AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 22.505.000
BANDO APERTO | Scadenza il 27/02/2020
Obiettivo della misura è quello di:
a) Sostenere le tecnologie innovative e/o i servizi marittimi perchè si preparino al mercato e fare avanzamenti verso l'ingresso nel mercato
b) Agevolare la crescita dei modelli di business e delle soluzioni di servizio nel settore dell'economia blu
c) Ridurre il rischio degli investimenti in questi progetti e facilitare così il loro accesso ad altri meccanismi di finanziamento per le fasi successive delle loro attività.
Per il settore dell'economia blu si intendono le attività economiche che si svolgono nell'ambiente marino o che utilizzano come input le risorse marittime, così come le attività economiche esterne ai settori citati ma che sono coinvolte nella produzione di beni o nella fornitura di servizi che contribuiranno a tali attività. Possono anche essere attività a terra, come produzione e trasformazione di microalghe, l’acquacoltura terrestre o simili.
Micro, piccole e medie imprese aventi scopo di lucro stabilite in uno Stato UE ( compresi i Paesi ed i territori d'Oltremare).
I settori di intervento possono essere indicativamente:
Settori di intervento (elenco non esaustivo):
- bioeconomia blu: coltivazione, allevamento o cattura di organismi viventi, di acqua dolce o salata, e attività basate sull'uso o sulla lavorazione di questi organismi;
- trasformazione digitale delle attività oceaniche e costiere;
- energia rinnovabile, compresa l'energia da vento, sole (galleggiante), dalle maree, delle onde e gradienti termici;
- tecnologie abilitanti quali sensori, materiali o rivestimenti resistenti alla corrosione o alle incrostazioni, digitalizzazione, apparecchiature di trasmissione dell'elettricità, piattaforme multiuso;
- produzione di nuovi prodotti da risorse viventi o non viventi che altrimenti verrebbero scartate e buttate;
- spedizioni più pulite;
- monitoraggio, bonifica o gestione dell'inquinamento;
- nuove facilities a supporto della diversificazione o dell'efficienza energetica dei porti;
- turismo che contribuisce alla protezione o alla conservazione del capitale naturale.
Saranno finanziate proposte progettuali tese a:
- contribuire alla creazione di un prodotto e/o un servizio nell'economia blu;
- contribuire a uno o più obiettivi politici dell'UE, compresa la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, un'economia più circolare, la sicurezza energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’inclusione delle comunità costiere, la creazione di posti di lavoro di elevato valore nell'economia blu, una migliore protezione, un uso sostenibile del capitale naturale o culturale;
- spostare le attività esistenti verso questi obiettivi.
Il contributo potrà coprire fino al 70% dei costi ammissibili.
Domande entro il 27 febbraio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 21.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 30/01/2020
Il FAMI mira a sostenere le azioni per contribuire alla gestione efficiente dei flussi migratori e attuazione, rafforzamento e sviluppo di un approccio comune dell'Unione in materia di asilo e immigrazione.
Il bando è aperto a persone giuridiche stabilite negli Stati UE.
Più precisamente, possono presentare domanda:
- Enti pubblici (per progetti riguardanti tutti i temi);
- Enti privati non-profit (escluso progetti riguardanti il tema 7);
- Organizzazioni internazionali (escluso progetti riguardanti i temi 5 e 7).
I progetti ammissibili al bando sono orientati a:
1. Promuovere l'integrazione delle persone bisognose di protezione attraverso programmi di sponsorizzazione privata;
2. Orientamento sociale dei cittadini di Paesi terzi appena arrivati attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, comprese attività di mentoring e di volontariato;
3. Integrazione sociale ed economica delle donne migranti;
4. Campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi della migrazione irregolare in determinati Paesi terzi e in Europa;
5. Sostegno alle vittime della tratta;
6. Protezione dei minori migranti;
7. Progetti transnazionali ad opera degli Stati membri per la formazione di esperti nel settore dell'asilo e dell'immigrazione.
Il contributo a fondo perduto per i progetti selezionati potrà coprire fino al 90% dei loro costi totali ammissibili, ma la sovvenzione richiesta deve essere compresa tra:
- € 400.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi ai temi 1, 2, 3
- € 300.000 e € 1.000.000 per i progetti relativi al tema 4
- € 300.000 e € 600.000 per i progetti relativi ai temi 5 e 6
- € 300.000 e € 400.000 per i progetti relativi al tema 7
30 gennaio 2020
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
In data 03/12/2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo relativo alla misura “Voucher 3I – Investire In Innovazione” che ha l’obiettivo di sostenere le start up innovative nel percorso di brevettabilità e di valorizzazione dei loro investimenti tecnologici e digitali.
Le imprese che possono beneficiare del voucher 3I sono le start-up innovative per la valorizzazione del proprio processo di innovazione.
Tramite il voucher 3I e' possibile acquisire i seguenti possibili servizi:
a) servizi di consulenza relativi all'effettuazione delle ricerche di anteriorita' preventive e alla verifica della brevettabilita' dell'invenzione;
b) servizi di consulenza relativi alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi;
c) servizi di consulenza relativi al deposito all'estero di una domanda che rivendica la priorita' di una precedente domanda nazionale di brevetto.
Ciascuna impresa puo' richiedere la concessione del voucher 3I anche disgiuntamente, fermo restando che, per la richiesta del voucher l'impresa deve essere in possesso della domanda di brevetto nazionale.
L'impresa procede al pagamento dei servizi fruiti utilizzando il voucher 3I in suo possesso, consegnandolo al soggetto fornitore del servizio richiesto.
I servizi di per l'acquisizione dei quali e' possibile utilizzare il voucher 3I, possono essere forniti esclusivamente dai consulenti in proprieta' industriale e avvocati, iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall'Ordine dei consulenti in proprieta' industriale e dal Consiglio nazionale forense.
L’importo del Voucher 3I è concesso nelle seguenti misure:
I termini per di apertura della presentazione della domande saranno stabiliti con circolare del direttore generale per la lotta alla contraffazione - Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello sviluppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 7.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il bando ha le seguenti finalità:
a) finanziare progetti delle Università italiane, degli EPR italiani e degli IRCCS, per consolidare il processo di rafforzamento degli UTT (Uffici di trasferimento tecnologico) attualmente in corso, al fine di massimizzare l’incremento dell’intensità e la qualità dei loro processi di trasferimento tecnologico verso le imprese;
b) finanziare la realizzazione di nuovi progetti che abbiano l’obiettivo di aumentare l’intensità e la qualità dei processi di trasferimento tecnologico dalle Università, dagli EPR e dagli IRCCS alle imprese attraverso il potenziamento dello staff ed il rafforzamento delle competenze degli UTT delle Università italiane, degli EPR italiani e degli IRCCS, al fine di aumentare la capacità innovativa delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie, agevolando l’assorbimento e lo sviluppo di conoscenza scientifico-tecnologica in specifici settori produttivi e contesti locali
Possono presentare proposta progettuale:
a)Per i progetti di cui alla lettera a) della premessa, solo le Università, gli EPR e gli IRCCS che hanno ottenuto il finanziamento di progetti sulla Linea 1 e/o sulla Linea 2 o di nuovi progetti con il bando del 22 maggio 2018;
b) per i progetti di cui alla lettera b) della premessa, solo le Università, gli EPR e gli IRCCS che non hanno avuto progetti finanziati a valere sul citato bando del 22 maggio 2018, dotati di UTT o di analoga struttura specificatamente dedicata al trasferimento tecnologico (ad esempio: Industrial Liaison office, Ufficio valorizzazione ricerche, Knowledge Transfer Office, ecc…), formalmente costituiti alla data di presentazione della proposta stessa.
Devono necessariamente rappresentare il proseguimento di quelli già finanziati con il bando del 22 maggio 2018 e possono Diguardare tre linee di intervento:
1) il potenziamento degli UTT per una loro maggiore focalizzazione sulla protezione e trasferimento dei titoli di proprietà industriale relativi a specifici settori produttivi;
2) il potenziamento degli UTT per il sostegno alle attività di valorizzazione di titoli di proprietà industriale, aumentando le occasioni di contatto e promozione verso il mondo industriale, nonché le attività e iniziative volte a favorire il trasferimento tecnologico dei predetti titoli;
3) il potenziamento degli UTT per una loro maggiore focalizzazione sulla protezione e trasferimento dei titoli di proprietà industriale relativi a specifici settori produttivi e per il sostegno alle attività di valorizzazione di titoli di proprietà industriale, aumentando le 3 occasioni di contatto e promozione verso il mondo industriale, nonché le attività e iniziative volte a favorire il trasferimento tecnologico dei predetti titoli.
Il finanziamento concesso è pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili.
Le domande potranno essere presentate dal 16 dicembre 2019 al 14 febbraio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.300.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Al fine di sostenere la competitività delle imprese attraverso la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale il Ministero dello sviluppo economico, (Direzione Generale per la tutela della proprietà industriale-Ufficio italiano brevetti e marchi) intende sostenere un percorso di innalzamento del livello di maturità delle invenzioni brevettate dai soggetti appartenenti al mondo della ricerca affinché possano diventare oggetto di azioni di sviluppo anche, e soprattutto, da parte del sistema imprenditoriale.
I soggetti che detengano almeno un brevetto concesso da non prima del 1 gennaio 2018 e/o abbiano presentato domanda di almeno un brevetto sono invitati a presentare programmi di valorizzazione di brevetti di loro proprietà, attraverso progetti PoC (Proof of Concept), ai fini di innalzarne il livello di maturità tecnologica.
I programmi di valorizzazione possono essere presentati dalle Università statali e non statali e dagli istituti Universitari ad ordinamento speciale, dagli Enti Pubblici di Ricerca che detengono almeno un brevetto e/o abbiano presentato domanda di almeno un brevetto
I programmi di valorizzazione devono contenere:
1) una descrizione degli obiettivi che si intendono perseguire e dei risultati attesi nella valorizzazione dei brevetti che saranno selezionati;
2) una descrizione degli elementi essenziali della procedura di selezione dei brevetti che si intende adottare e della successiva gestione dei progetti di PoC selezionati, con la indicazione di:
- tempistiche del programma di valorizzazione proposto;
- requisiti di ammissione e modalità di selezione dei brevetti e dei relativi progetti di PoC;
- costi ammissibili;
- entità e modalità di finanziamento;
- criteri di valutazione dei risultati;
3) un piano finanziario complessivo del programma di valorizzazione, con specifica indicazione di tutte le fonti di finanziamento previste (con indicazione della quota di cofinanziamento che verrà messa a disposizione). Nel caso di cofinanziamento da parte di un soggetto privato occorre indicare anche la denominazione e la descrizione del soggetto finanziatore;
4)una descrizione del proprio portafoglio brevetti e una indicazione previsionale del numero dei brevetti e dei relativi progetti di PoC che saranno oggetto di finanziamento;
5)una descrizione delle attività e delle tempistiche di monitoraggio in itinere per verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi attesi.
I costi ammissibili al finanziamento sono i seguenti:
a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale di supporto, purché impegnati nelle attività riconducibili al progetto e non inseriti a tempo indeterminato nell’organico);
b) materiali, attrezzature e licenze software (se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per lo svolgimento delle attività progettuali, è considerata ammissibili unicamente la quota parte corrispondente alla durata del progetto; nel caso di attrezzature già presenti presso il soggetto proponente, è considerata ammissibile la relativa quota di utilizzo);
c) servizi di consulenza specialistica tecnologica (tali costi non potranno essere superiori al 50% del totale dei costi ammissibili).
L’importo del finanziamento da destinare a ciascun progetto di PoC non può essere superiore al 70% del totale dei costi ammissibili, entro il limite massimo di finanziamento di € 40.000,00 (euro quarantamila/00).
Le domande potranno essere presentate dal 13 gennaio 2020 ed entro e non oltre il 27 febbraio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 13.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il bando in oggetto ha l'obiettivo di supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella valorizzazione di disegni e modelli attraverso agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
-avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
-avere sede legale e operativa in Italia;
-essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
-essere titolari dei disegni/modelli registrati oggetto del progetto di valorizzazione. Quest’ultimi devono essere stati registrati a decorrere dal 1° gennaio 2018 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione ed essere in corso di validità.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un disegno/modello.
Il progetto deve riguardare la valorizzazione di un disegno/modello singolo o di uno o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo, registrati presso qualsiasi ufficio nazionale o regionale di proprietà intellettuale/industriale
Saranno riconosciute ammissibili le spese per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni sostenute successivamente alla data di registrazione del disegno/modello e in ogni caso non antecedenti alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del comunicato relativo.
l’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni ad esso funzionali, suddivisi nelle fasi di seguito descritte:
FASE 1 -PRODUZIONE
Questa Fase è destinata all’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la messa in produzione e l’offerta sul mercato di nuovi prodotti a esso correlati.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei seguenti servizi:
a. ricerca sull’utilizzo dei nuovi materiali;
b. realizzazione di prototipi;
c. realizzazione di stampi;
d. consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del prodotto/disegno;
e. consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale;
f. consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, ideazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) strettamente connessa al disegno/modello
FASE 2 COMMERCIALIZZAZIONE
Questa Fase è destinata all’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la commercializzazione del titolo di proprietà industriale.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei seguenti servizi:
a. consulenza specializzata nella valutazione tecnico-economica del disegno/modello;
b. consulenza legale per la stesura di accordi di licenza del titolo di proprietà industriale;
c. consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna Fase
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 09:00 del 27 febbraio 2020 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 21.800.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L'intervento denominato Brevetti+ mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle PMI attraverso la valorizzazione e lo sfruttamento economico dei brevetti sui mercati nazionale e internazionale.
Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
a) siano titolari o licenziatari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1 gennaio 2017;
b) siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1 gennaio 2016 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
c) siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 1 gennaio 2016, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto;
d) siano in possesso di una opzione o di un accordo preliminare che abbia per oggetto l’acquisto di un brevetto o l’acquisizione in licenza di un brevetto per invenzione industriale,rilasciato in Italia successivamente al 1 gennaio 2017, con un soggetto, anche estero, che ne detenga la titolarità;
e) siano imprese neo-costituite in forma di società di capitali, a seguito di operazione di Spin-off universitari/accademici, per le quali sussistano, al momento della presentazione della domanda, le seguenti condizioni:
- partecipazione al capitale da parte dell’università o dell’ente di ricerca, in misura non inferiore al 10%;
- titolarità di un brevetto per invenzione industriale o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza d’uso di brevetto per invenzione industriale, purché concesso successivamente al 1 gennaio 2017 e trasferito dall’università o ente di ricerca socio;
- l’Università o l’ente di ricerca sia ricompreso nell’elenco degli enti vigilati dal MIUR.
Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici, funzionali alla valorizzazione economica del brevetto, sia all’interno del ciclo produttivo, con diretta ricaduta sulla competitività del sistema economico nazionale, sia sul mercato. Sono ammissibili i costi dei seguenti servizi distinti per area di servizio e per sotto servizi secondo quanto di seguito riportato:
A) Industrializzazione e ingegnerizzazione
B) Organizzazione e sviluppo
C) Trasferimento tecnologico
È prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale del valore massimo di € 140.000 (centoquarantamila/00
Tale agevolazione non può essere superiore all’ 80% dei costi ammissibili. Il suddetto limite è elevato al 100% per le imprese beneficiarie costituite a seguito di operazione di Spin-off universitari/accademici
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 Gennaio 2020 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.516.756
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
A partire dal 30 marzo 2020 riapre il bando rivolto alle imprese per favorire la registrazione di marchi dell’unione europea e internazionali.
Le agevolazioni sono dirette proprio a favorire la registrazione di marchi comunitari presso l'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale) e la registrazione di marchi internazionali presso l'OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale).
Il programma prevede due linee di intervento:
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, attive e in regola con il pagamento del diritto annuale;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione;
f. essere titolari del/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione;
g. aver ottenuto per il/i marchio/i oggetto della domanda di agevolazione la pubblicazione della domanda di registrazione sul Bollettino dell’EUIPO per la misura A e/o sul registro internazionale dell’OMPI (Romarin) per la Misura B e di aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito.
Possono richiedere l’agevolazione le imprese titolari del/i marchio/i oggetto della domanda che, a decorrere dal 1 giugno 2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione, abbiano effettuato almeno una delle seguenti attività:
MISURA A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO attraverso l’acquisto di servizi specialistici
- deposito domanda di registrazione presso EUIPO di un marchio e pagamento delle tasse di deposito.
MISURA B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI attraverso l’acquisto di servizi specialistici
- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione Europea registrato presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
- deposito domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e pagamento delle tasse di deposito;
- deposito domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e pagamento delle tasse di deposito.
MISURA A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO attraverso l’acquisto di servizi specialistici:
L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:
a. Progettazione del marchio (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;
b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati;
e. Tasse di deposito presso EUIPO.
MISURA B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI attraverso l’acquisto di servizi specialistici
L’impresa può richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per:
a. Progettazione del marchio nazionale/EUIPO (ideazione elemento verbale – ad esclusione dell’ideazione di un elemento verbale coincidente con la denominazione dell’impresa stessa – e/o progettazione elemento grafico) utilizzato come base per la domanda internazionale, a condizione che quest’ultima venga depositata entro 6 mesi dal deposito della domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO. L’attività di progettazione del marchio deve essere effettuata da un professionista grafico titolare di partita IVA relativa all’attività in oggetto o da un’azienda di progettazione grafica/comunicazione;
b. Assistenza per il deposito effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
c. Ricerche di anteriorità per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o di marchi simili che possano entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare, effettuate da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati o da un centro PATLIB - Patent Library;
d. Assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione effettuata da un consulente in proprietà industriale iscritto all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale o da un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati. L’agevolazione per tale servizio potrà essere richiesta – nel rispetto dei limiti previsti per singolo marchio – anche a fronte di un’agevolazione già concessa a valere sul presente Bando presentando, entro i termini di vigenza dello stesso, una nuova successiva domanda di agevolazione;
e. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
L’agevolazione è concessa fino all’80% (90% per USA o CINA) delle spese ammissibili sostenute e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio.
Le domande di agevolazione, già presentate alla data del 14 marzo 2019 e per le quali è stato attribuito il numero di protocollo on line ma che non hanno trovato copertura finanziaria con le risorse stanziate, saranno immediatamente avviate all’esame istruttorio da parte del soggetto gestore.
Le nuove domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 30 marzo 2020 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 800.000
BANDO APERTO | Scadenza il 20/12/2019
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali indice una selezione pubblica nazionale per l'erogazione di contributi per il finanziamento di progetti innovativi, relativi alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, nel campo della shelf life dei prodotti alimentari e al confezionamento dei medesimi, finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle
eccedenze alimentari, nonché per il finanziamento di progetti di servizio civile nazionale, che assicurino una concreta applicazione dei risultati conseguiti.
Possono presentare domanda i seguenti soggetti:
a. enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
b. associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali;
c. una aggregazione, nelle forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea o nella forma di start up, di due o più dei soggetti individuati al punto a) e b). La costituzione dell’aggregazione deve essere già avvenuta, al momento della presentazione della domanda;
d. una rete di imprese;
e. soggetti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
Sono ammissibili al finanziamento le spese coerenti e direttamente funzionali alla realizzazione del progetto.
Il contributo massimo concedibile è pari al 100% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 50.000 euro.
Domande fino alle ore 14:00 del 20 dicembre 2019.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 18/12/2019
ARTES 4.0 è uno degli 8 Centri di Competenza selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del Piano Nazione Industria 4.0.
Grazie ad ARTES 4.0 le imprese possono proporre progetti di innovazione ed essere selezionate per ricevere un contributo fino a 200.000 € da parte del MiSE.
Con il presente bando, ARTES 4.0 prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi concessi ed erogati alle imprese beneficiarie nella misura massima del 50% dei costi/spese ammissibili sostenuti e documentati fino all’importo massimo di 200.000 euro per ciascun progetto.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente bando:
Le imprese possono partecipare in forma singola o di partenariati costituiti da imprese (ATS/ATI o altra forma contrattuale equipollenti in uso nello Stato Italiano).
Le imprese partecipanti possono presentare una sola proposta progettuale in qualità di capofila.
Le Università e gli Organismi di Ricerca possono partecipare alle proposte progettuale non come partner ma come fornitori di beni e servizi nell’ambito di collaborazioni di ricerca, ricerca contrattuale, servizi di consulenza e servizi equivalenti.
I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, presentati dalle imprese, ammissibili al finanziamento hanno ad oggetto l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito Impresa 4.0 finalizzate:
- alla realizzazione di:
- al notevole miglioramento di:
I progetti ammissibili al finanziamento devono essere integralmente compresi in una o un sottoinsieme delle seguenti aree tematiche focus di ARTES 4.0:
a. Robotica e macchine collaborative provviste di sensori ed algoritmi/strategie avanzate per l’interazione sicura persona-macchina nell’ambiente di lavoro.
b. Sistemi di controllo model-based per sistemi multivariabili, in grado di gestire vincoli operativi (ad esempio di attuazione) e prestazioni ottimali. Algoritmi per l’apprendimento automatico di modelli orientati al controllo a partire dai dati. Sistemi di diagnostica per l’individuazione di malfunzionamenti.
c. Tecnologie per l’ottimizzazione real-time di processo, sia per il miglioramento della qualità del manufatto che per il risparmio di materiali ed energetico.
d. Realtà aumentata, virtuale e sistemi di telepresenza multisensoriale e Human Computer Interaction, in processi di progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e servizi (come, ad esempio, in task di manipolazione per montaggio e smontaggio di componenti in ambienti pericolosi), anche in condivisione tra vari nodi della rete del centro di competenza, e per potenziare le capacità di marketing digitale e vendita delle imprese partner.
e. Tecnologie robotiche e di realtà aumentata e di sistemi di sensori per la manutenzione predittiva e training.
f. Soluzioni 4.0 per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro.
g. Sensori realizzabili con diverse tecnologie, tra cui le tecnologie MEMS/MOEMS, quali dispositivi elettronici, meccanici, ottici e combinazioni.
h. Modeling, sviluppo e caratterizzazione materiali avanzati.
i. Digitalizzazione e robotizzazione di processi per aumentare la produttività e la sicurezza degli operatori.
j. Tecnologie, reti e sistemi e comunicazione, wireless e wired, per connettere robot e/o macchine e persone con elevati standard di Quality of Service per la valutazione e la misura quantitativa delle performance generali del processo.
k. Applicazioni e tecnologie per archiviazione ed elaborazione di dati, per sistemi data-intensive e ad elevata sicurezza per deployment in contesti industriali con robot e apparati di automazione.
l. Infrastrutture software di base, sistemi operativi e middleware, analisi, simulazione e verifica per sistemi di controllo adattivi per il supporto di applicazioni robotiche distribuite con vincoli real-time e di affidabilità.
m. Tecnologie per la cyber-security. La digitalizzazione dell’impresa si accompagna a un rischio di attacchi digitali che richiede una gestione professionale e rapida nel rispondere all’evoluzione delle tipologie di attacco.
n. Digitalizzazione delle attività di fabbrica, logistiche e tracciabilità delle merci ai fini dell'ottimizzazione della gestione integrata di filiere industriali.
I costi ammissibili per i progetti di ricerca e sviluppo sono imputati a una specifica categoria di ricerca e sviluppo e rientrano nelle seguenti categorie:
Il contributo è concesso ed erogato alle imprese beneficiarie nella misura massima del 50% dei costi/spese ammissibili sostenuti e documentati e comunque fino all’importo massimo di 200.000 euro per ciascun progetto.
L’intensità di aiuto per ciascun beneficiario non supera:
Le domande potranno essere presentate fino al 18 dicembre 2019.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 15.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 20/01/2020
MADE s.c.a.r.l. (MADE) è uno dei centri di competenza che è stato riconosciuto come uno dei poli di eccellenza per lo sviluppo di attività di orientamento e formazione e di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale sui temi dell’Industria 4.0.
Il presente bando è finalizzato a selezionare le proposte di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale sui temi dell’Industria 4.0 che saranno realizzati preferibilmente attraverso le competenze e le strumentazioni di cui MADE è dotato.
Il bando si rivolge a Micro Imprese e start-up, Piccole Imprese, Medie Imprese, Grandi Imprese che possono presentarsi in forma singola o in collaborazione tra loro.
Ogni impresa o aggregazione di imprese potrà candidare una o più proposte progettuali, ciascuna delle quali dovrà essere coerente con almeno una delle attività progettuali di seguito elencate:
1) Strategia Industria 4.0: realizzazione di un piano di adozione delle tecnologie digitali e delle competenze strategiche per garantire a un’azienda l’evoluzione verso l’industria 4.0 in termini di efficienza e di efficacia dei processi, coerentemente agli obiettivi aziendali.
2) Progetti di innovazione: progetti di innovazione, di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di innovazione dei processi organizzativi.
3) Demo e test: sviluppo di demo, prototipi, Proof of Concept (PoC) e Test-Bed in ambito Industria 4.0, utilizzando ambienti e strumenti tecnici, tecnologici e metodologici e know-how disponibili anche presso MADE.
4) Scouting tecnologico: individuazione delle tecnologie e dei partner tecnologici più adatti a sviluppare l’innovazione di prodotto e di processo, definendo una strategia tecnologica aziendale coerente con i trend che caratterizzano il settore.
5) Validazione di progetti Industria 4.0: valutazione in merito all’adeguatezza delle tecnologie, delle metodologie e dell’esecuzione dei progetti di innovazione rispetto agli obiettivi prefissati e allo stato dell’arte.
6) Consulenza Tecnologica: attività di consulenza e studi di fattibilità finalizzati all’implementazione di soluzioni tecnologiche, organizzative e gestionali atte a migliorare i processi delle imprese in ottica Industria 4.0.
Ai fini della quantificazione del sostegno economico sono ammissibili al finanziamento le seguenti voci di spesa:
1) spese di personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto;
2) costi relativi a strumentazione e attrezzature di nuova acquisizione nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati;
3) costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti od ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
4) spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
Le proposte ammesse al finanziamento riceveranno un contributo che prevede una percentuale massima pari al 50% dei costi sostenuti e documentati. In ogni caso, il contributo massimo di ciascun progetto non potrà superare il valore di €200.000,00. L’importo complessivo delle risorse stanziate per questo bando è pari a €1.500.000,00
Le proposte progettuali dovranno essere presentate a partire dalle ore 8:00 del giorno 18 Novembre 2019 fino alle ore 18:00 del giorno 20 Gennaio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2020
Incentivazione per gli autotrasportatori promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sulla base di contratti d'acquisto stipulati a partire dal 25 ottobre 2019 ed ultimati entro il 15 giugno 2020.
Possono inoltrare domanda le imprese di autotrasporto di cose per conto di terzi, nonche' le strutture societarie, risultanti
dall'aggregazione di dette imprese. Le imprese dovranno essere in regola con i requisiti di iscrizione all’Albo degli autotrasportatori e al REN.
I contributi possono essere chiesti dalle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi attive in Italia per le seguenti tipologie di beni:
a) acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di autoveicoli nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore 3,5 ton a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG, elettrica – Full Electric e ibrida (gasolio/elettrico);
b) radiazione per rottamazione di automezzi di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 ton, con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di automezzi industriali pesanti nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci di massa complessiva pari o superiore alle 7 ton, di categoria ecologica Euro VI;
c) acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di rimorchi e semirimorchi nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza e di efficienza energetica.
d) acquisizione, anche mediante locazione finanziaria, di casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse (a gruppi di otto casse mobili e un rimorchio o semirimorchio), così da facilitare l’utilizzazione di differenti modalità di trasporto in combinazione fra loro, senza alcuna rottura di carico.
L'agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto:
a) il contributo per questa tipologia di bene varia in funzione del tipo di alimentazione e della massa a pieno carico del mezzo e parte da 4.000 euro fino a 20.000 euro per ogni veicolo;
b) il contributo per questa tipologia di investimento ammonta a 5.000 euro per ogni veicolo tra 7 e 16 ton e di 12.000 euro per ogni veicolo superiore a 16 ton;
c) il contributo, in percentuale sul costo complessivo sostenuto, avrà un ammontare massimo di 5.000 euro;
d) Il contributo per ciascun insieme di 8 casse e un rimorchio ammonta a 8.500 euro;
Per ciascuna impresa, la soglia massima del contributo è stata fissata in 550.000 €.
31 marzo 2020
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo.
Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi esclusivamente i seguenti soggetti:
Il Piano deve in ogni caso prevedere, a pena di esclusione, la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati:
Il Piano formativo potrà interessare esclusivamente il seguente ambito:
Progetti o interventi di innovazione digitale e/o tecnologica nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato. Quindi sono compresi tutti i processi di definizione e implementazione di innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo nell’impresa (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software).
E’ ammessa la partecipazione, in misura non superiore al 20% del totale dei lavoratori coinvolti, di lavoratori di aziende interessate al progetto/intervento come utilizzatrici dirette dell’innovazione digitale e/o tecnologica nell’ambito della filiera.
Il Piano formativo che coinvolge un’unica impresa aderente può riguardare esclusivamente un’azienda che rientra nella definizione comunitaria di PMI. In caso di Piano interaziendale deve essere assicurata la partecipazione, in misura almeno pari al 20% dei lavoratori posti in formazione, di lavoratori dipendenti appartenenti a PMI secondo la vigente definizione comunitaria
Il Piano deve sempre prevedere la partecipazione di almeno 15 dipendenti in possesso dei requisiti richiesti dall’Avviso. A consuntivo detta soglia minima viene verificata conteggiando solo i lavoratori con frequenza per almeno il 70% delle ore di corso di un’azione formativa valida, o all’80% ove previsto.
Il Piano formativo presentato a Fondimpresa deve prevedere un finanziamento minimo di euro 50.000,00 (cinquantamila) e un finanziamento massimo di euro 250.000,00 (duecentocinquantamila). Il finanziamento massimo non può essere superiore a euro 100.000,00 (centomila).
Domande dal 17 dicembre 2019 al 19 maggio 2020
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’economia dello spazio è uno dei settori più promettenti di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni che può offrire molte opportunità di business e nel quale l’Italia ha una posizione di eccellenza. L’Italia vanta una lunga tradizione nelle attività spaziali: tra le prime nazioni al mondo a lanciare ed operare in orbita satelliti, è tra i membri fondatori dell’Agenzia Spaziale Europea, di cui è oggi terzo paese contributore. Per questo motivo l’Italia ha definito un "Piano Strategico Space Economy", che prevede un investimento aggiuntivo rispetto a quelli ordinariamente destinate alle politiche spaziali.
Possono beneficiare delle agevolazioni i soggetti che realizzano i progetti di ricerca e sviluppo, definiti nel progetto di massima complessivo sottoscritto dall’operatore economico aggiudicatario del Partenariato per l’innovazione «per lo sviluppo e messa in operazione di sistema satellitare, denominato Ital-GovSatCom, per l’erogazione di servizi istituzionali innovativi di telecomunicazioni ovvero, in subordine, di elementi innovativi di tale sistema».
Le agevolazioni possono essere richieste da:
Tali soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Sono ammissibili i progetti che prevedono la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal Programma Mirror GovSatCom, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Spese ammissibili:
La percentuale dei costi e delle spese ammissibili al contributo a fondo perduto varia in base ai beneficiari:
Domande dal 15/10/19
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Con decreto del 2 ottobre 2019, è stata disposta la riapertura della misura a far data dal 26 novembre 2019on possibilità di precaricare la documentazione prevista dal bando a partire dal 10 ottobre 2019.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha promosso due interventi del Fondo per la crescita sostenibile, per la promozione di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche (ICT), coerenti con l'Agenda digitale italiana, e nel settore della cosiddetta industria sostenibile.
La dotazione finanziaria, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, inizialmente di 150 milioni di euro per il bando ICT-Agenda digitale e di 250 milioni di euro per il bando Industria sostenibile, è stata incrementata di 26 milioni di euro il bando ICT Agenda digitale, la cui dotazione finanziaria complessiva è conseguentemente rideterminata in 176 milioni di euro, e di 48 milioni di euro il bando Industria sostenibile, la cui dotazione finanziaria complessiva è conseguentemente rideterminata in 298 milioni di euro.
I bandi dei due interventi denominati Agenda digitale e Industria sostenibile, riguardano progetti finalizzati a perseguire un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva, che, utilizzando le Tecnologie Abilitanti Fondamentali, anch’esse definite nel Programma “Orizzonte 2020”, si sviluppano nell’ambito di specifiche Tematiche rilevanti, caratterizzate da maggiore contenuto tecnologico, più rapido impatto sulla competitività e più immediate applicazioni industriali.
a) le imprese che esercitano un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, un'attività di trasporto per terra, o per acqua o per aria, ivi comprese le imprese artigiane
b) le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) le imprese che esercitano le attività ausiliarie alle precedenti;
d) i Centri di ricerca con personalità giuridica.
Limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti, possono beneficiare delle agevolazioni anche:
a) i Liberi professionisti;
b) gli Spin-off;
c) imprese start-up innovative.
I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di cinque co-proponenti, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi se grande impresa o il 5% negli altri casi; ai progetti congiunti possono aggregarsispin-off, liberi professionisti (novità) e start-up innovative.
I progetti di ricerca e sviluppo oggetto degli interventi devono, infatti, prevedere spese ammissibili comprese tra i 5 milioni di euro e i 40 milioni di euro e devono essere relativi a specifici ambiti di intervento
Domande dal 26 novembre 2019 con possibilità di precaricare la documentazione prevista dal bando a partire dal 10 ottobre 2019.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 190.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Chiuso in data 12 novembre 2019 lo sportello del bando per le agevolazioni agli interventi per ricerca e sviluppo.
Rimane, invece, aperto lo sportello per la presentazione delle proposte relative al settore “Calcolo ad alte prestazioni”
Con Decreto del 2 agosto 2019 è stato definito il nuovo intervento agevolativo in favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell'ambito delle aree tecnologiche:
L’intervento costituisce la prosecuzione della strategia attuata attraverso lo strumento degli Accordi per l’innovazione di cui al decreto ministeriale 5 marzo 2018 e introduce un nuovo intervento agevolativo, di natura negoziale, a favore di progetti di ricerca e sviluppo, realizzati nell’ambito di Accordi (denominati “Accordi per l’innovazione”) sottoscritti dal Ministero con le regioni, le province autonome e le altre amministrazioni pubbliche interessate, nei settori applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente che costituiscono gli assi portanti del tessuto produttivo del paese e relativi a “Fabbrica intelligente”, “Agrifood”, “Scienze della vita” e “Calcolo ad alte prestazioni”.
I soggetti ammissibili sono le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca.
Per i soli progetti congiunti (fino a cinque), anche gli Organismi di ricerca e, per i progetti del settore applicativo “Agrifood”, anche le imprese agricole.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.
Le spese e i costi ammissibili devono essere sostenuti direttamente dal soggetto beneficiario e pagati dallo stesso e sono quelli relativi a:
a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto;
b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del venticinque per cento dei costi diretti ammissibili del progetto;
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Le agevolazioni sono concedibili nella forma del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato
Chiuso in data 12 novembre 2019 lo sportello del bando per le agevolazioni agli interventi per ricerca e sviluppo.
Rimane, invece, aperto lo sportello per la presentazione delle proposte relative al settore “Calcolo ad alte prestazioni”
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2019
La Federazione Nazionale delle Cooperative e delle Società mette a disposizione un fondo economico il cui obiettivo è di accompagnare lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative proposte da giovani che desiderino realizzare una cooperativa o altre forme di impresa.
Destinatari del bando possono essere sia i singoli, oppure gruppi di giovani imprenditori di età inferiore ai 40 anni che intendano presentare un’idea al fine di costituire una cooperativa o altro ente “profit”, o ancora singoli persone che vogliano apportare le loro competenze ad un particolare settore poiché in possesso di specifiche competenze.
Gli ambiti suggeriti per la proposta di idee imprenditoriali innovative riguardano le seguenti aree:
- Salute, cambiamenti demografici e benessere;
- Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia;
- Energia sicura, pulita ed efficiente;
- Trasporti intelligenti, ecologici e integrati;
- Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime;
- Società inclusive, innovative e sicure.
Al progetto vincitore verrà messa a disposizione la somma massima di euro 50.000,00 quale contributo a fondo perduto.
31 Dicembre 2019
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 74.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 18/12/2019
"#Conciliamo" è la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministrivolta a sostenere a realizzazione di progetti di welfare aziendale, che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori venendo incontro ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie.
Possono presentare domanda di finanziamento le imprese aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale.
Possono, altresì, presentare domanda di finanziamento i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate
Le proposte progettuali devono prevedere azioni, nel contesto dell'ambiente di lavoro e nella relativa organizazione, che affrontino una o più delle seguenti sfide sociali riguardanti il rapporto tra la famiglia e l'attività lavorativa.:
- crescita della natalità
- riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne
- incremento dell'occupazione femminile
- contrasto dell'abbandono degli anziani
- supporto delle famiglia in presenza di componenti disabili
- tutela dell'ambiente
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa: a. tra un minimo di euro 15.000,00 (quindicimila euro) e un massimo di euro 50.000,00 (cinquantamila euro) per le imprese con meno di 10 dipendenti e i cui ricavi della voce A1 del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori ai 2 milioni di euro (microimprese). Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 10% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili nella percentuale suddetta; b. tra un minimo di euro 30.000,00 (trentamila euro) e un massimo di euro 100.000,00 (centomila euro) per le imprese con meno di 50 dipendenti e i cui ricavi della voce A1 del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori a 10 milioni di euro (piccole imprese). Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 15% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili nella percentuale suddetta; c. tra un minimo di euro 100.000,00 (centomila euro) e un massimo di euro 300.000,00 (trecentomila euro) per le imprese con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità e i cui ricavi della voce A1 del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano uguali o inferiori a 50 milioni di euro (medie imprese). Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 20% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili nella percentuale suddetta; d. tra un minimo di euro 250.000,00 (duecentocinquantamila euro) e un massimo di euro 1.500.000,00 (un milione e cinquecentomila di euro) per le imprese con più di 250 dipendenti e i cui ricavi della voce A1 del conto economico, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, siano superiori a 50 milioni di euro (grandi imprese). Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 30% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente quantificabili nella percentuale suddetta.
Domande fino al 18 dicembre 2019
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il finanziamento agevolato è finalizzato a sostenere l’attività realizzata attraverso una piattaforma informatica, sviluppata in proprio o tramite soggetti terzi (market place), per la distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. Il programma deve riguardare un solo Paese di destinazione extra-UE,nel quale registrare un dominio di primo livello nazionale.
Tutte le imprese con sede legale in Italia costituite in forma di società di capitali, con almeno 2 bilanci depositati presso il Registro imprese.
Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute dalla data di presentazione della domanda sino a 12 mesi dopo la data di ricevimento dell’accettazione del contratto di finanziamento.
Spese ammissibili:
- spese relative alla creazione e sviluppo di una propria piattaforma informatica;
- spese relative alla gestione/funzionamento della propria piattaforma informatica/market place;
- spese relative alle attività promozionali e alla formazione connesse allo sviluppo del programma.
Il finanziamento copre il 100% delle spese preventivate, con i seguenti limiti:
- € 25.000 importo minimo;
- € 200.000 importo massimo per l’utilizzo di un marketplace fornito da terzi;
- € 300.000 importo massimo per la realizzazione di una piattaforma propria.
L’importo del finanziamento non potrà comunque superare il 12,5% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi 2 bilanci depositati.
Il tasso agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento.
Il finanziamento,della durata di 4 anni, di cui 3 di ammortamento,è concesso secondo le seguenti modalità:
- la prima erogazione, a titolo di anticipo, pari al 50% dell’importo deliberato, entro 30 gg dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive del contratto;
- la seconda erogazione a saldo della rendicontazione delle spese sostenute dall’impresa.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Le società di capitali in forma singola o rete d’impresa, potranno accedere a finanziamenti a tassi agevolati per l’inserimento temporaneo in azienda di un Temporary Export Manager (TEM).
Tutte le imprese con sede legale in Italia costituite in forma di società di capitali, con almeno 2 bilanci depositati presso il Registro imprese.
Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute dalla data di presentazione della domanda sino a 24 mesi dopo la data di ricevimento dell’accettazione del contratto di finanziamento.
Spese ammissibili:
SPESE PER LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI DEL TEM
• Spese relative alle prestazioni di figure professionali specializzate (TEM) risultanti dal contratto tra l’impresa richiedente e la Società di Servizi.
SPESE STRETTAMENTE CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO ELABORATO CON L'ASSISTENZA DEL TEM
• Spese per attività promozionali;
• Spese per le certificazioni di prodotti e/o servizi, deposito di marchi o altre forme di tutela del made in Italy;
• Spese per attività di supporto:
- Spese per la formazione interna/esterna del personale amministrativo o tecnico;
- Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori e/o titolari dell’impresa richiedente;
- Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela);
- Spese legali per la costituzione di società controllate locali o filiali gestite direttamente.
Il finanziamento copre il 100% delle spese preventivate, con i seguenti limiti:
- € 25.000 importo minimo;
- € 150.000 importo massimo finanziabile.
L’importo del finanziamento non potrà comunque superare il 12,5% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi 2 bilanci depositati.
Il tasso agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 500.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello sviluppo economico ha approvato il decreto di assegnazione di contributi a favore delle amministrazioni comunali, in proporzione del numero di abitanti, da un minimo di 50.000,00 euro per Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti ad un massimo di 250.000,00 euro per Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti.
Le amministrazioni comunali dovranno realizzare interventi di:
Il Comune beneficiario è tenuto ad iniziare i lavori entro il 31 ottobre 2019, pena la decadenza automatica dall’assegnazione del contributo.
Il contributo è attribuito a ciascun Comune sulla base della popolazione residente alla data del 1° gennaio 2018, secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), come di seguito indicato:
a) ai Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 50.000,00;
b) ai Comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 70.000,00;
c) ai Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 90.000,00;
d) ai Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 130.000,00;
e) ai Comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 170.000,00;
f) ai Comuni con popolazione superiore compresa tra 100.001 e 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 210.000,00;
g) ai Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti è assegnato un contributo pari ad euro 250.000,00;
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il bando sostiene gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0.
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, ivi incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata, comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli, dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano nazionale Impresa 4.0”. Costituiscono in particolare attività ammissibili al credito d’imposta le attività di formazione concernenti le seguenti tecnologie:
a) big data e analisi dei dati;
b) cloud e fog computing;
c) cyber security;
d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
e) prototipazione rapida;
f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
g) robotica avanzata e collaborativa;
h) interfaccia uomo macchina;
i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
l) internet delle cose e delle macchine;
m) integrazione digitale dei processi aziendali.
Si considerano ammissibili al credito d’imposta le sole spese relative al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione ammissibili limitatamente al costo aziendale riferito rispettivamente alle ore o alle giornate di formazione.
Si considerano ammissibili al credito d’imposta anche le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.
A partire dal 1° gennaio 2019, la percentuale del bonus sulle spese di formazione passa dal 40% al 50% per le piccole imprese, mentre resta fissata al 40% per le medie imprese.
L’importo dell’agevolazione e del credito d’imposta riconosciuto sarà inferiore per le grandi imprese in quanto il bonus formazione 4.0 scende al 30% e per un limite massimo di spese pari a 200.000 euro.
In sintesi
Bonus formazione 4.0 | Percentuale credito d'imposta | Limite massimo di spesa |
Piccole imprese | 50% | € 300.000 |
Medie imprese | 40% | € 300.000 |
Grandi imprese | 30% | € 200.000 |
Attraverso i ns Partner, forniamo gratuitamente e senza impegno calcolo del Credito d'Imposta ottenibile, attraverso attivazione di piattaforma per i corsi online.
A titolo puramente esemplificativo, con 600h di formazione online, per ogni dipendente si potrà sviluppare per la propria azienda 6000€ di credito d'imposta.
Per una valutazione, si prega di inviare all'indirizzo finanziamenti@contributieuropa.com:
Visura camerale
Unilav
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Cultura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale del 25 maggio 2018 i decreti Mibact con le disposizioni applicative per ottenere i crediti d’imposta nel settore cinematografico e audiovisivo.
CREDITO DI IMPOSTA PER LE IMPRESE DI PRODUZIONE
Il decreto del 15 marzo 2018, pubblicato il 25 maggio in Gazzetta ufficiale, stabilisce le disposizioni applicative del credito d’imposta a favore delle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva.
Il bando è destinato ai produttori indipendenti che:
L'incentivo è concesso in relazione alla produzione di tre categorie di opere:
CREDITO DI IMPOSTA PER IL SETTORE CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO
Il secondo decreto approvato il 15 marzo 2018 e pubblicato il 25 maggio in Gazzetta ufficiale stabilisce le procedure applicative dei crediti di imposta previsti dalla sezione II della legge Cinema, in particolare:
1. Credito di imposta per le imprese di distribuzione
I beneficiari devono avere sede legale nello Spazio Economico Europeo, essere soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici, ed essere in possesso di classificazione ATECO J 59.1.
Le opere audiovisive eleggibili al credito d’imposta sono i film, in relazione alla distribuzione cinematografica in Italia e alla distribuzione all’estero, e le opere audiovisive destinate alle emittenti televisive, nonché le altre opere audiovisive, in relazione alla sola distribuzione all’estero.
Il credito d’imposta per le imprese di distribuzione cinematografica e audiovisiva è riconosciuto in misura non inferiore al 15% e non superiore al 30% delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale di opere di nazionalità italiana, fino a un massimo di 2 milioni di euro per impresa o per gruppo di imprese.
La richiesta deve essere presentata in caso di distribuzione nazionale, entro 180 giorni dalla data della prima uscita del film nelle sale cinematografiche e, in caso di distribuzione internazionale, entro 18 mesi dalla data di ottenimento del nulla osta di proiezione in pubblico dell’opera cinematografica o della consegna della copia campione dell’opera televisiva o web.
2. Credito di imposta per le imprese dell’esercizio cinematografico
Il credito di imposta è concesso:
In caso di interventi realizzati dalle PMI dell’esercizio cinematografico l’aliquota è innalzata al 30% del costo eleggibile.
Inoltre, l'intensità di aiuto sale al 40% del costo eleggibile per gli investimenti:
Il credito d’imposta non può essere autorizzato in misura superiore a 2 milioni di euro annui per ciascuna impresa o gruppo di imprese
La richiesta preventiva deve essere presentata non oltre 120 giorni prima della data di inizio dei lavori.
3. Credito di imposta per il potenziamento dell’offerta cinematografica
Il credito di imposta diretto a potenziare l’offerta cinematografica e in particolare la presenza in sala di opere audiovisive di nazionalità italiana o di altro Paese dell’Unione europea è concesso fino ad un massimo del 20% degli introiti, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, derivanti dalla programmazione di film, con particolare riferimento ai film italiani ed europei, anche con caratteristiche di documentario, effettuata nelle rispettive sale cinematografiche con modalità adeguate a incrementare la fruizione da parte del pubblico.
Il decreto non individua un limite temporale per la presentazione della domanda da parte dell'impresa di esercizio cinematografico alla DG Cinema, che entro trenta giorni dalla ricezione comunica il riconoscimento o il mancato riconoscimento del beneficio.
4. Credito di imposta per l’attrazione in Italia di investimenti cinematografici e audiovisivi
I beneficiari sono imprese o gruppi di imprese di produzione esecutiva e di post-produzione:
Il credito di imposta è riconosciuto in misura non inferiore al 25% e non superiore al 30% della spesa sostenuta sul territorio nazionale per la realizzazione di opere cinematografiche, televisive, web, o parti di esse, non aventi il requisito della nazionalità italiana, realizzate utilizzando manodopera italiana, su commissione di produzioni estere. L'agevolazione è concessa entro il limite massimo annuo di 20 milioni di euro.
La richiesta preventiva deve essere presentata non oltre 90 giorni prima della data di inizio delle fasi di lavorazione, mentre la richiesta definitiva deve essere trasmessa entro 180 giorni dal termine delle attività.
5. Credito di imposta per le imprese non appartenenti al settore cinematografico
Imprese esterne associate in partecipazione alle imprese di produzione cinematografica.
Il beneficio è riconosciuto in una prima fase fino al 30% degli apporti in denaro versati a titolo di investimento di rischio per la produzione di film di nazionalità italiana di lungometraggio, in esecuzione di contratti di associazione in partecipazione stipulati con produttori indipendenti italiani, fino all’importo massimo annuo di un milione di euro per impresa e 2 milioni di euro per gruppo di imprese. A decorrere dal 1° gennaio 2020, invece, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 20%.
La richiesta preventiva prevista deve essere presentata entro 30 giorni dalla data registrazione dei contratti di associazione in partecipazione e comunque non oltre la data di richiesta di rilascio del nulla osta di proiezione in pubblico del film.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
Il Fondo si articola in due sezioni che operano per:
Le agevolazioni possono essere concesse:
- alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata;
- ESCO (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
- alle Pubbliche amministrazioni, in forma singola o in forma aggregata o associata.
Le agevolazioni previste per le Imprese:
Le agevolazioni per la Pubblica Amministrazione:
a) consulenze connesse al progetto di investimento con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici, nella misura massima complessiva del 10 per cento del totale dei costi ammissibili;
b) le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
c) interventi sull’involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico;
d) infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto).
Per gli interventi sono concesse alle imprese le seguenti agevolazioni:
a) garanzia su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed interessi) e copre fino all’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro. Durata massima di 15 anni;
b) finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25%, per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni.
per le PA a copertura di un massimo del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di interventi su infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica) per importi compresi tra 150.000 e 2.000.000 euro. Durata massima 15 anni.
Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro.
Domande a partire dal 20 maggio 2019
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2017 la legge recante Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni.
Le risorse sono destinate al finanziamento di investimenti per tutela dell’ambiente e beni culturali, mitigazione rischio idrogeologico, salvaguardia e riqualificazione urbana dei centri storici, messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici, promozione e sviluppo economico e sociale, insediamento di nuove attività produttive; nonché per la progettazione e la realizzazione del sistema nazionale di ciclovie turistiche e per interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
Per piccoli Comuni si intendono i centri con residenti fino a 5.000 abitanti, nonché i Comuni istituiti con la fusione tra centri che hanno, ognuno, popolazione fino a 5.000 abitanti.
Tuttavia per poter beneficiare dei finanziamenti non basta il numero di abitanti; devono essere comuni collocati in aree interessate da:
Viene istituito un Fondo da 100 milioni di euro (con una dotazione iniziale di 10 milioni per il 2017 e di 15 milioni per ciascun anno dal 2018 al 2023) per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, per il finanziamento di investimenti per l'ambiente e i beni culturali, la salvaguardia e la riqualificazione dei centri storici, la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e delle scuole e l'insediamento di nuove attività produttive.
Nel dettaglio, ecco le misure previste nella nuova legge.
All’interno dei centri storici, i Comuni possono individuare zone di particolare pregio, dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, da riqualificare mediante interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana, nel rispetto delle tipologie e delle strutture originarie.
Si tratta di interventi di:
È prevista, inoltre:
Le aree dei piccoli Comuni per le quali non vi è interesse da parte degli operatori a realizzare reti di connessione veloce e ultraveloce possono essere destinatarie delle risorse previste in attuazione del piano per la banda ultralarga del 2015.
Previste misure per garantire la vendita dei quotidiani anche nei piccoli Comuni.
La legge prevede la promozione del consumo e della commercializzazione di prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile. Parliamo di prodotti il cui luogo di produzione, di coltivazione o di allevamento della materia prima sia situato entro 70 chilometri da quello di vendita e per i quali è dimostrato un limitato apporto delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto.
Inoltre, si prevede anche che i piccoli Comuni destinino specifiche aree per la realizzazione dei mercati agricoli per la vendita diretta.
La legge dispone la predisposizione di un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e montane, con particolare riguardo a:
È prevista, infine, la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per fornire servizi anche in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 €), i ricavi lordi (fino a 200.000 €) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 €). Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 4/2013. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di €25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di €10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto.
E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 € o, nei casi previsti, di 35.000 €.
L'intervento del Fondo sulle operazioni di microcredito è disponibile fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 223.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento delle finalità di utilità sociale e degli interessi generali.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
- imprese sociali costituite in forma di società;
- cooperative sociali e relativi consorzi;
- società cooperative aventi qualifica di ONLUS
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento, sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:
a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato, è pari almeno allo 0,50 per cento annuo;
b) la durata del finanziamento non può essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento;
c) il finanziamento agevolato può essere assistito da idonea garanzia;
d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 novembre 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing
- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).
Il beneficio è cumulabile con:
Come accedere:
Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione
Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 settembre 2018.
Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
È rivolto a tutte le imprese che:
oppure
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.
E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.
Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.
Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e 7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.
Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:
a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
b) sono in possesso del rating di legalità
E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.
Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.
In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.
I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).
Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.
Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.
La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;
Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.
FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.
FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).
E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' riconosciuto un contributo di 5.000 euro a coloro che, nell'anno 2016, acquistano ed immatricolano ad uso proprio in Italia, anche in locazione finanziaria, un autocaravan nuovo, conforme alle norme sulle emissioni inquinanti corrispondenti alla classe «euro 5» o a classi successive, in sostituzione di un autocaravan conforme alle norme sulle emissioni «euro 0», «euro 1» o «euro 2», mediante demolizione.
1. Il contributo e' concesso a condizione che:
a) che gli autocaravan siano stati acquistati nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2016 e immatricolati non oltre il 31 marzo 2017;
b) nell'atto di acquisto e' chiaramente indicato il contributo statale.
c) il veicolo acquistato non e' stato gia' immatricolato in precedenza, neanche temporaneamente, sia in Italia che all'estero;
d) contestualmente all'acquisto del veicolo nuovo deve essere consegnato al venditore un autocaravan che risulti gia' immatricolato in Italia alla data del 31 dicembre 2015 e che sia appartenente ad una delle seguenti classi di emissioni: «euro 0», «euro 1» o «euro2;
e) il veicolo consegnato per la rottamazione deve essere intestato, da almeno un anno dalla data di immatricolazione del veicolo nuovo, allo stesso soggetto intestatario di quest'ultimo o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, deve essere intestato, da almeno un anno, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari;
f) nell'atto di acquisto deve essere espressamente dichiarato che il veicolo consegnato e' destinato alla rottamazione.
2. Il contributo e' anticipato dal venditore mediante sconto sul prezzo di vendita del veicolo nuovo, come risultante dall'atto di vendita, al lordo delle imposte.
I venditori degli autocaravan nuovi che hanno concluso con esito positivo le operazioni del presente decreto, secondo le modalita' ed alle condizioni ivi previste, recuperano il contributo concesso sotto forma di credito d'imposta di pari importo.
Con decreto del 16 novembre 2016 dei due ministeri è stato aumentato fino a 8 mila euro il contributo massimo precedentemente fissato a 5 mila euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.
La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.
Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.
I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro.
Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento operativo dal 2000.
La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.
INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER L’INFORMAZIONE E L’EDITORIA
Soggetti beneficiari
Nel dettaglio, per piccole e medie imprese editoriali si intendono, sulla base della Classificazione ATECO 2007, i soggetti che svolgono le seguenti attività:
Nell'ambito della Sezione Speciale, garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia possono essere concesse per la copertura di operazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di investimenti in innovazione tecnologica e digitale.
La dotazione iniziale è pari a € 7.418.394. Le risorse sono utilizzate per la copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, in compartecipazione al 50% con le risorse ordinarie del Fondo. Di conseguenza la Sezione Speciale può contare di fatto su una dotazione finanziaria complessiva di € 14.836.788,00.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
A partire dal 10 novembre 2016, a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.
Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2019
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento che approva il modello attraverso il quale le imprese potranno richiedere l’accesso agli sconti di imposta previsti dall’ultima manovra per i beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
La manovra, per la precisione, ha stanziato 617 milioni all’anno, a decorrere dal primo gennaio del 2016 e per tre anni, fino al 31 dicembre del 2019.
Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità relativi a:
L'agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo. L'agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà'.
Per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna la misura massima del finanziamento è pari: per le grandi imprese al 25%, per le medie al 35% e per le piccole al 45%. Percentuali più basse per alcune località di Molise e Abruzzo: 10% le grandi; 20% le medie e 30% le piccole.
31.12.2019
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 480.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;
b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.
Gli investimenti ammissibili sono destinati a:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.
A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.
Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.
Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili.
La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 124.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Modificato l'Avviso Pubblico SELFIEmployment del 19 febbraio 2016 con un incremento della dotazione PON IOG di 13,6 milioni di euro, a seguito dei conferimenti delle Regioni Lombardia, Campania, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo e della riduzione del conferimento da parte della Regione Siciliana.
Le risorse aggiuntive saranno destinate a finanziare i giovani NEET residenti nelle quattro nuove Regioni conferenti. Non sono previste variazioni per le direttive di attuazione e per la modulistica di presentazione delle domande.
Il Fondo SELFIEmployment, il cui sportello è attivo dal 1° marzo 2016 alle 12.00, sostiene l'avvio di nuove piccole iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo promosse da NEET, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati senza interessi e non assistiti da alcuna forma di garanzia reale e/o di firma.
Pubblicato il bando Selfiemployment, il Fondo rotativo istituito dal Ministero del Lavoro riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani che intraprendono iniziative di lavoro autonomo e attività di impresa.
Sostenere l’avvio di nuove iniziative di autoimpiego e autoimprenditorialità: microimpresa, lavoro autonomo e società di professionisti. È questo l’obiettivo del fondo di rotazione SELFIEmployment, il nuovo strumento del Ministero del Lavoro gestito da Invitalia, riservato ai giovani iscritti a Garanzia Giovani. Il fondo prevede prestiti a tasso zero, di importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro e di durata massima di 7 anni.
Il nuovo strumento sarà gestito dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e sviluppo d’impresa (Invitalia), che provvederà, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla predisposizione dei dispositivi attuativi, all’istruttoria dei business plan, all’erogazione del credito agevolato, alla gestione, controllo e monitoraggio della misura. L’Agenzia renderà inoltre disponibili servizi di tutoraggio per le nuove iniziative ammesse al finanziamento.
Il Fondo avrà una dotazione finanziaria iniziale di 124 milioni di euro, di cui:
- 50 milioni conferiti dal Ministero del Lavoro;
- 74 milioni dalle Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Potranno richiedere le agevolazione i giovani iscritti al Programma Garanzia Giovani che hanno completato con successo i percorsi di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start-up.
Possono aderire a Garanzia Giovani i giovani residenti in Italia che, al momento della registrazione al portale nazionale o regionale, abbiano un’età compresa tra i 15 e i 29 anni che non siano impegnati in un'attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo (giovani NEET).
I giovani potranno presentare domanda di finanziamento al Fondo per la concessione di prestiti, finalizzati all’avvio di nuove iniziative di lavoro autonomo o attività di impresa o microimpresa o franchising, comprese le associazioni e società di professionisti.
Le iniziative in forma societaria dovranno essere presentate da compagini composte totalmente o prevalentemente (soci e capitale) da NEET, che dovranno avere la maggioranza assoluta numerica e di quote di partecipazione.
I prestiti saranno concessi a tasso zero, di importo variabile da un minimo di 5.000 a un massimo di 50.000 euro e della durata massima di 7 anni. I finanziamenti saranno erogati senza garanzie personali.
La domanda ed il relativo Business plan possono essere presentati a partire dalle ore 12.00 del 1° Marzo 2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 236.526.753
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 5 settembre 2015, il Decreto 30 luglio 2015 n. 140 con il regolamento – ai sensi di quanto previsto dall’articolo 24 del decreto legislativo n. 185/2000– contenente i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni volte a sostenere nuova imprenditorialità, in tutto il territorio nazionale, attraverso la creazione di micro e piccole imprese competitive, a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese:
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni le imprese devono:
Il possesso dei requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di agevolazione, nel caso di imprese già costituite alla predetta data, oppure entro 45 giorni dalla data della comunicazione nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche che intendano costituire una nuova società.
Non sono ammesse agli aiuti le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di investimento sostenute dall’impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda oppure dalla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche. Sono agevolabili, fatti salvi i divieti e le limitazioni stabiliti dal regolamento de minimis, le iniziative che prevedono programmi di investimento non superiori a 1.500.000,00 euro.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e assumono la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.
Il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, a decorrere dalla prima delle precitate date successiva a quella di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2015 è stato pubblicato il Decreto 3 luglio 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico, che si occupa di “Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale”.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell'economia sociale, il presente decreto istituisce un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalita' di utilita' sociale.
Il regime di aiuto istituito dal presente decreto e' destinato ad agevolare le seguenti tipologie di imprese:
a) imprese sociali, costituite in forma di societa';
b) cooperative sociali, anche non aventi qualifica di imprese sociali, e relativi consorzi;
c) societa' cooperative aventi qualifica di ONLUS.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto i programmi di investimento finalizzati alla creazione o allo sviluppo delle imprese :
a) compatibili con le rispettive finalita' statutarie;
b) organici e funzionali all'attivita' esercitata;
c) avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per avvio del programma si intende la data di inizio dei lavori relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima;
d) che presentino spese ammissibili, al netto dell'IVA, non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila/00) e non superiori a euro 10.000.000,00 (diecimilioni/00).
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese necessarie alle finalita' del programma di investimento, sostenute dall'impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni;
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell'impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilita' economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l'ottenimento di certificazioni ambientali o di qualita';
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell'attivita' d'impresa.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse, a fronte della realizzazione dei programmi di investimento nella forma di finanziamenti a tasso agevolato, aventi le seguenti caratteristiche:
a) il tasso d'interesse da applicare al finanziamento agevolato e' pari almeno allo 0,50 per cento annuo;
b) la durata del finanziamento non puo' essere superiore a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del programma e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento; c
c) il finanziamento agevolato puo' essere assistito da idonea garanzia;
d) il contratto di finanziamento prevede che il rimborso avvenga secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze.
La domanda di agevolazione deve essere presentata al Ministero a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Il decreto "Patent Box" del 28 novembre 2017 prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
L’opzione esercitata per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 può avere ad oggetto i marchi d’impresa, ivi inclusi i marchi collettivi, siano essi registrati o in corso di registrazione.
l regime ha l’obiettivo di rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana, in quanto:
Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.
L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa, è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
L’opzione sui marchi d’impresa esercitata per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 ha durata pari a cinque periodi d’imposta ovvero, se inferiore, fino al 30 giugno 2021 e non è rinnovabile.
Il patent box prevede, già a partire dall’esercizio 2015:
una detassazione parziale ai fini IRES e IRAP del reddito derivante dall’utilizzo di beni immateriali;
una detassazione totale ai fini IRES e IRAP delle plusvalenze derivanti dalla cessione di beni immateriali in caso di reinvestimento di almeno il 90% del corrispettivo nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali.
Per beni immateriali si intendono brevetti, marchi, disegni e modelli, opere dell'ingegno, nonché processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
Il provvedimento prevede una deduzione dal reddito pari:
al 30% nel 2015
al 40% nel 2016
al 50% nel 2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Bonus fiscale
BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2021
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.
Il beneficio è cumulabile con:
Possono beneficiare:
che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:
Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:
a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.
Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d)
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.
Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Gli Organi statutari di Fondirigenti hanno deliberato di promuovere, su tutto il territorio nazionale, due nuovi Avvisi impegnando complessivamente 5 milioni di Euro, di cui 4,5 milioni per l'Avviso 1 e 0,5 milioni per l'Avviso 2.
AVVISO 1/2015
Gli obiettivi strategici del presente Avviso si indirizzano verso la seguente priorità: supportare lo sviluppo della managerialità e della competitività delle imprese.
I Proponenti sono i rappresentanti legali o loro delegati di Confindustria e Federmanager ai diversi livelli di rappresentanza, attraverso la Condivisione dichiarata e sottoscritta all'interno del Piano formativo. La Condivisione può essere espressa a livello aziendale solo qualora sia presente all'interno dell'azienda una rappresentanza sindacale dei dirigenti riconosciuta da Federmanager.
I destinatari degli interventi formativi sono i dirigenti occupati presso le aziende.
I Piani formativi aziendali, presentati in forma singola, dovranno indirizzarsi in modo esclusivo o prioritario ai seguenti asset di intervento:
Finanziamento massimo ammissibile per Piano: 15.000 euro.
Numero di Piani ammissibili per ciascuna azienda: 1 all’interno del presente Avviso.
AVVISO 2/2015
Gli obiettivi strategici del presente Avviso si indirizzano verso la seguente priorità: favorire l'occupazione dei dirigenti involontariamente disoccupati, anche attraverso forme innovative di collaborazione.
I Proponenti sono i rappresentanti legali o loro delegati di Confindustria e Federmanager ai livelli di rappresentanza territoriale, attraverso la Condivisione espressa e sottoscritta all'interno del Piano formativo.
I beneficiari degli interventi sono i dirigenti involontariamente disoccupati iscritti all’Agenzia del lavoro di Fondirigenti la cui ultima occupazione, come dirigente, è stata svolta presso aziende aderenti al Fondo di qualunque dimensione.
I Piani formativi individuali, presentati in forma singola, dovranno riguardare la realizzazione di interventi finalizzati a una prospettiva occupazionale e professionale dettagliatamente descritta.
Finanziamento massimo ammissibile per Piano: 5.000 euro.
Parametro costo medio orario: massimo 100 euro.
Numero di Piani ammissibili per ciascun dirigente: 1 all’interno del presente Avviso.
L'invio on line è consentito a partire dalle ore 9.00 del 7 aprile 2015 e fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte, anche d’intesa con il Comune di Torino, ha realizzato azioni specifiche finalizzate a rendere il Piemonte un polo di riferimento a livello nazionale per le produzioni cinematografiche. Tale politica si è in particolare concretizzata attraverso la costituzione della Fondazione ‘Film Commission Torino Piemonte’, la cui finalità è quella di attrarre produzioni cinematografiche sul territorio regionale e attuare interventi istituzionali di sostegno alla realizzazione di opere audiovisive.
Il sostegno della Fondazione Film Commission Torino Piemonte è rivolto a:
L’attività della Film Commission Torino Piemonte di cui al presente provvedimento è destinata al sostegno della fase di pre-produzione, produzione e distribuzione di:
Sono esclusi i progetti relativi alla realizzazione di documentari e di cortometraggi, il cui sostegno rientra nel regime di aiuti cd. “de minimis”.
Sono ammissibili i seguenti costi:
In particolare sono considerate spese ammissibili
Il sostegno accordato al progetto non può superare il 50% del budget di spesa preventivato sul territorio. Il sostegno è calcolato sulla base della ricaduta economica sul territorio che deve considerare principalmente l’impatto occupazionale e l’utilizzo di fornitori locali.
La richiesta è a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il fondo ha la finalità di finanziare lavoratori autonomi o microimprese rientranti nelle cosiddette fasce deboli ovvero non in condizione di rivolgersi al sistema creditizio tradizionale per assenza di idonee garanzie.
Avvio o sviluppo di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa.
La concessione di finanziamenti e' finalizzata, anche alternativamente:
I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Il limite può essere aumentato di euro 10.000, qualora il contratto di finanziamento preveda l'erogazione frazionata subordinando i versamenti successivi al verificarsi delle seguenti condizioni:
L'operatore di microcredito può concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo, non superi il limite di 25.000 euro o di 35.000 euro.
La dotazione finanziaria è composta come segue :
Quindi lo stanziamento totale disponibile per il 2015 è di euro 40.000.000, le dotazioni per gli anni successivi saranno costituite dalla reintegra delle rate restituite dai beneficiari, dallo stanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico e da future ed eventuali erogazioni liberali come quelle fatte dal MoVimento 5 stelle.
Dal 27 maggio 2015 è operativo l'intervento del Fondo sulle operazioni di microcredito fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo fornisce garanzia per i mutui relativi alla costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l’acquisizione delle relative aree, richiesti da società o associazioni sportive, nonché da ogni altro soggetto pubblico e privato che persegua anche indirettamente finalità sportive.
Sono soggetti beneficiari:
1. le società sportive e ogni altro soggetto che persegua anche indirettamente finalità sportive che non si trovino in condizioni di difficoltà finanziaria e rientrino nella definizione di PMI;
2. gli Enti del settore pubblico che perseguano anche indirettamente finalità sportive;
3. le associazioni, le fondazioni e gli enti morali senza scopo di lucro che perseguano, anche indirettamente, finalità sportive.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i mutui a medio-lungo termine, di durata non superiore a 15 anni, a fronte della costruzione, dell’ampliamento, dell’attrezzatura, del miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi, ivi compresa l’acquisizione delle relative aree.
La Garanzia diretta può essere concessa in misura non superiore al 60% dell’ammontare del finanziamento ammesso ai benefici del Fondo.
2. Nel caso di finanziamenti relativi a interventi su impianti e/o aree in concessione di costruzione e gestione (impianti in partenariato pubblico-privato) la Garanzia diretta può essere concessa sino all’80% dell’ammontare dell’operazione ammessa ai benefici del Fondo.
3. I Soggetti beneficiari possono essere ammessi all’intervento del Fondo per un importo massimo garantito complessivo per soggetto che non sia superiore a un milione e cinquecentomila euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 513.475
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Tale bando ha come scopo quello di avviare una procedura pubblica per la selezione di progetti di riduzione e prevenzione della produzione di rifiuti.
Potranno parteciparvi tutte le Università statali nazionali che hanno in essere progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare, con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione. Ciascun soggetto può presentare una sola richiesta di contributo.
Progetti e programmi inerenti la prevenzione dello spreco alimentare,con priorità alle azioni di ricerca, innovazione, applicazione e informazione, sensibilizzazione, educazione, formazione e comunicazione.
I costi ammissibili devono essere coerenti e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi specifici indicato neòò'azione, progetto o programma.
Tutti i contributi saranno destinati alla copertura delle spese ammissibili dell'azione, progetto o programma le quali non potranno essere superiori all'importo complessivo di 513.475,22 Euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.800.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3 gennaio 2015, il Decreto 4 dicembre 2014 che istituisce un nuovo regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione.
Possono beneficiare delle agevolazioni le società cooperative:
a) regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
b) che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse al fine di sostenere:
a) sull'intero territorio nazionale, la nascita di societa' cooperative costituite, in misura prevalente, da lavoratori provenienti da aziende in crisi, di societa' cooperative sociali e modificazioni e di societa' cooperative che gestiscono aziende confiscate alla criminalita' organizzata;
b) nei territori delle Regioni del Mezzogiorno, oltre a quanto previsto alla lettera a), lo sviluppo o la ristrutturazione di societa' cooperative esistenti.
Nel caso di finanziamento agevolato concesso alla societa' cooperativa a fronte della realizzazione di un programma di investimento sono ammissibili esclusivamente le spese relative all'acquisizione degli attivi materiali e immateriali.
A valere sulle risorse finanziarie le societa' finanziarie sono autorizzate a concedere alle societa' cooperative finanziamenti a tasso agevolato a fronte della realizzazione delle iniziative.
I finanziamenti:
a) hanno una durata massima, comprensiva dell'eventuale periodo di preammortamento, di 10 anni;
b) sono rimborsati secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30
novembre di ogni anno. Gli interessi di preammortamento sono corrisposti alle medesime scadenze;
c) sono regolati a un tasso di interesse pari al 20 percento del tasso di riferimento vigente alla data di concessione delle
agevolazioni, fissato sulla base di quello stabilito dalla Commissione Europea e pubblicato sul sito Internet. In ogni caso, il tasso agevolato non potra' essere inferiore a 0,8 percento;
d) sono concessi per un importo non superiore a 4 volte il valore della partecipazione detenuta dalla societa' finanziaria nella societa' cooperativa beneficiaria e, in ogni caso, per un importo non superiore a euro 1.000.000,00 (un milione);
e) nel caso vengano concessi a fronte di investimenti, possono coprire fino al 100 percento dell'importo del programma di investimento.
La richiesta di finanziamento agevolato e la relativa documentazione devono essere presentate alle Società finanziarie, esclusivamente attraverso posta elettronica certificata, a partire dal 20 luglio 2015.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con l’entrata in vigore dello Sblocca Italia sono diventate operative le agevolazioni concesse per realizzare reti a Banda Larga: incentivi che consistono nella concessione di un credito di imposta a valere su IRES e IRAP. Si tratta di una grossa opportunità per operatori grandi e piccoli, spinti a investire soprattutto laddove il Digital Divide (aree bianche) incombe, a spese delle PMI locali. In pratica, un volano per stimolare la digitalizzazione del Paese portando sul mercato nuovi servizi digitali.
Imprese che realizzano interventi infrastrutturali per i quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto. Sono escluse quelle che operano nei territori in cui già esistono infrastrutture idonee ad assicurare il servizio di Banda Larga o vi sia già un fornitore di servizi di rete a Banda Ultralarga con caratteristiche eguali o superiori a quelle dell’intervento per il quale è richiesto il contributo.
Interventi nuovi e aggiunti non già previsti per i piani industriali o finanziari o in altri idonei, che assicurano il servizio a Banda Larga per tutti i soggetti potenzialmente interessati insistenti nell’area considerata; obbiettivo di pubblico interesse previsto dall’Agenda Digitale Europea; completamento dell’investimento entro 2 anni o 3 se l’importo supera i 50 milioni di euroSono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
Gli investimenti vengono così suddivisi:
Il contributo prevede un credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute dalle imprese fino al 31 dicembre 2015.
Per accedere al credito di imposta è necessaria la prenotazione online sul sito del MiSE.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, è stato riordinato il regime di aiuto denominato Smart&Start, che è ora finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative ed è applicabile sull’intero territorio nazionale.
Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:
Possono beneficiare delle agevolazioni :
Nell’ambito dei piani di impresa sono ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l’acquisizione di :
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000).
Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani e/o donne o se tra i soci è presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max 1.200.000).
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale, ossia servizi specialistici erogati anche con modalità innovative, che possono includere scambi con realtà internazionali.
Il valore dei servizi di tutoring è pari a € 15.000 per le regioni del Mezzogiorno e a € 7.500 per il centro Nord.
Con circolare del Ministro dello sviluppo economico del 10 dicembre 2014 sono stati definiti aspetti rilevanti per l’accesso alle agevolazioni e il funzionamento del regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative.
Le domande di agevolazione potranno essere presentate dal 16 febbraio 2015 alle ore 12 secondo le modalità e gli schemi resi disponibili dal Soggetto gestore in un’apposita sezione del sito sopra indicato almeno 10 giorni prima dell’apertura dello sportello.
Le risorse finanziarie per le regioni del centro nord assegnate a "Smart & Start" non sono sufficienti a coprire il fabbisogno potenziale delle domande presentate.
Pertanto Invitalia, in data 15/03/2016, sospende l’attività di valutazione delle richieste risultate potenzialmente eccedenti, come da indicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese.
Gli interessati riceveranno una comunicazione via PEC.
Con la disponibilità di ulteriori risorse finanziarie, Invitalia riavvierà la valutazione delle domande sospese secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Tale sospensione non comporta la chiusura dello sportello.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Avvio attività / StartUp
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Pubblicato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico il decreto attuativo che regolamenta l’accesso prioritario delle start up innovative al Fondo di Garanzia per le PMI.
La legge che istituisce le start up innovative – decreto Sviluppo bis, Dl 179/2012 – prevede che l’intervento del Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese in favore delle start up innovative e degli incubatori certificati sia concesso gratuitamente e secondo criteri e modalità semplificate, da fissare con apposito decreto ministeriale di natura non regolamentare.
La garanzia del fondo è pari all’80%, stessa percentuale per la controgaranzia di un importo garantito, nella misura massima dell’80%. dal Confidi o da altro fondo. L’importo massimo garantibile è pari a 2,5 milioni di euro.
Per la concessione della garanzia, le nuove imprese o gli incubatori devono presentare apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta secondo lo schema predisposto dal Soggetto gestore del Fondo, che attesta l’iscrizione nella apposita sezione speciale del Registro delle Imprese (istituita sempre con il decreto crescita bis, articolo 25, comma 8). La dichiarazione è conservata dal soggetto richiedente e prodotta in caso di insolvenza dell’impresa start-up innovativa o dell’incubatore certificato o su semplice richiesta del Soggetto gestore del Fondo.
La legge, lo ricordiamo, prevede anche l’istituzione di un apposito Registro delle Camere di Commercio sia per le start up innovative che per gli incubatori certificati.
La differenza tra gli incubatori di start up innovative e gli altri incubatori d’impresa è stata stabilita per legge. I requisiti riguardano:
La domanda va presentata in forma telematica, con firma digitale, utilizzando il modello S5 (lo stesso delle start up innovative). Le informazioni fornite vanno aggiornate ogni sei mesi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La presente Circolare, approvata presso la SIMEST S.p.A. , definisce le soglie minime di ammissibilità, nonché i criteri, le condizioni e le procedure relative all'intervento agevolativo sulle operazioni di credito all'esportazione effettuato a valere sul Fondo contributi agli interessi legge 295/73.
L’intervento agevolativo della SIMEST si esplica nella forma del contributo agli interessi su finanziamenti concessi in relazione a contratti di esportazione conclusi dagli operatori nazionali e copre la differenza tra il tasso di finanziamento ammissibile e il tasso agevolato a carico del debitore.
Ai sensi della normativa vigente, possono richiedere l’intervento agevolativo della SIMEST:
Operazioni di finanziamento di crediti all’esportazione (crediti fornitori o crediti acquirenti) riguardanti forniture di origine italiana, comunitaria e extracomunitaria, nei limiti previsti dalla disciplina vigente, di macchinari, impianti, studi, progettazioni e lavori, servizi o attività ad esse collegate.
Non sono ammissibili operazioni relative a forniture di beni di consumo, di beni di consumo durevole nonché di semilavorati e/o beni intermedi non inseriti in contratti di fornitura italiana di beni di investimento.
Sono ammissibili all’intervento agevolativo le operazioni con durata della dilazione di pagamento accordata alla controparte estera pari o superiore a 24 mesi dal punto di partenza del credito.
Finanziamento fino ad un massimo dell’85% dell’importo della fornitura ammissibile ma comunque non oltre il 100% del valore di beni e servizi di origine italiana. Pertanto:
Se inclusi nell’importo della fornitura, sono assimilati a merce di origine italiana:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Mediante la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.c, SIMEST mette a disposizione un Finanziamento volto a stimolare, migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici per accrescere la loro capacità di competere sui mercati esteri. Per usufruire del finanziamento agevolato, le imprese debbono presentare il loro piano di sviluppo sui mercati esteri.
I beneficiari sono le piccole e medie imprese - PMI , aventi sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali, che abbiano realizzato in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti a quello di presentazione della domanda di finanziamento alla SIMEST, un fatturato estero, la cui media sia pari ad almeno il 35% del fatturato aziendale totale.
Il finanziamento è deliberato dal Comitato nel limite del 25% del patrimonio netto del richiedente, risultante dall’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento da parte dello stesso Comitato.
Il finanziamento non può comunque superare l’importo di 300.000,00 euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il credito all'esportazione, nella duplice forma del credito acquirente e del credito fornitore, è uno strumento destinato a favorire le esportazioni di beni di investimento (macchinari, impianti, relativi studi, parti di ricambio, lavori e servizi) in tutti i paesi del mondo.
La finalità della legge consiste nel consentire alle imprese esportatrici italiane di offrire agli acquirenti/committenti esteri dilazioni di pagamento a medio/lungo termine a condizioni e tassi di interesse competitivi in linea con quelli offerti da concorrenti dei paesi OCSE.
Piccole, medie e grandi imprese italiane, consorzi e cooperative, banche nazionali e estere, acquirenti esteri.
I beni forniti devono essere beni di investimento italiani: macchinari, impianti, studi, progettazioni, lavori e servizi, nonché semilavorati o beni intermedi destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento. Possono essere ammessi all'intervento anche le forniture di semilavorati o beni intermedi purché destinati in via esclusiva ad essere integrati in beni di investimento.
Se inclusi nel prezzo della fornitura, sono ammissibili all'intervento:
- i compensi di mediazione e/o di agenzia nella misura massima del 5% del valore della fornitura;
- le subforniture di merci e servizi di origine comunitaria, sempreché diversi da materie prime e da semilavorati e nei limiti previsti dalla normativa UE
Si differenziano a seconda che le operazioni di credito all'esportazione siano di tipo “credito acquirente” o “credito fornitore".
Nel primo caso la banca, o consorzio di banche italiane/estere, stipula una convenzione finanziaria con l'acquirente estero, al quale concede un prestito a tasso fisso.
Nel caso “credito fornitore" , nel contratto commerciale il fornitore italiano concede all'acquirente estero una dilazione di pagamento a medio/lungo termine per l'85% del valore contrattuale; il 15% deve essere pagato dall’acquirente per contanti. Eventuali esborsi all'estero devonoe ssere contenuti nei limiti della quota contanti: in caso di eccedenza, l'importo del finanziamento ammissibile all'agevolazione è è limitato al 100% del valore dei beni e servizi di origine italiana, inclusi nell'importo della fornitura, sono assimilabili a merce di origine italiana:
- i compensi di mediazione o di agenzia, nella misura massima del 5% della fornitura
- i compensi corrisposti a società di commercializzazione in relazione ad operazioni di contro acquisto, nella misura massima del 5% della fornitura
La dilazione deve essere pari o superiore ai 24 mesi dal punto di partenza del credito (spedizione/consegna o,, nel caso di impianti chiavi in mano, collaudo preliminare). I tassi di interesse minimi sono stabiliti mensilmente in sede OCSE in relazione alle differenti valute di denominazione del credito all'esportazione, vengono fissati in fase di negoziazione dell'operazione o al momento della stipula del contartto con la controparte estera o resta fisso per tutta la durata del credito all'esportazione.
La domanda di contributo agli interessi deve essere presentata su apposito modulo, da parte delle banche finanziatrici o intermediarie, ovvero dall’esportatore medesimo, nel caso di smobilizzazione diretta dei titoli di credito.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La SIMEST (Società Italiana per le Imprese all'Estero) finanzia, tramite la legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.a, programmi finalizzati al lancio ed alla diffusione di nuovi prodotti e servizi, ovvero all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento extra UE.
Imprese, loro consorzi o raggruppamenti con sede legale in Italia. Le PMI sono ammesse con priorità nel caso di carenza di risorse.
Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute nel periodo di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda di intervento e termina 24 mesi dopo la data della stipula del contratto di finanziamento.
Le spese ammissibili devono riguardare:
Finanziamento fino all’85% delle spese ritenute ammissibili al tasso agevolato pari al 15% del tasso di riferimento comunitario vigente alla data di delibera del contratto di finanziamento.
Tale agevolazione segue il Regime de minimis di cui al Regolamento CE n. 1998/2006, il quale prevede che l’importo complessivo di aiuti pubblici assegnati ad un’impresa non possa superare 200.000,00 € nell’arco di 3 esercizi finanziari.
Il finanziamento non può essere superiore al 25% del fatturato medio dell’azienda richiedente risultante dagli ultimi tre bilanci approvati.
Il rimborso del finanziamento avviene in un periodo di 5 anni a partire dal termine del periodo di preammortamento (della durata massima di 24 mesi), mediante rate semestrali posticipate costanti.
A garanzia del rimborso l’impresa beneficiaria del finanziamento deve presentare alla SIMEST SpA una o più delle seguenti tipologie di garanzia deliberate dal Comitato: fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa, fideiussione di confidi convenzionati con Simest, fideiussione di intermediari finanziari convenzionati con Simest e pegno su titoli di Stato.
Le domande sono presentabili dai richiedenti beneficiari alla SIMEST, mentre una copia deve essere inviata al Ministero dello sviluppo economico per le valutazioni di competenza.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Al fine di rafforzare la competitivita’ tecnologica dei settori produttivi e di accrescere la quota di produzione e di occupazione di alta qualificazione, la presente misura disciplina gli interventi di sostegno alla ricerca industriale, alla connessa formazione e alla diffusione delle tecnologie derivanti dalle medesime attivita’.
Sono soggetti ammissibili agli interventi di cui al presente titolo:
Le spese ammissibili sono:
Sono strumenti di intervento:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Tramite la Legge 133/08, art. 6, comma 2, lett.b, SIMEST intende sostenere con finanziamenti agevolati le imprese italiane che predispongono studi di fattibilità o realizzano programmi di assistenza tecnica in paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Possono beneficiare di tale agevolazione tutte le imprese ad eccezione di quelle attive nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento CE n. 1998/2006.
l'intervento deve essere localizzato in uno dei Paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Per gli studi di fattibilità, sono ammesse le retribuzioni a personale interno incaricato, emolumenti dovuti a consulenti o ad esperti, viaggi, che risultino strettamente collegati allo studio da effettuare.
Per l’assistenza tecnica, quelle derivanti dall’attività di addestramento, formazione, viaggi e altre spese, connesse all’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza.
Le spese per consulenze specialistiche, sostenute da personale esterno, non possono superare quelle per personale interno all’impresa richiedente; inoltre devono riguardare tematiche specifiche afferenti lo studio o l’assistenza tecnica ed essere oggetto di apposito contratto.
L’investimento, in relazione al quale è previsto il programma di assistenza tecnica, deve essere stato effettuato non più di sei mesi prima della data di presentazione della domanda di finanziamento.
Il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese globali previste dal preventivo di spesa e può essere concesso, nei limiti consentiti dall’applicazione della norma comunitaria “de minimis”, per un importo comunque non superiore a:
Il tasso d'interesse deve essere isso per tutta la durata del finanziamento e pari al 15% del tasso di riferimento. In ogni caso tale tasso non può essere inferiore allo 0,50% annuo.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' stato pubblicato un bando a valere sul Fondo L. 394/81 promosso dalla SIMEST.
L'obiettivo è quello di incentivare la prima partecipazione ad una fiera/mostra sui mercati extra UE. Al momento della presentazione della domanda l’impresa dovrà fornire a SIMEST un’autodichiarazione attestante che si tratta della prima partecipazione ad una specifica fiera/mostra. Il finanziamento può essere concesso per la prima partecipazione a più fiere/mostre diverse, anche nello stesso Paese, ma non per più partecipazioni alla stessa fiera/mostra.
Tutte le PMI aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. Nel caso di imprese aggregate la domanda è presentata dalla società capofila corredata dal mandato con rappresentanza sottoscritto dai partner. Tutte le obbligazioni sono assunte dai partner solidalmente.
Realizzazione di iniziative promozionali per la PRIMA PARTECIPAZIONE A FIERE/MOSTRE in Paesi che non sono membri dell’Unione Europea.
Sono finanziabili anche le spese per la partecipazione a business meeting, convegni, workshop e similari, purché riconducibili alle relative fiere/mostre.
L'iniziativa è valida per tutti i Paesi extra UE. Fermo restando che l’impresa può presentare più domande di finanziamento, ogni singola domanda deve riguardare una o più fiere/mostre da realizzarsi al massimo in tre Paesi di destinazione. La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l’inizio della fiera/mostra.
Le spese sono finanziabili dalla data di arrivo della domanda di finanziamento a SIMEST. Le spese sono ammissibili se direttamente collegate alla fiera/mostra e sostenute nel periodo di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda stessa e termina 18 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento.
Sono concessi nella misura massima dell’85% delle spese ammesse e di importo non superiore a € 100.000.
La durata massima del finanziamento è di 4 anni di cui 2 di preammortamento ed il tasso di interesse applicato è pari al 15% del tasso europeo di riferimento, e comunque non inferiore allo 0,5%.
Le garanzie rilasciate dalle PMI, che superino i criteri valutativi individuati ed approvati dal Comitato Agevolazioni, devono coprire almeno il 40% del finanziamento.
L'impresa presenta la richiesta di finanziamento a SIMEST, allegando al modulo di domanda la documentazione in esso indicata. La richiesta di finanziamento è sottoposta al Comitato Agevolazioni, sulla base di un criterio cronologico, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.
L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.
Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:
Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:
I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.213.958
BANDO APERTO | Scadenza il 19/11/2021
Descrizione completa del bando
La Regione Piemonte intende favorire l'accesso ai corsi di formazione professionale per lavoratori occupati inseriti nel Catalogo regionale dell'offerta formativa.
Possono richiedere il voucher aziendale le imprese localizzate in Regione Piemonte.
Sono destinatari le seguenti categorie di lavoratori occupati:
a) lavoratori a contratto di lavoro subordianto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, in ambito privato e pubblico.
b) lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o di collaborazione organizzata dal committente, nonchè inseriti nella altre tipologie contrattuali previste dalla vigente normativa in materia che configurino lo stato di lavoro occupato, in ambito privato e pubblico.
c) lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro;
d) titolari e coadiuvanit di microimpresa;
e) professionisti iscritti ai relativi ordini/collegi;
f) lavoratori autonomi titolari di Partita IVA differenti da quelli richiamati alle lettere d) ed e).
Per ogni attività formativa il Voucher può coprire una quota percentuale che va dal 50 al 70% del costo complessivo della stessa a seconda della dimensione dell'impresa richiedente. Il voucher può avere un valore massimo pari ad € 3.000,00 pro capite.
19/11/2021
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 850.000
BANDO APERTO | Scadenza il 28/02/2020
Il bando Seed si rivolge alle imprese sociali che hanno già elaborato un’idea di sviluppo o che comunque avvertono la pressione a sviluppare nuovi modi di essere impresa, ma che spesso non hanno le risorse o gli spazi dedicati per progettare e realizzare un proprio piano di cambiamento.
Il bando è articolato in due fasi.
Prima fase: candidatura al check-up dei bisogni e alla progettazione del piano di sviluppo Scadenza: 28 febbraio 2020
Seconda fase: presentazione del piano di sviluppo compiutamente elaborato Scadenza: 30 settembre 2020
Il bando è rivolto alle imprese sociali, costituite in forma di cooperativa sociale o con altra forma giuridica che intendano avviare un processo di analisi dei propri bisogni e progettare e attuare un piano di sviluppo in grado di attivare cambiamento strategici, gestionali e organizzativi.
Le imprese sociali dovranno possedere i seguenti requisiti:
•avere almeno una sede operativa nel territorio della regione Piemonte;
•avere almeno 3 persone (full-time equivalent) stabilmente impiegate (soci odipendenti) al momento della candidatura;
•essere state costituite prima del 31 dicembre 2018.
L’impresa sociale che intende candidarsi al bando presenterà la proposta di un programma di lavoro, che prevede l’opportunità di avviare un check-up strategico-organizzativo di approfondimento dei propri bisogni e di progettare un proprio piano di sviluppo.
Per preparare la candidatura, l’impresa sociale dovrà rivolgersi a un professionista esterno con il quale concordare l’elaborazione del programma di lavoro.
L’impresa sociale riceverà dalla Compagnia un contributo fino a un massimo di 33.000 euro, da destinare all’attuazione del piano di sviluppo.
Sarà possibile presentare domanda fino al 28 febbraio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.250.000
BANDO APERTO | Scadenza il 04/02/2020
L'operazione sostiene interventi di ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici finalizzati al miglioramento della stabilità ecologica di boschi e relativi versanti susseguenti l’evento.
Possono beneficiare del contributo i proprietari e/o gestori di foreste private e/o pubbliche, singoli o associati.
Con il termine di gestori si intendono le persone fisiche o i soggetti di qualunque forma giuridica, che abbiano la completa disponibilità delle superfici inserite a domanda. Sono considerati gestori:
L'intervento finanzia la ricostituzione del potenziale forestale danneggiato dagli incendi o da altre calamità naturali, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie, eventi catastrofici ed eventi climatici.
Saranno ammesse al finanziamento le seguenti tipologie di spese:
L'agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili.
L'importo massimo del contributo erogabile sarà pari a € 250.000 per ogni domanda di sostegno. L’importo minimo della spesa ammissibile per ogni domanda di sostegno è pari a € 50.000.
4 febbraio 2020
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.880.000
BANDO APERTO | Scadenza il 04/02/2020
Attraverso tali interventi l'operazione favorisce anche l'adozione di tecniche selvicolturali innovative volte a garantire la stabilità e la conservazione delle foreste alpine, la conservazione della biodiversità ed il rispetto dei principi della gestione forestale sostenibile.
Possono beneficiare del contributo i proprietari e/o gestori di foreste private e/o pubbliche, singoli o associati.
Con il termine di gestori si intendono le persone fisiche o i soggetti di qualunque forma giuridica, che abbiano la completa disponibilità delle superfici inserite a domanda. Sono considerati gestori:
Investimenti che contribuiscono ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali e spese generali collegate. In particolare sono ammesse spese per i seguenti interventi:
Saranno ammesse al finanziamento le seguenti tipologie di spese:
L'agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili.
L'importo massimo del contributo erogabile sarà pari a € 350.000 per ogni domanda di sostegno. L’importo minimo della spesa ammissibile per ogni domanda di sostegno è pari a € 50.000.
4 febbraio 2020
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.250.000
BANDO APERTO | Scadenza il 04/02/2020
Con il bando vengono sostenuti interventi di prevenzione e mitigazione degli eventuali danni che possono essere causati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici finalizzandoli al miglioramento della stabilità ecologica di boschi e relativi versanti.
Possono beneficiare del contributo i proprietari e/o gestori di foreste private e/o pubbliche, singoli o associati.
Con il termine di gestori si intendono le persone fisiche o i soggetti di qualunque forma giuridica, che abbiano la completa disponibilità delle superfici inserite a domanda. Sono considerati gestori:
Sono ammessi a contributo:
a) Interventi di prevenzione degli incendi quali:
b) interventi di prevenzione del rischio idrogeologico quali:
c) interventi protettivi contro valanghe, lave torrentizie e caduta massi quali:
d) interventi selvicolturali e fitosanitari in aree forestali o limitrofe potenzialmente a rischio di fitopatie, infestazioni parassitarie, avversità atmosferiche o altre calamità naturali:
e) spese generali e tecniche collegate alle spese di cui ai punti precedenti.
Saranno ammesse al finanziamento le seguenti tipologie di spese:
a) spese per interventi selvicolturali a macchiatico negativo;
b) spese per investimenti materiali in opere di sistemazione idraulico-forestali e ingegneria naturalistica;
c) le spese relative ad acquisto di terreni boscati;
d) le spese di progettazione, la consulenza tecnica e la direzione lavori;
e) spese per l’informazione e la pubblicità;
f) acquisizione di servizi strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi.
L'agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto fino al 100% dei costi ammissibili.
L'importo massimo del contributo erogabile sarà pari a € 250.000 per ogni domanda di sostegno. L’importo minimo della spesa ammissibile per ogni domanda di sostegno è pari a € 50.000. Esclusivamente nel caso di interventi selvicolturali di prevenzione dagli incendi boschivi la spesa minima per ogni domanda di sostegno è pari a € 25.000.
4 febbraio 2020
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 250.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020
Il bando si propone di sostenere le imprese che abbiano provveduto all’ammodernamento e alla sostituzione di attrezzature obsolete con l’acquisto di nuovi beni strumentali.
I soggetti beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese della provincia.
Saranno ammessi i costi effettivamente sostenuti per l’acquisto di beni delle seguenti tipologie:
Verranno considerati ammissibili le richieste – una sola domanda per impresa – riferite a investimenti per importi complessivi non inferiori a 15.000,00 Euro e fino a 50.000,00 Euro; il contributo sarà concesso nella misura del 5% dei costi ammissi, con un contributo massimo annuo di Euro 2.500,00 per impresa beneficiaria.
31 gennaio 2020
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000
BANDO APERTO | Scadenza il 28/02/2020
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura della II edizione del bando 2019 a favore delle imprese che sostengono spese relative a certificazioni SOA. I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 25.000,00.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo ovvero nel caso di conferimento l’impresa subentrante deve risultare in attività.
Non possono partecipare al bando:
- le imprese beneficiarie del bando per le certificazioni SOA anno 2018 e 2019 I edizione;
- le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura;
- le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria;
- soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative.
Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/07/2019 e il 31/12/2019, nelle tipologie di seguito riportate:
- rilascio della seguente documentazione da parte di Società organismi di attestazione (SOA) autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico e infrastrutture e trasporti:
- prima attestazione,
- revisione triennale,
- rinnovo quinquennale,
- integrazione di attestazione.
Le spese al netto di Iva, non devono essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna impresa è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 2.000,00.
Le domande possono essere presentate dal 02/09/2019 fino al 28/02/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Bando sostiene, attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto, la realizzazione di programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale (di seguito “business plan”) da parte di start up innovative di piccola dimensione.
Sono ammissibili le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
1) risultino iscritte nel Registro delle imprese di una Camera di Commercio italiana ovvero ad un registro equivalente dello Stato di provenienza, da non più di 4 anni e 9 mesi;
2) risultino già formalmente iscritte alla Sezione Speciale del Registro Imprese presso una Camera di Commercio dedicata alle start up innovative. Qualora la procedura di iscrizione risulti ancora in corso, la start up può comunque presentare domanda purché dimostri di aver già attivato la relativa procedura di iscrizione e ne confermi successivamente il buon esito;
3) non superino la dimensione di “piccola impresa”;
4) abbiano l’unità locale in cui vengono realizzate le attività oggetto di contributo regionale8 attiva sul territorio piemontese, oppure la attivino entro la data della prima erogazione del contributo a copertura delle spese progettuali ivi sostenute;
5) non siano imprese in difficoltà;
6) non si trovino in stato di liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, inattività dell’azienda di fatto o di diritto;
7) non siano destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno e che non abbiano ancora provveduto al rimborso all’autorità competente o al deposito di tale aiuto in un conto bloccato (c.d clausola Deggendorf).
Il Bando sostiene le start up innovative che presentino un business plan finalizzato a consolidarne e/o accelerarne la crescita. Risultano in particolare coerenti con il Bando i programmi:
1. successivi alla fase di esplorazione iniziale e di costituzione/primo avvio;
2. in grado di evidenziare chiaramente, nell’ambito di un business model credibile e di un avviato sistema di relazioni, il prodotto/servizio iniziale e le relative modalità di produzione/erogazione e vendita sul mercato;
3. finalizzati a processi di strutturazione, rafforzamento e crescita del business, in vista di una rapida e significativa penetrazione del mercato.
Le spese ammssibili sono le seguenti:
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a copertura fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili del progetto ad aiuto regionale, di importo compreso tra € 150.000 e € 400.000. Il contributo massimo concedibile può essere incrementato fino a € 500.000 nel caso in cui, oltre al possesso dei requisiti richiesti per l’iscrizione all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese, la start up rispetti contemporaneamente anche uno dei seguenti requisiti in tema di impresa innovativa:
a) l’impresa può dimostrare, attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell'arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale; oppure
b) i costi di ricerca e sviluppo dell’impresa rappresentano almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell'aiuto oppure, nel caso di una start up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno.
Domande a partire dal 25 settembre 2019 fino ad esaurimento delle risorse disponibili
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 19.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il bando si propone, attraverso l’erogazione di voucher alle imprese per l’acquisizione di servizi specialistici e qualificati per la ricerca e innovazione, di stimolare la domanda di ricerca e innovazione delle imprese piemontesi, sostenendo le attività di innovazione e di trasferimento delle conoscenze e i processi di progettazione e sperimentazione delle soluzioni innovative.
Possono presentare domanda di accesso all’agevolazione le piccole e medie imprese (PMI), in forma singola, in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite, iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio, essere in attività ed in possesso di almeno un bilancio chiuso e approvato al momento della presentazione della domanda;
b) avere un’unità operativa attiva in Piemonte al momento dell’erogazione del contributo.
Sono ammissibili a finanziamento le proposte di acquisizione di servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle PMI, coerenti alle aree prioritarie e alle traiettorie tecnologiche definite dalla Strategia di specializzazione intelligente regionale.
I servizi per la ricerca e innovazione devono rientrare in una delle seguenti tipologie:
A - Servizi tecnici di sperimentazione di prodotti e processi migliorativi e/o innovativi
- Servizi di supporto alle fasi successive della progettazione dettagliata quali, ad esempio, prove e test di laboratorio, utilizzo di laboratori, definizione e studio rendimenti, prestazioni e tolleranze, la prototipazione, anche rapida. Sono compresi i servizi tecnici di progettazione strettamente correlati ai servizi oggetto della prestazione.
B – Servizi di supporto alla certificazione avanzata (test e prove di laboratorio finalizzati al percorso certificativo).
- Servizi di supporto tecnico all’implementazione di sistemi di gestione e alla certificazione di sistema secondo schemi di enti normativi e regolamentari di rilevanza internazionale.
- Servizi di supporto all’adozione di schemi di certificazione avanzati capaci di contribuire in modo significativo all’innalzamento delle capacità competitive delle imprese.
- Supporto tecnico alla certificazione di prodotto. Sono comprese solo le consulenze strettamente propedeutiche ai test e prove di laboratorio finalizzati al percorso certificativo.
C - Messa a disposizione di attrezzature
- Servizi finalizzati al supporto dell’innovazione attraverso l’utilizzo di attrezzature scientifiche, quali, ad esempio, laboratori e banche dati.
D - Servizi qualificati specifici a domanda collettiva. Si tratta di servizi specializzati a domanda collettiva finalizzati allo sviluppo di processi di innovazione diffusa nelle filiere e nei sistemi produttivi (certificazione di filiera) e comprendono ad esempio:
- analisi e mappatura della filiera;
- stesura e validazione dei protocolli;
- elaborazione specifiche e dati utili alla stesura di manuali operativi;
- spese di certificazione.
Sono considerate ammissibili le spese relative all’acquisizione del servizio prestato dall’infrastruttura di ricerca prescelta.
L’agevolazione sarà concessa sotto forma di contributo a fondo perduto da un minimo di 20.000,00 euro a un massimo di 200.000,00 euro a copertura massima del 70% delle spese ammissibili.
Domande dalle ore 09:00 del 29 luglio 2019 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 16.062.879
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Approvata la scheda di misura che intende sostenere “Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale” (Piattaforme Tecnologiche) che consentano l’acquisizione e la sperimentazione di nuove conoscenze nonché l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire allo sviluppo delle imprese (in specie piccole e medie) che operano in aree scientifiche e tecnologiche individuate in conformità a quanto indicato negli atti di indirizzo e programmazione della Regione Piemonte.
La presente misura è rivolta al finanziamento di progetti di ricerca industriale e/o progetti di sviluppo sperimentale con i seguenti obiettivi prioritari:
- sostenere la ricerca industriale e l’innovazione nelle tecnologie funzionali alla realizzazione delle strategie nei settori/ambiti individuati nel documento regionale di programmazione strategica S3 quale perimetro entro cui indirizzare le future politiche della Regione Piemonte per la ricerca e l’innovazione;
- favorire la collaborazione tra imprese e il sistema della ricerca per l'elaborazione di progetti fortemente finalizzati all’implementazione nei processi produttivi reali e/o alla prima industrializzazione di soluzioni tecnologiche e di processo ad alto potenziale innovativo;
- agevolare lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese e organismi di ricerca, incentivando il trasferimento di tecnologie da parte di Grandi imprese e OdR a favore di imprese appartenenti a filiere produttive coerenti o facenti parte di una catena di sub fornitura;
- favorire le ricadute sul territorio in termini di impatto sull'occupazione e sulla competitività del sistema produttivo piemontese;
- rivolgersi a imprese e soggetti di qualsiasi settore merceologico, purché il progetto, percorra in modo multidisciplinare e possibilmente multisettoriale una delle tre traiettorie strategiche (smart e resource efficiency) fissate per il successo dell’innovazione nelle tecnologie e rispetti la coerenza settoriale con la S3 che individua, nei settori dell’aerospazio, automotive, chimica verde, meccatronica, made in, ossia agroalimentare e tessile, e innovazione per la salute,;
- generare ricadute potenziali in termini di (i) rilevanza della ricerca industriale o dell’innovazione proposta, (ii) potenziale diffusione e replicabilità dell’applicazione della stessa, (iii) internazionalizzazione, ed infine di (iv) crescita di competitività del sistema manifatturiero regionale
Raggruppamenti/Aggregazioni, anche temporanei, costituiti o costituendi, di almeno 2 soggetti e massimo 10, indipendenti tra loro, che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
- PMI La soglia di partecipazione di ciascun soggetto dovrà essere ricompresa tra un minimo del 10% ed un massimo del 70% del costo complessivo di progetto, e comunque cumulativamente non costituire meno del 40% del costo complessivo di progetto;
- ODR (organismi di ricerca). Questi ultimi dovranno sostenere cumulativamente non più del 30% dei costi complessivi ammissibili, qualora presenti nel partenariato con ruolo “istituzionale”. Vista la finalità della di Piattaforma, volta a privilegiare iniziative di disseminazione e trasferimento tecnologico, l’orientamento è di favorire tale partecipazione secondo un profilo di fornitura di servizi (ricerca contrattuale) e non di partner;
- Grandi imprese. Queste ultime dovranno sostenere cumulativamente non più del 40% dei costi complessivi ammissibili, dando dimostrazione che la loro partecipazione riguardi l’adozione di soluzioni innovative orientate a favorire l’intefacciamento e l’interoperabilità dei propri sistemi di produzione con quelli delle imprese appartenenti alla medesima filiera/dominio produttivo/catena del valore.
Sono ammissibili all’agevolazione i programmi intrapresi da imprese e organismi di ricerca i cui settori di attività rientrino negli ambiti di innovazione industriale individuati alla S3 regionale (automotive, aerospazio, chimica verde, meccatronica, made in, ossia agroalimentare e tessile, e innovazione per la salute). Sono altresì ammissibili quei soggetti appartenenti ad altri settori merceologici che, in collaborazione con l’impresa capofila del progetto, percorrano in modo multidisciplinare e multisettoriale una delle due traiettorie strategiche (smart e resource efficiency), e, più in generale, ulteriori ambiti tecnologici funzionali al progetto stesso.
Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto all’ingresso sul mercato, nonché dotate di prospettive di vita utile significativa (final market adaptation, progetti pilota, prototipazione, dimostrazione, validazione precoce dei risultati, linee pilota, etc.) I progetti dovranno, comunque, presentare spese prevalenti riconducibili all’intervento di sviluppo sperimentale (inclusa la parte dimostrativa).
Gli interventi ammissibili dovranno rispettare le seguenti soglie dimensionali:
a) DIMENSIONE MINIMA DEI PROGETTI (IN TERMINI DI INVESTIMENTO TOTALE (riferito all’intera compagine) > 3.000.000€ e < 10.000.000€
b) SOGLIA MINIMA DI INVESTIMENTO PER SINGOLO SOGGETTO > 300.000€
Tiplogia di beneficiario | Tipo di attività | ESL MAX Misura | ESL MAX Misura |
Piccola impresa | Ricerca industriale | 50% | 55% |
Sviluppo sperimentale/dimostratore | |||
Media impresa | Ricerca industriale | 40% | 45% |
Sviluppo sperimentale/dimostratore | |||
Grande impresa | Ricerca industriale | 30% | 35% |
Sviluppo sperimentale/dimostratore | |||
Organismi di ricerca |
Ricerca industriale, Sviluppo sperimentale/dimostratore |
60% |
Fino ad esaurimento delle risorse disponibili
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020
La Camera di commercio di Cuneo ha deliberato l'apertura di un bando per favorire la costituzione e la promozione delle seguenti forme aggregative di imprese:
- Reti d'impresa nella provincia di Cuneo;
- Consorzi.
Possono beneficiare del sostegno:
- i raggruppamenti di imprese, con capofila e maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, costituiti in forma di contatto di rete;
- i consorzi con maggioranza delle imprese aderenti aventi sede legale e/o unità operativa nella provincia, con l’esclusione di consorzi agricoli, turistici e centri commerciali naturali beneficiari dei bandi specifici finalizzati alla valorizzazione e promozione dei settori agricolo e zootecnico, turismo e commercio.
Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1/01/2019 e il 31/12/2019, relative a:
1) spese consulenziali e professionali finalizzati alla costituzione;
2) realizzazione o implementazione sito internet con la traduzione in almeno una lingua straniera;
3) campagne pubblicitarie (riviste, radio, televisione, web, social network) con esclusione delle sponsorizzazioni, ed eventuali traduzioni;
4) materiale pubblicitario della rete o del consorzio (realizzazione logo, brochure, pieghevoli, vestiario, cartellonistica, gadget promozionali) ed eventuali traduzioni;
5) organizzazione e partecipazione a eventi, fiere, mostre o rassegne di rilevanza nazionale o internazioanle in Italia o all'estero: affitto e allestimento area espositiva, spese di viaggio e soggiorno per ciascun evento (per un massimo di n. 2 persone incaricate dalla rete o dal consorzio per ciascun evento), interpretariato. Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.
Per l'ottenimento del contributo da parte delle reti di nuova costituzione è necessario:
- la sottoscrizione del contratto di rete entro il 31/12/2019;
- l'effettiva registrazione del contratto di rete al Registro imprese sulle posizioni di tutte le imprese partecipanti al contratto entro il 31/12/2019. Le spese al netto di Iva complessivamente sostenute, non devono essere inferiori a € 1.500,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna rete/consorzio è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 5.000,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1/04/2019 fino al 31/01/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti. I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo ovvero nel caso di conferimento l’impresa subentrante deve risultare in attività.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Non possono partecipare al bando:
• le imprese beneficiarie del bando per l’innovazione intellettuale marchi e brevetti anno 2018;
• le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura;
• le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria;
• i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e amministrative (REA).
Sono ammissibili le spese sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2019 e il 31/12/2019, nelle tipologie di seguito riportate:
• progettazione del marchio;
• ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito;
• assistenza per la concessione in licenza del marchio;
• assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale;
• analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design;
• consulenza e assistenza per la brevettazione;
• assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design;
• tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari. Le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non devono essere inferiori a € 700,00 per i marchi e € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo camerale che può essere concesso a ciascuna impresa è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, sino all’importo massimo di € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 1/04/2019 fino al 31/01/2020, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 2.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 27/02/2020
Obiettivo della Misura è favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale di secondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro familiari nonché della cittadinanza in generale.
Le proposte progettuali dovranno documentare:
1) l'avvio di una rete territoriale istituzionale che coinvolga tutti i soggetti funzionali al raggiungimento dell'obiettivo della Misura ossia lo sviluppo di sistemi di welfare aziendale e territoriale (es. fornitori diretti di servizi di welfare, enti del terzo settore, associazioni di rappresentanza sindacale e datoriale, ecc.);
2) nel caso di coinvolgimento di più aziende, la formalizzazione di una rete operativa, gestita in ATI che includa le imprese del territorio coinvolte nell'adozione dei Piani di welfare.
Possono presentare domanda per i contributi di cui al presente Bando:
- Piccole e medie imprese - PMI, singole o raggruppate in Associazioni Temporanee di Imprese - ATI, costituende o già costituite;
- Grandi imprese, a condizione che venga adottato un nuovo Piano di welfare territoriale oppure che un Piano di welfare aziendale esistente venga ampliato e messo a disposizione del territorio di riferimento. In entrambi i casi dovrà avere una forte condivisione con Enti o altri soggetti locali, anche in continuità con gli Ambiti territoriali individuati per la sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), titolari delle sperimentazioni di azioni innovative di welfare territoriale e/o si dovrà configurare come forma di integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità già esistenti o fase di definizione.
I soggetti che presentano domanda di contributi, sia in forma singola che associata, devono avere la sede legale o unità operativa in Piemonte. I raggruppamenti, inoltre, individuano un soggetto con funzione di capofila, unico referente nei confronti della Regione Piemonte.:
Sono soggetti destinatari della Misura:
- lavoratrici e lavoratori dipendenti delle imprese beneficiarie dell’intervento;
- altri lavoratori e lavoratrici.
Verranno finanziate le attività inerenti la definizione e l’avvio dei Piani di welfare finalizzati all’erogazione di servizi nelle macro-aree “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, “politiche per le pari opportunità” e “sostegno alla cultura di benessere globale delle lavoratrici e dei lavoratori”, nonché azioni di volontariato aziendale e attività organizzative e di raccordo delle reti territoriali.
Proroga termini dal 29 novembre 2019 al 27 febbraio 2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 40.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo ha come obiettivo quello di sostenere programmi organici di investimento delle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) finalizzati ad introdurre innovazioni nel processo produttivo1 per trasformarlo radicalmente al fine di adeguarlo alla produzione di nuovi prodotti, diversificare la produzione o per rendere il processo comunque più efficiente dal punto di vista energetico, ambientale, dell’uso di acqua e materie prime, produttivo e della sicurezza.
Possono accedere al Fondo e richiedere l’agevolazione di cui al presente bando le Micro, Piccole e Medie imprese.
Possono presentare domanda anche:
- MPMI neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati;
- cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di MPMI (ad esclusione delle Cooperative Sociali di servizi alla persona);
- consorzi di produzione, Società Consortili (aventi dimensione di MPMI e in quanto beneficiari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi;
Linea A – progetti di importo minimo pari a € 50.000 – Linea riservata alle Micro e Piccole imprese
Sono ammissibili gli investimenti sostenuti esclusivamente da Micro e Piccole imprese, di importo minimo pari a € 50.000.
Linea B – progetti di importo minimo pari a € 250.000
Sono ammissibili gli investimenti sostenuti da Micro, Piccole e Medie imprese di importo minimo pari a € 250.000.
Per tutte le linee di intervento il progetto di investimento è di durata massima pari a 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione.
Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica, che si sostanziano in:
- acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, strumentali al progetto di innovazione e classificabili nell’attivo dello Stato Patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4;
- installazione e posa in opera degli impianti (a titolo di esempio le opere elettriche ed idrauliche), ivi incluse le opere murarie, di esclusivo asservimento degli impianti/macchinari oggetto di finanziamento nel limite del 20% degli investimenti ammessi;
- servizi di consulenza e servizi equivalenti nel limite del 20% del totale delle spese ammissibili, acquisiti da fonti esterne a prezzi di mercato, nell'ambito di un'operazione che non comporti elementi di collusione;
- acquisto di licenze, brevetti, know-how o di conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto di innovazione (nel limite del 10% dell'importo totale ammesso).
Entità e forma dell'agevolazion
L'agevolazione è concessa a prestito agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e con le seguenti caratteristiche:
- 60% fondi regionali, a tasso zero (con un limite massimo di € 850.000);
- 40% fondi bancari, alle condizioni previste da apposite convenzioni stipulate dagli istituti bancari con Finpiemonte S.p.A.
Le domande di sostegno devono essere presentate a partire dal 25 gennaio 2019 fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 9.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte promuove politiche di internazionalizzazione del sistema economico, con azioni di stimolo e di incoraggiamento del sistema stesso delle singole PMI ad andare incontro alla domanda estera di prodotti e servizi al fine di rafforzare sempre più il ruolo dell’export come componente trainante dell’economia piemontese.
A questo scopo sono state attivare due misure tra loro complementari:a) la prima denominata “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi” riguardante uno strumento finanziario finalizzato a supportare le spese e gli investimenti rivolti a migliorare in modo strutturale e duraturo il livello di internazionalizzazione delle imprese piemontesi mediante l’erogazione di un finanziamento a tasso zero. La seconda denominata “Contributo a fondo perduto a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi” rivolta a concedere una premialità commisurata all’incremento occupazionale permanente realizzato mediante i progetti finanziati con la precedente Misura, mediante un contributo a fondo perduto.
Per l'Azione a) Possono beneficiare del sostegno le PMI con almeno una sede operativa in Piemonte.
Per l'Azione b) Possono beneficiare del sostegno le PMI con almeno una sede operativa in Piemonte e che siano state finanziate con la precedente Azione a) Misura “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi”.
Per l'Azione a) "Progetti di promozione dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale" sono ammissibili i progetti di investimento destinati ad avviare, qualificare e consolidare la presenza delle imprese piemontesi sui mercati internazionali.
In particolare, sono finanziabili le iniziative che permettano all’impresa di proporsi sui mercati esteri con un offerta ed una presenza più competitiva, di conferire maggior valore aggiunto ai prodotti e servizi proposti, di strutturarsi ed acquisire esperienza sui mercati esteri.
Per l'Azione b) Creazione di nuova occupazione in Piemonte, a condizione che sia riferita ad investimenti:
- già ammessi alla Misura “Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi”;
- coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Piemonte.
Per l'Azione a) Linea A (Dotazione finanziaria €7.000.000): finanziamento agevolato pari al 100% della spesa ammissibile, fino al 70% erogato con fondi regionali, e 30% con finanziamento bancario a tassi di mercato.
Importo minimo progettuale: € 50.000;
Importo minimo di intervento del fondo a tasso zero: € 35.000;
Importo massimo di intervento del fondo a tasso zero: € 700.000.
Per l'Azione b) Linea B (Dotazione finanziaria €2.000.000): contributo a fondo perduto fino a 15.000,00 euro per nuovo addetto, fino a un massimo di 150.000 euro complessivi, e per un importo non superiore al 50% dell’importo del progetto ammesso sulla Linea A.
Le domande di sostegno possono essere presentate a partire dal 27 dicembre 2018.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 16/12/2019
L’intervento è finalizzato a supportare le micro, piccole e medie imprese1 aventi unità locale operativa in Piemonte in un percorso di innovazione con lo scopo di incentivare la rottamazione di un veicolo commerciale (N1 o N22 ) con conseguente acquisto di un nuovo veicolo commerciale (N1 o N2) a basso impatto ambientale, ai fini del miglioramento delle emissioni in atmosfera e quindi della qualità dell’aria.
I soggetti beneficiari di tale intervento sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (denominate nel seguito MPMI) aventi unità locale operativa attiva in Piemonte. Questo requisito deve essere posseduto dal momento della domanda fino a quello di liquidazione del contributo.
Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli commerciali N1 o N2, utilizzati per il trasporto in conto proprio, elettrico puro, ibrido (benzina/elettrico solo Full Hybrid o Hybrid Plug In3 ), metano esclusivo e GPL esclusivo, metano o GPL bifuel (benzina/metano e benzina/gpl), previa rottamazione di un veicolo commerciale N1 o N2 per il trasporto in conto proprio benzina fino ad euro 1/I incluso, ibridi benzina (benzina/metano o benzina/GPL) fino a euro 1/I incluso e diesel fino ad euro 4/IV incluso.
Sono inoltre ammesse le spese di conversione di veicoli commerciali per trasporti specifici e a uso speciale4 N1 e N2 in veicoli dotati di sistemi di trazione che utilizzano esclusivamente combustibili diversi dal gasolio quali:
- elettrico
- metano
- GNL
- GPL
- bifuel benzina (benzina/metano e benzina/GPL).
La data di acquisto rilevabile dalla fattura e la data di immatricolazione devono essere successive al 20 ottobre 2017.
Ciascuna impresa può presentare fino a due domande di contributo a valere sul Bando, a fronte di due veicoli commerciali rottamati o convertiti.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto proporzionale alla massa e all’alimentazione del veicolo e limitatamente alla gamma di veicoli N1 e N2 secondo la tabella seguente:
L'entità del sostegno varierà tra i €1.000 e i €10.000.
1 - <1,5 t | 1,5 - 2,5 t | >2,5 - < 4 t | 4 - 7 t | >7t- <12t | |
ELETTRICO PURO | € 6.000 | € 7.000 | € 8.000 | €9.000 | € 10.000 |
IBRIDO (Full Hybrid o Hybrid Plug In) METANO (MONO E BIFUEL) GPL (MONO E BIFUEL) | € 4.000 | € 5.000 | € 6.000 | €7.000 | € 8.000 |
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI BIFUEL (BENZINA/METANO O BENZINA/GPL) | € 1.000 | € 1.000 | € 1.000 | €1.000 | € 1.000 |
CONVERSIONE VEICOLI IN VEICOLI METANO ESCLUSIVO, GPL ESCLUSIVO, GNL ESCLUSIVO, ELETTRICO) | € 3.000 | € 3.000 | € 3.000 | €3.000 | € 3.000 |
Le domande di contributo devono essere presentate entro le ore 16:00 del 16 dicembre 2019.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.291.778
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte ha pubblicato il bando relativo al finanziamento per interventi di valorizzazione dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO sul territorio regionale.
I soggetti proponenti degli interventi di cui al seguente bando sono:
- Enti locali;
- Consorzi pubblici.
Gli interventi ammissibili ai fini del presente bando riguardano:
a) recupero di strutture edilizie;
b) ristrutturazione, accessibilità e riqualificazione di edifici;
c) restauro e messa in sicurezza di elementi architettonici ed opere d’arte;
d) allestimento strutturale e multimediale degli spazi museali;
e) opere per parcheggi e viabilità ad esclusivo servizio del bene culturale oggetto di valorizzazione.
Sono ammissibili i costi inerenti:
a) opere per manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni edilizie;
b) impianti e reti tecnologiche;
c) arredi, attrezzature e apparecchiature, per allestimento di spazi interni e pertinenziali;
d) parcheggi e viabilità ad esclusivo servizio del bene;
e) progettazione e direzione lavori, collaudo.
L'agevolazione viene concessa quale contributo a fondo perduto, fino al massimo dell’80% dei costi ammissibili.
Le domande possono essere inviate a partire dalle ore 9 del giorno 01/10/2018 e fino ad esaurimento delle risorse.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Entità e forma dell'agevolazione
Linea A:
- investimento minimo: € 500.000,00,
- finanziamento a tasso agevolato così composto:
Linea B:
- Investimento minimo € 30.000,00 - investimento massimo € 100.000,00.
- finanziamento a tasso agevolato così composto:
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 15 ottobre 2018.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 25.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Mediante il presente strumento, consistente in finanziamenti agevolati in concorso con il sistema bancario, Finpiemonte S.p.A., società strumentale della Regione Piemonte, intende sostenere le grandi imprese, attive e produttive in Piemonte, nella realizzazione di progetti di investimento, consolidamento e sviluppo che prevedano una maggiore qualificazione della presenza di tali imprese sul territorio regionale, preferibilmente accompagnata da una positiva ricaduta occupazionale.
Lo strumento è finalizzato, nello specifico, alla copertura del fabbisogno finanziario per la realizzazione di progetti di investimento, comprensivi di spese in beni materiali e in immobilizzazioni immateriali.
La dotazione finanziaria iniziale è pari a € 25.000.000.
I beneficiari si distinguono in:
- Grandi imprese con meno di 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento;
- Grandi imprese con un organico pari o superiore a 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento;
- Cooperative classificabili come grandi imprese, con meno di 3.000 dipendenti al momento della presentazione della domanda di finanziamento.
Sono ammissibili i progetti di importo minimo pari a € 1.500.000 e di importo non superiore a € 25.000.000, finalizzati all’avviamento, ampliamento, diversificazione di un’unità locale operativa e/o all’innovazione dei processi/prodotti delle imprese richiedenti.
Sono previste n. 3 linee di intervento con le seguenti spese finanziabili.
Linea A – Grandi imprese con meno di 3.000 dipendenti
Linea B – Grandi imprese con un organico pari o superiore a 3.000 dipendenti
Linea C – Cooperative classificabili come grandi imprese
I finanziamenti concedibili devono essere di importo minimo pari a € 1.500.000 e di importo massimo pari a € 25.000.000. La quota massima di intervento di Finpiemonte nei finanziamenti è invece pari a € 5.000.000.
Il finanziamento è concesso fino al 100% delle spese ritenute ammissibili e viene erogato da risorse di Finpiemonte a tassi agevolati e risorse bancarie a tassi di mercato.
La percentuale di intervento di Finpiemonte è la seguente:
- Linea A e C: fino al 70% del finanziamento concedibile;
- Linea B: pari al 50% del finanziamento concedibile.
Fino ad esaurimento delle risorse disponibili
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 500.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente bando ha come obiettivo la concessione di contributi a favore di imprese innovative, spin off della ricerca pubblica, per la copertura finanziaria delle spese di consulenza per comunicazione e marketing delle loro attività.
Il Bando si rivolge alle imprese innovative piemontesi con i seguenti requisiti:
A. essere nate dai servizi forniti dagli incubatori universitari pubblici;
B. essere costituite dal 28.08.2009,
C. avere avuto la validazione del business plan
D. avere sede legale in Piemonte,
E. avere almeno una unità locale operativa in Piemonte, F
F. essere iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro Imprese della CCIAA, territorialmente competente, come “start-up innovative” o come “PMI innovative”,
H. essere iscritte nel “Registro regionale imprese innovative spin off della ricerca pubblica.
Sono considerate ammissibili a contributo le seguenti spese per consulenza di comunicazione e marketing delle attività:
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino alla copertura del 70% della spesa complessiva ritenuta ammissibile e fino ad un tetto massimo di € 20.000,00.
La dotazione finanziaria ammonta complessivamente ad € 500.000,00.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 33.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente bando si articola in due misure:
MISURA A: Sostegno finanziario all’attrazione e al radicamento di investimenti in Piemonte
MISURA B: Contributi a fondo perduto commisurati alla ricaduta occupazionale degli investimenti finanziati con la Misura a)
L'obiettivo è quello di migliorare la competitività dei sistemi produttivi attraverso:
a) la realizzazione di investimenti da parte di PMI non ancora attive in Piemonte;
b) le PMI piemontesi che hanno delocalizzato la produzione all’estero ma che intendano reinsediarsi nel territorio regionale;
c) il radicamento di imprese già presenti, che intendano realizzare un nuovo investimento funzionalmente diverso da quello esistente
d)Concedere una premialità commisurata all’incremento occupazionale determinato dai progetti ammessi con la Misura a
a) PMI, non ancora attive in Piemonte, che intendono realizzare un investimento in Piemonte;
b) PMI piemontesi che hanno delocalizzato la produzione all’estero ma che intendano reinsediarsi nel territorio regionale;
c) PMI già presenti in Piemonte che intendono realizzare un investimento funzionalmente diverso da quello esistente.
MISURA A
1. Investimenti fissi per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di beni o servizi, centri direzionali, centri di ricerca e sviluppo che generino nuova occupazione;
2. Progetti di ricerca e sviluppo preordinati o connessi all’insediamento di nuovi impianti di produzione di beni o servizi, centri direzionali, centri di ricerca e sviluppo che generino nuova occupazione.
MISURA B
Creazione di nuova occupazione in Piemonte, a condizione che sia riferita ad investimenti:
- già ammessi alla Misura a)
- coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Piemonte (S3)
Tipologia di spese ammissibili
MISURA A:
Dotazione finanziaria: 30.000.000
Entità e forma dell'agevolazione: Finanziamento a tasso zero, per un importo massimo di 2.000.000,00 a copertura di una quota fino all’70% del programma di spesa approvato, variabile a seconda delle tipologie di beneficiari e di progetti, collegato ad un finanziamento bancario a copertura della restante parte del programma di spesa.
Misura B:
Dotazione finanziaria: 3.000.000
Entità e forma dell'agevolazione: Contributo a Fondo perduto fino a euro 20.000,00 per nuovo addetto, fino a un massimo di euro 200.000,00 , e comunque per un importo non superiore al 50% del progetto ammesso a valere sulla Misura a)
Per la misura A le domande potanno essere presentate a partire dal 18 giugno 2018 e fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Avvio attività / StartUp, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Legge Regionale 34/08 prevede due linee d'intervento:
AZIONE A. Obiettivo degli Interventi è quello di sostenere investimenti per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative di autoimpiego nella forma di attività di creazione d’impresa.
Il presente provvedimento é finalizzato alla concessione di agevolazioni pubbliche sotto forma di finanziamento a tasso agevolato a favore di imprese individuali/società.
Documentazione ufficiale: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/artt_09_42.htm
AZIONE B. Obiettivo degli Interventi è quello di sostenere investimenti per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative di autoimpiego nella forma di attività di lavoro autonomo.
Il presente provvedimento è finalizzato alla concessione di agevolazioni pubbliche sotto forma di finanziamento a tasso agevolato a favore di lavoratori autonomi.
Documentazione ufficiale: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/autonomo.htm
AZIONE A.
Possono presentare domanda per il finanziamento previsto le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali comprese le società a responsabilità limitata semplificata nella cui composizione siano presenti soggetti appartenenti ad almeno una delle categorie sottoelencate:
a) soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;
b) soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale;
c) soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;
d) soggetti occupati a rischio di disoccupazione;
e) soggetti che intendono intraprendere un'attività di autoimpiego.
AZIONE B.
Possono presentare domanda di finanziamento i soggetti appartenenti ad almeno una delle categorie sottoelencate:
a) soggetti inoccupati e disoccupati in cerca di occupazione;
b) soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale;
c) soggetti occupati con contratti di lavoro che prevedono prestazioni discontinue, con orario e reddito ridotto;
d) soggetti occupati a rischio di disoccupazione;
e) soggetti che intendono intraprendere un'attività di autoimpiego.
AZIONE A.
Sono considerati ammissibili al finanziamento a tasso agevolato le spese per i seguenti investimenti:
a) acquisto di macchinari, attrezzature;
b) acquisto di automezzi connessi e strumentali all’attività aziendale;
c) opere murarie, impianti elettrici, idraulici, ristrutturazioni in genere nonché spese di progettazione;
d) acquisto di arredi strumentali;
e) acquisto di apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi;
f) spese per la realizzazione del logo e/o del sito.
AZIONE B.
Sono considerate ammissibili al finanziamento a tasso agevolato le spese per i seguenti investimenti produttivi:
a) acquisto di macchinari e attrezzature;
b) acquisto di automezzi connessi e strumentali all’attività;
c) acquisto di arredi strumentali;
d) acquisto di apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi;
e) spese per la realizzazione del sito fino ad un tetto massimo di spesa di Euro 2.000,00, IVA esclus
AZIONE A.
Vengono considerati prioritari gli interventi a sostegno degli investimenti per le domande presentate da beneficiari (ad esclusione delle società a responsabilità limitata semplificata) a conduzione o a prevalente partecipazione femminile.
Il finanziamento a tasso agevolato copre fino al 100% degli investimenti e delle spese ritenuti ammissibili e viene erogato con le seguenti modalità:
a) ambiti prioritari d’intervento:
- 60% fondi regionali a tasso zero;
- 40% fondi bancari a tasso convenzionato
b) ambiti non prioritari:
- 50% fondi regionali a tasso zero;
- 50% fondi bancari a tasso convenzionato.
Il limite massimo di finanziamento è di € 120.000,00 (IVA esclusa), il limite minimo è di € 10.000,00 (IVA esclusa).
AZIONE B.
Vengono considerati prioritari gli interventi a sostegno degli investimenti per le domande presentate da lavoratrici autonome.
Il finanziamento copre fino al 100% degli investimenti e delle spese ritenute ammissibili e viene erogato con le seguenti modalità:
a) ambiti prioritari d’intervento:
- 60% fondi regionali a tasso zero;
- 40% fondi bancari a tasso convenzionato;
b) ambiti non prioritari:
- ?50% fondi regionali a tasso zero;
- ?50% fondi bancari a tasso convenzionato.
Il limite massimo di finanziamento è di € 60.000,00.
Il limite minimo di finanziamento è di € 5.000,00.
Fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Finpiemonte S.p.A. intende supportare e sostenere l’accesso al credito delle PMI piemontesi, mediante finanziamenti agevolati in concorso con il sistema bancario.
Lo strumento è finalizzato alla copertura del fabbisogno finanziario delle PMI per la realizzazione di progetti di investimento, per la necessità di capitale circolante e per le spese legate all’operatività e/o allo sviluppo.
Micro, Piccole e Medie imprese, singole e attive.
-investimenti materiali e immateriali legati allo sviluppo ed all’operatività dell’impresa;
-costi di acquisizione o trasferimento di azienda o di ramo d’azienda, compreso l’affitto se finalizzato all’acquisto;
-rimanenze (materie prime, semilavorati, prodotti finiti, merci);
-locazione di immobili per l’attività d’impresa;
-spese per servizi;
-spese generali.
Il finanziamento copre fino al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Per le imprese sostituite da meno di sei mesi dalla data di presentazione, sono ammissibili le spese sostenute prima della presentazione per un massimo del 30% del costo del progetto.
I finanziamenti concedibili devono essere di importo minimo pari a € 50.000,00.
La quota massima di intervento di Finpiemonte nei finanziamenti è invece pari a € 1.000.000,00.
La percentuale di intervento di Finpiemonte è pari al 70% del finanziamento concedibile.
La Banca cofinanziatrice ha facoltà di intervenire con una quota superiore al 30% del finanziamento concedibile, tuttavia la quota di Finpiemonte non può essere inferiore al 50%.
Il tasso è fisso in funzione del merito creditizio del proponente e calcolato secondo il prospetto “Tassi di interesse Finpiemonte”, pubblicato sul sito web di Finpiemont.
La dotazione finanziaria iniziale è pari a € 30.000.000,00.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 10.05.2017 e fino all'esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Sono state pubblicate, a valere sul fondo di garanzia per il microcredito, le nuove modalita' e procedure per la concessione delle garanzie.
L’iniziativa prevede l’utilizzo del Fondo di garanzia per il Microcredito, finalizzato a favorire l’accesso al credito a soggetti che non dispongono di capacità di garanzia propria e non sono comunque in grado di far ricorso autonomamente al credito bancario ordinario che intendono realizzare un’idea imprenditoriale di importo non inferiore a Euro 3.000,00 e non superiore a Euro 25.000,00, IVA esclusa.
Possono accedere ai benefici del predetto Fondo di garanzia le imprese di nuova costituzione in forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali e ditte individuali.
Le imprese devono essere iscritte al Registro Imprese e devono avere sede legale ed operativa nel territorio della Regione Piemonte. Le imprese devono essere interamente formate da “soggetti non bancabili”.
I soggetti beneficiari devono presentare domanda di agevolazione entro 36 mesi dalla data di costituzione dell’impresa (per l’impresa individuale dalla data di iscrizione al Registro imprese).
Sono ammissibili:
- le domande presentate da soggetti beneficiari attivi alla data di presentazione della domanda,
- le domande presentate da soggetti beneficiari inattivi qualora si rilevi che gli investimenti oggetto della domanda siano propedeutici al conseguimento dei requisiti minimi per l’avvio dell’attività.
Sono considerate ammissibili le spese sostenute nel corso dei sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, ma successive alla data di costituzione (per le imprese individuali alla data di iscrizione al Registro imprese) fino a 24 mesi dall’erogazione del finanziamento sottostante la garanzia che si sostanziano in:
a) spese in conto gestione relative a:
- parcella notarile riguardante la costituzione o la cessione dell’azienda,
- materie prime,
- semilavorati,
- prodotti finiti (merci destinate alla rivendita),
- spese per locazione (immobili e azienda in sede fissa),
- spese per formazione e qualificazione dell’imprenditore, dei soci e del personale.
- spese per prestazione di servizi, tenuta contabilità sono escluse le spese per oneri e diritti collegati ad obblighi di legge,
- registrazione di brevetti, realizzazione di sistemi di qualità, certificazione di qualità;
b) opere murarie e assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile e per la ristrutturazione dei locali. Non è finanziabile l’acquisto dell’immobile;
c) impianti, macchinari e attrezzature, arredi funzionali all’attività d’impresa; mezzi di trasporto, limitatamente ai casi in cui risultino indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa e con destinazione d’uso esclusiva rispetto a quest’ultima (è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di soggetti beneficiari che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi);
d) acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa; per la realizzazione siti internet e del logo è ammissibile la spesa fino ad un tetto massimo di Euro 3.000,00, IVA esclusa;
e) introduzione di investimenti atti a consentire che l’impresa realizzi migliori condizioni di sicurezza, accessibilità e ambiente nei luoghi di lavoro nonché nei confronti del consumatore;
f) spese generali (utenze, cancelleria, pubblicità ect.) supplementari nel limite del 20% della spesa complessiva ritenuta ammissibile.
L’agevolazione regionale prevede la concessione di una garanzia, a costo zero, sui finanziamenti concessi dagli istituti di credito convenzionati con Finpiemonte S.p.A., soggetto gestore del predetto Fondo, pari all’80% dell’ esposizione sottostante il finanziamento erogato.
Al finanziamento viene applicato un tasso di interesse annuo fisso, non superiore all’Eurirs di periodo maggiorato di uno spread annuo massimo determinato dai singoli Istituti di credito, di cui verrà data adeguata pubblicità. Il Fondo opera come garanzia “sostitutiva”, per cui l’istituto di credito non potrà richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il limite massimo di finanziamento sarà pari a Euro 25.000,00, il limite minimo a Euro 3.000,00 (IVA esclusa).
Il finanziamento deve essere rimborsato, a rate mensili, all’Istituto di credito:
- nel termine massimo di 48 mesi (di cui 3 mesi di preammortamento) per i finanziamenti di importo pari od inferiore a 10.000,00 Euro,
- nel termine massimo di 72 mesi (di cui 6 mesi di preammortamento) per i finanziamenti di importo superiore e comunque entro il limite massimo di 25.000,00 Euro.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 63.278.200
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il presente Bando disciplina l’accesso alla misura “Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e delle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca”.
Il Bando viene attivato al fine di supportare progetti che connettano la ricerca e i relativi risultati con l’industrializzazione e valorizzazione economica, favorendo la concretizzazione delle conoscenze generate, riducendo il tempo di introduzione sul mercato e incoraggiando il trasferimento di idee innovative in nuovi prodotti e processi capaci di generare rilevanti ricadute per le imprese e/o per il territorio.
La dotazione finanziaria regionale a valere sui Fondi POR-FESR 2014-2020 è stabilita programmaticamente in € 63.278.200.
Possono accedere al Bando e richiedere l’agevolazione i seguenti beneficiari:
- imprese di qualunque dimensione (PMI e GI), in forma sia di soggetto titolare del progetto sia di coproponente (qualora il progetto sia proposto congiuntamente da più soggetti);
- organismi di ricerca (OR), esclusivamente nella forma di co-proponenti nell’ambito di progetti proposti congiuntamente da più soggetti.
I progetti possono essere presentati:
1) nell’ambito di progetti imprenditoriali individuali;
2) nell’ambito di progetti imprenditoriali proposti congiuntamente da più soggetti.
Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto alla messa in produzione e all’ingresso sul mercato.
Le imprese proponenti, in fase di presentazione della domanda di cui alla Fase 2, assumono l’impegno ad attivare un numero di assunzioni minime, contestualmente all’avvio delle attività, corrispondenti alle seguenti fasce di investimento:
1) tra 5 e 7 milioni di euro - 5 assunzioni;
2) tra 7 e 10 milioni di euro - 8 assunzioni;
3) tra 10 e 15 milioni di euro - 10 assunzioni;
4) oltre i 15 milioni di euro - 12 assunzioni.
Le spese ammissibili sono le seguenti:
A) PERSONALE: Spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca). Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali.
B) STRUMENTI E ATTREZZATURE: Strumenti e attrezzature utilizzati per il progetto di ricerca e per la durata di questo. Se gli strumenti e le attrezzature in questione non sono utilizzati per la loro durata di vita totale per il progetto di ricerca, sono considerati ammissibili solo i costi dell'ammortamento corrispondenti al ciclo di vita del progetto di ricerca, calcolati secondo principi contabili generalmente accettati; inoltre, nell’ambito temporale di durata del progetto, il costo da addebitare al progetto deve tenere conto della percentuale di utilizzazione delle apparecchiature per il progetto.
C) SERVIZI DI CONSULENZA: Servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, compresi i servizi di ricerca contrattuale e le competenze tecniche acquisite da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione.
D) SPESE GENERALI: Spese generali supplementari nel limite massimo del 15% delle spese di personale di cui al precedente punto A).
E) MATERIALI: Costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili all'attività di ricerca.
F) COMUNICAZIONE E DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI
G) DIRITTI DI PROPRIETA’ INTELLETTUALE (esclusivamente nel caso di beneficiario configurabile come PMI)
Le agevolazioni del presente Bando sono previste entro il limite massimo di € 10 milioni per singolo progetto. Gli aiuti di cui al presente Bando sono concessi in forma di:
a) aiuto non rimborsabile (c.d. contributo alla spesa)
oppure
b) agevolazione mista attraverso la possibile integrazione di contributo alla spesa e di aiuto rimborsabile (c.d. credito agevolato).
La procedura di presentazione della domanda è articolata in due Fasi.
Fase 1. Manifestazione di interesse, prenotazione dei fondi e autorizzazione regionale alla presentazione della domanda: dovrà essere inviata a partire dalle ore 9:00 del 5 Settembre 2016.
Fase 2. Presentazione della domanda e negoziazione con il Comitato di valutazione: In caso di esito positivo della Fase 1, l’impresa proponente (nonchè gli eventuali co-proponenti in caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti) procedono – entro il termine di 60 gg lavorativi dalla data di notifica del provvedimento regionale di cui alla Fase 1 – all’invio telematico della domanda.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La finalità è quella di incentivare i Centri di consulenza tecnica (di seguito denominati CCT) già accreditati per progetti finalizzati a sostenere i processi di sviluppo, il consolidamento, la riqualificazione e la riconversione delle società cooperative e dei loro Consorzi.
Il bando si rivolge ai CCT in possesso dell’accreditamento regionale. I CCT accreditati devono dimostrare il permanere dei requisiti soggettivi ed oggettivi, sottostanti il rilascio dell’accreditamento.
Sono considerate ammissibili le spese relative a:
- spese per personale; il personale deve essere alle dipendenze del CCT o alle dipendenze della società che fa parte della compagine societaria del CCT o della cooperativa aderente al soggetto costituente del CCT, identificate come sportello. Se il CCT usufruisce di personale di società non direttamente alle proprie dipendenze, il rapporto di lavoro deve identificarsi con un contratto di distacco, che deve essere comunicato al Centro per l’Impiego territorialmente competente. Il personale non deve necessariamente essere vincolato ad una provincia specifica;
- spese per la formazione professionale degli operatori che devono essere specialistiche
relativamente ai servizi forniti dal CCT;
- spese per pubblicità, spesa riconosciuta nel limite del 10% della spesa complessiva ritenuta ammissibile;
- spese per consulenze esterne che non devono essere riferite all’assistenza alle società cooperative nella presentazione delle richieste delle agevolazioni (spesa riconosciuta nel limite del 30% della spesa complessiva ritenuta ammissibile e devono riferirsi strettamente ai progetti oggetto di incentivazione).
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammesse (IVA esclusa).
Dal 01.01.2017 le società cooperative ed i loro consorzi potranno presentare domanda solo ed esclusivamente per le seguenti spese:
a) per spese di avvio,
b) per spese e/o consulenze (introduzione e sviluppo sistemi di gestione per la qualità, creazione di reti commerciali, certificazioni di prodotto e di controllo della produzione, introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale),
c) costi esterni di formazione professionale e manageriale dei soci.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 6.040.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Regione Piemonte ha definito i criteri, le modalità e i termini di concessione dei contributi a favore di agenzie formative che concorrono ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione nonché del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per lo sviluppo di progetti volti a migliorare la qualità e l’efficacia delle attività formative erogate.
Sono beneficiari dei contributi di cui al presente atto le agenzie formative che concorrono ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione nonché del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
Nello specifico potranno essere oggetto di contributi:
A. investimenti materiali e immateriali e altri costi non ammissibili integralmente o in parte per il Fondo Sociale Europeo concessi in de minimis;
B. investimenti materiali e immateriali concessi, sulla base del regime di aiuti di Stato che verrà notificato, nel rispetto dei contenuti della Decisione di approvazione del regime medesimo; la concessione si perfezionerà solo dopo la predetta approvazione da parte della Commissione europea.
C. interventi per l’aggiornamento e/o il potenziamento delle competenze del personale.
L’intensità di aiuto riconosciuta è pari al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Le domande dichiarate ricevibili, ammissibili e idonee nel merito sono approvate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria
BENEFICIARI: Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 8.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Favorire l’atterraggio e lo sviluppo di investimenti da parte di imprese a controllo estero, con nuovi insediamenti
o espansioni di stabilimenti produttivi, centri di ricerca e centri servizi che generino nuova occupazione qualificata, sostenendo progetti di ricerca e sviluppo o investimenti iniziali da realizzarsi presso la sede oggetto di intervento.
Grandi imprese a controllo estero che intendono investire in Piemonte generando una significativa ricaduta occupazionale.
La misura sostiene l'insediamento o l'ampliamento, in Piemonte, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca o di un centro direzionale o di un centro servizi, in cui sia svolta un'attività che comporti una ricaduta occupazionale prevalentemente qualificata di almeno 15 addetti.
Nel caso di aziende estere già presenti in Piemonte, il calcolo della ricaduta occupazionale è effettuato con riferimento all'unità locale oggetto di investimento.
A. PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel progetto o attività interessati;
- il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature in proporzione al loro costo di noleggio, locazione, o ammortamento, nella misura massima del 10% dei costi del personale e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, nella misura massima del 10% dei costi del personale;
- costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima del 10% dei costi del personale.
Per un importo minimo pari al 10% delle spese del progetto complessivo realizzato in collaborazione con l'impresa Beneficiaria, i costi ammissibili per l’Organismo di ricerca che collabora al progetto sono:
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui esso sia impiegato nel progetto di ricerca e sviluppo;
- spese generali e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto, nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dall'Organismo di ricerca.
- costi del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi siano impiegati nel progetto o attività interessati;
- il valore dei macchinari, delle strumentazioni e delle attrezzature dedicate alla ricerca nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI e nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, nella misura massima del 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI;
- costi per materiali di consumo e forniture di prodotti analoghi direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi e/o impianti pilota, inclusi componenti, e loro lavorazioni, nella misura massima 15% dei costi complessivi sostenuti dalla PMI.
B. INVESTIMENTI INIZIALI A FAVORE DI UNA NUOVA ATTIVITA' ECONOMICA
Le spese ammissibili per investimenti iniziali, da realizzare entro 36 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto per un importo minimo pari a € 2.000.000 e massimo pari a € 50.000.000, sono relative a:
- acquisto di immobili già esistenti nel limite massimo del 20% del progetto ammesso, o di aree già previste in strumenti urbanistici con destinazione produttiva, nel limite massimo del 10% dell’importo complessivo del progetto ammesso;
- opere murarie e assimilate finalizzate alla ristrutturazione dell'immobile acquistato, nel limite massimo del 30% dell'importo complessivo del progetto, o per la costruzione del nuovo immobile in area già prevista in strumenti urbanistici con destinazione industriale, nel limite massimo del 15% del progetto ammesso;
- macchinari, impianti generici e specifici, attrezzature destinati al progetto ammesso;
- software e programmi informatici specifici e dedicati alla attività produttiva, nel limite massimo del 10% dei costi complessivi del progetto ammesso.
La presente misura è finanziata con Fondi regionali per un importo iniziale pari a 8.000.000,00.
Beneficiario |
Modalità |
Contributo a fondo perduto (ESL) |
Limite massimo di contributo |
Grande Impresa, in qualsiasi area |
Senza collaborazione |
25% |
in base alle soglie occupazionali |
Grande Impresa, in qualsiasi area |
Collaborazione |
40% |
in base alle soglie occupazionali |
Organismo di ricerca (che non svolge attività economica) |
Collaborazione |
80% |
€400.000 |
Piccola impresa |
Collaborazione |
60 % |
€ 600.000 |
Media Impresa |
Collaborazione |
50% |
€ 700.000 |
La Misura opera con modalità a sportello, e la valutazione dei progetti viene effettuata secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
La presentazione delle domande può essere effettuata a partire dal 23 dicembre 2015.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”.
Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:
Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.
L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:
Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.
Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.
L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.
La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 1.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Il presente Avviso dà attuazione all’iniziativa del Ministero del Lavoro denominata Staffetta generazionale, finanziata con risorse assegnate alle Regioni nell’ambito del Progetto di Italia Lavoro Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di re-impiego 2012 – 2014.
Le azioni previste si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione giovanile, contribuendo, contemporaneamente, a prolungare la vita attiva dei lavoratori over 50 attraverso adeguate ed innovative formule di active ageing.
Sono beneficiari della misura:
2. Giovani inoccupati o disoccupati di età superiore a diciotto anni e fino a 32 anni compiuti, fermo restando i limiti previsti per l’assunzione in apprendistato.
I datori di lavoro destinatari della presente iniziativa sono quelli che, in regola con l’applicazione del CCNL, dei versamenti contributivi e assicurativi, con la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, alla data di pubblicazione del presente Avviso, abbiano sul territorio regionale, almeno una unità produttiva e/o una sede operativa.
È previsto il riconoscimento di un’integrazione contributiva, a titolo di contribuzione volontaria, ai lavoratori “over 50” in possesso dei requisiti sopra descritti, che accettino volontariamente la trasformazione del proprio contratto in part-time, orizzontale o verticale.
L’integrazione contributiva prevista per i lavoratori garantirà la copertura integrale del delta contributivo che si verrà a determinare per effetto della suddetta trasformazione del contratto di lavoro subordinato, da full-time in part-time, orizzontale o verticale.
La riduzione dell’orario di lavoro del singolo lavoratore maturo non potrà essere superiore al 50% del monte ore complesssivo.
Il numero massimo di mensilità d’integrazione contributiva riconoscibili – a titolo di contribuzione volontaria - non potrà essere superiore a 36 (da un minimo di 12 ad un massimo di 36, fatto salvo la possibilità di ulteriori fonti di finanziamento anche private, esplicitate nell’istanza di adesione, per la copertura delle mensilità superiori alla 36°); fermo restando l’impegno dell’impresa a individuare soluzioni a garanzia del lavoratore nel caso intervengano modifiche normative in materia di accesso alle prestazioni pensionistiche.
Le risorse assegnate alla Regione Piemonte per questo avviso sono pari ad 1.000.000,00 di euro.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 960.499
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Il presente Bando ha per oggetto la progettazione e la realizzazione di percorsi formativi per l’acquisizione del titolo di Laurea triennale e Laurea magistrale, in esercizio di apprendistato.
Possono candidarsi alla presentazione delle richieste di finanziamento per la realizzazione di percorsi di Laurea triennale e magistrale:
I percorsi sono rivolti a giovani e adulti, anche di nazionalità non italiana, con età inferiore ai 30 anni al momento dell’assunzione presso unità locali di imprese operanti sul territorio regionale.
Possono accedere ai percorsi di:
La durata massima della componente formativa del contratto in apprendistato per il conseguimento del titolo di Laurea non può essere superiore a 36 mesi, per i percorsi di Laurea triennale, e a 24 mesi per i percorsi di Laurea magistrale.
L’articolazione dei percorsi prevede:
Nello specifico sono previste le seguenti macrovoci di spese:
1) Preparazione
2) Realizzazione
3) Diffusione dei risultati
4) Direzione e controllo interno
5) Costi indiretti
Ai soli fini della preventivazione del costo dei progetti viene attribuito, a ciascun CFU da acquisire, il valore di 120,00 Euro. Il costo dei progetti è quindi determinato dal prodotto di detto valore per i massimali di seguito riportati distinti per tipologia di Laurea:
Laurea triennale: 120,00 Euro x max 80 CFU max 9.600,00 Euro
Laurea magistrale: 120,00 Euro x max 60 CFU max 7.200,00 Euro
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.
Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo.
Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:
In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.
Finanziamento agevolato che copre:
Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.
Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Decreto Ministeriale n.2230/2003 mette a disposizione delle piccole e medie imprese un contributo per la promozione dei sistemi di gestione ambientale. La misura agevolativa è mirata al finanziamento dell'acquisizione della:
Sono ammesse solo le domande corredate della certificazione rilasciata dall'organismo accreditato e sempre che tale rilascio sia avvenuto dopo il 6 ottobre 2003.
Sono ammesse alle richieste di contributo la piccole e medie imprese produttrici di beni e/o servizi appartenenti ai seguenti settori:
Le aziende possono essere dislocate su tutto il territorio nazionale.
Acquisizione della:
Sono ammesse solo le domande corredate della certificazione rilasciata dall'organismo accreditato purchè tale rilascio sia avvenuto dopo il 6 ottobre 2033.
Sono finanziabili i costi sostenuti a partire dall'esercizio finanziario 2002 relativi a:
Piccola Impresa | Media Impresa | |
Intervento 1 | 80% - max 15.000 euro | 75% - max 30.000 euro |
Intervento 2 | 40% - max 7.500 euro | 40% - max 16.000 euro |
Intervento 3 | 80% - max 7.500 euro | 75% - max 7.500 euro |
La domanda deve essere inviata con raccomandata A.R. al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, su supporto cartaceo e su supporto informatizzato.
Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Artigianato
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La Misura rientra nel Programma Straordinario per l'Occupazione (PSO) – L.R. 34/2004- MISURA II.5 Contratto di Insediamento ed è finalizzata a favorire:
Per beneficiare dell’agevolazione, le imprese devono svolgere attività diretta alla produzione di beni e servizi alla produzione e devono realizzare iniziative che comportino un significativo aumento dell’occupazione (50 nuovi addetti per uno stabilimento produttivo, 30 per un centro di ricerca realizzato da una grande impresa o 20 se realizzato da PMI).
1. Imprese:
2. Organismi di Ricerca: spese per il personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) impiegato nel progetto di ricerca.
Contributo a fondo perduto per un massimo di 7,5 milioni di euro, con intensità diversa, dipendente dalla dimensione dell’impresa, dalla sua localizzazione e dalla ricaduta occupazionale generata dall’investimento.
La domanda deve essere presentata a Finpiemonte SpA; la misura è attiva ed i fondi sono disponibili.