Agevolazioni ed incentivi

Contributo a fondo perduto fino al 50% a favore dei Consorzi per l’internazionalizzazione per lo svolgimento di attività promozionali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, PMI, Grande Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 15/02/2016

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito, con decreto direttoriale del 29 dicembre 2015, le modalità e i termini per la richiesta e la concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei Consorzi per l’internazionalizzazione, finalizzati a:

  • sostenere le PMI nei mercati esteri
  • favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi
  • incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari.

Le risorse disponibili per la realizzazione di specifiche iniziative promozionali all’estero ammontano, a favore dei consorzi multiregionali, a 3 milioni di euro per l’anno 2016.

Soggetti beneficiari

I Consorzi per l’internazionalizzazione devono:

  • essere costituiti in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari,  agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale purché in misura non prevalente rispetto alle altre. E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici. In tale ipotesi la nomina della maggioranza degli amministratori dei consorzi per l’internazionalizzazione spetta comunque alle PMI consorziate, a favore delle quali i consorzi svolgono, in via prevalente, la loro attività;
  • avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese, nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
  • essere senza scopo di lucro e non distribuire avanzi e utili di esercizio, di ogni genere e sotto qualsiasi forma, alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
  • avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a € 1.250,00 e non superiori al 20% del fondo stesso;
  • essere iscritti nel registro delle imprese al momento della presentazione della domanda e in stato di attività;
  • non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali;

I Consorzi dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del contributo; la perdita di anche uno solo di essi comporta la revoca dell’ammissione a contributo.

Tipologia di spese ammissibili

Sono agevolabili le seguenti iniziative:

  • partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
  • eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
  • show-room temporanei (durata max 6 mesi);
  • incoming di operatori esteri;
  • incontri bilaterali fra operatori esteri e all'estero;
  • workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
  • azioni di comunicazione sul mercato estero;
  • attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo totale delle iniziative;
  • realizzazione e registrazione del marchio consortile.

Le iniziative finanziabili devono essere realizzate nel periodo 1 gennaio/31 dicembre 2016; il progetto deve prevedere una spesa ammissibile non inferiore a € 50.000,00 e non superiore a € 400.000,00.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione, concessa a fondo perduto, non potrà superare il 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili. Nell’ipotesi in cui la dotazione finanziaria non sia sufficiente a garantire l’erogazione dei contributi nella citata percentuale massima si procederà alla determinazione dei contributi stessi attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili.

Scadenza

15 febbraio 2016

Bando ISI INAIL 2015. Contributo a fondo perduto fino al 65% per l’adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 276.269.986

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

L'Inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura.

Sono resi disponibili euro 276.269.986,00 con il bando Isi 2015. I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Soggetti beneficiari

I soggetti destinatari dei contributi sono le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

Al momento della domanda, l’impresa richiedente deve soddisfare, a pena di esclusione, i seguenti requisiti:

  • avere attiva nel territorio di questa Regione/Provincia autonoma l’unità produttiva per la quale intende realizzare il progetto. Per le imprese di armamento, relativamente a progetti riguardanti navi e imbarcazioni, l’unità produttiva è la nave/imbarcazione; la sede INAIL competente è quella del capoluogo (Genova, Napoli, Palermo, Trieste) nella cui regione è gestito il rapporto assicurativo della nave/imbarcazione o la posizione del ruolo unico (le risorse finanziarie sono quelle delle regioni Liguria, Campania, Sicilia e Friuli Venezia Giulia);
  • essere iscritta nel Registro delle Imprese o, nel caso di impresa artigiana, all’Albo delle Imprese Artigiane;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti non essendo in stato di liquidazione volontaria, né sottoposta ad alcuna procedura concorsuale;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi di cui al Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.);
  • non trovarsi nelle condizioni di “impresa in difficoltà” ;
  • non aver chiesto, né aver ricevuto, altri contributi pubblici sul progetto oggetto della domanda;
  • non costituisce causa di esclusione l’accesso ai benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, quelli gestiti da ISMEA e quelli previsti da disposizioni analoghe;
  • non aver ottenuto, a seguito della verifica amministrativa e tecnica della documentazione a conferma della domanda online, il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi pubblici INAIL 2012, 2013 o 2014 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
  • non aver ottenuto il provvedimento di ammissione al finanziamento per il Bando FIPIT 2014; le imprese che abbiano ottenuto il predetto provvedimento di ammissione potranno essere ammesse al finanziamento di cui al presente Avviso solo previa formale rinuncia ai benefici concessi con il provvedimento di cui al Bando FIPIT 2014. Le imprese che abbiano già ottenuto l’erogazione del finanziamento di cui al Bando FIPIT 2014 non saranno ammesse al finanziamento di cui al presente Avviso.

I soggetti destinatari dovranno altresì aver effettuato la verifica del rispetto delle condizioni poste dal regolamento “de minimis” , applicabile al settore produttivo di appartenenza ed avere pertanto titolo a presentare domanda di contributo per l’importo richiesto (15.000 € per le aziende agricole, 30.000,00 € per le aziende attive nel settore della pesca, 100.000,00 € per le imprese di trasporto, 200.000,00 € per le altre).

Tipologia di investimenti ammissibili

Sono ammessi a contributo progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

Sono ammessi a contributo i progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

  • Progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Le imprese possono presentare un solo progetto riguardante una sola unità produttiva e una sola tipologia tra quelle sopra indicate.

Per quanto riguarda la tipologia 1 (progetti di investimento), il progetto può essere articolato in più interventi/acquisti purché essi siano tutti riconducibili alla medesima “Tipologia di intervento”. Per i progetti di tipologia 2 (progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale) l’intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o più regioni. Per i progetti di tipologia 3 (Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto) sono esclusi gli interventi su strutture delle quali l’azienda richiedente detiene la proprietà ma che ha dato in locazione ad altra azienda.

Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 5 maggio 2016.

Entità e forma dell'agevolazione

Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese sostenute dall’impresa per la realizzazione del progetto, al netto dell’iva.
Il contributo massimo erogabile è pari a € 130.000.
Il contributo minimo ammissibile è pari a € 5.000. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di contributo.

Scadenza

Dal 1 marzo 2016 e fino alle ore 18.00 del 5 maggio 2016 le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità e salvare la domanda inserita. Ai fini del raggiungimento della soglia minima di ammissibilità sono stati individuati diversi parametri , associati sia a caratteristiche proprie dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda. Ai parametri sono attribuiti punteggi la cui somma deve raggiungere la soglia minima di ammissibilità pari 120 punti.

Dal 12 maggio 2016 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca.

Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 19 maggio 2016. 

OCM Vino Investimenti 2015/2016. Contributo a fondo perduto per supportare investimenti del settore vitivinicolo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Le presenti istruzioni applicative disciplinano le modalità per l’accesso all’aiuto comunitario relativo alla misura OCM Vino Investimenti per la campagna 2015/2016.

Soggetti beneficiari

Possono accedere all’aiuto:

1. le microimprese, le piccole e medie imprese.
2. le imprese che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di Euro. Per tali imprese l’intensità massima degli aiuti è dimezzata;

la cui attività sia:

a) la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
b) la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse stesse ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
c) l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
d) in via prevalente, l’elaborazione, l’affinamento ed il successivo confezionamento del vino acquistato ai fini della sua commercializzazione.

Non rientrano nella categoria dei beneficiari del premio per gli investimenti, i soggetti che realizzano esclusivamente attività di commercializzazione del vino.

Tipologia di spese ammissibili

L’aiuto è riconosciuto per gli investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino, diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa.
I materiali, le attrezzature e apparecchiature varie, devono essere mantenuti in azienda per un periodo minimo di cinque anni dalla data di finanziamento.
L’investimento, oggetto del contributo, deve mantenere il vincolo di destinazione d'uso, la natura e le finalità specifiche per le quali è stato realizzato, con divieto di alienazione, cessione e trasferimento a qualsiasi titolo, salvo casi di cambi di conduzione e salvo cause di forza maggiore e circostanze eccezionali debitamente comprovate e riconosciute.

Entità del contributo

L'entità dei contributi sarà definita nell’ambito dei bandi regionali.

Il contributo sarà calcolato sulla base delle spese ammesse al finanziamento e realmente effettuate e rendicontate dal beneficiario.

Scadenza

Il termine ultimo per la presentazione da parte del richiedente delle domande per la campagna 2015/2016 è fissato al 29 febbraio 2016.

Contratto di Sviluppo. Contributo a fondo perduto fino all'80% e finanziamento a tasso agevolato promosso da Invitalia per la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere.

Soggetti beneficiari

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese, italiane ed estere.

In particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:

  • l’impresa “proponente”, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto di Sviluppo
  • le eventuali imprese “aderenti”, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto Contratto di Sviluppo
  • i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, e sviluppo e innovazione.

L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle aziende aderenti.

Tipologia di investimenti ammissibili

Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale.

È composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.

Può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

In particolare il Contratto di Sviluppo INDUSTRIALE finanzia progetti di investimento:

  • nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative UE)
  • in alcune attività di gestione dei rifiuti e risanamento
  • in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.

Relativamente ai settori del carbone, della costruzione navale, dei trasporti e della produzione e distribuzione di energia,  risulteranno ammissibili esclusivamente progetti presentati da PMI. Eventuali progetti presentati da Grandi Imprese saranno soggetti ad obbligo di notifica alla Commissione Europea

Il Contratto di Sviluppo TURISTICO finanzia progetti di investimento:

  • nel settore ricettività e nelle eventuali attività integrative e/o nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico. Sono ammissibili anche le correlate attività commerciali complementari (nel limite del 20% degli investimenti da realizzare.

Nel settore turistico non sono ammissibili  progetti di ricerca e sviluppo ma solo progetti di innovazione.

Il Contratto di Sviluppo per la TUTELA AMBIENTALE finanzia progetti:

  • per innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria
  • per anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale
  • per consentire maggiore efficienza energetica
  • per realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento
  • per realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).

Entità e forma dell'agevolazione

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti
  • contributo a fondo perduto alla spesa
  • finanziamento agevolato
  • contributo in conto interessi.
L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80% dei costi ammissibili.

Scadenza

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del giorno 10 giugno 2015.

Contributo a fondo perduto promosso dal MIPAAF a sostegno del settore agricolo ed agroindustriale.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Avvio attività, Opere edili e impianti, Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato presentato il piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare che vale oltre 2 miliardi di euro per il triennio 2015-2017.
Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismeae Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L'Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.

Tipologia di progetti finanziati
Otto gli strumenti che vengono messi in campo per promuovere i nuovi investimenti:

  • CONTRATTI DI FILIERA

Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.

  • CONTRATTI DI DISTRETTO/FILIERA

Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.

  • EQUITY A CONDIZIONE DI MERCATO

Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.

  • FONDO DI GARANZIA A PRIMA RICHIESTA

Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.

  • FONDO DI CREDITO

Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.

  • START-UP

Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.

  • SUBENTRO E IMPRENDITORIA GIOVANILE

Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.

  • FONDO INVESTIMENTI

Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.

Contributo sotto forma di credito d'imposta fino al 35% promosso dal MISE per l'assunzione a tempo indeterminato di personale impiegato in attività di Ricerca e Sviluppo.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Artigianato, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016

E' stato pubblicato il Decreto Direttoriale del 28/07/2014 del Ministero dello Sviluppo Economico nella Gazzetta Ufficiale n. 184 del 9 agosto 2014, contenente le modalità di presentazione delle istanze per l’accesso all’agevolazione.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili alla fruizione dell'agevolazione del credito di imposta tutti i soggetti, sia persona fisica sia persona giuridica, titolari di reddito di impresa.

Tipologia di spese ammissibili

E' agevolabile il costo aziendale sostenuto relativo alle assunzioni a tempo indeterminato, anche in caso di trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, per un periodo non superiore a 12 mesi decorrenti dalla data dell'assunzione, di:

  • personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso una università italiana o estera se riconosciuto equipollente in base alla legislazione vigente in materia; 
  • personale in possesso di laurea magistrale in discipline in ambito tecnico o scientifico, purché impiegate in attività di Ricerca e Sviluppo.

Per le imprese start-up innovative e per gli incubatori certificati di imprese, è agevolabile anche il costo aziendale relativo alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate mediante contratto di apprendistato per un periodo non superiore a 12 mesi.
Per l'anno 2012 è agevolabile il costo aziendale sostenuto per le assunzioni o trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, effettuate a partire dal 26 giugno 2012.
Per gli anni successivi sono agevolabili i costi sostenuti a partire dal 1° gennaio di ciascun anno.
I soggetti richiedenti, indipendentemente dal numero delle assunzioni a tempo indeterminato di personale con le caratteristiche stabilite dal decreto, possono fruire del contributo per un ammontare massimo, per ciascun anno, pari a 200.000 euro.

Entità e forma dell'agevolazione

Il contributo sotto forma di credito d'imposta è pari al 35% dei costi aziendali, alle imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di collegio sindacale è concesso un ulteriore contributo sotto forma di credito di imposta, pari alle spese sostenute e documentate per l'attività di certificazione contabile, entro un limite massimo di 5.000 euro e, comunque, entro il tetto massimo pari a 200.000 euro per ciascun anno.

Con decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico, sono definiti i contenuti della domanda di accesso all'agevolazione e rese note le procedure per la presentazione delle domande.

Scadenza

Sono stati modificati i termini di apertura per la presentazione delle istanze per l’accesso al credito d’imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati.
In base al decreto direttoriale 10 ottobre 2014, le domande di accesso al credito d’imposta possono essere presentate dalle imprese dal

  • 12 gennaio al 31 dicembre 2015 con riferimento ai costi sostenuti per le assunzioni nell’anno 2013;

A partire dal 12 gennaio 2015 il sistema può acquisire unicamente istanze relative ad assunzioni di personale qualificato avvenute nel periodo: 1 gennaio 2013 – 31 dicembre 2013.

L’inserimento nel sistema di istanze di Credito d’imposta per l’assunzione di personale qualificato (CIPAQ) nell’anno 2012 è stata possibile fino al 31 dicembre 2014.

LEGGE 23 DICEMBRE 2000 N. 388. Detassazione del reddito di impresa per investimenti ambientali.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: PMI

SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista

Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”

La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:

  • Gli investimenti per essere definiti ambientali devono PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE DANNI CAUSATI all’AMBIENTE;
  • Beni materiali oggetto di acquisizione. Sono ammissibili, anche, beni acquistati in leasing: in tal caso si farà riferimento al costo di acquisto sostenuto dal concedente;
  • Si tengono in considerazione esclusivamente i beni materiali contabilizzati nel bilancio alla voce IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI;
  • Non sono ammissibili investimenti che rispondano ad adeguamenti previsti da obblighi di legge.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.

Tipologia di investimenti ammissibili

Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:

  • impianti fotovoltaici;
  • smaltimento ethernit;
  • impianti/macchinari che portino un risparmio energetico oltre che ad un miglioramento ambientale;
  • impianto aspirazione fumi;
  • impianti per abbattimento riduzione scarti inquinanti;
  • impianti per trattamento acque;
  • impianti depurazione;
  • cabine di verniciature;
  • impianti eolici;
  • biomasse;
  • cogenerazione;
  • rigenerazione;
  • geotermia;
  • solare termico;
  • altro in possesso dei requisiti precedenti.

Entità e forma dell'agevolazione

L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:

  • (+) Costo investimento
  • (-) Costo investimento confrontabile privo di impatto ambientale
  • (-/ +) Profitti operativi / Costi operativi
  • (+/-) Eventuali produzioni accessorie

    ___________________________________________________

  • COMPONENTE AMBIENTALE volta all’abbattimento della base imponibile

Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.

Contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato fino al 50% promosso dal MIPAAF per sviluppare i contratti di filiera e di distretto.

AREA GEOGRAFICA: Italia

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato

BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e di distretto.

Soggetti beneficiari

I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da:

  • cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi, da consorzi di piccole e medie imprese, che operano nel settore agricolo, agroalimentare e agroenergetico. Ai fini dell'ammissibilità alle agevolazioni previste dal presente decreto, i consorzi devono avere quale oggetto sociale la gestione di servizi comuni, di natura non meramente amministrativa, ivi compresi programmi specifici di supporto destinati all'insieme delle imprese consorziate. Inoltre, alla data di presentazione della domanda, la maggioranza dei soci aventi diritti al voto del consorzio proponente deve essere costituita da consorziati con la qualifica di imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o di organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  • società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  • associazioni temporanee di impresa già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso;
  • rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari

Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto:

  • le piccole e medie imprese, anche in forma consortile, le imprese intermedie e le cooperative a mutualità prevalente e loro consorzi che operano nel settore agricolo ed agroalimentare;
  • le organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;
  • le società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;
  • i consorzi di tutela riconosciuti dalla normativa vigente.

Tipologia di spese ammissibili

  • Investimenti nelle aziende agricole
  • Investimenti nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli
  • Investimenti per promuovere la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli di qualità
  • Prestazioni di assistenza tecnica nel settore agricolo
  • Investimenti per la pubblicità dei prodotti agricoli di qualità
  • Investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo

L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di euro.

Entità e forma dell'agevolazione

Investimenti materiali

Conto capitale: fino al 25% dell'investimento

Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50%

Investimenti immateriali

Conto capitale: fino al 50% dell'investimento

Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento

Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 luglio 2013.

POR FESR 2014/2020 Azione I.1.b.1.2. Contributo a fondo perduto fino al 50% per la revisione ed il rafforzamento del sistema Poli di innovazione.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 5.000.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2016

Obiettivo del presente bando – in attuazione dell’obiettivo tematico I “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione” del POR FESR 2014/2020 e a mezzo dell’azione I.1.b.1.2 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” - è il sostegno di Programmi di sviluppo di Cluster di innovazione regionali (da ora in avanti: “Programmi”) attuati da Poli di Innovazione nell’ambito delle seguenti aree tematiche:

- SMART PRODUCTION AND MANUFACTURING
- GREEN CHEMISTRY
- ENERGY AND CLEAN TECHNOLOGIES
- ICT
- AGRIFOOD
- TEXTILE
- LIFE SCIENCES

La dotazione finanziaria del Fondo è pari a € 5.000.000,00.

Il bando è volto alla revisione e al rafforzamento del sistema Poli di innovazione in Piemonte mediante principalmente:
- la razionalizzazione e ridefinizione delle tematiche su cui operano i Poli;
- l’ampliamento e la qualificazione dei servizi messi a disposizione dai Poli alle imprese aggregate;
- l’ampliamento della base aggregativa dei Poli, sia in termini di numero di soggetti aggregati che di rappresentatività settoriale, e dell’operatività a tutto il territorio regionale.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili a finanziamento Programmi di sviluppo di Cluster di Innovazione regionali attuati da Poli di Innovazione - anche in forma aggregata, ossia risultanti dalla aggregazione di più Poli, che rispondano alla seguente definizione:

“strutture o raggruppamenti organizzati di parti indipendenti (quali start-up innovative, piccole, medie e grandi imprese, organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, organizzazioni senza scopo di lucro e altri pertinenti operatori economici) volti a incentivare le attività innovative mediante la promozione, la condivisione di strutture e lo scambio di conoscenze e competenze e contribuendo efficacemente al trasferimento di conoscenze, alla creazione di reti, alla diffusione di informazioni e alla collaborazione tra imprese e altri organismi che costituiscono il polo”.

I Poli di innovazione proponenti possono configurarsi:

a) quali Poli già costituiti e finanziati dalla Regione nell’ambito della Misura di cui al POR FESR 2007-2013, Asse I, Attività I.1.2 – “Bando per la costituzione, l’ampliamento ed il funzionamento di Poli di innovazione”
b) quali Poli costituiti o costituendi e non finanziati nell’ambito della Misura sopra citata.

Al momento della presentazione della pre proposal non dovrà essere necessariamente già formalmente costituita la A.T.S. o Consorzio relativa al Programma che si intende realizzare e proporre a finanziamento, ma dovrà essere allegata alla pre proposal apposita dichiarazione di impegno a formalizzare la costituzione entro 30 giorni dalla data di eventuale ammissione a finanziamento.

Il Polo di innovazione può essere strutturato giuridicamente secondo tre diverse modalità:
·  i soggetti che intendono aggregarsi in un Polo costituiscono un’associazione temporanea di scopo e conferiscono un mandato collettivo speciale senza rappresentanza ad un soggetto giuridico (mandatario affinché esso agisca come gestore del Polo;
·  i soggetti che intendono aggregarsi in un Polo costituiscono un consorzio od una società consortile, il quale opererà quale soggetto gestore;
·  i soggetti che intendono aggregarsi in un Polo costituiscono una Rete di impresa nella forma di Rete – Soggetto.

Il beneficiario del contributo è il Soggetto giuridico che gestisce il Polo di Innovazione (il “Soggetto Gestore”), che sia in possesso dei seguenti requisiti:

  • non è identificabile come “impresa in difficoltà”;
  • ha sede nel territorio regionale o si impegna ad attivare la sede entro la data di formale concessione dell’agevolazione;
  • non è identificabile quale “organismo di ricerca e di diffusione della conoscenza”.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento le spese di investimento e di funzionamento, sostenute dopo la data di presentazione della “pre-proposal” da parte del Soggetto Gestore del Polo di Innovazione individuato per l’attuazione del Programma.
Le attività finanziabili e le corrispondenti spese ammissibili dovranno essere strettamente connesse all’attuazione del Programma ammesso a finanziamento.

Le agevolazioni di cui al presente Bando sono destinate al sostegno delle seguenti tipologie di spese afferenti le attività svolte dal Soggetto Gestore del Polo di Innovazione attuatore del Programma:

A) spese per investimenti materiali e immateriali finalizzate alla costituzione, all’ampliamento e all'ammodernamento del Polo e strettamente inerenti alla realizzazione del Programma

Gli aiuti all'investimento sono concessi per investimenti in terreni, edifici, macchinari ed impianti; e, in particolare, per:
- impianti e edifici destinati ad attività di ricerca, innovazione, formazione e trasferimento tecnologico (infrastrutture di ricerca ad accesso aperto quali laboratori, centri di prove; locali destinati alla formazione e al centro di ricerca);
- attrezzature e strumentazioni per le attività di ricerca, innovazione, formazione e trasferimento tecnologico;

B) Spese per il funzionamento per l'animazione dei Poli di Innovazione, strettamente connesse alla realizzazione del Programma ammesso a finanziamento. Gli aiuti per tale tipologia di spesa possono riferirsi a:

I. attività di marketing e comunicazione volta a promuovere la partecipazione di nuove imprese o organismi e ad aumentare la visibilità del Cluster;
II. attività di animazione del Cluster al fine di agevolare la collaborazione, la condivisione di informazioni e la fornitura o messa a disposizione di servizi specializzati e personalizzati di sostegno alle imprese;
III. gestione delle installazioni del polo ad accesso aperto;
IV. organizzazione di programmi di trasferimento di conoscenze e competenze tecnico-professionali, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del polo.

Entità e forma dell'agevolazione

L’agevolazione è costituita da un contributo pari al 50% delle spese effettivamente sostenute, rendicontate e ritenute ammissibili.

Scadenza

La “pre-proposal” può essere presentata a far data dalla pubblicazione del presente Bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (14/01/2016) ed entro il trentesimo giorno dalla suddetta data di pubblicazione.

La proposta definitiva deve essere consegnata entro le ore 12,00 del giorno 31marzo 2016.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dal CCIAA di Alessandria per la partecipazione a manifestazioni fieristiche.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Promozione/Export

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000

BANDO APERTO | Scadenza il 10/01/2017

E' stato pubblicato il bando per la concessione di contributi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche.

L’intervento consiste nell’assegnazione di contributi a fondo perduto alle imprese e consorzi di imprese aventi sede o unità locale in provincia di Alessandria, regolarmente iscritti come attivi al Registro delle Imprese ed in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda, a fronte delle spese da essi sostenute per la partecipazione a:
a. Fiere all’estero;
b. Fiere internazionali in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale);
c. Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale). 

Soggetti beneficiari

Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda.

Ogni impresa potrà richiedere il contributo previsto dal presente bando per una sola manifestazione fieristica svoltasi nel corso del 2016.

Tipologia di spese/investimenti ammissibili

Spese sostenute per la partecipazione a:

  • Fiere all’estero;
  • Fiere internazionali in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono);
  • Fiere di carattere nazionale e regionale.

Perché la domanda di contributo sia ammissibile occorre che l’impresa abbia sostenuto un costo (rendicontato con fatture quietanzate) di almeno € 500 riferito alle spese relative a locazione dell’area espositiva, allestimento ed iscrizione a catalogo espositori, con esclusione di qualunque altro costo.

Per la partecipazione alle fiere estere delle imprese del settore edile è rendicontabile anche il costo di realizzazione di materiale promozionale.

Entità e forma dell'agevolazione

Il contributo sarà concesso nella misura del 50% dei costi ammissibili sostenuti, con i seguenti massimali annui:
- Fiere estere € 1.800;
- Fiere internazionali in Italia € 1.000;
- Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia € 500

Scadenza

Le domande vanno recapitate all’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Alessandria, Via Vochieri 58, 15121 Alessandria, entro i termini di seguito indicati:

  • per le manifestazioni che si svolgeranno nel primo semestre dell’anno (dal 01/01 al 30/06/2016) le domande dovranno pervenire entro il 10 luglio 2016;
  • per le manifestazioni che si svolgeranno nel secondo semestre dell’anno (dal 01/07 al 31/12/2016) le domande dovranno pervenire entro il 10 gennaio 2017.

Contributo a fondo perduto fino al 50% promosso dalla CCIAA di Alessandria per la formazione e l’aggiornamento professionale.

AREA GEOGRAFICA: Piemonte

SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare

BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Micro Impresa

SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi

TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto

DOTAZIONE FINANZIARIA: € 60.000

BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2016

E' stato pubblicato il bando per la concessione di contributi inerenti alla formazione continua del personale delle imprese.

Con la presente iniziativa la Camera di Commercio di Alessandria si propone di migliorare la qualificazione delle imprese della provincia di Alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento professionale.

Soggetti beneficiari

Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale all’atto della presentazione della domanda. Possono beneficiare dei contributi soltanto le iniziative formative che sono realizzate da soggetti qualificati che esercitano l’attività di formazione in modo sistematico e professionale, anche se in via non esclusiva.

I corsi devono essersi rivolti ai seguenti soggetti:

  • titolari e coadiuvanti di imprese individuali;
  • soci delle società di persone, con esclusione dei soci accomandanti;
  • amministratori delle società di capitale;
  • personale dipendente.

Tipologia di interventi ammissibili

Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue straniere).

Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di € 150.
Nel caso in cui la domanda si riferisca a due o più corsi, il costo del singolo corso può essere inferiore a € 150, purché sia riferibile a un “pacchetto formativo omogeneo” del costo (rendicontato) di almeno € 150.

Entità e forma dell'agevolazione

I contributi sono concessi nella misura del:
A. 50% delle spese, come definite nell’articolo precedente, per corsi di formazione il cui partecipante sia un dipendente dell’impresa richiedente assunto a far tempo dal 1° gennaio 2015, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 700 (in caso di richiesta di contributo “mista”, a valere sull’ipotesi A e B, l’importo massimo erogabile annualmente sarà comunque di € 700);
B. 50% delle spese, come definite nell’articolo precedente, per corsi di formazione i cui partecipanti siano quelli ricompresi tra i soggetti di cui all’art. 3, esclusi coloro già rientranti nel comma precedente, con un massimale annuo di contributi erogabili alla singola impresa pari ad € 500.

Scadenza

31/12/2016