8-9
settembre

8-9 SETTEMBRE 1943
Mentre il generale Barbò apre le porte di Pinerolo ai tedeschi, nasce il primo Comitato clandestino: uomini di diversa tendenza - Barbieri, Giustetto, Tajo, Delponte, Bertola, Pairetti, Balcet, Guglielminetti, Chiappero, Gay, Borgna, Ernesta Zaro, Porcellana, Montrucchio - trovano una via d'accordo e d'azione in nome del comune senso di libertà e di democrazia.

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13
settembre

13 SETTEMBRE 1943
Nasce a Prarostino il primo gruppo di resistenti al comando dei tenenti Arca e Sansone.
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17
ottobre

17 OTTOBRE 1943
Il primo rastrellamento compiuto dai nazisti nel pinerolese sorprende i partigiani di San Bartolomeo. I comandanti Matteis e Sansone sono rispettivamente catturati: il primo finisce in carcere a Torino (poi a Mauthausen), il secondo è fucilato la sera stessa.
(nella foto Matteis)
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fine
ottobre

FINE OTTOBRE 1943
Il Comitato clandestino ha breve vita: Giuseppe Chiappero viene arrestato. Internato a Mauthausen, vi morirà, così come in un altro campo di concentramento, a Flossenburg, morirà lamico fraterno e compagno di lotta Luigi Barbieri, fermato il 29 ottobre con Porcellana, Montrucchio e diversi altri.
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febbraio

FEBBRAIO 1944
Sulle montagne cumianesi agiscono le formazioni nate in Val Sangone: la banda Nicoletta ai Morelli, la banda Nino e Carlo alla Moncalarda e la banda Sergio alla Verna.
AllAlp del Capitani, invece sono presenti i ragazzi della Banda Cattolica, fondata da Silvio Geuna.
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19
febbraio

19 FEBBRAIO 1944
Alla Verna di Cumiana, partigiani russi processano quattro loro compagni, colpevoli di spionaggio e furto. I quattro, rei confessi, sono condannati a morte.
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marzo

MARZO 1944
In tutta la provincia gli operai scendono in sciopero. La protesta è ufficialmente motivata da rivendicazioni economiche, ma in realtà si tratta di agitazioni indette per chiedere la fine della guerra e per manifestare contro loccupazione tedesca ed i fascisti.
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8
marzo

8 MARZO 1944
Attacco al deposito militare tedesco di None, a cento metri dalla stazione ferroviaria. Finisce tragicamente: tre partigiani delle formazioni cumianesi sono uccisi.
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30
marzo

30 MARZO 1944
A Cumiana scatta un imponente rastrellamento della Gnr, appoggiata da elementi della Gendarmeria tedesca e da reparti di SS. In tutto il centro, ma anche lungo le vie che portano fino alla Colletta, alla cascina Falca oltre la Costa e fino ai Maritani, gli uomini in divisa prelevano un'ottantina di civili, soprattutto renitenti alla leva, ma anche persone oltre i quarant'anni. Sono tutti trasferiti a Luserna San Giovanni, che si trova al centro di una vasta operazione di polizia in corso da giorni nelle vallate pinerolesi, e sono interrogati a lungo. Alcuni vengono rilasciati, ma gli individui in qualche modo sospetti sono invece internati in una caserma torinese e successivamente inviati in Germania in campi di concentramento.
(nella foto Cumiana)
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1°
aprile

1° APRILE 1944
È la data del drammatico scontro che darà origine ad uno dei più sanguinosi eccidi tedeschi compiuti nel Nord Italia. In piazza Vecchia, alle 11 del mattino, davanti alla salumeria Balbo, partigiani scesi dalla Val Sangone, affrontano un reparto di SS italiane comandato da sottufficiali tedeschi. Nello scontro muoiono due ribelli ed un milite delle SS, che contano anche 18 feriti. I partigiani rientrano in vallata, in parte a bordo di automezzi, in parte a piedi attraverso i Camussi, i Galli e la Colletta, portando con sé 32 prigionieri. Alle 14, tutti gli effettivi del VII battaglione SS, di stanza alle Cascine Nuove del Bivio (la scuola agraria per missionari dei salesiani), con rinforzi giunti da Pinerolo e Torino, salgono in paese e setacciano labitato. Vengono fermati centotrenta uomini, alcuni già arrestati due giorni prima e rilasciati, e bruciate tre case di piazza Vecchia. Ma quasi tutte le abitazioni saranno distrutte nel rogo appiccato dalle SS il giorno successivo. Anche il vecchio mulino Ruffinatto, sempre in piazza Vecchia, in cui si erano appostati i partigiani, viene dato alle fiamme.
(nella foto Piazza Vecchia)
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3
aprile

3 APRILE 1944
Dopo due giorni di intensi contatti fra i partigiani della Val Sangone, che hanno il loro comando a Forno di Coazze ed il tenente SS Anton Renninger (alle dirette dipendenze del generale di brigata Peter Hansen, comandante della Legione SS italiana, che ha fissato la sua residenza allHotel Campana di Pinerolo) per giungere ad uno scambio di ostaggi, i tedeschi non attendono lesito delle trattative e alle 17 fucilano 51 civili inermi sul prato che fiancheggia la cascina Riva di Caia, a poca distanza dal rettilineo che conduce al Bivio. Unora più tardi giungono a Cumiana il comandante partigiano Giulio Nicoletta, accompagnato dal parroco del paese don Felice Pozzo e dal medico condotto Michelangelo Ferrero. Ma non cè più nulla da fare. Nella Trattoria della stazione, alle porte dellabitato, Nicoletta apprende della sorte toccata ai 51 cumianesi dallo stesso Renninger: dopo una violenta sequela di accuse contro i nazisti, il comandante fa ritorno in Val Sangone, promettendo di tornare il giorno dopo, per riprendere i colloqui, Sono in gioco le vite dei cumianesi ancora rinchiusi nelle stalle delle Cascine Nuove. A sera i militi del VII battaglione caricano i corpi dei fucilati e li sotterrano al cimitero, dove, in una fossa comune, riposano ancora oggi.
(nella foto Renninger)
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4
aprile

4 APRILE 1944
AllHotel Campana, in piazza Fontana (oggi è la sede di una banca) si svolge un incontro tra Hansen ed il comandante partigiano Giulio Nicoletta, al termine del quale viene raggiunto laccordo per la restituzione degli ostaggi superstiti, unottantina, e dei legionari ancora in mano dei patrioti al Forno di Coazze. Lo scambio avviene il giorno successivo, 5 aprile, a Cumiana, sulla via di Giaveno, poco a monte della villa Torretta.
(nella foto Nicoletta)
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9
maggio

9 MAGGIO 1944
Le valli Chisone e Sangone vengono investite da un rabbioso rastrellamento. Ingenti forze tedesche affluiscono attraverso il Col della Roussa ed il Col Bione, che vengono occupati stabilmente, impedendo le normali vie di fuga. La Banda Cattolica, che agisce sui crinali Chisone, Lemina e Chisola, e perciò detta anche del Gran Dubbione subisce numerosissime perdite ed in pratica cessa di esistere. Dodici uomini sono fucilati a Pinasca, altri 14 in Val Sangone.
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22
luglio

22 LUGLIO 1944
A Cumiana, due fratelli, Roberto e Giovanni Amè, di 18 e 16 anni, catturati armi alla mano pochi giorni prima, sono impiccati in viale Roma di fianco al municipio.
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11
agosto

11 AGOSTO 1944
A San Secondo muore Giuseppino Fossat.
(nella foto Fossat)
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25
agosto

25 AGOSTO 1944
A San Secondo muoiono due partigiani: Lino Dagotto e Michele Fornero, appartenenti alla 5ª Divisione Alpina G.L. Sergio Toja. Incaricati di scortare un automezzo che doveva portare rifornimenti ai loro compagni in montagna, periscono in un incidente.
(nella foto Dagotto)
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settembre

SETTEMBRE 1944
Con la pianurizzazione avvenuta dopo la sconfitta subita in estate dagli uomini di Marcellin, comandante degli Autonomi in Val Chisone, tutta larea pedemontana a nord di Pinerolo svolge una funzione importante nel settore della IV Zona partigiana, che comprende le valli pinerolesi, Sangone e Susa. In questo nuovo assetto strategico, Cumiana, Cantalupa e Frossasco, che si trovano a metà strada tra lalta montagna e Torino, assumono un ruolo primario nei collegamenti e come base per frequenti puntate sulle guarnigioni stanziate in città e contro installazioni civili e militari.
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27
settembre

27 SETTEMBRE 1944
Muore a San Secondo il partigiano Giovanni Battista Cottura, della 5ª Divisione Alpina G.L. Sergio Toja, durante uno scontro col nemico.
(nella foto Cottura)
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2
ottobre

2 OTTOBRE 1944
Al Bivio di Cumiana, cadono due partigiani della IV Banda: Aventino Pace e Angelo Torricelli. Il 10 muore Bernardino Pautasso, colpito per errore dai suoi stessi compagni, nei pressi della Colletta.
(nella foto Torricelli)
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9
ottobre

9 OTTOBRE 1944
Un civile di 70 anni residente a Cantalupa, Giovanni Tinetti, viene freddato da una raffica di mitra nei pressi della borgata Bironera durante un rastrellamento tedesco.
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13
ottobre

13 OTTOBRE 1944
Nella tarda serata, un aereo inglese carico di rifornimenti destinati ai partigiani, si schianta contro il crinale ovest del monte Freidour (1445 metri) e tutti i suoi otto occupanti muoiono nello schianto.
(nella foto il monte Freidour)
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2
novembre

2 NOVEMBRE 1944
Nelle prime ore del mattino mentre si trova di guardia sulle alture di Cantalupa il partigiano Dante Boetto, della Divisione Autonoma Val Chisone viene sorpreso tra la nebbia da un reparto tedesco infiltratosi da Cumiana attraverso il Colle Marione. Cade nel combattimento ingaggiato per consentire il ripiegamento dei compagni accampati in una baita.
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4
novembre

4 NOVEMBRE 1944
Allalba, nella frazione San Martino di Cantalupa, cadono dopo una disperata difesa, sei tra i migliori uomini della Divisione Val Chisone: il tenente Adolfo Serafino, (che verrà insignito di medaglia doro: la divisione prenderà il suo nome) Romolo Carrera, Domenico Ferrera, Eugenio Juvenal, Rinaldo Rinaldi, Omero Rosini.
(nella foto Serafino)
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11
novembre

11 NOVEMBRE 1944
A San Secondo, cadono i partigiani Delio Godino (in località Manere) e Giovanni Iaia (sulla strada provinciale per Torre Pellice).
Nella foto Godino
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17
novembre

17 NOVEMBRE 1944
Una strage di civili e partigiani è compiuta dai tedeschi per rappresaglia a Prarostino. Muoiono quattro partigiani: Alberto Coisson, Arnaud Costantino, Aldo Nidasio, Cesare Paget, tutti della 5ª Divisione Alpina G.L. Sergio Toja. Muore anche un civile di 54 anni, Giuseppe Barotto, di Cavour e quattro collaboratori dei partigiani: Michele Magnano, Ernesto Paschetto, Remo Paschetto e Cesare Simondetto.
(nella foto Coisson)
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27
novembre

27 NOVEMBRE 1944
Un vasto rastrellamento tedesco travolge la Val Sangone e le frazioni alte di Cumiana. I nazisti attaccano allalba la banda di Rossi e incendiano parte della Verna. Undici uomini perdono la vita, il comandante Rossi viene catturato qualche giorno dopo e internato a Mauthausen. Alla Fiola, nei pressi della Colletta, vengono uccisi quattro civili inermi. Altri due sono passati per le armi a poca distanza sulla rotabile per Giaveno, sulla stessa strada dove muore un partigiano garibaldino, Ernesto Comoretto, con base in Val Susa mentre è di scorta sullauto che trasporta degli ufficiali partigiani.
(nella foto la banda Rossi)
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12
dicembre

12 DICEMBRE 1944
Muore a San Secondo Stefano Peraldo, collaboratore dei partigiani della 5ª Divisione Alpina G.L. Sergio Toja.
(nella foto Peraldo)
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30
dicembre

30 DICEMBRE 1944
Un reparto di parà repubblicani della Nembo sorprende otto partigiani del plotone del comandante Lupo allinterno della Villa Pastore, frazione Porta di Cumiana. Sei di loro riescono a fuggire, mentre Erminio Long e Giulio Bessone sono catturati. Il primo, sottoposto a torture perché riveli dove si nasconde il capo, si rifiuta di parlare e viene assassinato. Il secondo, atterrito dalla scena, conduce i militari alla cascina Richetta, dove si trova Lupo, insieme a due suoi compagni. Il cascinale viene dato alle fiamme ed i tre vengono abbattuti a colpi di mitra. Poco dopo i parà risalgono la montagna e, ai Picchi, sorprendono ed uccidono un renitente alla leva.
(nella foto la cascina Richetta)
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11
febbraio

11 FEBBRAIO 1945
Alle dieci del mattino i fascisti della brigata nera di Pinerolo, condotta sul luogo da Spirito Novena compiono una retata in pieno centro a Cumiana e fermano decine di giovani nei giardini pubblici, ma per intercessione del vice commissario prefettizio Cornaglia e di Francesco Camusso, noto campione del ciclismo italiano, rilasciano i fermati. La trattativa avviene al vecchio caffè Principe di Piemonte, sulla piazza. Non paghi, salgono però sulla strada che porta al castello, alla cascina Ricciard, dove spesso avevano trovato riparo i partigiani, e vi appiccano il fuoco.
(nella foto il campione Camusso)
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7
marzo

7 MARZO 1945
A San Secondo, in località Crota muore il partigiano Gustavo Odino.
(nella foto Odino)
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26
aprile

26 APRILE 1945
Quando già è in corso linsurrezione generale, cadono gli ultimi due partigiani della Divisione Autonoma Adolfo Serafino. Sono Ernesto Torretta (detto Nino Monti) e Sergio Ferrero. Muoiono in prossimità della statale Pinerolo Torino, nei prati a valle della rotabile, che hanno il compito di sorvegliare a causa dellintenso traffico di automezzi militari tedeschi.
(nella foto la lapide di Torretta)
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29
aprile

29 APRILE 1945
Entrata in Pinerolo dei partigiani della divisione "Adolfo Serafino".
A Roletto, in frazione Colletto, viene ucciso dai tedeschi un civile, Mario Santiano, mentre cerca di raggiungere Pinerolo per una strada secondaria.
(nella foto la chiesa di Roletto)
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1°
maggio

1° MAGGIO 1945
A Frossasco, un ragazzo di 14 anni viene dilaniato dallo scoppio di una mina anticarro in regione Campagnola mentre su un carretto ippotrainato percorre un guado sul torrente Noce.
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2
maggio

2 MAGGIO 1945
A Frossasco viene ferito mortalmente dallo scoppio di una mina anticarro un cantoniere di 43 anni, Cesare Rambaudi, mentre è intento a sgombrare macerie dai resti di un ponte sulla provinciale Pinerolo Torino.
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3
maggio

3 MAGGIO 1945
Dopo un processo sommario viene fucilato dalle SAP lultimo podestà di Cumiana, Giuseppe Durando, con laccusa di non aver interceduto in favore dei suoi cittadini ostaggi delle SS fucilati lanno prima.
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