AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Programma di Cooperazione Transazionale Europeo INTERREG MED 2014-2020 ha l'obiettivo di promuovere una crescita sostenibile nell'area del Mediterraneo promuovendo concetti e pratiche innovative attraverso un uso razionale delle risorse e sostenendo l'integrazione sociale atteraverso un approccio territoriale integrato.
Il Programma approvato dalla Commissione Europea interessa 56 regioni di 10 Stati Membri dell'Unione (Cipro, Croazia, Francia, Grazie, Italia, Malta, Portogallo, Regno Unito-Gibilterra, Slovenia, Spagna) e di 3 Stati non UE (Albania, Bosnia-Erzegovina e Montenegro).
Il terzo bando Interreg MED è focalizzato sui seguenti obiettivi specifici:
- Obiettivo 1.1. Crescita blu (focus su clusters marittimi) obbligatoria la partecipazione delle PMI;
- Obiettivo 3.1. Turismo sostenibile (focus obbligatorio su aree insulari o scarsamente popolare) raccomandata la partecipazione delle PMI;
- Obiettivo 3.2. Protezione della biodiversità con focus sulle aree marine protette.
Si potranno presentare unicamente progetti multi-modulo M2+M3 (replicabilità, trasferimento, capitalizzazione, mainstream) il cui obiettivo è di testare su un ampio raggio strumenti, politiche, strategie, piani congiunti già identificati da iniziative precedenti attraverso azioni pilota, assicurando la trasferibilità nei territori coinvolti nel progetto e la capitalizzazione dei risultati ottenuti durante la prima fase del progetto con i risultati di altri progetti che concorrono agli stessi obiettivi.
Il bando finanzierà progetti con un valore tra 2,5 milioni di euro e 4 milioni di euro.
La procedura per la presentazione delle candidature sarà a 2 fasi: solo i progetti che supereranno la prima fase saranno ammessi alla seconda fase (indicativamente maggio-giugno 2019).
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Pubblico, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
E' stato pubblicato in preinformazione un invito a presentare proposte a sostegno di approcci innovativi nei confronti dello sviluppo urbano attraverso il turismo culturale.
Le iniziative progettuali devono mirare a determinare in che misura le presenze, assenze di turisti possa incidere sullo sviluppo delle regioni europee e delle aree urbane. Oggetto specifico dell'analisi sarà altresì la valutazione delle strategie inerenti il turismo culturale in un'ottica di sostenibilità, così come la valutazione dei trend e delle buone pratiche di disseminazione delle informazioni promozionali di determinate destinazioni. In particolare, verranno studiati i metodi e le tecniche ritenute maggiormente innovative, con l'ausilio di strumenti statistici, indicatori di realizzazione e di impatto e relazione traidentità e senso di appartenenza all'UE.
Scopo ultimo dell'invito è di dettare una strategia ottimale che vada a fornire sostegno alle politiche per il rafforzamento dell'identità culturale europea e del senso di appartenenza all'Unione.
Lo stanziamento ammonta ad euro 9.000.000.
Il contributo si attesta sul 70% delle spese eleggibili ma può arrivare a coprire il 100% delle spese in alcuni casi.
Il contributo della Commissione europea mira al sostegno di progetti del valore di circa 3 milioni di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 369.726.206
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Avviso pubblico Isi 2018 ha l’obiettivo:
I soggetti destinatari dei finanziamenti sono le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato ed agricoltura e, per l’asse 2 di finanziamento anche gli enti del terzo settore.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:
- Asse 1 (Isi Generalista) ripartiti in:
Asse.1.1 per i progetti di investimento
Asse 1.2 per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
- Asse 2 (Isi Tematica) per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC);
- Asse 3 (Isi Amianto) per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
- Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese) per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Ateco 2007 A03.1, C13, C14, C15);
- Asse 5 (Isi Agricoltura) per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, così suddivisi:
Asse 5.1 per la generalità delle imprese agricole
Asse 5.2 riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.
Relativamente agli Assi 1 (sub Assi 1.1. e 1.2), 2, 3 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000€ e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000€. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (sub Asse 1.2) non è fissato il limite minimo di finanziamento.
Relativamente all’Asse 4 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del al 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000€ ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000€.
Relativamente all’Asse 5 (Asse 5.1 ed Asse 5.2) è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del:
- 40% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
- 50% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori);
calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili, comunque non superiore a € 60.000 non inferiore a € 1.000.
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
La fase di compilazione della domanda si aprirà l’11 aprile 2019 e si chiuderà alle ore 18:00 del 30 maggio 2019.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 6.027.640
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Dall'11 dicembre riapre il bando per agevolare la registrazione di marchi comunitari e internazionali.
Il Ministero dello Sviluppo Economico sostiene le PMI nella registrazione del proprio marchio anche a livello europeo ed internazionale. E’ stato, infatti, pubblicato l’avviso relativo alla riapertura del bando denominato Marchi+3, che potrà contare su un incremento finanziario di oltre 2 milioni di euro.
Si tratta di una misura particolarmente apprezzata dalle PMI, in quanto ha l'obiettivo di sostenere la loro competitività nei mercati esteri attraverso una maggiore tutela del marchio.
Le agevolazioni sono dirette proprio a favorire la registrazione di marchi comunitari presso l'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale) e la registrazione di marchi internazionali presso l'OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale).
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, attive e in regola con il pagamento del diritto annuale;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione;
f. essere titolari del/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione;
g. aver ottenuto per il/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione la pubblicazione della domanda di registrazione sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B e di aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito.
Possono richiedere l’agevolazione le imprese titolari del/i marchio/i oggetto della domanda che, a decorrere dal 1 giugno 2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione, abbiano effettuato almeno una delle seguenti attività:
MISURA A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO attraverso l’acquisto di servizi specialistici
- deposito domanda di registrazione presso EUIPO di un marchio e pagamento delle tasse di deposito.
MISURA B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI attraverso l’acquisto di servizi specialistici
- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione Europea registrato presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
- deposito domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e pagamento delle tasse di deposito.
MISURA A
L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:
a. Progettazione del marchio (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;
b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati;
e. Tasse di deposito presso EUIPO.
MISURA B
L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:
a. Progettazione del marchio nazionale/EUIPO (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) utilizzato come base per la domanda internazionale, a condizione che quest’ultima venga depositata entro 6 mesi dal deposito della domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO. L’attività di progettazione del marchio deve essere effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;
b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati. L’agevolazione per tale servizio potrà essere richiesta – nel rispetto dei limiti previsti per singolo marchio – anche a fronte di un’agevolazione già concessa a valere sul presente Bando presentando, entro i termini di vigenza dello stesso, una nuova successiva domanda di agevolazione;
e. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
L’agevolazione è concessa fino all’80% (90% per USA o CINA) delle spese ammissibili sostenute e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio.
Le domande di sostegno possono essere presentate fino ad esaurimento delle risorse.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 22/05/2019
Con l’Avviso n. 4/2018, Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo.
Il Piano formativo finanziato deve riguardare esclusivamente il seguente ambito:
- Progetti o interventi di innovazione digitale e/o tecnologica nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla procedura, esclusivamente i seguenti soggetti:
- le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa;
- gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell'Elenco dei Soggetti qualificati da Fondimpresa.
Il Piano deve in ogni caso prevedere, a pena di esclusione, la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati:
- Università pubbliche e private riconosciute;
- Enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell'apposito albo del MIUR;
- altri Organismi di ricerca in possesso dei requisiti indicati nell'Avviso n. 4/2018.
Le risorse destinate da Fondimpresa al finanziamento dei Piani formativi presentati sull’Avviso n. 4/2018, sono complessivamente pari a euro 10.000.000 suddivisi in quattro macroaree:
MACRO-AREE |
Stanziamento (Euro) |
A - Piani con aziende aderenti beneficiarie del NORD (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano). | 3.660.000 |
B - Piani con aziende aderenti beneficiarie del CENTRO (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise). | 2.410.000 |
C - Piani con aziende aderenti beneficiarie del SUD E ISOLE (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). | 1.790.000 |
D - Piani con aziende aderenti beneficiarie di due o tre MACRO-AREE. | 1.430.000 |
Risorse aggiuntive da assegnare ai piani idonei eccedenti lo stanziamento della/e Macro-area/e, in ordine cronologico di presentazione in forma completa. | 710.000 |
TOTALE |
10.000.000 |
Il Piano formativo presentato a Fondimpresa indipendentemente dalla macro area, deve prevedere un finanziamento minimo di euro 50.000 e un finanziamento massimo di euro 250.000.
Le domande di finanziamento dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 22 maggio 2019.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il bando sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata, comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli, dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.
Si considerano ammissibili al credito d’imposta le sole spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione.
Si considerano ammissibili al credito d’imposta anche le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.
Il credito d’imposta spetta in misura pari al 40% delle spese ammissibili sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2019
Il bando definisce le modalità e i criteri di riconoscimento del credito d’imposta alle PMI per costi di consulenza sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Possono beneficiare dell’agevolazione di cui al presente decreto le PMI che:
Sono ammissibili al credito d’imposta i costi relativi alle seguenti attività di consulenza:
Il credito d’imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500.000 euro, nella misura massima del 50% dei costi complessivamente sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° ottobre dell’anno in cui è stata ottenuta la quotazione e fino al 31 marzo dell’anno successivo.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Fondo è finalizzato a favorire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.
Le agevolazioni possono essere concesse:
- alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata;
- alle Pubbliche amministrazioni, in forma singola o in forma aggregata o associata.
Le agevolazioni previste per le Imprese:
Le agevolazioni per la Pubblica Amministrazione:
a) consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;
b) le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
c) interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;
d) infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).
Per gli interventi sono concesse alle imprese le seguenti agevolazioni:
a) garanzia su singole operazioni di finanziamento;
b) finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25%.
Le agevolazioni per gli interventi di cui al presente Capo, sono concesse alle Pubbliche amministrazioni sotto forma di finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso fisso pari a 0,25%.
I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di euro 150.000,00 e ad un massimo di euro 2.000.000,00.
Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro.
La gestione è affidata ad Invitalia, che entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (7 marzo 2018) definirà tempi e modalità per l’invio telematico delle domande.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 15.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente Avviso è adottato nell’ambito dell’attuazione del “Programma di sviluppo per l’area del cratere sismico della Regione Abruzzo, denominato RESTART”.
Il Programma è finalizzato ad assicurare effetti positivi di lungo periodo in termini di: valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene; ricadute occupazionali dirette e indirette; l’incremento dell’offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini e delle imprese.
L’Avviso promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nei territori dei seguenti Comuni:
Acciano, Arsita, Barete, Barisciano, Brittoli, Bugnara, Bussi sul Tirino, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel Castagna*. Castel del Monte, Castel di Ieri, Castelli, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Civitella Casanova, Cocullo, Collarmele, Colledara, Cugnoli, Fagnano Alto, Fano Adriano, Farindola*, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Isola del Gran Sasso*, L’Aquila, Lucoli, Montebello di Bertona, Montereale, Montorio al Vomano, Navelli, Ocre, Ofena, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Pizzoli, Poggio Picenze, Popoli, Prata d’Ansidonia, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Torre de’ Passeri, Tossicia, Villa Santa Lucia degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.
Le iniziative imprenditoriali devono:
a. prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;
b. comportare un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.
2. Le iniziative imprenditoriali debbono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a euro 1.500.000,00 (unmilionecinquecentomila).
3. Sono ammesse le iniziative imprenditoriali inerenti alle attività individuate come ammissibili dalla normativa di riferimento.
Le sole società di capitali, incluse le società cooperative e consortili, già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazioni ed appartenenti ai seguenti settori:
a) manifatturiero;
b) estrattivo di minerali da cave e miniere;
c) produttivo di energia o di tutela ambientale;
d) dei servizi alle imprese;
e) dello sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.
Il finanziamento agevolato concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili.
Il finanziamento a fondo perduto e contributo diretto alla spesa non superiore al 25% dell’investimento ammissibile.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 €), i ricavi lordi (fino a 200.000 €) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 €). Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 4/2013. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di €25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di €10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto.
E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 € o, nei casi previsti, di 35.000 €.
L'intervento del Fondo sulle operazioni di microcredito è disponibile fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 223.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento delle finalità di utilità sociale e degli interessi generali.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
- imprese sociali costituite in forma di società;
- cooperative sociali e relativi consorzi;
- società cooperative aventi qualifica di ONLUS
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:
a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato, è pari almeno allo 0,50 per cento annuo;
b) la durata del finanziamento non può essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento;
c) il finanziamento agevolato può essere assistito da idonea garanzia;
d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 novembre 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.250.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La presente Misura, denominata "Resto al Sud", si pone l'obiettivo di promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori.
La Misura è gestita da Invitalia.
Sono finanziati i progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni e servizi nei settori dell'artigianato, dell'industria, della pesca e dell'acquacultura, ovvero relativi alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.
Sono escluse le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell'attività di impresa.
La misura è rivolta ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che presentino i seguenti requisiti:
a) Siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni, o entro centoventi se residenti all'estero, dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria;
b) non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto;
c) non risultino gia' titolari di attivita' di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017 o beneficiari, nell'ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialita'.
I soggetti possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purche' risultino gia' costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all'estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell'istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche:
a) impresa individuale;
b) societa', ivi incluse le societa' cooperative.
I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni devono mantenere la residenza nelle regioni indicate per tutta la durata del finanziamento e le PMI risultate beneficiarie delle agevolazioni, devono mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la sede legale e operativa nelle regioni indicate.
a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all'attivita' del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell'attivita' d'impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all'attivita' finanziata.
Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente.
Ciascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 50.000 euro. Nel caso in cui l'istanza sia presentata da piu' soggetti richiedenti, gia' costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l'importo massimo del finanziamento e' pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro.
Il finanziamento, a copertura del cento per cento delle spese ammissibili, e' cosi' articolato:
a) 35% per cento come contributo a fondo perduto erogato dal Soggetto gestore;
b) 65% per cento sotto forma di finanziamento bancario, concesso da istituti di credito assistito da un contributo in conto interessi erogato dal Soggetto gestore e dalla garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Il finanziamento bancario e' rimborsato entro otto anni dall'erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta ad € 1.250 milioni, così ripartiti:
- € 36 milioni per l'anno 2017
- € 280 milioni per l'anno 2018
- € 462 milioni per l'anno 2019
- € 308,50 per l'anno 2020
- € 92 milioni per l'anno 2021
- € 22,5 milioni per l'anno 2022
- € 18 milioni per l'anno 2023
- € 14 milioni per l'anno 2024
- € 17 milioni per l'anno 2025.
Presentazione domande a partire dal 15.01.2018.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing
- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).
Il beneficio è cumulabile con:
Come accedere:
Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione
Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 settembre 2018.
Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
È rivolto a tutte le imprese che:
oppure
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.
E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.
Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.
Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e 7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.
Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:
a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
b) sono in possesso del rating di legalità
E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.
Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.
In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.
I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).
Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.
Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.
La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;
Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.
FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.
FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).
E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Cultura, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 107.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
“Cultura Crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese (Asse Prioritario II - PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”).
Le risorse disponibili ammontano complessivamente a circa 107 milioni di euro, così suddivisi:
Possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni le imprese in possesso dei seguenti requisiti:
a) risultano costituite da non oltre trentasei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative;
b) sono iscritte, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
c) risultano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
d) si trovano in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
e) possiedono una situazione di regolarità contributiva;
f) hanno titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal Regolamento de minimis;
g) hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;
h) non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Possono altresì richiedere le agevolazioni sul presente titolo le persone fisiche che intendono costituire una impresa.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Titolo esclusivamente i programmi di investimento:
a) di importo non superiore a € 400.000,00;
b) realizzati dalle nuove imprese presso una unità produttiva ubicata nel territorio delle Regioni;
c) relativi alle attività economiche elencate;
d) che prevedono l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, in una delle seguenti aree:
a) modalità e strumenti innovativi di offerta di beni e sistemi di beni in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio;
b) piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione, estendibili anche a specifiche categorie della domanda;
c) dispositivi ed applicazioni a supporto e assistenza di specifici target di domanda e fruizione;
d) attività legate all’incremento dell’offerta collegata alla fruizione turistico culturale;
Sono ammissibili i costi sostenuti direttamente dai soggetti beneficiari a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione, concernenti le seguenti voci di investimento:
a) macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione.
b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa; la perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie per poter valutare la congruità del prezzo.
Alle nuove imprese possono essere concessi congiuntamente:
a) un finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa e della durata massima di otto anni di ammortamento, oltre ad un preammortamento di un anno per il periodo di realizzazione dell’intervento; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti;
b) un contributo a fondo perduto, in misura pari al massimo al 40% della spesa ammessa; la misura è elevabile al 45% nei casi previsti.
La somma del finanziamento agevolato a tasso zero e del contributo a fondo perduto è pari all’80% della spesa ammissibile. L’importo massimo è incrementato al 90% in caso l’impresa richiedente abbia le caratteristiche di impresa femminile o impresa giovanile o sia in possesso del rating di legalità.
Fino ad esaurimento fondi
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.
La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.
Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.
I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro.
Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento operativo dal 2000.
La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.
INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA
Soggetti beneficiari
Nel dettaglio, per piccole e medie imprese editoriali si intendono, sulla base della Classificazione ATECO 2007, i soggetti che svolgono le seguenti attività:
Nell'ambito della Sezione Speciale, garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia possono essere concesse per la copertura di operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica e digitale.
La dotazione iniziale è pari a € 7.418.394. Le risorse sono utilizzate per la copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, in compartecipazione al 50% con le risorse ordinarie del Fondo. Di conseguenza la Sezione Speciale può contare di fatto su una dotazione finanziaria complessiva di € 14.836.788,00.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
A partire dal 10 novembre 2016, a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.
Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 124.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Modificato l'Avviso Pubblico SELFIEmployment del 19 febbraio 2016 con un incremento della dotazione PON IOG di 13,6 milioni di euro, a seguito dei conferimenti delle Regioni Lombardia, Campania, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo e della riduzione del conferimento da parte della Regione Siciliana.
Le risorse aggiuntive saranno destinate a finanziare i giovani NEET residenti nelle quattro nuove Regioni conferenti. Non sono previste variazioni per le direttive di attuazione e per la modulistica di presentazione delle domande.
Il Fondo SELFIEmployment, il cui sportello è attivo dal 1° marzo 2016 alle 12.00, sostiene l'avvio di nuove piccole iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo promosse da NEET, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati senza interessi e non assistiti da alcuna forma di garanzia reale e/o di firma.
Pubblicato il bando Selfiemployment, il Fondo rotativo istituito dal Ministero del Lavoro riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani che intraprendono iniziative di lavoro autonomo e attività di impresa.
Sostenere l’avvio di nuove iniziative di autoimpiego e autoimprenditorialità: microimpresa, lavoro autonomo e società di professionisti. È questo l’obiettivo del fondo di rotazione SELFIEmployment, il nuovo strumento del Ministero del Lavoro gestito da Invitalia, riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani. Il fondo prevede prestiti a tasso zero, di importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro e di durata massima di 7 anni.
Il nuovo strumento sarà gestito dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa (Invitalia), che provvederà, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla predisposizione dei dispositivi attuativi, all’istruttoria dei business plan, all’erogazione del credito agevolato, alla gestione, controllo e monitoraggio della misura. L’Agenzia renderà inoltre disponibili servizi di tutoraggio per le nuove iniziative ammesse al finanziamento.
Il Fondo avrà una dotazione finanziaria iniziale di 124 milioni di euro, di cui:
- 50 milioni conferiti dal Ministero del Lavoro;
- 74 milioni dalle Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Potranno richiedere le agevolazione i giovani iscritti al Programma Garanzia Giovani che hanno completato con successo i percorsi di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start-up.
Possono aderire a Garanzia Giovani i giovani residenti in Italia che, al momento della registrazione al portale nazionale o regionale, abbiano un’età compresa tra i 15 e i 29 anni che non siano impegnati in un'attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo (giovani NEET).
I giovani potranno presentare domanda di finanziamento al Fondo per la concessione di prestiti, finalizzati all’avvio di nuove iniziative di lavoro autonomo o attività di impresa o microimpresa o franchising, comprese le associazioni e società di professionisti.
Le iniziative in forma societaria dovranno essere presentate da compagini composte totalmente o prevalentemente (soci e capitale) da NEET, che dovranno avere la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione.
I prestiti saranno concessi a tasso zero, di importo variabile da un minimo di 5.000 a un massimo di 50.000 euro e della durata massima di 7 anni. I finanziamenti saranno erogati senza garanzie personali.
La domanda ed il relativo Business plan possono essere presentati a partire dalle ore 12.00 del 1° Marzo 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 236.526.753
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:
Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure entro 45 giorni dalla data della comunicazione nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.
Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento sostenute dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.
Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2021
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.
Il beneficio è cumulabile con:
Possono beneficiare:
che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:
Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:
a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.
Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d)
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.
Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere.
Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, italiane ed estere.
In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:
L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.
Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale.
È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.
Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.
In particolare il Contratto di Sviluppo INDUSTRIALE finanzia progetti di investimento:
Relativamente ai settori del carbone, della costruzione navale, dei trasporti e della produzione e distribuzione di energia, risulteranno ammissibili esclusivamente progetti presentati da PMI. Eventuali progetti presentati da Grandi Imprese saranno soggetti ad obbligo di notifica alla Commissione Europea
Il Contratto di Sviluppo TURISTICO finanzia progetti di investimento:
Nel settore turistico non sono ammissibili progetti di ricerca e sviluppo ma solo progetti di innovazione.
Il Contratto di Sviluppo per la TUTELA AMBIENTALE finanzia progetti:
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La presente Circolare, approvata presso la SIMEST S.p.A. , definisce le soglie minime di ammissibilità, nonché i criteri, le condizioni e le procedure relative all'intervento agevolativo sulle operazioni di credito all'esportazione effettuato a valere sul Fondo contributi agli interessi legge 295/73.
L’intervento agevolativo della SIMEST si esplica nella forma del contributo agli interessi su finanziamenti concessi in relazione a contratti di esportazione conclusi dagli operatori nazionali e copre la differenza tra il tasso di finanziamento ammissibile e il tasso agevolato a carico del debitore.
Ai sensi della normativa vigente, possono richiedere l’intervento agevolativo della SIMEST:
Operazioni di finanziamento di crediti all’esportazione (crediti fornitori o crediti acquirenti) riguardanti forniture di origine italiana, comunitaria e extracomunitaria, nei limiti previsti dalla disciplina vigente, di macchinari, impianti, studi, progettazioni e lavori, servizi o attività ad esse collegate.
Non sono ammissibili operazioni relative a forniture di beni di consumo, di beni di consumo durevole nonché di semilavorati e/o beni intermedi non inseriti in contratti di fornitura italiana di beni di investimento.
Sono ammissibili all’intervento agevolativo le operazioni con durata della dilazione di pagamento accordata alla controparte estera pari o superiore a 24 mesi dal punto di partenza del credito.
Finanziamento fino ad un massimo dell’85% dell’importo della fornitura ammissibile ma comunque non oltre il 100% del valore di beni e servizi di origine italiana. Pertanto:
Se inclusi nell’importo della fornitura, sono assimilati a merce di origine italiana:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Mediante la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.c, SIMEST mette a disposizione un Finanziamento volto a stimolare, migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici per accrescere la loro capacità di competere sui mercati esteri. Per usufruire del finanziamento agevolato, le imprese debbono presentare il loro piano di sviluppo sui mercati esteri.
I beneficiari sono le piccole e medie imprese - PMI , aventi sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali, che abbiano realizzato in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti a quello di presentazione della domanda di finanziamento alla SIMEST, un fatturato estero, la cui media sia pari ad almeno il 35% del fatturato aziendale totale.
Il finanziamento è deliberato dal Comitato nel limite del 25% del patrimonio netto del richiedente, risultante dall’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento da parte dello stesso Comitato.
Il finanziamento non può comunque superare l’importo di 300.000,00 euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La SIMEST (Società Italiana per le Imprese all'Estero) finanzia, tramite la legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.a, programmi finalizzati al lancio ed alla diffusione di nuovi prodotti e servizi, ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento extra UE.
Imprese, loro consorzi o raggruppamenti con sede legale in Italia. Le PMI sono ammesse con priorità nel caso di carenza di risorse.
Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute nel periodo di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda di intervento e termina 24 mesi dopo la data della stipula del contratto di finanziamento.
Le spese ammissibili devono riguardare:
Finanziamento fino all’85% delle spese ritenute ammissibili al tasso agevolato pari al 15% del tasso di riferimento comunitario vigente alla data di delibera del contratto di finanziamento.
Tale agevolazione segue il Regime de minimis di cui al Regolamento CE n. 1998/2006, il quale prevede che l’importo complessivo di aiuti pubblici assegnati ad un’impresa non possa superare 200.000,00 € nell’arco di 3 esercizi finanziari.
Il finanziamento non può essere superiore al 25% del fatturato medio dell’azienda richiedente risultante dagli ultimi tre bilanci approvati.
Il rimborso del finanziamento avviene in un periodo di 5 anni a partire dal termine del periodo di preammortamento (della durata massima di 24 mesi), mediante rate semestrali posticipate costanti.
A garanzia del rimborso l’impresa beneficiaria del finanziamento deve presentare alla SIMEST SpA una o più delle seguenti tipologie di garanzia deliberate dal Comitato: fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa, fideiussione di confidi convenzionati con Simest, fideiussione di intermediari finanziari convenzionati con Simest e pegno su titoli di Stato.
Le domande sono presentabili dai richiedenti beneficiari alla SIMEST, mentre una copia deve essere inviata al Ministero dello sviluppo economico per le valutazioni di competenza.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Tramite la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.b, SIMEST intende sostenere con finanziamenti agevolati le imprese italiane che predispongono studi di fattibilità o realizzano programmi di assistenza tecnica in paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Possono beneficiare di tale agevolazione tutte le imprese ad eccezione di quelle attive nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento CE n. 1998/2006.
l'intervento deve essere localizzato in uno dei Paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Per gli studi di fattibilità, sono ammesse le retribuzioni a personale interno incaricato, emolumenti dovuti a consulenti o ad esperti, viaggi, che risultino strettamente collegati allo studio da effettuare.
Per l’assistenza tecnica, quelle derivanti dall’attività di addestramento, formazione, viaggi e altre spese, connesse all’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza.
Le spese per consulenze specialistiche, sostenute da personale esterno, non possono superare quelle per personale interno all’impresa richiedente; inoltre devono riguardare tematiche specifiche afferenti lo studio o l’assistenza tecnica ed essere oggetto di apposito contratto.
L’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza tecnica, deve essere stato effettuato non più di sei mesi prima della data di presentazione della domanda di finanziamento.
Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese globali previste dal preventivo di spesa e può essere concesso, nei limiti consentiti dall’applicazione della norma comunitaria “de minimis”, per un importo comunque non superiore a:
Il tasso d'interesse deve essere isso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del tasso di riferimento. In ogni caso tale tasso non può essere inferiore allo 0,50% annuo.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 408.000
BANDO APERTO | Scadenza il 04/03/2019
L’operazione 7.6.4 e? finalizzata a sostenere e incentivare il recupero e la conservazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale, con finalità di fruizione pubblica permanente (anche se in modo regolamentato, come ad es. ingressi ad orario o eventualmente con tecnologie innovative e sistemi ICT), anche da parte delle utenze deboli (concetto di “Turismo accessibile”). Fatta salva la titolarità ad intervenire in capo ai beneficiari, si può intervenire su:
A. Nuclei storici, spazi a fruizione pubblica e relativi manufatti;
B. Edifici e manufatti rurali e loro pertinenze;
C. Aree e manufatti di valore paesaggistico-ambientale e siti interessati da interventi di mitigazione e/o ripristino del paesaggio
Angrogna ,Bardonecchia ,Bibiana ,Bobbio Pellice, Bricherasio, Bruzolo , Bussoleno, Cesana Torinese, Chianocco, Chiomonte, Claviere, Coazze, Exilles, Fenestrelle, Frossasco, Giaglione, Giaveno (parte), Gravere, Inverso Pinasca, Luserna, Lusernetta, Massello, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Oulx, Perosa Argentina, Perrero, Pinasca, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Rorà, Roure, Sant’Antonino di Susa, San Germano Chisone, San Giorio di Susa, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Salbertrand, Salza di Pinerolo, Sauze di Cesana, Sauze d'Oulx, Sestriere, Torre Pellice, Usseaux, Valgioie, Villar Focchiardo, Venaus, Villar Pellice, Villar Perosa .
Il presente bando è riservato ad Enti pubblici proprietari dei beni o aventi titolo ad intervenire, Enti ed istituzioni di carattere privato (associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici etc.) proprietari dei beni o aventi titolo ad intervenire.
Gli enti sopra elencati possono presentare domanda solo nel caso in cui svolgano attività non economica.
Nel caso di enti privati il GAL si riserva di analizzare la tipologia di associazione, fondazione, ente ecclesiastico per verificarne la struttura e conseguente eleggibilità quale beneficiario (sostenibilità economica, presenza di bilancio in attività non economica, finalità statutarie).
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale pari all’80% dei costi ammissibili per i beneficiari pubblici e il 60% per gli enti privati. Il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti e rendicontati con le domande di pagamento.
Sono ammesse al finanziamento le seguenti spese:
1. opere edili e impiantistica finalizzate al recupero, restauro e riqualificazione di edifici, manufatti e loro pertinenze;
2. recupero, conservazione, restauro e riqualificazione di nuclei storici, spazi a fruizione pubblica, manufatti rurali pubblici e privati esistenti e loro pertinenze, (a titolo di esempio: forni, fontane, essiccatoi, pozzi, muretti a secco, pavimentazioni stradali, piazze, ecc.);
3. tecniche di intervento per il ripristino recupero e riqualificazione del paesaggio afferenti all’ingegneria naturalistica;
4. acquisto/acquisizione di: arredi e attrezzature (incluso hardware) nuovi, compresi i relativi costi di installazione; cartellonistica descrittiva del bene recuperato; sviluppo di programmi informatici.
5. spese generali, come onorari di progettisti e consulenti, studi di fattibilità?, connessi al progetto presentato: sono ammissibili fino a un massimo del 12% del valore degli investimenti materiali ammessi ad esclusione delle spese per l’acquisto di attrezzature e macchinari;
6. spese relative alle azioni informative derivanti dagli obblighi di pubblicità (pagina internet, poster o targa);
7. l’IVA se non recuperabile a norma della legislazione nazionale.
Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 4 marzo 2019
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.915.576
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Piemonte e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa– Invitalia S.p.A. , hanno sottoscritto un Accordo per:
Possono beneficiare del sostegno le attività imprenditoriali nei territori dei Comuni della Regione Piemonte riconosciuti quali aree di crisi industriale non complessa.
Le aree interessate riguardano i territori dei sistemi locali del lavoro di: Acqui Terme, Asti, Biella, Casale Monferrato, Cossato, Omegna, Rivarolo Canavese, Valenza, Vercelli
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione:
a. di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;
b. di programmi occupazionali finalizzati ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento in ragione non inferiore a n. 3 ULA per ogni milione di investimento.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato.
Il finanziamento agevolato è concesso per un valore compreso tra il 30% ed il 50% degli investimenti ammissibili. La percentuale del finanziamento agevolato è indicata dal soggetto beneficiario in modo irrevocabile in sede di presentazione della domanda.
Gli investimenti devono prevedere spese per almeno 1,5 milioni di euro.
Le domande di sostegno devono essere presentate dal 18 gennaio 2019 al 19 marzo 2019.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 375.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019
L'intervento intende agevolare l'innovazione nel sistema dell'offerta turistica locale, andando a supportare lo sviluppo di attività e servizi legati alla migliore fruizione degli itinerari e alla loro integrazione con le risorse locali e lo sviluppo del turismo d'impresa.
I beneficiari sono le micro e piccole imprese non agricole con sede operativa in area GAL.
Sono ammesse al finanziamento le seguenti spese:
-investimenti materiali di recupero, restauro e riqualificazione di edifici, manufatti e loro pertinenze;
-impianti per energie rinnovabili;
-acquisto di impianti, macchinari, automezzi per uso collettivo, strumenti, attrezzature (incluso hardware), arredi;
-acquisto e realizzazione di software;
-consulenze specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di progettazione, direzione lavori e simili) per un ammontare non superiore al 12% dell’importo degli investimenti materiali a cui tali spese sono riferite.
L’agevolazione prevista è un contributo a fondo perduto di importo pari al 40% della spesa ammessa. Il sostegno viene erogato in base ai costi realmente sostenuti e rendicontati con le domande di pagamento.
La domanda di contributo può essere presentata entro le ore 12:00 di giovedì 31 gennaio 2019.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative a certificazioni SOA.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie dei bandi SOA 2017.
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà”.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Sono ammissibili le spese relative a:
– prima attestazione
– revisione triennale
– rinnovo quinquennale
– integrazione di attestazione
Le spese devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.000,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 40.000,00.
31 gennaio 2019
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, al fine di potenziare la forza contrattuale delle imprese della provincia di Cuneo ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed internazionali ha deliberato l'apertura di un bando per favorire la costituzione e la promozione delle seguenti forme aggregative di imprese:
Sono ammessi a presentare domanda:
Tutte le imprese aderenti al “contratto di rete” ed i Consorzi dovranno essere regolarmente iscritti al Registro Imprese, in regola con il pagamento del diritto annuale ed essere attivi al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al presente bando le imprese/consorzi che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata della fornitura.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche amministrative.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.
Ciascuna impresa/consorzio può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese ammissibili sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018 sono relative a:
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute dalla rete d'impresa/consorzio non dovranno essere inferiori a € 1.500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva. Il contributo massimo erogabile per ciascuna rete/consorzio non potrà superare € 5.000,00.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 30.000,00.
31 gennaio 2019
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/01/2019
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando per l'innovazione della proprietà intellettuale marchi e brevetti anno 2017 (cod. 1703). Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura. Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria. Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese ammesse, che dovranno essere relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018, riguardano:
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese relative all'anno 2018 e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018. Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 per i marchi ed € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda. Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.
31 gennaio 2019
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2019
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative alle certificazioni volontarie di prodotto e di processo.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando certificazioni volontarie 2017 (cod. 1701).
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.
Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo e devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 01/01/2018 e il 31/12/2018.
A. REQUISITO BASE:
conseguimento o mantenimento delle certificazioni (documentati da fattura) mediante l’intervento di un Organismo Notificato, abilitato per Decreto dai Ministeri di competenza o accreditato da ACCREDIA o da altro Ente di accreditamento firmatario degli Accordi EA di Mutuo riconoscimento nello schema specifico.
B. CONSULENZE:
necessarie e preventive al superamento dell'audit di conformità sino a un massimo di € 2.000 di spesa
Le certificazioni volontarie ammesse sono:
1)certificazioni di sistemi di gestione qualità: certificazione seconda la norma UNI EN ISO 9001;
2)certificazioni ambientali: marchio EMAS o certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001;
3)certificazioni sistemi gestione salute e sicurezza: certificazione secondo la norma OHSAS 18001;
4)linee guida UNI-INAIL o modello organizzativo e gestionale secondo le procedure semplificate;
5)responsabilità sociale ed etica: certificazione secondo la norma SA8000;
6)certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) – PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes); gestione responsabile delle foreste e catena di custodia dei prodotti;
7)sicurezza alimentare: certificazioni UNI EN ISO 22000:2005, UNI EN ISO 22005/2008, schema di certificazione FSSC 22000, BRC e IFS, Standard Global-GAP, certificazioni volontarie carni CE 653/2014;
8)certificazioni Halal (islamici), certificazioni Kosher (ebrei);
9)sicurezza delle informazioni: certificazione secondo la norma UNI CEI ISO 27001:2006;
10)sistemi di gestione dell’energia – Energy Management System (EnMs): certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001/2011;
a) la consulenza per la redazione di diagnosi energetica condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRArelativamente allo schema volontario EMAS;
11)implementazione del sistema di valutazione (Due Diligence) sul legno e derivati;
12)certificazione norma EN1176 per attrezzature ludiche ad uso pubblico;
13)schemi di qualificazione del sistema camerale (TF Traceability & Fashion, Edilizia sostenibile, Affidabilità & Efficienza, GreenCare)
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2018 e il 31/12/2018.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.500,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 100.000,00.
31 gennaio 2019
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.232.479
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Con il presente Avviso la Regione Piemonte provvede a regolamentare l’utilizzo delle risorse destinate all’impresa o soggetto assimilabile, per le attività formative presenti sul Catalogo regionale dell’offerta formativa periodo 2017- 2018 per occupati e per imprese e soggetti assimilabili.
Il Catalogo è composto da attività formative a domanda aziendale attivabili grazie al contributo pubblico assegnato all’impresa per la formazione del proprio lavoratore e al cofinanziamento dell’impresa stessa.
Hanno titolo a richiedere il voucher aziendale le imprese e, in generale, i soggetti ad esse assimilabili localizzati in Regione Piemonte (con l’esclusione del territorio della Città Metropolitana di Torino).
Sono compresi nella definizione di impresa e soggetti assimilabili tutte le imprese pubbliche e private, gli enti con natura giuridica privata, le associazioni, gli studi professionali, le fondazioni, le agenzie per il lavoro esclusivamente per la formazione dei lavoratori alle proprie rispettive dipendenze.
Sono destinatari degli interventi le seguenti categorie di lavoratori occupati presso imprese (e datori di lavoro assimilabili):
a. impiegati in ruoli esecutivi e/o privi di livelli di qualificazione di base in ambito privato;
b. impiegati in ruoli intermedi o in ruoli di responsabilità e/o funzioni specialistiche, compresi gli operatori delle agenzie formative, dei soggetti accreditati per i servizi al lavoro;
c. quadri e dirigenti privati;
d. agenti, lavoratori con contratto a tempo parziale, a tempo determinato o di collaborazione organizzato dal Committente nonché inseriti nelle altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia che configurino lo stato di lavoratore occupato;
e. titolari e amministratori1 di piccole e medie imprese, inclusi i coadiuvanti;
f. professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi;
g. i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
Per ogni attività formativa il Voucher di partecipazione può coprire una quota percentuale che va dal 50 al 70% del costo complessivo della stessa.
Fino ad esaurimento fondi e comunque non oltre il 31.12.2018
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Finpiemonte S.p.A. intende supportare e sostenere l’accesso al credito delle PMI piemontesi, mediante finanziamenti agevolati in concorso con il sistema bancario.
Lo strumento è finalizzato alla copertura del fabbisogno finanziario delle PMI per la realizzazione di progetti di investimento, per la necessità di capitale circolante e per le spese legate all’operatività e/o allo sviluppo.
Micro, Piccole e Medie imprese, singole e attive.
-investimenti materiali e immateriali legati allo sviluppo ed all’operatività dell’impresa;
-costi di acquisizione o trasferimento di azienda o di ramo d’azienda, compreso l’affitto se finalizzato all’acquisto;
-rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci);
-locazione di immobili per l’attività d’impresa;
-spese per servizi;
-spese generali.
Il finanziamento copre fino al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Per le imprese sostituite da meno di sei mesi dalla data di presentazione, sono ammissibili le spese sostenute prima della presentazione per un massimo del 30% del costo del progetto.
I finanziamenti concedibili devono essere di importo minimo pari a € 50.000,00.
La quota massima di intervento di Finpiemonte nei finanziamenti è invece pari a € 1.000.000,00.
La percentuale di intervento di Finpiemonte è pari al 70% del finanziamento concedibile.
La Banca cofinanziatrice ha facoltà di intervenire con una quota superiore al 30% del finanziamento concedibile, tuttavia la quota di Finpiemonte non può essere inferiore al 50%.
Il tasso è fisso in funzione del merito creditizio del proponente e calcolato secondo il prospetto “Tassi di interesse Finpiemonte”, pubblicato sul sito web di Finpiemont.
La dotazione finanziaria iniziale è pari a € 30.000.000,00.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 10.05.2017 e fino all'esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.583.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte pone in atto un intervento straordinario ed urgente al fine di assicurare l'operativita' immediata delle agenzie di viaggio e turismo, messe in crisi dalla fase di contrazione del settore turistico dovuta alla contingente situazione internazionale.
L'intervento e' attuato con le seguenti misure:
Piccole e medie imprese iscritte al Registro Imprese con sede operativa nel territorio della Regione Piemonte, che esercitino l’attività di agenzia di viaggi.
Garanzia gratuita sul 100% di un finanziamento bancario.
Il finanziamento deve avere queste caratteristiche:
Il fondo di garanzia è operativo e le risorse sono disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.