Chiesa di S. Agostino

 SantAgostino

La chiesa di Sant’Agostino, o meglio conosciuta come Chiesa di Santa Maria Liberatrice, fu edificata nel 1630. Essa ha una semplice facciata incompiuta che racchiude un interno altrettanto sobrio, appena impreziosito dall’altare maggiore in stucco e da una significativa tela che ritrae la Vergine nell’atto di proteggere Pinerolo dalla peste.

 

 

Santuario della Madonna delle Grazie

Con interno raccolto e raffinato, a pianta centrale, slanciato tiburio e piccola cupola, risale nelle primitive strutture al 1584 ed ha subito tutta una serie di interventi che si sono rinnovati a più riprese fino al 1910; successivamente, in esecuzione delle normative liturgiche del Concilio Vaticano II, ha assunto l’attuale fisionomia.
Lungo le pareti interne, un’ininterrotta fila di ex-voto, dei quali non è da ammirare solo la testimonianza di fede ma, in alcuni casi, un tocco d’arte popolarescamente ingenua ed efficace.
Del 1910 è pure la facciata sullo splendido piazzale progettato da Stefano Cambiano.
Il panorama che vi si gode fa parte anch’esso della bellezza di Pinerolo, e completa degnamente con un tocco di ineguagliabile grandiosità lo scorcio del complesso architettonico.

 

 

Chiesa di Santa Croce

 Santa Croce

Progettata nel 1718 e ultimata solo nel 1747, su disegni dell’architetto Re. In stile barocco, sorge sullo stesso luogo dove già sorgeva un omonimo oratorio, con pianta a croce greca. All’interno ci sono decorazioni opera dei pittori Bettola e Vacca, mentre gli stalli del coro provengono dalla chiesa di S.Domenico, dalla quale furono asportati nel 1823 dopo la cessione della chiesa alla Congregazione di Carità.

In occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della consacrazione, nel 1947, l’edificio venne restaurato per iniziativa del rettore, can.Giuseppe Barra

 

Chiesa di San Rocco

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La chiesa di San Rocco sorse a ridosso degli spalti delle antiche fortificazioni, su un’area che apparteneva ad una polveriera ormai demolita, acquistata dai Confratelli di San Rocco e fatta consacrare nel 1697.

L’edificio venne ingrandito nel 1700, ma nel 1744 la chiesa fu ricostruita.

Nella foto si può notare la fronte liscia e priva di decorazioni affiancata da due campanili simmetrici e il frontone triangolare. Interessante è soprattutto l’interno di dimensioni piuttosto ridotte e ricco di decorazioni.

 

 

Santuario del Sacro Cuore

La casa annessa al Santuario, fondata agli inizi del novecento, ha visto il ritorno degli Oblati a Pinerolo, dopo che erano stati sfrattati dalla casa di S. Chiara, seconda sede di fondazione dopo quella di Carignano. Nella Chiesa Santuario del Sacro Cuore si conservano le spoglie del Fondatore, il Venerabile Padre Pio Bruno Lanteri. Sede dello studentato sino alla fine della seconda guerra mondiale, attualmente la casa custodisce e mette a disposizione degli studiosi la grande biblioteca della Congregazione, con testi di teologia che risalgono al 1500. La Casa è sotto la responsabilità giuridica del Rettor Maggiore.

 


Chiesa di Santa Chiara

L'antico convento di Santa Chiara, ora Casa di Riposo Jacopo Bernardi, è intitolata proprio a questo Abate, letterato, studioso, patriota, educatore e filantropo.

 


Monastero della Visitazione

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Le suore Visitandine giunsero a Pinerolo nel 1634, pochi anni dopo la nascita dell’ordine stesso: si stabilirono in una casa con giardino nel borgo di San Maurizio, ma nel 1643 si trasferirono in un edificio più adatto - il palazzo Porporato, attuale sede del monastero - e ne iniziarono i lavori di ampliamento e restauro.

Le suore iniziarono fin da subito l’attività di educandato femminile, che rimase attivo fino al 1896 e fu frequentato da giovani nobili provenienti da ogni parte del Piemonte. La costruzione della Chiesa iniziò nel 1671 su disegno dell’architetto militare Motte de la Myre, che non richiese alcun compenso per il suo intervento.

I lavori per le parti principali dell’edificio si conclusero nel 1678, mentre sono settecentesche le decorazioni interne: sono particolarmente degni di nota l’altar maggiore e gli altari laterali in marmo.

La pala dell’altar maggiore raffigura la Visita di Maria ad Elisabetta, mentre la cappella di S. Francesco di Sales custodisce il dipinto di Beumont che raffigura i Santi fondatori dell’Ordine; la cappella della Sacra Famiglia, anch’essa ricca di marmi, è decorata con affreschi di Giuseppe Delany e Nicola Peiroleri.

 

 

Chiesa Ortodossa

Lungo Via Archibugieri, preceduta da un sagrato in pietra, si trova la ex chiesa di S. Bernardino da Siena, eretta nel XVIII secolo in forme barocche, su una precedente cappella costruita su licenza pontificia nel 1505. La chiesa è stata ceduta in uso dalla Diocesi di Pinerolo alla Parrocchia ortodossa romena, intitolata a Santo Stefano il Grande. L’interno, secondo l’uso ortodosso, è ricca di icone di grandi dimensioni che coprono la quasi totalità delle pareti e l’altar maggiore è stato trasformato in iconostasi.

 

 

Tempio Valdese

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I Valdesi si stabilirono a Pienrolo dopo l’occupazione napoleonica a seguito dell’Emancipazione e la definitiva abolizione del ghetto alpino in cui sono stati confinati per molti anni. Fu inaugurato a giugno del 1860 fino al 1926 quando l’ing. C. Decker effettuò un’importante ristrutturazione.

L’interno del tempio, ora al pianoterra, risponde allo schema classico, con l’organo sulla parete di fondo, dietro il pulpito, secondo l’uso anglosassone, e un’insolita decorazione del soffitto a stelle su fondo celeste. Le vetrate risalgono ai restauri del 1957.

 

 

Cappella di Santa Lucia

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Cappella Santa Lucia Pinerolo

La cappella di Santa Lucia a Pinerolo, dopo anni di abbandono e degrado, è stata oggetto di un restauro, che ha permesso di recuperare i preziosi affreschi quattrocenteschi della volta, attribuiti alla bottega dei pittori pinerolesi Bartolomeo e Sebastiano Serra. La cappella è così stata riscoperta in primo luogo dai Pinerolesi, ma anche da turisti grazie alle aperture al pubblico e alle visite guidate nate dalla collaborazione tra Comune, Diocesi ed associazioni di volontariato della città.

 

 

Chiesa di San Domenico

Nel 1440 iniziò la costruzione, nei pressi della Porta di San Francesco, di una nuova monumentale chiesa, a cinque navate: misurava 60 metri di lunghezza, per una larghezza di 34 metri; dieci crociere per le navate laterali, sette per la navata centrale. Della Chiesa del XV secolo attualmente ne rimane solo una parte: l’assedio del 1693 la vide devastata dai bombardamenti che colpirono il bastione di Schomberg, dentro al quale si trovava la Chiesa. Un incendio la rovinò e ne fu ricostruita solamente una parte.