essere in possesso di classificazione ATECO J 59.1.

Tipologia di attività ammissibili

Le opere audiovisive eleggibili al credito d’imposta sono i film, in relazione alla distribuzione cinematografica in Italia e alla distribuzione all’estero, e le opere audiovisive destinate alle emittenti televisive, nonché le altre opere audiovisive, in relazione alla sola distribuzione all’estero.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta per le imprese di distribuzione cinematografica e audiovisiva è riconosciuto in misura non inferiore al 15% e non superiore al 30% delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale di opere di nazionalità italiana, fino a un massimo di 2 milioni di euro per impresa o per gruppo di imprese.

Scadenza

La richiesta deve essere presentata in caso di distribuzione nazionale, entro 180 giorni dalla data della prima uscita del film nelle sale cinematografiche e, in caso di distribuzione internazionale, entro 18 mesi dalla data di ottenimento del nulla osta di proiezione in pubblico dell’opera cinematografica o della consegna della copia campione dell’opera televisiva o web.

2. Credito di imposta per le imprese dell’esercizio cinematografico

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito di imposta è concesso:

  • nella misura del 25% del costo eleggibile per la realizzazione di nuove sale o per il ripristino di sale inattive, nonché per la ristrutturazione di sale esistenti che comportino l’incremento del numero di schermi;
  • nella misura del 20% del costo eleggibile per la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale e per l’installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori delle sale.

In caso di interventi realizzati dalle PMI dell’esercizio cinematografico l’aliquota è innalzata al 30% del costo eleggibile.

Inoltre, l'intensità di aiuto sale al 40% del costo eleggibile per gli investimenti:

  • realizzati dalle piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografico su sale storiche, ovunque ubicate;
  • realizzati da micro imprese o imprese di esercizio di nuova costituzione ovvero costitute nei precedenti 36 mesi, decorrenti dalla data di richiesta preventiva, e che non siano state costituite a seguito di fusione o scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • realizzati da micro, piccole e medie imprese su sale ubicate in comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti o in comuni sprovvisti di sale cinematografiche e non confinanti con città metropolitane;
  • realizzati dalle piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografico su sale fino a due schermi, ubicate in comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti.

Il credito d’imposta non può essere autorizzato in misura superiore a 2 milioni di euro annui per ciascuna impresa o gruppo di imprese

Scadenza

La richiesta preventiva deve essere presentata non oltre 120 giorni prima della data di inizio dei lavori.

3. Credito di imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito di imposta diretto a potenziare l’offerta cinematografica e in particolare la presenza in sala di opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese dell’Unione europea è concesso fino ad un massimo del 20% degli introiti, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, derivanti dalla programmazione di film, con particolare riferimento ai film italiani ed europei, anche con caratteristiche di documentario, effettuata nelle rispettive sale cinematografiche con modalità adeguate a incrementare la fruizione da parte del pubblico.

Scadenza

Il decreto non individua un limite temporale per la presentazione della domanda da parte dell'impresa di esercizio cinematografico alla DG Cinema, che entro trenta giorni dalla ricezione comunica il riconoscimento o il mancato riconoscimento del beneficio.

4. Credito di imposta per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono imprese o gruppi di imprese di produzione esecutiva e di post-produzione:

  • con sede legale nello Spazio Economico Europeo;
  • che, al momento dell’utilizzo del beneficio, siano soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, o per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici;
  • con capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a 40mila (10mila euro per la produzione di cortometraggio);
  • che siano diverse da associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro;
  • che siano in possesso di classificazione ATECO J 59.1.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito di imposta è riconosciuto in misura non inferiore al 25% e non superiore al 30% della spesa sostenuta sul territorio nazionale per la realizzazione di opere cinematografiche, televisive, web, o parti di esse, non aventi il requisito della nazionalità italiana, realizzate utilizzando manodopera italiana, su commissione di produzioni estere. L'agevolazione è concessa entro il limite massimo annuo di 20 milioni di euro.

Scadenza

La richiesta preventiva deve essere presentata non oltre 90 giorni prima della data di inizio delle fasi di lavorazione, mentre la richiesta definitiva deve essere trasmessa entro 180 giorni dal termine delle attività.

5. Credito di imposta per le imprese non appartenenti al settore cinematografico

Soggetti beneficiari

Imprese esterne associate in partecipazione alle imprese di produzione cinematografica.

Entità e forma dell'agevolazione

Il beneficio è riconosciuto in una prima fase fino al 30% degli apporti in denaro versati a titolo di investimento di rischio per la produzione di film di nazionalità italiana di lungometraggio, in esecuzione di contratti di associazione in partecipazione stipulati con produttori indipendenti italiani, fino all’importo massimo annuo di un milione di euro per impresa e 2 milioni di euro per gruppo di imprese. A decorrere dal 1° gennaio 2020, invece, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 20%.

Scadenza

La richiesta preventiva prevista deve essere presentata entro 30 giorni dalla data registrazione dei contratti di associazione in partecipazione e comunque non oltre la data di richiesta di rilascio del nulla osta di proiezione in pubblico del film.

Fondo Nazionale per l'efficienza energetica. Finanziamento a tasso agevolato e garanzia per interventi di efficienza energetica.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000.000

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il Fondo è finalizzato a favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.

Soggetti beneficiari

Le agevolazioni possono essere concesse:

- alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata;

- alle Pubbliche amministrazioni, in forma singola o in forma aggregata o associata.

Tipologia di interventi ammissibili

Le agevolazioni previste per le Imprese:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi, ivi inclusi gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica;
  • installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti;
  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione.

Le agevolazioni per la Pubblica Amministrazione:

  • miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione;
  • miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare.

Tipologia di spesa ammissibile

a) consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;

b) le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;

c) interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;

d) infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).

Entità e forma dell'agevolazione

  • Forma dell'agevolazione per Imprese:

Per gli interventi sono concesse alle imprese le seguenti agevolazioni:

a) garanzia su singole operazioni di finanziamento;

b) finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25%.

  • Forma dell'agevolazione per la Pubblica Amministrazione: 

Le agevolazioni per gli interventi di cui al presente Capo, sono concesse alle Pubbliche amministrazioni sotto forma di finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso fisso pari a 0,25%.

I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di euro 150.000,00 e ad un massimo di euro 2.000.000,00.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro.

Scadenza

La gestione è affidata ad Invitalia, che entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (7 marzo 2018) definirà tempi e modalità per l’invio telematico delle domande.

“Start up Competition”. Grant di 10k ed Equity fino ad € 140 k per Start up e Pmi.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 400.000

BANDO APERTO | Scadenza il 12/10/2018

Arrivata alla terza edizione, i Giovani Imprenditori del Sud di Confindustria lanciano un nuovo contest per facilitare modelli collaborativi di open innovation tra aziende, startup ed investitori attivi nell'ecosistema italiano e promuovere un efficace matching tra domanda e offerta di innovazione. E' prevista l'assegnazione di un Grant di 10.000 e la possibilità di accedere ad un percorso di accelerazione del valore di 40.000 con conseguente investimento di 100.000 in 4 Start up selezionate.

Soggetti Beneficiari

Il format della terza edizione si basa su una doppia call aperta in contemporanea:

·         una per le aziende che hanno progetti di innovazione di prodotto, processo o organizzativi, anche in modalità open innovation, già in essere o in procinto di partire
·         l’altra per startup che hanno superato la fase di idea generation e hanno un business model validato
 

Chiuse le call il 12 Ottobre le 10 startup selezionate per la fase finale faranno un pitch di 3 minuti davanti ad una giuria qualificata per l’assegnazione del premio in palio di 10k per la 1° classificata e dell'attivazione del percorso di accelerazione per accedere a un contributo in equity di 100k per le 4 Startup scelte dalla giuria.

Tipologia di spese ammissibili

Le 4 Start up saranno introdotte in un percorso di accelerazione sperimentale fondato sulla ricerca scientifica mindset del valore di 40k. Al termine dello stesso, lo Sponsor, Cisa Spa, potrà effettuare un investimento in equity del valore di 100 k per singola Start up 
 

Entità e forma dell'agevolazione

Grant di 10 K al 1° classificato
Contest di Accelerazione del valore di 40 k per 4 Start up
Equity di 100 k per Start up
 

Scadenza

Sempre aperto con termine call entro 12 Ottobre di ogni anno 

 

Finanziamento a tasso agevolato promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico a sostegno delle imprese sociali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 223.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento delle finalità di utilità sociale e degli interessi generali.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:

- imprese sociali costituite in forma di società;

- cooperative sociali e relativi consorzi;

- società cooperative aventi qualifica di ONLUS

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

a) suolo aziendale e sue sistemazioni;

b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;

c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

e) brevetti, licenze e marchi;

f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;

g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;

h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;

i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;

l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:

a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato, è pari almeno allo 0,50 per cento annuo;

b) la durata del finanziamento non può essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento;

c) il finanziamento agevolato può essere assistito da idonea garanzia;

d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 novembre 2017.

PON Imprese e Competitività 2014-2020. Asse IV. Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per sostenere investimenti per la tutela ambientale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia  e Sicilia.

Soggetti beneficiari

È rivolto a tutte le imprese che:

  • vogliano realizzare programmi di sviluppo nei settori energivori

oppure

  • risultino qualificabili come a forte consumo di energia e siano presenti nell’elenco della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), alla data di presentazione della richiesta e fino alla concessione delle agevolazioni.

Entità e forma dell'agevolazione

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi.

Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.

L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.

Scadenza

E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017. 

MISE. Finanziamento a tasso agevolato per le imprese già confiscate o sequestrate alla criminalità organizzata.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.

Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.

Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:

  • la concessione alle imprese beneficiarie di garanzie dirette e controgaranzie a valere sulla Sezione del Fondo di garanzia
  • la concessione e l’erogazione alle imprese beneficiarie di finanziamenti agevolati a tasso zero a valere sulla Sezione del Fondo crescita

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:

  • imprese che sono state sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata
  • imprese che hanno acquistato o affittato imprese sequestrate o confiscate o loro rami di azienda
  • cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati
  • cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata affittuarie di beni aziendali confiscati

Tipologia di interventi ammissibili

Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:

  • investimenti produttivi
  • investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
  • interventi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale
  • tutela e incremento dei livelli occupazionali ed emersione del lavoro irregolare
  • fabbisogno finanziario aggiuntivo, determinato da un insufficiente accesso al credito bancario o dalla sua contrazione

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e  7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.

Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:

a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;

b) sono in possesso del rating di legalità

Scadenza

E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.

Finanziamenti a tassi agevolati per le PMI vittime di mancati pagamenti.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.

Soggetti beneficiari

Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.

In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.

I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).

Entità e forma dell'agevolazione

Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.

Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.

La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.

Scadenza

Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;

Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.


Contributo a fondo perduto promosso dal MISE per sostenere la valorizzazione dei marchi delle imprese la cui domanda di deposito sia antecedente al 1 gennaio 1967.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.

Tipologia di spese ammissibili

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.

L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.

FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.

FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.

Entità e forma dell'agevolazione

Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).

Scadenza

E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.

Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 90% a sostegno del settore culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 107.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

“Cultura Crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese (Asse Prioritario II - PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”).

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a circa 107 milioni di euro, così suddivisi:

  • 42 mlilioni per la nascita di nuove imprese
  • 38 milioni per il sostegno alle imprese già attive
  • 27 milioni per il terzo settore

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

a) risultano costituite da non oltre trentasei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative;

b) sono iscritte, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;

c) risultano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;

d) si trovano in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

e) possiedono una situazione di regolarità contributiva;

f) hanno titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal Regolamento de minimis;

g) hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;

h) non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Possono altresì richiedere le agevolazioni sul presente titolo le persone fisiche che intendono costituire una impresa.

Tipologia di progetti ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Titolo esclusivamente i programmi di investimento:

a) di importo non superiore a € 400.000,00;

b) realizzati dalle nuove imprese presso una unità produttiva ubicata nel territorio delle Regioni;

c) relativi alle attività economiche elencate;

d) che prevedono l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, in una delle seguenti aree:

  • economia della conoscenza - sviluppo e/o applicazione di tecnologie innovative e/o tecnologie chiave abilitanti per la creazione e/o l’implementazione di dati e informazioni in grado di accrescere, qualificare o innovare le modalità e gli strumenti di archiviazione, organizzazione, condivisione, accessibilità, e gestione delle conoscenze legate all’industria culturale;
  • economia della conservazione - sviluppo e applicazione di processi e protocolli innovativi nel quadro delle attività conservative - restauro, manutenzione, recupero, rifunzionalizzazione - relativamente a materiali, tecnologie, tecniche e strumenti adottati, con particolare riferimento alle attività di diagnostica di monitoraggio e di analisi per la valutazione della vulnerabilità, alle attività di prevenzione e di gestione dei rischi e dei fattori di degrado, ai materiali e alle tecniche di intervento, alle soluzioni impiantistiche innovative ed energeticamente efficienti, applicate al patrimonio materiale ed immateriale; iii. economia della fruizione - sviluppo di:

a) modalità e strumenti innovativi di offerta di beni e sistemi di beni in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio;

b) piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione, estendibili anche a specifiche categorie della domanda;

c) dispositivi ed applicazioni a supporto e assistenza di specifici target di domanda e fruizione;

d) attività legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico culturale;

  • economia della gestione - sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali.

Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:

a) macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione.

b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa; la perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie per poter valutare la congruità del prezzo.

Entità e forma dell'agevolazione

Alle nuove imprese possono essere concessi congiuntamente:

a) un finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa e della durata massima di otto anni di ammortamento, oltre ad un preammortamento di un anno per il periodo di realizzazione dell’intervento; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti;

b) un contributo a fondo perduto, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti.

La somma del finanziamento agevolato a tasso zero e del contributo a fondo perduto è pari all’80% della spesa ammissibile. L’importo massimo è incrementato al 90% in caso l’impresa richiedente abbia le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità.

Scadenza

Fino ad esaurimento fondi

Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per i territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.

La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.

Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.

Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.

Tipologia di spese ammissibili

Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.

I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,

a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;

b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;

c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;

d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;

e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;  

f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;

g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';

h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;  

i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro. 

Entità e forma dell'agevolazione

Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato

Industria 4.0. Fondo di garanzia PMI. Garanzia sul credito delle PMI italiane.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento operativo dal 2000.

La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali  portate dalle imprese.

Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.

INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO

L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).

Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.

Entità e forma dell'agevolazione

I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA

Soggetti beneficiari

Nel dettaglio, per piccole e medie imprese editoriali si intendono, sulla base della Classificazione ATECO 2007, i soggetti che svolgono le seguenti attività:

  • Edizione di libri (J.58.11)
  • Edizione di quotidiani (J.58.13)
  • Edizione di riviste e periodici (J.58.14)
  • Trasmissioni radiofoniche (J.60.10)
  • Attività di programmazione e trasmissioni televisive (J.60.20)
  • Attività delle agenzie di stampa (J.63.91)

Tipologia di investimenti ammissibili

Nell'ambito della Sezione Speciale, garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia possono essere concesse per la copertura di operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica e digitale.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione iniziale è pari a € 7.418.394. Le risorse sono utilizzate per la copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, in compartecipazione al 50% con le risorse ordinarie del Fondo. Di conseguenza la Sezione Speciale può contare di fatto su una dotazione finanziaria complessiva di € 14.836.788,00.


SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ

A partire dal 10 novembre 2016,  a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'

La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.

Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.

Soggetti beneficiari

Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche

  1. società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
  2. società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
  3. imprese individuali gestite da donne.

Entità e forma dell'agevolazione

Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare

  1. possibilità di prenotare direttamente la garanzia
  2. priorità di istruttoria e di delibera
  3. esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
  4. copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni


Nuove Imprese a tasso zero. Misura Autoimprenditorialità. Finanziamento a tasso agevolato fino al 75% promosso da Invitalia per la creazione di imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 236.526.753

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto  previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e  le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere  nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale,  attraverso la creazione di micro e piccole  imprese  competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile,  e  a  sostenerne  lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:

  1.  costituite  in  forma  societaria,  ivi  incluse  le  società cooperative;
  2.  la cui compagine societaria è composta, per  oltre  la  metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti  di  età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero da donne;
  3. costituite  da  non  più  di  dodici  mesi  alla   data   di presentazione della domanda di agevolazione;
    di micro e  piccola  dimensione,  secondo  la  classificazione contenuta nel regolamento GBER nonché nel decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:

  1. essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese;
  2. essere nel pieno e libero esercizio dei  propri  diritti,  non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  3. non  rientrare  tra  le  imprese  che   hanno   ricevuto   e, successivamente, non rimborsato o depositato in  un  conto  bloccato, gli  aiuti  individuati  quali   illegali   o   incompatibili dalla Commissione europea.

Il possesso dei requisiti deve  essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di  agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure  entro 45 giorni  dalla  data  della comunicazione nel caso in cui la domanda  sia  presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.

Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano  cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della  richiesta, un’attività  analoga  a  quella  cui  si  riferisce  la  domanda  di agevolazione.

Tipologia di spese ammissibili

Sono  ammissibili  alle  agevolazioni  le spese  necessarie  alle  finalità del programma di investimento  sostenute dall’impresa a decorrere  dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di  costituzione  della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.

Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto  di  beni materiali  e  immateriali  e  servizi   rientranti   nelle   seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione  e  della  comunicazione  (TIC)  commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione  specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.

Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria,  senza  interessi,  secondo  un  piano  di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate  scadenti  il  31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla  prima  delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.

 


Industria 4.0. Credito d'imposta R&S. Credito d'imposta fino al 50% a favore delle imprese che investono in attività di Ricerca e Sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.

Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare:

  • tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero

che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Tipologia di attività ammissibili

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:

  • lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi;
  • acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:

  1. dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero
  2. in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa;

b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;

c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;

d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

Entità e forma dell'agevolazione

Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) 

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.

Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:

  • si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati;
  • saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato';
  • salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario.
  • Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore.
  • Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021.

 


Fondo di garanzia. Garanzia fino all'80% in favore di imprese miste operanti in paesi in via di sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:

  • Paesi HIPC (Heavily indebted poor countries - Paesi poveri altamente indebitati) e PMA (Paesi meno avanzati);
  • Paesi individuati annualmente dalla Banca mondiale come "low and lower middle income" (Paesi a basso/medio reddito);
  • Paesi individuati come prioritari dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (DGCS) del Ministero degli Esteri.

Soggetti beneficiari

Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:

  • iscritte nel registro delle imprese, istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente sul territorio nazionale o al registro delle imprese di pesca;
  • che possiedono almeno il 20% del capitale sociale dell’impresa mista;
  • attive da almeno tre anni nello stesso settore di attività dell’impresa mista;
  • valutate economicamente e finanziariamente sane dal gestore del Fondo di garanzia.

Tipologie di interventi ammissibili

  • partecipazione di imprese italiane al capitale di rischio di nuove imprese miste;
  • aumento di capitale in imprese miste sottoscritto da imprese italiane e finalizzato alla riabilitazione e/o all'ampliamento di imprese preesistenti.

Entità e forma dell’agevolazione

Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.

I settori di investimento ammessi sono:

  • industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione dei loro prodotti;     
  • artigianato;
  • microfinanza, servizi di microimprenditorialità, commercio locale, commercio equo e solidale, turismo sostenibile;
  • tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali;
  • servizi locali di pubblico interesse nei settori dell’energia, delle comunicazioni, dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti;
  • formazione professionale ed educazione;
  • fornitura di servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali.

Scadenza

La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla Fondazione Film Commission Torino Piemonte per interventi a sostegno delle opere audiovisive.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

La Regione Piemonte, anche d’intesa con il Comune di Torino, ha realizzato azioni specifiche finalizzate a rendere il Piemonte un polo di riferimento a livello nazionale per le produzioni cinematografiche. Tale politica si è in particolare concretizzata attraverso la costituzione della Fondazione ‘Film Commission Torino Piemonte’, la cui finalità è quella di attrarre produzioni cinematografiche sul territorio regionale e attuare interventi istituzionali di sostegno alla realizzazione di opere audiovisive.

Soggetti beneficiari     

Il sostegno della Fondazione Film Commission Torino Piemonte è rivolto a:

  • imprese/società italiane di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva con codice ATECO 2007 n. 59.1 come codice primario, iscritte all’elenco delle imprese cinematografiche istituito presso la Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), che siano produttori unici o coproduttori del progetto filmico presentato o abbiano un contratto di produzione esecutiva con la società di produzione del progetto filmico;
  • imprese/società UE di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva che detengano la quota di maggioranza del progetto filmico presentato e dimostrino di aver realizzato almeno un progetto filmico della stessa tipologia per cui si inoltra la domanda;
  • imprese/società extra-UE di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva che detengano la quota di maggioranza del progetto filmico presentato e dimostrino di aver realizzato almeno un progetto filmico della stessa tipologia per cui si inoltra la domanda.

Tipologie di interventi ammissibili

L’attività della Film Commission Torino Piemonte di cui al presente provvedimento è destinata al sostegno della fase di pre-produzione, produzione e distribuzione di:

  • lungometraggi di finzione e animazione (minimo 75’)
  • film TV/Web di finzione e animazione (minimo 75’)
  • serie TV/Web di finzione e animazione (minimo 100’)

Sono esclusi i progetti relativi alla realizzazione di documentari e di cortometraggi, il cui sostegno rientra nel regime di aiuti cd. “de minimis”.

Tipologie di spese ammissibili

Sono ammissibili i seguenti costi:

  • aiuti alla produzione: i costi complessivi relativi alla produzione di opere audiovisive, compresi i costi per migliorare l’accessibilità delle persone con disabilità;
  • aiuti alla pre-produzione: i costi relativi alla sceneggiatura e allo sviluppo di opere audiovisive;
  • aiuti alla distribuzione: i costi relativi alla distribuzione e alla promozione di opere audiovisive.

In particolare sono considerate spese ammissibili

  • Nella fase di pre-produzione: sopralluoghi, alberghi, ristoranti, location manager, sceneggiatura, story editor, partecipazione a mercati di coproduzione;
  • Nella fase di distribuzione: comunicazione, grafica, art work, social media marketing, trasporto, partecipazione ai festival, produzione e duplicazione DCP/DVD, spese di organizzazione anteprima in Piemonte.

Entità e forma dell'agevolazione

Il sostegno accordato al progetto non può superare il 50% del budget di spesa preventivato sul territorio. Il sostegno è calcolato sulla base della ricaduta economica sul territorio che deve considerare principalmente l’impatto occupazionale e l’utilizzo di fornitori locali. 

Scadenza

La richiesta è a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

 

Decreto cultura - Artbonus. Credito d'imposta per la tutela del patrimonio culturale ed il rilancio del turismo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Cultura

BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Previsti incentivi fiscali a favore del privato, singolo cittadino o impresa, che con una donazione  dà un contributo al recupero di un bene culturale pubblico: è l’Artbonus, illustrato dal ministro del Beni e delle attività culturali e del turismo.

La misura, che fa riferimento ad un altro sistema di incentivi, l’ecobonus (relativo a interventi di riqualificazione energetica degli edifici), è parte integrante del decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, in vigore dal 1° giugno 2014 .

L’Artbonus (misure per favorire il mecenatismo culturale), prevede che le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici possano beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016.
Il credito d'imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap.

Inoltre si prevedono interventi in materia di:

  • Trasparenza sulle donazioni: obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo. 
  • Crowdfunding e Fundraising: organizzazione in capo al Mibact (a costo zero) di nuove apposite strutture per incentivare donazioni.

Il Decreto cultura contiene, oltre a questa, molte altre misure.

Tra queste:

  •  semplificazione delle procedure per il Grande Progetto Pompei, con possibilità per il Direttore Generale del Progetto (GPP) di avvalersi dei poteri commissariali previsti per la velocizzazione delle procedure esecutive degli investimenti. La soglia per il ricorso alla procedura negoziata è elevata a 3,5 milioni di euro. Ci saranno nuove assunzioni per accelerare la progettazione.
  • valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta;
  • investimenti per le Fondazioni Liriche, con 50 milioni in più per il Fondo di rotazione (che sale così a 125 milioni di euro) e  introduzione di un tetto agli stipendi di amministratori, dipendenti e consulenti, ai sensi della spending review.  Il teatro dell’Opera di Roma diventa teatro dell’Opera di Roma Capitale, per valorizzare le attività operistiche nella Capitale.  
  • tax credit per il cinema: per attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d'opera italiana, film o parti di film stranieri è innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi è aumentato di 5 milioni di euro e passa da 110 a 115 milioni.
  • credito d’imposta per la digitalizzazione e ammodernamento degli esercizi ricettivi:  per sostenere la competitività del turismo italiano e favorire la digitalizzazione del settore sono  riconosciuti crediti d’imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture ricettive e per le spese sostenute negli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 per una serie di interventi, come l’acqusito di siti e portali web, l’acquisto di App per la promozione delle strutture, la formazione del personale.

CCIAA di Biella e Vercelli. Contributo a fondo perduto per l'attivazione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2018

La Camera di Commercio intende assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per ottenere i contributi previsti dal bando le micro, piccole e medie imprese (MPMI), che, dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, rispondano ai seguenti requisiti:

  • abbiano la sede legale e/o un’unità operativa nella provincia di Biella o Vercelli;
  • siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro o provvedano a richiedere l’iscrizione d’ufficio tramite la compilazione del modulo allegato alla domanda di contributo relativa al bando;
  • abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali (DURC regolare);
  • non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati;
  • non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio di Biella e Vercelli.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni del bando le attività previste dalle singole convenzioni stipulate fra impresa e struttura formativa per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di Biella o Vercelli.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria messa a disposizione dall’ente camerale per il presente bando è pari a € 60.000,00.

L’agevolazione disciplinata dal bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante, come di seguito quantificato:

  • € 400,00 per ciascuno studente ospitato in alternanza scuola-lavoro;
  • ulteriori € 200,00 per ciascuno studente diversamente abile certificato ospitato in alternanza scuola-lavoro con requisito specificato in convenzione;
  • limite di € 1.600,00 per singola impresa richiedente.

Ogni impresa può presentare una sola domanda a valere sul bando: in caso di presentazione di più domande verrà valutata solo quella pervenuta cronologicamente per prima e rigettate le successive.

Scadenza

31 dicembre 2018

CCIAA di Novara. Bando Voucher Digitali I4.0. Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla Camera di Commercio di Novara per spese di consulenza e formazione nell'ambito delle tecnologie digitali.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/09/2018

La CCIAA di Novara intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), le domande di contributo relative a servizi di formazione e consulenza finalizzati all’introduzione delle tecnologie negli ambiti tecnologici di innovazione digitale I4.0.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Bando le imprese aventi sede legale e/o unità locali, almeno al momento della liquidazione nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Novara, e in regola con il pagamento del diritto annuale secondo la normativa vigente.

Tipologia di spese ammissibili

1. Sono ammissibili le spese per servizi di consulenza relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste dal Bando, erogati dai fornitori, e le spese per formazione esclusivamente se essa riguarda una o più tecnologie  previste.

2. Sono ammissibili solo i costi direttamente relativi alla fornitura dei servizi di consulenza o formazione previsti dal Bando, con esclusione delle spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e generali sostenute dalle imprese beneficiarie dei voucher.

3. Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 01.06.2017: la fatturazione, il pagamento o l’erogazione del servizio, anche se parziali, in data precedente comporteranno la totale esclusione dall’agevolazione.

4. I servizi di consulenza o formazione non potranno in nessun caso ricomprendere le seguenti attività:

- assistenza per acquisizione certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);

- supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico;

- formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente. 

5. In fase di presentazione della domanda deve essere specificato il riferimento a quali ambiti tecnologici, si riferisce l’intervento. 

6. Le spese devono essere sostenute a partire dal 01.06.2017 e fino al 180° giorno successivo alla data della Determinazione dirigenziale di concessione del contributo.

7. Per essere ammessi al contributo i progetti devono superare un importo minimo di investimento di 2.000 euro. 

Caratteristiche dei fornitori:

Il fornitore deve avere sede legale in uno degli Stati membri dell’Unione europea, essere attivo, non essere in rapporti di controllo o collegamento o avere in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza con l’impresa richiedente.

Ai fini del presente Bando, l’impresa dovrà avvalersi esclusivamente di uno o più fornitori tra i seguenti:

- centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;

- incubatori certificati e incubatori regionali accreditati;

- FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter;

- centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0;

- start-up innovative;

- ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza alle imprese nell’ambito delle tecnologie indicate dal Bando.

- solo per i servizi di formazione: agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.

Entità e forma dell'agevolazione

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher di valore pari al 50% dei costi ammissibili, con un massimo di euro 5.000. Per accedere ai presenti voucher è necessario che i costi ammissibili siano almeno pari a euro 2.000.

Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo/voucher.

Scadenza

30.09.2018

CCIAA di Asti. Contributo a fondo perduto per sostenere la promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 36.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/10/2018

La Camera di Commercio di Asti intende assumere un ruolo attivo nella promozione delle attività di alternanza scuola-lavoro, avvicinando le imprese ai percorsi scolastici di alternanza, contribuendo allo sviluppo del sistema economico locale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda per ottenere i contributi le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che, dal momento della presentazione della domanda e fino alla liquidazione del contributo, rispondano ai seguenti requisiti:

  • abbiano la sede legale e/o un’unità operativa nella provincia di Asti;
  • siano regolarmente iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A di Asti, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente e nei cui riguardi non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • siano iscritte nel Registro nazionale alternanza scuola-lavoro;
  • abbiano regolarmente assolto gli obblighi contributivi previdenziali e assistenziali (DURC regolare);
  • non abbiano già beneficiato di altri aiuti pubblici a valere sui medesimi interventi agevolati;
  • non abbiano in corso, alla data di presentazione della domanda di contributo, contratti di fornitura di beni-servizi, anche a titolo gratuito, con la Camera di Commercio I.A.A. di Asti.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi alle agevolazioni del bando le attività previste dalle singole convenzioni stipulate fra impresa ed Istituto scolastico per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro intrapresi da studenti della scuola secondaria di secondo grado e dei centri di formazione professionale (CFP), sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, presso la sede legale e/o operativa dell’impresa sita in provincia di Asti. I percorsi, avviati sulla base di convenzioni stipulate tra istituto scolastico/CFP e soggetto ospitante, con durata minima di 50 ore, dovranno iniziare a partire dall’01/01/2018 e concludersi entro il 31/12/2018; nel caso di percorsi svolti in periodi a cavallo d’anno (2017-2018 oppure 2018-2019), saranno ritenuti ammissibili quelli svolti per più del 50% delle ore previste dal percorso nell’anno 2018.

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria messa a disposizione dall’Ente camerale per il bando è pari a € 36.000,00.

L’agevolazione disciplinata dal bando prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore dell’impresa ospitante, modulato come segue:

  • € 400,00 per ogni percorso individuale di alternanza scuola-lavoro fino ad un massimo di € 2.000,00 per impresa;
  • ulteriori € 200,00 per ogni percorso individuale, nel caso di inserimento in azienda di studente/i diversamente abile/i certificato fino ad un massimo di € 1.000,00 per impresa.

In caso di attivazione nel corso dell’anno di più percorsi con lo stesso studente sarà riconosciuto un solo contributo di € 400,00 e un solo contributo aggiuntivo per disabilità accertata. Ogni impresa può presentare più domande a valere sul presente bando fino al raggiungimento dei massimali di contributo fissati dal bando.

Scadenza

31 ottobre 2018

CCIAA di Alessandria. Contributo a fondo perduto fino al 40% per la formazione continua del personale delle imprese. Annualità 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2018

Con il Bando la Camera di Commercio di Alessandria si propone di migliorare la qualificazione delle imprese della provincia di Alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento professionale.

Soggetti beneficiari

Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale e con gli obblighi contributivi assistenziali e previdenziali.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue straniere).

Entità e forma dell'agevolazione

La dotazione finanziaria è pari ad euro 40.000,00.

Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di € 150 (IVA esclusa).
Nel caso in cui la domanda si riferisca a due o più corsi, il costo del singolo corso può essere inferiore a € 150, purché sia riferibile a un “pacchetto formativo omogeneo” del costo (rendicontato) di almeno € 150.
I contributi sono concessi nella misura del:

  • A. 40% delle spese per corsi di formazione i cui partecipanti siano
  1. titolari e coadiuvanti di imprese individuali;
  2. soci delle società di persone, con esclusione dei soci accomandanti;
  3. amministratori delle società di capitale;
  4. personale dipendente.

con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 400;

  • B. 40% delle spese per corsi di formazione il cui partecipante sia un dipendente dell’impresa richiedente assunto a far tempo dal 1° gennaio 2017, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 500.

Scadenza

31 dicembre 2018

 

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per le Certificazioni SOA. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative a certificazioni SOA.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie dei bandi SOA 2017.
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà”.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.


Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Tipologia di spesa ammissibile

Sono ammissibili le spese relative a:

  • rilascio della seguente documentazione da parte di Società Organismi di Attestazione (SOA) autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico e infrastrutture e trasporti:

– prima attestazione
– revisione triennale
– rinnovo quinquennale
– integrazione di attestazione

Le spese devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.

Entità e forma dell'agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.000,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 40.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere le reti d'impresa e i consorzi. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, al fine di potenziare la forza contrattuale delle imprese della provincia di Cuneo ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed internazionali ha deliberato l'apertura di un bando per favorire la costituzione e la promozione delle seguenti forme aggregative di imprese:

  • “Reti d'impresa” nella provincia di Cuneo;
  • Consorzi.

Soggetti beneficiari

Sono ammessi a presentare domanda:

  • i raggruppamenti di imprese, con capofila e maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, costituiti in forma di contatto di rete;
  • i consorzi con esclusione di consorzi agricoli, turistici e centri commerciali naturali.

Tutte le imprese aderenti al “contratto di rete” ed i Consorzi dovranno essere regolarmente iscritti al Registro Imprese, in regola con il pagamento del diritto annuale ed essere attivi al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al presente bando le imprese/consorzi che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata della fornitura.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche amministrative.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.

Ciascuna impresa/consorzio può presentare una sola domanda di contributo.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammissibili sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018 sono relative a:

  • spese consulenziali e professionali finalizzati alla costituzione;
  • realizzazione o implementazione sito internet con la traduzione in almeno una lingua straniera;
  • campagne pubblicitarie (riviste, radio, televisione, web, social network) con esclusione delle sponsorizzazioni, ed eventuali traduzioni;
  • materiale pubblicitario della rete o del consorzio (realizzazione logo, brochure, pieghevoli, vestiario, cartellonistica, gadget promozionali) ed eventuali traduzioni;
  • organizzazione e partecipazione a eventi, fiere, mostre o rassegne di rilevanza nazionale o internazioanle in Italia o all'estero: affitto e allestimento area espositiva, spese di viaggio e soggiorno per ciascun evento (per un massimo di n. 2 persone incaricate dalla rete o dal consorzio per ciascun evento), interpretariato.

Entità e forma dell'agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute dalla rete d'impresa/consorzio non dovranno essere inferiori a € 1.500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva. Il contributo massimo erogabile per ciascuna rete/consorzio non potrà superare € 5.000,00.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 30.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per sostenere l'innovazione nella proprietà intellettuale. Marchi e brevetti. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000

BANDO APERTO | Scadenza il 30/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando per l'innovazione della proprietà intellettuale marchi e brevetti anno 2017 (cod. 1703). Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura. Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria. Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammesse, che dovranno essere relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018, riguardano:

  • progettazione del marchio;
  • ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito;
  • assistenza per la concessione in licenza del marchio;
  • assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale;
  • analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design;
  • consulenza e assistenza per la brevettazione;
  • assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design;
  • tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari.

Entità e forma dell'agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018. Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 per i marchi ed € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.

I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

CCIAA di Cuneo. Contributo a fondo perduto fino al 30% per l'ottenimento delle certificazioni volontarie. Anno 2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019

La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative alle certificazioni volontarie di prodotto e di processo.

Soggetti beneficiari

Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.

Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando certificazioni volontarie 2017 (cod. 1701).
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.

Tipologia di spesa ammissibile

Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo e devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.

A. REQUISITO BASE:
conseguimento o mantenimento delle certificazioni (documentati da fattura) mediante l’intervento di un Organismo Notificato, abilitato per Decreto dai Ministeri di competenza o accreditato da ACCREDIA o da altro Ente di accreditamento firmatario degli Accordi EA di Mutuo riconoscimento nello schema specifico.

B. CONSULENZE:
necessarie e preventive al superamento dell'audit di conformità sino a un massimo di € 2.000 di spesa
Le certificazioni volontarie ammesse sono:
1)certificazioni di sistemi di gestione qualità: certificazione seconda la norma UNI EN ISO 9001;
2)certificazioni ambientali: marchio EMAS o certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001;
3)certificazioni sistemi gestione salute e sicurezza: certificazione secondo la norma OHSAS 18001;
4)linee guida UNI-INAIL o modello organizzativo e gestionale secondo le procedure semplificate;
5)responsabilità sociale ed etica: certificazione secondo la norma SA8000;
6)certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) – PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes); gestione responsabile delle foreste e catena di custodia dei prodotti;
7)sicurezza alimentare: certificazioni UNI EN ISO 22000:2005, UNI EN ISO 22005/2008, schema di certificazione FSSC 22000, BRC e IFS, Standard Global-GAP, certificazioni volontarie carni CE 653/2014;
8)certificazioni Halal (islamici), certificazioni Kosher (ebrei);
9)sicurezza delle informazioni: certificazione secondo la norma UNI CEI ISO 27001:2006;
10)sistemi di gestione dell’energia – Energy Management System (EnMs): certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001/2011;
a) la consulenza per la redazione di diagnosi energetica condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRArelativamente allo schema volontario EMAS;
11)implementazione del sistema di valutazione (Due Diligence) sul legno e derivati;
12)certificazione norma EN1176 per attrezzature ludiche ad uso pubblico;
13)schemi di qualificazione del sistema camerale (TF Traceability & Fashion, Edilizia sostenibile, Affidabilità & Efficienza, GreenCare)

Entità e forma dell' agevolazione

L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.500,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 100.000,00.

Scadenza

31 gennaio 2019

POR FSE 2014/2020. Contributo a fondo perduto sotto forma di Voucher per la partecipazione ai corsi inseriti nel Catalogo regionale dell'offerta formativa - Anno 2017-2018.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.232.479

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Con il presente Avviso la Regione Piemonte provvede a regolamentare l’utilizzo delle risorse destinate all’impresa o soggetto assimilabile, per le attività formative presenti sul Catalogo regionale dell’offerta formativa periodo 2017- 2018 per occupati e per imprese e soggetti assimilabili.

Il Catalogo è composto da attività formative a domanda aziendale attivabili grazie al contributo pubblico assegnato all’impresa per la formazione del proprio lavoratore e al cofinanziamento dell’impresa stessa.

Soggetti beneficiari

Hanno titolo a richiedere il voucher aziendale le imprese e, in generale, i soggetti ad esse assimilabili localizzati in Regione Piemonte (con l’esclusione del territorio della Città Metropolitana di Torino).

Sono compresi nella definizione di impresa e soggetti assimilabili tutte le imprese pubbliche e private, gli enti con natura giuridica privata, le associazioni, gli studi professionali, le fondazioni, le agenzie per il lavoro esclusivamente per la formazione dei lavoratori alle proprie rispettive dipendenze.

Sono destinatari degli interventi le seguenti categorie di lavoratori occupati presso imprese (e datori di lavoro assimilabili):

a. impiegati in ruoli esecutivi e/o privi di livelli di qualificazione di base in ambito privato;

b. impiegati in ruoli intermedi o in ruoli di responsabilità e/o funzioni specialistiche, compresi gli operatori delle agenzie formative, dei soggetti accreditati per i servizi al lavoro;

c. quadri e dirigenti privati;

d. agenti, lavoratori con contratto a tempo parziale, a tempo determinato o di collaborazione organizzato dal Committente nonché inseriti nelle altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia che configurino lo stato di lavoratore occupato;

e. titolari e amministratori1 di piccole e medie imprese, inclusi i coadiuvanti;

f. professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi;

g. i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

Entità e forma dell'agevolazione

Per ogni attività formativa il Voucher di partecipazione può coprire una quota percentuale che va dal 50 al 70% del costo complessivo della stessa.

Scadenza

Fino ad esaurimento fondi e comunque non oltre il 31.12.2018

Bando FACILITOxTO. Contributo a fondo perduto fino al 30% e finanziamento agevolato fino al 70% per lo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi nelle periferie torinesi.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura, Artigianato

BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Scadenza il 31/10/2018

Il progetto mira a sostenere lo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi, creativi, generatori di impatti positivi sul versante sociale, culturale, ambientale in grado di generare processi di rivitalizzazione in aree colpite da situazioni di impoverimento del tessuto socio-economico e nuova occupazione sul territorio.

La misura supporta lo sviluppo di progetti imprenditoriali che si qualifichino in riferimento a:

- elementi di innovatività di prodotto e di processo attivati

- significativi benefici sociali, culturali o ambientali generati

- qualità dell’attività artigianale proposta

- operatività nell’ambito della sharing economy, internet of things, artigianato digitale, economia circolare, sostenibilità ambientale, sostenibilità alimentare

- servizi ad alta professionalizzazione erogati

Soggetti beneficiari

Soggetti destinatari sono aspiranti imprenditori, micro e piccole imprese, esistenti o di nuova costituzione, localizzati, o che intendono localizzarsi entro la data di presentazione della domanda di agevolazione finanziaria, negli ambiti territoriali indicati dal presente Avviso Pubblico.

In particolare, i soggetti destinatari per poter beneficiare del finanziamento devono costituirsi o essere già costituiti in micro e piccole imprese in forma di: o Ditte individuali o Società di persone o capitali o Cooperative di produzione e lavoro o Cooperative sociali di tipo A e B 

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammesse alle agevolazioni, al netto dell'IVA, esclusivamente le seguenti voci di spesa:

a) studi di fattibilità, progettazione esecutiva, direzione lavori, servizi di consulenza e assistenza relativi all’adeguamento funzionale del locale, sede operativa dell’impresa, nel limite del 10% della spesa ammissibile;

b) acquisto/deposito brevetti e licenze, marchi, modelli d’utilità e diritti d’autore, realizzazione di sistemi di qualità, certificazione di qualità;

c) opere murarie e/o lavori assimilati, comprese quelle per l'adeguamento funzionale dell'immobile e per la ristrutturazione dei locali;

d) impianti, macchinari, attrezzature nuovi di fabbrica, arredi funzionali all’attività dell’impresa; mezzi di trasporto, limitatamente ai casi in cui risultino indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa e con destinazione d’uso esclusiva rispetto alla medesima;

e) automezzi ecologici nella misura massima del 40% della spesa ammissibile e compatibilmente con le regole del de-minimis;

f) sistemi informativi integrati per l'automazione, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell'impresa; siti internet, applicazioni digitali; servizi di assistenza connessi;

g) investimenti atti a consentire che l'impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro dipendente, dell'ambiente e del consumatore;

h) spese per prestazione di servizi fino ad un massimo del 40% della spesa ammissibile relative a consulenze specialistiche come: assistenza legale/ fiscale/commerciale, supporto alla commercializzazione/internazionalizzazione, supporto allo sviluppo strategico;

i) prestazione di servizi incluse attività di ricerca e/o sviluppo, di marketing/comunicazione compresa la partecipazione a eventi di settore;

l) locazione e servizi connessi, ivi inclusi i costi di incubazione o localizzazione presso strutture con sede a Torino, per un periodo massimo di 12 mesi ed un importo complessivo comunque non superiore a 12.000 euro; 5

m) costituzione d’impresa;

n) spese dirette di personale, comprese spese di apprendistato, non superiori al 40% del costo annuale (costi per le risorse umane coinvolte, attraverso contratti di lavoro o contratti di prestazione di servizi, nelle diverse fasi del Progetto). 

Entità e forma dell'agevolazione

Il budget dell’investimento ammissibile all’agevolazione non deve essere inferiore a € 10.000,00 nè superiore a € 80.000,00.

L’agevolazione per la realizzazione delle spese ammissibili si compone obbligatoriamente di:

• un finanziamento promosso dal sistema creditizio locale, per un importo almeno pari al contributo concesso e fino ad un massimo del 70% dell’agevolazione finanziaria complessiva. L’importo del finanziamento concesso sarà garantito per l’80% da un fondo rotativo di garanzia comunale a costo zero.

• un contributo a fondo perduto fino al 30% delle spese ammissibili.

Scadenza

Fino ad esaurimento fondi e comunque non oltre il 31.10.2018

Finanziamento a tasso agevolato fino al 100% promosso da Finpiemonte per l'accesso al credito bancario delle PMI.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Finpiemonte S.p.A. intende supportare e sostenere l’accesso al credito delle PMI piemontesi, mediante finanziamenti agevolati in concorso con il sistema bancario.

Lo strumento è finalizzato alla copertura del fabbisogno finanziario delle PMI per la realizzazione di progetti di investimento, per la necessità di capitale circolante e per le spese legate all’operatività e/o allo sviluppo.

Soggetti beneficiari

Micro, Piccole e Medie imprese, singole e attive.

Tipologia di progetti e spese ammissibili

-investimenti materiali e immateriali legati allo sviluppo ed all’operatività dell’impresa;

-costi di acquisizione o trasferimento di azienda o di ramo d’azienda, compreso l’affitto se finalizzato all’acquisto;

-rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci);

-locazione di immobili per l’attività d’impresa;

-spese per servizi;

-spese generali.

Entità e forma agevolazione

Il finanziamento copre fino al 100% delle spese ritenute ammissibili.

Per le imprese sostituite da meno di sei mesi dalla data di presentazione, sono ammissibili le spese sostenute prima della presentazione per un massimo del 30% del costo del progetto.

I finanziamenti concedibili devono essere di importo minimo pari a € 50.000,00.

La quota massima di intervento di Finpiemonte nei finanziamenti è invece pari a € 1.000.000,00.

La percentuale di intervento di Finpiemonte è pari al 70% del finanziamento concedibile.

La Banca cofinanziatrice ha facoltà di intervenire con una quota superiore al 30% del finanziamento concedibile, tuttavia la quota di Finpiemonte non può essere inferiore al 50%.

Il tasso è fisso in funzione del merito creditizio del proponente e calcolato secondo il prospetto “Tassi di interesse Finpiemonte”, pubblicato sul sito web di Finpiemont.

La dotazione finanziaria iniziale è pari a € 30.000.000,00.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dal 10.05.2017 e fino all'esaurimento delle risorse disponibili.