Il temuto ministro della guerra, Francois-Michel Le Tellier, Marchese di Louvois, venne a Pinerolo.
Perché?

Louvois nacque a Parigi nel 1641 e venne introdotto alla vita politica da suo padre, anch'egli collaboratore del re Sole.
Si legge che quando fu presentato a Corte, il piccolo Francois- Michel le Tellier, Signore di Chaville, avrebbe impressionato il Sovrano sia per la preparazione storica (conosceva in lingua latina le campagne di guerra di Ciro, di Carlo Magno e di Giulio Cesare), sia per le acute osservazioni sulle battaglie che re Luigi aveva sostenuto nelle varie zone d'Europa.

Appena ventenne, il re lo nominò ministro di Stato, ordinandogli di aiutare suo padre Michel ad arginare la violenta rivoluzione che imperversava su Parigi, organizzata dalla "Fronda", una specie di congiura ordita dalle famiglie blasonate contro i sistemi instaurati dal famoso cardinale Mazzarino e mal sopportati dai marchesi francesi.
Louvois fu ministro della Marina e dell'Industria: ma il suo prestigio rimane nella Storia soprattutto come ministro della Guerra. Affidò a Vauban, a Saint-Pouange e a Chamly la costruzione di inaccessibili fortezze; seppe creare un esercito moderno i cui reggimenti vennero affidati ad ottimi Generali. Luigi XIV ebbe una lunga stagione di vittorie e seppe essergli generosamente grato.

Non si può dire la stessa cosa della sua attività politica. Per essere indispensabile, continuava a consigliare al re nuove guerre; fece incendiare il Palazzo Palatino ed organizzò (come suo padre) con incredibile ferocia gli assalti contro i protestanti, dopo la revoca dell'editto di Nantes. Tali azioni gettono sulla sua memoria ombre incresciose.

I motivi per cui un personaggio così importante ebbe rapporti con Pinerolo (dove il re Sole aveva fatto completare i lavori della costruzione della inaccessibile fortezza, riservata in prevalenza ai prigionieri di Stato), sono due:
Il primo va ricercato nella nota vicenda della Maschera di Ferro, per la quale ebbe una continua e fitta corrispondenza con Saint Mars, governatore delle prigioni della fortezza;
il re, infatti, lo aveva reso responsabile della morte civile del prigioniero, il cui viso era coperto da una maschera fatta con velluto nero e fermata con alcune strisce di ferro.

La Maschera di ferro e la fortezza di PineroloQuando nel 1670, Louvois raggiunse Pinerolo la Cittadella si vestì a festa, il Governatore indette un'accoglienza solenne e nei locali dell'Arsenale, siti nell'omonima via (oggi chiamata Via Trieste), organizzò un lauto pranzo il cui luogo si presume essere stato il cortile dell'attuale Municipio, che a quei tempi comunicava con le carceri, odierno visibile vestigio della Cittadella.
Sarebbe stato questo il luogo dove incontrò la Maschera di Ferro per rendergli noti, come opina lo scrittore francese Maurice Duvivier, le ultime volontà della defunta regina Anna d'Austria, madre di Luigi XIV.
Nè Iung, né Saint Simon (che ebbero la costanza di verbalizzare gli avvenimenti del reame, poi raccolti e pubblicati in una cinquantina di volumi da una rinomata casa editrice francese), nè altre fonti rivelano il contenuto di tali volontà e non sono pochi gli studiosi che affermano che il mistero della Maschera di Ferro sarebbe meno fitto se venisse rinvenuto il testamento della regina madre.

Oltre alla mitica maschera di Ferro, nelle prigioni della Cittadella di Pinerolo, vennero rinchiusi illustri personaggi che, per motivi diversi, erano caduti in disgrazia del re Sole.
Cito Nicolas Fouquet, infedele ministro delle Finanze; il marchese di Lauzun, irritante, presuntuoso e insofferente delle prodezze amorose del suo re; il conte Ercole Antonio Mattioli che per una manciata di scudi aveva venduto i segretissimi documenti che trattavano la cessione di Casale alla Francia, ecc.
Era compito del duro Louvois provvedere alla consegna di questi detenuti per i quali dava personalmente disposizioni sulla sicurezza della fortezza.

Il secondo motivo va ricercato nel fatto che in questi paraggi Louvois si innamorò e scelse quale amante una delle due figlie del commissario di guerra Damorezan; L'altra era la moglie di Saint Mars!
Tale relazione facilitò non poco gli appoggi del governatore delle prigioni alla Corte di Versailles, dove ogni sua richiesta veniva esaudita.
Non è dato sapere quale fine abbia fatto la sua amante. I testi riportano due diverse versioni del comportamento del re Sole quando il re seppe della morte dell'ex-ministro (1691).

La prima versione narra che essendo caduto in disgrazia alla moglie morganantica, la Marchesa di Maintenon, il re non avrebbe dimostrato né dispiacere, né sorpresa nell'apprendere della morte del suo fedele ministro, stranamente deceduto alla vigilia d'essere allontanato da Versailles.
L'altra versione riporta che la morte di Louvois sarebbe stata annunciata al re mentre si trovava nei giardini di Versailles, accanto alla famosa fontana detta della Piramide. Poichè era già invaso da un ossessivo misticismo, si sarebbe inginocchiato, invitando il suo codazzo a pregare con lui per la "benedetta" anima di Francois-Michel Le Tellier, signore di Chalmy, marchese di Louvois."
Sic!

Ricerca storica di
Nello Manduca

Da non perdere

Ogni ottobre a Pinerolo si svolge una ricostruzione storica in costume sul tema della "Maschera di Ferro".

Ulteriori informazioni e approfondimentisu:

www.mascheradiferro.net
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