AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 239.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Commissione europea – DG Ambiente, ha reso noto il calendario 2016 del programma LIFE. Il programma sostituisce il precedente LIFE+, in vigore fino al 2013, ampliandone la portata alle misure per l`azione per il clima.
Il bando dovrebbe aprirsi nella seconda metà di maggio.
Il budget indicativo complessivamente per i progetti tradizionali ammonta a 239 milioni di euro.
Gli obiettivi sono:
a) contribuire al passaggio a un`economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell`ambiente e all`interruzione e all`inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
b) migliorare lo sviluppo, l`attuazione e l`applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell`UE e catalizzare e promuovere l`integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell`UE e nella pratica nei settori pubblico e privato, anche attraverso l`aumento della loro capacità;
c) sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
d) sostenere l`attuazione del Settimo programma d`azione per l`ambiente
Enti pubblici e privati dei Paesi UE e delle seguenti categorie di Paesi:
- EFTA/SEE
- Candidati, potenziali candidati e Paesi in via di adesione
- Paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato
- Paesi membri dell`Agenzia europea per l`ambiente.
Gli obiettivi generali di LIFE sono perseguiti attraverso i seguenti sottoprogrammi:
I. AMBIENTE
Settori di azione prioritari:
1) Ambiente e uso efficiente delle risorse
Obiettivi specifici
- sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni alle sfide ambientali (compresi lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative) adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati, anche in relazione al legame tra ambiente e salute, e a sostegno delle politiche e della legislazione in materia di efficienza delle risorse;
- sostenere l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l`attuazione dei piani e dei programmi in conformità alla politica e alla legislazione dell`UE in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell`aria;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto ambientale all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
Attività per la realizzazione degli obiettivi specifici fissati nella Tabella di marcia verso un`Europa efficiente nell`impiego delle risorse e nel 7° EAP e nei seguenti settori :
a) acqua e l`ambiente marino:
attività per garantire un uso sicuro ed efficiente delle risorse idriche, migliorando la gestione quantitativa dell`acqua, preservando un elevato livello di qualità dell`acqua ed evitando l`uso improprio e il deterioramento delle risorse idriche.
b) rifiuti:
i) approcci integrati per l`attuazione dei piani e programmi in materia di rifiuti;
ii) attività per l`attuazione e lo sviluppo della legislazione dell`UE in materia di rifiuti, accordando particolare attenzione alle prime fasi della gerarchia dei rifiuti dell`UE (prevenzione, riutilizzo e riciclaggio);
iii) attività in materia di efficienza delle risorse e impatto del ciclo di vita dei prodotti, modelli di consumo e dematerializzazione dell`economia.
c) efficienza nell`uso delle risorse -compresi suolo e foreste- e economia verde e circolare:
i) attività per la simbiosi industriale e il trasferimento delle conoscenze e sviluppo di nuovi modelli per il passaggio a un`economia circolare e verde;
ii) attività nel quadro della strategia tematica in materia di suolo, con particolare attenzione alla mitigazione e alla compensazione dell`impermeabilizzazione del suolo nonché a un migliore uso del medesimo;
iii) attività per sistemi di monitoraggio e informazione forestale e per la prevenzione degli incendi boschivi.
d) ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore:
i) attività di sostegno per garantire un uso più sicuro, più sostenibile o più economico delle sostanze chimiche (compresi i nanomateriali);
ii) attività di sostegno per raggiungere livelli di rumore che non comportino effetti negativi rilevanti o rischi per la salute umana;
iii) attività di sostegno per evitare incidenti gravi.
e) qualità dell`aria ed emissioni, compreso l`ambiente urbano:
i) approcci integrati per l`attuazione della legislazione sulla qualità dell`aria;
ii) attività di sostegno per facilitare il rispetto delle norme dell`UE in materia di qualità dell`aria e delle relative emissioni atmosferiche;
iii) attività di sostegno con particolare attenzione al miglioramento del processo di definizione e attuazione delle migliori tecniche disponibili, garantendo la facilità dell`accesso del pubblico alle informazioni e rafforzando il contributo all`innovazione della direttiva sulle emissioni industriali.
2) Natura e biodiversità
Obiettivi specifici
- contribuire allo sviluppo e all`attuazione della politica e della legislazione dell`UE in materia di natura e di biodiversità, in particolare attraverso l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni;
- sostenere l`ulteriore sviluppo, l`attuazione e la gestione della rete Natura 2000 , con particolare riguardo all`applicazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l`attuazione del quadro di azione prioritaria elaborati a norma di detta direttiva;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE in materia di natura e biodiversità, e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto sulla natura e sulla biodiversità all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
a) Natura
i) attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, compresi gli habitat e le specie marini e le specie di uccelli, di interesse per l`UE;
ii) attività di sostegno dei seminari biogeografici della rete Natura 2000;
iii) approcci integrati per l`attuazione dei quadri di azioni prioritarie.
b) Biodiversità: attività per l`attuazione della Strategia dell`UE sulla biodiversità fino al 2020, in particolare:
i) attività volte a contribuire al conseguimento dell`obiettivo 2;
ii) attività volte a contribuire al conseguimento degli obiettivi 3, 4 e 5.
3) Governance e informazione in materia ambientale
Obiettivi specifici
- promuovere la sensibilizzazione in materia ambientale, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche ambientali UE e divulgare conoscenze in materia di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di consumo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore dell`ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance ambientale allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
Priorità tematiche
a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7° EAP;
b) attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all`attuazione della legislazione ambientale UE.
II. AZIONE PER IL CLIMA
Settori prioritari:
1) Mitigazione dei cambiamenti climatici al fine contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione UE in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
b) Adattamento ai cambiamenti climatici al fine di contribuire agli sforzi finalizzati ad accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per l`adattamento ai cambiamenti climatici, compresi gli approcci ecosistemici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di adattamento ai cambiamenti climatici efficaci, con priorità per quelle che applicano un approccio ecosistemico, e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e i piani di azione a livello locale, regionale o nazionale, con priorità per gli approcci ecosistemici;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
c) Governance e informazione in materia di clima
Obiettivi specifici:
- promuovere la sensibilizzazione in sul clima, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche dell’UE in materia , e promuovere le conoscenze sullo sviluppo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni sul clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione dell’UE sul clima, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance in materia di clima allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
L’acquisto di terreni è considerato ammissibile solo a condizione che l`acquisto contribuisca a mantenere/ripristinare l`integrità della rete Natura 2000, l`acquisto rappresenti l`unico o il più efficace mezzo per garantire il risultato desiderato in materia di conservazione, i terreni acquistati siano riservati nel lungo periodo ad usi compatibili con gli obiettivi del programma e lo Stato interessato garantisca la destinazione di tali terreni nel lungo termine a scopi di conservazione della natura.
In linea di principio il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto per il periodo 2014-2017 e del 55% dei costi ammissibili per il triennio 2018-2020, ad eccezione dei progetti di buone pratiche.
Eccezioni:
- progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti preparatori: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma;
- progetti Ambiente-Natura e biodiversità: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma (nel caso di habitat o specie prioritarieil contributo può arrivare al 75%)
- progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili.
Scadenze
Pei i progetti tradizionali (che riuniscono: progetti pilota, progetti dimostrativi, progetti di buone pratiche e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) le scadenze cadranno fra il 7 e il 15 settembre e precisamente:
- progetti tradizionali nel sottoprogramma Azione per il clima (tutte le azioni): 7 settembre
- progetti tradizionali relativi all’azione Ambiente e uso efficiente delle risorse nel sottoprogramma Ambiente: 12 settembre
- progetti tradizionali nelle azioni Natura e biodiversità e Governance e informazione nel sottoprogramma Ambiente: 15 settembre.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016
Al fine di promuovere la trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha introdotto, nell'ambito del programma Garanzia Giovani, un'integrazione alla misura Bonus Occupazionale, istituendo un nuovo incentivo, denominato "Super Bonus Occupazione - trasformazione tirocini".
L'incentivo può essere riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che siano imprenditori.
I giovani da 25 a 29 anni devono rientrare in una delle categorie di "svantaggio" individuate (nessun impiego regolarmente retribuito nei sei mesi precedenti; ovvero non in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado; ovvero occupati in settori con tasso di disparita' uomo/donna superiore del 25% rispetto alla disparità media. In caso di assunzione a scopo di somministrazione, queste categorie di svantaggio escludono i limiti numerici alla somministrazione a termine eventualmente previsti dalla contrattazione collettiva) .
L'incentivo spetta per l'assunzione di giovani che, all'inizio del percorso di tirocinio extracurriculare finanziato nell'ambito del Programma Garanzia Giovani, siano in possesso del requisito NEET (Not engaged in Education, Employment or Training), ossia non siano inseriti in un percorso di studi e non siano occupati.
Il Super bonus è riconosciuto a tutti i datori di lavoro che assumono un lavoratore che abbia svolto o stia svolgendo un tirocinio extracurriculare, a prescindere dal fatto che il tirocinio sia stato o meno realizzato presso il medesimo datore di lavoro.
L'importo dell'incentivo è determinato dalla classe di profilazione (con la quale si stima il grado di difficoltà del giovane nella ricerca di un'occupazione) attribuita al giovane al momento dell'iscrizione al Programma Operativo Nazionale "Iniziativa Occupazione Giovani" secondo il seguente schema:
Rapporto di lavoro: contratto a tempo indeterminato
E' possibile fruire dell'incentivo fino al 31/12/2016 .
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede diverse opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.
Possono beneficiare degli interventi le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.
La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una Banca della delibera di finanziamento, per una o più delle seguenti finalità:
a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;
c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;
d) pagamento dei debiti commerciali a breve.
In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziarie di 20 milioni di euro.
Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.
Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.
Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.
Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.
Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.
Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.
Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
Sono state pubblicate dal MIPAAF le modalità operative e procedurali ai sensi della Misura OCM Vino - "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" - Invito alla presentazione dei progetti campagna 2016/2017.
Possono accedere ai fondi della misura i seguenti soggetti:
La promozione riguarda le seguenti categorie di vini confezionati: i vini a denominazione di origine protetta, i vini ad indicazione geografica, i vini spumanti di qualità, i vini spumanti aromatici di qualità, i vini con l’indicazione della varietà. I progetti relativi esclusivamente ai vini con indicazione varietale non formano oggetto di promozione.
Sono ammissibili le seguenti azioni da attuare in uno o più Paesi terzi:
a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell'Unione, in particolare in termini di qualità, di sicurezza alimentare o di ambiente;
b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell'Unione;
d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per tale azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.
I progetti possono essere:
a) nazionali, presentati al Ministero, riguardano la filiera vitivinicola di almeno 3 regioni e sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota nazionale;
b) regionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale e/o operativa sono ammissibili a finanziamento a valere sui fondi di quota regionale.
c) multiregionali, presentati alla Regione in cui il beneficiario ha la sede legale, coinvolgono beneficiari che hanno sede operativa in almeno 2 Regioni. Sono ammissibili a finanziamento a valere su fondi di quota regionale e su una riserva dei fondi della quota nazionale pari a quattro milioni di euro. La quota di finanziamento pro capite da parte di Ministero e Regioni non supera il 25% dell’importo del progetto presentato.
I progetti possono essere presentati per una durata minima di un anno e massima di tre anni per beneficiario e mercato del Paese terzo.
L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali; la residua percentuale è a carico del soggetto beneficiario.
La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 30 giugno 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al via nuove norme in materia di agevolazioni per le piccole e medie imprese: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae il decreto del ministero dello Sviluppo economico con il quale viene data attuazione alle modifiche apportate alla “Nuova Sabatini” dal decreto-legge varato dal Governo l’anno scorso.
Le modifiche alla “Nuova Sabatini” prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.
Il decreto riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure.(data prevista 02/05/2016).
La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;
b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.
Gli investimenti ammissibili sono destinati a:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.
A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2016 il decreto 18.1.2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze "Misure in favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale".
I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
a. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
b. miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;
c. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.
Le agevolazioni previste si applicano:
a) alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attivita' agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
1) essere costituite da non piu' di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
2) esercitare esclusivamente l'attivita' agricola;
3) essere amministrate e condotte da un giovane di eta' compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di societa', essere composte, per oltre la meta' numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
4) essere gia' subentrate, anche a titolo successorio, da non piu' di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;
5) avere sede operativa nel territorio nazionale;
b) alle microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilita', comprensivo dell'analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili; d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; f) servizi di progettazione; g) beni pluriennali.
I progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni
Le agevolazioni sono concedibili, in termini di ESL, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa dell'Unione europea.
In particolare:
a) 50% nelle regioni meno sviluppate;
b) 40% nelle restanti zone.
Le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono superare, in termini di ESL, l'importo di 500.000 euro per impresa e per progetto di investimento.
Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di dieci anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 16/05/2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:
Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure entro 45 giorni dalla data della comunicazione nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.
Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento sostenute dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.
Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:
Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.
I settori di investimento ammessi sono:
La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’Inps fornisce le istruzioni per l’incentivo in caso di assunzione di giovani lavoratori agricoli.
L’oggetto della circolare ministeriale prevede che a decorrere dal 1° luglio 2014 venga erogato un incentivo per i datori di lavoro agricoli che hanno assunto o assumono, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2015, giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (interpretato dall’Istituto “non abbiano ancora compiuto 35 anni”). I giovani si devono trovare in una delle seguenti condizioni:
a) essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
b) essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
L’incentivo spetta sia per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
Il diritto all’incentivo è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, dei seguenti requisiti:
- Essere in possesso della regolarità prevista, inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
- Essere in regola con l’applicazione dei principi :
Per le assunzioni a tempo determinato il contratto deve presentare i seguenti requisiti:
Il beneficio può altresì essere riconosciuto in caso di proroga e trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto instaurato prima del primo luglio 2014. L’incentivo potrà essere riconosciuto nel solo caso in cui la proroga o trasformazione soddisfino, comunque, il requisito oggettivo dell’incremento occupazionale netto.
In caso di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione il beneficio spetta a favore dell’agenzia.
Ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, che devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione.
L’incentivo è comunque applicabile, qualora l’incremento non avvenga per:
L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi.
Nell’ipotesi di assunzione di OTI, l’incentivo viene corrisposto in un’unica soluzione decorsi diciotto mesi dalla data di assunzione.
Nell’ipotesi di assunzione di OTD, l’incentivo viene corrisposto con le seguenti modalità:
L’incentivo è riconosciuto dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
L’incentivo è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti.
Per accedere all’incentivo è necessario inoltrare all’Inps una istanza (visibile nella circolare); la domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 10 novembre 2014.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Opere edili e impianti, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato presentato il piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare che vale oltre 2 miliardi di euro per il triennio 2015-2017.
Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismeae Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L'Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, entra il vigore il decreto-legge n. 69 del 21 giugno 2013, il cosiddetto decreto del Fare, con cui il Governo punta a rilanciare la crescita economica. Rilanciare gli investimenti, facilitare l’accesso al credito soprattutto per le piccole e medie imprese, ridurre i costi energetici. Queste le principali misure previste dal “Decreto del fare”, interventi che si propongono di restituire fiducia all’economia, invertire le aspettative sul ciclo economico e creare le condizioni per riportare il Paese su un sentiero di crescita. In particolare sono previsti 5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari da parte delle Pmi che potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.
Tra le misure, un bonus per le imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e un fondo da oltre 2 miliardi di euro per la realizzazione di interventi infrastrutturali in tutto il territorio nazionale.
Il Ministro dello sviluppo economico adotterà disposizioni volte a:
Le piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l'acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.
I finanziamenti sono concessi, entro il 31 dicembre 2016, a valere su un plafond di provvista presso la gestione separata della Cassa depositi e prestiti per l'importo massimo di 2,5 miliardi di euro incrementabili fino al limite massimo di 5 miliardi di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e di distretto.
I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da:
Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto:
L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di euro.
Investimenti materiali
Conto capitale: fino al 25% dell'investimento
Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50%
Investimenti immateriali
Conto capitale: fino al 50% dell'investimento
Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento
Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 luglio 2013.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.
L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.
Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:
Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:
I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.350.000
BANDO APERTO | Scadenza il 14/10/2016
E' stato pubblicato il bando ai sensi del Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 della Regione Piemonte - Misura M04 - operazione 4.3.2. "Ripristino di strade e acquedotti rurali al servizio di una moltitudine di aziende agricole" - per gli interventi nei comuni piemontesi in zona "collinare-appenninica".
L’operazione 4.3.2 promuove il miglioramento delle condizioni di vita di agricoltori e soci riuniti in consorzi o società semplici, mediante la realizzazione e l’adeguamento di infrastrutture viarie minori e la razionalizzazione della rete di distribuzione dell’acqua potabile in aree rurali marginali.
La dotazione finanziaria dell’operazione 4.3.2. è complessivamente di 8.700.000,00 euro. Vengono attivati due bandi in contemporanea, con diversa localizzazione degli interventi e con pari assegnazione di fondi. Per questo bando, relativo alla zona “collinare e appenninica”, sono pertanto destinati 4.350.000,00 euro.
Il presente bando è riservato a forme associative o consorziali legalmente costituite, come ad esempio consorzi o società semplici, il cui statuto deve avere scopi sociali attinenti alla presente operazione. Non sono ammessi consorzi o forme associative costituiti esclusivamente da persone giuridiche diverse dalle aziende agricole (ad esempio un consorzio capofila avente come soci solamente singoli consorzi o comuni).
Le forme associative devono già essere legalmente costituite al momento della presentazione della domanda.
Si potrà intervenire nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (Areale D) e nelle aree rurali intermedie (Areale C1) e intermedie con vincoli naturali (Areale C2) esclusivamente nei comuni della zona collinare e appenninica del Piemonte orientale individuati nella “tabella comuni zona collinare?appenninica”, scaricabile alla pagina: http://www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/cms/finanziamenti?tid=5&tipologia=All&field_stato_value=All .
Le tratte di viabilità e gli acquedotti devono essere a servizio di una moltitudine di aziende agricole: sono escluse le proposte che prevederanno interventi su tratti di strade private, intesi come a favore di una singola azienda agricola o associata. L’accesso ai fondi e ai fabbricati deve essere necessariamente carrabile. Per stabilire che una strada sia a servizio o meno di un socio, é necessario che fra essa e il fondo vi sia un accesso carrabile. La realizzazione degli interventi in un contesto rurale costituisce un requisito di ammissibilità che in casi dubbi potrà essere verificato con l’esame di documenti di pianificazione comunale e sovracomunale.
Tipologia 1 – STRADE RURALI
- aperture di nuove strade di collegamento per un massimo di 1 km totali di nuova apertura:
1) apertura di nuove strade bianche (sterrati, mulattiere, strade pavimentate) con compattazione degli inerti senza uso di prodotti derivati dal petrolio, con leganti sintetici o naturali;
2) apertura di nuove strade asfaltate utilizzando bitume modificato con polverino di gomma da pneumatici fuori uso nelle opportune quantità;
3) apertura di nuove strade asfaltate utilizzando leganti trasparenti che mantengono la colorazione dell’inerte o di bitume pigmentato, schiarito;
4) apertura di nuove strade con asfalto convenzionale;
5) opere accessorie: interventi di tipo strutturale che riguardano i versanti e le scarpate, con la messa in sicurezza per il contrasto di fenomeni erosivi e franosi, regimazione delle acque, realizzazione di cunette, tubazioni, tombini, canalette, attraversamenti, muretti, scogliere ecc…;
6) opere accessorie come al punto 5) costruite con le tecniche dell’ingegneria naturalistica;
- miglioramento di strade esistenti (inteso anche come adeguamento, ripristino, ampliamento, rettifica, messa in sicurezza del tracciato):
1) miglioramento e stabilizzazione del sedime o della pavimentazione stradale con fresatura o scarifica degli strati viabili con successiva ricarica, esclusivamente se si prevede l’aggiunta di prodotti aggreganti come calce, cemento, misti cementati, granulati con caratteristiche adesive, trattamenti di depolverizzazione, leganti naturali quali enzimi organici o similari ecc... I materiali e/o i trattamenti della strada ripristinata devono avere caratteristiche e dimensioni diverse da quelle della strada esistente o configurarsi come demolizione (ad esempio la fresatura/scarifica della pavimentazione) e ricostruzione;
2) asfaltatura di strade sterrate (non asfaltate) con utilizzo di bitume modificato con polverino di gomma da pneumatici fuori uso nelle opportune quantità;
3) asfaltatura di strade sterrate (non asfaltate) con utilizzo di leganti trasparenti che mantengono la colorazione dell’inerte o di bitume pigmentato, schiarito;
4) asfaltatura di strade sterrate con asfalto convenzionale;
5) opere accessorie: interventi di tipo strutturale che riguardano i versanti e le scarpate, con la messa in sicurezza per il contrasto di fenomeni erosivi e franosi, regimazione delle acque, realizzazione di nuove cunette, tubazioni, tombini, canalette, attraversamenti, muretti, scogliere ecc…, escludendo la eventuale e contestuale manutenzione di tali opere se già presenti;
6) opere accessorie costruite con le tecniche dell’ingegneria naturalistica;
Tipologia 2 – ACQUEDOTTI RURALI
- costruzione di nuovi acquedotti rurali:
. realizzazione di opere relative alla rete delle condotte di adduzione per garantire un ottimale approvvigionamento idrico di acqua potabile alle aziende servite dall’infrastruttura; realizzazione di interventi di natura edilizia a servizio delle infrastrutture, lavori di protezione e messa in sicurezza in caso di fenomeni di dissesto idrogeologico, realizzazione o adeguamento delle tratte viarie necessarie per l’ispezione e il controllo della rete idrica, per facilitare l’intervento dei mezzi d’opera e in caso di interventi sulla rete (con i medesimi criteri della tipologia 1 STRADE RURALI, esclusi quindi interventi di manutenzione);
2. opere di cui al punto 1 con aspetti innovativi nella captazione e/o distribuzione delle acque, ad esempio con risparmio energetico;
3. opere di cui al punto 1 con ingegneria naturalistica.
- miglioramento di acquedotti rurali esistenti (inteso anche come adeguamento, ripristino, ampliamento):
1. miglioramento di opere relative alla rete delle condotte di adduzione per garantire un ottimale approvvigionamento idrico di acqua potabile alle aziende servite dall’infrastruttura; realizzazione di interventi di natura edilizia a servizio delle infrastrutture, lavori di protezione e messa in sicurezza in caso di fenomeni di dissesto idrogeologico, realizzazione o adeguamento delle tratte viarie necessarie per l’ispezione e il controllo della rete idrica, per facilitare l’intervento dei mezzi d’opera e in caso di interventi sulla rete;
2. opere di cui al punto 1 con aspetti innovativi nella captazione e/o distribuzione delle acque, ad esempio con risparmio energetico;
3. opere di cui al punto 1 con ingegneria naturalistica.
Il contributo viene concesso in conto capitale per un importo pari all’80% delle spese ammesse a finanziamento e accertate in istruttoria della domanda di pagamento. La spesa ammessa per domanda di contributo non potrà superare l’importo di 250.000 euro con un contributo massimo di 200.000 euro. Eventuali somme di spesa eccedenti i 250.000 euro saranno a totale carico del beneficiario. Non saranno accettate domande di sostegno o di pagamento per le quali sia previsto o realizzato un investimento complessivo inferiore a 62.500 euro con un contributo minimo di 50.000 euro.
14.10.2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.350.000
BANDO APERTO | Scadenza il 14/10/2016
E' stato pubblicato il bando Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Piemonte - Misura M04 - operazione 4.3.2 "Ripristino di strade e acquedotti rurali al servizio di una moltitudine di aziende agricole" - bando n. 1 di presentazione delle domande di ammissione alla graduatoria regionale di finanziamento per gli interventi nei comuni piemontesi in zona "alpina".
L’operazione 4.3.2 promuove il miglioramento delle condizioni di vita di agricoltori e soci riuniti in consorzi o società semplici, mediante la realizzazione e l’adeguamento di infrastrutture viarie minori e la razionalizzazione della rete di distribuzione dell’acqua potabile in aree rurali marginali.
La dotazione finanziaria dell’operazione 4.3.2. è complessivamente di 8.700.000,00 euro. Vengono attivati due bandi in contemporanea, con diversa localizzazione degli interventi e con pari assegnazione di fondi. Per questo bando, relativo alla zona montana e pedemontana “alpina”, sono pertanto destinati 4.350.000,00 euro.
Il presente bando è riservato a forme associative o consorziali legalmente costituite, come ad esempio consorzi o società semplici, il cui statuto deve avere scopi sociali attinenti alla presente operazione. Non sono ammessi consorzi o forme associative costituiti esclusivamente da persone giuridiche diverse dalle aziende agricole (ad esempio un consorzio capofila avente come soci solamente singoli consorzi o comuni).
Le forme associative devono già essere legalmente costituite al momento della presentazione della domanda.
Si potrà intervenire nelle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (Areale D) e nelle aree rurali intermedie (Areale C1) e intermedie con vincoli naturali (Areale C2) esclusivamente nei comuni della zona montana e pedemontana alpina individuati nella “tabella comuni zona alpina”, scaricabile alla pagina: http://www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/cms/finanziamenti?tid=5&tipologia=All&field_stato_value=All .
Le tratte di viabilità e gli acquedotti devono essere a servizio di una moltitudine di aziende agricole: sono escluse le proposte che prevederanno interventi su tratti di strade private, intesi come a favore di una singola azienda agricola o associata. L’accesso ai fondi e ai fabbricati deve essere necessariamente carrabile.
Tipologia 1 – STRADE RURALI
- aperture di nuove strade di collegamento per un massimo di 1 km totali di nuova apertura:
1) apertura di nuove strade bianche (sterrati, mulattiere, strade pavimentate) con compattazione degli inerti senza uso di prodotti derivati dal petrolio, con leganti sintetici o naturali;
2) apertura di nuove strade asfaltate utilizzando bitume modificato con polverino di gomma da pneumatici fuori uso nelle opportune quantità;
3) apertura di nuove strade asfaltate utilizzando leganti trasparenti che mantengono la colorazione dell’inerte o di bitume pigmentato, schiarito;
4) apertura di nuove strade con asfalto convenzionale;
5) opere accessorie: interventi di tipo strutturale che riguardano i versanti e le scarpate, con la messa in sicurezza per il contrasto di fenomeni erosivi e franosi, regimazione delle acque, realizzazione di cunette, tubazioni, tombini, canalette, attraversamenti, muretti, scogliere ecc…;
6) opere accessorie come al punto 5) costruite con le tecniche dell’ingegneria naturalistica;
- miglioramento di strade esistenti (inteso anche come adeguamento, ripristino, ampliamento, rettifica, messa in sicurezza del tracciato):
1) miglioramento e stabilizzazione del sedime o della pavimentazione stradale con fresatura o scarifica degli strati viabili con successiva ricarica, esclusivamente se si prevede l’aggiunta di prodotti aggreganti come calce, cemento, misti cementati, granulati con caratteristiche adesive, trattamenti di depolverizzazione, leganti naturali quali enzimi organici o similari ecc... I materiali e/o i trattamenti della strada ripristinata devono avere caratteristiche e dimensioni diverse da quelle della strada esistente o configurarsi come demolizione (ad esempio la fresatura/scarifica della pavimentazione) e ricostruzione;
2) asfaltatura di strade sterrate (non asfaltate) con utilizzo di bitume modificato con polverino di gomma da pneumatici fuori uso nelle opportune quantità;
3) asfaltatura di strade sterrate (non asfaltate) con utilizzo di leganti trasparenti che mantengono la colorazione dell’inerte o di bitume pigmentato, schiarito;
4) asfaltatura di strade sterrate con asfalto convenzionale;
5) opere accessorie: interventi di tipo strutturale che riguardano i versanti e le scarpate, con la messa in sicurezza per il contrasto di fenomeni erosivi e franosi, regimazione delle acque, realizzazione di nuove cunette, tubazioni, tombini, canalette, attraversamenti, muretti, scogliere ecc…, escludendo la eventuale e contestuale manutenzione di tali opere se già presenti;
6) opere accessorie costruite con le tecniche dell’ingegneria naturalistica;
Tipologia 2 – ACQUEDOTTI RURALI
- costruzione di nuovi acquedotti rurali:
. realizzazione di opere relative alla rete delle condotte di adduzione per garantire un ottimale approvvigionamento idrico di acqua potabile alle aziende servite dall’infrastruttura; realizzazione di interventi di natura edilizia a servizio delle infrastrutture, lavori di protezione e messa in sicurezza in caso di fenomeni di dissesto idrogeologico, realizzazione o adeguamento delle tratte viarie necessarie per l’ispezione e il controllo della rete idrica, per facilitare l’intervento dei mezzi d’opera e in caso di interventi sulla rete (con i medesimi criteri della tipologia 1 STRADE RURALI, esclusi quindi interventi di manutenzione);
2. opere di cui al punto 1 con aspetti innovativi nella captazione e/o distribuzione delle acque, ad esempio con risparmio energetico;
3. opere di cui al punto 1 con ingegneria naturalistica.
- miglioramento di acquedotti rurali esistenti (inteso anche come adeguamento, ripristino, ampliamento):
1. miglioramento di opere relative alla rete delle condotte di adduzione per garantire un ottimale approvvigionamento idrico di acqua potabile alle aziende servite dall’infrastruttura; realizzazione di interventi di natura edilizia a servizio delle infrastrutture, lavori di protezione e messa in sicurezza in caso di fenomeni di dissesto idrogeologico, realizzazione o adeguamento delle tratte viarie necessarie per l’ispezione e il controllo della rete idrica, per facilitare l’intervento dei mezzi d’opera e in caso di interventi sulla rete;
2. opere di cui al punto 1 con aspetti innovativi nella captazione e/o distribuzione delle acque, ad esempio con risparmio energetico;
3. opere di cui al punto 1 con ingegneria naturalistica.
Il contributo viene concesso in conto capitale per un importo pari all’80% delle spese ammesse a finanziamento e accertate in istruttoria della domanda di pagamento. La spesa ammessa per domanda di contributo non potrà superare l’importo di 250.000 euro con un contributo massimo di 200.000 euro. Eventuali somme di spesa eccedenti i 250.000 euro saranno a totale carico del beneficiario. Non saranno accettate domande di sostegno o di pagamento per le quali sia previsto o realizzato un investimento complessivo inferiore a 62.500 euro con un contributo minimo di 50.000 euro.
14.10.2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 550.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016
E' stato pubblicato il bando a valere sul Piano Verde - Programma regionale per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti contratti da imprenditori agricoli singoli od associati e da cooperative agricole per esigenze di conduzione aziendale.
Possono beneficiare dell’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) aventi sede operativa in Regione Piemonte condotte da cooperative agricole e da altre forme associate composte da almeno di cinque imprenditori agricoli.
Il prestito di conduzione, della durata massima di un anno, ha lo scopo di anticipare i capitali necessari per far fronte ai costi sostenuti nei cicli produttivi aziendali, in attesa dei conseguenti ricavi.
La spesa ammissibile a prestito di conduzione tiene conto sia dei costi di gestione sostenuti per l’attività svolta sia del tempo medio di esposizione del capitale anticipato stabilito in relazione alla durata del ciclo produttivo e di commercializzazione dei prodotti ottenuti.
In linea di massima, concorrono a costituire i costi di gestione ammissibili le seguenti voci di costo della produzione del conto economico dell’ultimo bilancio di esercizio depositato, che non siano già state oggetto di altri regimi di agevolazione pubblica:
- B 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (escluso acquisti di prodotti ceduti tal quale);
- B 7) per servizi;
- B 8) per godimento di beni di terzi;
- B 9) per il personale:
La spesa massima ammissibile a prestito di conduzione è calcolata moltiplicando i costi di gestione ritenuti ammissibili per il tempo medio di esposizione dei capitali (espresso in mesi e riportato nelle sopra citate tabelle), variabile a seconda del comparto di appartenenza, diviso per dodici.
La presentazione della domanda potrà avvenire non prima di 120 giorni dalla data di scadenza naturale del precedente prestito di conduzione agevolato.
E' stato fissato il contributo regionale nell’1% per le imprese ubicate in zona di pianura o di collina e nell’1,5% per quelle ubicate in zona di montagna. Nel caso in cui almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia portata da Confidi il contributo è aumentato di 0,30 punti percentuali.
31 dicembre 2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 17/07/2016
E' stato pubblicato il bando ai sensi del "Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte relativo all'operazione 4.1.3". Approvazione del bando n.1.
La dotazione finanziaria prevista per questo bando è fissata in 4.000.000,00 euro di spesa pubblica.
Possono presentare domanda di sostegno le seguenti tipologie di beneficiario:
Sono ammissibili al sostegno le seguenti tipologie di intervento:
Sono previsti sia investimenti di tipo edilizio, sia acquisti/acquisizioni di macchine ed attrezzature, compresi i programmi informatici; per macchinari e/o attrezzature fissi è compreso il costo di installazione.
Sono ammissibili al sostegno anche investimenti immateriali (spese tecniche e generali, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze) connessi alla realizzazione dei sopra indicati investimenti, nella misura massima del 12% della spesa. L’acquisto di macchine e attrezzature può avvenire anche tramite leasing; in tal caso, sono ammissibili al sostegno solo i canoni pagati entro la data di presentazione della domanda di saldo.
E’ ammissibile al sostegno la spesa compresa tra i seguenti valori:
L’aliquota di sostegno prevista nel PSR è pari al 40% della spesa ammissibile.
Tale aliquota potrà essere maggiorata:
- di un ulteriore 10% per gli investimenti collettivi per uso comune; si intendono collettivi per uso comune gli investimenti effettuati da un soggetto giuridico che definisce tra almeno 3 imprese agricole un legame stabile, valido fino alla scadenza del vincolo di destinazione dell’investimento, per l’acquisto di macchine e attrezzature o per la realizzazione di investimenti fissi da destinarsi esclusivamente all’utilizzo collettivo da parte degli associati. Tutte le imprese agricole coinvolte sono responsabili in solido fino alla scadenza del suddetto vincolo.
- di un ulteriore 10% per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori: si intendono sia i soggetti aderenti all'operazione 6.1.1 nell’ambito del bando 1/2016, sia coloro che negli ultimi 5 anni si sono insediati nell'ambito della sottomisura 112 del PSR 2007-2013.
- di un ulteriore 10% per gli investimenti attuati in zona montana; per gli investimenti fissi, la zona da considerarsi è quella in cui essi vengono realizzati. Nel caso si acquisiscano macchine e attrezzature, la zona è quella in cui il beneficiario ha la propria sede operativa; per le domande presentate da soggetti collettivi, la zona è definita in base alla classificazione prevalente tra le sedi operative dei singoli aderenti.
- di un ulteriore 5% per gli investimenti effettuati da soggetti che aderiscono anche a misure agro-climatico-ambientali sinergiche agli obiettivi dell’operazione 4.1.3, ovvero all’operazione 10.1.5 “Tecniche per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera” nell’ambito del relativo bando 1/2016; per le domande presentate da soggetti collettivi, almeno il 50% delle superfici ammissibili presso i singoli aderenti deve essere stata oggetto di domanda di adesione all’operazione 10.1.5 sul bando 1/2016.
17.07.2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 6.828.240
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
E' stato pubblicato il bando ai sensi della Misura OCM Vino - "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" - Invito alla presentazione dei progetti campagna 2016/2017 - Regione Piemonte.
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione di questo bando è di Euro 6.828.240,00 a sostegno dei progetti presentati sull’annualità 2016/2017.
Progetti multiregionali sono previsti da questo bando.
Possono accedere ai fondi della misura i seguenti soggetti:
La promozione riguarda le seguenti categorie di vini confezionati: i vini a denominazione di origine protetta, i vini ad indicazione geografica, i vini spumanti di qualità, i vini spumanti aromatici di qualità, i vini con l’indicazione della varietà. I progetti relativi esclusivamente ai vini con indicazione varietale non formano oggetto di promozione.
Sono ammissibili le seguenti azioni da attuare in uno o più Paesi terzi:
a) azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell'Unione, in particolare in termini di qualità, di sicurezza alimentare o di ambiente;
b) partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
c) campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell'Unione;
d) studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per tale azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.
Si stabiliscono le seguenti soglie di spesa ammissibile, sia per i progetti regionali che multiregionali, a favore delle azioni promozionali svolte da:
- Consorzi di tutela e loro associazioni e federazioni, per cui si stabilisce una soglia di spesa massima pari a euro 2.000.000,00.
- altre forme aggregate di almeno 10 produttori per cui si stabilisce una soglia di spesa massima pari a euro 1.500.000,00.
- altre forme aggregate da 2 a 9 produttori per cui si stabilisce una soglia di spesa massima pari a euro 300.000,00.
- produttori singoli per cui si stabilisce una soglia di spesa massima pari a euro 100.000,00.
I progetti devono avere durata annuale.
L’importo del sostegno a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per svolgere le azioni promozionali; la residua percentuale è a carico del soggetto beneficiario.
Il costo complessivo minimo per progetto e’ fissato in 50.000,00 euro per paese terzo/anno; qualora il progetto sia destinato ad un solo paese terzo il suo importo non deve essere inferiore a euro 100.000,00.
30/06/2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 80.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di Commercio di Asti, al fine di agevolare l’accesso al credito, ha stanziato per l’anno 2016 l’importo di euro 80.000,00 a favore delle piccole e medie imprese che accedano a una o più nuove linee di credito approvate, con garanzia del Confidi, da un Istituto bancario per interventi realizzati sul territorio della provincia di Asti.
Sono ammessi a presentare domanda i titolari e/o i legali rappresentanti delle piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:
1. aventi sede legale e/o unità locale operativa attiva nella provincia di Asti, regolarmente iscritte al Registro Imprese;
2. in regola, nei confronti della Camera di Commercio di Asti, con il pagamento del diritto annuale, con riferimento al triennio precedente, secondo la normativa vigente;
3. che non siano in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria;
4. che abbiano acceso una o più nuove linee di credito nel periodo 1.1.2016 – 31.12.2016 con la garanzia mutualistica dei Confidi.
L’importo della linea di credito ammessa a contributo non potrà essere inferiore a € 10.000,00 e superiore a € 50.000,00, anche nel caso in cui i finanziamenti ottenuti fossero superiori.
Nel limite del plafond previsto dal presente bando il massimale di euro 50.000,00 sopra indicato potrà essere raggiunto anche con più finanziamenti approvati con specifica delibera del Confidi. Sulla linea di credito il Confidi dovrà deliberare una copertura fidejussoria almeno pari al 30% dell’importo ammesso a contributo camerale.
Le imprese interessate dovranno presentare richiesta di contributo camerale ai Confidi per le linee di credito accese nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2016.
Il contributo erogato dalla Camera di Commercio di Asti è pari al 6,00% dell’ammontare della linea di credito autorizzata dall’Istituto bancario e garantita dal Confidi sino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Le richieste di contributo devono essere presentate ai Confidi, a partire dal 1° giugno 2016 ed entro il 31 gennaio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016
La Camera di Commercio di Asti, allo scopo di promuovere la competitività delle imprese e di migliorare la conoscenza dei mercati internazionali e nazionali in un’ottica di sostegno delle occasioni di penetrazione di nuovi mercati, ha stanziato per l’anno 2016 la somma di euro 60.000,00 a favore delle imprese che partecipino a fiere all’estero o a carattere internazionale in Italia in programma nell’anno 2016.
Sono ammessi a presentare domanda le piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:
1. sede legale e/o unità locale operativa attiva nella provincia di Asti, regolarmente iscritte al Registro Imprese;
2. in regola, nei confronti della Camera di Commercio di Asti, con il pagamento del diritto annuale, con riferimento al triennio precedente, secondo la normativa vigente;
3. che non siano in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria.
Sono ammissibili al contributo gli interventi finalizzati alla partecipazione a fiere all’estero o a carattere internazionale in Italia. La fiera dovrà essere strettamente funzionale all’attività esercitata dall’impresa nell’unità presente sul territorio della provincia di Asti.
Gli interventi si considerano realizzati quando tutti i servizi siano stati erogati, fatturati e interamente pagati. Sono ammissibili ai fini del presente bando le spese relative a:
1. locazione e allestimento dello stand;
2. spese di iscrizione;
3. spese di inserimento a catalogo;
4. trasporto a destinazione di materiali e prodotti (solo campionario).
Risultano inammissibili le spese relative a business meeting, convegni e workshop, personale, spese di investimento, ecc.
Sono ammesse a contributo ai sensi del presente bando le spese per la realizzazione dell’intervento sostenute nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2016.
La Camera di Commercio concede un contributo pari al 50% del valore dell’intervento, determinato in percentuale sul valore delle spese ammesse, con un massimo di euro 4.000,00 per fiere all’estero ed euro 2.000,00 per fiere in Italia a carattere internazionale.
L’impresa può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando.
Le imprese dovranno presentare domanda di ammissione al contributo a decorrere dal 1° giugno 2016.
L'approvazione dell’elenco delle imprese ammesse a contributo verrà disposta dal dirigente competente entro il:
- 31 ottobre 2016 per le domande pervenute nel periodo 1° giugno-31 agosto 2016
- 28 febbraio 2017 per le domande pervenute nel periodo 1° settembre-31 dicembre 2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di Commercio di Asti, nell’ambito delle iniziative volte a favorire lo sviluppo del sistema economico provinciale, ha destinato l’importo di € 20.000,00 per la concessione di contributi a favore delle piccole e medie imprese che realizzano interventi finalizzati allo sviluppo e all’implementazione del sito internet quale strumento per migliorare la visibilità e facilitare le relazioni d’affari, anche sul fronte dell’internazionalizzazione.
Sono ammessi a presentare domanda le piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:
1. sede legale e/o unità locale operativa attiva nella provincia di Asti, regolarmente iscritte al Registro Imprese;
2. in regola, nei confronti della Camera di Commercio di Asti, con il pagamento del diritto annuale, con riferimento al triennio precedente, secondo la normativa vigente;
3. che non siano in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria.
Sono ammissibili ai fini del presente bando gli interventi, integralmente realizzati, volti allo sviluppo e implementazione di siti internet. Gli interventi per l’introduzione dell’e-commerce devono consentire la gestione completa di una transazione, fino alla conclusione delle operazioni di pagamento.
Sono ammissibili le spese relative a:
- attività di sviluppo del sito;
- realizzazione del progetto grafico;
- acquisizione di strumenti e licenze software destinati alla creazione e/o all’ottimizzazione del sito;
- traduzioni in lingue straniere;
- costi per l’utilizzo di piattaforme e-commerce e sistemi di pagamento on-line;
- servizi di promozione del sito (campagne e-marketing sui social network, posizionamento sui motori di ricerca, produzione di filmati e servizi fotografici per il sito e funzionali ad un progetto di promozione del sito stesso).
Sono ammesse a contributo ai sensi del presente bando le spese sostenute nel periodo 1° gennaio- 31 dicembre 2016.
La Camera di Commercio interviene con un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di euro 1.000,00 ad azienda.
L’impresa può presentare una sola domanda di contributo a valere sul presente bando.
Le imprese che intendono partecipare al bando potranno presentare domanda di ammissione al contributo a decorrere dal 1° giugno 2016 ed entro il 31 gennaio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 350.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
E' stato approvato il Programma regionale anno 2016 per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti per la conduzione aziendale per le Cooperative agricole ed altre forme associate composte da meno di cinque imprenditori agricoli.
Si terrà conto dell’ordine cronologico dell’inoltro telematico delle domande, dando priorità ai beneficiari dei prestiti di conduzione ammessi a finanziamento con il bando 2015, al fine di evitare eventuali criticità legate al rimborso dei prestiti in scadenza.
Possono beneficiare dell’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) aventi sede operativa in Regione Piemonte condotte da imprenditori agricoli singoli e da altre forme associate composte da meno di cinque imprenditori agricoli che risultino in possesso di Partita I.V.A. per il settore agricolo e che abbiano costituito il fascicolo aziendale.
Gli aiuti possono essere concessi solo ad imprese che non rientrano nella categoria delle imprese in difficoltà.
Non possono beneficiare degli aiuti:
Il centro aziendale ed i terreni considerati ai fini della determinazione dell’importo della spesa ammissibile a prestito di conduzione devono ricadere sul territorio della Regione Piemonte. Per lo stesso motivo, anche i capi di bestiame considerati a tal fine devono essere allevati in regione.
Il prestito di conduzione, della durata massima di un anno, ha lo scopo di anticipare i capitali necessari per far fronte ai costi dei mezzi tecnici utilizzati nei cicli produttivi aziendali, in attesa del ricavo futuro a seguito della vendita dei prodotti agricoli e zootecnici ottenuti.
Le spese ammissibili a prestito, ovvero le spese da anticipare, sono in funzione sia della produzione svolta sia della durata del ciclo produttivo e di commercializzazione dei prodotti ottenuti.
Essa è determinata sulla base dei parametri economici prefissati per ciascuna produzione, da moltiplicare per la consistenza desunta dal fascicolo aziendale espressa nell’appropriato valore unitario (ettaro per le coltivazioni ed UBA per gli allevamenti).
L’importo del prestito di conduzione ammissibile a finanziamento per ciascuna impresa agricola dovrà essere compreso tra un minimo di € 5.000,00 ed un massimo di € 80.000,00.
Si ricorda inoltre che l'importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non può superare l’importo di € 15.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.
Il contributo negli interessi a carico della Regione Piemonte è stato così definito:
A seguito della proroga è possibile presentare domanda fino al 30 giugno 2016.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
L’ operazione concede aiuti ai giovani agricoltori per l'avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende nella fase successiva all'avviamento, allo scopo di migliorare la competitività delle aziende agricole favorendo il ricambio generazionale mediante l’insediamento iniziale dei giovani agricoltori. L’ operazione contribuisce agli obiettivi trasversali per i seguenti motivi:
- innovazione: il sostegno ai giovani agricoltori, generalmente più attivi e aperti alle nuove tecnologie rispetto ai conduttori delle generazioni precedenti, garantisce l’introduzione nelle aziende agricole di tecnologie e sistemi di gestione aziendale innovativi;
- ambiente e cambiamento climatico : i giovani agricoltori, che in genere hanno un livello medio di istruzione più elevato e sono più qualificati dei conduttori delle generazioni precedenti, sono più disponibili a introdurre forme di gestione aziendale più sostenibili rispetto all’ambiente e più adatti alle sfide del cambiamento climatico.
Giovani agricoltori, mai stati in precedenza titolari di azienda agricola, di età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 40 anni (non compiuti) al momento della presentazione della domanda, in possesso di conoscenze e competenze professionali adeguate, che si insediano per la prima volta in un'azienda agricola (di nuova formazione o già esistente, subentrando a un precedente conduttore) in qualità di “capo dell'azienda”, cioè come titolare unico o come socio in posizione di preminenza. L’insediamento potrà essere effettuato anche da più giovani congiuntamente in una stessa azienda. In tale secondo caso il sostegno all’insediamento sarà concesso a condizioni equivalenti a quelle richieste per l’insediamento del giovane agricoltore come unico capo dell’azienda. Valgono le seguenti condizioni:
- l’insediamento può avvenire in una delle modalità indicate nella tabella “modalità di insediamento”;
- per l’accertamento della capacità professionale vale quanto indicato nella tabella “capacitàprofessionale”
- i giovani richiedenti, precedentemente all’insediamento a cui si riferisce la domanda di sostegno riferita alla presente operazione, non devono essere stati mai titolari o soci in posizione di preminenza in una azienda agricola o avere avuto comunque una posizione analoga in una azienda agricola.
Il sostegno è subordinato alla presentazione e alla corretta realizzazione di un piano aziendale, la cui attuazione deve iniziare entro nove mesi dalla data della decisione con cui si concede l’aiuto. Il piano aziendale descrive il progetto di sviluppo proposto per l’azienda agricola oggetto di insediamento, progetto di sviluppo comprendente sia investimenti materiali che attività di crescita personale e professionale del giovane e dell’azienda (per maggiori elementi si rimanda al punto “Sintesi dei requisiti del piano aziendale”).
Oltre a quanto indicato al punto “Beneficiari”, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- il richiedente deve risultare “agricoltore in attività” entro 18 mesi dalla data di insediamento;
- l’insediamento in agricoltura può avvenire dopo la presentazione della domanda di sostegno all’insediamento oppure può essere avvenuto non più di 12 mesi prima della domanda;
- in caso di insediamento in aziende già esistenti subentrando a un precedente conduttore, il conduttore cedente deve avere una età minima pari a 55 anni al momento della presentazione della domanda (si prescinde dal requisito della età minima del conduttore cedente qualora questi sia riconosciuto ufficialmente con provvedimenti delle autorità competenti come invalido con invalidità permanente superiore al 66%).
Come data di insediamento si assume l’ avvio formale e legale della azienda agricola, consistente nell’apertura della partita IVA (nel caso di insediamento in forma di titolare unico) oppure (nel caso di insediamento in forma societaria) nella stipulazione / modifica degli atti societari con l’inserimento del giovane.
Come conclusione dell’insediamento si assume la conclusione della realizzazione del piano aziendale.
Dopo l’insediamento e per almeno 5 anni computati dalla data di insediamento, l’attività agricola aziendale deve rappresentare per il giovane l’attività principale, sia in termini di tempo lavorativo dedicato che di reddito lavorativo ottenuto, pena la decadenza dall’aiuto.
Il premio di insediamento verrà erogato per i seguenti importi:
A) Domanda per insediamento di un solo giovane: 35.000 euro, con la maggiorazione di 10.000 euro se l’insediamento avviene in zona di montagna.
B) Domanda per insediamento congiunto di due giovani: 30.000 euro per ciascun giovane, con la maggiorazione di 7.000 euro per ciascun giovane se l’insediamento avviene in zona di montagna.
C) Domanda per insediamento congiunto di più di due giovani, fino a un massimo di cinque: 25.000,00 euro per ciascun giovane, con la maggiorazione di 5.000 euro per ciascun giovane se l’insediamento avviene in zona di montagna.
30 giugno 2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.800.000
BANDO APERTO | Scadenza il 29/07/2016
Sono stati pubblicati gli indirizzi per l’attuazione dell’Operazione 12.2.1 “Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali dei siti Natura 2000”.
L’obiettivo dell’Operazione è quello di compensare i costi aggiuntivi e i mancati redditi che interessano le superfici forestali nei siti della Rete Natura 2000 a causa dell’applicazione delle Direttive Habitat e Uccelli in Regione Piemonte, in dettaglio: Misure di conservazione generali, sitospecifiche, dai Piani di Gestione dei siti della Rete Natura 2000. Il sostegno è erogato annualmente, per ettaro di superficie forestale. L’Operazione concorre ai seguenti obiettivi trasversali:
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione dell’Operazione 12.2.1 è pari a 4.800.000 euro di fondi pubblici.
I beneficiari sono proprietari e/o gestori di foreste private o pubbliche, singoli o associati. Con il termine di gestori si intendono le persone fisiche o i soggetti di qualunque forma giuridica, che abbiano la completa disponibilità delle superfici inserite a domanda. Sono considerati gestori:
- gli affittuari;
- altri soggetti che in base ad atti o contratti già esistenti, o stipulati ai fini dell’ammissione ai benefici della presente Operazione, abbiano la titolarità giuridica ad assumere gli impegni di cui alla presente Operazione e a compiere le azioni conseguenti.
A motivo dei costi amministrativi connessi alla gestione delle domande di sostegno, non sono ammissibili domande di sostegno relative a importi inferiori a 500 euro/anno. L’importo è erogato annualmente per un periodo di 5 anni, ed è calcolato per ettaro di superficie forestale ammessa, in funzione dei seguenti gruppi di categorie forestali.
29.07.2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 650.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative a:
a) SICUREZZA
b) CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO E DI PROCESSO
c) AMBIENTE - emissioni in atmosfera
d) CERTIFICAZIONI SOA
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo. Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà”.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando sicurezza – certificazioni – ambiente - soa 2015 (1501).
Le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2016 e il 31/12/2016.
SICUREZZA
CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO E DI PROCESSO
AMBIENTE
CERTIFICAZIONI SOA
Rilascio della seguente documentazione da parte di Società Organismi di Attestazione (SOA) autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico e infrastrutture e trasporti:
– prima attestazione
– revisione triennale
– rinnovo quinquennale
– integrazione di attestazione
Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo, ad esclusione di quanto specificato per le spese della sicurezza.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.000,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 650.000,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1°/03/2016 fino al 31/01/2017, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo. Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando per l'innovazione della proprietà intellettuale marchi e brevetti anno 2015 (1503). Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese ammesse, che dovranno essere relative all'anno 2016 e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2016 e il 31/12/2016, riguardano:
• progettazione del marchio
• ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito
• assistenza per la concessione in licenza del marchio
• assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale
• analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design
• consulenza e assistenza per la brevettazione
• assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design
• tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 per i marchi ed € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 40.000,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1°/03/2016 fino al 31/01/2017, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e produttivo della provincia ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese destinato a promuovere la partecipazione a corsi di formazione obbligatoria e di aggiornamento professionale anche online, di imprenditori (titolari, legali rappresentanti, amministratori) dirigenti d'azienda, dipendenti e coadiuvanti.
Ai fini del presente bando possono beneficiare del contributo camerale le imprese che hanno partecipato a corsi o a seminari svolti in provincia di Cuneo, organizzati da associazioni di categoria provinciali, società di servizi e agenzie formative ad esse collegate, altri organismi specificamente accreditati a svolgere attività formativa dalle Autorità competenti per lo specifico settore di riferimento, a condizione che la medesima edizione del corso non benefici di altri contributi pubblici (FSE o equivalenti) e che:
• abbiano sede legale e/o unità locale nella provincia di Cuneo, relativamente al personale in servizio presso dette sedi;
• siano iscritte al Registro delle imprese;
• siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale secondo le disposizioni normative vigenti;
• risultino attive al momento della liquidazione del contributo;
• non siano sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria;
• abbiano frequentato il corso di formazione per almeno i 2/3 della durata prevista.
Il presente bando è riferito a corsi di formazione e/o seminari che abbiano avuto inizio successivamente al 1° gennaio 2016 e che si siano conclusi entro il 31 dicembre 2016 o comunque entro il termine di rendicontazione previsto per il 31/01/2017.
Sono ammessi a finanziamento i corsi obbligatori per legge aventi le seguenti tematiche:
• sicurezza;
• aggiornamento professionale di categoria;
• formazione obbligatoria per il settore autotrasporto;
• privacy.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo massimo per impresa è pari ad € 2.000,00 per azienda. Il contributo erogabile è pari al 30% del costo totale sostenuto da ciascuna impresa (al netto di IVA se dovuta) per tutti i corsi frequentati nel periodo 1/01/2016 – 31/12/2016.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 100.000,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1°/03/2016 fino al 31/01/2017, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2017
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese al fine di favorire la realizzazione di progetti di marketing atti a migliorare e innovare il loro posizionamento sul mercato.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie dei bandi sullo sviluppo strategie di marketing anno 2015 (cod. 1505 e cod. 1516). Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura. Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà”. L’impresa non può beneficiare per lo stesso tipo di intervento di altre agevolazioni di fonte pubblica previste sotto qualsiasi forma. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese ammissibili, di competenza dell'anno 2016 e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2016 e il 31/12/2016, sono relative a:
A. PRE-REQUISITO: Consulenza specifica in materia di Marketing erogata da soggetti in possesso di comprovata qualifica professionale e adeguata esperienza nel settore. Se organizzati in forma societaria l'attività deve risultare dal Registro Imprese. Le spese di consulenza ammissibili riguardano:
· Analisi della situazione aziendale, della sua localizzazione e del contesto in cui si inserisce;
· Analisi delle criticità;
· Piano di attuazione e di sviluppo;
· Immagine coordinata e continuativa;
· Studio di mercato e della clientela;
· Indagine dell’assortimento ed inserimento di nuovi prodotti;
· Consulenza sul posizionamento sul mercato e sui principali social network.
B. SPESE PROMOZIONALI Sono inoltre ammissibili le spese, se sostenute contestualmente con campagne di marketing come dettagliato nel punto A. (PRE-REQUISITO) effettuate nel periodo di competenza del presente bando, per:
· Campagne di web marketing e geo marketing
· Produzione di filmati;
· Materiale promozionale cartaceo realizzato in almeno una lingua straniera (redazione testi, grafica e stampa)
• Dispositivi hardware fisici interattivi di comunicazione (chiosco informativo con monitor touch screen completo di pc, dispositivi per il marketing di prossimità)
• Prodotti software digital signage per gestione vetrine digitali e punti di comunicazione interattivi (software per la gestione dei contenuti e la presentazione su strumenti multimediali di comunicazione). Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2016 e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2016 e il 31/12/2016. Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute dall'impresa non dovranno essere inferiori a € 1.000,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.500,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 150.000,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1°/03/2016 fino al 31/01/2017, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.100.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
La misura contribuisce a valorizzare e rafforzare le produzioni di qualità migliorando il loro posizionamento sui mercati, migliorando la competitività del settore agricolo, incrementando le opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo delle zone rurali. La partecipazione degli agricoltori ai regimi di qualità, in un mercato sempre più complesso e globalizzato, può migliorare l'offerta ai consumatori e rafforzare la competitività delle imprese agricole e agroalimentari con ricadute di sviluppo sui territori di produzione.
La partecipazione ai regimi di qualità induce i produttori a integrarsi tra di loro e a dotarsi di regole comuni per garantire la qualità dei loro prodotti attraverso la condivisione di procedure produttive con standard qualitativi superiori e strutture organizzative aziendali maggiormente competitive ed efficienti.
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione di questo bando è fissata in Euro 2.100.000,00.
Il presente bando è riservato agli agricoltori attivi o loro associazioni che aderiscono per la prima volta ad almeno un regime di qualità. Per associazioni di agricoltori, in particolare, si intende che raggruppino, ancorché in forma non esclusiva, agricoltori in attività che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, ad esempio:
- le organizzazioni di produttori agricoli e le loro associazioni, riconosciute ai sensi della normativa unionale, nazionale e regionale;
- i gruppi compresi i consorzi di tutela delle dop, igp e stg riconosciuti ai sensi della normativa nazionale;
- i gruppi di produttori agricoli compresi i consorzi di tutela riconosciuti ai sensi della normativa nazionale;
- le associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale;
- le cooperative agricole e loro consorzi;
- le aggregazioni di produttori agricoltori costituite in reti di impresa, o ATI/ATS costituite con atto a evidenza pubblica.
Per ricevere il sostegno, i richiedenti devono, successivamente alla presentazione della domanda di sostegno, aderire per la prima volta ad almeno un regime di qualità sovvenzionato. Le imprese agricole con sede legale al di fuori del territorio della Regione Piemonte possono presentare domanda di aiuto sulla misura 3.1. per produzioni ottenute su terreni o siti di preparazione/trasformazione ubicati nel territorio della Regione Piemonte a condizione che siano titolari di un fascicolo aziendale debitamente validato.
Il sostegno è concesso per i prodotti agricoli ottenuti in conformità ai seguenti regimi di qualità sovvenzionati a condizione che le imprese aderiscano per la prima volta a tale regime successivamente alla presentazione della domanda di sostegno:
La spesa ammessa equivale all’importo dei costi sostenuti dall’impresa agricola nei confronti dell’organismo di certificazione per l’accesso e la partecipazione al sistema di qualità nel periodo successivo alla presentazione della domanda di aiuto.
Sono inoltre ammissibili le spese sostenute per la partecipazione al sistema di qualità tra la data di emanazione del bando e la presentazione della domanda di sostegno, qualora tali spese siano propedeutiche alla domanda di sostegno ( ad esempio spese per attività di verifica documentale e ispettiva dell’organismo di certificazione sostenute prima della iscrizione al sistema di controllo e successive alla data di emanazione del bando).
I costi ammissibili sono quelli relativi all’assoggettamento agli specifici piani di controllo sulla filiera, previsti per il conseguimento dei requisiti di conformità e/o certificazione del metodo o del disciplinare di produzione:
- costo per l’iscrizione al sistema di controllo;
- costo per la quota annua fissa per l’attività di certificazione;
- costo per la quota annua variabile per l’attività di certificazione (in misura proporzionale al quantitativo di prodotto certificato);
- costo per le analisi richieste previste dal disciplinare di produzione e dal piano dei controlli dell’organismo di controllo;
- costo per le verifiche ispettive aggiuntive formalmente richieste dall’organismo di controllo.
- Costo per le verifiche ispettive aggiuntive tranne quelle di carattere sanzionatorio;
- Costi per analisi in autocontrollo, svolte in laboratori riconosciuti, necessarie per la certificazione come previsto dai piani di controllo.
Il sostegno viene erogato come contributo in conto capitale concesso a titolo di incentivo, sotto forma di pagamento annuale, in base ai costi di certificazione realmente sostenuti ed in base ai giustificativi di spesa che attestano sia l’ammontare che la natura dei costi.
L’aiuto è concesso per un importo pari al 100% delle spese sostenute per i costi di certificazione per la partecipazione ai regimi di qualità e varia da un minimo di 40,00 Euro fino ad un importo massimo concedibile di 3.000,00 euro all’anno solare per azienda, indipendentemente dal numero di regimi di qualità ai quali essa partecipa e dall’entità complessiva della spesa dichiarata.
Per le domande presentate dalle associazioni di agricoltori per le loro imprese agricole il massimale di Euro 3.000,00 è da intendersi riferito ad ogni impresa agricola individuata ai fini dell’approccio collettivo.
E' stata pubblicata la proroga della scadenza di presentazione delle domande di sostegno al 30 giugno 2016.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000
BANDO APERTO | Scadenza il 10/01/2017
E' stato pubblicato il bando per la concessione di contributi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche.
L’intervento consiste nell’assegnazione di contributi a fondo perduto alle imprese e consorzi di imprese aventi sede o unità locale in provincia di Alessandria, regolarmente iscritti come attivi al Registro delle Imprese ed in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda, a fronte delle spese da essi sostenute per la partecipazione a:
a. Fiere all’estero;
b. Fiere internazionali in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale);
c. Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale).
Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda.
Ogni impresa potrà richiedere il contributo previsto dal presente bando per una sola manifestazione fieristica svoltasi nel corso del 2016.
Spese sostenute per la partecipazione a:
Perché la domanda di contributo sia ammissibile occorre che l’impresa abbia sostenuto un costo (rendicontato con fatture quietanzate) di almeno € 500 riferito alle spese relative a locazione dell’area espositiva, allestimento ed iscrizione a catalogo espositori, con esclusione di qualunque altro costo.
Per la partecipazione alle fiere estere delle imprese del settore edile è rendicontabile anche il costo di realizzazione di materiale promozionale.
Il contributo sarà concesso nella misura del 50% dei costi ammissibili sostenuti, con i seguenti massimali annui:
- Fiere estere € 1.800;
- Fiere internazionali in Italia € 1.000;
- Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia € 500
Le domande vanno recapitate all’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Alessandria, Via Vochieri 58, 15121 Alessandria, entro i termini di seguito indicati:
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016
E' stato pubblicato il bando per la concessione di contributi inerenti alla formazione continua del personale delle imprese.
Con la presente iniziativa la Camera di Commercio di Alessandria si propone di migliorare la qualificazione delle imprese della provincia di Alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento professionale.
Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda. Possono beneficiare dei contributi soltanto le iniziative formative che sono realizzate da soggetti qualificati che esercitano l’attività di formazione in modo sistematico e professionale, anche se in via non esclusiva.
I corsi devono essersi rivolti ai seguenti soggetti:
Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue straniere).
Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di € 150.
Nel caso in cui la domanda si riferisca a due o più corsi, il costo del singolo corso può essere inferiore a € 150, purché sia riferibile a un “pacchetto formativo omogeneo” del costo (rendicontato) di almeno € 150.
I contributi sono concessi nella misura del:
A. 50% delle spese, come definite nell’articolo precedente, per corsi di formazione il cui partecipante sia un dipendente dell’impresa richiedente assunto a far tempo dal 1° gennaio 2015, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 700 (in caso di richiesta di contributo “mista”, a valere sull’ipotesi A e B, l’importo massimo erogabile annualmente sarà comunque di € 700);
B. 50% delle spese, come definite nell’articolo precedente, per corsi di formazione i cui partecipanti siano quelli ricompresi tra i soggetti di cui all’art. 3, esclusi coloro già rientranti nel comma precedente, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 500.
31/12/2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/06/2016
E' stato pubblicato il bando relativo al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte (PSR) - Operazione 4.1.2 “Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole dei giovani agricoltori” della Regione Piemonte.
L’operazione ha lo scopo di migliorare il rendimento globale delle aziende agricole sostenendo l'acquisizione, la costruzione, la ristrutturazione, l'ampliamento e la modernizzazione dei fabbricati e dei relativi impianti nonché la dotazione di attrezzature e macchinari e l'impiano di coltivazioni legnose agrarie.
La dotazione finanziaria ammonta ad € 30.000.000,00.
Giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della Misura 6.1 (la domanda di adesione alla Operazione 4.1.2 può essere presentata anche prima di quella di adesione alla Misura 6.1) o che si sono già insediati durante i cinque anni precedenti la domanda di sostegno usufruendo della Misura 112 del PSR 2007-2013 (in tale secondo caso è necessario il possesso del requisito di imprenditore agricolo professionale, che si considera soddisfatto qualora in base ai dati del fascicolo aziendale il richiedente risulti “agricoltore attivo” - nel caso di giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della Misura 6.1, la qualifica di “agricoltore attivo” dovrà essere conseguita nei tempi previsti dalla Misura 6.1). È necessario il possesso di partita IVA riferita al settore dell’agricoltura e, salvo che per le aziende rientranti nei limiti di esenzione ai sensi della normativa di settore, l’iscrizione al Registro delle imprese presso la Cciaa.
Sono costi ammissibili:
• Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali). Sono esclusi interventi relativi ad abitazioni.
• Acquisto o acquisizione, anche mediante leasing, di macchine e/o attrezzature e/o di programmi informatici (compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi). Possono essere ammessi all’aiuto sia impianti per la produzione che per lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili.
• Realizzazione di impianti di coltivazioni legnose agrarie poliennali (Pioppeti esclusi) salvo quanto rientrante nell’ambito di applicazione della OCM (vedi paragrafo relativo alla demarcazione).
• Acquisto di terreni (limitatamente ai sedimi d’opera e ad appezzamenti interclusi nei fondi aziendali, il cui acquisto permette di migliorare il grado di accorpamento dell’azienda) per importi non superiori al 10% della spesa richiesta complessiva della domanda.
L’ acquisto (o acquisizione anche mediante leasing), di fabbricati rurali (escluse le abitazioni), è ammessa in via residuale qualora ricorrano tutte le seguenti condizioni:
- L’ acquisto (o acquisizione) del fabbricato, rispetto ad altre soluzioni alternative, consenta di ridurre il consumo di suolo e abbia un costo inferiore
- Il fabbricato oggetto dell’ acquisto (o acquisizione) subisca un intervento di sostanziale trasformazione, pari in valore ad almeno il 20% del costo dell’acquisto (o acquisizione)
- I fabbricati non siano già finanziati al precedente proprietario per la costruzione/ristrutturazione.
Sono inoltre ammessi (se fatturati) gli investimenti immateriali (spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze) connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti materiali, nella misura massima del 12% e nel rispetto delle vigenti disposizioni regionali in riferimento alla fianziabilità delle spese generali e tecniche e dei limiti in esse indicati.
Alcuni investimenti possono essere ammessi subordinatamente a determinate condizioni:
- I ricoveri macchine e scorte potranno essere ammessi per una spesa massima di 70.000,00 euro per azienda, a condizione che ne sia prevista la realizzazione nell’ambito di un progetto di sviluppo aziendale più ampio che complessivamente determini un miglioramento del rendimento globale della azienda richiedente.
- L’acquisto macchine potrà essere ammesso per una spesa massima di 70.000,00 euro per azienda, nell’ambito di un progetto di sviluppo aziendale che complessivamente determini un miglioramento del rendimento globale della azienda richiedente. L’acquisto di tratrici agricole potrà essere ammesso esclusivamente ai sensi della Operazione 4.1.2 (per una spesa massima di 40.000,00 euro per azienda) e non ai sensi della Operazione 4.1.1.
- L’acquisto di veicoli stradali è ammissibile esclusivamente per quanto riguarda gli autocarri specificamente attrezzati con celle frigorigere o come negozi ambulanti.
- Non è ammessa la realizzazione di strutture per la vendita diretta dei prodotti agricoli (o di punti vendita comunque denominati) al di fuori dell’azienda agricola. E’ ammesso l’acquisto di autocarri specificamente attrezzati come negozi ambulanti.
Il limite minimo di spesa ammissibile per le domande presentate a valere sul presente bando è di euro 25.000,00, ridotto a 15.000,00 per le aree di montagna. Il limite massimo ammissibile di spesa per le domande presentate a valere sul presente bando è di euro 250.000,00.
Viene concesso un contributo a fondo perduto pari al 50% del costo dell'investimento ammissibile (con esclusione degli investimenti finalizzati alla trasformazione e commercializzazione, per i quali si applica l’aliquota del 40%).
Per gli investimenti relativi al settore della produzione agricola primaria (con esclusione degli investimenti finalizzati alla trasformazione e commercializzazione) l’aliquota di sostegno potrà essere maggiorata per ciascuno dei seguenti casi:
- di un ulteriore 10% per i progetti integrati che prevedono la contestuale presentazione della domanda di Misura 6.1 (Progetti integrati).
- di un ulteriore 10% per gli investimenti in zone di montagna.
Per gli investimenti che beneficiano di altre agevolazioni (ad esempio sgravi fiscali, tariffe incentivanti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, …) la percentuale del contributo della Misura è pari al 20% del costo dell'investimento ammissibile. In ogni caso, nel corso dell’istruttoria delle domande verrà verificato che il cumulo dell’aiuto della Misura e delle altre agevolazioni non sia superiore al 40% di contributo sul costo dell'investimento ammissibile.
30.06.2016
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”.
Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:
Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.
L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:
Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.
Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.
L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.
La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L' operazione prevede un sostegno alla realizzazione nelle aziende agricole di investimenti finalizzati a consentire lo svolgimento di attività complementari a quella di produzione agricola, in modo da garantire una integrazione del reddito quale condizione essenziale per il mantenimento nel lungo periodo della attività agricola. L'operazione concorre come segue agli obiettivi trasversali:
- innovazione, sostenendo interventi di miglioramento che consentono all'azienda di adottare soluzioni tecnologiche avanzate di prodotto, di processo e organizzative;
- ambiente, finanziando interventi relativi all'agriturismo (che rappresenta una forma sostenibile di turismo) e alle fattorie didattiche (che contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dei problemi ambientali);
- cambiamento climatico, sostenendo interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Imprenditori agricoli professionali (come definiti dal D.lgs 99/2004) e coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- imprenditori agricoli in possesso dei requisiti di agricoltore in attività, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della operazione 6.1 e per i quali l’attività agricola diventa attività prevalente;
- agricoltori o coadiuvanti familiari dell’agricoltore che diversificano la loro attività avviando attività extra-agricole (Per “coadiuvante familiare” si intende un soggetto, che non riveste la qualifica di titolare, di imprenditorie, di socio o di contitolare dell'azienda e neppure di lavoratore dipendente, ma che è comunque stabilmente dedito alla attività agricola nella azienda agricola di cui è titolare un famigliare. Il “coadiuvante familiare” è iscritto come tale negli elenchi previdenziali);
- microimprese e piccole imprese.
- Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali).
- Acquisto o acquisizione, anche mediante leasing, di macchinari e/o attrezzature e/o di programmi informatici (compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi).
Sono ammessi inoltre gli investimenti immateriali (spese generali e tecniche, spese di progettazione, di predisposizione delle domande di aiuto, di elaborazione dei progetti di sviluppo aziendale, di elaborazione dei piani di gestione forestale e loro equivalenti, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, marchi di fabbrica o di processo, …) connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti materiali, nel limite massimo del 12% del costo dell'investimento.
Aliquota di sostegno applicata: 40% del costo dell'investimento ammissibile, elevata al 50% per:
- i giovani agricoltori o che si sono già insediati durante i cinque anni precedenti la domanda di sostegno;
- gli investimenti collettivi (domande di sostegno presentate congiuntamente da due o più aziende agricole per investimenti da effettuare in comune);
- le zone montane.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.
Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo.
Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:
In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.
Finanziamento agevolato che copre:
Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.
Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’obiettivo della misura è quello di favorire lo sviluppo e la promozione della cooperazione sociale sul territorio regionale.
Cooperative sociali e consorzi iscritti all’albo regionale, con sede legale, amministrativa e prevalente in Piemonte.
Spese sostenute dopo la presentazione della domanda o, nel caso di nuove cooperative, entro i sei mesi precedenti:
Investimenti produttivi
- acquisto di macchinari e/o automezzi connessi esclusivamente all’attività aziendale;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere, impianti tecnici e spese di progettazione;
- acquisto di arredi strumentali;
- acquisto di attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi.
Investimenti immobiliari, Impianti Tecnici, Titolo Concessioni di servizio
- acquisto di immobili o costruzione in economia di immobili;
- opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere, impianti tecnici nonché spese di progettazione.
Spese in conto gestione
- materie prime;
- semilavorati;
- prodotti finiti (merci destinate alla rivendita);
- spese per locazione immobili;
- spese per formazione e qualificazione del personale
Aumento di capitale - finanziamento per incremento del capitale sociale finalizzato alla realizzazione di investimenti collocati sul territorio regionale.
Sono ritenuti ammissibili anche i beni usati.
Non sono ritenuti ammissibili i beni acquisiti o da acquisire in leasing, l’avviamento commerciale e le spese relative a prestazioni effettuate dal personale dei soggetti beneficiari.
Vengono considerate prioritarie le domande di finanziamento presentate dai seguenti soggetti:
- giovani tra i 18 ed i 35 anni;
- lavoratori che si trovano in Cassa Integrazione;
- persone che si trovano in stato di disoccupazione;
- emigrati piemontesi;
- lavoratori posti in mobilità;
- donne;
- persone inserite in un programma di protezione sociale;
- persone accolte dai centri antiviolenza;
- persone con status di rifugiato o di protezione sussidiaria.
Finanziamenti agevolati
Il piano di rientro prevede rate trimestrali posticipate.
Apre il 20 gennaio la nuova edizione della Legge regionale 18/94 Cooperazione ed i fondi sono disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.