AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Pubblico, Industria, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 239.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La Commissione europea – DG Ambiente, ha reso noto il calendario 2016 del programma LIFE. Il programma sostituisce il precedente LIFE+, in vigore fino al 2013, ampliandone la portata alle misure per l`azione per il clima.
Il budget indicativo complessivamente per i progetti tradizionali ammonta a 239 milioni di euro.
Gli obiettivi sono:
a) contribuire al passaggio a un`economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell`ambiente e all`interruzione e all`inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
b) migliorare lo sviluppo, l`attuazione e l`applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell`UE e catalizzare e promuovere l`integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell`UE e nella pratica nei settori pubblico e privato, anche attraverso l`aumento della loro capacità;
c) sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
d) sostenere l`attuazione del Settimo programma d`azione per l`ambiente
Enti pubblici e privati dei Paesi UE e delle seguenti categorie di Paesi:
- EFTA/SEE
- Candidati, potenziali candidati e Paesi in via di adesione
- Paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato
- Paesi membri dell`Agenzia europea per l`ambiente.
Gli obiettivi generali di LIFE sono perseguiti attraverso i seguenti sottoprogrammi:
I. AMBIENTE
Settori di azione prioritari:
1) Ambiente e uso efficiente delle risorse
Obiettivi specifici
- sviluppare, sperimentare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni alle sfide ambientali (compresi lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative) adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati, anche in relazione al legame tra ambiente e salute, e a sostegno delle politiche e della legislazione in materia di efficienza delle risorse;
- sostenere l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci integrati per l`attuazione dei piani e dei programmi in conformità alla politica e alla legislazione dell`UE in materia di ambiente, soprattutto nei settori delle acque, dei rifiuti e dell`aria;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto ambientale all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
Attività per la realizzazione degli obiettivi specifici fissati nella Tabella di marcia verso un`Europa efficiente nell`impiego delle risorse e nel 7° EAP e nei seguenti settori :
a) acqua e l`ambiente marino:
attività per garantire un uso sicuro ed efficiente delle risorse idriche, migliorando la gestione quantitativa dell`acqua, preservando un elevato livello di qualità dell`acqua ed evitando l`uso improprio e il deterioramento delle risorse idriche.
b) rifiuti:
i) approcci integrati per l`attuazione dei piani e programmi in materia di rifiuti;
ii) attività per l`attuazione e lo sviluppo della legislazione dell`UE in materia di rifiuti, accordando particolare attenzione alle prime fasi della gerarchia dei rifiuti dell`UE (prevenzione, riutilizzo e riciclaggio);
iii) attività in materia di efficienza delle risorse e impatto del ciclo di vita dei prodotti, modelli di consumo e dematerializzazione dell`economia.
c) efficienza nell`uso delle risorse -compresi suolo e foreste- e economia verde e circolare:
i) attività per la simbiosi industriale e il trasferimento delle conoscenze e sviluppo di nuovi modelli per il passaggio a un`economia circolare e verde;
ii) attività nel quadro della strategia tematica in materia di suolo, con particolare attenzione alla mitigazione e alla compensazione dell`impermeabilizzazione del suolo nonché a un migliore uso del medesimo;
iii) attività per sistemi di monitoraggio e informazione forestale e per la prevenzione degli incendi boschivi.
d) ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore:
i) attività di sostegno per garantire un uso più sicuro, più sostenibile o più economico delle sostanze chimiche (compresi i nanomateriali);
ii) attività di sostegno per raggiungere livelli di rumore che non comportino effetti negativi rilevanti o rischi per la salute umana;
iii) attività di sostegno per evitare incidenti gravi.
e) qualità dell`aria ed emissioni, compreso l`ambiente urbano:
i) approcci integrati per l`attuazione della legislazione sulla qualità dell`aria;
ii) attività di sostegno per facilitare il rispetto delle norme dell`UE in materia di qualità dell`aria e delle relative emissioni atmosferiche;
iii) attività di sostegno con particolare attenzione al miglioramento del processo di definizione e attuazione delle migliori tecniche disponibili, garantendo la facilità dell`accesso del pubblico alle informazioni e rafforzando il contributo all`innovazione della direttiva sulle emissioni industriali.
2) Natura e biodiversità
Obiettivi specifici
- contribuire allo sviluppo e all`attuazione della politica e della legislazione dell`UE in materia di natura e di biodiversità, in particolare attraverso l`applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni;
- sostenere l`ulteriore sviluppo, l`attuazione e la gestione della rete Natura 2000 , con particolare riguardo all`applicazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l`attuazione del quadro di azione prioritaria elaborati a norma di detta direttiva;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l`attuazione, la stima, il monitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell`UE in materia di natura e biodiversità, e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che esercitano un impatto sulla natura e sulla biodiversità all`interno e all`esterno dell`UE.
Priorità tematiche
a) Natura
i) attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, compresi gli habitat e le specie marini e le specie di uccelli, di interesse per l`UE;
ii) attività di sostegno dei seminari biogeografici della rete Natura 2000;
iii) approcci integrati per l`attuazione dei quadri di azioni prioritarie.
b) Biodiversità: attività per l`attuazione della Strategia dell`UE sulla biodiversità fino al 2020, in particolare:
i) attività volte a contribuire al conseguimento dell`obiettivo 2;
ii) attività volte a contribuire al conseguimento degli obiettivi 3, 4 e 5.
3) Governance e informazione in materia ambientale
Obiettivi specifici
- promuovere la sensibilizzazione in materia ambientale, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche ambientali UE e divulgare conoscenze in materia di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di consumo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore dell`ambiente e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione ambientale UE, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance ambientale allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
Priorità tematiche
a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7° EAP;
b) attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all`attuazione della legislazione ambientale UE.
II. AZIONE PER IL CLIMA
Settori prioritari:
1) Mitigazione dei cambiamenti climatici al fine contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione UE in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici efficaci e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e i piani di azione, a livello locale, regionale o nazionale;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
b) Adattamento ai cambiamenti climatici al fine di contribuire agli sforzi finalizzati ad accrescere la resilienza ai cambiamenti climatici.
Obiettivi specifici:
- contribuire all`attuazione e allo sviluppo delle politiche UE in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, compresa l`integrazione tra i diversi settori, in particolare attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per l`adattamento ai cambiamenti climatici, compresi gli approcci ecosistemici;
- migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la stima, il monitoraggio, la valutazione e l`attuazione di azioni e misure di adattamento ai cambiamenti climatici efficaci, con priorità per quelle che applicano un approccio ecosistemico, e migliorare la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- facilitare lo sviluppo e l`attuazione di approcci integrati, come per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e i piani di azione a livello locale, regionale o nazionale, con priorità per gli approcci ecosistemici;
- contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati.
c) Governance e informazione in materia di clima
Obiettivi specifici:
- promuovere la sensibilizzazione in sul clima, anche per ottenere il sostegno all`elaborazione delle politiche dell’UE in materia , e promuovere le conoscenze sullo sviluppo sostenibile;
- sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni sul clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
- promuovere e contribuire ad aumentare l`efficacia del rispetto e dell`applicazione della legislazione dell’UE sul clima, in particolare incoraggiando lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici;
- promuovere una migliore governance in materia di clima allargando la partecipazione dei soggetti interessati, comprese le ONG, alle consultazioni sulle politiche e alla loro attuazione.
L’acquisto di terreni è considerato ammissibile solo a condizione che l`acquisto contribuisca a mantenere/ripristinare l`integrità della rete Natura 2000, l`acquisto rappresenti l`unico o il più efficace mezzo per garantire il risultato desiderato in materia di conservazione, i terreni acquistati siano riservati nel lungo periodo ad usi compatibili con gli obiettivi del programma e lo Stato interessato garantisca la destinazione di tali terreni nel lungo termine a scopi di conservazione della natura.
In linea di principio il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto per il periodo 2014-2017 e del 55% dei costi ammissibili per il triennio 2018-2020, ad eccezione dei progetti di buone pratiche.
Eccezioni:
- progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti preparatori: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma;
- progetti Ambiente-Natura e biodiversità: il contributo è fissato al 60% dei costi ammissibili per tutta la durata del programma (nel caso di habitat o specie prioritarieil contributo può arrivare al 75%)
- progetti di rafforzamento delle capacità: il contributo copre fino al 100% dei costi ammissibili.
Scadenze
Pei i progetti tradizionali (che riuniscono: progetti pilota, progetti dimostrativi, progetti di buone pratiche e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) le scadenze cadranno fra il 7 e il 15 settembre e precisamente:
- progetti tradizionali nel sottoprogramma Azione per il clima (tutte le azioni): 7 settembre
- progetti tradizionali relativi all’azione Ambiente e uso efficiente delle risorse nel sottoprogramma Ambiente: 12 settembre
- progetti tradizionali nelle azioni Natura e biodiversità e Governance e informazione nel sottoprogramma Ambiente: 15 settembre.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Agli interventi dei fondi strutturali si affiancano i fondi messi a disposizione dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), che si concretizzano in prestiti a condizioni generalmente più favorevoli se paragonate ai normali tassi di mercato.
La BEI è l'istituzione finanziaria dell'Unione Europea e può intervenire per cofinanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili.
Possono beneficiare dei prestiti BEI le Piccole e Medie Imprese (PMI) industriali, artigianali, cooperative, servizi, turistiche, commerciali, agricole, in tutto il territorio nazionale. Rientrano in tale definizione le imprese che occupano meno di 250 dipendenti e che possiedano il requisito dell'indipendenza (cioè non possono essere possedute per più del 25% da un'impresa di maggiori dimensioni).
Le grandi imprese possono essere ammesse al finanziamento solo nelle regioni rientranti nell'obiettivo "convergenza" (che per l'Italia comprende le seguenti regioni: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) oppure, in tutto il territorio nazionale, per investimenti che riguardino energia, tecnologie avanzate, capitale umano.
Sono finanziabili nuovi investimenti produttivi destinati ad aumentare la capacità produttiva, modernizzare impianti o attrezzature, migliorare le prestazioni ambientali e progetti di ricerca e sviluppo. Sono, quindi, esclusi gli investimenti puramente finanziari, per cui non sarà possibile ottenere un prestito BEI per acquistare un'altra impresa.
Le spese ammissibili sono quelle necessarie per la realizzazione degli investimenti ammessi: acquisto del terreno, di macchinari, attrezzature, opere murarie, attività immateriali quali brevetti, licenze, know-how spese di ricerca e sviluppo.
Sono finanziabili investimenti in tutti i settori, con esclusioni o restrizioni per alcuni settori industriali o agro-industriali.
Prestito a medio-lungo termine, di durata variabile e negoziabile, generalmente da 4 a 12 anni. Il finanziamento copre al massimo il 50% dell'investimento.
Il prestito è erogato in Euro o nelle valute che saranno concordate; pur non trattandosi di un finanziamento agevolato, il tasso di interesse - che può essere fisso o variabile - è comunque normalmente interessante, dal momento che la BEI, godendo di un rating elevato, raccoglie denaro alla migliori condizioni di mercato e lo presta di conseguenza agli intermediari finanziari ad un tasso favorevole.
Per investimenti fino a 25.000.000 EUR, la Bei finanzia le imprese attraverso i c.d. "Prestiti globali": si tratta in pratica di linee di credito che la Bei attiva presso istituti finanziari selezionati; mentre per progetti superiori a 25.000.000 EUR ("Prestiti individuali") la gestione è diretta.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 29/09/2017
Fondoprofessioni, attraverso il presente Avviso, intende promuovere la partecipazione a Piani formativi concordati tra le Parti Sociali in favore dei singoli studi professionali/aziende che hanno aderito al Fondo:
- promuovendo, sostenendo e diffondendo la cultura della Formazione Continua;
- migliorando la competitività degli studi professionali/aziende, nonché le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi;
- ampliando la platea dei beneficiari ai percorsi di formazione così da diffondere l’attività del Fondo stesso soprattutto per lo sviluppo delle strutture aderenti;
- favorendo opportunità formative in grado di valorizzare il capitale umano attraverso percorsi professionalizzanti;
- diffondendo un approccio innovativo alla Formazione Continua, intesa come leva strategica per rispondere ai cambiamenti durante l’arco della vita e non solo a fronte dei fenomeni di crisi.
L’Ente proponente è lo Studio/Azienda che abbia aderito al Fondo, per la prima volta, nei 6 mesi precedenti la scadenza di presentazione del piano formativo.
Le risorse allocate dal presente Avviso saranno destinate alla realizzazione di attività formative corsuali, esclusivamente destinate a studi professionali/aziende neo-aderenti.
Il contributo per ogni singolo Piano formativo non può superare l’importo di € 20.000,00.
I progetti prevedono una durata minima di 16h ed un massimo di 40h con un gruppo d’aula di almeno 3 e non oltre 25 beneficiari.
Il parametro massimo di contributo erogato per un’ora di formazione per lavoratore (costo ora/allievo) è fissato a € 20,00.
Le risorse allocate dal presente Avviso sono complessivamente pari ad € 500.000,00.
L’Ente attuatore deve validare il formulario e caricare in piattaforma la documentazione di presentazione entro le ore 17 delle scadenze di seguito riportate:
1) venerdì 29.09.2017;
2) venerdì 19.01.2018;
3) venerdì 18.05.2018.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 800.000
BANDO APERTO | Scadenza il 29/09/2017
Fondoprofessioni, attraverso il presente Avviso, intende promuovere la partecipazione a Piani formativi concordati tra le Parti Sociali in favore dei singoli studi professionali/aziende che hanno aderito al Fondo:
- promuovendo, sostenendo e diffondendo la cultura della Formazione Continua;
- migliorando la competitività degli studi professionali/aziende, nonché le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi;
- ampliando la platea dei beneficiari ai percorsi di formazione così da diffondere l’attività del Fondo stesso soprattutto per lo sviluppo delle strutture aderenti;
- favorendo opportunità formative in grado di valorizzare il capitale umano attraverso percorsi professionalizzanti;
- diffondendo un approccio innovativo alla Formazione Continua, intesa come leva strategica per rispondere ai cambiamenti durante l’arco della vita e non solo a fronte dei fenomeni di crisi.
L’Ente proponente è lo Studio/Azienda che rappresenta il bisogno formativo dei dipendenti assicurando la realizzazione dell’attività formativa.
Le risorse allocate dal presente Avviso saranno destinate alla realizzazione di attività formative corsuali a vantaggio di singoli studi professionali/aziende.
Il contributo per ogni singolo Piano formativo non può superare l’importo di € 20.000,00.
I progetti prevedono una durata minima di 16h ed un massimo di 40h con un gruppo d’aula di almeno 3 e non oltre 25 beneficiari.
Il parametro massimo di contributo erogato per un’ora di formazione per lavoratore (costo ora/allievo) è fissato a € 20,00.
Le risorse allocate dal presente Avviso sono complessivamente pari ad € 800.000,00.
L’Ente attuatore deve validare il formulario e caricare in piattaforma la documentazione di presentazione entro le ore 17 delle scadenze di seguito riportate:
1) venerdì 29.09.2017;
2) venerdì 19.01.2018;
3) venerdì 18.05.2018.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI, Persona fisica
SPESE FINANZIATE: Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 65.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 29/09/2017
L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – ISMEA - ente pubblico economico nazionale intende incentivare sull’intero territorio nazionale l’insediamento di giovani in agricoltura. A tal fine, in attuazione del regime di aiuto denominato “Agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura”, registrato presso la Commissione Europea, il presente Bando si pone l’obiettivo di sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi.
La partecipazione al presente Bando è riservata ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultano in possesso, a pena di esclusione, dei seguenti requisiti:
a. età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non ancora compiuti;
b. cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione Europea;
c. residenza nel territorio della Repubblica Italiana;
d. possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, attestate da almeno uno dei seguenti documenti:
- titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario;
- titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario;
- esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;
- attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.
Qualora il giovane, al momento della presentazione della domanda, non disponga di adeguate capacità e competenze professionali, è ammesso alla partecipazione, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisire tali capacità e competenze professionali – salve le condizioni necessarie a realizzare l’insediamento che devono sussistere - entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni. Tale dichiarazione di impegno, da adempiersi a pena di decadenza dal contributo, deve essere indicata, a pena di esclusione, nel piano aziendale.
Nel caso di insediamento in impresa individuale, ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni, il soggetto richiedente dovrà insediarsi quale capo azienda in una impresa individuale che, entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione della domanda alle agevolazioni, deve risultare, a pena di decadenza:
a. titolare di partita IVA in campo agricolo;
b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;
c. iscritta al regime previdenziale agricolo.
Nel caso di insediamento in società agricola, al momento della presentazione della domanda, a pena di esclusione, il soggetto richiedente deve risultarne socio e la società (di persone, capitali ovvero cooperativa) deve:
a. essere titolare di partita IVA in campo agricolo;
b. essere iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;
c. avere per oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività di cui all’articolo 2135 del codice civile;
d. recare la indicazione di “società agricola” nella ragione sociale o nella denominazione sociale;
e. non essere assoggettata ad alcuna procedura concordataria o concorsuale né avere in corso alcun procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
f. avere una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione di
soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti;
g. essere amministrata da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti.
Il presente Bando è articolato in tre lotti in base alla localizzazione geografica delle operazioni fondiarie:
a. LOTTO 1 comprende le Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 1 è pari a euro 30.000.000,00.
b. LOTTO 2 comprende le Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 2 è pari a euro 30.000.000,00.
c. LOTTO 3 comprende i Comuni indicati nel bando. La dotazione destinata a finanziare le operazioni del LOTTO 3 è pari a euro 5.000.000,00.
E' concesso un contributo in conto interessi nella misura massima attualizzata di Euro 70.000,00 (settantamila/00).
Le operazioni fondiarie del presente Bando si realizzano attraverso l’acquisto a cancello aperto (con esclusione quindi delle scorte vive e morte) della struttura fondiaria agricola e la sua successiva vendita, con patto di riservato dominio. L’importo richiesto per l’operazione, a pena di esclusione, deve essere compreso tra 250.000 euro (soglia minima) e 2.000.000 di euro (soglia massima).
Le agevolazioni previste dal presente Bando possono essere richieste anche nel caso in cui l’operazione fondiaria abbia un valore di stima superiore a 2.000.000 di euro.
In tali casi, l’operazione si realizza attraverso la concessione di un mutuo ipotecario di 2.000.000 di euro a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione per un valore pari al 120% del mutuo e, ove necessario, su altri beni fino a concorrenza del valore richiesto. La differenza tra il prezzo di vendita del terreno ed il mutuo erogato da ISMEA deve essere coperta dal richiedente con il ricorso a mezzi propri od indebitamento, ai fini della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni.
Possono essere altresì presentate domande di ammissione alle agevolazioni per operazioni fondiarie il cui importo richiesto è compreso tra 100.000 euro e 250.000 euro, qualora si inseriscano in un contesto di arrotondamento fondiario. In tali casi l’operazione è realizzata attraverso la concessione di un mutuo ipotecario a garanzia del quale ISMEA acquisisce ipoteca di primo grado sul terreno oggetto dell’operazione ovvero su altri beni e comunque fino alla concorrenza di valore del 120% del mutuo. L’arrotondamento fondiario deve essere dimostrato con terreni da condurre con contratti di affitto registrati di durata almeno di 15 anni e relativa assunzione del fascicolo aziendale, da formalizzare prima della stipula dell’atto di concessione delle agevolazioni.
Per i lotti n. 1 e n. 2 è possibile presentare domanda fino alle ore 12,00 del 12.5.2017.
Limitartamente al lotto 3, è possibile presentare domanda sino alle ore 12.00 del 29 settembre 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
L'agevolazione intende supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni di imprese residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
- Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing
- Superammortamento: supervalutazione del 140% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing. Per chi beneficia dell’iperammortamento possibilità di fruire dell’agevolazione anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT).
Il beneficio è cumulabile con:
Come accedere:
Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e tramite autocertificazione
Il diritto al beneficio fiscale matura quando l’ordine e il pagamento di almeno il 20% di anticipo sono effettuati entro il 31 dicembre 2017 e la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2018.
Per gli investimenti in iper-ammortamento superiori a 500.000 € per singolo bene è necessaria una perizia tecnica giurata da parte di un perito o ingegnere iscritti nei rispettivi albi professionali attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi contenuti nella legge di Bilancio 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Contratto di Sviluppo per i programmi di tutela ambientale nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima (Asse IV PON Imprese e Competitività 2014-2020). L’investimento può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
È rivolto a tutte le imprese che:
oppure
L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:
Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro.
L’investimento minimo è di 20 milioni di euro.
E' possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 26 Aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico, Agricoltura
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 291.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/08/2017
La sottomisura ha come obiettivo quello di rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura attraverso la realizzazione di investimenti che migliorino la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui. Le operazioni finanziate con la sottomisura 4.3, tipologia di operazione 4.3.1, pertanto, in conformità al fabbisogno “F.08 Ristrutturazione, ammodernamento e realizzazione di nuovi sistemi di adduzione e distribuzione, e di invasi artificiali” del PSRN ed in linea con la Priorità P5 “Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio” connessi con gli obiettivi della Focus area 5A “Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura“ individuati nell’Accordo di Partenariato, devono essere finalizzate all’adeguamento, all’ammodernamento, al miglioramento ed al recupero dell’efficienza delle infrastrutture esistenti (reti e invasi), o alla realizzazione di nuovi bacini di accumulo, nonché al riutilizzo dei reflui a scopo irriguo. Tali operazioni contribuiranno alla competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere produttive ad esse connesse.
Il sostegno è diretto agli Enti irrigui che svolgono, per proprio statuto, attività a servizio, direttamente e indirettamente, di una pluralità di utenti e/o aziende, in forma collettiva. Resta escluso l’accesso al sostegno, anche in forma associata, per le singole aziende agricole le quali possono avvalersi del sostegno previsto dai PSR regionali.
Per avere diritto alla concessione ed al pagamento del contributo pubblico per la sottomisura 4.3 i proponenti devono rispettare le condizioni di ammissibilità, alla data di presentazione della domanda di sostegno e per tutta la durata dell’operazione.
La titolarità della concessione di derivazione deve essere posseduta e quindi dimostrata, a pena di inammissibilità della domanda di sostegno, entro 30 giorni dall’approvazione della graduatoria provvisoria e comunque non oltre l’approvazione della graduatoria definitiva.
Non è prevista la partecipazione ai benefici della sottomisura ad altri soggetti che non possiedano tali requisiti.
I progetti devono riferirsi a una o più delle seguenti azioni sovvenzionabili:
a) recupero dell’efficienza di bacini per l’approvvigionamento idrico, di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
b) realizzazione di bacini interaziendali a gestione consortile di capacità uguale o superiore ai 250.000 mc e le relative opere di adduzione e distribuzione;
c) completamento funzionale di schemi irrigui esistenti e nuove infrastrutture irrigue;
d) miglioramento dei sistemi di adduzione e di reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (rifacimento dei tratti di canali/condotte deteriorati, installazione di misuratori);
e) adeguamento delle reti di distribuzione dei sistemi irrigui esistenti (conversione, finalizzata al risparmio idrico, di canali a pelo libero in reti tubate per ridurre le perdite di evaporazione, sostituzione di canalette in cemento-amianto);
f) investimenti relativi a sistemi irrigui aventi finalità di bonifica e irrigazione, che possono riguardare opere di sistemazioni e regolazione idrauliche nei territori in cui operano i Consorzi;
g) investimenti per la produzione energetica da mini idroelettrico utilizzata per il sollevamento delle acque, come parte di un intervento per l’irrigazione;
h) investimenti in sistemi di telecontrollo;
i) investimenti per l’uso irriguo di acque reflue depurate in sostituzione di prelievi da corpi idrici superficiali o sotterranei.
La dotazione finanziaria è pari ad € 291.000.000,00.
Il contributo è concesso in conto capitale sulle spese ammissibili. La misura del contributo pubblico è pari al 100% della spesa ammessa.
L’operazione dovrà avere un valore massimo complessivo non superiore ai 20 milioni di euro e un valore minimo di 2 milioni, importi questi da intendersi comprensivi di IVA, ove dovuta.
A seguito della proroga, sarà possibile presentare domanda fino al 31.08.2017
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La legge di stabilità 2016 ha stanziato 30 milioni di euro per triennio 2016-2018 per la concessione di agevolazioni alle imprese oggetto di sequestro o confisca alla criminalità organizzata, alle imprese che acquistano o affittano imprese sequestrate o confiscate, alle cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati e alle cooperative di lavoratori dipendenti locatarie di beni aziendali confiscati.
Dei 10 milioni di euro annui, 3 milioni sono destinati alla concessione di garanzie e sono pertanto allocati in un’apposita sezione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese; i restanti 7 milioni sono utilizzati per l’erogazione di finanziamenti agevolati e sono allocati in un’apposita sezione del Fondo per la crescita sostenibile.
Il decreto disciplina i limiti, i criteri, le modalità e le procedure per:
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono rappresentati da:
Gli interventi sono finalizzati a sostenere le imprese beneficiarie a fronte di programmi di sviluppo di durata biennale relativi a una o più delle seguenti attività:
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero di importo non inferiore a euro 50.000 e non superiore a euro 700.000, per una copertura fino al totale dell’ammontare del programma di sviluppo presentato. La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Sono stati stanziati 3 milioni di euro annui, per tre anni, destinati alle agevolazioni in forma di garanzia e 7 milioni di euro annui, sempre per tre anni, sono destinati alle agevolazioni sotto forma di finanziamento agevolato.
Una quota pari al dieci per cento delle risorse annualmente disponibili nella Sezione del Fondo crescita è riservata, per un periodo di dodici mesi dalla data di avvio della presentazione delle domande, alle domande di finanziamento agevolato presentate da imprese beneficiarie che, alternativamente o congiuntamente:
a) prevedono nel biennio successivo alla erogazione del finanziamento agevolato la realizzazione di investimenti produttivi o di investimenti per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
b) sono in possesso del rating di legalità
E' possibile presentare domanda a far data dal 11.04.2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 30.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti sostiene, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati, imprese in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte di imprese debitrici.
Piccole e medie imprese (PMI) che risultino in una situazione di potenziale crisi di liquidità per i mancati pagamenti da parte di imprese debitrici imputate, in un procedimento penale in corso al 1° gennaio 2016.
In particolare, si considerano in potenziale crisi di liquidità le PMI che presentano un rapporto non inferiore al venti per cento tra l’ammontare dei crediti non incassati nei confronti delle imprese debitrici imputate e il totale dei “Crediti verso clienti”.
I soggetti beneficiari devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel registro delle imprese e risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non risultare in stato di scioglimento o liquidazione - non essere sottoposti a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti).
Sono stati stanziati 10 Milioni di € per ognuno degli anni 2016/2017/2018 per complessivi 30 Milioni di €.
Il 10% delle risorse complessive è destinato esclusivamente alle imprese in possesso del rating di legalità.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato di importo non superiore a euro 500.000 e non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa beneficiaria nei confronti delle imprese debitrici alla data di presentazione della domanda, in ogni caso nei limiti massimali di importo previsti, a seconda del settore di appartenenza dell’impresa beneficiaria, dai Regolamenti “de minimis”.
La durata deve essere non inferiore a tre anni e non superiore a dieci anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni.
Compilazione della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 marzo 2017;
Invio della domanda di finanziamento agevolato, a partire dalle ore 10.00 del 3 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 4.500.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DGLC) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), prosegue nel suo impegno finalizzato a diffondere la cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione ed a sostenere le PMI attraverso misure agevolative per la valorizzazione dei titoli di Proprietà Industriale, asset di valore strategico del capitale intangibile d’impresa.
Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a. avere una dimensione di micro, piccola o media impresa;
b. avere sede legale e operativa in Italia;
c. essere regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive;
d. non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
e. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un marchio in corso di validità, registrato presso l’UIBM o presso l’EUIPO con rivendicazione della preesistenza del marchio registrato presso l’UIBM, non estinto per mancato rinnovo o decadenza, la cui domanda di primo deposito presso l’UIBM sia antecedente il 01/01/1967.
L’impresa potrà richiedere un’agevolazione per le spese sostenute per l’acquisto di servizi specialistici esterni e di beni strumentali ad uso produttivo correlati alla realizzazione del progetto, suddivisi nelle fasi di seguito descritte.
Saranno riconosciute ammissibili le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.) del comunicato relativo al presente Bando.
La Fase 1 – Valorizzazione produttiva e commerciale del marchio è obbligatoria, la Fase 2 – Servizi di supporto è facoltativa.
FASE 1 - VALORIZZAZIONE PRODUTTIVA E COMMERCIALE DEL MARCHIO
La Fase 1 prevede agevolazioni per attività volte alla valorizzazione produttiva e commerciale del marchio,e dei prodotti/servizi ad esso correlati.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Realizzazione di prototipi e stampi.
b. Acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali funzionali all’ammodernamento e all’efficientamento produttivo, strettamente connessi allo sviluppo del progetto.
c. Consulenza tecnica finalizzata all’ammodernamento e all’efficientamento della catena produttiva, strettamente connessa allo sviluppo del progetto, anche dal punto di vista energetico – ambientale.
d. Consulenza specializzata nell’approccio al mercato: progettazione di strategia commerciale, progettazione di azioni di marketing e di comunicazione, strettamente connessa allo sviluppo del progetto.
Il progetto di valorizzazione deve riguardare prodotti/servizi afferenti l’ambito di protezione del marchio, con riferimento alle classi di appartenenza dei prodotti/servizi per le quali il marchio risulta registrato.
FASE 2 – SERVIZI DI SUPPORTO
La Fase 2 prevede agevolazioni per attività volte al rafforzamento del marchio, alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale nonché all’ampliamento della sua protezione mediante la registrazione dello stesso marchio in ulteriori classi di prodotti/servizi, coerentemente con l’oggetto sociale della PMI richiedente l’agevolazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a. Consulenza per l’attività di sorveglianza mondiale del marchio, effettuata nel corso della durata del progetto per monitorare e prevenire azioni di contraffazione.
b. Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione del marchio.
c. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, finalizzate alla sua estensione a livello comunitario e/o internazionale.
d. Consulenza per la realizzazione di ricerche di anteriorità del marchio, in ulteriori classi di prodotti/servizi in coerenza con l’oggetto sociale della PMI.
e. Tasse di deposito presso UIBM o presso EUIPO.
f. Tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale.
g. Assistenza per il deposito.
Le spese relative alle precedenti lettere “c”, “d”, “e”, “f” e “g” possono essere riconosciute solo a fronte dell’avvenuto deposito della domanda di registrazione del marchio e della sua successiva pubblicazione nei bollettini UIBM o EUIPO e/o nel registro OMPI al momento della presentazione della domanda di agevolazione.
Le spese di cui alla Fase 2 possono essere riconosciute solo se accompagnate dalla richiesta di almeno un altro servizio di cui alla Fase 1.
Le risorse disponibili per l’attuazione del presente Bando ammontano complessivamente a euro 4.500.000,00 (quattro milioni e cinquecentomila).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale per la realizzazione del progetto, in misura massima pari all’80% delle spese ammissibili - e comunque nei limiti degli importi di seguito indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate - ad eccezione delle spese relative all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature ad uso produttivo nonché hardware, software e tecnologie digitali per le quali è previsto un contributo in conto capitale in misura massima pari al 50% delle spese ammissibili e fino ad un ammontare massimo di € 30.000,00 (importo agevolazione).
E' possibile presentare domanda dalle ore 9:00 del 4 aprile 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 165.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Pubblicato in Gazzetta il decreto del Ministro dello sviluppo economico che stanzia oltre 165 milioni di euro - di cui 80 dal Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 - per gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva per le aree interessate da situazioni di crisi industriale.
In particolare le risorse del PON saranno destinate al sostegno di programmi di investimento produttivo, di tutela ambientale e di innovazione dell’organizzazione nelle zone in difficoltà economica delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il Decreto MISE stabilisce che una quota pari a 85 milioni di euro a valere sul FCS è destinata agli interventi di cui alla L. 181/89 (http://www.contributieuropa.com/v3/store/dettagliobando.asp?id=3181&affid=0) per la riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali disciplinati da appositi accordi di programma, mentre 80 milioni di euro a valere sul PON Imprese 2014-2020 sono assegnati alla stessa tipologia, purché relativi ad aree localizzate nelle regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), di questi però, 30 milioni sono già riservati all’area di crisi industriale complessa di Taranto.
Le agevolazioni sono previste per programmi di investimento produttivo, per progetti di innovazione organizzativa, per la tutela ambientale e per il turismo e sono concesse in forma di contributo in conto impianti e finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento generale di esenzione per categoria.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 31.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati stanziati 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l'utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall'ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali.
Allevatori di bovini da latte in montagna, di suini e di ovini.
La dotazione finanziaria totale è pari ad € 31.000.000,00.
- ALLEVAMENTI DI BOVINI DA LATTE IN MONTAGNA
14 milioni di euro vengono destinati alle aziende delle zone montane con un contributo per circa 500mila capi. Per gli allevamenti delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto l'aiuto è raddoppiato.
- SUINICOLTURA
Per il sostegno della suinicoltura vengono previsti 10 milioni di euro, focalizzando l'azione sul miglioramento del benessere animale e sui piccoli allevamenti. In particolare si prevede un aiuto sulle scrofe per aumentare il periodo di lattazione da 3 a 4 settimane. Per le aziende con meno di 1000 scrofe è previsto un incremento del 25% del premio.
- OVINI
Attenzione anche per il settore degli ovini, con l'obiettivo di far crescere la qualità del latte con un aiuto riconosciuto a circa 10 milioni di litri, ovvero un quarto della produzione nazionale.
In fase di attivazione
I dettagli tecnici ed operativi delle misure verranno definiti entro novembre e nel primo trimestre del 2017 le aziende potranno accedere agli aiuti previsti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 32.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Le finalità del bando sono favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese. L'intervento è finalizzato a sostenere tramite Voucher del valore massimo di 10.000 Euro, l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano:
- il miglioramento dell'efficienza aziendale;
- la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, tale da favorire l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce
- la connetività a banda larga e ultralarga
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.
Micro impresa e PMI indipendentemente dalla forma giuridica e dal principio contabile adottato.
Le imprese devono avere sede legale e/o unità attiva in Italia (per ora solo nelle 8 Regioni del Mezzogiorno, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ad essere iscritte al Registro delle Imprese.
- Acquisto di Hardware, software e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali;
- L'acquisto di hardware, software e di servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati alla modernizzazione dell'organizzazione del lavoro, con particolare riferimento all'utilizzzo di strumenti tecnologici e all'introduzione di forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
- L'acquisto di hardware, software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, e servizi di consulenza specialistica strettamente finalizzati allo sviluppo di soluzioni e-commerce;
- Le spese per realizzazione delle opere infrastruttrali tecniche, quali lavori di fornitura, posa, attestazione, collaudo dei cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparati necessari alla connettività e banda larga e ultralarga;
- Le spese realtive all'acquisto e all'attivazione di decoder e parabole per il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- Le spese per la partecipazione a corsi e l'acquisizione di servizi di formazione qualificata.
L'importo del voucher viene erogato direttamete del Ministero in un'unica soluzione, in base alla somma richiesta dall'impresa in sede di presentazione dell'istanza concessa e approvata.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Persona fisica, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Con il decreto legge del 17 Ottobre 2016, sono stati disciplinati gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla pop popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni danneggiati.
La gestione straordinaria oggetto del presente decreto, finalizzata alla ricostruzione, cessa alla data del 31 dicembre 2018.
Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Per l'attuazione degli interventi di immediata necessita' di cui al presente decreto, al fondo per la ricostruzione e' assegnata una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per l'anno 2016.
Interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonche' alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione.
I contributi, fino al 100 per cento delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno conseguenti agli eventi sismici,
a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa ad uso produttivo e per servizi pubblici privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attivita' produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, ai soggetti pubblici e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
d) danni alle strutture private adibite ad attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive ereligiose;
e) danni agli edifici privati di interesse storico-artistico;
f) oneri sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorita', per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
g) delocalizzazione temporanea delle attivita' economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dal sisma al fine di garantirne la continuita';
h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
i) interventi per far fronte ad interruzioni di attivita' sociali, socio-sanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi compresele aziende pubbliche di servizi alla persona, nonche' di soggetti privati, senza fine di lucro.
Contributo a fondo perduto fino al 100% e finanziamento a tasso agevolato
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura, Cultura, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 102.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L’Iniziativa PMI rappresenta uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.
Iniziativa PMI è basata sulla tecnica della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all’intervento di BEI e FEI, circa 1,2 miliardi di nuovi prestiti a tassi favorevoli sarà erogato a PMI operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Nel dettaglio, l’Iniziativa PMI (SME Initiative) adottata dall’Italia si basa sullo strumento finanziario della cartolarizzazione di crediti esistenti per liberare risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese. Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.
PMI
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
INTERVENTO DEL FONDO SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO
L'intervento del Fondo mediante la concessione di una garanzia pubblica sulle operazioni di microcredito ha lo scopo di sostenere l'avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità favorendone l'accesso alle fonti finanziarie.
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).
Per essere ammissibili al Fondo i professionisti, inoltre, devono essere iscritti agli ordini professionali o aderire alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico. Professionisti e imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del Fondo.
Sono ammissibili alla garanzia del Fondo i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi direttamente connessi all'attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), al pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e al sostenimento dei costi per corsi di formazione.
I finanziamenti possono avere una durata massima di 7 anni, non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono eccedere il limite di euro 25.000 per ciascun beneficiario. Tale limite può essere aumentato di euro 10.000 qualora il finanziamento preveda l'erogazione frazionata, subordinando i versamenti al pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e al raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto. E' possibile concedere allo stesso soggetto un nuovo finanziamento per un ammontare, che sommato al debito residuo di altre operazioni di microcredito, non superi il limite di 25.000 euro o, nei casi previsti, di 35.000 euro.
SEZIONE SPECIALE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
A partire dal 10 novembre 2016, a seguito dello stanziamento di nuove risorse, è stata riattivata I'operatívità della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità'
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità” è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste.
Le risorse della Sezione sono dedicate alla compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse a favore delle imprese femminili e delle professioniste, esclusivamente nel caso di richiesta di prenotazione della garanzia effettuata dai medesimi soggetti beneficiari finali.
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato, Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 20.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Le imprese del settore lattiero-caseario potranno accedere alle agevolazioni del "Fondo Latte" che prevede diverse opportunità. Tali opportunità sono indirizzate a tutti i produttori di latte bovino che risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera. Gli interventi previsti dal Fondo Latte sono principalmente orientati alla ripresa economica delle imprese del settore, attraverso operazioni finanziarie finalizzate agli investimenti, al consolidamento delle passività e dei debiti commerciali.
Possono beneficiare degli interventi le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultano in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera.
La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una Banca della delibera di finanziamento, per una o più delle seguenti finalità:
a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;
c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;
d) pagamento dei debiti commerciali a breve.
In primo luogo, si potrà accedere al finanziamento degli investimenti mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo di Credito ISMEA con una dotazione finanziarie di 20 milioni di euro.
Inoltre, se l'impresa dovesse avere bisogno, per garantire la quota prestata direttamente dalla banca, potrà usufruire della garanzia fino al 70% (80% nel caso avessi meno di 40 anni) che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta, con protezione di ultima istanza dello Stato.
Tutti i costi degli interessi passivi del prestito e dell'eventuale garanzia prestata dall'ISMEA saranno pagati dallo Stato (fino a 15.000 euro o al de minimis non ancora utilizzato a quel momento) che mette a disposizione 23 milioni di euro per questa finalità.
Oltre agli investimenti, il Fondo Latte prevede la possibilità di accedere a finanziamenti destinati al consolidamento delle passività a breve scadute od in scadenza o anche delle rate (sempre a scadere od a scadenza) di finanziamenti a medio e lungo termine precedentemente contratti.
Il Fondo Latte, anche in questo caso, interverrà (sempre nei limiti del de minimis) anche ad abbattimento del costo degli interessi passivi maturati nel periodo di preammortamento.
Nel caso in cui la banca alla quale l'impresa si rivolge per il consolidamento delle passività fosse diversa da quella titolare delle passività da consolidare, si potrà usufruire, in aggiunta, della garanzia fino al 70% (80% nel caso di imprenditori con meno di 40 anni) del valore del finanziamento ottenuto, che l'ISMEA mette a disposizione dal suo Fondo di Garanzia diretta.
Il Fondo Latte interverrà per l'abbattimento dei costi di garanzia.
Le operazioni di consolidamento potranno riguardare:
1. le rate dei finanziamenti a medio/lungo termine in maturazione nei 18 mesi successivi alla data di presentazione della domanda da parte delle imprese (rate in maturazione);
2. le rate scadute e non pagate da non oltre 90 giorni alla medesima data (rate scadute).
L'impresa potrà, inoltre, concordare con la banca la modalità di consolidamento ed erogazione del finanziamento più funzionale alle esigenze dell'impresa stessa.
Infine, accedendo ad un finanziamento bancario a lungo termine, l'impresa potrà anche consolidare i debiti commerciali a breve termine rappresentati da fatture ricevute e non ancora quietanzate.
Anche in questo caso, il Fondo Latte interverrà ad abbattimento degli interessi passivi che verranno addebitati dalla banca erogante e dei costi di commissione di garanzia nel caso in cui l'impresa abbia necessità di accedere al Fondo di Garanzia diretta ISMEA.
Con decreto del 24 aprile 2017 è stato parzialmente modificato il precedente decreti, consentendo alle imprese operanti nel settore lattiero-caseario e nel settore suinicolo di accedere ad una ulteriore misura destinata alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati su mutui bancari negli anni 2015 e 2016. Le imprese interessate possono presentare la relativa richiesta nel periodo che va dal 1° giugno 2017 al 30 giugno 2017.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Al via nuove norme in materia di agevolazioni per le piccole e medie imprese: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae il decreto del ministero dello Sviluppo economico con il quale viene data attuazione alle modifiche apportate alla “Nuova Sabatini” dal decreto-legge varato dal Governo l’anno scorso.
Le modifiche alla “Nuova Sabatini” prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.
Il decreto riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure.(data prevista 02/05/2016).
La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.
Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le PMI che, alla data di presentazione della domanda:
a) sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo Registro delle imprese;
b) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
c) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
d) non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà
Non sono ammesse alle agevolazioni di cui al presente decreto le imprese operanti nel settore delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).
Per beneficiare delle agevolazioni previste dal presente decreto, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Qualora le imprese beneficiarie non dispongano della predetta sede alla data di presentazione della domanda di agevolazione, esse devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.
Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, nonché di software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.
Gli investimenti ammissibili sono destinati a:
a) creazione di un nuovo stabilimento;
b) ampliamento di uno stabilimento esistente;
c) diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
d) trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
e) acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
1) lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
2) gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
3) l’operazione avviene a condizioni di mercato.
A fronte del finanziamento è concessa un’agevolazione nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75 (duevirgolasettantacinque) per cento, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al predetto finanziamento.
Con decreto direttoriale del 02/09/2016 è stata disposta, a partire dal 03/09/2016, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Da tale data, pertanto, le domande presentate dalle imprese sono considerate irricevibili.
Con decreto del 22 dicembre 2016 viene disposta, a partire dal 2 gennaio 2017, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi, grazie allo stanziamento delle nuove risorse finanziarie disponibili.
La legge 11 dicembre 2016 n. 232 ha previsto, oltre al nuovo stanziamento finanziario pari a 560 milioni di euro per la proroga dell’apertura dello sportello, anche la possibilità di accedere ad un contributo maggiorato del 30% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2016 il decreto 18.1.2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze "Misure in favore dell’autoimprenditorialità in agricoltura e del ricambio generazionale".
I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
a. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
b. miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;
c. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.
Le agevolazioni previste si applicano:
a) alle microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attivita' agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
1) essere costituite da non piu' di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
2) esercitare esclusivamente l'attivita' agricola;
3) essere amministrate e condotte da un giovane di eta' compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di societa', essere composte, per oltre la meta' numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
4) essere gia' subentrate, anche a titolo successorio, da non piu' di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;
5) avere sede operativa nel territorio nazionale;
b) alle microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Per la realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
a) studio di fattibilita', comprensivo dell'analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili; d) oneri per il rilascio della concessione edilizia; e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature; f) servizi di progettazione; g) beni pluriennali.
I progetti non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni
Le agevolazioni sono concedibili, in termini di ESL, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa dell'Unione europea.
In particolare:
a) 50% nelle regioni meno sviluppate;
b) 40% nelle restanti zone.
Le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono superare, in termini di ESL, l'importo di 500.000 euro per impresa e per progetto di investimento.
Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di dieci anni, comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% delle spese ammissibili. Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 16/05/2016.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito.
Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:
Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:
a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia:
b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto;
c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.
Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d)
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura.
Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016:
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Sulla Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la delibera con cui il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) definisce le modalità di accesso al Fondo di garanzia per i finanziamenti in favore di imprese italiane che acquisiscono quote di capitale di rischio in imprese miste, nuove o già esistenti, da realizzarsi con la partecipazione di investitori pubblici o privati locali in determinati Paesi in via di sviluppo, quali:
Le imprese destinatarie della garanzia sono quelle:
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, impiegata per la concessione di garanzie fino all’80% dell’ammontare del finanziamento agevolato nel caso delle imprese di piccole e medie dimensioni e fino al 60% del valore del finanziamento nel caso delle grandi imprese.
I settori di investimento ammessi sono:
La domanda di ammissione alla garanzia può essere presentata al Ministero degli Affari esteri sia contestualmente, sia successivamente alla richiesta del finanziamento agevolato. Nel primo caso, al termine delle procedure di valutazione, il beneficiario ottiene l'ammissione sia al finanziamento che allo schema di garanzia; nel secondo, l'accesso alla garanzia deve essere richiesto entro sei mesi dalla concessione del credito agevolato.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’Inps fornisce le istruzioni per l’incentivo in caso di assunzione di giovani lavoratori agricoli.
L’oggetto della circolare ministeriale prevede che a decorrere dal 1° luglio 2014 venga erogato un incentivo per i datori di lavoro agricoli che hanno assunto o assumono, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 ed il 30 giugno 2015, giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni (interpretato dall’Istituto “non abbiano ancora compiuto 35 anni”). I giovani si devono trovare in una delle seguenti condizioni:
a) essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
b) essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
L’incentivo spetta sia per le assunzioni a tempo determinato che per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
Il diritto all’incentivo è subordinato al possesso, da parte del datore di lavoro, dei seguenti requisiti:
- Essere in possesso della regolarità prevista, inerente l’adempimento degli obblighi contributivi, l’osservanza delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro, il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
- Essere in regola con l’applicazione dei principi :
Per le assunzioni a tempo determinato il contratto deve presentare i seguenti requisiti:
Il beneficio può altresì essere riconosciuto in caso di proroga e trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto instaurato prima del primo luglio 2014. L’incentivo potrà essere riconosciuto nel solo caso in cui la proroga o trasformazione soddisfino, comunque, il requisito oggettivo dell’incremento occupazionale netto.
In caso di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato a scopo di somministrazione il beneficio spetta a favore dell’agenzia.
Ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, che devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero di giornate lavorate nei singoli anni successivi all’assunzione e il numero di giornate lavorate nell’anno precedente all’assunzione.
L’incentivo è comunque applicabile, qualora l’incremento non avvenga per:
L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo complessivo di 18 mesi.
Nell’ipotesi di assunzione di OTI, l’incentivo viene corrisposto in un’unica soluzione decorsi diciotto mesi dalla data di assunzione.
Nell’ipotesi di assunzione di OTD, l’incentivo viene corrisposto con le seguenti modalità:
L’incentivo è riconosciuto dall’Istituto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
L’incentivo è riconosciuto al datore di lavoro unicamente mediante compensazione con i contributi dovuti.
Per accedere all’incentivo è necessario inoltrare all’Inps una istanza (visibile nella circolare); la domanda potrà essere presentata a partire dal giorno 10 novembre 2014.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti, Avvio attività, Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato presentato il piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare che vale oltre 2 miliardi di euro per il triennio 2015-2017.
Gli obiettivi del Piano messo a punto dal Ministero sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l'internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismeae Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L'Iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire, lo Stato interviene solo a titolo di garanzia o di supporto.
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell'investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell'importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell'investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l'altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l'abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l'acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 10.000.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
E' operativa dal 14 gennaio 2014 la Sezione Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità finalizzata agli interventi a favore di imprese femminili.
Ferme restando le percentuali massime di copertura del Fondo previste dalle Disposizioni Operative, le risorse della Sezione Speciale, pari a € 10.000.000, sono impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia del Fondo mediante compartecipazione alla copertura del rischio. Nell'ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Per la sezione speciale sono state introdotte modalità semplificate di accesso al Fondo che prevedono la prenotazione della garanzia o della controgaranzia da parte dell'impresa beneficiaria.
Le imprese possono richiedere la prenotazione della garanzia fino ad esaurimento fondi.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Pubblico, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
Legge 388/2000 art. 6 commi dal 13 al 19: DETASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA PER INVESTIMENTI AMBIENTALI.
Comma 13: “ La quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata a investimenti ambientali, come definiti al comma 15, non concorre a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito.”
La detassazione del reddito di impresa si applica con riferimento agli investimenti ambientali che presentano le seguenti caratteristiche:
I beneficiari sono esclusivamente le PMI il cui reddito è determinato in CONTABILITA’ ORDINARIA.
Gli investimenti ambientali agevolabili sono tutti quegli interventi che hanno come finalità PREVENIRE, RIDURRE o RIPARARE i danni causati all’ambiente dall’attività dell’Azienda.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati fino al 25/06/2012.
Si riporta, qui di seguito, un elenco (non completo) esemplificativo degli interventi beneficiabili:
L’ammontare della deduzione si calcola con riferimento all’approccio incrementale:
___________________________________________________
Il BENEFICIO FISCALE è derivato dal risparmio fiscale ottenuto.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Commercio, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha pubblicato la circolare recante le caratteristiche, le modalità e le forme di presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e di distretto.
I contratti di filiera e di distretto possono essere proposti da:
Sono soggetti beneficiari dei contratti di filiera e di distretto:
L’importo complessivo degli investimenti ammissibili deve essere compreso tra i 5 ed i 50 milioni di euro.
Investimenti materiali
Conto capitale: fino al 25% dell'investimento
Finanziamento agevolato (FRI): almeno il 25% dell investimento e fino al 50%
Investimenti immateriali
Conto capitale: fino al 50% dell'investimento
Finanziamento agevolato: fino al 40% dell investimento
Le domande per l’accesso ai contratti di filiera e di distretto possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 15 luglio 2013.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Avvio attività
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
La partecipazione di SIMEST al capitale delle imprese estere consente di condividere il rischio potenziale della nuova iniziativa con un partner istituzionale che immette capitali propri, e mette a disposizione la propria esperienza pluriennale sui mercati esteri basata sulla partecipazione a centinaia di progetti in tutto il mondo.
L' obiettivo è supportare la realizzazione del programma di investimento attraverso la partecipazione diretta al capitale della società estera. La partecipazione della SIMEST in un investimento realizzato da un'impresa italiana in un mercato extra UE, è il presupposto per l'erogazione di contributi agli interessi a fronte di un finanziamento concesso all'impresa italiana da soggetti, italiani o esteri, autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria.
La SIMEST, inoltre, affianca le imprese italiane nella identificazione ed eventuale reperimento di ulteriori coperture finanziarie.
SIMEST può valutare proposte di partecipazione provenienti da società di capitali, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni di imprese. Gli interventi SIMEST vengono accordati prioritariamente a PMI e loro consorzi.
L’intervento SIMEST avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo nell’ambito del concetto di "filiera"; non vi sono preclusioni settoriali e, pertanto, sono inclusi, oltre al manifatturiero, i settori commerciale e servizi.
Partecipazione fino al 49% del capitale sociale delle imprese estere; di norma la partecipazione SIMEST risulta commisurata rispetto a quella dei partners.
La durata della partecipazione è di massimo 8 anni, entro i quali viene concordato con i partners italiani il periodo di riacquisto della quota SIMEST.
NOVITA': Il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera all’aumento del tetto delle operazioni che possono godere dell’agevolazione, portandolo da 10 milioni di euro a 40 milioni di euro in caso di un solo progetto e a 80 milioni di euro in caso di gruppo economico.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Garanzia
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
SACE e il Gruppo Intesa Sanpaolo annunciano la finalizzazione di un accordo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane facilitandone l’accesso al credito.
L’accordo crea un plafond di € 500 milioni a cui le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato almeno al 10% all’estero, potranno accedere per finanziare i loro piani di sviluppo oltreconfine.
Possono beneficiare dell'agevolazione le PMI in possesso dei seguenti requisiti:
Sono finanziabili le seguenti tipologia di spesa:
I finanziamenti, per importi tra € 250 mila e € 5 milioni e durate tra 3 e 5 anni, beneficeranno della garanzia di SACE fino al 70% e saranno erogati da Mediocredito Italiano, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nello sviluppo delle imprese, attraverso il nuovo prodotto International+ con garanzia SACE.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 22.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 23/10/2017
L’operazione 4.1.1 ha lo scopo di migliorare il rendimento globale delle aziende agricole sostenendo l'acquisizione, la costruzione, la ristrutturazione, l'ampliamento e la modernizzazione dei fabbricati e dei relativi impianti nonché la dotazione di attrezzature e macchinari e l'impianto di coltivazioni legnose agrarie.
Imprenditori agricoli professionali, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati.
Il miglioramento strutturale e impiantistico deve riguardare uno o più degli aspetti legati a:
• produttività;
• incremento del reddito e riduzione dei costi;
• miglioramento della quota di mercato e recupero di valore aggiunto;
• qualità e sicurezza alimentare delle produzioni e tracciabilità delle medesime;
• incremento dell’occupazione;
• sicurezza sul lavoro;
• miglioramento del benessere e delle condizioni igienico-sanitarie degli animali;
• razionalizzazione e o innovazione del processo produttivo;
• miglioramento del livello di compatibilità ambientale;
• risparmio energetico e/o miglioramento del rendimento energetico;
• produzione di energia da fonti rinnovabili (energia destinata esclusivamente ad autoconsumo
aziendale);
• risparmio idrico e/o miglioramento del rendimento quali-quantitativo della gestione delle acque.
Sono costi ammissibili:
• Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali).
• Acquisto o acquisizione, anche mediante leasing, di macchine e/o attrezzature e/o di programmi informatici (compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi). Possono essere ammessi all’aiuto sia impianti per la produzione che per lo stoccaggio di energia
da fonti rinnovabili.
• Realizzazione di impianti di coltivazioni legnose agrarie poliennali (Pioppeti esclusi) salvo quanto rientrante nell’ambito di applicazione della OCM (vedi paragrafo relativo alla demarcazione).
• Acquisto di terreni (limitatamente ai sedimi d’opera e ad appezzamenti interclusi nei fondi aziendali, il cui acquisto permette di migliorare il grado di accorpamento dell’azienda) per importi non superiori al 10% della spesa richiesta complessiva della domanda.
Sono pure ammessi gli investimenti immateriali (spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze) connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti materiali, nella misura massima del 12%.
Alcuni investimenti possono essere ammessi subordinatamente a determinate condizioni:
- I ricoveri macchine e scorte potranno essere ammessi per una spesa massima di 70.000,00 euro per azienda, a condizione che ne sia prevista la realizzazione nell’ambito di un progetto di sviluppo aziendale più ampio che complessivamente determini un miglioramento del rendimento globale della azienda richiedente.
- L’acquisto macchine potrà essere ammesso per una spesa massima di 70.000,00 euro per azienda nell’ambito di un progetto di sviluppo aziendale che complessivamente determini un miglioramento del rendimento globale della azienda richiedente.
- L’acquisto di veicoli stradali è ammissibile esclusivamente per quanto riguarda gli autocarri specificamente attrezzati con celle frigorigere o come negozi ambulanti.
Il limite minimo di spesa ammissibile ai sensi della Operazione 4.1.1 per le domande presentate a valere sul presente bando è di euro 25.000,00, ridotto a 15.000,00 per le aree di montagna.
I contributi sono pari al 40% del costo dell'investimento ammissibile.
L' aliquota di sostegno potrà essere maggiorata di un ulteriore 10% per gli investimenti in zone di montagna.
Le risorse assegnate al bando ammontanto compessivamente a € 22.000.000,00.
Le domande potranno essere presentate dal 18.07.2017 al 23.10.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 920.002
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Il presente bando è finalizzato a sostenere la realizzazione di PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA (PIF).
Con il presente Bando di Filiera il GAL attiva le seguenti operazioni:
- 4.1.1 “MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO GLOBALE E DELLA SOSTENIBILITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE”: l’operazione ha lo scopo di migliorare il rendimento globale delle aziende agricole sostenendo la costruzione, la ristrutturazione, l'ampliamento e la modernizzazione dei fabbricati e dei relativi impianti nonché la dotazione di attrezzature e macchinari.
- 4.2.1: “TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI”: l’operazione ha lo scopo di accrescere la competitività del settore agricolo e artigianale locale, sostenendo investimenti di carattere innovativo sia sotto il profilo del prodotto che delle tecnologie e dell’organizzazione.
- 6.4.2: “INVESTIMENTI NELLA CREAZIONE E NELLO SVILUPPO DI ATTIVITÀ EXTRA AGRICOLE (MICROIMPRESE NON AGRICOLE)”: l’Operazione sostiene la creazione e lo sviluppo di nuove attività economiche finalizzate allo sviluppo delle zone rurali, diversificazione verso attività extra-agricole, comprese la fornitura di servizi all'agricoltura all’artigianato e alla selvicoltura, le attività connesse all'assistenza sanitaria e all'integrazione sociale.
4.1.1.: Operatori agricoli in possesso di qualifica di imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati, che siano inoltre in possesso delle caratteristiche di agricoltore attivo;
4.2.1.: Micro imprese;
6.4.2.: Micro imprese non agricole.
Tipologia 4.1.1.
1. INVESTIMENTI MATERIALI – EDILIZI – FONDIARI:
a) Investimenti di tipo fondiario;
b) Investimenti di tipo edilizio: costruzione, ampliamento, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali, compresi gli investimenti finalizzati alla vendita diretta;
c) Acquisto o acquisizione, di macchine e/o attrezzature, comprese quelle informatiche (es. hardware) nuovi, compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi;
d) Acquisto di veicoli stradali;
e) Realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili;
f) Contributi in natura sotto forma di opere, beni, servizi, senza pagamento in denaro;
g) Interventi di ripristino degli agroecosistemi e del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione;
2. INVESTIMENTI IMMATERIALI;
h) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web esclusivamente finalizzati all’implementazione di sistemi automatizzati di prenotazione con possibilità di e-commerce;
i) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di licenze.
Tipologia 4.2.1.
1. INVESTIMENTI MATERIALI – EDILIZI:
a) Investimenti di tipo edilizio destinati alla trasformazione immagazzinamento e commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali:
- ampliamento, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali;
b) Acquisto di macchine e/o attrezzature, comprese quelle informatiche (es. hardware) nuovi, compreso il costo di installazione, per la trasformazione immagazzinamento e commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali;
c) Acquisto, di veicoli stradali;
d) Realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili;
e) Investimenti per la tutela e il miglioramento dell’ambiente, per la riduzione dei consumi idrici e per la prevenzione degli inquinamenti;
f) Investimenti per l’efficientamento energetico;
g) Interventi di ripristino del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione;
2. INVESTIMENTI IMMATERIALI:
h) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web esclusivamente finalizzati all’implementazione di sistemi automatizzati di prenotazione con possibilità di e-commerce.
i) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di licenze.
Tipologia 6.4.2.
1. INVESTIMENTI MATERIALI – EDILIZI:
a) Investimenti di tipo edilizio: investimenti materiali di recupero, restauro e riqualificazione di edifici, manufatti e loro pertinenze;
b) Acquisto di impianti tecnologici;
c) Acquisto o acquisizione (compresivi dei costi di installazione) di macchinari, strumenti, attrezzature (inclusi hardware), programmi informatici, arredi, automezzi specializzati;
d) Acquisto e realizzazione di software;
e) Interventi di ripristino del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione;
2. INVESTIMENTI IMMATERIALI:
f) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici e realizzazione siti web esclusivamente finalizzati all’implementazione di sistemi automatizzati di prenotazione con possibilità di e-commerce;
g) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di licenze.
Tipologia 4.1.1
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 40% dei costi ammissibili, elevabile di un ulteriore 10% per gli investimenti in zone di montagna.
La spesa massima ammissibile a contributo è pari a € 70.000,00
La spesa minima ammissibile a contributo è pari a € 10.000,00.
Le risorse disponibili ammontano ad € 650.002,00.
Tipologia 4.2.1
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 40% dei costi ammissibili.
La spesa massima ammissibile a contributo è pari a € 65.000,00.
La spesa minima ammissibile a contributo è pari a € 10.000,00.
Le risorse disponibili ammontano ad € 200.000,00.
Tipologia 6.4.2.
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 40% dei costi ammissibili, elevabile di un ulteriore 10% per gli investimenti in zone di montagna.
La spesa massima ammissibile a contributo è pari a € 40.000,00.
La spesa minima ammissibile a contributo è pari a €. 8.000,00.
Le risorse disponibili ammontano ad € 70.000,00.
Le risorse pubbliche complessive disponibili per il finanziamento delle domande presentate sul bando di filiera ammontano ad € 920.002,00.
Le domande possono essere presentate a partire dal 10.07.2017 fino al 15.09.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Commercio
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza il 15/09/2017
Il presente Bando è finalizzato a sostenere la realizzazione di PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA (PIF). Ad essi devono partecipare, contemporaneamente e in forma congiunta, più soggetti, ciascuno dei quali realizza un intervento nella propria azienda non soltanto per conseguire un proprio vantaggio diretto, ma anche per favorire la competitività della filiera nel suo complesso e, indirettamente, di tutte le imprese che vi aderiscono.
La modalità operativa scelta dal GAL per concretizzare questa impostazione innovativa si concretizza nell’attivazione del presente bando integrato, comprensivo delle specificità di cui alle Operazioni:
-4.1.1: Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole.
-4.2.1: Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
-6.4.2: Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole
4.1.1: operatori agricoli in possesso di qualifica di imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati.
4.2.1: micro e piccole imprese.
6.4.2: le micro e piccole imprese non agricole
Operazione 4.1.1:
1) Investimenti di tipo fondiario;
2) Investimenti di tipo edilizio:
- costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali, compresi gli investimenti finalizzati alla vendita diretta prevalentemente di prodotti agricoli di propria produzione in locali siti in fabbricati rurali interni all’azienda agricola o al centro aziendale;
3) Acquisto o acquisizione di macchine agricole e/o macchinari e/o attrezzature, comprese quelle informatiche, compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi.
4) Acquisto di veicoli stradali:
- veicoli specificamente attrezzati (autoveicoli refrigerati, autoveicoli attrezzati a negozio e simili);
- furgoni con caratteristiche non di lusso, con carrozzeria furgonata metallica chiusa non finestrata e con massimo tre posti.
5) Realizzazione di impianti di coltivazioni legnose agrarie poliennali (pioppeti esclusi) salvo quanto rientrante nell’ambito di applicazione della OCM;
6) Acquisizione o sviluppo di programmi informatici;
7) Interventi di ripristino degli agroecosistemi e del paesaggio rurale e di mitigazione e mascheramento di criticità originate da diverse tipologie di alterazione, con la finalità di aumentare il “valore scenico” del paesaggio e valorizzarne la componente “scenico-percettiva”.
Operazione 4.2.1:
1) Investimenti di tipo edilizio destinati alla trasformazione immagazzinamento e commercializzazione di prodotti agricoli e agroindustriali:
- costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali, compresi gli investimenti finalizzati alla vendita diretta di prodotti aziendali in locali annessi allo stabilimento produttivo;
2) Acquisto o acquisizione, di macchine e/o attrezzature;
3) Acquisto di veicoli stradali:
- veicoli specificamente attrezzati (autoveicoli refrigerati, autoveicoli attrezzati a negozio e simili);
- furgoni con caratteristiche non di lusso;
4) Investimenti per la tutela e il miglioramento dell’ambiente, per la riduzione dei consumi idrici e per la prevenzione degli inquinamenti.
5) Spese generali e tecniche, spese di progettazione, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, acquisizione e sviluppo di programmi informatici, diritti d’autore e marchi commerciali.
Operazione 6.4.2.:
1) investimenti materiali di recupero, restauro e riqualificazione di edifici, manufatti e loro pertinenze;
2) nuove costruzioni esclusivamente nell’ambito degli interventi previsti dall’operazione;
3) adeguamenti strutturali di modesta entità, connessi all’installazione degli impianti, macchinari, strumenti e attrezzature di cui al punto successivo;
4) acquisto/acquisizione, di impianti, macchinari, strumenti, attrezzature (incluso hardware) e arredi nuovi (compresi i costi di installazione);
5) acquisto di veicoli stradali:
- veicoli specificamente attrezzati (autoveicoli refrigerati, autoveicoli attrezzati a negozio e simili);
- furgoni con caratteristiche non di lusso;
7) consulenze specialistiche e spese generali e tecniche (acquisto di brevetti e licenze e know-how o conoscenze tecniche non brevettate, spese di progettazione, direzione lavori e simili).
Operazione 4.1.1:
L’agevolazione prevista è rappresentata da un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammessa.
Il contributo massimo erogabile è fissato in € 40.000,00.
Operazione 4.2.1:
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammessa.
Il contributo massimo erogabile è fissato in € 40.000,00.
Operazione 6.4.2:
L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa ammessa, elevato al 50% per le imprese extra-agricole localizzate in area D.
Il contributo massimo erogabile è fissato in € 40.000.
Le domande potranno essere presentate entro il 15.09.2017.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 200.000
BANDO APERTO | Scadenza il 10/01/2018
La Camera di Commercio di Alessandria si propone di contribuire al miglioramento della conoscenza dei mercati internazionali e nazionale da parte delle imprese della provincia di Alessandria, al fine di promuovere una maggior penetrazione, diffusione ed esportazione dei prodotti e dei servizi in Italia ed all’estero.
Possono fare domanda le imprese e i consorzi di imprese non in liquidazione o con procedure concorsuali aperte, aventi sede o unità locale in provincia di Alessandria, regolarmente iscritti come attivi al Registro delle Imprese, in regola con il pagamento del diritto annuale camerale.
Sono ammessi costi per la partecipazione a manifestazioni fieristiche, non a carattere strettamente locale:
a. Fiere all’estero;
b. Fiere internazionali in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale);
c. Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia (riconosciute come tali con qualifica rilasciata dalla Regione nella quale si svolgono ed inserite nel calendario fieristico regionale).
Perché la domanda di contributo sia ammissibile occorre che l’impresa abbia sostenuto un costo (rendicontato con fatture quietanzate) di almeno € 500 riferito alle spese relative a locazione dell’area espositiva, allestimento ed iscrizione a catalogo espositori, con esclusione di qualunque altro costo.
Ogni impresa potrà richiedere il contributo previsto dal presente bando per una sola manifestazione fieristica svoltasi nel corso del 2017.
Il contributo sarà concesso nella misura del 50% dei costi ammissibili sostenuti, con i seguenti massimali annui:
- Fiere estere € 1.800;
- Fiere internazionali in Italia € 1.000;
- Fiere di carattere nazionale e regionale in Italia € 500
Le domande devono essere inviate entro i termini di seguito indicati:
- per le manifestazioni che si svolgeranno nel primo semestre dell’anno (dal 01/01 al 30/06/2017) le domande dovranno pervenire entro il 10 luglio 2017;
- per le manifestazioni che si svolgeranno nel secondo semestre dell’anno (dal 01/07 al 31/12/2017) le domande dovranno pervenire entro il 10 gennaio 2018.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 50.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2018
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative a certificazioni SOA.
Sono ammissibili le spese relative a:
• rilascio della seguente documentazione da parte di Società Organismi di Attestazione (SOA) autorizzati dal Ministero
dello sviluppo economico e infrastrutture e trasporti:
– prima attestazione
– revisione triennale
– rinnovo quinquennale
– integrazione di attestazione
Non sono ammissibili i costi di consulenza necessaria per l'ottenimento della certificazione soa.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie dei bandi SOA 2016 (1611 e 1622).
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.
L’impresa non può beneficiare per lo stesso tipo di intervento di altre agevolazioni di fonte pubblica previste sotto qualsiasi forma.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e
amministrative (REA).
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese devono essere sostenute e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2017 e il 31/12/2017.
Le spese ammissibili devono essere riferite esclusivamente alla sede e/o unità locali ubicate in provincia di Cuneo.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.000,00 per ogni
impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 50.000,00.
31.01.2018
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 70.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2018
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, allo scopo di favorire
la diffusione della cultura brevettuale e della lotta alla contrattazione ha deliberato l'apertura di un bando a favore
delle imprese che investono su servizi di gestione della proprietà intellettuale relativi a marchi e brevetti.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie dei bandi per l'innovazione della proprietà intellettuale marchi e brevetti anno 2016 (cod. 1603 e cod. 1620).
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.
L’impresa non può beneficiare per lo stesso tipo di intervento di altre agevolazioni di fonte pubblica previste sotto qualsiasi forma.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e
amministrative (REA).
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
Le spese ammesse, che dovranno essere relative all'anno 2017 e fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2017 e il
31/12/2017, riguardano:
• progettazione del marchio
• ricerche di anteriorità e assistenza per il deposito
• assistenza per la concessione in licenza del marchio
• assistenza per l’estensione comunitaria o internazionale del marchio nazionale/internazionale
• analisi sulla brevettabilità di un prodotto o di un modello o di un design
• consulenza e assistenza per la brevettazione
• assistenza per l’ottenimento di brevetti nazionali e per l’estensione internazionale di un brevetto nazionale, di un modello di utilità o di un design
• tasse di deposito marchi e brevetti nazionali, internazionali e comunitari.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute non dovranno essere inferiori a € 700,00 per i marchi ed € 1.500,00 per i brevetti e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 1.500,00 per i marchi e € 3.000,00 per i brevetti. Il contributo è cumulabile per un massimo di € 3.000,00 per azienda.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 70.000,00.
31.01.2018
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 150.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2018
La Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con le associazioni di categoria provinciali, ha deliberato l'apertura di un bando a favore delle imprese che sostengono spese relative alle certificazioni volontarie di prodotto e di processo.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità locale cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale. L'impresa deve risultare attiva al momento della liquidazione del contributo.
Non possono partecipare al bando le imprese beneficiarie del bando sicurezza – certificazioni – ambiente 2016 (cod. 1601) su spese relative alle certificazioni.
Non possono partecipare al presente bando le imprese che hanno in corso la fornitura di servizi a favore della Camera di commercio, anche a titolo gratuito, e per tutta la durata del contratto di fornitura.
Non possono comunque accedere alle agevolazioni le imprese sottoposte a procedure concorsuali, in stato di liquidazione volontaria o che rientrino nella categoria delle “imprese in difficoltà” secondo la definizione comunitaria.
L’impresa non può beneficiare per lo stesso tipo di intervento di altre agevolazioni di fonte pubblica previste sotto qualsiasi forma.
Non sono ammessi a presentare domanda i soggetti iscritti unicamente al Repertorio delle Notizie economiche e
amministrative (REA).
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo.
A. REQUISITO BASE:
conseguimento o mantenimento delle certificazioni (documentati da fattura) mediante l’intervento di un
Organismo Notificato, abilitato per Decreto dai Ministeri di competenza o accreditato da ACCREDIA o da altro Ente di accreditamento firmatario degli Accordi EA di Mutuo riconoscimento nello schema specifico.
B. CONSULENZE:
necessarie e preventive al superamento dell'audit di conformità sino a un massimo di € 2.000 di spesa
Le certificazioni volontarie ammesse sono:
1) certificazioni di sistemi di gestione qualità:
certificazione seconda la norma UNI EN ISO 9001;
2) certificazioni ambientali: marchio EMAS o certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001;
3) certificazioni sistemi gestione salute e sicurezza: certificazione secondo la norma OHSAS 18001;
4) linee guida UNI-INAIL o modello organizzativo e gestionale secondo le procedure semplificate;
5) responsabilità sociale ed etica: certificazione secondo la norma SA8000;
6) certificazioni FSC (Forest Stewardship Council) – PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification
schemes); gestione responsabile delle foreste e catena di custodia dei prodotti;
7) sicurezza alimentare: certificazioni UNI EN ISO 22000:2005, UNI EN ISO 22005/2008, BRC e IFS, Standard Global-GAP, certificazioni volontarie carni CE 653/2014;
8) certificazioni Halal (islamici), certificazioni Kosher (ebrei);
9) sicurezza delle informazioni: certificazione secondo la norma UNI CEI ISO 27001:2006;
10) sistemi di gestione dell’energia – Energy Management System (EnMs): certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001/2011;
a) la consulenza per la redazione di diagnosi energetica condotta da società di servizi energetici, esperti in
gestione dell'energia o auditor energetici e da ISPRA relativamente allo schema volontario EMAS;
11) implementazione del sistema di valutazione di cui al regolamento UE sul legno e derivati;
12) schemi di qualificazione del sistema camerale (TF Traceability & Fashion, Edilizia sostenibile, Affidabilità &
Efficienza, GreenCare).
L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto a fronte delle spese fatturate nel periodo compreso tra il 1°/01/2017 e il 31/12/2017.
Al fine dell'ammissione al contributo le spese al netto di Iva, complessivamente sostenute per le voci di cui all'allegato, non dovranno essere inferiori a € 700,00 e dovranno essere inderogabilmente pagate alla data di invio della domanda.
Il contributo erogabile è pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva e non potrà superare € 2.500,00 per ogni impresa.
I fondi a disposizione ammontano complessivamente a € 150.000,00.
31.01.2018
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura, Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi/No Profit, Turismo
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.400.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
La presente misura intende sostenere “Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale” (Piattaforme Tecnologiche) che consentano l’acquisizione e la sperimentazione di nuove conoscenze nonché l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti finalizzate alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi, servizi, o al miglioramento di quelli esistenti, al fine di contribuire allo sviluppo delle imprese (in specie piccole e medie) che operano in aree scientifiche e tecnologiche individuate in conformità a quanto indicato negli atti di indirizzo e programmazione della Regione Piemonte richiamati in premessa.
Le Piattaforme Tecnologiche sono concepite come un insieme integrato, coordinato e organico di azioni di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di attività di dimostrazione, che, alimentandosi reciprocamente, siano finalizzate al perseguimento di obiettivi industriali di breve?medio periodo. In tale ottica, i programmi strategici devono comprendere azioni che prevedano la partecipazione congiunta e sistematica di una pluralità di soggetti diversi attivi nella ricerca e nell’innovazione. I progetti strategici si caratterizzano dunque per la previsione di operazioni e azioni integrate, anche di carattere intersettoriale e individuate sulla base di un’ampia condivisione, strettamente coerenti e collegate tra di loro, che convergono verso un comune obiettivo di sviluppo della competitività e dell’innovazione del sistema economico regionale e richiedono, per
la loro complessità, un approccio attuativo coordinato.
Raggruppamenti/Aggregazioni, anche temporanei, costituiti o costituendi, di soggetti che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale:
- imprese di qualunque dimensione fermo restando una partecipazione minima di PMI in una percentuale variabile, a seconda della natura dei settori, tra il 25% e 35% dei costi complessivi ammissibili;
- organismi di ricerca che devono sostenere cumulativamente almeno il 15% ma non più del 30% dei costi complessivi ammissibili.
Potranno prevedersi altresì soggetti al di fuori del territorio piemontese purché tali partecipazioni risultino strategiche per l'intervento e a condizione di non poter reperire, fornendone dimostrazione, le specifiche
competenze in ambito regionale. La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% dei costi complessivi ammissibili.
Sono considerate attività ammissibili quelle che si configurano come progetti di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale. Sono ammissibili le tipologie di spese riconducibili alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dei Regolamenti comunitari, con particolare riferimento alle attività di sviluppo avanzato rispetto all’ingresso sul mercato, nonché dotate di prospettive di vita utile significativa (final market adaptation, progetti pilota, prototipazione, dimostrazione, validazione precoce dei risultati, linee pilota, etc.)
Con riferimento al livello di maturità della tecnologia (Technology Readiness Level – TRL) utilizzata dalla Commissione UE nell’ambito del Programma Horizon 2020, i progetti dovranno in ogni caso prevedere di raggiungere indicativamente almeno il livello TRL 7 al termine del progetto. A titolo puramente indicativo, le attività classificabili come TRL 4 sono da considerarsi come pura ricerca industriale, quelle riferite a TRL 5 e successivi come attività di sviluppo sperimentale. Potranno tuttavia essere individuate metriche differenti in caso di ambiti di ricerca (es. life sciences) in cui gli aspetti regolatori e normativi influenzino in modo rilevante il percorso che porta dal laboratorio al mercato.
BENEFICIARIO | TIPO DI ATTIVITA' | % MASSIMA DI CONTRIBUTO DELLE SPESE AMMISSIBILI | |
PICCOLA IMPRESA | Ricerca industriale, Sviluppo sperimentale/dimostratore |
50% | |
MEDIA IMPRESA |
|
40% | |
GRANDE IMPRESA |
|
30% | |
ORGANIZZAZIONI DI RICERCA |
|
60% |
In fase di attivazione
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 87.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sono stati approvati i criteri per l'assegnazione di contributi regionali a favore di microimprese, piccole e medie imprese (PMI) operanti nella produzione agricola primaria, per le perdite di produzione delle superfici a prato a seguito di interventi di controllo di infestazioni parassitarie da Popillia japonica N.
Il contributo regionale complessivamente concesso ammonta ad € 87.000,00.
I beneficiari, per presentare la domanda di contributo, devono:
1. essere microimprese, piccole e medie imprese (PMI) operanti nella produzione agricola primaria, destinatarie dell’ingiunzione notificata dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici, che conducono superfici a prato ricadenti nell’area infestata (l’intero territorio comunale dei comuni di Bellinzago Novarese, Cameri, Galliate, Marano Ticino, Mezzomerico, Oleggio, e Pombia);
2. aver correttamente eseguito tutti gli interventi ingiunti dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici;
3. essere precedentemente iscritte all’anagrafe delle aziende agricole del Piemonte.
Le aziende agricole destinatarie dell’ingiunzione notificata dal Settore fitosanitario e servizi tecnico scientifici, che abbiano correttamente eseguito gli interventi previsti, devono essere risarcite le perdite di produzione ed i costi aggiuntivi in base alla seguente quantificazione, al netto di tutti i costi che sarebbero stati comunque sostenuti dal beneficiario:
Il contributo viene erogato in base alla quantità di superficie a prato, ricadente nell’area infestata, interessata dagli interventi per la lotta alle larve di Popillia. Le perdite di produzione ed i costi aggiuntivi derivanti dalla corretta esecuzione degli interventi di lotta sono quantificate, come specificato in premessa, in €/ha 200. L’agevolazione prevista è un contributo in conto capitale.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura
BENEFICIARI: PMI, Associazioni/Onlus/Consorzi
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
L’intervento concerne provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure a salvaguardia dell’occupazione, concessi a società cooperative operanti nel territorio della Regione Piemonte, attingendo alle disponibilità del fondo di rotazione, denominato “Foncooper – Regione Piemonte”.
Società Cooperative, escluse quelle di abitazione, compresi i Consorzi in forma cooperativa, sia a mutualità prevalente che non prevalente, purché risultino in possesso dei requisiti mutualistici previsti per le Cooperative a mutualità prevalente:
Gli aiuti sono concessi alle PMI società cooperative solamente se l’impresa ha presentato domanda di aiuto prima di avviare le attività relative all’esecuzione del progetto o dell’attività sovvenzionate.
L’agevolazione è concessa a finanziamento di investimenti riguardanti progetti finalizzati:
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i beni materiali distinti in:
Per il settore della produzione agricola possono essere ammesse le spese per l’acquisto di terreni diversi da quelli destinati all’edilizia con un costo non superiore al 10% delle spese ammissibili dell’investimento.
Sono ammissibili le spese, al netto di IVA, sostenute (fatturate) successivamente alla data di presentazione della domanda (a seguito del riscontro della regolarità formale e documentale), per i seguenti beni immateriali:licenze, brevetti e marchi.
Per essere considerati costi ammissibili i beni immateriali devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:
L’ammontare del finanziamento a tasso agevolato non può essere superiore al 70% della spesa ammissibile tenendo conto delle capacità di autofinanziamento, nel limite di Euro 2.000.000,00.
L'importo dell’ aiuto concesso per singola società cooperativa, operante nel settore della produzione agricola primaria e per progetto di investimento non può essere superiore a 500.000,00 Euro.
La durata prevista per il finanziamento è fino a 8 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 1 anno) se il progetto riguarda esclusivamente l’acquisto di macchinari e/o attrezzature; fino a 12 anni (comprensivi di un periodo di preammortamento di 2 anni) se il progetto comprende anche investimenti immobiliari e/o impianti fissi. I finanziamenti sono rimborsati in rate semestrali costanti posticipate.
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare:
L’intensità di aiuto non potrà comunque superare il 40% dei costi ammissibili per le società cooperative agricole relativamente agli investimenti afferenti la produzione primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli.
Il presente avviso è efficace per le domande presentate fino al 31/12/2020.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
L' operazione prevede un sostegno alla realizzazione nelle aziende agricole di investimenti finalizzati a consentire lo svolgimento di attività complementari a quella di produzione agricola, in modo da garantire una integrazione del reddito quale condizione essenziale per il mantenimento nel lungo periodo della attività agricola. L'operazione concorre come segue agli obiettivi trasversali:
- innovazione, sostenendo interventi di miglioramento che consentono all'azienda di adottare soluzioni tecnologiche avanzate di prodotto, di processo e organizzative;
- ambiente, finanziando interventi relativi all'agriturismo (che rappresenta una forma sostenibile di turismo) e alle fattorie didattiche (che contribuiscono ad aumentare la consapevolezza dei problemi ambientali);
- cambiamento climatico, sostenendo interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili.
- Imprenditori agricoli professionali (come definiti dal D.lgs 99/2004) e coltivatori diretti, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- imprenditori agricoli in possesso dei requisiti di agricoltore in attività, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o associati;
- giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della operazione 6.1 e per i quali l’attività agricola diventa attività prevalente;
- agricoltori o coadiuvanti familiari dell’agricoltore che diversificano la loro attività avviando attività extra-agricole (Per “coadiuvante familiare” si intende un soggetto, che non riveste la qualifica di titolare, di imprenditorie, di socio o di contitolare dell'azienda e neppure di lavoratore dipendente, ma che è comunque stabilmente dedito alla attività agricola nella azienda agricola di cui è titolare un famigliare. Il “coadiuvante familiare” è iscritto come tale negli elenchi previdenziali);
- microimprese e piccole imprese.
- Investimenti di tipo fondiario e/o edilizio (costruzione, miglioramento e/o ristrutturazione di fabbricati aziendali).
- Acquisto o acquisizione, anche mediante leasing, di macchinari e/o attrezzature e/o di programmi informatici (compreso il costo di installazione per macchinari e/o attrezzature fissi).
Sono ammessi inoltre gli investimenti immateriali (spese generali e tecniche, spese di progettazione, di predisposizione delle domande di aiuto, di elaborazione dei progetti di sviluppo aziendale, di elaborazione dei piani di gestione forestale e loro equivalenti, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, marchi di fabbrica o di processo, …) connessi alla realizzazione dei sopraindicati investimenti materiali, nel limite massimo del 12% del costo dell'investimento.
Aliquota di sostegno applicata: 40% del costo dell'investimento ammissibile, elevata al 50% per:
- i giovani agricoltori o che si sono già insediati durante i cinque anni precedenti la domanda di sostegno;
- gli investimenti collettivi (domande di sostegno presentate congiuntamente da due o più aziende agricole per investimenti da effettuare in comune);
- le zone montane.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit, Industria, Agricoltura
BENEFICIARI: Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Finanziamento a tasso agevolato
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
La presente legge è finalizzata alla creazione o ampliamento di joint-ventures in tutti i paesi in via di sviluppo con reddito annuo pro-capite inferiore a 3.465 $ USA, in base ai dati contenuti nell'ultima edizione del "Word Development Report" della Banca Mondiale.
Piccole, medie e grandi imprese che acquisiscono quote di capitale di rischio da realizzarsi in paesi in via di sviluppo.
Sono finanziabili conferimenti in denaro e/o in natura al capitale di rischio delle imprese miste per:
In ogni caso la partecipazione delle imprese italiane dovrà avere una consistenza significativa nel capitale di rischio, nella gestione dell'impresa, nella formazione e sviluppo del management locale. La partecipazione del partner locale (società o persona fisica), non può essere inferiore al 25%. Saranno esaminate con preferenza iniziative che prevedano una partecipazione degli investitori locali non inferiore al 50% e che coinvolgano Piccole e Medie Imprese italiane.
Finanziamento agevolato che copre:
Il tasso di interesse è pari al 30% del tasso di riferimento per il credito agevolato al settore industriale. É prevista la possibilità di una anticipazione del credito fino ad un massimo del 50% dell'importo complessivo del finanziamento, previa presentazione di garanzie bancarie.
Gli interventi finanziari possono cumularsi ad altre agevolazioni sia internazionali che nazionali.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura
BENEFICIARI: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
BANDO APERTO | Scadenza attualmente non prevista
E' operativa la deduzione regionale Irap di € 30.000 per incrementi occupazionali conseguenti all’assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età.
Tale provvedimento fa riferimento alla Misura 1 del Piano Giovani 2011/2013 "Deduzione Irap per l'assunzione di giovani"; l'obiettivo della misura è quello di favorire l’incremento del numero dei giovani lavoratori assunti a tempo indeterminato.
La misura è finalizzata ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di giovani e consiste nella possibilità da parte delle imprese che assumono di dedurre, ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP, un importo pari a 30.000,00 euro per ogni neoassunto e/o per la stabilizzazione di lavoratori apprendisti per impiegarli in unità produttive localizzate in Piemonte.
Imprese, soggetti passivi dell’imposta IRAP operanti in Piemonte.
Destinatari sono i giovani lavoratori al di sotto di 35 anni di età che abbiano domicilio fiscale in uno dei comuni del Piemonte per tutto il periodo in cui si usufruisce dell’agevolazione.
L’agevolazione consiste nella deduzione ai fini della determinazione dell’imponibile IRAP di un importo pari al costo del dipendente fino ad un massimo di 30.000,00 euro per ogni nuovo lavoratore assunto a partire dall’anno di assunzione e fino al terzo anno compiuto.